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Silvia Bonino Dipartimento di Psicologia, Università di Torino Asocial media? Coinvolgimento, consumo, dipendenza: l impatto delle nuove tecnologie sulle relazioni Seminario Apragi Gruppo Analisi 27 ottobre 2017 Sala Umberto Silvia Bonino I, - Seminario Via Blignì Apragi Gruppo 1 Torino

Avvertenza I seguenti schemi di sintesi riassumono in modo necessariamente semplificato e non esaustivo quanto sviluppato nella relazione, che non sostituiscono in alcun modo. Essi sono dati come supporto didattico ai partecipanti al seminario e non possono essere utilizzati per altri scopi.

Essere umano come «mammifero culturale», dotato di capacità cognitive uniche e di altissima socialità Mente come funzione emergente del cervello in relazione con l ambiente esterno Questa relazione struttura il cervello stesso

Progressione filogenetica Cervello dei rettili Cervello emotivo o limbico dei primi mammiferi Neocorteccia dei mammiferi evoluti, con il massimo sviluppo nella specie umana

Cervello rettiliano equilibrio omeostatico della vita vegetativa (bisogni metabolici e riproduttivi) attività di consumazione (cibo e sesso), esplorazione, difesa sistemi coinvolti: esplorazione, piacere (benessere-malessere), difesa (attacco, fuga, immobilità) modalità automatica e ciclica Non relazioni sociali individualizzate

Cervello emotivo Emozioni primarie e secondarie (strutture limbiche e paralimbiche) Cure parentali (offerta e richiesta) e riconoscimento interindividuale Vita di relazione individualizzata: coppia, famiglia, gruppo Legame di coppia stabile, congiunzione di sesso e affetto Socialità positiva Coscienza primaria Autoregolazione

Neocorteccia Non solo percezione ma rappresentazione mentale (J. Piaget) Pensiero Uso di significanti per significati: simboli personali e segni convenzionali Linguaggio e narrazione Operazioni mentali sempre più astratte (dal pensiero intuitivo alle operazioni prima concrete e poi formali) Immaginazione (es. arte)

Neocorteccia Adattamento flessibile alla vita di gruppo (creazione di nuove realtà sociali) Riflessione su di sé: coscienza evoluta, autocoscienza Massima autoregolazione: linguaggio interiore Socialità evoluta: rappresentazione degli stati interni degli altri Cultura: strumenti o aiuti esterni, artefatti culturali (es. lingua scritta, tecnologia, arte)

Gli artefatti culturali strutturano il pensiero e il nostro modo di relazionarci con il mondo, con gli altri e con noi stessi (circuiti cerebrali) Il cervello di ognuno di noi si struttura in rapporto sia al programma di sviluppo biologico caratteristico della nostra specie sia alle esperienze fatte (relazionali e culturali) Autocoscienza: spazio d azione dell individuo

I tre cervelli e la vita sociale Cervello rettiliano: non esistono relazioni individualizzate; sesso come dominanzasottomissione, connesso ad aggressione e paura Cervello emotivo: cure parentali, riconoscimento individuale, socialità positiva, relazioni personali, congiunzione di amore e sesso Neocorteccia: rappresentazione dei vissuti altrui, empatia, valori, modelli paritari, progetti

Dotazione biologica alla socialità La biologia ci ha dotati di specifiche capacità di interazione sociale Neuroni specchio

moduli universali alla nascita: vicinanza con la madre gesti sociali universali di contatto (sorriso, vicinanza fisica), conforto, affetto e legame (socialità positiva) espressività emotiva universale: ruolo cruciale del volto (es. sorriso) e della gestualità riconoscimento universale dell espressività emotiva altrui tendenza all imitazione motoria mimetica dei movimenti del volto e del corpo altrui sensibilità alle espressioni emotive e alla sofferenza altrui

Conseguenze Riconoscimento dell altro come essere umano simile a sé (anche contro categorie cognitive che deumanizzano) Capacità di condivisione emotiva, a partire dall espressività emotiva altrui: dal contagio all empatia con mediazione cognitiva di diverso grado Tutte queste disposizioni vanno sostenute dalla cultura; nella filogenesi come nell ontogenesi, si costruiscono e si mantengono nell incontro faccia a faccia

Dalla nascita PREREQUISITI Programmazione innata Relazione madrebambino TAPPE DELLO SVILUPPO DEL SÉ Non differenziazione tra sé e altro PROCESSI COGNITIVI E AFFETTIVI Assenza di mediazione cognitiva: Reazione automatica involontaria agli stimoli espressivi TIPO DI CONDIVISI ONE EMPATICA Contagio

PREREQUISITI TAPPE DELLO SVILUPPO DEL SÉ PROCESSI COGNITIVI E AFFETTIVI TIPO DI CONDIVISIONE EMPATICA Dalla fine del 1º anno Dal 2º anno Permanenza dell oggetto Riconoscimento differenziato delle emozioni altrui Linguaggio Differenziazione degli altri come entità distinte da sé Mediazione cognitiva semplice: Risposta agli stimoli espressivi e situazionali Associazione per mediazione linguistica Empatia per condivisione parallela, o egocentrica, basata sulla rappresentazione dell evento Dal 3º anno Dal 6º anno Metarappresentazione Teoria della mente Decentramento Differenziazione degli altri come dotati di stati interni indipendenti N.B. Le età sono indicative Mediazione cognitiva: Rappresentazione della prospettiva dell altro Rappresentazione del vissuto dell altro Empatia per condivisione partecipatoria, sempre più basata sulla rappresentazione del vissuto

PREREQUISITI TAPPE DELLO SVILUPPO DEL SÉ PROCESSI COGNITIVI E AFFETTIVI TIPO DI CONDIVISIONE EMPATICA Dall adolescenza Pensiero formale Consolidamento dell identità Mediazione cognitiva molto sofistica: Empatia per condizioni generali di vita Rappresentazione del vissuto possibile N.B. Le età sono indicative Le forme precedenti non scompaiono Generalizzazione a gruppi sociali

Asocial media perché: Sfruttano a propri fini la nostra tendenza sociale ma la stravolgono per la mancanza del rapporto fisico e dell anonimato, non permettono l espressione della socialità specificamente umana basata sul rapporto faccia a faccia e sul riconoscimento personale (programmazione biologica ed esperienza)

Asocial media perché: Ostacolano il riconoscimento dell umanità altrui Ostacolano l empatia Non favoriscono la socialità positiva: relazioni individualizzate, condivisione, cooperazione, altruismo Stimolano la socialità preumana anonima Stimolano l impulsività e il comportamento aggressivo

Asocial media perché: Fanno appello al cervello rettiliano: anonimato, aggressione, nesso tra sesso e aggressione, impulsività Attivano i circuiti del piacere in modo indifferenziato, polarizzato sull asse piacere-dispiacere (non differenziazione delle emozioni) Non permettono il decentramento da sé: egocentrismo fino al narcisismo

Asocial media perché: La parola è emotiva, priva della riflessione della parola scritta, anche se rimane «per sempre» Uso di slogan e categorie semplificate, che favoriscono la deumanizzazione Non favoriscono la riflessione, il pensiero evoluto, l autoconsapevolezza

Altre conseguenze: Effetti paradossali sullo sviluppo della fiducia Carenze nello sviluppo morale (irresponsabilità) Danno maggiore in chi ha minori risorse personali e sociali Danno maggiore in età evolutiva

Non dimentichiamo che: Il nostro funzionamento mentale dipende dall interazione tra la programmazione biologica e la cultura Gli strumenti culturali strutturano il nostro cervello e la nostra mente

Necessità di: Robuste esperienze di vita sociale reale Coltivare la parola scritta Coltivare il pensiero critico Coltivare l autoconsapevolezza