Corso di Medicina del Lavoro. La Medicina del Lavoro Oggi LA MEDICINA DEL LAVORO OGGI LA MEDICINA DEL LAVORO

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Corso di Medicina del Lavoro Introduzione al corso: La Medicina del Lavoro Oggi 1 of 21 La Medicina del Lavoro come specialità medica Lo stato di salute della popolazione che lavora Infortuni e malattie da lavoro: il lavoro come causa di patologie ma anche come fattore di promozione della salute 2 of 21 LA MEDICINA DEL LAVORO Si ritiene fondata nel 1700 con il trattato De Morbis artificum Diatriba di Bernardino Ramazzini Da Carpi Per molto tempo è stata identificata come la specializzazione medica che si occupa della diagnostica, terapia e prevenzione delle malattie da lavoro A metà del 1800 in Gran Bretagna viene istituita la figura del factory surgeon o medico di fabbrica: per molto tempo la Medicina del Lavoro si identificherà con la Industrial Medicine Agli inizi del 1900 riceve un nuovo sviluppo con la creazione a Milano della prima Clinica del Lavoro nel mondo e la fondazione nel 1906 della 3 of 21 International Commission on Occupational Health LA MEDICINA DEL LAVORO OGGI E La specializzazione medica che si occupa della protezione e promozione della salute della popolazione che lavora. Non è una specializzazione d organo Ha sviluppato (e utilizza) tecniche peculiari, diventate anch esse specializzazioni. 4 of 21

SPECIALIZZAZIONI DELLA MEDICINA DEL LAVORO Igiene del lavoro Tossicologia occupazionale Epidemiologia occupazionale Radioprotezione medica (Medico Autorizzato) Medicina aziendale (Medico Competente) Ergonomia 5 of 21 LO STATO DI DELLA POPOLAZIONE CHE LAVORA Come misura dello stato di salute della popolazione tradizionalmente si utilizza il numero di infortuni e malattie da lavoro. Infortunio sul lavoro: lesione dell integrità psicofisica di un individuo che avviene per azione di una causa violenta che agisce in modo concentrato nel tempo, durante l attività lavorativa Malattia da lavoro: lesione dell integrità psicofisica di un individuo che avviene per azione di una causa violenta che agisce in modo diluito nel tempo, durante l attività lavorativa 6 of 21 MISURE TRADIZIONALI DELLO STATO DI DEI LAVORATORI Nei paesi industrializzati le statistiche sugli infortuni sul lavoro sono abbastanza comparabili. Non è così per le malattie da lavoro che vengono riconosciute in modo diverso anche negli stessi paesi appartenenti all Unione Europea STATISTICHE EUROPEE SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO Infortuni sul lavoro (prognosi > 3gg.) per 1.000 occupati, 1998 7 of 21 8 of 21

STATISTICHE EUROPEE SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO Tasso standardizzato di incidenza di infortuni sul lavoro per livello di istruzione (EU 15 =100) 1999 STATISTICHE EUROPEE SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO Infortuni da lavoro per settore lavorativo (EU 15-2000, per 100.000 addetti) 9 of 21 10 of 21 STATISTICHE EUROPEE SULLE MALATTIE DA LAVORO Tasso standardizzato di prevalenza di malattie correlate al lavoro (per gruppo diagnostico ed età, EU 15 1999) STATISTICHE EUROPEE SULLE MALATTIE DA LAVORO Principali malattie professionali per classe d età (%, EU 15 1995) 11 of 21 12 of 21

STATISTICHE EUROPEE SULLE MALATTIE DA LAVORO Tasso di incidenza relativa di infortunio per lavoro su turni ed età (EU 15 =100) 1999 200 180 160 140 Spesso Qualche volta Mai ALTRE MISURE DELLO STATO DI DEI LAVORATORI Studi di prevalenza o incidenza ad hoc Mortalità per professioni Dati correnti di morbilità 120 100 80 60 13 of 21 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 14 of 21 di un gruppo di lavoratori allergici agli isocianati Mortalità per professioni Caratteristiche Punteggio sintomi Punteggio farmaci FEV 1 (% dell atteso) FVC (% dell atteso) PD 20 (mcg) Gruppo A ancora esposti (n=13) 1,54# (DS 0,52) 2,15# (DS 0,90)* 1,08# (DS 0,28)* 1,69# (DS 0,63)* 99,84# (DS 7,86) 88,61# (DS 6,57) 98,76# (DS 8,53) 94,84# (DS 5,59) 383,46 (DS 221,22) 15 of 21 381,85 (DS 289,74)* Gruppo B Non più esposti (n=37) 1,73# (DS 0,56) 1,08# (DS 0,86)* 1,41 # (DS 0,50)* 0,89 # (DS 0,91)* 97,08 (DS 10,56) 96,86 (DS 15,47) 99,16 (DS 14,82) 98,29 (DS 13,47) 372,86# (DS 206,91) 957,48# (DS 847,14)* Uomini tra i 18 e i 65 anni a Torino (1981-89) SMR= rapporto standardizzato di mortalità (media = 100) Mortalità più alta Mortaità più bassa Camerieri, cuochi, baristi 149 Ufficiali Forze Armate 59 Pavimentatori, cantonieri 147 Impiegati banca 64 Facchini e scaricatori 143 Veterinari 73 Spazzini 139 Medici 77 Fabbri e fucinatori 137 Dir. pubbl. amm.ne 80 Fonditori 129 Impiegati sett. Metalmecc. 82 Metalmeccanici 106 Insegnanti 84 16 of 21

LAVORARE FA BENE ALLA Il lavoro è un potente fattore di promozione della salute Effetto del lavoratore sano:effetto descritto in epidemiologia per cui lo stato di salute di una popolazione di lavoratori è in genere migliore della popolazione che non lavora 17 of 21 LAVORARE FA BENE ALLA Sono più volte segnalati deficit significativi di tumori delle prime vie aeree tra i lavoratori del comparto chimico, verosimilmente dovuti al divieto di fumare nella maggior parte di quei luoghi di lavoro. 18 of 21 LAVORARE FA BENE ALLA Dallo studio di mortalità per professioni del 1992 risulta un significativo deficit di mortalità tra i lavoratori dell edilizia, per malattie del sistema circolatorio. (RR = 0.86) LAVORARE FA BENE ALLA Mortalità e vita lavorativa (Torino 1991-96) 96) Rischio Relativo Occupati stabilmente.1,00 Occupati in modo intermittente 1,52 Disoccupati precedentemente occupati 2,29 Disoccupati stabilmente 2,61 Stabilmente fuori dalla forza lavoro 4,81 19 of 21 20 of 21

FATTORI PROTETTIVI DELL ATTIVITA LAVORATIVA Reddito, rapporti sociali, identità Attività fisica Astensione dal fumo (in certi casi) Controlli medici regolari (forse?) 21 of 21