FOTOGRAFIA DIGITALE COOLPIX



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Transcript:

FOTOGRAFIA DIGITALE COOLPIX Il ruolo importante della compatta nel passaggio dall analogico al digitale Pagina 1 di 26

PREMESSA SENSORI E RISOLUZIONI LE MIGLIORIE APPORTATE NEL TEMPO DIFFERENZE NELL USO, RISPETTO AD UNA DSLR VANTAGGI RISPETTO ALLA DSLR IL COMPITO DEGLI AUTOMATISMI L IMPORTANZA DELLA STAMPA CONCLUSIONI le Coolpix di ultima generazione serie L (life) S (style) P (performance) Pagina 2 di 26

PREMESSA Chi ha vissuto l evoluzione delle macchine fotografiche compatte dal 2001 ad oggi, si sarà reso conto di quanto siano cambiate in questi 6 anni sia per le dimensioni sempre più contenute, quanto per la tecnologia utilizzata. Nel 2001, il raggiungimento di una risoluzione di 3 milioni di pixel rappresentava un primato, almeno quanto i 12 milioni di pixel di oggi raggiunti con la Coolpix P5100 A passi di 1 milione di pixel aggiunti ad ogni nuovo modello presentato, abbiamo assistito ad una costante diminuzione d ingombro, tale da far diventare tascabili persino i top di gamma, da sempre le più complete nelle loro modalità d uso. Il ruolo di queste apparecchiature è stato fondamentale per la fotografia digitale, soprattutto per tutti coloro che non potevano permettersi di passare a questa nuova tecnologia con l acquisto di una Reflex digitale, costosa all epoca quanto un utilitaria. Le compatte quindi, hanno rappresentato il ponte dall analogico al digitale per molti fotoamatori, permettendo la conoscenza di questa nuova materia nei nuovi aspetti e caratteristiche non sempre di facile comprensione. Pensiamo ad esempio ai termini nuovi, come pixel, risoluzione, bilanciamento del bianco, contrasto, rumore, che per la prima volta contribuivano alla realizzazione di una foto. Nonostante il prezzo sempre più contenuto delle Digital Reflex, le Coolpix rappresentano ancora oggi tanto interesse, ed in certi casi sono preferite alle DSLR per le indubbie doti di compattezza abbinate ad una elevata qualità dell immagine JPG. Vediamo di comprendere, negli aspetti più importanti, i motivi di tanti anni di successo. il massimo della compattezza ed eleganza nella linea della Coolpix S51 Pagina 3 di 26

SENSORI E RISOLUZIONI Le compatte hanno utilizzato nel tempo sensori di dimensioni leggermente differenti tra di loro, con sempre maggiori risoluzioni, ma con una superficie estremamente ridotta rispetto allo standard DX adottato dalle digital reflex, sia per limiti fisici dettati dal mantenimento della compattezza, quanto per aspetti economici. Come possiamo vedere dall illustrazione, la differenza di dimensioni del sensore è notevole rispetto a quello utilizzato da una DSLR Nikon, ma questo non ci deve far pensare che la qualità delle immagini acquisite da una compatta non sia confrontabile con quello ricavabile da una DSLR, soprattutto se il paragone venisse fatto basando la valutazione su delle stampe ricavate entrambe da uno scatto acquisito nel formato JPG. In un apparecchio compatto, a parità di dimensione di sensore, potremo scegliere tra differenti risoluzioni disponibili, oggi davvero elevate se pensiamo che hanno Pagina 4 di 26

raggiunto con la P5100 i 12 milioni di pixel dei sensori APS-C che hanno una dimensione molto più grande. Poter disporre della maggior risoluzione ci consentirà di stampare foto sempre più grandi, ma anche potersi avvantaggiare di un maggiore dettaglio nella qualità dell immagine, che in termini pratici significa, all occorrenza, lavorare meglio la foto in post produzione mediante software dedicati. Supponendo che l occhio umano, non debole di vista, sia in grado di leggere al massimo 250 dpi in stampa, un file di una Coolpix P5100 (4000x3000 p), ad esempio, potremo stamparlo ottenendo un elevata qualità sino alle dimensioni di cm. 30x40. Una stampa a 150dpi dello stesso file, ci consentirà un ottimo risultato poster nelle dimensioni di cm. 50x70 circa Pagina 5 di 26

LE MIGLIORIE APPORTATE NEL TEMPO Ogni nuova Coolpix porta con se qualche innovazione, dal tipo di sensore alla sua risoluzione, oltre i miglioramenti all algoritmo d elaborazione dell immagine ed al software di gestione della fotocamera. Nel tempo, abbiamo potuto assistere soprattutto all impiego di monitor ad alta risoluzione di maggiori dimensioni. Un andamento inversamente proporzionale alle dimensioni dell apparecchio che è diventato sempre più piccolo. Oggi le Coolpix adottano monitor da 2,5 e 3 che ci permettono di vedere agevolmente la scena inquadrata anche con macchina non tenuta parallela e perpendicolare all asse dei nostri occhi. E migliorato notevolmente il tempo all accensione (oggi quasi immediata) rispetto ai 3 5 secondi (anche oltre a seconda i modelli) richiesti dagli esemplari del 2001 Anche il ritardo allo scatto è praticamente svanito, o almeno tale da non farci perdere lo scatto. La velocità di focheggiatura ha ottenuto anch essa dei miglioramenti, anche se non ha ancora raggiunto la prontezza di un sistema DSLR nemmeno in condizioni ottimali di luce, sebbene non sia poi così tanto distante. E invece da apprezzare il notevole progresso ottenuto dal sistema autofocus in condizioni di scarsa luminosità. Sorprendente poi la Coolpix P5100 con addirittura 99 aree di valutazione per la messa a fuoco! Altrettanto veloce è diventato l azionamento dell ottica zoom per passare dalla minima alla massima focale, in modo da rendere più veloce la nostra prontezza allo scatto in ogni situazione di ripresa, dalla focale grandangolare al teleobiettivo. Pagina 6 di 26

Internamente, oltre a poter apprezzare un ottima velocità di registrazione delle immagini, adesso anche su schede di memoria capienti, troviamo un software Nikon EXPEED molto sofisticato, che ci permette persino di correggere le immagini già oncamera, dagli occhi rossi al contrasto, all esposizione d-lighting, ecc. alla luminosità, in modo da poter preparare le immagini per la stampa direttamente dalla Coolpix senza essere costretti a passare da un computer, così come corregge automaticamente la distorsione a barilotto (Coolpix P5100). Gli effetti possono essere controllati in tempo reale sul monitor LCD. Sempre il software, ma anche le nuove prestazioni dei sensori, hanno fatto si che nel corso degli anni si possa scattare ad alte sensibilità ISO con un livello di rumore decisamente lieve rispetto a 6 anni prima. Inoltre è stata estesa la gamma ISO utilizzabile che oggi va da ISO 64 ad ISO 3200 a seconda dei modelli. Importanti migliorie sono state introdotte al controllo del bilanciamento del bianco WB, oggi molto preciso anche in forma automatica, oltre che nelle singole impostazioni disponibili. Il miglioramento si nota anche grazie ai buoni risultati ottenibili in presenza di luci artificiali, risultato molto difficile da raggiungere per gli apparecchi di qualche anno fa. Tra i progressi ottenuti infine, non possiamo trascurare il sistema antivibrazioni VR (ottico, o elettronico a seconda dei modelli) che ha permesso di aiutarci a limitare l effetto micromosso (causa, da sempre, della perdita di nitidezza) scattando con tempi d esposizione relativamente lunghi per essere fatti a mano libera. Pagina 7 di 26

Importanti progressi sono stati apportati persino nel sistema d illuminazione ausiliaria dove la slitta porta-accessori incorporata sulla P5100 ad esempio, supporta l'utilizzo del controllo flash avanzato i-ttl per flash esterni, inclusi i lampeggiatori SB-400, SB- 600 e SB-800. La Coolpix P5100 inoltre, consente la ripresa in sequenza fino a 3 fotogrammi quando si utilizza il flash incorporato della fotocamera. La Coolpix P5100 con il flash SB400, ideale compagno I miglioramenti si sono estesi anche alla stampa dei file, grazie all introduzione della tecnologia PictBridge (standar mondiale nato nel 2003) che consente di stampare le immagini direttamente dalla Coolpix su una stampante ink-jet dotata anch essa di tale sistema. E per ultimo, ma non ultimo per importanza, l applicazione della tecnologia Wi-Fi. Il futuro probabilmente, si orienterà nell integrazione della possibilità di accedere a reti WiFi, aperte o chiuse (disponendo di username e password) per poter uplodare le immagini su server specifici come quello che Nikon offre con il nome Picture Town. La connessione a server permetterà quindi anche l invio delle immagini via e-mail che, arrivate al server lo autorizzeranno all invio e-mail scelto dalla fotocamera. Con le immagini su un server si apriranno quindi possibilità variegate come, ad esempio, poterle dirottare a server di stampa, a futuri televisori collegati in rete, via MMS ad amici, ecc. Pagina 8 di 26

DIFFERENZE NELL USO, RISPETTO AD UNA DSLR La soddisfazione nell utilizzo di una macchina fotografica compatta è determinata anche dalla consapevolezza dei limiti operativi in determinate situazioni di ripresa. E chiaro che tra una compatta ed una DSLR esistano molte differenze, ma ai fini della ripresa non sono poi molti gli aspetti da considerare penalizzanti rispetto alla digital reflex. Il tempo d accensione, ad esempio, non è rapido quanto una DSLR, ma tale differenza non è certo determinante ai fini del risultato. Lo stesso potremmo dire per la velocità della messa a fuoco che richiede un buon contrasto sul soggetto per essere effettuata in modo veloce, oltre che una buona fermezza nelle mani al momento in cui vogliamo eseguirla. Per questa ragione avremo difficoltà nell ottenere un buon risultato su soggetti in movimento, senza applicare la tecnica di ripresa chiamata panning, ovvero seguendo il soggetto in movimento durante lo scatto. Con le dimensioni sempre più ridotte di questi apparecchi non è certo facile ottenere una buona stabilità in fase di scatto, oltre che nel momento della messa a fuoco (premendo a metà corsa il pulsante di scatto), dovendo osservare l inquadratura attraverso un monitor che per forza di cose non ci permette di appoggiare la macchina alla fronte (ad eccezione dei modelli provvisti di mirino ottico) per ottenere maggiore stabilità. Anche l autonomia delle batterie è inferiore a quella delle digital reflex, sia per le loro dimensioni vincolanti alle doti di compattezza, quanto per essere maggiormente sfruttate dal sensore e dal movimento dell ottica zoom. Altro aspetto da tenere in considerazione nelle differenze prestazionali rispetto ad una DSLR riguarda il formato di registrazione immagine. Sulle compatte di ultima generazione non è più presente il formato RAW che ci permetteva una facile e più precisa regolazione dell esposizione dopo lo scatto tramite software dedicati. Non è detto però che in futuro potremo disporre nuovamente di questo formato, anche se chi ha avuto modo di provarlo su una compatta si sarà reso conto per quanto tempo la macchina non poteva essere operativa tra uno scatto e l altro Pagina 9 di 26

Tra le impostazioni, non troveremo la possibilità di scelta di un apposito spazio colore. Mentre per le DSLR sono disponibili sia Adobe RGB e il più conosciuto srgb, nelle Coolpix troveremo solo quest ultimo. Un altro limite per le compatte è lo scatto continuo che non consente di ottenere molti fotogrammi in sequenza (rispetto ai traguardi raggiunti delle DSLR) per un limitato buffer di memoria. E anche vero che la scelta di una Coolpix ricade su aspetti ben diversi, e non certo per la fotografia sportiva dove necessariamente occorre una reflex e teleobiettivi professionali. Pagina 10 di 26

VANTAGGI RISPETTO ALLA DSLR Oggi possiamo dire indubbiamente molti vantaggi ad iniziare dal prezzo di acquisto, rispetto alla piccola differenza che poteva esserci sino a pochi anni fa tra il top di gamma Coolpix e la DSLR più economica (una DSLR funziona con ottiche separate, con ulteriore spesa da aggiungere al prezzo del corpo macchina). Per chi inizia a fotografare, con poca spesa potrà entrare nel mondo della fotografia digitale per apprendere facilmente tecnica e caratteristiche di questa tecnologia, ed allo stesso tempo costruirsi un esperienza che le tornerà utilissima il giorno in cui deciderà di passare ad un sistema digital reflex ad ottiche intercambiabili. Pensiamo anche solo al fatto che in un unico dispositivo potremo disporre dall ottica grandangolare al medio tele (o addirittura tele, a seconda dei modelli), oltre ad un obiettivo macro per foto a distanza ravvicinata, e la risoluzione di una DSLR, ad un prezzo estremamente contenuto rispetto alla digital reflex più economica. Le Coolpix, sin dalla loro comparsa, sono sempre state apprezzate per la possibilità di realizzare ottime riprese macro. Oggi ancor più facilitate per il sistema VR di alcuni modelli. La stabilizzazione ottica (od elettronica a seconda dei modelli) è la funzione più importante introdotta negli ultimi anni negli apparecchi compatti, ed impensabile sino a pochi anni fa prevedere che si sarebbe potuta realizzare su dimensioni così contenute delle ottiche incorporate. Pagina 11 di 26

Il principale vantaggio però resta quello della trasportabilità grazie alle estreme doti di compattezza. Poter tenere in tasca una macchina fotografica digitale compatta ci permette di averla con noi in qualsiasi occasione, e realizzare scatti alle più svariate situazioni fotografiche che eventualmente si presentassero nella nostra giornata. La compattezza ci permetterà di passare inosservati in qualsiasi luogo (senza emettere rumori in fase di scatto), e la possibilità di inquadrare attraverso un grande monitor, anche in posizione distante dai nostri occhi, farà in modo che il soggetto, nel caso di un ritratto, sia meno timido o imbarazzato durante la nostra messa a fuoco. Pagina 12 di 26

Ma anche la facilità d uso rappresenta un valido motivo per scegliere quella che si preferisce per caratteristiche e prezzo, visto che tutte dispongono delle stesse impostazioni di base e della stessa semplicità nell utilizzo. Grazie agli automatismi presenti infatti, non avremo di certo la necessità di verificare le impostazioni come avviene invece su una DSLR: con un solo movimento della ghiera selettrice nella posizione desiderata saremo pronti alla ripresa. Gli amanti del bianco e nero infine, troveranno nella possibilità di ripresa direttamente in b/n la possibilità di applicare dei filtri elettronici on-camera per migliorare ed adattare il contrasto ai propri gusti già in fase di ripresa. Pagina 13 di 26

Per chi inizia a fotografare, iniziare con una Coolpix rappresenta anche il miglior modo per comprendere l esposizione, dal momento che essa viene calcolata direttamente sullo piano del sensore. In questo modo, già inquadrando con il monitor capiremo la sua reazione ai colori, alle ombre ed alle luci presenti nella situazione di ripresa in modo da poter decidere se sia il caso o meno di compensare con precisione tramite l apposito controllo prima ancora dello scatto. Sempre per la stessa ragione, ovvero inquadrando attraverso un monitor in modalità live, comprenderemo il comportamento del WB (bilanciamento del bianco) a seconda del tipo di luce compresa nell inquadratura, adattando tale impostazione, all occorrenza, prima di scattare. L esposizione ed il bilanciamento del bianco sono di fondamentale importanza soprattutto scattando nel formato JPG anziché in RAW (.NEF), disponibile ormai solo più sulle DSLR, che ci permetterebbe invece di rivedere tali impostazioni anche dopo lo scatto tramite il software. Pagina 14 di 26

IL COMPITO DEGLI AUTOMATISMI Per imparare ad utilizzare bene una Coolpix è importante capire come funzionano i suoi automatismi, da sempre il punto di forza degli apparecchi compatti, sia per la loro praticità quanto per la loro efficacia. Tra i tanti automatismi presenti, quelli più importanti che ci consentono di ottenere la massima qualità nel file JPG prodotto, si possono distinguere: - AUTOFOCUS - NITIDEZZA - CONTRASTO - BILANCIAMENTO DEL BIANCO - SCENE La conoscenza approfondita del loro comportamento ci aiuterà anche a sfruttare meglio le possibilità di ripresa in ogni occasione. Più veloci saremo a scegliere il tipo di automatismo ideale in quel momento e maggiori saranno le possibilità di realizzare ottime foto. AUTOFOCUS Su qualsiasi macchina fotografica dotata di questo automatismo di messa a fuoco (reflex o compatte che siano) si ottiene la messa a fuoco premendo a metà corsa il pulsante di scatto. Chi è abituato ad usare una reflex autofocus (digitale o analogica che sia) troverà nella compatta una certa lentezza operativa in questa fondamentale operazione. Minore velocità di AF non è da confondere con il ritardo di scatto che, sebbene percepibile, non è tale da far perdere l attimo quando il fotografo è pronto. Quando il sistema autofocus individua il punto ideale di contrasto (tra tutte le aree o in quella prescelta in modo manuale) che le permette di individuare la distanza tra il sensore ed il soggetto inquadrato, si accende una luce verde fissa (visibile sul monitor, ed in alcuni modelli anche all interno del mirino) che segnala il corretto posizionamento dell ottica. Pagina 15 di 26

La stessa luce verde lampeggiante sta ad indicarci che il sistema AF non ha potuto individuare il contrasto ideale per la messa a fuoco. E qui occorre aprire una parentesi sui motivi per cui, in determinate situazioni di ripresa, ciò diventi difficoltoso. Essenzialmente i motivi di insuccesso del sistema AF si distinguono in: - mancanza di contrasto sull area o le aree AF utilizzate; - scarsità di luce; - mancanza di stabilità da parte del fotografo. Se inquadriamo un soggetto monocromatico, e privo di forme che possano creare un minimo di rilievo (pensiamo ad un muro intonacato, ad esempio) qualsiasi sistema AF (anche quello di una reflex) non è in grado di individuare il punto di messa a fuoco. La stessa difficoltà si incontra in tutte quelle situazioni in cui per la scarsità di luce non vengono create sul soggetto diversità di contrasto. Ma anche in presenza di un buon contrasto l AF potrebbe non riuscire a stabilire un punto di messa a fuoco se la macchina non è tenuta saldamente. Soprattutto utilizzando focali tele, dove la nostra minima vibrazione porta sulla lunga distanza ad un grande movimento del soggetto nell area o nelle aree AF utilizzate. Per la stessa ragione, molte difficoltà di focheggiatura emergono su soggetti in movimento quando le impostazioni AF non sono ideali al genere di ripresa. Il sistema autofocus infatti permette due sostanziali impostazioni: - SINGOLO - CONTINUO Nella prima modalità, l autofocus si metterà in funzione alla pressione a metà corsa del pulsante di scatto. In caso di soggetti statici, il fotografo dovrà esclusivamente scegliere il punto in cui vuole il soggetto a fuoco, attendere il verde, e scattare. In modalità continua, mantenendo premuto il pulsante di scatto a metà corsa, la focheggiatura si adatterà continuamente sull inquadratura del fotografo. Mantenendo premuto a metà corsa il pulsante di scatto sentiremo il movimento delle lenti dell obiettivo spostando la fotocamera. Pagina 16 di 26

AF CONTINUO è quindi da preferire su soggetti in movimento, utilizzando tutte le aree AF disponibili. In questo modo, mantenendo premuto il pulsante a metà corsa, seguiremo il soggetto in movimento e scatteremo nel momento opportuno. Su soggetti in rapido movimento non sarà certo facile usare una compatta, vuoi per difficoltà nell inquadratura, vuoi per il sistema AF più lento rispetto a quello di una reflex. Molto efficace è anche l AF con priorità al volto, sistema di focheggiatura esclusivo delle compatte di ultima generazione che consente di mettere a fuoco nel ritratto il soggetto decentrato rispetto l inquadratura, grazie al riconoscimento del volto di una persona. NITIDEZZA Nella fotografia digitale è uno degli argomenti più difficili da comprendere, visto che tale parametro è da valutare (ed eventualmente regolare) in base al supporto di visualizzazione (monitor o carta), ma anche da non confondere con l effetto micromosso (causato da tempi d esposizione troppo lenti nella fotografia a mano libera) che è la principale causa della sua perdita. La percezione della nitidezza, oltre ad essere determinata della propria vista, è stabilita anche dalla distanza di osservazione dell immagine nel caso sia stampata su carta, così come da altre componenti nel caso sia osservata in un monitor (scheda video e tipo di monitor). La nitidezza impostata in AUTO sulla fotocamera offrirà un risultato che potremo definire ottimale in qualsiasi situazione di ripresa, senza raggiungere mai il livello massimo ottenibile con un impostazione manuale. Oltre all impostazione AUTOMATICA, qualsiasi compatta permette di ridurre o aumentare anche di 2 livelli tale regolazione per permettere all utilizzatore di stabilire quale deve essere il grado di percezione sulla scena. Per capire correttamente il comportamento della nostra compatta, sarà sufficiente scattare alcune immagini sullo stesso soggetto utilizzando le diverse regolazioni possibili oltre l AUTOMATICA. Tale confronto dovrà essere eseguito esclusivamente sulle stampe che non abbiano una dimensione troppo contenuta. Diciamo che l deale Pagina 17 di 26

sarebbe un analisi su una carta fotografica del formato di circa cm. 20x30 stampata ovviamente da un buon laboratorio (meglio se quello dove poi andremo sempre a stampare, che non uno occasionale). Basare l analisi su delle stampe fatte da una stampante ink-jet ci porterebbe ad avere ancora più confusione, dal momento che si sommerebbero altre variabili al risultato finale ad iniziare dal tipo di carta utilizzata (oltre al contrasto, spazio colore, risoluzione, ecc.). La nitidezza, fortunatamente, è molto controllabile in post produzione, dove qualsiasi software è in grado di migliorarla tramite una regolazione chiamata maschera di contrasto. L errore iniziale però, è sempre quello di abusarne. Mentre per la pubblicazione di un immagine sul web è praticamente d obbligo un aumento, altrettanto non possiamo dire nel caso in cui vogliamo stamparla. Il più delle volte, l impostazione AUTOMATICA O MEDIO ALTA è più che sufficiente a restituire il giusto grado di nitidezza (anche se la visione a monitor ci invoglierebbe ad aumentarla). Nel caso in cui volessimo aumentare la nitidezza in post produzione, non dobbiamo dimenticarci di elaborare l immagine previo ingrandimento della stessa al 100% Senza lavorare su un immagine ingrandita non potremo valutare l effettivo risultato ottenuto dall applicazione dalla maschera di contrasto, rischiando di esagerare e compromettere il risultato. Pagina 18 di 26

Per la maschera di contrasto non esistono valori standard di applicazione. Ogni immagine dovrà essere trattata in base allo scopo prefissato. Un immagine destinata alla pubblicazione web potrà essere trattata con più vigore rispetto alla stessa destinata alla stampa. Anche in funzione del soggetto, tali valori dovranno essere dosati accuratamente. Utilizzando le scene pre-impostate, per ognuna di esse riscontreremo un grado specifico di applicazione. Utilizzando una scena ritratto ad esempio, sarà applicata in modo più contenuto, mentre in una ripresa macro noteremo una maggiore intensità. L applicazione del grado di nitidezza in forma automatica considera inoltre altre variabili, come il tipo di sensore e l ottica incorporata. Per questo motivo, non potremo ottenere gli stessi valori di nitidezza tra macchine fotografiche differenti per modello. Ma anche perché ogni nuovo prodotto è gestito da un software ad hoc le cui impostazioni di default possono essere differenti rispetto l analogo modello precedente. CONTRASTO Anche l impostazione AUTOMATICA del contrasto tiene in considerazione molti aspetti per determinare il grado di applicazione. Come qualsiasi controllo automatico, restituisce dei valori ottimali in base alla situazione di ripresa, che non sempre possono soddisfare le nostre esigenze. Teniamo in considerazione la moltitudine delle situazioni fotografiche per comprendere come un automatismo non possa leggerci nel pensiero. Il contrasto, come la nitidezza, è consigliabile dosarlo in post produzione adattandolo al soggetto. Se le impostazioni CONTRASTO E NITIDEZZA di default fossero tarate in forma più marcata otterremo certamente immagini più pronte in certe situazioni, ma non certo ideali per tutte le situazioni di ripresa. Pagina 19 di 26

In post produzione si varia il contrasto dell immagine con il controllo curve di livello disponibile in qualsiasi programma di fotoritocco. esempio grafico curve per aumentare il contrasto Il contrasto non si basa solo su alte e basse luci, ma anche sulle tonalità medie. Lo stesso controllo delle curve ci permette quindi di aumentare o diminuire la luminosità delle zone a valore medio presenti nell immagine. Spostando il grafico, dal centro verso l alto, andremo ad aumentare il valore delle tonalità medie, ottenendo come risultato un immagine più chiara. Spostando il grafico, dal centro verso il basso, andremo ad diminuire il valore delle tonalità medie, ottenendo come risultato un immagine più scura. Come ordine di correzione, si dovrebbe agire prima sul controllo delle tonalità medie, e quindi sull incremento di contrasto delle ombre ed alte luci. aumento dell esposizione diminuzione dell esposizione Il pericolo nell apportare tali correzioni consiste nel superare la soglia visibile nelle porzioni dell immagine sulle quali si andrà ad influire con i nuovi valori. Soprattutto nelle alte luci, dove rischiamo di bruciare (non rendere più leggibili) le zone più chiare dell immagine acquisita, ma anche nelle ombre, dove troppo contrasto non ci permetterà più di distinguere i particolari con basso valore EV (valore di luminosità). Pagina 20 di 26

BILANCIAMENTO DEL BIANCO (WB) Per capire il comportamento di questo controllo, dovremo avere presente la variabilità della temperatura della luce a seconda dell ora in cui fotografiamo, che influirà sulla dominante fredda o calda dell immagine in base al WB prescelto. La luce, dal mattino alla sera, ci restituisce una gamma di colori che passano dal freddo al caldo nelle loro tonalità. Tali differenze ci consentono di scegliere il momento ideale per un paesaggio, per un ritratto, come per un tramonto. Ma come possiamo far capire tutto questo al sensore, che deve acquisire l immagine così come la vediamo? Per ottenere la fedeltà dei colori in fase di ripresa, dobbiamo imparare ad utilizzare questo controllo presente in qualsiasi macchina fotografica digitale. Pagina 21 di 26

L impostazione AUTOMATICA (WB AUTO) se è vero che viene consigliata per qualsiasi situazione di ripresa (grazie anche al notevole miglioramento della resa rispetto alle prime digitali), è altrettanto vero che non può essere utilizzato in quelle condizioni in cui vogliamo ottenere quella specifica dominante di colore che caratterizza il momento in cui fotografiamo (pensiamo ad esempio al tramonto). Utilizzando il bilanciamento AUTOMATICO lasciamo la valutazione alla macchina che doserà i colori in base a ciò che vede. Ed è proprio qui che potrebbe apportare degli sfalsamenti alla gamma RGB non potendo capire il soggetto. Per meglio comprendere, immaginiamo di fotografare un soggetto monocromatico che riempie l intera inquadratura. Se il sensore leggesse le informazioni solo su uno specifico colore, automaticamente andrebbe a ridurre lo stesso, provocando quindi una differente interpretazione rispetto a ciò che noi vediamo. Esempio tipico è proprio il tramonto, dove con un WB AUTO difficilmente potremo restituire all immagine quella dominante tipica, ottenibile invece con un impostazione WB LUCE DIURNA (o PIENO SOLE). Ma anche in altre situazioni, come sulla neve ad esempio, non potremo ottenere la corretta fedeltà fidandoci di questo automatismo. Di conseguenza, il WB AUTO è ideale quando nell inquadratura sono presenti il maggior numero dei colori, e che non siano illuminati da luce diversa da quella naturale. A maggior ragione, non è da utilizzare il WB AUTO quando anteponiamo un filtro creativo davanti all obiettivo. Il risultato sarebbe nullo, in quanto compensato per difetto. Per mantenere la temperatura della luce fedele all attimo della ripresa non ci resta quindi che scegliere il WB appropriato. Il WB luce diurna, o sole diretto, è l unico in Pagina 22 di 26

grado di mantenere la massima fedeltà dei colori in quanto li regola ad una specifica temperatura di colore (5300 ). Tale impostazione ci potrebbe consentire di ottenere anche ottime immagini durante la notte se la presenza dell illuminazione artificiale non è troppo invasiva. Grazie alla visione attraverso il monitor, su una compatta possiamo percepire già prima dello scatto quale WB adottare in presenza di luci artificiali. I WB utilizzabili in presenza di luci artificiali si distinguono in: - Incandescenza - Fluorescenza (per luci al neon) Dovranno essere scelti valutando a monitor quale dei due ci restituirà più fedelmente ciò che i nostri occhi percepiscono sulla scena inquadrata. SCENE Per agevolare e velocizzare la ripresa, le scene impostabili sulla fotocamera aiutano a risparmiare tempo nelle impostazioni dei parametri di scatto. Ognuna è specifica per soggetto o situazione di luce: conseguentemente apportano dei valori specifici alla nitidezza, al contrasto, alla saturazione, al tipo di autofocus e lettura esposimetrica. Se ciò può essere un vantaggio, non dobbiamo sottovalutare l errore più comune al quale incapperemo se ci dimenticassimo di adeguare l impostazione della scena a seconda della situazione di ripresa. Dal momento che una compatta utilizza il formato JPG per memorizzare più velocemente i file, tale errore nella maggior parte dei casi non ci consentirà di recuperare il risultato in post produzione, come invece sarebbe possibile su un file grezzo (NEF) utilizzabile con le reflex digitali. Alcune di esse impostano specifici WB, disabilitano o attivano l uso del flash incorporato, (inclusa la limitazione dell effetto occhi rossi nel ritratto), regolano una differente nitidezza e contrasto, nonché i tempi di scatto (sport) ed autofocus (da singolo a continuo). Pagina 23 di 26

Essendo regolazioni impostate dal produttore, si definiscono automatismi per il motivo che tali impostazioni non sono state studiate non per la nostra situazione di ripresa ma basate su un campione generalizzato, seppur in tema. Utilizzando questi automatismi potremo sempre personalizzare la regolazione del contrasto, della nitidezza, ed i colori (entro un ovvio limite), con un software adatto. Pagina 24 di 26

L IMPORTANZA DELLA STAMPA Sebbene la tendenza sia ormai limitata alla sola visualizzazione delle immagini sul monitor di un computer, oppure su un televisore (attirati dalla diffusione a basso prezzo di televisori LCD o Plasma ad alta definizione HD), una fotografia digitale si apprezzerebbe molto di più su una bella stampa realizzata da un laboratorio: l unico metro di misura che ci permette di capire la vera qualità intrinseca del nostro file, dalla nitidezza al contrasto alla resa dei colori ed alla loro estensione di gamma. Inoltre, l analisi basata su delle stampe ci permetterebbe di osservare e paragonare la differenza che potrebbe esserci rispetto ad un immagine proveniente da un file ricavato da un sensore di una DSLR rispetto a quello di una Coolpix di ultima generazione: scopriremo che, entro certi formati, avremo difficoltà ad apprezzare maggiormente una piuttosto che l altra. Minori differenze ancora, sarebbero riscontrabili da chi preferisce stamparsi da solo le immagini sulla propria stampante ink-jet. Stamparsi le proprie foto da soli è motivo di tanta soddisfazione, anche grazie all introduzione della tecnologia PictBridge (standar mondiale nato nel 2003) che permette di connettere la fotocamera direttamente alla periferica di stampa dotata di tale sistema, senza essere costretti a passare tramite un computer (e software) le immagini, certamente anche più facile rispetto ad un tempo in cui tra profili di stampa, monitor e gestione colore non era certo facile ottenere su carta quanto percepito a video. Pagina 25 di 26

CONCLUSIONI Di fronte alla continua diminuzione di prezzo delle DSLR, ed alla commercializzazione di ottime ottiche DX economiche, sembrerebbe impossibile che le compatte di oggi destino ancora così tanto interesse. Invece, come abbiamo visto, posseggono requisiti tali da farci comprendere il motivo per cui ogni appassionato di fotografia vorrebbe averne almeno una. Dall uso quotidiano, per lavoro o per hobby, all esigenza specifica, nella gamma esiste almeno una Coolpix che possa fare al caso nostro, e con pochissima spesa comprendere le focali e le risoluzioni che ci servono per il nostro uso, con una qualità nell immagine e nei filmati che difficilmente ci potrà deludere se abbiamo compreso la filosofia che da sempre le ha contraddistinte. Praticità, ridotte dimensioni, facilità d uso, sono solo l inizio della lunga lista di qualità possedute da questi apparecchi che ne determinano il nostro desiderio ogni qual volta ci soffermiamo davanti ad una vetrina che le espone. Un oggetto semplice, un idea regalo da sempre gradita, un esigenza per non essere costretti a trasportare ogni qual volta un pesante corredo reflex per scattare una fotografia. Passano gli anni, crescono le prestazioni, aumenta la gamma disponibile, e diminuiscono i prezzi. Buone ragioni per possederne una, anche solo per gioco, con il rischio di averla poi in tasca tutti i giorni. Mauro Minetti Pagina 26 di 26