LA TESTIMONIANZA DELLA A.P.S.P. GIOVANNI ENDRIZZI DI LAVIS (TN) Accesso tardivo : improvvisa necessità di assistenza per il venir meno di esistenti possibilità di cura. 4 Symposio dell'euregio assistenza agli anziani - Innsbruck 6/11/2013
LA A.P.S.P. GIOVANNI ENDRIZZI In una Casa di soggiorno: 4 persone parzialmente autosufficienti bisognose di prestazioni socio-assistenziali ACCOGLIE In una Residenza Sanitaria assistenziale: 97 persone non autosufficienti, non assistibili a domicilio
CHI GESTISCE GLI INGRESSI IN R.S.A. L Unità Valutativa Multidisciplinare (U.V.M.) della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari: Valuta la condizione di non autosufficienza delle persone che fanno richiesta di ingresso in RSA Forma un elenco dinamico distrettuale e per singola RSA degli assistiti che possono entrare in RSA Comunica alla RSA, via via che si rendono disponibili i posti, i nominativi delle persone da accogliere
TIPOLOGIE DI ACCESSI ACCESSO ORDINARIO (a tempo indeterminato o determinato) ACCESSO D URGENZA A TEMPO INDETERMIANTO
L ACCESSO D URGENZA Le Direttive provinciali per l assistenza nelle RSA prevedono la possibilità di attivare - nelle RSA che ne danno la disponibilità posti letto per situazioni di urgenza non procastinabili, tra quelli accreditati ma non finanziati, per fronteggiare situazioni urgenti in cui manca la possibilità di un progetto assistenziale alternativo. E gestito dall U.V.M. distrettuale La permanenza della persona su posto letto non finanziato è temporanea, fino a quando si libera il primo posto letto negoziato nella stessa RSA.
I CASI DI URGENZA NELLA R.S.A. DI LAVIS Nel 2013: otto casi 7 casi di accesso tardivo per a) sopraggiunta incapacità del familiare di prendersi cura dell anziano a domicilio; b) emersione di una situazione non nota di grave difficoltà della rete familiare a garantire all anziano una adeguata assistenza c) anziani soli, senza fissa dimora o senza rete familiare 1 caso di urgenza per motivi sanitari (dimissione da ospedale)
LA RETE TERRITORIALE Nei casi di accesso tardivo la rete dei servizi territoriali si sostituisce alla rete familiare La rete dei servizi territoriali che supporta l anziano e il suo familiare é composta solitamente da: U.V.M. Medico di base Sindaco Assistente sociale Infermieri del distretto Medici specialisti Presidi ospedalieri
UN CASO ESEMPLARE Un anziano di 87 anni, molto compromesso sotto il profilo della salute, assistito esclusivamente da un familiare a domicilio Assenza di ulteriori parenti Il familiare caregiver è particolarmente fragile, incapace di prendersi cura del proprio caro, incapace per lungo tempo di rendersene conto Il familiare attiva ripetuti ingressi in ospedali della provincia di Trento e di fuori provincia, tutti destinati a durare poco Il familiare interferisce pesantemente nelle valutazioni e nelle decisioni mediche, avendo una formazione sanitaria
LEGENDA: LA COSTRUZIONE DELLA RETE Prima dell emergenza Durante l emergenza (1,5h) Nei 30 gg dopo l emergenza In futuro Supporto esclusivo U.V.M.
CRITICITÁ Eccessiva ristrettezza dei tempi di ingresso Ingresso traumatico per l anziano e il suo familiare (minacce di dimissioni, dimissioni effettive) Difficoltà nel creare il rapporto di fiducia con il familiare Necessità di prendersi cura anche del benessere psicofisico del familiare, per tutelare la qualità di vita dell anziano Difficoltà nel ricostruire il vissuto dell anziano in assenza di punti di riferimento attendibili, soprattutto quando l anziano non è in grado di comunicare
ASPETTI POSITIVI Risposta immediata ai bisogni assistenziali e sanitari dell anziano Presa in carico dell anziano nella sua globalità, grazie all attivazione sollecita e sincronica di tutti i professionisti dell equipe della RSA e al coinvolgimento dei vari nodi della rete territoriale Presa in carico del familiare con ripercussioni positive sul benessere dell anziano Ruolo di regia dell UVM
LA NOSTRA SFIDA L equipe della RSA di Lavis sta lavorando su un PROGETTO INTERNO DI MIGLIORAMENTO che mira a rafforzare la capacità dell equipe multiprofessionale di accogliere, osservare e valutare l anziano nel primo periodo critico, al fine di elaborare un Progetto Assistenziale Individualizzato in grado di valorizzare le risorse dell anziano e attenuarne le fragilità, coinvolgendo trasversalmente tutti i settori interni e attivando, laddove necessario, i nodi della rete territoriale.