ANOLF Marche Onlus DOSSIER SOCIO-DEMOGRAFICO QUARTIERE ARCHI DI ANCONA. Progetto: El riò de j'archi d'ancona: laboratorio di connessione Urbana



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ANOLF Marche Onlus DOSSIER SOCIO-DEMOGRAFICO QUARTIERE ARCHI DI ANCONA Progetto: El riò de j'archi d'ancona: laboratorio di connesone Urbana Autore: Giorgio Cingolani 1

INDICE GENERALE 1. La mappa di comunità: atlante del patrimonio materiale e immateriale 1:1 Premessa...3 1.2 Il quartiere ARCHI di Ancona: il contesto territoriale e sociale...3 1.3 Anali demografica...4 1.4 Redenti di nazionalità straniera agli Archi...5 1.5 Alcuni rilievi socio-culturali...7 1.6 Gli spazi per i giovani...7 1.7 Gli spazi per i migranti...8 1.8 Servizi pubblici...8 1.9 I comitati dei cittadini e le associazioni...9 1.10 Feste e principali manifestazioni agli Archi...9 2. Il questionario preliminare coscitivo/esplorativo sulla percezione dei luoghi del quartiere...10 2.1 L indagine preliminare...10 2.2 Il questionario socio-anagrafico...11 2.3 Risultati principali, anali e indicazioni finali del questionario degli adulti...11 3. Questionario socio-anagrafico di natura esplorativa/coscitiva degli alunni della scuola primaria L. Da Vinci di Ancona...15 3.1 La parola ai bambini...16 3.2 Come so percepiti gli spazi aperti del quartiere?...17 Appendice 1 : Tabelle, dati statistici e grafici questionario adulti...19 Appendice 2: Tabelle, dati statistici e grafici questionario alunni...46 2

1. La Mappa di comunità: atlante del patrimonio materiale e immateriale 1.1 Premessa Oggi sembra un dato ormai scontato che tutti gli strumenti di pianificazione e di progettazione del territorio ba su una coscenza accurata, complessa, aggiornata e pertinente dei luoghi di cui occupa. I Piani Paesaggistici Territoriali regionali e nazionali n fan eccezione a questo principio generale. Ogni entità territoriale è ricoscibile per la specificità dei caratteri morfotipologici e culturali che persto nel processo storico di stratificazione di diver cicli di territorializzazione. La rappresentazione cartografica di questi caratteri ne interpreta nteticamente l identità ambientale, territoriale e paesaggistica. Tuttavia, il territorio n è soltanto una superficie di terre caratterizzata dalla presenza di insediamenti, strade, popolazione, elementi naturali e paesaggistici. Esso ingloba soprattutto memorie individuali e collettive, azioni, relazioni, avvenimenti e valori che han a che fare con le persone, piuttosto che con la geografia. Il territorio, per questo, contiene in sé i segni della storia culturale e sociale degli uomini che lo han abitato e plasmato, attraverso coscenze e pratiche frutto di una lunga interazione tra es e l ambiente circostante. L ineme delle tracce materiali (come le modifiche del paesaggio o le tipologie costruttive) e immateriali (come la memoria, le tradizioni culturali, le leggende o le peculiarità linguistiche) rappresenta ciò che viene definito come il patrimonio culturale di un luogo. In questo senso, la Mappa di Comunità, è divenuta nel corso degli ultimi decenni anche in Italia u strumento via via sempre più importante e presente nelle progettazioni ecomuseali e risulta utile a rappresentare alcune specificità del territorio e della sua storia attraverso un processo partecipato che coinvolge gli abitanti. Essa certo è solo una tappa di un percorso e il risultato di un processo di condivione e mediazione collettiva talvolta parziale: tuttavia, n è una carta geografica o un catalogo di monumenti, ma un mezzo che aiuta una comunità a percepire con maggiore chiarezza i contorni del proprio contesto storico e culturale per fornire chiavi di lettura del presente a partire dai valori e dai caratteri peculiari del luogo per creare una prospettiva di posbile sviluppo locale. Tutto ciò può risultare strategico in un'area - come quella urbana del quartiere Archi di Ancona, nel quale abbiamo deciso di lavorare - teatro di rapide e sostanziali trasformazioni sociali, urbanistiche ed ecomiche. Il percorso di costruzione della Mappa del quartiere Archi è una prima tappa di un processo che è avviato nell aprile del 2013 e concluderà a dicembre del 2013 con un evento pubblico nel quale verran presentati i risultati del lavoro svolto a tutti gli abitanti della città. 1.2 Il quartiere ARCHI di Ancona: il contesto territoriale e sociale Il quartire degli Archi è u dei quartieri storici di Ancona sorto a partire dagli ultimi decenni del Settecento e una delle prime espani di Ancona al di fuori dalle mura. Questa zona è sempre stata conderata fin dall ottocento lo storico quartiere popolare. Gli Archi so u dei quartieri anconitani dal carattere più marcato avente una precisa e ricoscibile identità morfologica (è il quartiere dei pescatori) e ben delimitati so anche i suoi confini: Porta Pia, le rupi degli Archi e, fi agli anni 20 il passaggio a livello sulla ferrovia poi sostituito da un cavalcavia corrispondente all'odier Piazzale Italia. Dal punto di vista geo-ecomico e urbanistico, il quartiere Archi ricopre un ruolo strategico: quest area è ubicata nella zona antistante il porto dei pescherecci che sviluppa intor alla Mole 3

Vanvitelliana (edificio pentagonale tuato all inter del porto e progettatto dall architetto Luigi Vanvitelli utilizzato nel passato come lazzaretto della città). È naturale, dunque, che fin dalla sua nascita questo quartiere ospiti prevalentemente i pescatori. Un altra particolarità è la presenza di un gran numero di case popolari o a prezzi accesbili che ubica nella zona contigua al quartiere Archi (Via Marchetti), alla Palombella e al Pia S. Lazzaro. Questo ha permesso che nel corso degli ultimi decenni aumentasse in maniera gnificativa la presenza di migranti in questo quartiere e nelle zone adiacenti. Molti immigrati risulta, infatti, essere idonei all assegnazione di questi alloggi avendo famiglie molto numerose e redditi medio-bas. Iltre, il quartiere è ubicato in una zona dove grande è il rumore e l inquinamento causato da una parte dai treni e dall altra dalle automobili e dai camion e ciò ha indotto molti redenti italiani a preferire altre zone. A seguito di questi movimenti e modificazioni demografiche tutta la zona, e in particolare il quartiere Archi risulta oggi essere abitata, per quanto riguarda i redenti italiani, prevalentemente da persone anziane che risulta più legate affettivamente al territorio. Oggi quello degli Archi è un tipico rione portuale, cosmopolita e popolare, abitato in prevalenza da pescatori e da altri lavoratori marittimi. La via principale è sempre Via Marconi (detta anche via degli Archi) e il centro del rione è Piazza del Crocifisso, ombreggiata da platani e punto principale di riferimento per la socialità del quartiere. Il fatto che negli ultimi anni a stabiliti numero cittadini stranieri che spesso, ma n sempre, trova lavoro nel settore della pesca ha reso l'atmosfera del rione animata e variopinta, come testimonia la presenza di numero esercizi commerciali etnici. La presenza di stranieri ha, infatti, una sua chiara vibilità anche nel tipo di attività svolte nei negozi al pia terre dei vari edifici. Alimentari gestiti da immigrati, Internet Point, Fast Food etnici. So presenti iltre altri tipi di esercizi a all ingrosso che al dettaglio. Gli abitanti degli Archi chiama arcaroli. 1.3 Anali demografica Secondo le stime dei dati ISTAT del 2011 gli abitanti del quartiere so 2.111, con un aumento negli ultimi dieci anni del 29,5%. L anali dei dati anagrafici relativi all area di intervento evidenzia che, nell arco del periodo 1981-2001, il numero dei redenti ha subito una flesone complesva del 19,60%, con un decremento assoluto di 378 persone, passando da 2.008 a 1.630 abitanti (tabella n.1). Questa percentuale è abbastanza gnificativa in quanto risulta superiore alla flesone verificata sull intero territorio comunale di Ancona. In realtà, analizzando come data intermedia il 1999, può riscontrare una evidente flesone nel periodo 1992-1999, con una diminuzione complesva nel quartiere di 249 abitanti (-8,6%) ed una lenta ripresa tra il 1999 ed il 2004, con un aumento di 76 unità (+2,87%) (tabella n.8). A livello comunale può tare un andamento mile, nel senso che registra una diminuzione nel periodo 1992-1999 ed una leggera ripresa tra il 1999 ed il 2004, ma in percentuali nettamente inferiori (-3,83% e +0,74). Quartiere ARCHI Popolazione redente al 30 09-2011 Popolazione redente 1981 1991 2001 2004 2011 Redenti Redenti Var. % Redenti Var. % Redenti Var. % Redenti Var. % 2008 1.738-13,4 % 1.630-6,2 % 1.554-4,6 % 2.111 29,5 % Tab. 1: Fonte: Anagrafe Comunale. Dati del 30/09/2011. 4

La compozione anagrafica della popolazione redente agli Archi per fasce d età mostra una percentuale molto elevata di redenti sotto ai 59 anni (81,28%) quindi una popolazione di abitanti piuttosto giovane. Da segnalare una presenza gnificativa di giovani sotto ai 19 anni (22,9%). La fascia prevalente degli abitanti del quartiere va dai 30 ai 59 anni (45%). 0-19 anni 20-29 anni 30-59 anni 59 anni e redenti Perc. % redenti Perc. % redenti Perc. % redenti Perc. % 472 22,37% 291 13,79 % 952 45,12 % 395 18,72 % 2110 Popolazione redente nel Quartiere Archi per fasce d età al 27 ottobre 2011 1.4 Redenti di nazionalità straniera agli Archi Relativamente alla presenza di stranieri regolarmente iscritti all ufficio anagrafe, l anali ha rilevato che il quartiere degli Archi rientra nell area di maggiore concentrazione di migranti della città di Ancona. La tabella n.2 (percentuale stranieri redenti nel quartiere Archi) evidenzia come nel 2011 il 45,9% degli abitanti nel quartiere Archi a rappresentato da cittadini stranieri. Iltre i cittadini stranieri redenti nel quartiere Archi rappresenta più del 10% di tutti gli stranieri redenti nel comune di Ancona. 1991 2001 2011 Popolazione redente quartiere Archi Redenti stranieri Stranieri % redenti stranieri Popolazione redente quartiere Archi Redenti stranieri Stranieri % redenti stranieri Popolazione redente quartiere Archi Redenti stranieri Stranieri % redenti stranieri 1738 13 0,7% 1630 85 5,2% (+553,8 %) 2111 969 45,9% (+1040 %) Tab. 2 Fonte: Anagrafe comunale. Dati del 30/09/2011 Le nazionalità presenti ad Ancona so, molteplici. La comunità Bangladese è la più numerosa con 415 presenze e il 18,10% degli immigrati della zona. Seguo la comunità Albanese (406-17,71%), la Cinese (210 9,16%), la Rumena (200 8,72%), la Tunina (154 6,72%), la Peruviana (128 5,58%), la Filippina (119 5,19%), la Marocchina (60 2,62%), la Ghanese (52 2,27%), la Dominicana (42 1,83%), la Croata (30 1,31%) (Fonte: Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007). È da dire che negli ultimi dieci anni la popolazione straniera di Ancona ha avuto un tevolismo aumento. Si è passati da 1.496 unità nel 2001 a 12.316 nel 2011 con un incremento del 723%. L incidenza di stranieri all inter del comune, rispetto alla popolazione complesva, è del 12 % a fronte dell 1,5% nel 2001. Il dato nazionale è inferiore e attesta all'8%. 5

Gran parte dei redenti stranieri so concentrati nella seconda Ancona (+1.047%) con incrementi particolarmente alti nei quartieri di: Archi +1.040% con una incidenza sulla pop. del quartiere del 46% Corso C.Alberto piazza U.Bas +1.389% con una incidenza sulla pop. del quartiere del 38,5% Palombella +852% con una incidenza sulla pop. del quartiere del 39,7%. La zona degli Archi - Montirozzo, Pia S. Lazzaro, Stazione e Via Flaminia può conderar una vera e propria area naturale di insediamento anche se in via di trasformazione. Le caratteristiche dell area so determinate dalla vicinanza al centro storico, dal basso livello degli affitti in termini relativi, dalla disponibilità (in tempi recenti) di abitazioni vuote, dalla presenza di mezzi pubblici che fungo da sdo di collegamento con altre parti della città, e iltre di essere adiacente al porto. Questa zona, oltre ad essere caratterizzata dalla mobilità delle persone, contiene al suo inter i cantieri navali e le industrie dell indotto che, tuttavia al momento attraversa una cri ecomica gravisma che ne han ridotto la potenzialità di impiego lavorativo. Nel centro storico, iltre, che risulta immediatamente raggiugibile, so presenti anche delle zone tipicamente utilizzate dagli immigrati per svolgere le loro attività commerciali come il mercato che sviluppa nell area compresa tra Corso Mazzini, Piazza delle Erbe e piazza Roma e dove alcuni Bengale e Cine svolgo il lavoro di ambulanti. I trasporti so un altro fattore che determina la scelta redenziale, in particolare da parte dei migranti. In questa zona, infatti, so presenti tutti gli sdi fondamentali per poter raggiungere il centro della città e le aree suburbane a a rd che a sud. Questi fattori so quelli che determina un alta concentrazione in questa area da parte degli immigrati e anche se può essere tangibile una certa sensazione di separatezza e ghettizzazione di questo quartiere è più che altro legato alle caratteristiche del territorio sopracitate e al condizionamento culturale. Gli immigrati tra l altro n vivo escluvamente nel quartiere in quanto la vita svolge primariamente nei luoghi di lavoro dislocati in altre aree. Ad un osservazione più approfondita nella città di Ancona le comunità di migranti, in generale, n sembra particolarmente unite al proprio inter e n sovrasta la vita individuale. Ci so delle comunità come quella bengalese e quella albanese, che presenta tuttavia una forma più strutturata di associazionismo e che tendo ad essere maggiormente organizzate al loro inter. Iltre è forte la presenza di migranti di religione musulmana per i quali la comunità islamica del luogo è u dei punti di ritrovo e aggregazione più importanti. Per quanto riguarda il dialogo tra italiani e immigrati la tuazione è problematica anche nel quartiere Archi. Molti immigrati n parla l'italia o posedo solo una coscenza di base; il mancato dialogo fa crescere le incompreni che posso sfociare in femeni di xefobia o razzismo. Il cambiamento che vive l'area, aggravato dalla grave cri dei cantieri navali, porta incurezza e paura da parte degli autoctoni. I contrasti tra italiani e immigrati nasco poi da ca di microcriminalità, realizzati prevalentemente da persone senza lavoro fisso o in stato di clandestinità. I conflitti tra le diverse etnie han dimene piuttosto contenuta: i problemi più evidenti riguarda la scarsa presenza di spazi pubblici per le assemblee dei collettivi e soprattutto per assemblee di tipo religioso (vedi caso dislocamento del centro culturale islamico nel quartiere che ha dato vita ad un accesa polemica e proteste da parte dei redenti di nazionalità italiana). Nel rapporto con gli italiani contrasti manifesta anche nelle scuole, dove verifica un esodo dei figli di italiani che condera la presenza dei figli di immigrati una condizione dansa per l'istruzione dei propri figli. In nte due so le maggiori criticità del territorio: 6

la forte concentrazione di stranieri in aree limitate della città, caratterizzate da un maggior degrado edilizio; il rapido incremento della crescita di presenze di stranieri: + 145% è l'incremento medio annuo dal 99 ad oggi. È iltre da rilevare la crescita elevata della presenza di extracomunitari mirenni, che supera il 10 % del totale della popolazione mirile anconetana. In particolare nella scuola primaria L.da Vinci (dell'ist. Comprenvo Archi Cittadella, partner di progetto), gli alunni figli di cittadini stranieri rappresenta il 53,4%degli iscritti: ben 55 su 103 iscritti (dati 2010, Fonti: Ufficio Anagrafe Comune di Ancona; Servizi Sociali Comune di Ancona; Istituto Comprenvo Archi Cittadella Sud.). 1.5 Alcuni rilievi socio-culturali Il quartiere Archi è caratterizzato dalla presenza di diverse reti di solidarietà rappresentate in particolar modo da varie forme di associazionismo. Iltre, il quartiere ha dimostrato negli anni una propene all accoglienza per mezzo delle attività svolte dalle proprie istituzioni. Ad es. all inter della sede di Circoscrizione vengo svolti ormai da molti anni cor di italia per stranieri e di arabo e di tradizioni arabe per mirenni di nazionalità tunina; cor analoghi so svolti dalla comunità Bangladese. So, iltre, stati mes in atto programmi di integrazione attraverso il coinvolgimento dei bambini nei doposcuola, con l obiettivo di coinvolgere anche le famiglie. Gli immigrati, in generale, definisco la zona sostanzialmente idonea e capace di supplire alle proprie egenze: il quartiere è dotato di servizi importanti come i supermercati (Standa e Dico), i negozi di alimentari etnici (International Food), i call-center/internet point, i ristoranti, fast food etnici, lavanderie e money transfer. Il numero di questi servizi caratterizza l area rispetto al resto della città. 1.6 Gli spazi per i giovani All inter dell area di studio e nelle immediate vicinanze so presenti alcuni spazi dedicati ai bambini e ai ragazzi. Gli spazi dove i giovani posso trovare attrezzature adatte al gioco, all incontro sociale e allo svolgimento di attività ricreative individuali so principalmente le seguenti: - Centro ricreativo Pantera Rosa, sede: ex scuola De Bos, via Marchetti 1. Le attività coinvolgo bambini dai 6 ai 14 anni - Centro ricreativo La nuvola, sede: via Tizia c/o Scuola Media "Donatello" - Centro sociale Archi, sede: ex scuola De Bos, via Marchetti 1. Le attività so rivolte a ragazzi dai 14 ai 29 anni - Centro giovanile salea Don Bosco, sede: corso Carlo Alberto 75 Oltre questi spazi al chiuso esto aree all aperto destinate al gioco: - Campo di calcetto, sulla rupe vici alla passeggiata dedicata a Pacifico Ricci ; - area giochi per bambini e campo di basket, sulla rupe in via Vasari, riqualificato nell estate 2004. Il centro sociale Archi, primo centro giovanile aperto ad Ancona nel '92, ha al suo attivo importanti iniziative come la partecipazione alle feste ineme organizzate dal quartiere Archi, gite, incontri con gli esperti. Nello stesso edificio so riuniti anche il centro ricreativo "Pantera Rosa", il coordinamento centri estivi e giovanili, il centro di culture marchigiane "La città futura", l'associazione mucale "F. Chopin" e l'univertà popolare. 7

So accolti ragazzi dai 14 ai 29 anni. I frequentatori abituali so italiani e tutti redenti agli Archi; al momento n ci so molti stranieri perché i giovani che abita nel quartiere ricado prevalentemente nella fascia d'età precedente (6-14 anni) e so asstiti dal centro ricreativo "Pantera Rosa". In relazione alle infrastrutture presenti nel quartiere occorre aggiungere che è sentita, soprattutto dalle famiglie di migranti, la mancanza di ali nido. 1.7 Gli spazi per i migranti La presenza di stranieri è rilevante in questa parte di città crocevia degli arrivi e delle partenze legate alla presenza del porto e della stazione ferroviaria. Infatti, numerosa è la presenza di immigrati che scelgo di vivere in questo quartiere (perché vici al porto ove lavora nella pesca o perché i prezzi degli alloggi so per loro i più accesbili), dove han insediato anche le loro attività commerciali. L osservazione delle loro abitudini di uso della città e degli spazi del quartiere ha consentito di individuare alcuni luoghi come ambiti privilegiati per incontrar con i loro connazionali e amici. In questo senso, i principali luoghi individuabili nel quartiere so: - il bar Marrakesh, sotto ai portici; - il take away arabo Tunital Food, sotto ai portici, ricosciuto come un punto di riferimento della comunità dei tunini ad Ancona; - i negozi di alimentari e oggettistica orientali So negozi i cui prodotti so orientati a soddisfare le egenze alimentari e di acquisto di abbigliamento proprie degli stranieri, innanzitutto cine e rd africani. Oltre a questi spazi specifici, u dei luoghi tra gli altri dove è posbile registrare spesso una presenza di migranti è la piazzetta del quartiere punto di riferimento per qua tutti i redenti. 1.8 Servizi pubblici Nel quartiere Archi so presenti le sedi distaccate dell Istituto Comprenvo Archi Cittadella sud: il nido Pollici e la scuola materna F. Aporti nello stesso fabbricato in via Fornaci Comunali, la scuola elementare L. da Vinci in via Marconi. La sede dell ex scuola De Bos in via Marchetti è ora invece sede del centro giovanile Archi, mentre al pia inferiore dello stesso edificio trova il centro ricreativo Pantera Rosa. Di fronte alla scuola materna, in via Pice, trova una palestra usata anche dai ragazzi della scuola Da Vinci per le ore di educazione fica. Sulla rupe, poco sopra via Vasari, so stati realizzati un campo di calcetto e una area gioco per i più piccoli. La presenza di servizi sociali è molto rilevante agli Archi, dove trova le sedi di alcune associazioni di sosteg ai disabili che han trovato spazio nei locali prefabbricati, un tempo sedi delle scuole L. da Vinci e F. Aporti : - il Centro H - l Associazione Nazionale Guida Legislazioni Handicappati Trasporti (A.N.G.L.A.T.), - l Associazione Nazionale fra Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali Sezione di Ancona (A.N.F.F.A.S) - l Ente Nazionale sordomuti (E.N.S.). 8

1.9 I comitati dei cittadini e le associazioni Il ruolo dei comitati cittadini è importante all inter di un quartiere come gli Archi, perché sottolinea la forte unitarietà e vivacità dei suoi abitanti per promuovere iniziative di recupero del quartiere e tutela/valorizzazione dell attività dei pescatori. Tra queste van segnalate: - l Associazione Archi Vivi, impegnata nell organizzazione di qua tutte le manifestazioni che svolgo nel quartiere; la sua sede è in via Mamiani 70, nel prefabbricato che ospita anche le associazioni - Centro H e A.N.G.L.A.T. - L Associazione Penelope, presentata nel maggio 2004 in occaone della 64 Fiera internazionale della pesca, raccoglie le donne impegnate nella pesca e ne ricosce l alto valore n solo profesonale all inter di un mondo che per troppo tempo è stato associato solo al lavoro degli uomini in mare. 1.10 Feste e principali manifestazioni agli Archi Nel corso dell an nel quartiere degli Archi han luogo molte manifestazioni, eventi e feste che costituisco un richiamo e un appuntamento importante per tutti gli abitanti di Ancona e n solo: - il mercati sotto agli archi, ogni terza domenica del mese; - la Fiera degli Archi, il primo fine settimana di settembre; - la spaghettata di san Ciriaco: in occaone della fiera di san Ciriaco che da qualche an svolge lungo via XXIX Settembre e via Marconi, coinvolgendo il quartiere Archi, l Associazione Archi Vivi organizza in piazza del Crocifisso la Spaghettata de san Ceriago - l ultima settimana di maggio, la "Festa ineme. Per vivere la divertà senza barriere": è il consueto appuntamento che la Libera Comunità in Cammi, il Centro H, l'anglat e altre realtà cittadine propongo per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sui problemi dei disabili. Alcune iniziative da segnalare so svolte nel 2013 per la prima volta nel quartiere Archi. Come staff del progetto di realizzazione della Mappa di comunità degli Archi abbiamo avuto modo di partecipare e di collaborare attivamente a queste iniziative e per questo le citiamo anche per sottolineare la vivacità culturale di questo territorio: il 27 giug presso la Piazza del Crocifisso del quartiere Archi ha avuto luogo un conveg dal titolo: Il rispetto è un diritto sempre promosso dalla Associazione alla salute delle Marche in collaborazione con la Commisone pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, la Fondazione Nuova Specie Onlus di Ancona e il CSV Marche. Il 29 giug 2013 collegato al convengo ha avuto luogo la Festa interculturale del Riò de J Archi nel corso della quale ci so state animazioni e giochi per i bambini, una cena multietnica a cura delle comunità Bengalese, peruviana, senegalese e nigeriana di Ancona e u spettacolo di danza del Laboratorio di danze multietniche dell Associazione alla salute delle Marche. 9

2. Il questionario preliminare coscitivo/esplorativo sulla percezione dei luoghi del quartiere Il coinvolgimento della popolazione che vive in un territorio è di grande importanza per lo sviluppo del progetto della Mappa di comunità. Se infatti in linea teorica la condivione può anche limitar all assunzione di informazioni, dal punto di vista pratico incide su scelte quotidiane che porterebbero a tuazioni conflittuali se n gestite in modo il più posbile unitario dalle varie componenti. Per documentare, in modo partecipato, gli aspetti più rilevanti dell identità dei luoghi, all inter dell ecomuseo, le mappe culturali o di comunità devo partire da una prima anali generale relativa alla percezione dei luoghi del quartiere svolta spesso in collaborazione con le scuole del territorio (anche per raggiungere più facilmente e velocemente molti genitori) in modo di avere indici di anali per poter impostare le prime fa di lavoro e procedere a mettere a punto le attività per realizzare la mappa collettiva ma anche per costruire una mappa dei ragazzi e poter valutare il loro punto di vista. Oltre al risultato finale, è il processo stesso che favorisce riflesoni e appartenenza relative al patrimonio comune, permettendone l apprezzamento e la condivione, stimolando idee di crescita e sviluppo. 2.1. L indagine preliminare La realizzazione del progetto di una mappa culturale (che ogni comunità elabora in modo originale e particolare) prevede, nella fase iniziale, di individuare una o più scuole del territorio prescelto e dare il via ad un indagine preliminare del modo in cui i ragazzi e/o i loro genitori percepisco o valuta gli spazi e i luoghi vissuti quotidianamente. Tramite il lavoro dei giovani e giovanismi spesso è più facile (soprattutto nelle prime fa di progettazione e attività) il coinvolgimento dei genitori, dei fratelli più grandi, dei nni e di altri parenti nelle attività richieste e nella collaborazione, così l intera comunità inizia ad essere coinvolta nel processo e inizia ad imparare a rappresentare e leggere le peculiarità dei luoghi che fan parte del quartiere nel quale riedo. In questo dialogo avviene già una prima, spesso n del tutto consapevole, crescita collettiva, con la netta percezione che la forza del gruppo è molto più potente della somma di quelle individuali. Quando percorre ineme un itinerario nel proprio territorio, con una finalità comune, è il territorio, lo spazio, gli elementi che lo compongo che diventa educativi e facilmente so condivi da chi vive l esperienza; durante il tempo di elaborazione della ricerca (lettura-anali-nte), che può durare anche qualche mese (in alcuni ca anche anni), aggiungo e condivido coscenze, strumenti e tecniche che accresco il patrimonio della comunità. Inizialmente, è deciso di procedere ad un indagine preliminare tramite la stesura di due distinti questionari di tipo socio-anagrafico a risposte multiple, somministrati contemporaneamente ai ragazzi delle clas 2, 3, 4 e 5 della scuola primaria L. Da Vinci e ai loro genitori per avere una prima lettura che aiutasse ad impostare il lavoro succesvo: in questo senso, questa anali e lettura iniziale, seppur parziale, è utile nelle prime riunioni nelle quali oltre alla presentazione del progetto ai partecipanti alla mappa posso avere degli indici utili per sviluppare idee e proposte caratterizzate, nelle prime fa di lavoro, dal coddetto brainstorming (o tempesta di idee ), in cui ciascun componente del gruppo di lavoro può esprimere intuizioni spontanee su richieste specifiche ma può anche arrivare alla definizione di problemi e criticità o ipote di lavoro. 10

2.2 Il questionario socio-anagrafico Il questionario preliminare coscitivo è stato elaborato dal gruppo di esperti e insegnanti che fan parte dello staff operativo del progetto e sottoposto. Si tratta di un questionario di tipo socioanagrafico a risposte multiple strettamente confidenziale e animo, le cui risposte n saran mai rese pubbliche, al di fuori degli utilizzi collegati alla ricerca di progetto e alle sue finalità Il questionario è composto di varie sezioni d indagine: La sezione A è dedicata all indagine socio-anagrafica e permette anche di individuare da quanto tempo la persona intervistata vive nel quartiere Archi. Le sezioni B e C so utili a sondare il grado di coscenza del valore storico del patrimonio architettonico e culturale del territorio cittadi e dell ambito del quartiere e la frequenza dei vari spazi e luoghi con suggerimenti ad eventuali necestà di migliorarne la fruibilità o la qualità. La sezione D indaga gli aspetti dell identità e serve ad analizzare l importanza che le persone dan al valore della tradizione culturale e alla coscenza dei luoghi abitati La sezione E è rivolta a capire il rapporto con le istituzioni locali, enti ecc... la comunicazione in funzione, ad esempio, di un posbile miglioramento delle condizioni di vita nel quartiere Le ultime due sesoni F e G indaga rispettivamente le cose alle quali le persone dan più importanza nella loro vita e quella che è la propria vione futura della qualità della vita nel quartiere. In una seconda fase d indagine procederà a realizzare alcune interviste in profondità a quelli che vengo identificati dalla comunità locale come testimoni privilegiati e portatori di una memoria collettiva di carattere storico e culturale. 2.3 Risultati principali, anali e indicazioni finali del questionario degli adulti Il campione indagato è composto da 88 persone equilibrato fra maschi e femmine. Le fasce d età più rappresentate so dai 30 ai 40 anni per il 50 % del campione e dai 40 ai 50 per il 38,6 %. 1 età 20-30 30-40 40-50 50-60 7 8,0 8,0 8,0 44 50,0 50,0 58,0 34 38,6 38,6 96,6 3 3,4 3,4 100,0 100,0 Da un punto di vista della nazionalità il 45 % del campione è di nazionalità italiana, poi a seguire il 12% tunina, l 11% albanese, il 6% rumena, il 4% peruviana e così via. So rappresentate15 nazionalità differenti. 1 Per visualizzare tutti i dati statistici, le tabelle con i grafici del campione analizzato rimanda all appendice in fondo al testo. 11

italia Perù bangladesh Albania Kosov o Romania Tunia India Repubblica Ceca Santo Domingo altro colombia algeria marocco brale dove sei nato? 40 45,5 45,5 45,5 4 4,5 4,5 50,0 1,1 51,1 11 12,5 12,5 63,6 2 2,3 2,3 65,9 6 6,8 6,8 72,7 12 13,6 13,6 86,4 2 2,3 2,3 88,6 1,1 89,8 2 2,3 2,3 92,0 1,1 93,2 1,1 94,3 2 2,3 2,3 96,6 2 2,3 2,3 98,9 1,1 100,0 100,0 Il 37% del campione abita nel quartiere da più di 10 anni. Il 27,3% da 5 a 10 anni e il 22% da me di 5 anni. Solo il 14% del campione abita nel quartiere da quando è nato. (Di questo 14% la maggior parte è costituita da persone sopra i 59 anni e affettivamente più legata ai luoghi e alle tradizioni locali). Questo dato può essere analizzato facilmente se facciamo riferimento ad un campione di persone piuttosto giovani, per una metà di nazionalità straniera con figli piccoli e quindi certamente di innesto recente nel quartiere viste anche le trasformazioni che questo ha sperimentato negli ultimi decenni. Il dato precedente viene può dire rafforzato dalla scarsa coscenza della città che emerge dalle risposte date dagli intervistati: il 54,6% del campione afferma, infatti, di coscere poco o per niente la città di Ancona con scarsma frequenza di spazi come il teatro, i musei e le mostre, le biblioteche e il cinema dove la percentuale di n frequenza supera il 90%. I luoghi più frequentati della città so invece il mercato (64,8%), il porto (62,5%), i parchi urbani (59,1%), le spiagge (60,2%) e ciò riflette anche sulla necestà che vedo gli intervistati di migliorare questi luoghi e la totale indifferenza verso quelli me frequentati dei quali n ha quindi esperienza di vissuto diretta. Interessante potrebbe essere il dato relativo alla domanda ti piacerebbe dedicare più tempo per coscere meglio la città in cui vivi?. La risposta è stata per il 76,2% del campione abbastanza (55,7%) e molto (20,5%). Passando al quartiere poco più della metà degli intervistati (55,7%) sostiene di coscere poco e per niente la storia del quartiere mentre il restante (44,3%) dice di coscerla abbastanza (34%) o molto bene (10,2%). I luoghi più frequentati del quartiere risulta essere la scuola materna (48,9%), la scuola primaria (59,1%), il porto (61,4%), il parco o campetto (44,3%) e la piazza (56,8%). 12

Su quello invece che vorrebbe avere nel quartiere emergo gli spazi aperti attrezzati per bambini (68,2%), centri sportivi o palestre (49,4%), parco urba (52,9%). Scarsa invece la volontà di avere spazi come biblioteche, centri ricreativi, spazi per attività culturali o teatrali ecc... Una percentuale di persone che attesta intor al 73-74% n reputa gli spazi pubblici del quartiere né belli, né brutti, ma li valuta poco curati (84,1%), degradati (64,8%), poco puliti (84,1%) e anzi piuttosto sporchi (48,9%), in generale troppo piccoli o inadeguati (47,7%) e poco curi (87,5%) anche se n così incuri (il 45,5% li reputa incuri e ciò può essere interpretato nel senso che una cosa è la curezza di un luogo o di un territorio percepita più in senso di illegalità, microcriminalità, furti, spaccio, ecc... e una cosa è il concetto di spazi incuri che viene letta in termini di pericoli connes ai luoghi in sè stes, quindi legati alla pericolotà di ti o spazi adibiti all incontro o alla socialità). Altro dato, forse scontato, è legato al fatto che il quartiere viene visto come troppo affollato (85,2%) e con troppo traffico (71,6%) e quindi n tranquilli (86,4%) e rumoro (65,9%). Il quartiere iltre risulta mal collegato attraverso i mezzi pubblici dalla qua totalità del campione (95,5%). Per quanto riguarda la domanda su quali spazi del quartiere andrebbero migliorati, emergo soprattutto gli spazi di incontro aperti pubblici come la piazza (50%) e il parco (47,7%) mentre n dà molta importanza alla necestà di migliorare altri spazi indicati. Nei confronti della coscenza della storia del quartiere c è curiotà da parte del (71,6%) mentre l 86,3% reputa importante che i propri figli cosca la storia e le tradizione del luogo in cui abita e che in parallelo a importante che impegni a mantenere vive la storia, le tradizioni e i costumi del proprio paese d origine (87,5%) a esso l Italia o un altra nazione. Interessante è leggere il dato inerente all importanza dei figli per coscere meglio la città e i luoghi del luogo in cui vive (46,6% abbastanza, 13,6% molto) che fa intendere come i figli, le loro necestà e i loro interes aiuti i genitori a fare esperienza dei luoghi e degli spazi del quartiere e della città più approfonditi. Sulla quantità di persone che cosco nel quartiere il 25% del campione asserisce di coscere me di 20 persone o nessuna (2,3%), mentre il 37,5% dice di coscerne tra 20 e 50 e il 36,4 più di 50. Ciò riflette in qualche modo il dato precedente della presenza nel quartiere in termini di anni. Quante persone cosci nel quartiere in cui abiti? Misng nessu poche (me di 20) Abbastanza (tra 20 e 50) molte (più di 50) 2 2,3 2,3 2,3 20 22,7 23,0 25,3 33 37,5 37,9 63,2 32 36,4 36,8 100,0 Sui rapporti con le altre persone del quartiere il 46,6% sostiene di essere abbastanza in buoni rapporti, il 45,5% di essere in ottimi rapporti e solo il 6,8% di n essere in buoni rapporti. 13

C è curamente volontà di coscere e fare amicizia con più persone posbili nel quartiere (71,6%) anche perché il 75% del campione sostiene che per risolvere problemi comuni è importante partecipare ad incontri con altre persone e sostener a vicenda. Vorresti coscere/fare amicizia con più persone del quartiere in cui abiti? Misng poco abbastanza molto 10 11,4 11,5 11,5 14 15,9 16,1 27,6 40 45,5 46,0 73,6 23 26,1 26,4 100,0 Questo dato è confermato dall importanza che attribuisce alla partecipazione a momenti di incontro e di socializzazione con altre persone del quartiere per conscer meglio (66,5%). Nei rapporti con le istituzioni locali e enti pubblici il 60,9% dice di informar poco o per niente sulle attività promosse dal Comune di Ancona per il futuro della città e analogamente il 58.6% dice di fare lo stesso per quello che riguarda il quartiere (i dati so tuttavia troppo parziali per poterne trarre un indicazione precisa e gnificativa in propoto). Sulle cose che reputa più importanti per la vita dell individuo dai vari stimoli che abbiamo sollecitato emego con forza la famiglia (92% dice molto importante), il lavoro (80,7%) e l amicizia (il 55,7%) mentre risulta importanti più o me allo stesso modo con percentuali che attesta tra il 30 e il 35% l impeg religioso, il divertimento, lo studio e gli interes culturali, il successo e la carriera personale e le attività sportive. In ultimo emerge che c è la sensazione che la vita nel quartiere negli ultimi dieci anni a abbastanza peggiorata (34,1%) o addirittura molto peggiorata (17%) a seguito delle trasformazioni che il quartiere ha avuto nell ambito urbanistico e geografico ma anche da un punto di vista ecomico e della compozione demografica. In generale ciò che trae dal questionario, pur nella sua limitatezza, è un utile indicazione e in alcuni ca conferma di una percezione angusta della vita quotidiana per la ristrettezza degli spazi pubblici aperti, per la scarsa cura, pulizia e curezza con la quale vengo percepiti sempre più con il passare degli anni i luoghi pubblici del quartiere, per il troppo rumore e traffico che ne rende la vita più caotica e stressante e per gli effetti di un cambiamento demografico molto importante che ha modificato profondamente i rapporti sociali nell ambito di questo quartiere più che in altri ambiti della città. Certo, la mappa della Comunità è solo un primo passo, e sarebbe u spreco se tutta l'esperienza maturata attraverso i proces intrapre dagli abitanti e dai giovanismi all inter della scuola fermasse qui. Sarebbe forse opportu coinvolgere altre forze magari con la nascita di un'associazione (collegata posbilmente o in rete con le altre associazioni già presenti) che comprendesse necessariamente, oltre alle vecchie generazioni portatrici di memoria e esperienza, anche i giovani e giovanismi arcaroli i soli che possa continuare a portare avanti e rinvare quei legami che rendo viva una comunità. 14

Il tutto in un' ottica che punti sull'aggregazione, evitando di tagliare fuori le nuove generazioni di immigrati e cercando di mitigare nei limiti del posbile la separatezza e l emarginazione. 3. Questionario socio-anagrafico di natura esplorativa/coscitiva degli alunni della scuola primaria L. Da Vinci di Ancona Lo spazio fico di riferimento è la scuola primaria Da Vinci, un antico edificio con valore mbolico ed affettivo condiviso da molte delle persone che vivo agli Archi. La scuola rappresenta un punto di riferimento per le comunità redenti nché laboratorio privilegiato di integrazione sociale e culturale per il ruolo di formazione linguistica, per l impeg nell educare alla convivenza civile e nel costruire percor di accoglienza. In effetti, la crescita elevata della presenza di extracomunitari mirenni, che supera il 10 % del totale della popolazione mirile anconetana ha avuto ripercusoni soprattutto nell ambito scolastico. In particolare nella scuola primaria L. da Vinci (dell'ist. Comprenvo Archi Cittadella, partner di progetto), gli alunni figli di cittadini stranieri rappresenta il 53,4%degli iscritti: ben 55 su 103 iscritti (dati 2010). Il questionario è stato messo a punto nella fase iniziale del progetto a fini esplorativi e coscitivi con lo scopo di produrre una serie di parametri e indici che facessero da guida per le azioni da far svolgere ai giovani studenti nell ambito della costruzione della mappa di comunità della scuola. A tal propoto il questionario è stato suddiviso in varie sezioni: la sezione A è di tipo anagrafico e fornisce informazioni generali; la sezione B serve a indagare la percezione e coscenza degli spazi del quartiere mentre la sezione C indaga gli spazi cosciuti e frequentati quotidianamente. I partecipanti cui è stato somministrato il questionario so 54 (29 maschi e 25 femmine) di un età compresa fra 7 e 12 anni. 3.1 La parola ai bambini Il 64,8% del campione analizzato è di nazionalità italiana; a seguire i più numero so i bambini di nazionalità rumena e bangladese con il 7,4%. italia 35 64,8 64,8 64,8 Perù 2 3,7 3,7 68,5 bangladesh 4 7,4 7,4 75,9 Albania 2 3,7 3,7 79,6 Kosovo 1 1,9 1,9 81,5 Romania 4 7,4 7,4 88,9 Tunia 2 3,7 3,7 92,6 India 1 1,9 1,9 94,4 Repubblica Ceca 1 1,9 1,9 96,3 Grecia 1 1,9 1,9 98,1 Santo Domingo 1 1,9 1,9 100,0 54 100,0 100,0 15

La percezione degli spazi e degli ambiti riguardanti la dimene del quartiere è stata analizzata con una serie di domande a risposta multipla: alla domanda su cos è un quartiere il 63% ha risposto correttamente ma il dato che può risultare interessante è che nel 37,1% dei bambini che han risposto in maniera sbagliata il 55% so di nazionalità italiana. Cross.tab dove sei nato? cos'è un quartiere? un pezzo di città che solo la casa o il palazzo in cui abito la città in cui abito comprende le case, la scuola, i negozi solo la piazza con il mercato e le bancarelle n lo so italia 6 3 24 0 2 35 Perù 0 1 0 0 1 2 bangladesh 1 0 1 0 2 4 Albania 0 0 1 0 1 2 Kosovo 0 1 0 0 0 1 Romania 0 0 4 0 0 4 Tunia 0 0 2 0 0 2 India 0 0 0 1 0 1 Repubblica Ceca 0 1 0 0 0 1 Grecia 0 0 1 0 0 1 Santo Domingo 0 0 1 0 0 1 7 6 34 1 6 54 Dai dati raccolti risulta anche che il 38,9% n cosce il me del quartiere in cui abita o gli attribuisce un me sbagliato mentre nell individuare che cosa c è nel quartiere in cui vive qua tutti i bambini n han incertezze nell individuare le case, la scuola e la farmacia come elementi che ricosco con curezza mentre un pò più incerti so nell individuare la piazza come luogo che fa parte del quartiere (il 61,1% dice che n fa parte del quartiere). Le percentuali so qua al 50% per luoghi e spazi come il mercato e il supermercato, il parco giochi, la mole vanvitelliana e il porto. Daltronde, per i bambini, gli spazi o luoghi del quartiere so ricoscibili in quanto in es vi è diffusa qualche caratteristica individuante e spesso il quartiere coincide più specificatamente con il percorso casa-scuola o altro spazio di cui è fatta la propria esperienza. Alla domanda su cosa piacerebbe ci fosse nel quartiere che n c è molti reclama la piscina (70,4%), il cinema (70,4%), e qualcu anche il parco giochi (42,6%), campo di calcio (37%) e la palestra (31,5%), mentre so qua sbbati luoghi come teatro, biblioteca, libreria, centro ricreativo che n rappresenta priorità per loro. 16

3.2 Come so percepiti gli spazi aperti del quartiere? Generalmente i luoghi aperti del quartiere so percepiti in parte tranquilli (46,3%) e rumoro (50%), n bellismi (55,6%) ma decisamente n brutti (il 96,3% dice che n so brutti), abbastanza grandi (63%), n troppo puliti ma neanche troppo sporchi. Il 51,9% li trova allegri e n io (88,9%). Per quanto riguarda la curezza il 57,4% trova i luoghi del quartiere poco curi ma n pauro (92,6%) e n li trova affatto affollati né con troppe automobili. La gente appare sorridente (64,8%), parla tante lingue diverse (53,7%) ma rispetta poco le regole (74,1%) e le persone (75,9%). Il resto del questionario è servito a sondare la coscenza e la frequenza di luoghi ricreativi e di studio. Pochismi dico di essere andati tante volte in una biblioteca (solo l 11.3%) forse perchè lontana dal luogo in cui abita (51,9%) ma molti (64,8%) reputa che a importante per un bambi avere una biblioteca vici casa. Anche l acquisto di libri in una libreria n è una pratica comune ed è stato fatto tante volte solo dal 20,8% del campione analizzato. Molti confondo la libreria con la biblioteca visto che il 40,7% ne fraintende la funzione. Il centro ricreativo è frequentato in maniera continuativa dal 25,9% mentre il 68,5% dice di frequentare tante volte il parco giochi. In definitiva, i bambini mostra di avere una coscenza e percezione degli spazi del quartiere abbastanza chiara anche se la loro vione n è distinta ma piuttosto parziale e frammentaria. Es attribuisco gnificati sociali alle varie aree che so parte della loro esperienza (a seconda dell età) e han abbastanza chiari la loro funzione e il me. Certo la scuola in quanto unità fondamentale della dimene quartiere è elemento fondamentale che permette di coscere meglio l ambiente in cui vive quotidianamente e rappresenta u strumento importante per la risoluzione di problemi e il raggiungimento di obiettivi pratici, durante lo svolgimento delle azioni quotidiane. Secondo l urbanista e sociologo statunitense Lewis Mumford (Mumford L., (1999) La cultura della città, Tori: Edizioni di Comunità (Titolo originale: The Culture of Cities, 1938), la scuola ineme con la casa d abitazione so le nuove dominanti della dimene urbana del quartiere. La scuola ha un rapporto integrato con la vita delle persone, è un istituzione universale che nessun edificio isolato può ospitare pienamente. ( ) Un unità di quartiere deve essere una zona nell ambito delle azioni e degli interes di un fanciullo alle soglie dell adolescenza: tale che la vita quotidiana possa avere unità e gnificato ai suoi occhi, quale rappresentazione di un complesso sociale più vasto. 17

In quest ultimo passo egli riferisce all inserimento nei quartieri di quelle attività principali che posso accrescere le esperienze dei bambini quali: gli artigiani, i commercianti, gli artisti e l industria leggera. Questo concetto però è perfettamente estendibile al discorso di inserire nel contesto urba dispotivi che aiuta il bambi a muover e a coscerne i meccanismi. Probabilmente, e solo la ricerca ce lo potrà confermare, è sufficiente una messa in valore di quelli estenti. I quali, so in grado di costruire quella mappa di riferimenti urbani che, a seconda dell età, prepara il bambi a sperimentare contesti anche più vasti. 18

APPENDICE 1: Tabelle, dati statistici e grafici questionario adulti età 20-30 30-40 40-50 50-60 7 8,0 8,0 8,0 44 50,0 50,0 58,0 34 38,6 38,6 96,6 3 3,4 3,4 100,0 100,0 dove sei nato? italia Perù bangladesh Albania Kosov o Romania Tunia India Repubblica Ceca Santo Domingo altro colombia algeria marocco brale 40 45,5 45,5 45,5 4 4,5 4,5 50,0 1,1 51,1 11 12,5 12,5 63,6 2 2,3 2,3 65,9 6 6,8 6,8 72,7 12 13,6 13,6 86,4 2 2,3 2,3 88,6 1,1 89,8 2 2,3 2,3 92,0 1,1 93,2 1,1 94,3 2 2,3 2,3 96,6 2 2,3 2,3 98,9 1,1 100,0 100,0 Da quanto tempo abiti nel quartiere dove attualmente vivi? da 1 a 5 anni da 5 a 10 anni da più di 10 anni da quando so nato 22 25,0 25,0 25,0 24 27,3 27,3 52,3 28 31,8 31,8 84,1 14 15,9 15,9 100,0 100,0 19

per niente Poco abbastanza molto bene cosci la città in cui vivi? 13 14,8 14,8 14,8 35 39,8 39,8 54,5 36 40,9 40,9 95,5 4 4,5 4,5 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - TEATRO mai poche volte tante v olte 50 56,8 56,8 56,8 36 40,9 40,9 97,7 2 2,3 2,3 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - MUSEI E MOSTRE mai poche volte tante v olte 43 48,9 48,9 48,9 40 45,5 45,5 94,3 5 5,7 5,7 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - BIBLIOTECHE mai poche volte tante v olte 46 52,3 52,3 52,3 38 43,2 43,2 95,5 4 4,5 4,5 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - CINEMA mai poche volte tante v olte 32 36,4 36,4 36,4 24 27,3 27,3 63,6 32 36,4 36,4 100,0 100,0 20

Frequenza spazi pubblici Ancona - PISCINE mai poche volte tante v olte 31 35,2 35,2 35,2 38 43,2 43,2 78,4 19 21,6 21,6 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - PALESTRE E CENTRI SPORTIVI mai poche volte tante v olte 33 37,5 37,5 37,5 34 38,6 38,6 76,1 21 23,9 23,9 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - UFFICI PUBBLICI (comune, ufficio pubbliche relaz.) mai poche volte tante v olte 3 3,4 3,4 3,4 50 56,8 56,8 60,2 35 39,8 39,8 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - LUOGHI DI CULTO E DI PREGHIERA mai poche volte tante v olte 27 30,7 30,7 30,7 38 43,2 43,2 73,9 23 26,1 26,1 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - MERCATO mai poche volte tante v olte 2 2,3 2,3 2,3 29 33,0 33,0 35,2 57 64,8 64,8 100,0 100,0 21

Frequenza spazi pubblici Ancona - PORTO mai poche volte tante v olte 1, 32 36,4 36,4 37,5 55 62,5 62,5 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - PARCHI URBANI mai poche volte tante v olte 8 9,1 9,1 9,1 28 31,8 31,8 40,9 52 59,1 59,1 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - SPIAGGE mai poche volte tante v olte 3 3,4 3,4 3,4 32 36,4 36,4 39,8 53 60,2 60,2 100,0 100,0 Frequenza spazi pubblici Ancona - RISTORANTI, PIZZERIE, etc. mai poche volte tante v olte 4 4,5 4,5 4,5 40 45,5 45,5 50,0 44 50,0 50,0 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Musei e mostre 11 12,5 12,5 12,5 77 87,5 87,5 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Biblioteche 13 14,8 14,8 14,8 75 85,2 85,2 100,0 100,0 22

Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Cinema 10 11,4 11,4 11,4 78 88,6 88,6 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Piscine 26 29,5 29,5 29,5 62 70,5 70,5 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Palestre e centri sportivi 32 36,4 36,4 36,4 56 63,6 63,6 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Teatri 11 12,5 12,5 12,5 77 87,5 87,5 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Luoghi di culto e di preghiera 5 5,7 5,7 5,7 83 94,3 94,3 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Uffici pubblici 36 40,9 40,9 40,9 52 59,1 59,1 100,0 100,0 23

Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Spiagge 46 52,3 52,3 52,3 42 47,7 47,7 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Ristoranti, pizzerie, ecc. 15 17,0 17,0 17,0 73 83,0 83,0 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Parchi urbani 58 65,9 65,9 65,9 30 34,1 34,1 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Mercato 31 35,2 35,2 35,2 57 64,8 64,8 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Porto 41 46,6 46,6 46,6 47 53,4 53,4 100,0 100,0 Luoghi che dovrebbero essere migliorati - Altro 16 18,2 18,2 18,2 72 81,8 81,8 100,0 100,0 24

Ti piacerebbe dedicare più tempo per coscere meglio la città in cui vivi? poco abbastanza molto 7 8,0 8,0 8,0 14 15,9 15,9 23,9 49 55,7 55,7 79,5 18 20,5 20,5 100,0 100,0 Cosci la storia del quartiere in cui abiti? per niente poco abbastanza molto bene 19 21,6 21,6 21,6 30 34,1 34,1 55,7 30 34,1 34,1 89,8 9 10,2 10,2 100,0 100,0 Frequenza degli spazi del quartiere - Lazzaretto (Mole vanvitelliana) mai poche volte tante v olte 26 29,5 29,5 29,5 42 47,7 47,7 77,3 20 22,7 22,7 100,0 100,0 Frequenza degli spazi del quartiere - Palestre e centri sportivi mai poche volte tante v olte 40 45,5 45,5 45,5 32 36,4 36,4 81,8 16 18,2 18,2 100,0 100,0 Frequenza degli spazi del quartiere - Ristoranti, pizzerie, fast-food mai poche volte tante v olte 7 8,0 8,0 8,0 39 44,3 44,3 52,3 42 47,7 47,7 100,0 100,0 25