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prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 1

Definizione dell adhd (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) L ADHD è un disordine dello sviluppo neuropsichico dello studente caratterizzato da incapacità a mantenere attenzione prolungata,da impulsività e iperattività. Il disturbo ha un origine multifattoriale. Tra i vari fattori che possono intervenire nello sviluppo dell ADHD quelli maggiormente sostenuti sono i fattori neurobiologici. prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 2

Criteri diagnostici per l'adhd 1) Disattenzione: non riesce a prestare attenzione ai particolari o commette errori di distrazione nei compiti scolastici, sul lavoro o in altre attività; ha difficoltà a mantenere l'attenzione sui compiti o sulle attività di gioco; - non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente; non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici, le incombenze o i doveri sul posto di lavoro (non a causa di un comportamento oppositivo o di incapacità di capire le istruzioni); ha difficoltà a organizzarsi nei compiti e nelle attività; evita, prova avversione o è riluttante a impegnarsi in compiti che richiedono sforzo mentale protratto (come compiti a scuola o a casa); perde gli oggetti necessari per i compiti o le attività (ad es. giocattoli, compiti di scuola, matite, libri o strumenti); è facilmente distratto da stimoli estranei; è sbadato nelle attività quotidiane. prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 3

2) Iperattività: Muove con irrequietezza mani o piedi o si dimena sulla sedia; lascia il proprio posto a sedere in classe o in altre situazioni in cui ci si aspetta che resti seduto; scorrazza e salta dovunque in modo eccessivo in situazioni in cui ciò è fuori luogo (negli adolescenti o negli adulti, ciò può limitarsi a sentimenti soggettivi di irrequietezza); ha difficoltà a giocare o a dedicarsi ad attività divertenti in modo tranquillo; è spesso "sotto pressione" o agisce come se fosse "motorizzato"; - parla troppo. 3) Impulsività: "spara" le risposte prima che le domande siano state completate; ha difficoltà ad attendere il proprio turno; interrompe gli altri o è invadente nei loro confronti (ad es. si intromette nelle conversazioni e nei giochi). prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 4

Quali caratteristiche possono trovarsi associate all ADHD? Bassa autostima, difficoltà nell auto-regolare le emozioni (es. la rabbia), problemi comportamentali (avere atteggiamenti oppositivi e provocatori ecc.), difficoltà o disturbi specifici nella letto-scrittura, nella grafia, nel calcolo; difficoltà di pianificazione deficit nella memoria di lavoro; difficoltà nell organizzare il discorso; demotivazione allo studio; poca coordinazione motoria, predisposizione ad incidenti (per le scale, in bicicletta, ecc.), tic, ansia, enuresi, tratti depressivi. prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 5

Adhd: disturbo di autoregolazione prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 6

Differenze tra DSM IV e DSM V nella valutazione dell ADHD Nel DSM IV per fare la diagnosi di ADHD occorre che i sintomi chiave di questa sindrome (disattenzione,iperattività e impulsività) devono essere presenti per almeno sei mesi ed aver fatto la loro comparsa prima all età di sette anni. La diagnosi si basa sulla presenza di sei o più dei nove sintomi di disattenzione, e/o sei o più dei nove sintomi di iperattività/impulsività. Secondo il DSM-IV per fare diagnosi di ADHD occorre che i sintomi impediscano il funzionamento sociale del bambino e che la compromissione funzionale sia presente in almeno due diversi contesti sociali. Nel DSM V la definizione di ADHD è stata aggiornata modificando i criteri diagnostici in base all età del bambino per confermare la diagnosi, il bambino deve presentare i sintomi prima dei dodici anni, e non più prima dei sette. Inoltre sono state apportate modifiche per descrivere più accuratamente la patologia in età adulta. prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 7

Accorgimenti per aiutare lo studente con ADHD a migliorare il rapporto con i compagni di classe Rinforzare gli studenti quando includono lo studente con ADHD Programmare attività in cui lo studente con ADHD possa dare il suo contributo. Programmare attività nelle quali la riuscita dipende dalla cooperazione tra gli alunni prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 8

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione - Direzione Generale per lo Studente, L Integrazione, la Partecipazione e La Comunicazione - Ufficio 6 Prot. N. 4089-15/6/2010 Si ritiene opportuno che tutti i docenti: predispongano l ambiente nel quale viene inserito inserito lo studente con ADHD in modo tale da ridurre al minimo le fonti di distrazione. Prevedano l utilizzo di tecniche educative di documentata efficacia(es.aiuti visivi, introduzione di routine, tempi di lavoro brevi o con piccole pause, gratificazioni immediate, procedure di controllo degli antecedenti e conseguenti). I docenti inoltre dovrebbero avvalersi dei seguenti suggerimenti: Definire con gli studenti poche e chiare regole di comportamento da mantenere all interno della classe. Concordare con l alunno obiettivi comportamentali e didattici realistici da raggiungere nel giro di qualche settimana. Allenare lo studente ad organizzare il proprio setting Occupparsi della corretta scrittura dei compiti sul diario prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 9

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione - Direzione Generale per lo Studente, L Integrazione, la Partecipazione e La Comunicazione - Ufficio 6 Prot. N. 4089-15/6/2010 Incoraggiare l uso di diagrammi di flusso, tracce, tabelle, parole chiave per favorire l apprendimento. Favorire l uso del computer e di enciclopedie e vocabolari multimediali. Assicurarsi che durante l interrogazione, l alunno abbia ascoltato e riflettuto sulla domanda e incoraggiare una seconda risposta qualora tenda a rispondere frettolosamente Organizzare prove scritte suddivise in più parti Comunicare chiaramente i tempi necessari per l esecuzione del compito. Valutare gli elaborati scritti in base al contenuto, senza considerare esclusivamente gli errori di distrazione, valorizzando il prodotto e l impegno profuso piuttosto che la forma. Le prove scritte dovrebbero essere suddivise in più quesiti. Evitare di comminare punizioni mediante un aumento dei compiti per casa, una riduzione dei tempi di ricreazione e gioco, l eliminazione dell attività motoria, l esclusione della partecipazione alle gite. Le gratificazioni devono essere ravvicinate e frequenti. prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 10

. Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento In merito al Decreto Ministeriale 16 Gennaio 2009 n 5 è auspicabile che i docenti considerino i fattori presenti nella diagnosi ADHD prima di procedere alla valutazione dello studente. Si sottolinea l importanza e delicatezza della valutazione periodica del comportamento dello studente (voto di condotta). Occorre infatti tenere conto del fatto che il comportamento di uno studente con ADHD è condizionato fortemente dalla presenza dei sintomi del disturbo. Sarebbe pertanto auspicabile che la valutazione delle sue azioni fosse fatta evitando di attribuire valutazioni negative per comportamenti che sono attribuibili a fattori di tipo neurobiologico. prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 11