METODOLOGIA DELLA VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI



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Transcript:

All. A METODOLOGIA DELLA VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI ai sensi del vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 26

SISTEMA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI AMBITO DI APPLICAZIONE: dipendenti CISSACA OBIETTIVO CCNL: migliorare i risultati nella P.A. MEZZO CCNL: valorizzare le risorse umane La valutazione è un processo attraverso il quale si giunge ad esprimere un giudizio sul valore di un fenomeno, oggetto o persona, in rapporto a determinati parametri prestabiliti. La valutazione assume un importanza centrale e diviene lo strumento base per stabilire una relazione equa fra: CONTRIBUTO INDIVIDUALE e RICOMPENSE Il CCNL imposta un meccanismo di duplice innovazione nella gestione dei dipendenti: a) promuove il riconoscimento della qualità del lavoro individuale; b) comporta l applicazione di un sistema equo di ricompense relative all apporto individuale (equo in quanto formato su processi valutativi che devono essere trasparenti e condivisi) La P.A. deve costruire un sistema permanente di valutazione dei dipendenti e deve dotarsi di competenze metodologiche e tecniche per poter svolgere questo arduo compito. Con il termine generale valutazione del personale si intende riferirsi a diverse valutazioni nelle quali sono coinvolte in modo diverso le singole persone; ciò non significa che si giunge ad esprimere un giudizio sul valore delle persone. Compito di chi valuta è dunque quello di esprimere dei giudizi sulle caratteristiche del lavoro svolto, sulle caratteristiche delle prestazioni, sulle potenziali capacità degli individui. Infatti è importante sottolineare che il fine principale di ogni processo di valutazione all interno dell Ente è sempre quello di migliorare i risultati gestionali. L istituto contrattuale per avviare un sistema di ricompense è la produttività individuale. 27

VERIFICA INTERMEDIA Nominativo del valutato Valutatore: Direttore Responsabile Area Amministrativa Responsabile Area Sociale di Base Responsabile Area Sociale Integrativa Responsabile Area Sociale Specialistica Data Effettuazione colloquio: SI NO Eventuali osservazioni del valutatore: Eventuali osservazioni del valutato: Il Valutato Il Valutatore 28

VALUTATO: AREA: UNITÀ ORGANIZZATIVA: CATEGORIA: PROFILO: Data assunzione: Percorso lavorativo: Corsi di formazione: gg lavorati : 233 gg malattia: gg aspettativa: Fasce: 1 0 2 1-77 3 78-154 4 155 222 5 223-233 Tale scheda è da compilarsi ad opera dell ufficio personale entro la fine del mese di gennaio successivo al periodo di valutazione; per i gg lavorati si parte da un dato convenzionale di 233 giorni e si scalano i gg di malattia e di aspettativa. Il risultato ottenuto viene parametrato secondo le fasce sopraesposte. Si precisa che i giorni di malattia usufruiti per terapie salvavita, (es. emodialisi, chemioterapia, trattamento riabilitativo per soggetti affetti da AIDS) sono esclusi dal computo della malattia. 29

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE 1) Capacità operativa Capacità di svolgere i compiti assegnati in maniera accurata e con continuo impegno per ottenere l esito previsto in termini di parametri predefiniti. a. Non ha sufficiente consapevolezza del proprio ruolo professionale e dei compiti assegnati. b. Ha una sufficiente consapevolezza del proprio ruolo professionale e dei compiti ad esso relativi. Non sempre verifica la qualità delle prestazioni rese, che talvolta vengono eseguite senza la necessaria precisione. c. Interpreta correttamente il proprio ruolo professionale. Verifica sistematicamente la qualità delle prestazioni rese, che risultano sempre adeguate. d. Ha piena consapevolezza del proprio ruolo e ricerca costantemente la qualità delle prestazioni rese, mantenendola a livelli elevati, e risultati migliori. 2) Iniziativa Capacità di influenzare attivamente gli eventi senza attendere che questi avvengano in maniera autonoma, agendo anche senza sollecitazioni esterne. a. Adotta comportamenti non propositivi, non reagendo neanche di fronte a sollecitazioni esterne. b. Reagisce alle situazioni di necessità solo su sollecitazioni. c. Intraprende spontaneamente azioni e/o propone soluzioni in situazioni di necessità. d. Influenza attivamente gli eventi anticipando i problemi. 3) Organizzazione del proprio lavoro Capacità di impiegare efficacemente i tempi e le altre risorse disponibili per eseguire compiti previsti, per raggiungere i risultati prefissati tenendo conto delle priorità. a. Manifesta difficoltà nell organizzazione delle proprie attività. b. Riesce ad organizzare sufficientemente a fronte di flussi di lavoro regolari e quantitativamente contenuti. Ricerca frequentemente il supporto di superiori e di colleghi. c. Organizza in autonomia le attività assegnate in situazioni standard. d. Organizza efficacemente le proprie attività anche in presenza di situazioni impreviste. 4) Disponibilità ai rapporti con gli utenti Capacità di integrazione con gli altri in modo costruttivo rispondendo positivamente, con il proprio atteggiamento, alle situazioni ed agli interlocutori. a. Dimostra scarsa propensione a comprendere le necessità degli altri e ad entrare in rapporto con loro. b. È disponibile nei confronti delle richieste altrui purché esse siano ben precisate, ma non sempre riesce ad entrare in rapporto con gli interlocutori. c. Interpreta correttamente le richieste e gli atteggiamenti dei propri interlocutori riuscendo a stabilire con loro relazioni positive. d. Entra in comunicazione con gli interlocutori, ne comprende le esigenze, mettendo in atto comportamenti e relazioni appropriate. 30

5) Capacità di adattamento operativo Capacità di cogliere il mutare delle situazioni mostrandosi disponibile verso idee e proposte altrui, adeguando di conseguenza il proprio comportamento al fine di conseguire i risultati attesi o nuove opportunità. a. Dimostra difficoltà a lavorare con le altre persone e ad adattarsi ai cambiamenti. b. Presenta difficoltà a lavorare con le altre persone ed adattarsi ai cambiamenti. Accetta i consigli per modificare il proprio approccio in varie situazioni. c. Sviluppa relazioni positive con i colleghi e riesce a conseguire i risultati attesi in contesti e/o situazioni variabili. d. Si comporta positivamente nei confronti dei cambiamenti, valorizzando gli elementi positivi e modificando di conseguenza il proprio comportamento al fine di conseguire i risultati attesi o di cogliere nuove opportunità. 6) Aggiornamento e sviluppo proprie competenze Capacità di applicarsi in maniera proficua utilizzando lo studio e l esperienza per migliorare le proprie conoscenze e sviluppare le proprie competenze a. Manifesta disinteresse a cogliere le opportunità di arricchimento professionale e ne trae scarso profitto. b. Usa le proprie conoscenze come strumento di risoluzione dei problemi; coglie eventuali occasioni di miglioramento professionale ed è disposto a trasferire le proprie conoscenze solo se richiesto. c. È interessato ad ampliare ed approfondire le proprie conoscenze tecnico-professionali, cogliendo le opportunità di aggiornamento offerte. d. Mette sempre a disposizione degli altri le proprie conoscenze ed esperienze, ricerca e propone opportunità di miglioramento professionale per sé e per gli altri. 7) Soluzione dei problemi Orientamento a ricercare risposte più adatte alle situazioni difficili, definendo o proponendo le alternative. a. Manca di una visione d insieme e, di regola, affronta ciascun problema in maniera isolata rispetto al contesto in cui si colloca. b. Riesce ad affrontare un numero limitato di problemi, fornendo soluzioni adeguate, anche se non ottimali. c. Riesce ad affrontare con un sufficiente livello di approfondimento più problemi selezionandone gli elementi essenziali e individuando soluzioni operativamente utili. d. Pone in relazione tra loro diverse e complesse variabili con un elevato livello di approfondimento. Le soluzioni proposte ottimizzano i dati a disposizione in una visione d insieme. 8) Predisposizione atti, documenti ed elaborati Capacità di realizzare atti, documenti ed elaborati a. Predispone atti, documenti ed elaborati che spesso non sono corretti o sono poco chiari. b. Predispone atti, documenti ed elaborati discretamente comprensibili, anche se il tempo impiegato per la loro stesura risulta spesso eccessivo. c. Redige nei tempi necessari atti, documenti ed elaborati. 31

d. Elabora nei tempi ottimali atti, documenti ed elaborati, bilanciando adeguatamente analiticità e sinteticità. 9) Disponibilità ad attività non predeterminate Disponibilità a cimentarsi in attività con alto grado di autonomia o non predeterminate, sapendo interpretare funzioni professionali non esattamente definite per ricercare nuove opportunità. a. Mostra resistenza all assunzione di incarichi in presenza di presunte difficoltà. b. Esercita il necessario grado di autonomia professionale solo in presenza di sollecitazioni. c. Esercita il necessario grado di autonomia professionale e mostra di saperlo gestire correttamente. d. Si assume sempre la responsabilità di attività non predeterminate, gestendole in modo concreto e si assume l onere di proposte. 10) Orientamento ai risultati e capacità di innovazione Capacità di indirizzare costantemente la propria ed altrui attività al conseguimento degli obiettivi previsti fornendo stimoli per ricondurre l azione nei binari voluti. Attitudine ad ampliare i possibili approcci alle situazioni ed ai problemi, ricercando soluzioni originali ed efficaci. a. Manifesta inerzia per raggiungere gli obiettivi. Non si attiva per ricercare l individuazione d soluzioni alternative ai problemi. b. Si attiva con azioni specifiche in presenza di sollecitazioni. Ricerca più approcci e soluzioni ad un problema riproducendo però schemi tradizionali. c. Dimostra di saper definire e raggiungere gli obiettivi. Riesce a trovare più approcci e soluzioni ad un problema uscendo talvolta dagli schemi tradizionali. d. Dimostra capacità di stabilire e raggiungere obiettivi importanti, di mantenere elevati standard indirizzando anche l attività degli altri. Riesce ad ampliare i possibili approcci ai problemi trovando soluzioni alternative rispetto a quelle usuali. 11) Organizzazione e gestione delle risorse Capacità di organizzare efficacemente le attività proprie e/o degli altri, allocando adeguatamente le risorse. Capacità di stimolare e coinvolgere i collaboratori verso il miglioramento dei risultati. a. Manifesta difficoltà nell organizzazione delle attività e delle risorse ed ottiene con fatica le prestazioni richieste ai propri collaboratori. b. Mostra una capacità organizzativa sufficiente in presenza di flussi di lavoro regolari e quantitativamente contenuti, riuscendo ad ottenere dai collaboratori sufficienti risultati. c. Organizza adeguatamente le risorse ottimizzando i flussi di lavoro e riuscendo ad ottenere dai collaboratori i risultati previsti. d. Persegue integrazioni e sinergie tra le risorse impiegando metodi coerenti con i risultati attesi. Promuove lo sviluppo dei collaboratori attraverso attività finalizzate alla loro crescita professionale orientandoli al conseguimento dei risultati. 12) Cooperazione e integrazione Capacità di ricercare l integrazione con le altre strutture mostrando la disponibilità a cooperare al fine di migliorare le procedure amministrative nonché gli obiettivi comuni o quelli di più alto livello professionalità e dei risultati. 32

a. Non instaura rapporti di lavoro costruttivi. b. Collabora solo con le persone che sono direttamente coinvolte nel compito da svolgere. Manifesta resistenze a concedere la propria disponibilità alle persone esterne di strutture diverse. c. Si comporta in maniera collaborativa verso i tutti i colleghi, senza operare distinzioni fra quelli interni o esterni alla propria struttura. Condivide le informazioni possedute anche con le altre parti dell organizzazione ed è presente nella risoluzione di problemi. d. Dimostra coinvolgimento per le finalità dell Ente. Fornisce e ricerca la collaborazione e i contributi di tutti i colleghi per la risoluzione di problemi ed il conseguimento di obiettivi comuni. Si attiva autonomamente per mettere a disposizione le informazioni e le competenze possedute. ABBINAMENTO INDICATORI CATEGORIE A / B1 (rispettivamente ex 3 e 4 qualifica) 1) Capacità operativa 2) Iniziativa 3) Organizzazione del proprio lavoro 4) Disponibilità ai rapporti con gli utenti 5) Capacità di adattamento operativo 6) Aggiornamento e sviluppo proprie competenze B3 / C (rispettivamente ex 5 e 6 qualifica) 2) Iniziativa 3) Organizzazione del proprio lavoro 4) Disponibilità ai rapporti con gli utenti 5) Capacità di adattamento operativo 6) Aggiornamento e sviluppo proprie competenze 7) Soluzione dei problemi D1 (ex 7 qualifica) 4) Disponibilità ai rapporti con gli utenti 6) Aggiornamento e sviluppo proprie competenze 7) Soluzione dei problemi 8) Predisposizione atti, documenti ed elaborati 9) Disponibilità ad attività non predeterminate 10) Orientamento ai risultati e capacità di innovazione D3 (ex 8 qualifica) 7) Soluzione dei problemi 8) Predisposizione atti, documenti ed elaborati 9) Disponibilità ad attività non predeterminate 10) Orientamento ai risultati e capacità di innovazione 11) Organizzazione e gestione delle risorse 12) Cooperazione e integrazione I giudizi sono espressi con una lettera da a a d a cui corrispondono i seguenti valori e significati: a 1,25 modesto b 2,50 sufficiente c 3,75 buono d 5 elevato Il punteggio massimo ottenibile è di 30 punti. 33

NOMINATIVO DIPENDENTE: Posizioni giuridiche Articolazione Indicatori degli A/B1 B3/C D1 D3 indicatori 1. Capacità operativa X a b c d 2. Iniziativa X X a b c d 3. Organizzazione del proprio lavoro X X a b c d 4. Disponibilità ai rapporti con gli utenti X X X a b c d 5. Capacità di adattamento operativo X X a b c d 6. Aggiornamento e sviluppo proprie competenze X X X a b c d 7. Soluzione dei problemi X X X a b c d 8 Predisposizione atti, documenti ed elaborati X X a b c d 9. Disponibilità ad attività non predeterminate X X a b c d 10. Orientamento ai risultati e capacità di innovazione X X a b c d 11. Organizzazione e gestione delle risorse X a b c d 12. Cooperazione e interazione X a b c d Obiettivo C x X X a b c d CAT: Note Alessandria, lì Il Direttore Il Responsabile Amministrativo Il Responsabile Area Sociale di Base Il Responsabile Area Sociale Integrativa Il Responsabile Area Sociale Specialistica La compilazione di tale scheda è da effettuarsi dall ufficio di direzione entro il 31 gennaio dell anno successivo alla valutazione. 34

SCHEDA RIASSUNTIVA CATEGORIE A e B VALUTATO: AREA: UNITÀ ORGANIZZATIVA: CATEGORIA: PROFILO: PERIODO DI RIFERIMENTO: Data assunzione: Percorso lavorativo: Corsi di formazione: FATTORI VALUTATI PUNTI CONSEGUITI PESO Presenza 30 Indicatori 70 Totale 100 PUNTEGGIO FINALE Esito valutazione Note e osservazioni: Alessandria, lì Il responsabile del nucleo di valutazione Il Direttore Il Valutato Il Responsabile Amministrativo Il Responsabile Area Sociale di Base Il Responsabile Area Sociale Integrativa Il Responsabile Area Sociale Specialistica Tutte le informazioni raccolte vengono riportate nella tabella di cui sopra per maggior chiarezza. 35

SCHEDA RIASSUNTIVA CATEGORIE C e D VALUTATO: AREA: UNITÀ ORGANIZZATIVA: CATEGORIA: PROFILO: PERIODO DI RIFERIMENTO: Data assunzione: Percorso lavorativo: Corsi di formazione: FATTORI VALUTATI PUNTI CONSEGUITI PESO Presenza 10 Indicatori 45 Risultati ottenuti (obiettivo) 45 Totale 100 PUNTEGGIO FINALE Esito valutazione Note e osservazioni: Alessandria, lì Il responsabile del nucleo di valutazione Il Direttore Il Valutato Il Responsabile Amministrativo Il Responsabile Area Sociale di Base Il Responsabile Area Sociale Integrativa Il Responsabile Area Sociale Specialistica Tutte le informazioni raccolte vengono riportate nella tabella di cui sopra per maggior chiarezza. 36

COLLOQUIO FINALE Quando parliamo di comunicazione della valutazione intendiamo riferirci al colloquio finale tra il l ufficio di direzione ed il collaboratore alla presenza del responsabile del controllo di gestione, che si terrà, salvo problemi, nel mese di marzo dell anno successivo alla valutazione. (es. valutazione anno 2006 marzo 2007) La comunicazione ha come obiettivo non solo quello di far conoscere al collaboratore come è stata valutata la sua attività, ma anche quello di chiarire problemi e risultati e di definire obiettivi futuri. La comunicazione della valutazione è quindi un requisito essenziale dello strumento e del metodo. Il colloquio, che viene denominato colloquio di miglioramento è un momento formale che risponde ad una esigenza di sicurezza e garanzia e deve quindi avere un luogo e un tempo specifico. Tale colloquio rappresenta infatti uno strumento di sviluppo delle persone in quanto consente: - al valutatore di verificare il suo modo di vedere la prestazione del collaboratore - al collaboratore valutato di confrontarsi con l ufficio di direzione. e serve ad entrambi per fare chiarezza su: risultati attesi risultati conseguiti problemi gestionali sviluppo delle prestazioni Per quanto concerne il contenuto del colloquio, occorre: 1. discutere di fatti, dati e informazioni reciproche sull andamento passato 2. analizzare problemi e loro cause 3. definire possibilità d intervento finalizzate al miglioramento della prestazione e al superamento dei problemi, stabilendo l obiettivo dell anno in corso. Al termine del colloquio si procede alla firma dei modelli al fine di ufficializzarli. Una volta conclusi i colloqui si procederà al calcolo delle spettanze moltiplicando l esito delle singole valutazioni per un coefficiente che varia per ogni categoria diviso per il punteggio che avrà un valore compreso da 1 a 5; i coefficienti risultanti vengono messi in proporzione con il fondo di cui all art. 15 del CCNL stipulato il 01 aprile 1999 (fondo diviso totale coefficienti per singoli coefficienti). A questo punto si ottengono le somme individuali per la liquidazione dei compensi spettanti che avverrà indicativamente nel mese di aprile dell anno successivo a quello della valutazione. Coefficienti: A 100 B 115 C 130 D 145 37