Il prof. Mazzonetto dell Università IUAV ha presentato alcuni dei risultati di due ricerche Banca Dati sulla sicurezza e Best Practices. Banca Dati Le analisi di 26.000 casi su 30.000 presunti in Italia all anno su 4 annualità condotte secondo particolari metodologie matematiche hanno portato ad alcuni risultati significativi. Sono state sottolineate ad esempio le casistiche relative alla infortunistica della donna. Le donne si infortunano più dei maschi I dati forniti dalle rilevazioni della Polizia e dei Carabinieri indicavano la prevalenza degli infortuni maschili. 6 54,31% 56,46% 55,05% 55,13% 45,69% 43,54% 44,95% 44,87% 4 3 2 1 2002-2003 2003-2004 2004-2005 2005-2006
I dati sono stati trattati con modelli matematici innovativi tenendo presente che fonti autorevoli nazionali e internazionali dicono che le presenze sulle piste da sci sono in percentuale 60/40 fra maschi e femmine. I risultati sono evidenziati dal grafico successivo nel quale i dati precedenti sono razionalizzati tenendo presente la percentuale di presenza 40/60. 6 55,78% 53,61% 55,05% 54,97% 44,22% 46,39% 44,95% 45,03% 4 3 2 1 2002-2003 2003-2004 2004-2005 2005-2006 La donna quindi tende a infortunarsi in modo nettamente superiore al maschio. Le precedenti analisi hanno assunto una dimensione molto forte quando si è scesi a confrontare l infortunio agli arti inferiori in particolare al ginocchio. Le analisi fornite dai dati della polizia già indicavano una prevalenza femminile come indicato nel grafico successivo.
6 57,02% 55,81% 57,01% 4 42,98% 44,19% 42,99% 3 2 1 2003-2004 2004-2005 2005-2006 I dati razionalizzati in base alla percentuale di presenza 40/60 hanno proposto un quadro importante: 7 66,55% 65,45% 66,55% 6 4 3 33,45% 34,55% 33,45% 2 1 2003-2004 2004-2005 2005-2006
La donna ha una tendenza all infortunio agli arti inferiori doppia di quella dei maschi. La ricerca non ha proposto soluzioni poiché la scelta è stata quella di rilevazioni ed elaborazioni scientifiche. Ha solo suggerito che si formino sul tema dei gruppi di ricerca formati da: istruttori, medici, impiantisti, produttori, ingegneri biomeccanici, fisici, statistici, fisioterapisti. E stato poi presentato un altro dato interessante: lo snowboardista tende a fratturarsi con una percentuale più che doppia rispetto allo sciatore. LA BANCA DATI ha la dimensione di un volume di cinquecento pagine e per questo è stato proposto solo qualche risultato come ad esempio una interessante analisi degli infortuni in relazione alla caduta di neve fresca nelle stagioni. Ne risulta un dato importante: la situazione del manto nevoso influisce in modo importante sulla quantità degli infortuni. BEST PRATICES Il prof. Mazzonetto ha quindi presentato alcuni dei risultati di una ricerca condotta su una ventina di stazioni invernali in relazione alla qualità delle stesse in relazione ai fattori che determinano la sicurezza. Le stazioni sono state anche suddivise in quattro sezioni a seconda della loro qualifica: a) per bambini, b) per il comfort, c) logistica, d) qualità tecniche. Alcuni risultati statistici 59% Stazioni con distanza da un ospedale al di sopra della media (Km 26.59) 59% Stazioni con ambulatori pediatrici 65% Stazioni provviste di guardia medica 76% Centri di assistenza e verifica dei materiali con skiman specialisti 65% Noleggio con sterilizzazione 53% Noleggio senza sterilizzazione
47% Stazioni con noleggio casco, tute e vestiario 24% Stazioni noleggio casco con sterilizzazione 35% Stazioni con aeroporto distante al di sopra della media (km 92.97) 35% Stazione ferroviaria distante al di sopra della media (Km 26.94) 82% Stazioni con bus navetta gratuiti 88% Stazioni con parcheggio a meno di 50 mt 35% Stazioni con parcheggio distante da 50 a 100 mt 24% Stazioni con parcheggio distante da 100 a 200 mt 12% Stazioni con parcheggio distante da 200 a 500 mt 12% Stazioni con parcheggio più distante di 500 mt 65% Stazioni con servizio di trasporto dal parcheggio agli impianti con navetta 29% Stazioni con indicazioni condizioni neve 71% Stazioni con indicazione difficoltà delle piste 76% Stazioni con reti nei punti critici 59% Stazioni con ambulatori nelle stazioni 35% Stazioni con ambulatori con personale medico 53% Stazioni con particolari apparati sulle piste 41% Stazioni con servizi igienici riservati ai bambini Sono questi alcuni dei dati rilevati, ovviamente sperimentali, ma che potrebbero essere la base di una accurata successiva ricerca per stabilire il livello qualitativo delle stazioni italiane al fine di proporre dei modelli standard da applicare per avere stazioni sicure e quindi appetibili per i grandi flussi turistici internazionali.