Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale



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Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni e le opportunità RISPOSTE 1

A) Stato e prospettive dei bisogni di servizi alle persone 1 in Albania 2 connessi alle problematiche e/o opportunità (maggiori risorse economiche e aspettative di benessere) generate dalla migrazione. A.1) Tipologia dei Bisogni. La preghiamo di riflettere sui principali bisogni di servizi alle persone che, in Albania, emergono o si rafforzano come conseguenza dell emigrazione e/o della migrazione di ritorno. Le chiediamo di riempire le caselle della tabella sottostante specificando, per ogni settore e target di beneficiari, il tipo di bisogno da lei individuato. La tabella intende offrire degli spunti di riflessione ma non è necessario compilare ogni riquadro. Tabella 1 Bisogni di servizi alle persone in Albania conseguenti al processo migratorio. Target beneficiari Cittadini in Settore partenza Sanitario (i.e. prestazioni mediche, counceling psicologico, salute mentale, mediazione familiare, Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, Educativo(i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, 4. Universitaria (pre-partenza) Emigrati residenti all estero Migranti di ritorno 1. (Councellin g psicologico) Rimpatri volontari assistiti e rimpatri forzati 5. Formazion e Minori lasciati nel paese di origine 10 Potenzi amnent o servizi educati vi (nido matern e) 6. (orienta mento e Anziani lasciati nel paese di origine 3. Assistenz a domicilia re 2. Mediazione familiare (Minori non accompagn ati rientrati in Albania) 1 Con il termine servizi alle persone intendiamo riferirci a servizi: assistenziali, sanitari, educativi, legali, per il lavoro, la previdenza e la comunicazione. 2 In questo quesito e nei prossimi, gli esperti che non hanno un expertise specifico sull Albania possono fare considerazioni generali sui contesti di emigrazione o riferirsi ad un contesto specifico di cui hanno maggiore conoscenza. In questo caso si prega di sostituire la parola Albania con il contesto a cui si sta facendo riferimento. 2 2

Lavorativo (i.e. orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, 7. Orientamento al lavoro (lavor stagionale e quote d'ingresso) Assicurativo/previdenziale(i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, 8. Pensioni integrative Legale (i.e. orientamento sulle normative esistenti, tutela minori, tutela donna, 9. Orientamento su aggiornamento normative in materia di diritto di famiglia, diritto immobiliare aggiornamento pratiche rilevanti (e.g rinnovo passaporto, carta d'identità, catasto etc) Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, 9 bis. Orientamento su aggiornamento normative in materia di diritto di famiglia, diritto immobiliare aggiornamento pratiche rilevanti (e.g rinnovo passaporto, carta d'identità, catasto etc) riqualifiazi one professiona le 7bis. Orientame nto al lavoro 8 bis. Pensioni integrative sostegn o scolasti co) 1. Statisticamente, i rimpatri forzati o assistiti, sono in aumento. Esistono vari progetti che, in seguito alle direttive comunitarie sul rimpatrio volontario assistito, ed alla interpretazione restrittiva delle condizioni di soggiorno in Italia, si occupano di questo fenomeno. E' il caso del progetto Odisseo e vari progetti all'interno della Rete Nirva. Il problema più rilevante relativo ai rimpatriati forzati o assistiti riguarda l effetto di fallimento si un progetto di vita, oltre che finanziario che aggrava la condizione sociale di marginalità e border-line del migrante. Per cui un servizio di councelling psicologico e 3

accompagnamento appare fondamentale per fare sì che i rimpatriati non aggravino problemi di emarginazione sociale che possono degenerare anche in comportamenti malavitosi. 2. La nuova legge sui minori non accompagnati in Italia restringe il cerchio di regolarizzazione dei minori non accompagnati una volta raggiunta l'età maggiore. Il loro rimpatrio in Albania è seguito spesso da un ripudio della famiglia d'origine, la quale per ragioni economiche, non può più accogliere il neomaggiorenne. A questo punto, un servizio di mediazione familiare diventa indispensabile. 3. Gli anziani rimasti soli per via dell'emigrazione dei propri familiari in Albania costituiscono sempre di più una fenomeno di marginalizzazione sociale delll anziano. Un servizio di assistenza domiciliare è indispensabile, in grado di sostituire la cura del nucleo familiare diviso. Questo servizio potrebbe avvalersi di una parte delle rimesse degli immigrati in una forma convenzionata per interventi di base. 4. Il servizio di assistenza universitaria (orientamento ed informazione sul Paese di destinazione) risulta necessario sia rivolto ai studenti in uscita dalle scuole superiori, che agli studenti neo-laureati nelle università pubbliche che intendono intraprendere un percorso di specializzazione in Italia. 5. I servizi di formazione e riqualificazione professionale sono necessari ai migranti di ritorno per potersi ricollocare nel mercato del lavoro locale. I servizi di orientamento al lavoro sono necessari per quei migranti di ritorno che potenzialmente possono spendere già le loro competenze sul mercato. 6. I figli dei migranti di ritorno trovano difficoltà crescenti nel reinserimento nel sistema scolastico del paese di origine. 7. Negli anni si nota una regolazione dei flussi di lavoro stagionali e annuali dovuta alla sottoscrizione e protocolli bilaterali tra i governi italiano e albanese. Conseguentemente, diventa opportuno offrire servizi di informazione e orientamento sia ai lavoratori emigranti che alle persone che si ricongiungono ai familiari in Italia. 8. Il tema delle pensioni integrative diventa sempre più rilevante quando ci si riferisce ai migranti di ritorno dei primi anni novanta, i quali per ragioni principalmente sociali ed affettive, decidono di rientrare per trascorrere la terza età in Albania. C è comunque la necessità di informazione sui diritti e le tutele previdenziali del Paese di destinazione della migrazione. 9. Gli emigranti albanesi residenti in Italia necessitano di un orientamento di tipo consulenziale-legale quando fanno ritorno occasionalmente in Albania per questioni che li riguardano direttamente come il rinnovo dei passaporti e carte d'identità, le nuove imposte sugli immobili (comprati in larga parte con soldi di rimesse), orientamento sul funzionamento del nascente Tribunale Amministrativo, etc 10. Potenziamento servizi per l infanzia e trasformazione degli attuali istituti residenziali in centri diurni/gruppi appartamento. A.2) Fattori determinanti. A commento di quanto indicato nel quesito precedente, la preghiamo di indicare i principali fattori 3 che determinano il quadro da lei descritto (bisogni di servizi alle persone in Albania conseguenti al processo migratorio). 3 L emergere di nuovi bisogni di servizi alle persone può essere dettato da numerosi fattori. Ad esempio, il drenaggio di cure dovuto all aumento dell emigrazione femminile o la trasformazione della struttura familiare, sono fattori che possono aumentare la fragilità di minori o anziani. Fattori concernenti l evoluzione dei processi di ritorno o di partenza (ad esempio l aumento del numero di ritorni da parte di migranti con poche competenze e pochi contributi accumulati, e dunque con maggiori difficoltà di reinserimento socio lavorativo, oppure l aumento del numero di cittadini che sono in grado di pianificare e orientare il proprio percorso migratorio attraverso una 4 4

A.3) Intensità dei bisogni: scenario attuale e prospettiva di medio e lungo termine. Nella tabella 1 sono stati individuati i principali bisogni di servizi alle persone che, in Albania, emergono o si rafforzano come conseguenza dell emigrazione e della migrazione di ritorno. Nelle tabelle 2, 3 e 4 le chiediamo di specificare l intensità dei bisogni indicati: a) nello scenario attuale; b) in una prospettiva di medio termine (5-10 anni); c) in una prospettiva di lungo termine (15-20 anni). La preghiamo di utilizzare un gradiente da 1 a 4 (1 = basso; 2 = medio-basso; 3 = medioalto; 4= alto). Le caselle vanno dunque riempite esclusivamente indicando il numero del gradiente. Tabella 2 Bisogni di servizi alle persone come conseguenza del processo migratorio nello SCENARIO ATTUALE Cittadini in partenza Emigrati residenti Migranti di ritorno Minori lasciati nel paese Anziani lasciati nel paese Target beneficiari Settore all estero di origine di origine Sanitario (i.e. Problema 1: 3 Problema 2: 2 prestazioni mediche, counceling psicologico, salute mentale, mediazione familiare, Assistenziale (i.e. ricovero anziani, Problema 3: 2 assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, Educativo(i.e. Problema 4: 2 Problema 5: 2 Problema 6: 2 formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, Lavorativo(i.e. Problema 7:2 Problema 7bis: 2 orientamento al lavoro, matching domandaofferta di lavoro, Assicurativo/previdenzi Problema 8: 2 preparazione che avviene prima della partenza) sono anch essi fattori che possono incidere sulla sfera dei bisogni di servizi alle persone. Anche la maggiore disponibilità di risorse da parte dei migranti e dei loro familiari nel paese di origine, è un fattore che può trasformare, e in alcuni casi elevare, i bisogni di servizi alle persone. 5

ale(i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, Legale (i.e. orientamento sulle normative esistenti, tutela minori, tutela donna, Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, Problema 9: 2 ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------- Tabella 3 Bisogni di servizi alle persone come conseguenza del processo migratorio in uno SCENARIO DI MEDIO TERMINE (5-10 anni) Target beneficiari Settore Sanitario (i.e. prestazioni mediche, counceling psicologico, salute mentale, mediazione familiare, Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, Educativo(i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, Cittadini in partenza Emigrati residenti all estero Migranti di ritorno Minori lasciati nel paese di origine Problema 4: 2 Problema 5: 3 Problema 6: 3 Anziani lasciati nel paese di origine 6 6 Problema 1: 3 Problema 2: 2 Problema 3: 2

orientamento scolastico, Lavorativo(i.e. orientamento al lavoro, matching domandaofferta di lavoro, Assicurativo/previdenzi ale(i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, Legale (i.e. orientamento sulle normative esistenti, tutela minori, tutela donna, Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, Problema 7:2 Problema 7bis: 3 Problema 9: 2 Problema 8: 3 Tabella 4 Bisogni di servizi alle persone come conseguenza del processo migratorio in uno SCENARIO DI LUNGO TERMINE (15-20 anni) Cittadini in partenza Emigrati residenti Migranti di ritorno Minori lasciati nel paese Anziani lasciati nel paese Target beneficiari Settore all estero di origine di origine Sanitario (i.e. Problema 1: 2 Problema 2: 1 prestazioni mediche, counceling psicologico, salute mentale, mediazione familiare, Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni Problema 3: 3 7

di accoglienza, Educativo(i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, Lavorativo(i.e. orientamento al lavoro, matching domandaofferta di lavoro, Assicurativo/previdenzi ale(i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, Legale (i.e. orientamento sulle normative esistenti, tutela minori, tutela donna, Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, Problema 4: 3 Problema 5: 4 Problema 6: 4 Problema 7:2 Problema 7bis: 4 Problema 8: 4 Problema 9: 2 A.4) Fattori determinanti. A commento di quanto indicato nel quesito precedente la preghiamo di indicare le motivazioni secondo cui, nel contesto albanese, i bisogni di servizi alle persone tenderanno a mutare di intensità in una prospettiva di medio e lungo termine (secondo lo schema da lei descritto nelle tabelle 2-4), e di descrivere eventuali nuovi bisogni che emergeranno nei prossimi 5-10 anni e 15-20 anni. 1) Il Bisogno 1 nel breve e nel medio termine può rimanere sempre rilevante. Nel lungo periodo si potrebbe attenuare in quanto la struttura societaria in Albania può cambiare la percezione attuale del percorso migratorio: da una questione di sopravvivenza ad una fra alcune opportunità di esperienze professionali. 8 8

2) Il problema 2 ha avuto una maggiore intensità nel passato, mentre oggi presenta un problema medio basso, forse in tendenza di diminuzione nel lungo periodo. 3) Il problema 3 può passare da un livello medio-basso ad un livello medio-alto già a cominciare dal medio periodo date le tendenze di invecchiamento della popolazione in Albania secondo il censimento del 2011 e dato il trend restrittivo della concessione di permessi di soggiorno per ricongiungimento familiare in Italia. 4) Lo stesso trend di passaggio dal livello 2 al livello 3 si può notare con riferimento al numero sempre crescente di studenti laureati in Albania (a differenza del trend del primo decennio del nuovo millennio dove si notava un crescente trend di studenti iscritti nelle lauree brevi) che necessitano di informazioni sempre più dettagliate rispetto all'università/territorio di destinazione. 5) Dato il crescente trend di migranti di ritorno, anche per via della crisi globale, il Problema 5 può diventare altamente rilevante negli anni a venire. 6) Lo stesso ragionamento del problema 5 può essere valido 'a cascata' per i figli dei migranti di ritorno. 7) Il servizio 7 può avere una intensità costante visto l'assestamento in termini percentuali degli emigranti dall'albania 8) Riguardo al problema 7bis, analogamente, valgono le considerazioni di cui ai punti 5 e 6 9) Il problema 8 è destinato ad avere un peso specifico, sempre più rilevante, tenuto conto anche dalla normativa esistente non sufficientemente chiara, sia dal lato Italia che dal lato Albania 10) Il problema 9 avrà una intensità medio-bassa, concentrata soprattutto in periodi di intensità più alta (agosto e dicembre) ed altri di intensità molto bassa (il resto dell'anno) B) Il ruolo dei diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) nel catalizzare la domanda di servizi alle persone conseguenti al processo migratorio in Albania: scenario attuale e prospettive di medio e lungo termine. B.1) Importanza dei diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) nel catalizzare la domanda di servizi alle persone in Albania: stato attuale e prospettive di medio e lungo termine. Nella tabella 1 sono stati individuati i principali bisogni di servizi alle persone che emergono o si rafforzano come conseguenza dell emigrazione e della migrazione di ritorno. Nelle tabelle 5-7, le chiediamo di specificare quanto, oggi e in una prospettiva di medio (5-10 anni) e lungo (15-20 anni) termine, la domanda di servizi alle persone, è/sarà diretta ai diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia). La preghiamo di utilizzare un gradiente da 1 a 4 (1 = domanda scarsamente diretta al singolo attore del welfare; 2 = domanda diretta al singolo attore del welfare in misura medio-bassa; 3 = domanda diretta al singolo attore del welfare in misura medio-alta; 4= domanda intensamente diretta al singolo attore del welfare). Le caselle vanno dunque riempite esclusivamente indicando il numero del gradiente. 9

Tabella 5 Importanza dei diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) nel catalizzare la domanda di servizi alle persone: SCENARIO ATTUALE. Target Pubblico PrivatoCom Famiglia Welfare beneficiari unitario/terz mix Settore o settore Sanitario (i.e. prestazioni mediche, counceling psicologico, salute mentale, mediazione familiare, Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, Educativo (i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, Lavorativo (i.e. orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, Assicurativo/previdenziale (i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, Legale (i.e. orientamento sulle normative esistenti, tutela minori, tutela donna, Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, Tabella 6 Importanza dei diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) nel catalizzare la domanda di servizi alle persone: SCENARIO DI MEDIO TERMINE (5-10 anni). Target Pubblico PrivatoCom Famiglia Welfare beneficiari unitario/terz mix Settore o settore Sanitario (i.e. prestazioni mediche, counceling psicologico, salute mentale, mediazione familiare, Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, Educativo (i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, Lavorativo (i.e. orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, Assicurativo/previdenziale (i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, Legale (i.e. orientamento sulle normative esistenti, tutela minori, tutela donna, Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, 10 1

Tabella 7 Importanza dei diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) nel catalizzare la domanda di servizi alle persone: SCENARIO DI LUNGO TERMINE (15-20 anni). Target Pubblico PrivatoCom Famiglia Welfare beneficiari unitario/terz mix Settore o settore Sanitario (i.e. prestazioni mediche, counceling psicologico, salute mentale, mediazione familiare, Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, Educativo (i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, Lavorativo (i.e. orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, Assicurativo/previdenziale (i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, Legale (i.e. orientamento sulle normative esistenti, tutela minori, tutela donna, Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------- B.2) Fattori determinanti. A commento di quanto indicato nelle tabelle 5-7, la preghiamo di indicare le motivazioni secondo cui, nel contesto albanese, alcuni attori del welfare locale (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) e/o la sinergia tra questi attori (welfare mix) assumeranno maggiore o minore rilevanza nei prossimi 5-10 anni e 15-20 anni, e quali sono gli attori che a suo parere dovrebbero essere rafforzati (e perché). La nostra esperienza di lavoro in Albania, finalizzata al potenziamento del ruolo del pubblico, in rapporto coi Ministeri Albanesi del Lavoro e Politiche di Welfare, Salute e Giustizia, ha cercato di qualificare la funzione di governance pubblica, in particolare dei Comuni con maggiore indice di povertà, Scutari ed Elbasan e Valova, oggetto di sperimentazione nel trasferimento di funzioni da parte dello Stato albanese in materia di servizi sociali e sanitari. Gli attori con cui ci siamo misurati sono stati i Ministeri, i Comuni e le ONG. In questo ambito il Comune di Forlì ha cercato di accrescere il ruolo regolatore del pubblico, sostenendo il decentramento delle funzioni a livello locale, mettendo in rete i servizi tradizionali (istituti e sussidi) con le esperienze innovative (servizi comunitari) dalle ONG, il cui know-how è fondato sull esperienza di organizzazione dei servizi dei donors internazionali. L esito del percorso di welfare mix avviato in un ottica di potenziamento di questo ruolo di indirizzo dei Comuni e di sinergia fra i servizi tradizionali (istituti) che riferiscono ai Ministeri e quelli erogati da ONG e privato sociale, non è scontato, né in campo delle politiche di welfare, né nel settore sanitario. L equilibrio corretto nel rapporto pubblico/privato (pubblico che regola e non necessariamente gestisce) ed il percorso di innovazione nella tipologia dei servizi (meno assistenza economica, meno Istituti chiusi, maggiori servizi comunitari) rischia infatti di essere condizionato da due fattori: a) Lo Stato albanese non ha scelto il modello di welfare cui fare riferimento, in parte sensibile ai diversi modelli 11

proposti dai diversi donors internazionali; b) Il problema reale della sostenibilità della spesa pubblica per il welfare (sociale e sanitario) che è gestita centralmente dallo Stato, che progressivamente diminuisce le risorse trasferite a livello locale, che tuttora sono a destinazione vincolata. Il problema della sostenibilità riteniamo possa aggravarsi a fronte della diminuzione delle risorse dei donors internazionali per l Albania, già in parte in atto. I possibili scenari di evoluzione del rapporto pubblico/privato riteniamo siano due: 1) Il rafforzamento del privato di mercato che prefigura un modello di erogazione dei servizi non di tipo europeo, ma di matrice anglosassone, a due velocità, non universalistico (Banca Mondiale); 2) Il potenziamento di un sistema di welfare mix nel quale il pubblico abbia un ruolo di regolatore nell organizzazione dei servizi, con un articolazione interna che garantisca il decentramento territoriale nell erogazione dei servizi sociali. Per realizzare l opzione n. 2) che consideriamo garantisca coesione sociale, sia più efficace ed anche sostenibile, necessitano alcune condizioni ad oggi non scontate: a) il compimento coerente del percorso di decentramento delle funzioni sociali che sta subendo una fase di arresto; b) l individuazione di risorse locali - albanesi- indipendenti dai donors internazionali (i.e. capacità di utilizzare correttamente fondi europei sulle linee previste - IPA Paese, ecc -, oppure l individuazione di risorse interne (i.e. provenienti dal sistema delle imprese come l Irap in Italia, per la sanità); c) l esistenza di una legge sull impresa sociale che regoli diversamente da oggi il settore no-profit, considerato attualmente business); d) una legislazione sugli appalti che consenta ai soggetti pubblici di intervenire in materia di servizi sanitari e sociali con modalità dedicate, non desunte dal settore dei LLPP, superando il massimo ribasso oggi obbligato, consentendo la valutazione qualitativa dei servizi erogati.). Alcune di queste sperimentazioni sono in atto, o in fase di avvio. B.3) Relazione tra settore comunitario privato e pubblico. A suo parere, la nuova e più complessa domanda di servizi alle persone in Albania, scaturita dal processo migratorio, comporta il bisogno di nuove modalità organizzative dei servizi? Si prega di mettere una croce in una delle due caselle sottostanti e di specificare, se la risposta è affermativa, a quali modalità organizzative ci si riferisce. Tabella 8 SI NO Modalità organizzative a cui ci si riferisce: Una premessa: il fenomeno migratorio, per effetto della crisi europea con la diminuzione dell occupazione e la restrizione nella spesa pubblica, è sicuramente in calo e, riferito all Albania non ha più la spinta politica della prima migrazione. Rimane comunque molto consistente: presumibilmente il 30% della popolazione albanese censita al 2011 risiede attualmente all estero. In prospettiva riteniamo che il permanere del fenomeno migratorio si accompagnerà anche alla crescita dei rientri, sia pure in forme contenute. Le tipologie di servizi esistenti in Albania per rispondere ad alcuni dei fenomeni conseguenti ai processi migratori quali l invecchiamento della popolazione (ultimo censimento Albania 2011 individua un trend di diminuzione della popolazione anche per natalità oltre che per emigrazione), oppure i minori abbandonati (fenomeno in diminuzione, ma tuttora rilevante.), sono istituzioni totali gestite dal pubblico cui si aggiungono anche servizi innovativi (in prevalenza gestiti da ONG o privati) quali gruppi appartamento, centri diurni, interventi domiciliari. Entrambi queste tipologie di servizi, sia quelli più innovativi e comunitari che quelli tradizionali come i residenziali o i sussidi (questi ultimi mediamente incidono per l 1,23% del PIL), richiedono una 12 1

diversa forma di governance: (un luogo pubblico regolativo fra diverse modalità di gestione dei servizi, erogate dal pubblico e dal privato sociale (Vedi risposta precedente). L affermarsi di questa diversa modalità di governance consentirebbe il confronto e la contaminazione delle diverse modalità gestionali. Qualora le risorse della cooperazione internazionale, oggi in fase calante, fossero diversamente indirizzate, sarebbe infatti possibile utilizzarle per costruire una modalità di relazione fra il know-how dei Paesi donors degli interventi (in molti casi questi sono anche i destinatari della migrazione albanese) ed il Paese d origine della migrazione. Infatti la forma tradizionale di cooperazione allo sviluppo e di utilizzo delle risorse dei donors che ha creato il servizio innovativo (assistenza domiciliare, gruppo appartamento, centro diurno, etc ) potrebbe in tal modo riconvertirsi, garantendo non l erogazione di servizi, bensì l assistenza tecnica, consentendo così che la nuova tipologia di servizi individuati come necessari potesse essere messa a sistema con un percorso autonomo costruito in terra albanese. C. Obiettivi di politica sociale transnazionale per rispondere al bisogno di inserimento/benessere familiare, sociale e lavorativo nella terra di approdo già prima della partenza e a cavallo tra paese di arrivo e di origine. C.1) Rilevanza nel futuro delle politiche transnazionali di integrazione A suo parere, in uno scenario di medio termine quale sarà il peso nell agenda politica internazionale, di politiche di integrazione promosse prima della partenza e/o a cavallo tra paese di arrivo e di origine? La preghiamo di mettere una croce in una delle caselle sottostanti. Tabella 9 Calante Crescente. Riteniamo che l attenzione sarà crescente sia sulle politiche a cavallo che sulle politiche pre-immigrazione, con una priorità probabilmente riferita a queste ultime. In tempi di crisi e di recessione, infatti, l Europa e l Italia mirerà a utilizzare gli strumenti normativi esistenti per politiche selettive di ingresso, piegando a questo non solo gli strumenti quantitativi (flussi), ma anche quelli qualitativi (integrazione). Lo Stato italiano, ad esempio, con il Memorandum d intesa firmato il 19 Luglio dello scorso anno tra Italia e Albania ( obiettivo quello di promuovere una gestione coordinata e efficace dei flussi migratori e di facilitare meccanismi di cooperazione, anche formativa) punta a raccordare alcune strutture italiane ed albanesi per la preimmigrazione. A questo scopo il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano ha istituito l Ufficio di Coordinamento Locale (UCL) in Albania che opera in raccordo con la Rappresentanza Diplomatica italiana ed il Ministero del Lavoro Affari Sociali e Pari Opportunità Albanese con il supporto tecnico dell Organizzazione Internazionale per la Migrazione. All interno di questa cornice si è avviato un progetto pilota che prevede corsi gratuiti di formazione linguistica e professionale per 255 persone finalizzati all inserimento lavorativo in Italia di almeno il 50% dei partecipanti ai corsi in diversi settori d impiego. Questa tipologia di servizi va nella direzione che riteniamo giusta, ovvero quella di creare punti di informazione sul Paese di arrivo (procedure burocratiche per avere i permessi soggiorno, orientamento generale su centri stranieri, associazioni di riferimento nel Paese di destinazione.); formazione linguistica (oggi obbligatoria anche per i lavoratori stagionali non solo per gli studenti); formazione professionale possibilmente in funzione dello sbocco lavorativo individuato. 13

C.2) Obiettivi per una politica sociale transnazionale La preghiamo di indicare i principali obiettivi di politica sociale che, attraverso partnership transnazionali tra istituzioni e servizi, possono rispondere alla necessità di coloro che migrano per lavoro, ricongiungimento familiare o che intendono tornare nel paese di origine di: Mantenere e gestire i legami tra chi parte e chi resta (specie in seno alle famiglie transnazionali) L esperienza del Comune di Forlì (sperimentazione su un gruppo di giovani laureati/laureandi presso UNIBO, sede di Forlì) sul valore aggiunto dei migranti studenti/laureati per entrambi i Paesi, di origine e di destinazione della migrazione, è parziale, ma la riteniamo significativa, sia perché di successo (raggiunto un obiettivo tangibile, la costituzione di società di migranti albanesi in Albania con l occhio alla reciprocità fra i due Paesi), sia perché alcuni degli obiettivi delle società costituite (in materia di turismo e di consulenza, possono indicare sia direzioni di lavoro che, contemporaneamente, indicare strumenti concreti possibili di politica transnazionale. I campi individuati per il lavoro delle società citate sono infatti campi interessanti in un ottica di transnazionalità. Il turismo ha in sé una caratteristica bilaterale, da e per l Albania. La società di consulenza, invece, si propone di intervenire, fra l altro, sul tema della progettazione europea, ambito nel quale l Albania ha una forte debolezza di competenza, mentre, per contro, agevolando questo ambito di lavoro, questo può divenire un volano importante di crescita autonoma e di utilizzo delle risorse già oggi possibili e crescenti, un domani, con l ingresso in Europa dell Albania. Assicurarsi diritti fondamentali e/o anticipare le tappe del proprio inserimento/benessere familiare, sociale e lavorativo nella terra di approdo già prima della partenza. Minori non accompagnati.è vero che la loro presenza è triplicata?????? A chi chiedere???? D. Opportunità e rischi, connessi alla migrazione, per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania: scenario attuale e prospettive di medio termine. D.1) Rischi e opportunità Anche tenendo conto degli scenari sopra descritti, le proponiamo di riflettere sui principali rischi e opportunità 4, connessi alle migrazioni, nello scenario attuale e in una prospettiva di medio termine (5-10 anni), per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania. La preghiamo inoltre di motivare le affermazioni date. 4Tra i fattori di rischio può ad esempio essere considerata la perdita di personale qualificato dovuto al drenaggio di professionisti. In alcuni contesti può accadere, come documentato dal rapporto della Banca mondiale From red to grey. The third transition of aging populations in Eastern Europe and the Former Soviet Union (Chawla, Betcherman e Banerji, 2007) che l aumento del numero di anziani lasciati soli si rifletta in una crescita della domanda di assistenza di lungo (erroneamente) indirizzata al settore ospedaliero, e che ciò imponga un aumento dei costi e nuove difficoltà nella presa in carico dei pazienti. Anche l aumento di minori lasciati nel paese di origine può creare nuove difficoltà di funzionamento nell ambito di determinati servizi (si pensi in particolare al sistema scolastico), creare nuove difficoltà nella programmazione e nel coordinamento dei servizi, imporre un aumento della spesa sociale o un aggiornamento dei curricula professionali. Tra le opportunità, può essere, ad esempio, menzionata la possibilità di potenziare il legame tra rimesse e promozione della qualità o della sostenibilità dei servizi alle persone in loco, o la possibilità di valorizzare, attrarre o circolare le competenze dei migranti impegnati nel settore socio sanitario o della cura all estero. 14 1

Tabella 10 - Opportunità e rischi connessi alla migrazione per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania: SCENARIO ATTUALE Opportunità Rischi Motivazioni: Considerati due fattori quali 1) la forte vicinanza fra i due Paesi (Albania Italia) e la facilità delle vie di comunicazione; 2) Il forte legame familiare che permane fra i nuclei transnazionali Albanesi, i rischi evidenziati (invecchiamento della popolazione, minori abbandonati) riteniamo che rischi ed opportunità possano essere contemperati con un accorta politica. In materia specifcica di rimesse, riportiamo l esito di una ricerca forse un po datata, ma interessante perché qualitativa. L indagine effettuata dalla Regione Emilia-Romagna (Nomisma A.M Colleo) all interno del ProgettoMigravalue, Interegg IIIB, anno 2008, sull utilizzo finale delle rimesse (migranti provenienti da Elabasan e Tirana) ha individuato l allocazione delle stesse a sostegno del reddito delle famiglie d origine (oltre il 40% con quota maggiore per Elbasan che per Tirana) e (per i migranti di più lungo periodo), anche rivolte ad alcuni ambiti relativi al welfare, in particolare casa, cure sanitarie e sostegno agli anziani. Considerato che oltre il 40% del trasferimento delle rimesse utilizzava canali informali, quindi non tracciabili, un ulteriore ricercaapprofondimento in questa direzione potrebbe aiutare valutare come canalizzare questo flusso spontaneo, in funzione di una organizzazione dei servizi di supporto alla famiglia transnazionale.. Per il depauperamento causa la migrazione intellettuale, fenomeno migratorio in crescita, due ipotesi di lavoro: 1) Migrazione intellettuale utilizzata come ponte, 2) Il tema della professionalizzazione in Albania: qualificazione percorso formativo in loco; omogeneizzazione curricula universitari, oggi molto diversi. Tabella 11 - Opportunità e rischi connessi alla migrazione per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania: SCENARIO DI MEDIO TERMINE (5-10 anni) Opportunità Rischi Motivazioni: D.3)Esempi di policies. Può fornire esempi di programmi già implementati nel contesto albanese o in altri contesti locali con l obiettivo di attrarre i capitali dei migranti (finanziario, sociale e umano) verso servizi alle persone, di qualità, in loco? E) Altri elementi o osservazioni generali relative al quadro sia attuale che futuro delineato che ritiene non siano stati evidenziati nelle risposte precedenti. La risposta è facoltativa. E.1) Quali elementi ritiene che non siano stati colti dalle domande sopra esposte? 15