IL PRODOTTO DA REALIZZARE

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Transcript:

IL PRODOTTO DA REALIZZARE 1

Parte 1: analisi della funzionalità del prodotto La trancia Una cinghia cui viene impresso un moto rotatorio da un motore esterno è collegata alla puleggia; la puleggia trasmette il moto all albero eccentrico mediante l utilizzo di una linguetta; a sua volta, la biella, che ruota intorno all asse di rotazione dell albero, è ancorata mediante il perno di biella allo stantuffo a cui è conferito un moto alternativo. Si rende così possibile la conversione del moto da rotativo ad alternativo. Il coltello mobile che, nella condizione di punto morto esterno, vede luce tra sé e il coltello fisso, durante il moto ingrana con questo e permette il taglio del lamierino. A questo deve essere impresso il moto di avanzamento, anche manualmente quando non si tratti di taglio di precisione. La base (fonderia) La base serve da piano di riferimento della struttura; è costituita da una pedana inferiore che, forata, permette l alloggiamento del coltello fisso mediante l utilizzo di una vite. Abbiamo scelto un acciaio di qualità per getti UNI G27CrMn3. Il cromo garantisce un aumento del carico di rottura, etc etc. Le superfici cui va riservata una cura particolare, specialmente in sede di lavorazione superficiale alle macchine utensili, sono quelle di alloggio e di battuta dei coltelli e quelle che dovranno prevedere filettatura, per le quali andranno previste opportune tolleranze superficiali di lavorazione. 2

Parte 2: realizzazione del disegno del finito Estrazione dei componenti dal complessivo e disegni degli schizzi 3

Analisi delle superfici che dovranno prevedere lavorazioni importanti in quanto importanti dal punto di vista funzionale -Il mantello laterale st6 è accoppiato con la guida ed agisce su questa con forze di attrito, quindi andrà lavorata finemente; -le superfici st1 e st2 saranno lavorate con una fresa che ne garantisca le dovute tolleranze nell accoppiamento con la biella -sulla superficie st5 sarà effettuata una filettatura onde consentire l inserimento del piede di biella; -la stessa cosa vale per la superficie st4 nella quale verrà inserita la vite per il bloccaggio del coltello mobile; -infine, la superficie st4 dovrà garantire il perfetto posizionamento del coltello fisso; Le restanti superfici non richiedono particolari lavorazioni superficiali e per queste si accetteranno le tolleranze generali. 4

Tolleranze dimensionali Tolleranze geometriche generali particolari 5

Raggi di raccordo per applicazioni meccaniche Stato delle superfici Segni grafici (?) 6

Il disegno del finito 7

Parte 3: scelta del materiale - processo lavorazione alle MU - impiego del specifiche di prodotto manufatto - considerazioni economiche l utilizzo di un acciaio scelto fra gli ACCIAI SPECIALI DA COSTRUZIONE è una scelta quasi obbligata, in quanto l impiego di un acciaio al carbonio, che risponderebbe a criteri di economicità, funzionalità, lavorabilità alle macchine utensili, penalizzerebbe l applicazione del componente 8

Acciaio 40 Ni Cr Mo 7 da bonifica UNI 7845 Motivazione: si sceglie un acciaio da bonifica DEBOLMENTE LEGATO perchè la presenza degli elementi di lega consente una maggiore facilità nella realizzazione dei trattamenti termici e un raggiungimento di caratteristiche meccaniche eccellenti Composizione chimica C Mn Si Ni Cr Mo S e P 0.370.4 3 0.50.8 0.40 max 1.61.9 0.60.9 0.200.3 0 0.035 max Caratteristiche meccaniche R t Carico tangenziale massimo al limite di rottura 93 kg/mm 2 p(0. 1) Carico tang. Con scostamento dalla proporzionalità di 0.1% 65 kg/mm 2 e Carico tang. Massimo al limite di proporzionalità 55 kg/mm 2 G Modulo di elasticità tangenziale 8130 kg/mm 2 9

Trattamenti termici Prima della lavorazione Normalizzazione Riscaldamento a 850870 C, fino ad uniformare la temperatura. Raffreddamento in aria calma. Durezza massima HB 250 Prima dell impiego Bonifica Tempra austenitica a 830850 C per 1 min/mm. Raffreddamento in olio Rinvenimento a 400650 C per 2 ore. Raffreddamento in aria Durezza HV 500 10

Parte 4: dal disegno del finito al disegno del grezzo Il grezzo di partenza è semplicemente una barra di acciaio normalizzato/ricotto L albero viene ricavato da un tondo 55x6 UNI 6012-74, di diametro 55 mm e lunghezza 6 m. Lo scostamento limite sul diametro è 1 mm, la sezione del tondo è di 23.8 cm2, e la sua massa per unità di lunghezza è di 18.8 kg/m. 11

Parte 5: macrociclo Scelta delle macchine utensili Superfici da ottenere: L albero da realizzare ha per la maggior parte della sua lunghezza una superficie cilindrica a sezione variabile. Superficie piane sono presenti nel piede d albero, ed alle estremità. Ci sono poi due fori, uno radiale ed uno centrale, Una cava passante ed una cava cieca. Macchine utensili da utilizzare: Fresatrice universale a mensola NOMO ARNO F30 Trapano radiale Carimati35/1000 Rettificatrice RTM 225/A-versione C Tornio parallelo con avanzamenti rapidi Breda BRP 300 12

Fresatrice NOMO ARNO F30 Caratteristiche???? 13

Trapano radiale Carimati 35/1000 Caratteristiche???? 14

Rettificatrice RTM 225/A-versione C Caratteristiche???? 15

Officine Meccaniche Breda (1917) Tornio parallelo Breda 16

Macrociclo Sequenza delle lavorazioni (descrizione) Primo macrociclo: lavorazione sul tornio Simontailpezzosultornioparallelo con un mandrino autocentrante. Prima operazione 10/1: tornitura cilindrica esterna che porta una lunghezza l=50mm da =100mm a =50 mm. Seconda operazione 10/2; tornitura cilindrica esterna di finitura che porta il pezzo da =50mm a =40 mm. Terza operazione 10/3: smussatura Secondo macrociclo: lavorazione sul tornio Si monta il pezzo sul tornio parallelo con un mandrino autocentrante.. Prima operazione 20/1: sfacciatura; Seconda operazione 20/2:foratura =37.5mm Terza operazione 20/3; svasatura foro 17

Quarta operazione 20/4: alesatura del foro =38mm Quinta operazione 20/5: tornitura cilindrica esterna di sgrossatura; Sesta operazione 20/6: tornitura cilindrica esterna di finitura Settima operazione 20/7; Smussatura spigoli. Terzo macrociclo: lavorazione alla fresatrice Si blocca il pezzo su un pallet consistente di un piano di appoggio.. Prima operazione 30/1: sgrossatura della cava per l alloggio della biella. Seconda operazione 30/2 :spallamento della cava per l alloggio della biella. Terza operazione 30/3 :finitura superficiale della cava. Quarta operazione 30/4:spianatura preliminare alla foratura pel l alloggio del grano blocca coltello. 18

Quarto macrociclo: lavorazione al trapano. La foratura che vogliamo realizzare potrebbe essere eseguita con rapidità ed economia alla fresatrice stessa senza bisogno di smontare il pezzo e centrarlo nuovamente sul trapano. Infatti come verificato anche dalle nostre consultazioni(f.p.s.n.c. Santorso, Vicenza),risulta usuale eseguire la foratura su questa macchina.noi abbiamo deciso però di utilizzare un trapano radiale per diverse ragioni pratiche. La prima riguarda l impegno macchina. Riteniamo poco profiquo tenere impegnata una macchina più nobile (e versatile)come la fresatrice per un operazione che possiamo eseguire con un trapano, soprattutto per la realizzazione di più pezzi,come nel nostro caso. La seconda è più prettamente tecnica: eseguire una foratura così profonda richiede (da verifiche eseguite sui cataloghi[1] ) successive passate intervallate da scarico di truciolo, e anche con i dati consigliati da cataloghi, la fresatrice ha un comando automatico e quindi garantisce il corretto funzionamento solo in teoria. Il trapano è invece provvisto di un comando di avanzamento sensitivo che con un operatore competente assicura maggiore affidabilità. 19

Prima operazione 40/1:foratura dell alloggio per il grano blocca coltelo. Seconda operazione 40/2: filettatura foro blocca cotello. Si deve eseguire una filettatura M14 e passo grosso(p=2mm). Terza operazione 40/3: foratura vano perno di biella. Date le dimensioni considerevoli di questo foro,eè consigliabile eseguire prima un foro con punta F=12mm e profondità di passata ap=50 Quarta operazione 40/4: foratura vano perno di biella. Adesso possiamo effettivamente forare con la punta F=21mm Quinta operazione 40/5: filettatura vano perno di biella. Eseguiamo la filettatura del foro con M24 e passo grosso(p=3mm). 20

Quinto macrociclo :lavorazione alla rettificatrice Si rende necessaria per dare al pezzo le tolleranze e finiture richieste Consta di due operazioni : sgrossatura e di finitura. Prima operazione 50/1: sgrossatura cilindrica esterna Seconda operazione 50/2: finitura cilindrica esterna 21

Fattori influenti la scelta del sistema utensile Materiale del pezzo in lavorazione Forma, dimensioni del pezzo e sovrametallo da asportare Tolleranze e finitura superficiale richieste Tipo, potenza, specifiche e condizioni della macchina Stabilità del sistema tagliente-utensile-afferraggio utensile-telaio-basamento Dati di taglio, durata ed economia richiesta Flusso sequenziale di scelta Sistema di bloccaggio dell inserto Tipo e dimensione dell utensile Forma dell inserto Dimensione dell inserto Raggio di punto Tipo dell inserto Materiale dell inserto Dati di taglio 22

23

24

Scelta dell utensile a partire dall applicazione 25

26

Si può anche partire dalla geometria dell inserto: 27

28

Scelta dell inserto: geometrie e materiali degli inserti 29

30

Materiale del pezzo 31

Scelta della geometria in base all applicazione 32

33

Scelta sul catalogo: Lunghezza effettiva del tagliente l e a p sin 34

35

Raggio di raccordo tra i taglienti R t f 8 2 r 1000 36

Ks 37

Tecnologia Meccanica 38 Forze di taglio e potenza sin p e a l b p a b h A sin a h kw f k f a V P n c n p c 3,38 1,09 60000 0,8 2000 0,3 1 270 sin 0,4 10 60 0,29 3 0,4 F t =654N kw f k f a V P n c n p c 5,73 1,33 60000 0,8 2000 0,15 1,7 405 sin 0,4 10 60 0,29 3 0,4

Velocità del mandrino n V c 2r 270000 48 1790rpm n V c 2r 405000 32 4029rpm Tempo di lavorazione (per passata) T f L n n 605 0,3 1790 60 67s T f L n n 35 0,15 4029 60 3,5s 39

Tecnologia Meccanica 40 Forze di inflessione N F F F r t 661 654 15% 654 2 2 2 2 N g L D g V q 91 9,8 10 7,8 605 4 50 4 6 2 2 3 4 3 4 10 4 64 210000 605 91 384 5 384 5 D J E l q f 0,07 64 210000 32 605 661 32 4 3 3 D J E l F f 0,07 f