PROJECT WORK 1ª EDIZIONE CORSO DI FORMAZIONE MANAGERIALE PER DIRETTORE DI STRUTTURA COMPLESSA DELLE AZIENDE SANITARIE D.D.G. N.



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1ª EDIZIONE CORSO DI FORMAZIONE MANAGERIALE PER DIRETTORE DI STRUTTURA COMPLESSA DELLE AZIENDE SANITARIE D.D.G. N. 3245/09 PROJECT WORK Promozione e diffusione dei programmi di educazione alla salute e di corretti stili di vita- AOU Policlinico Pa UOEPSA. Integrazione ospedale territorio. Percorso gestione integrata scompenso cardiaco Partecipante : Dr.ssa Ficano Provvidenza

Promozione e diffusione dei programmi di educazione alla salute e di corretti stili di vita- AOU Policlinico Pa UOEPSA. Integrazione ospedale territorio. Percorso gestione integrata scompenso cardiaco 1. Introduzione Quando si parla di Salute è opportuno fare riferimento alla Costituzione dell'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), agenzia dell'onu istituita nel 1948 con l'obiettivo di operare per far raggiungere a tutte le popolazioni il livello di salute più elevato possibile. La salute, definita nella Costituzione dell'oms, come "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia", viene considerata un diritto fondamentale e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti che spettano alle persone.. La definizione di salute proposta dall'oms comprende, inoltre, da un lato il richiamo a una responsabilità personale e dall'altro il concetto di equilibrio dinamico fra l'individuo e il suo ambiente. Proprio l'approccio esteso al concetto di salute, precisato nella Carta di Ottawa,(1) afferma che per conseguire uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, l'individuo o il gruppo devono essere in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di modificare l'ambiente o di adattarvisi.accreditati studi internazionali hanno effettuato una stima quantitativa dell impatto di alcuni fattori sulla longevità delle comunità. I fattori socio-economici e gli stili di vita contribuiscono per il 40-50%, lo stato e le condizioni dell ambiente per il 20-33%, l eredità genetica per un altro 20-30% e i servizi sanitari per il 10-15%.L'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS) insiste sul concetto di salute come la condizione in cui un soggetto, o

una comunita', e' in grado di realizzare le sue aspirazioni, soddisfare i suoi bisogni e tener testa con successo alle situazioni ambientali. Lo scopo non e' raggiungere una salute perfetta, ma di assicurare la salute come una risorsa della vita quotidiana. Salute come capacita' di realizzare il potenziale della singola persona e di rispondere positivamente alla sfida dell'ambiente. L'Educazione alla salute presuppone un progetto educativo finalizzato a potenziare in ognuno l'attitudine ad accogliere con consapevolezza uno stile di vita favorente la salute (OMS 1986). Nel 1980, Green (2) ha definito l Educazione alla Salute come qualunque combinazione di esperienze di apprendimento volte a facilitare l adattamento volontario al comportamento che conduce alla salute L'educazione alla salute rappresenta il processo educativo, che continua per tutte le tappe della vita, attraverso il quale gli individui apprendono ad assumere consapevolmente decisioni utili al mantenimento ed al miglioramento della propria salute.l educazione alla salute è, anche, promozione del pieno sviluppo della personalità, cioè promozione della piena realizzazione delle potenzialità dell intelligenza, dell affettività, dell integrazione sociale.educare i soggetti all'assunzione di stili di vita virtuosi", cioè produttori di benessere e non induttori di malattia, vuol dire instaurare con essi una relazione, che ha lo scopo di responsabilizzarli ad assumere consapevolmente nelle proprie mani le sorti del proprio benessere.

la Promozione della salute è il processo che mette in grado le persone e le comunità di avere un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla.(oms 1986) Una pietra miliare in questo cammino è rappresentata dalla Carta di Ottawa sulla promozione della salute, atto conclusivo della 1 Conferenza Internazionale che si è svolta a Ottawa nel 1986, secondo tale documento: la promozione della salute è il processo che mette in grado le persone e le comunità di avere un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla. La promozione della salute rappresenta, dunque, un processo globale orientato alla trasformazione delle condizioni sociali, ambientali, culturali, economiche e strutturali e al rinforzo delle capacità e dei livelli di autonomia delle persone nelle scelte che hanno un impatto sulla salute individuale e collettiva (empowerment for health). la promozione della salute non può e non deve essere identificata con la prevenzione delle malattie, cioè con l insieme degli interventi efficaci (sanitari e non) che mirano a evitare l insorgenza delle malattie o a rallentarne l evoluzione. Il concetto di promozione della salute non è neppure sovrapponibile a quello di educazione alla salute, anche se quest ultimo è uno degli strumenti che può essere efficacemente usato per promuovere la salute.in definitiva, l Educazione alla Salute mira alla modifica dei comportamenti individuali senza la modifica del contesto, mentre la Promozione della Salute è orientata al cambiamento dei comportamenti individuali anche attraverso il cambiamento delle regole di contesto. L evidenza che il benessere di individui e comunità dipende in larga parte da fattori socio-ambientali ed economici determina quindi la necessità di riconsiderare le funzioni e il ruolo che i servizi sanitari devono avere nella società. Nel suo complesso, il riorientamento dei servizi sanitari indicato dalla

promozione della salute è sintetizzato dallo spostamento di parte dell enfasi dalla parola malattia alla parola salute. Ciò implica, per le organizzazioni sanitarie, un profondo cambiamento della maniera stessa di strutturarsi e di operare. Si tratta di passare: dalla valutazione delle prestazioni per singole persone malate alla valutazione degli esiti sulla salute dell intera popolazione servita, dalla cura della malattia all assistenza centrata sui bisogni e sull autonomia della persona, dalla frammentarietà delle specializzazioni alla globalità dell approccio, dalla produzione delle singole prestazioni ai percorsi assistenziali integrati tra i diversi professionisti per garantire la continuità assistenziale tra le diverse componenti della comunità.la persona ritorna a essere più importante della malattia e diventa coartefice della sua cura/assistenza e le strutture sanitarie perdono l esclusiva sulla salute e devono interfacciarsi con il resto della comunità. Il concetto di un ospedale promotore di salute non significa che l'ospedale abbia cambiato la sua funzione principale da quella curativa a quella di promuovere la salute,ma che ha incorporato nella propria cultura e nel lavoro quotidiano l'idea della promozione della salute del suo personale, dei pazienti e delle loro famiglie. Dott.ssa Mila Garcia Barbero (3)

Il Programma internazionale Ospedali per la Promozione della Salute (Health Promoting Hospitals - HPH) ha avuto inizio alla fine degli anni 80 in analogia ad altre iniziative di promozione della salute sviluppate dall Ufficio Europeo dell OMS (per esempio, Progetto Città Sane, Rete delle scuole per la promozione della salute, Rete delle regioni per la promozione della salute). I principi su cui è basato il Programma HPH sono contenuti in due documenti dell OMS Dichiarazione di Budapest del 1991 (4) e Raccomandazioni di Vienna del 1997 (5) questi individuano chiariscono i seguenti punti caratterizzanti : - promuovere la dignità umana, l equità, la solidarietà e l etica professionale, riconoscendo i bisogni, i valori e le culture dei diversi gruppi di popolazione; -essere orientato verso il miglioramento della qualità, il benessere dei pazienti, dei familiari e dello staff, la protezione dell ambiente e la realizzazione del potenziale per diventare una organizzazione che apprende ; - concentrare l attenzione sulla salute con un approccio globale e non solo sui servizi curativi; - essere centrato sulle persone che forniscono servizi sanitari nel miglior modo possibile ai pazienti e alle loro famiglie, per facilitare il processo di guarigione e contribuire all aumento delle competenze e delle abilità dei pazienti; - usare le risorse disponibili in maniera efficace ed efficiente, e allocare le risorse sulla base del contributo al miglioramento della salute; - creare legami quanto più stretti possibile con gli altri livelli del sistema sanitario e con la comunità.

- identificare aree di interesse comune per sviluppare programmi e procedure di valutazione. L idea di fondo dell iniziativa era, ed è tuttora, quella di attivare e sostenere un processo di riorientamento degli ospedali europei che consentisse di aggiungere alle tradizionali attività curative un nuovo approccio al tema della salute. L obiettivo generale del Programma HPH è migliorare la qualità dell assistenza ospedaliera, incorporando nella struttura organizzativa dell ospedale, nella sua cultura e nei comportamenti quotidiani i principi, le attività e le azioni strategiche della promozione della salute, intesa come processo che mette in grado le persone e le comunità di aumentare il controllo sulla propria salute.per raggiungere questo importante obiettivo di riorientamento dei servizi sanitari, il programma degli Health Promoting Hospitals si è impegnato a:sviluppare specifiche iniziative di promozione della salute all'interno dell ospedale; - ampliare l interesse del management ospedaliero e delle strutture verso la tutela della salute e non limitarlo solo alla cura delle malattie; - sviluppare esempi di buona pratica clinica e organizzativa, documentati e valutati, che possano essere trasferiti ad altri ospedali; - facilitare ed incoraggiare la cooperazione e lo scambio di esperienze e iniziative tra ospedali aderenti; L'Ospedale che promuove salute deve fornire globalmente: a - servizi medici ed infermieristici di alta qualità;

b - sviluppare una identità aziendale ed una struttura organizzativa che promuova la salute; c - trasformarsi in un ambiente fisico che promuova salute; d - cooperare attivamente con la comunità servita. Lo sviluppo delle Reti HPH nazionali e regionali ha rappresentato la naturale evoluzione ed è ora la strategia principale del Programma HPH. L obiettivo primario è facilitare e incoraggiare lo sviluppo di attività di promozione della salute e lo scambio di esperienze tra ospedali dello stesso paese, compresa l'identificazione di aree di comune interesse, la condivisione delle risorse e lo sviluppo di sistemi comuni di valutazione. Evidenze epidemiologiche relative alle cause ed ai tassi di mortalita' nel nostro paese negli ultimi cinque-dieci anni ( Relazione sullo stato sanitario del paese 2003-2004 del Ministero della salute -2005), hanno portato il Ministero della Salute a dare urgenti indicazioni sulla necessita' di prevenire stili di vita non salutari.questi dati sottolineano la grande influenza degli stili di vita sulle maggiori cause di mortalita'. Gia' nel 1989 Maes (6) affermava che gli stili di vita non salutari avevano soppiantato le grandi epidemie come prima causa di morte nel mondo.a tutt'oggi questo dato non e' cambiato,anzi,si e' rafforzato a tal punto da spingere l'oms ad istituire una task-force internazionale(cui partecipa anche l'italia)per una azione urgente sulla prevenzione delle malattie croniche come investimento per il futuro dell'intero pianeta. I dati mondiali presentati nel documento Preventing chronic diseases:a vital investment ( OMS 2005 ) (7) sono in linea con quanto accade in Italia.L'obiettivo mondiale attuale ( per il 2015 ) e' di ridurre del 2% le morti

dovute a malattie croniche causate da stili di vita non salutari ( cardiopatie, ictus, diabete, tumori, disturbi respiratiri cronici) attraverso il rafforzamento degli interventi di Educazione e Promozione alla Salute mirati per ogni contesto ( sociale, culturale, generazionale, etc.); il raggiungimento di questo obiettivo risparmierebbe 36.000.000 di morti per malattie croniche. Il motto dell'oms (2005) : le cause sono note. Il cammino da seguire e' chiaro.e' ora di agire po' essere letto dai futuri educatori alla salute in questo modo: Le cause sono note : abbiamo i dati epidemiologici chiari sulla etiologia delle malattie correlate a stili di vita non salutari e conosciamo i meccanismi psicologici che sottostanno alla presa di decisione riguardo la messa in atto di comportamenti rilevanti per la salute; Il cammino da seguire e' chiaro : abbiamo modelli teorici di progettazione di intervento e modelli applicativi mirati e provati per ogni contesto e per ogni fascia di eta'; E' ora di agire : applichiamo queste nozioni teoriche e progettiamo interventi di Educazine alla Salute che siano davvero efficaci. L'integrazione tra ospedale e territorio e' tematica rilevante e ritenuta presupposto indispensabile nel processo assistenziale dei pazienti (L.R. n.5 del 14.04.2009 ) (8) ;il D.A. n.300 del 20.02.2012 (9) rafforza il ruolo,le competenze ed il coinvolgimento di tutti i settori della sanita' nella promozione ed educazione alla salute aprendo una prospettiva di reale integrazione e sinergia delle attivita' delle aziende territoriali e ospedaliere;nonche' i PAP 2012-2014 (10) nella loro attuazione sono finalizzati alla integrazione degli interventi di promozione della salute a livello delle varie aziende sanitarie.

2. Obiettivo Al fine di migliorare la qualità dell assistenza nei pazienti con patologie croniche affetti da condizioni di lunga durata,è necessario che le attività di promozione della salute in ospedale diventino maggiormente radicate nella più ampia cornice dei servizi sanitari. Occorre aumentare il livello di consapevolezza e ciò vale sia per il personale che per il paziente, questo significa motivazione e responsabilità, perché pazienti informati possono assumere un ruolo importante nell identificazione dei rischi e nel prospettare misure correttive durante la degenza in ospedale e dopo la dimissione del paziente. Il personale informato potrà contribuire a sviluppare e mantenere un ambiente di lavoro sano e sicuro. Il progetto mira all informazione ed ad un intervento di promozione della salute sui pazienti ed alla continuità e cooperazione dell ospedale con altri erogatori di assistenza sanitaria, sociale e informale. Obiettivo 1 - Informazione ed intervento sul paziente ed i suoi familiari. Obiettivo 2 - Continuita' assistenziale.

3. Attività Il progetto prevede una prima fase informativa in cui si coinvolgeranno le figure specialistiche ed il personale delle Unita' Operative di Medicina, Cardiologia e Pronto Soccorso, in quanto a tali unita' afferiscono i pazienti affetti da Scompenso Cardiaco.Si individueranno all'interno dei vari reparti i referenti che saranno informati / formati sulla attivita' che verra' svolta dal personale dell'uoepsa che provvedera' a svolgere l'intervento sui pazienti. L'incontro con gruppi di pazienti e familiari (durante il periodo di degenza e comunque prima della dimissione) si svolgera' in seguito al contatto dell'uoepsa da parte dei reparti..l'incontro avra' lo scopo di favorire l'acquisizione di comportamenti e stili di vita benefici per la salute,nonche' innalzare il livello di conoscenza del funzionamento del sistema sanitario regionale. Gli incontri si effettueranno per ogni gruppo con cadenza settimanale. All'atto della dimissione il paziente avra' anche acquisito le informazioni circa il proseguo del suo percorso assistenziale che lo vedra' coprotagonista con il proprio medico curante e la sua struttura territoriale di riferimento,attraverso l'attivazione dell'ambulatorio Gestione Integrata.Tutto cio' nell'ottica che il paziente da fruitore di servizi diventi protagonista della propria salute. Indicatori e standard da prendere in considerazione sono: Obiettivo 1/1:individuazione e formazione dei referenti per U.U.O.O. Indicatore 1/1: N. di referenti formati % N. di specialisti contattati

Obiettivo 1/2 : Informazione ed intervento sul paziente. Indicatore: % di pazienti educati nell autogestione della propria condizione. N pazienti educati % N pazienti presi in carico Lo standard e' avere raggiunto una percentuale del 40 %. Obiettivo 2: continuità assistenziale e cooperazione con medico di medicina generale o medico curante. Indicatore 2/1 : % di lettere di dimissione inviate al medico di medicina generale o al medico curante entro 2 settimane o consegnate al paziente al momento della dimissione. N lettere inviate al medico mg o mc % N totale delle lettere di dimissione Indicatore 2/2 : Tasso di riammissione in ospedale entro 5 giorni per condizioni trattabili in regime ambulatoriale. Lo standard è avere raggiunto una percentuale del 40 %.

4. Budget Le risorse : -figure specialistiche da coinvolgere nel progetto ( vari specialisti,infermieri, opportunamente formati, UOPES ), opereranno durante l orario di servizio ; -strutture logistiche dei vari reparti ; -linea telefonica diretta ; -programma informatic. 5. Monitoraggio e Valutazione Il periodo di svolgimento del progetto prevede una durata di 12 mesi. Il monitoraggio verrà effettuato con cadenza trimestrale. In tali occasioni si verificheranno i singoli risultati ottenuti.

6. Bibliografia (1) WHO : The Ottawa Charterfor Health Promotion n-1,1986, III-V. (2) - Green L.,Krenter M.,Partridg K.,Deeds S. ( 1980 ). Healt Education Planning : A Diagnostic Aprroach. Mountain View, Calif. Mayfield. (3) - Groen O., Garcia Barbero M, Ed. Health promotion in Hospital Evidence and quality managment. Copenhagen, WHO Regoinal Office for Europe, 2005. (4) - Euro/ WHO.Budapest Declaration on health Promotion Hospitals,May 1991. www.retehph italia.it/allegati/budapest% 20 dichiarazioni.htm (5) - Euro/WHO. Raccomandazioni di Vienna sugli ospedali per la promozione della salute 17 Aprile 1997.www.retehph italia.it./allegati/ Vienna% 20 raccomandazioni.htm (6) - Maes St. (1989 ). Psicologia della salute : la scienza della salute e del comportamento.psicologia italiana, 10 (3): 47-53. (7) - OMS- Preventing chronic deseases : a vital investment ( OMS 2005 ).Global report. (8) - Legge Regionale, Regione Sicilia, n-5 art.5 del 14/04/2009. Riordino del Servizio Sanitario Regionale. (9) - GURS 16/03/2012,parte I n.11. D.A. 300 del 20/02/2012 : linee guida per l'organizzazione delle unita' operative per l'educazione e la promozione della salute ed attivazione dei piani aziendali per l' educazione e la promozione della salute. (10) - Piano Sanitario Regionale Piano della salute 2011-2013. - PAP 2012-2013.