Études et Dossiers No. 310. Solvency II: Strategic Stakes for the Insurance Industry Brussels, 14 November 2005 &



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International Association for the Study of Insurance Economics Études et Dossiers Études et Dossiers No. 310 Solvency II: Strategic Stakes for the Insurance Industry Brussels, 14 November 2005 & Solvency II: Challenging Issues for Insurance Industry Milan, 23 November 2005 This document is free to download from The Geneva Association website, March 2006 Working Paper Series of The Geneva Association Association Internationale pour l'etude de l'economie de l'assurance The Geneva Association - General Secretariat - 53, route de Malagnou - CH-1208 Geneva Tel.: +41-22-707 66 00 - Fax: +41-22-736 75 36 - secretariat@genevaassociation.org -

The Geneva Association Working Paper Series Études et Dossiers appear at irregular intervals about 10 12 times per year. Distribution is limited. The Études et Dossiers are the working paper series of The Geneva Association. These documents present intermediary or final results of conference proceedings, special reports and research done by The Geneva Association. Where they contain work in progress or summaries of conference presentations, the material must not be cited without the express consent of the author in question. This document is free to download from The Geneva Association website, please visit: Layout & Distribution: Pascal Clerc & Valéria Kozakova The Geneva Association - Association Internationale pour l'etude de l'economie de l'assurance

Il problema della solvibilità delle imprese di assicurazione: attualità dell insegnamento di de Finetti Dario Focarelli 1 Obiettivi e metodo L oggetto dello studio riguarda vari aspetti del problema della solvibilità delle imprese di assicurazione Il quadro di riferimento analitico è delimitato dalle implicazioni di quattro influenti contributi di de Finetti sul tema della solvibilità L obiettivo è discutere gli insegnamenti di de Finetti nei termini dell attuale dibattito su Solvency II 2 16-1

La probabilità di rovina Ne La teoria del rischio e il problema della rovina dei giocatori (1939) de Finetti affronta il problema della probabilità di rovina (fallimento) di un giocatore Problema classico: in un gioco equo tra due giocatori che disputano una serie di partite, se uno dei due è molto più ricco dell altro, la rovina di quello che dispone inizialmente di un capitale molto inferiore è praticamente certa 3 La probabilità di rovina Condizioni non eque permettono lo svolgimento del gioco è il caso del banco nel gioco della roulette (che si avvantaggia dell esistenza del numero 0) e della compagnia di assicurazione che effettua dei caricamenti rispetto al premio puro de Finetti definisce: B il livello di rischiosità di una impresa di assicurazione C le somme assicurate p il premio puro; quindi p(1-p) è la var. del portafoglio m il margine unitario di caricamento (al netto delle spese) 4 16-2

La probabiltà di rovina dimostra che asintoticamente vale la relazione: B = C p( 1 p) 2m la rischiosità dell impresa aumenta all aumentare delle somme assicurate per dato livello di somme assicurate: l aumento dei caricamenti riduce proporzionalmente il livello di rischiosità dell impresa L aumento della varianza del portafoglio aumenta proporzionalmente il livello di rischiosità 5 La probabilità di rovina L attuale margine di solvibilità è essenzialmente correlato alla dimensione del portafoglio È come se la formula di de Finetti fosse stata presa in considerazione soltanto con riferimento alla prima componente L obiettivo del progetto Solvency II, ossia di fissare requisiti patrimoniali che riflettano meglio di quanto accada oggi i rischi effettivi delle imprese, è senz altro in linea con le conclusioni cui de Finetti giungeva quasi sessanta anni fa 6 16-3

Diversificazione e solvibilità La riassicurazione è per de Finetti ( Il problema dei pieni, 1940) lo strumento che permette di ottimizzare il profilo di rischio-rendimento delle imprese di assicurazione La sua funzione è complementare al fondo di garanzia Nell ambito del progetto Solvency II questo equivale a definire il requisito patrimoniale in funzione della rischiosità al netto della riassicurazione In questo caso, andrebbero però modellati i rischi di credito derivanti dalla solvibilità del riassicuratore 7 La riassicurazione De Finetti si occupa di analizzare gli effetti della diversificazione dei rischi sulla probabilità di rovina ( La composizione tra i rischi eterogenei 1954) Il fondo di garanzia necessario per fronteggiare la probabilità di rovina di un singolo esercizio è inferiore alla somma dei fondi necessari per ciascun ramo preso singolarmente Solvency II deve tener conto degli effetti della diversificazione, anche se essi sono complessi da stimare 8 16-4

Una digressione Per quanto riguarda l assicurazione vita, le considerazioni di de Finetti si riferiscono alla componente di puro rischio Nelle Lezioni attuariali propone di: scomporre il Conto Economico di una compagnia di assicurazione vita nelle due gestioni Rischio e Risparmio (coerente con IAS/IFRS ) calcolare il valore delle riserve in funzione del valore prospettico e non contrattuale (QIS1) 9 Fondo di garanzia e valore dell impresa Sempre su La compensazione dei rischi eterogenei, de Finetti sottopone a critica i risultati della teoria asintotica della probabilità di rovina per quanto piccola si fissasse una probabilità annua ammissibile di fallimento, il fallimento risulterebbe praticamente certo in un tempo finito (sia pure astronomicamente grande. La possibilità di avere una probabilità non nulla di sfuggire eternamente al fallimento.. non può dipendere che dalla previsione di imporre criteri di prudenza indefinitivamente crescenti... Tale ipotesi è assurda 10 16-5

Fondo di garanzia e valore dell impresa de Finetti formalizza e risolve il problema della determinazione del valore ottimo del fondo di garanzia ( Un impostazione alternativa della teorica collettiva del rischio, 1954) Il fondo di garanzia viene alimentato sulla base della regola: viene fissato un certo livello N per il suo fondo di garanzia; gli eventuali utili vengono distribuiti se il fondo di garanzia raggiunge il livello N; vengono invece devoluti a integrare tale fondo se il suo livello è inferiore Il valore dell impresa è pari al valore attuale degli utili distribuiti e dal rendimento del fondo 11 Fondo di garanzia e valore dell impresa Risultato: gli azionisti giocano se il livello dei caricamenti è superiore al tasso di interesse con cui si scontano gli utili futuri (se il fondo è improduttivo) Risultato: al crescere del livello del fondo di garanzia il valore dell impresa dapprima cresce e, poi, decresce La ragione è semplice: aumentando il fondo di garanzia, aumenta la probabilità che l impresa di assicurazione resti in vita ed eventualmente distribuisca utili; tuttavia, un valore molto elevato del fondo sposta avanti nel tempo il momento in cui gli utili si generano 12 16-6

Dalla teoria alla pratica Appare evidente perché non sia consigliabile portare a zero, o rendere troppo piccola, il rischio di insolvenza di una impresa di assicurazione I costi connessi a un eccessivo fabbisogno di capitale sono destinati a tradursi in un incremento eccessivo del prezzo del servizio e/o in una riduzione dell offerta assicurativa Nel concreto, si tratta di ridurre a livelli economicamente compatibili il rischio di insolvenza e di fornire un adeguata tutela agli assicurati qualora l insolvenza si verifichi 13 16-7