Salute, ospedale, territorio: disuguaglianze e continuità assistenziale



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Transcript:

Salute, ospedale, territorio: disuguaglianze e continuità assistenziale Convegno Nazionale Ospedale città territorio Verona, 15 settembre 2007 Carla Collicelli Fondazione Censis

Salute e sanità a dura prova 1. Il peso dei fondamentali - demografici - economici - esclusione sociale 2. Le sfide della modernità - rendimento e risposte del sistema (OMS) - sostenibilità, accesso, qualità (UE) 3. La fine della grande coesione - economicismo - devolution - conflittualità crescente

Aumentano i disavanzi nella spesa sanitaria italiana Incremento quinquennale della quota sul Pil dall 7,7% all 8,4% Passivo previsto per il 2007 di 8,3 miliardi di Euro (Ceis Tor Vergata)

Disallineamento tra fabbisogno e finanziamento SSN (2005-2010) (miliardi di euro) Anni Previsioni di spesa Previsioni di finanziamento Previsioni di disavanzo 2005 94,3 88,2 6,1 2006 97,2 90,0 7,2 2007 100,1 91,8 8,3 2008 103,9 93,6 10,3 2009 106,7 95,5 11,2 2010 111,0 97,4 13,6 Fonte: elaborazione Censis su dati CEIS

Aumenta la spesa privata dei cittadini Utilizzazione su 100 italiani (Censis) 49% odontoiatria privata 37% specialista privato e strutture a pieno carico 20% medicina non convenzionale 15% polizze sanitarie integrative 3,3% ricoveri a pagamento 85% assistenza ai non autosufficienti (delle famiglie con il problema)

Le performance dell Italia a livello mondiale Rendimento globale* Livello di risposta** 1 Francia 1 Usa 2 Italia 2 Svizzera 3 San Marino 3 Lussemburgo 4 Andorra 4 Danimarca 5 Malta 5 Germania 6 Singapore 6 Giappone 7 Spagna 7 Norvegia 8 Oman 8 Canada 9 Austria 9 Olanda 10 Giappone 10 Svezia 11 Norvegia 11 Cipro 12 Portogallo 12 Australia 13 Monaco 12 Austria 37 Usa 22 Italia (*) Riunisce l insieme degli indicatori utilizzati dall Oms (**) Indice rivolto a sondare la capacità del sistema di rispondere alle aspettative dei cittadini secondo: a) il rispetto delle persone; b) l orientamento al paziente Fonte: Organizzazione mondiale della sanità (Oms) 2000

Monitor Biomedico 2006 Indagine nazionale su campioni di cittadini Indagini regionali su campioni di cittadini

Il Monitor Biomedico da anni offre Il punto di vista dei cittadini su... RAPPORTO CON LA SALUTE E AUTOREGOLAZIONE PERFORMANCE DEI SERVIZI SANITARI AGENDA DELLE PRIORITA RICERCA E BIOTECNOLOGIE e altri temi relativi alla sanità

Il Monitor Biomedico 2006 ha in particolare analizzato le opinioni dei cittadini su rapporto con le malattie la sanità del futuro valutazione dei servizi sanitari la spesa sanitaria e per farmaci I risultati dicono che.

In un paese che invecchia dove aumentano le patologie croniche agli italiani fa paura

n caso di malattia La non autosufficienza 40,9% Il dolore 30,2% La solitudine 15,7% La morte 13,2%

ra le patologie Tumori 67,5% Malattie del cuore 23,9% Malattie cerebrali 21,8% Depressione 11,4% Malattie vascolari e circolatorie 10,0%

Se questa è la visione sociale della malattia e delle sue conseguenze, come dovrebbe essere il Servizio sanitario del futuro per gli italiani?

re priorità fondamentali Sviluppare i servizi sul territorio Modernizzare attrezzature e tecnologie dignostiche Incentivare la scoperta di farmaci per patologie incurabili

e una quarta priorità reare un Fondo per finanziare i servizi e le restazioni per i non autosufficienti Sono d accordo 81,1% italiani 83,6% al Centro 83,0% di 18-29enni 83,7% nel Nord-Est

a adesso come funziona il Servizio sanitario elle varie Regioni? In sintesi è adeguato (50,7%) Anche se negli ultimi due anni è rimasto uguale (50,9%) Però

Va considerato il dato disaggregato perché nel Servizio sanitario post devolution sono fondamentali LE DINAMICHE REGIONALI

Secondo Lei il Servizio sanitario della sua Regione negli ultimi due anni è: Sardegna -4,0 21,7 17,7 60,6-11,1 Puglia 18,9 30 51,1 Peggiorato Migliorato Umbria -2,4 26,8 24,4 48,8 Rimasto uguale Differenza (miglioratopeggoirato) Piemonte 3,0 25,4 28,5 46,2-20,0-10,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0

E come vanno i servizi e le prestazioni?* 2003 2005 Differenza Medicina generale 74,5 71,4-3,1 Pronto soccorso 56,3 53,2-3,1 Day Hospital 52,1 52,5 +0,4 Ricovero ordinario Medicina specialistica Servizi domiciliari 52,7 56,8 38,8 (*) % di italiani che giudicano i servizi adeguati 52,3 49,5 35,8-0,4-7,3-3,0

Gli italiani non sono uguali davanti alla sanità per la lunghezza delle liste di attesa È il problema principale Piemonte 78,7% Umbria 77,7 Puglia 77,9% Sardegna 83,5% ITALIA 67,5%

La dimensione della mobilità ospedaliera interregionale Secondo i dati relativi al 2003 elaborati dall'assr sono nel complesso 976.110 i ricoveri extra regione I saldi migratori* più significativi riguardano in positivo Lombardia (+119.091), Emilia Romagna (+60.805) e Lazio (+41.659) All opposto si posizionano Campania (-61.345), Calabria (-52.265) e Sicilia (-46.926) * per saldo migratorio si intende la differenza tra il numero di pazienti non residenti ricoverati in Regione e quelli residenti ricoverati fuori Regione

La articolazione della mobilità ospedaliera Mobilità fisiologica Necessità di prestazioni specialistiche non disponibili nella regione di residenza Mobilità transfrontaliera Cause contingenti (eventi patologici durante un soggiorno in un altra regione)

Il senso di una scelta Area della qualità 66,2 2,2 30,7 Area della dimensione pratico-logistica 30,9 Area della necessità 26,2 33,3 4,6 6,0 20,3 5,0 21,2 La migliore qualità nei rapporti umani con il personale medico e paramedico La migliore qualità delle strutture La migliore qualità dei medici La presenza di un familiare nella zona La maggiore facilità nel raggiungere l ospedale La conoscenza di un medico/ infermiere nell ospedale extraregionale I minori tempi per ottenere la prestazione rispetto all ospedale della mia regione L impossibilità nel mio ospedale di ottenere quel tipo di prestazione Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte Fonte: Indagine Censis 2005

Tutti i poteri alla Regione? Almeno in sanità Piemonte 69,5% Umbria 58,5% Puglia 59,6% Sardegna 59,6% ITALIA 2002 56,3% +3,5 2006 59,8%

purché ci sia Un meccanismo di ridistribuzione finanziaria dello Stato per le regioni in difficoltà Piemonte 65,3% Umbria 75,2% Puglia 83,2% Sardegna 80,2% ITALIA 2003 54,1% +12,1 2006 66,2%

l punto sulla devolution sanitaria Tutti la vogliono, anche dove la sanità non è migliorata (come Puglia e Sardegna) Deve essere temperata da perequazione finanziaria centralizzata

La spesa pubblica per la salute secondo gli italiani è Insufficiente (53,0%) anche per: Piemontesi 48,7% Umbri 53,3% Pugliesi 58,1% Sardi 58,7%

La paura di tagli alla spesa sanitaria provoca l arroccamento a difesa anche della spesa pubblica per ospedali

Come considera la quota di spesa per gli ospedali? Eccessiva perché ci sono troppi sprechi 32,3 Adeguata perché garantisce un volume di ricoveri necessari 37,6 Insufficiente perché bisognerebbe aumentare i ricoveri 30,1

e nelle singole Regioni come considerano la spesa pubblica per gli ospedali? Piemonte Umbria Puglia Sardegna Eccessiva, perché ci sono troppi sprechi 23,0 31,0 32,8 32,8 Adeguata,perché garantisce un numero di ricoveri adeguati 47,1 43,4 39,4 34,4 Insufficiente, perché bisognerebbe aumentare i ricoveri 29,9 25,6 27,7 32,8

La sicurezza cercata nell ospedale Il 28,7% degli italiani attribuisce gli accessi impropri all ospedale alla ricerca di sicurezza in termini di: raggiungibilità attrezzature professionalità apertura Cultura bipolare: stili di vita ospedale

Il farmaco ammortizzatore sanitario CONSUMO FARMACEUTICO INDICI DI VECCHIAIA COMPARTECIPAZIONE FRIULI VENEZIA GIULIA -6% 185,3 Si LIGURIA -3% 240,1 Alta CAMPANIA +9% 81,9 Bassa SICILIA +13% 104,5 Si LAZIO +21% 134,1 Si

In sintesi gli italiani Non sono molto contenti della sanità attuale Percepiscono differenze regionali consistenti nelle performance Temono i tagli alla spesa sanitaria e si arroccano anche nella difesa di quella ospedaliera Anche se

e allora hanno una idea precisa della sanità del futuro Servizi sul territorio Innovazione tecnologica Ricerca sui farmaci Spesa per la salute, perché è un investimento Poteri alle Regioni

Perché il gap tra voglia di nuova sanità e arroccamento sull esistente? PAURA DEI CAMBIAMENTI

Sarebbe importante Conquistare la fiducia e il coinvolgimento dei cittadini Valorizzare i medici di medicina generale Diffondere le nuove esperienze di integrazione socio-sanitaria e di organizzazione delle cure primarie, rendendo visibili i vantaggi della sanità sul territorio Innovare i modelli di finanziamento

energia agricoltura occupazione economia educazione L integrazione sistemica Sanità con politiche per: politiche sociali (Hancoch Trevor 1982)

Statualità, socialità, mercato LE TRE ANIME STORICHE 1. Beneficenza cattolica 2. Mutualità operaia 3. Assicurazioni pubbliche I RISCHI DI ECONOMICISMO E BUROCRATIZZAZIONE

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