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Strumenti Finanziari: VEXA ex art. 37 Reg. 1303/2013

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Sintesi Valutazione ex Ante (ex art. 37 Regolamento Generale (UE) n. 1303/2013) Strumenti Finanziari a supporto dell avvio di attività imprenditoriali nell ambito della Programmazione Comunitaria 2014-2020 di Regione Lombardia

INTRODUZIONE Nell ambito della Programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali e di investimento europei (cosiddetti Fondi SIE), gli Strumenti Finanziari costituiscono una categoria speciale di spesa; pertanto i regolamenti europei hanno introdotto una nuova disposizione per la quale gli strumenti finanziari devono essere progettati sulla base di una Valutazione ex Ante (VexA), che individui i fallimenti di mercato e i contesti di investimento subottimale, le relative esigenze di investimento, il possibile intervento del settore privato ed il valore aggiunto apportato. In particolare la VexA oggetto della presente sintesi, è redatta sulla base di quanto stabilito all articolo 37 Regolamento Generale (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, che disciplina contenuti minimali di un Vexa, ovvero: un'analisi dei fallimenti del mercato, delle condizioni di investimento subottimali e delle esigenze di investimento in relazione alle priorità di investimento in cui si colloca lo strumento finanziario proposto; una valutazione del valore aggiunto dello strumento finanziario proposto, della coerenza con altre forme di intervento pubblico che si rivolgono allo stesso mercato, delle possibili implicazioni in materia di aiuti di Stato, della proporzionalità dell'intervento previsto e delle misure intese a contenere al minimo la distorsione del mercato; una stima delle risorse pubbliche e private aggiuntive che lo strumento finanziario ha la possibilità di attivare fino al livello del destinatario finale (effetto moltiplicatore previsto); una valutazione delle lezioni tratte dall'impiego di strumenti analoghi e dalle valutazioni ex ante effettuate in passato, compresa una previsione circa il modo in cui tali lezioni saranno applicate in futuro; la strategia di investimento; un'indicazione dei risultati attesi e del modo in cui si prevede che lo strumento finanziario considerato contribuisca al conseguimento degli obiettivi specifici previsti, compresi gli indicatori per tale contributo; disposizioni che consentano di procedere, ove necessario, al riesame e all'aggiornamento della valutazione ex ante durante l'attuazione di qualsiasi strumento finanziario attuato in base a tale valutazione. ANALISI DEI FALLIMENTI DI MERCATO, DELLE CONDIZIONI DI INVESTIMENTO SUBOTTIMALI E DELLE ESIGENZE DI INVESTIMENTO L avvio di attività imprenditoriali e le start up innovative Nel 2014 sono nate in Lombardia circa 59.000 imprese, pari al 16% del totale delle imprese nate in Italia. Tuttavia, il numero di nuove imprese registrate nella Regione è fortemente diminuito nel periodo 2007-2014. 1

Grafico 1 Numero di imprese nate in Lombardia (2007-2014) Fonte: elaborazioni su dati ASR e ISTAT A fronte di tale dato, dall analisi del contesto emerge che: il tasso di natalità delle imprese è in decremento, ma ancora superiore ai livelli nazionali; diminuiscono le start up che, a tre anni dalla nascita, riescono a strutturarsi fino ad assumere la dimensione di PMI, inoltre il tasso di sopravvivenza delle imprese si dimezza tra il primo e il quinto anno dalla nascita; la classe dimensionale delle nuove imprese (in termini di addetti) va contraendosi, sia per effetto della focalizzazione su settori non labour intensive che in ragione delle difficoltà riscontrate nel raggiungere livelli di investimento importanti in fase iniziale; la quota di titolari di imprese individuali lombarde con meno di 30 anni è del 6,7%, nel 2014, in linea con la media nazionale; poco meno del 23% dei titolari di imprese individuali registrate in Lombardia è costituito da donne. Nel quadro del complesso delle attività imprenditoriali in fase di avvio, una peculiare forma di nuova impresa è costituita dalla start up innovativa, di cui alla Legge 221/12. Nel territorio nazionale si registra un totale di 3.512 start up innovative, di cui il 22% in Regione Lombardia (776 start up innovative registrate, di cui 111 registrate nel I trimestre 2015). Grafico 2 Numero di Start up innovative lombarde per anno di registrazione Fonte: elaborazioni su dati Registro delle imprese Sezione speciale 2

Analisi dei fabbisogni finanziari e dei canali di finanziamento delle imprese Sotto un profilo dell accesso ai canali di finanziamento da parte delle imprese in fase di avvio e delle PMI (anche già avviate), l andamento congiunturale rilevabile a livello regionale è caratterizzato da: una generale predisposizione degli istituti di credito a focalizzare la propria offerta, contrattasi negli ultimi anni a seguito della crisi economica del 2008, verso le imprese migliori ; uno scarso sviluppo del mercato dei capitali (es. AIM Alternative Investment Market); una bassa propensione al rischio da parte degli investitori privati. Tale scenario può implicare che le imprese in fase di avvio (e ancora di più quelle in fase di seed) incontrino difficoltà notevoli e crescenti nella raccolta di credito e/o capitale di rischio e che dunque debbano basarsi nelle primissime fasi della loro vita sulla dotazione iniziale di capitale proprio ricorrendo spesso alla propria close family. In generale, le imprese in fase di avvio per finanziarsi possono ricorrere a: capitale di debito (a breve, medio o lungo termine); capitale di rischio (tramite autofinanziamento o operatori istituzionali e/o canali alternativi di funding); finanziamenti pubblici e/o agevolati. Ogni specifica fase presenta caratteristiche diverse relative al fabbisogno finanziario dell azienda, come rappresentato dalla figura che segue: Figura 1 Le principali fonti di finanziamento delle imprese in fase di start up /mln 50 2 Crowdfunding 1 0,5 0,1 Amici e Famiglia Business Angels Venture Capitalist Private Equity Fonte: elaborazioni su dati European Crowdfunding Network IPO Fonte di finanziamento Analisi e quantificazione dei gap del sistema creditizio locale I gap di mercato individuati sono suddivisi in due tipologie, in coerenza con la Metodologia BEI, ovvero: gap riconducibili a fallimenti di mercato, ove sono definiti "fallimenti di mercato" gli aspetti non funzionanti del mercato privato in esame, che comportano un allocazione inefficiente delle risorse o assenza/carenza di intervento autonomo del mercato; 3

gap riconducibili a condizioni di investimento subottimali, ove sono definite "condizioni di investimento subottimali" le inefficienze rilevabili negli investimenti realizzati. La figura che segue sintetizza in forma grafica i gap di mercato individuati nel corso della gap analysis, evidenziando la tipologia di gap (I livello), la specificità (II livello) e la dimensione stimata. Figura 2 Gap di mercato individuati nel corso della gap analysis Oggetto di analisi Tipologia di gap Gap specifico Dimensione teorica (stime preliminari) Periodo 2015-2023 Annuali 1 Sotto-patrimonializzazione delle PMI, o "Equity gap" ~ 700 850 /mln di gap potenziale di patrimonializzazione strutturale per le MPMI ~ 100 /mln di gap potenziale di patrimonializzazione strutturale per le MPMI Avvio di attività imprenditoriali e capitale di rischio FALLIMENTI DI MERCATO Additional Credit Gap Rischio della mancata conferma dei livelli di investimento in Early Stage ~ 1 1,2 /mld di credit gap ~ 450 800 /mln di capacità addizionale di investimento ~ 120 140 /mln di credit gap ~ 70-100 /mln di capacità addizionale di investimento 2 CONDIZIONI DI INVESTIMENTO SUBOTTIMALI Accesso a canali di investimento in capitale di rischio alternativi: L AIM L equity crowfunding Analisi qualitativa ~ 8-12 /mln In Lombardia Analisi qualitativa n.a. TOTALE GAP ~ 2,2 3 /mld ~ 300 340 /mln Con riferimento ai fallimenti di mercato, si rilevano: 1. Il gap dovuto alla sotto-patrimonializzazione delle PMI (o equity gap ), stimato in termini percentuali in un ordine di ca. il 10% (fonte: elaborazioni su dati e indagini DVR Capital, La struttura finanziaria delle PMI ) del rapporto E/(D + E). Ciò determina un gap potenziale di patrimonializzazione strutturale, per la fascia di imprese in questione, compreso in un range preliminare tra ca. 700 e 850 /mln in termini di valore assoluto per il periodo 2015-2023 che, volendo esprimere un valore, del tutto esemplificativo in termini annui, può essere proporzionalizzato in maniera costante in ca. 100 /mln. 2. L Additional Credit gap, ovvero il credito non attivato a causa della situazione di sotto-patrimonializzazione strutturale delle imprese. Tale gap è stimabile in un range preliminare tra ca. 1 e 1,2 /mld per il periodo 2015-2023 che, volendo esprimere un valore del tutto esemplificativo, può essere proporzionalizzato in ca. 120 140 /mln annui per il periodo 2015-2023. 3. Il terzo fallimento di mercato individuabile in Lombardia è il rischio della mancata conferma dei livelli di investimento in Early Stage, stimato preliminarmente tra i 70 e i 100 /mln annui e tra i 450 e gli 800 /mln per il periodo 2015-2023. 4

Le condizioni di investimento subottimali riguardano principalmente lo sviluppo dei canali di finanziamento alternativi e innovativi, che sono in una fase ancora embrionale, per cui quindi risulta complessa una stima del gap. Tuttavia, volendo effettuare una stima che tenga in considerazione i trend registrati in Lombardia in merito agli investimenti in Venture Capital e in Private Equity, la sede legale delle start up innovative che si sono ad oggi rivolte alle Piattaforme e la distribuzione geografica delle Piattaforme di equity crowdfunding attive sul territorio nazionale, è possibile ipotizzare la dimensione potenziale del gap relativa al solo territorio lombardo nell ordine degli 8 12 /mln (~ 40% del gap nazionale) nel breve/medio periodo. VALORE AGGIUNTO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI, RISORSE PUBBLICHE E PRIVATE ADDIZIONALI E STRATEGIA DI INVESTIMENTO L Autorità di Gestione del POR FESR Lombardia 2014-2020 ( Autorità di Gestione, o AdG ) nell ambito della Priorità 3a, volta a promuovere l'imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende, anche attraverso incubatrici di imprese, e della Priorità 3d, volta a sostenere la capacità delle PMI di impegnarsi nella crescita sui mercati regionali, nazionali e internazionali e nei processi di innovazione, all interno dell Asse prioritario III Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese intende implementare: uno strumento finanziario denominato Linea Start e Re Start, a valere sull Azione III.3.a.1.1, che prevede Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro-finanza, che mira a dare supporto alle nuove imprese (spin-off, (re) start up e start up). uno strumento finanziario denominato Linea Sidecar, a valere sull Azione III.3.d.1.3 - Contributo allo sviluppo del mercato dei fondi di capitale di rischio per lo start up d impresa nelle fasi pre-seed, seed e early stage, volta ad attivare nuovi canali di finanziamento per lo start up d impresa (anche nelle fasi pre-seed e seed) e per il rafforzamento in generale delle imprese in early stage, supportando maggiormente l accesso al mercato dei capitali attraverso strumenti finanziari che facilitino il coinvolgimento degli operatori finanziari del settore (business angel, venture capital, private equity) e delle emergenti piattaforme di crowdfunding. Figura 3 Strategia di investimento degli strumenti finanziari previsti a valere sul POR FESR Lombardia 2014-2020 Bisogno Avvio di attività imprenditoriali e capitale di rischio 1 2 Strumento Finanziario LINEA START E RE START Prodotto finanziario Finanziamento a tasso agevolato a copertura delle spese ammissibili relative agli investimenti funzionali all avvio e/o al rilancio dell attività I destinatari beneficeranno inoltre di un contributo a fondo perduto a copertura delle spese relative alla redazione Business Plan/Piano di Sviluppo Professionale Destinatari target Start Imprese PMI costituite da non più di 24 mesi, con sede legale e/o operativa in Lombardia Aspiranti imprenditori (la cui impresa risulti attiva e iscritta al registro delle imprese entro 90 giorni dal Decreto di concessione dell'agevolazione) Start Professioni Liberi professionisti, in forma singola o associata (con specifici requisiti) Re Start Newco, che abbiano acquisito o intendano acquisire asset/rami aziendali di aziende pre-esistenti Imprese pre esistenti con un Piano di Rilancio Aziendale approvato da RL (ex Decreti n. 7623/2013 e 10210/2014 e smi) LINEA SIDECAR [In corso di definizione] 5

Nel documento è stata sviluppata in particolare l analisi riguardante il primo strumento finanziario (Linea Start e Re Start), mentre sono in corso di definizione gli approfondimenti riguardanti il secondo strumento finanziario (Linea Sidecar). In particolare, con riguardo alla Linea Start e Re Start, vengono analizzati: il valore aggiunto (VA) rispetto ad altre modalità di intervento (contributi a fondo perduto), analizzandone la dimensione quantitativa (QnVA) e la dimensione qualitativa (QIVA); le risorse pubbliche e private addizionali che lo strumento è in grado di generare. Valore aggiunto dello strumento finanziario La stima del QnVA della Linea Start e Re Start si basa sulle seguenti ipotesi preliminari: 1. dotazione iniziale ( Quota POR ) pari a 30 /mln; 2. tasso di cofinanziamento FESR pari al 50%; 3. l agevolazione è uno strumento combinato, composto da: a) un finanziamento agevolato (90%); b) un contributo sotto forma di sovvenzione a fondo perduto (10%). 4. quale ipotesi preliminare, si stima che la parte della Quota POR impiegata per la concessione dei finanziamenti alle imprese ammonti a ~27 /mln e la parte della Quota POR impiegata per la concessione dei contributi a fondo perduto ammonti a ~3 /mln (ipotizzando un agevolazione media pari a 65 /mgl); 5. relativamente al finanziamento a tasso agevolato, sono state ipotizzate le seguenti caratteristiche: a) durata massima degli investimenti di 18 mesi; b) durata del finanziamento tra i 3 e i 7 anni (si ipotizza una durata media di 5 anni, cui si aggiungono due anni di preammortamento); c) tasso di interesse 0. 6. concessione dei prestiti, a valere sulla dotazione iniziale del Fondo, per il 60% nel 2016 e per il 40% nel 2017; 7. erogazioni per tranches: 20% del finanziamento agevolato nell anno di concessione del finanziamento, 40% del finanziamento agevolato l anno successivo e il saldo del 40% nel secondo anno dalla concessione del finanziamento. La quantificazione del QnVA è stata determinata procedendo per step successivi: Step 1 - Analisi del QnVA nominale dell opzione contributo a fondo perduto e dell opzione strumento finanziario, senza prendere in considerazione né l effetto revolving né l intensità di aiuto, ovvero considerando il solo effetto leva nominale. Così calcolato, Il QnVA della quota UE risulta pari a 2 sia nel caso dell opzione a fondo perduto che nel caso del finanziamento agevolato. Step 2 - Analisi dell effetto revolving nella stima del QnVA, ovvero del valore aggiunto derivante dalla possibilità di reimpiego dei rimborsi allo strumento finanziario per altre PMI. Il QnVA della quota UE, considerando anche l effetto revolving, 6

risulta pari a 2 nel caso dell opzione a fondo perduto e a quasi 2,46 nel caso dello strumento finanziario, tenendo conto anche dell ipotesi che parte dei prestiti potrebbero non essere rimborsati (cd sofferenze). Step 3 - Analisi del QnVA della quota UE, basato sull ESL. In questo caso il QnVA è pari a 1 nel caso dell opzione a fondo perduto e a quasi 2,68 nel caso dello strumento finanziario senza considerare la rotazione del Fondo (pari a 3,30 considerando l effetto revolving). Tabella 1 Stima del QnVA Accanto all aspetto quantitativo è stata presa in considerazione anche la dimensione qualitativa del valore aggiunto (QlVA), che considera alcuni elementi qualitativi, brevemente rappresentati nella tabella che segue: Tabella 2 Dimensione qualitativa del valore aggiunto QlVA Elementi qualitativi Fondo perduto Finanziamento agevolato Continuità 1 1 Apprendimento dall'esperienza 1 1 Responsabilizzazione dei destinatari finali 1 Sostenibilità nel medio-lungo periodo 1 Totale 2 4 Risorse pubbliche e private addizionali Considerando la dotazione ipotizzata dello strumento finanziario pari a 30 /mln, la Quota FESR di 15 /mln permette di attivare ulteriori 15 /mln quale cofinanziamento nazionale e regionale o Quota Italia. Va infine considerato che, dato l effetto revolving strutturale negli strumenti finanziari similari alla Linea Start e Re Start, i rimborsi al Fondo possono essere impiegati per altri prestiti ai destinatari. Pertanto, sulla base delle stime preliminari effettuate, Linea Start e Re Start permetterebbe di mobilitare quasi 7 milioni di euro grazie a tale effetto revolving. Sempre sulla base delle simulazioni svolte, quindi, le risorse aggiuntive totali attivabili sono quasi 22 milioni di euro. L effetto leva nominale (QnVA nominale) della Linea Start e Re Start risulta pari a 2, mentre, considerando la turnazione del Fondo, o effetto revolving, l effetto leva risulta pari a 2,46, 7

ovvero, per ciascun euro di contributo UE, la Linea Start e Re Start permette di investire nel sistema produttivo lombardo 2,46 euro. Tabella 3 Stima delle risorse aggiuntive attivabili dal Fondo ed effetto leva Risorse aggiuntive attivabili dalla Linea Start e Re Start ( /000) a Dotazione iniziale totale ( /000) 30.000 b Quota POR ( /000) 30.000 c=a Investimenti generati grazie alla dotazione iniziale ( /000) 30.000 d=b*50% Quota FESR ( /000) 15.000 e=b*50% Quota Italia 15.000 f=e Totale risorse aggiuntive da cofinanziamento 15.000 g Totale risorse aggiuntive da effetto revolving 6.864 h=f+g Totale risorse aggiuntive mobilitate 21.864 i=c+g Totale Investimenti Generati 36.864 j=c/d QnVA nominale (Effetto leva nominale) 2,00 k=i/d QnVA con effetto revolving 2,46 Strategia di investimento Al fine di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, sia innovative che tradizionali, in grado di incidere sulla produttività e competitività del tessuto socio-economico Regione Lombardia ha definito una strategia improntata sui seguenti criteri guida: rimodulazione della Linea di intervento n. 8 FRIM Start Up e Re Start per tener conto dell esperienza pregressa, ampliando il target di potenziali beneficiari; sviluppo di uno strumento finanziario innovativo dedicato a start up ad alto potenziale di crescita, che prevede l addizionalità di risorse finanziarie di investitori privati (sia finanziari sia corporate) rispetto alle risorse regionali; complementarietà degli strumenti finanziari di cui sopra per evitare rischi di sovrapposizione e massimizzare l efficacia e la chiarezza verso le imprese potenzialmente interessate; attivazione di misure di accompagnamento (anche tramite voucher) alle start up o alle potenziali start up nell ambito di un sistema coordinato di assistenza; massimizzazione delle sinergie con gli ambienti abilitanti promossi da Regione Lombardia, quale ad esempio la piattaforma Open Innovation, al fine di facilitare l incontro di domanda e offerta di innovazione e di risorse finanziarie. Nello schema di seguito riportato vengono delineate le caratteristiche principali della Linea Start e Re Start. Tabella 4 La Linea Start e Re Start DOTAZIONE 30 /mln a valere sul POR FESR Lombardia 2014-2020. Si aggiungono ulteriori 5,8 /mln per l implementazione dei servizi di affiancamento alle imprese ammesse all agevolazione. 8

SOGGETTI BENEFICIARI L'intervento Start si rivolge a due gruppi di beneficiari: Start Imprese, che include: aspiranti imprenditori, imprese neocostituite (PMI); Start Professioni, che include Liberi professionisti singoli o associati. OGGETTO DELL'INTERVENTO Finalità Interventi ammissibili Durata dell'intervento Re Start è rivolto a: Newco, che abbiano acquisito o intendano acquisire asset/rami aziendali di aziende pre-esistenti; Imprese pre esistenti, che risultino beneficiare ai sensi del bando - Piano di Rilancio Aziendale (ex Decreti n. 7623/2013 e 10210/2014 e smi). Potranno essere valutati eventuali criteri di premialità quali ad esempio: (i) ricadute interne positive per i lavoratori, attraverso introduzione di metodologie e strumenti di Smart Working; (ii) ricadute esterne positive per gli utenti, attraverso l introduzione di prodotti e servizi che garantiscano un impatto sociale positivo sul territorio (Social Innovation), (iii) collaborazioni con università e centri di ricerca; (iv) ricadute positive sull indotto e valorizzazione della filiera; (v) collegamento con il percorso garanzia giovani Favorire: l avvio di nuove iniziative imprenditoriali, a supporto dell autoimprenditorialità, della creazione di impresa e dell auto-impiego ( Start ) il rilancio di imprese pre-esistenti, anche tramite la costituzione di nuove società (Newco) ( Re Start ) Investimenti per spese funzionali all avvio e/o il potenziamento di imprese neo-costituite o in fase di ristrutturazione, oppure per spese funzionali all avvio e/o il potenziamento di attività di lavoro libero professionale, anche attraverso la nascita di studi professionali. Le spese ammissibili potranno ricomprendere a titolo esemplificativo: Spese per servizi di accompagnamento (quale ad es. la predisposizione del Business Plan o del Piano di Sviluppo Professionale) o per altre tipologie di servizi strettamente funzionali all avvio d impresa; Spese per investimenti strettamente funzionali all avvio di impresa o dell attività di lavoro libero-professionale quali: asset materiali; asset Immateriali; scorte; spese per il personale; spese generali. Fino a 18 mesi Tipologia di agevolazione Strumento combinato composto da una quota a titolo di contributo a fondo perduto e da una quota a titolo di finanziamento a tasso agevolato, con un peso preponderante della componente rotativa. Intensità di aiuto L agevolazione che coprirà il 100% della spesa complessiva ammissibile, nel rispetto del Reg. (UE) n. 1407/2013 (cd de minimis). 9

Caratteristiche dell agevolazione Con riferimento alla componente a titolo di finanziamento agevolato, il finanziamento sarà a medio termine con risorse a valere esclusivamente sul fondo regionale, con un tasso pari a zero IMPLICAZIONI IN TERMINI DI AIUTI DI STATO L analisi di compatibilità della struttura della Linea Start e Re Start con la disciplina sugli aiuti di Stato evidenzia i seguenti elementi: aiuti agli investitori: non è previsto il cofinanziamento da parte di investitori privati, quindi non si realizza un aiuto di Stato per tali investitori; aiuti al soggetto gestore: il soggetto gestore sarà in house e la relativa remunerazione è disciplinata dagli Articoli 12 e 13 del Reg. (UE) 1303/2013 nonché da quanto previsto dalla normativa e dalla giurisprudenza in merito di inhouse, in coerenza nello specifico con la l.r. 30/2006 e ss.mm. Nel caso della Linea Start e Re Start con il presente finanziamento si concedono invece aiuti ai destinatari finali in quanto è previsto un tasso di interesse agevolato per i destinatari e un contributo a fondo perduto per la copertura di alcune spese ammissibili. È quindi necessario calcolare l Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL), ovvero l ammontare del beneficio che l impresa riceve, attualizzando alla data del prestito la differenza tra il tasso di interesse di mercato e il tasso adottato, applicati su ciascuna rata del prestito, e considerando la durata del periodo di rimborso. Di conseguenza, tale aiuto potrà essere, in alternativa anche utilizzando bandi a doppio binario, inquadrato come: o aiuti in de minimis nel rispetto delle disposizioni del Reg. (UE) n. 1407/2013 (campo di applicazione e definizioni, aiuti deminimis e soglia, calcolo dell ESL, criteri di cumulo e controlli); in particolare l aiuto per singola impresa unica non potrà superare i livelli massimi di investimento che possono rientrare nell ambito di applicazione della soglia deminimis, ovvero l ESL risulta inferiore a 200.000 euro in tre esercizi finanziari o aiuti in esenzione da notifica ai sensi del Reg. UE) 651/2014 (cd Regolamento di esenzione per categoria ), in quanto, previa comunicazione in SANI3 al momento del bando, conformi ai principi generali di cui agli artt. 1-12 del Reg. ed alla disciplina di una delle categorie di esenzione applicabili alle start-up. Date le caratteristiche previste per il prodotto finanziario ipotizzato per la Linea Start e Re Start, probabilmente l ESL risulterà inferiore alla soglia richiesta per l applicazione del Regolamento De minimis, con la conseguente necessità di applicarne ai singoli beneficiari intesi come impresa unica tutte le relative condizioni di tale Regolamento (campo di applicazione e definizioni, aiuti deminimis e soglia, calcolo dell ESL, criteri di cumulo e controlli). 10

INSEGNAMENTI TRATTI DA STRUMENTI ANALOGHI Le scelte alla base dell impostazione della Strategia d investimento della Linea Start e Re Start sono state influenzate dall analisi dell esperienza pregressa di Regione Lombardia nell adozione di strumenti finanziari. 1. Il Fondo di rotazione per l imprenditorialità (FRIM) - Linea 8, gestito da Finlombarda S.p.A., è stato attuato nel 2013-2014 con l iniziativa Start up e Re Start, la quale si colloca all interno della strategia perseguita da Regione Lombardia di sostegno non solo alla nascita di nuove imprese tramite interventi integrati, ma anche al rilancio delle attività esistenti. Si tratta quindi di un ampliamento dei destinatari ammessi al Fondo rispetto a precedenti esperienze, che correlavano maggiormente l ammissibilità al Fondo alla situazione soggettiva dell imprenditore/socio. È stato inoltre ridefinito il concetto di start up, comprendendo sia le imprese di nuova creazione sia quelle che sorgono da processi di ristrutturazione aziendale, incluse le micro, piccole e medie imprese che intendono realizzare percorsi di rilancio e discontinuità (Re Start). Il Fondo è stato attuato tramite un avviso ad ottobre 2013, sospeso nel 2014 a seguito adeguamenti normativi (nuovo regolamento de minimis ed integrazione di risorse) e riaperto a luglio 2014. 2. In precedenza, il Fondo di rotazione per l imprenditorialità (FRIM) - Linea 8, gestito da Finlombarda S.p.A., è stato attuato nel 2011 con l iniziativa Start up. L iniziativa aveva la finalità di favorire la nascita di nuove imprese da parte di soggetti con maggiore rischio occupazionale e di esclusione dal mercato del lavoro. I destinatari erano le imprese, iscritte al Registro delle Imprese da non più di 12 mesi e con sede operativa in Lombardia, individuali e familiari con titolare giovane o donna o soggetto svantaggiato residente in Regione da almeno 5 anni, o società di persone o di capitali con almeno i due terzi del totale dei componenti costituiti da giovani e/o donne e/o soggetti svantaggiati residenti in Regione da almeno 5 anni. 3. Legge Regionale n. 1/1999 "Politiche regionali del lavoro e dei servizi per l impiego" prevede un Fondo di rotazione volto a favorire e incentivare l avvio di nuove attività imprenditoriali giovanili e femminili (istituito presso Finlombarda S.p.A. e la cui attuazione è attualmente chiusa). I destinatari sono nuove imprese (ovvero imprese con sede legale ed operativa in Lombardia iscritte al Registro delle Imprese, alla data di presentazione della domanda, da non prima di 18 mesi) costituite in forma di società di persone e società di capitali costituite per i 2/3 da giovani in età dai 18 ai 35 anni compiuti o da donne. Le imprese possono beneficiare di un finanziamento agevolato fino all 80% dell'investimento di ammontare tra 15.000 e 100.000 euro e con una durata tra i 3 e i 10 anni (con al massimo 2 anni di preammortamento). È previsto un cofinanziamento bancario e il tasso di interesse è costituito dalla media ponderata del tasso applicato a valere sul Fondo e il tasso applicato dall Istituto di credito convenzionato. 4. Sempre a valere sul Fondo di rotazione di cui alla LR 1/1999, la LR 22/2006 ha previsto interventi volti a sostenere, favorire ed incentivare l avvio di nuove attività imprenditoriali, di lavoro autonomo ed indipendente, con particolare attenzione alle fasce deboli (giovani, donne e soggetti svantaggiati). Tale iniziativa è stata attuata con un bando nel 2007 e un bando nel 2009, gestito da Finlombarda S.p.A.. I destinatari sono nuove imprese costituite in forma di società di persone e/o di capitali, composte per i 2/3 da giovani in età dai 18 ai 35 anni compiuti e/o da donne e/o soggetti svantaggiati. Si aggiungono: 11

le nuove ditte individuali e le imprese familiari operanti esclusivamente nel settore manifatturiero (Codice Ateco 2007 C) e dei servizi alle imprese ed alle persone (Codici Ateco 2007 L - Attività immobiliari, M - Attività professionali, scientifiche e tecniche, N - Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese e S 96 - Servizi per la persona); i nuovi Studi Associati e Società Professionali operanti in settori tecnico scientifici (Codici Ateco 2007 M 71 e 71.2 - Attività degli studi di architettura e di ingegneria, collaudi ed analisi tecniche); le nuove imprese costituite a seguito di spin-off universitari o allocate presso Incubatori di impresa; le nuove imprese operanti nel settore dei servizi di cura per l infanzia (Codice Ateco 2007 Q 88.91). Figura 4 SWOT Analysis da strumenti finanziari comparabili a Linea Start e Re Start Inclusione tra i destinatari degli aspiranti imprenditori (Start up e Restart) Inclusione tra i beneficiari dei liberi professionisti in forma associata (LR 22/2006) Varietà delle tipologie di spese ammissibili all interno della macro-finalità avvio / riavvio di impresa Combinazione di diverse modalità di supporto Superamento della logica del cofinanziamento bancario (Start up e Restart) Basso tasso di ammissione delle domande pervenute a causa dei criteri di selezione dei progetti molto improntati su innovatività di prodotto, di processo e organizzativa (Start up e Restart) Esclusione dei liberi professionisti (FRIM Start up) Limitazione ad alcune fasce di destinatari target tra cui ad es. gruppi svantaggiati, giovani, donne (logica presente nei bandi precedenti ma già superata con Start up e Restart) Integrazione di diverse forme di supporto Inclusione dei liberi professionisti tra i beneficiari Adozione di modalità che favoriscano l'aumento del tasso di ammissione delle domande Definizione di percorsi differenziati per l avvio di imprese tradizionali e delle imprese ad alto potenziale Rischio di concentrazione su progetti al alto contenuto innovativo a scapito dei settori tradizionali Complessità delle procedure istruttorie Dispersione della responsabilità della valutazione dei progetti tra diversi soggetti RISULTATI ATTESI E CONTRIBUTO DELLO STRUMENTO FINANZIARIO AGLI OBIETTIVI STRATEGICI Gli strumenti finanziari ipotizzati contribuiscono ad alimentare i seguenti indicatori del POR FESR 2014-2020. Le tabelle che seguono illustrano a quali indicatori di risultato e di output del POR ciascuno strumento previsto da Regione Lombardia contribuisce: 12

Tabella 5 Contributo dello strumento finanziario agli indicatori di risultato del POR FESR Lombardia 2014-2020 Indicatori di risultato del POR FESR Lombardia 2014-2020 Asse/Obiettivo specifico Asse III/Ob. 3a.1 Nascita e consolidamento delle micro, piccole e medie imprese Indicatore Tasso di sopravvivenza delle imprese nei 5 anni successivi Unità di misura Valore di base Anno di riferimento Target intermedio (2018) Valore obiettivo al 2023 SF che contribuisce a raggiungere il valore obiettivo/target % 49,10 2011 55,00 Linea Start e Re Start Tabella 6 Contributo dello strumento finanziario agli indicatori di output del POR FESR Lombardia 2014-2020 13