Roma, 26 Aprile 2011 Prot. n. 228/2011 Circolare n. 51 Oggetto: Opzione per la Cedolare Secca sugli affitti: rideterminazione acconti ASPETTI NORMATIVI I contribuenti che optano per il regime della cedolare secca a partire dal 2011 (sia per i contratti in corso, sia per i nuovi contratti) sono tenuti a versare un acconto sulla cedolare ma al contempo possono ridurre gli acconti Irpef per l anno 2011. Di seguito illustriamo gli aspetti normativi e le modalità operative attraverso le funzionalità del programma. La versione Desktop del programma 730 consente la rideterminazione degli acconti già a partire dalla versione 1.1. pubblicata il 23 aprile u.s. mentre per la versione Web, l aggiornamento è imminente. La cedolare secca si calcola applicando al canone di locazione stabilito dalle parti l aliquota "fissa" del 21% per i contratti a canone libero e del 19% per quelli a canone convenzionale (si veda la nostra circolare 50). Per i termini e le modalità di versamento la legge richiama le regole dell Irpef, in acconto per l anno in corso e a saldo l anno successivo in sede di dichiarazione dei redditi. Limitatamente al 2011, anno del debutto della nuova imposta sostitutiva, è stabilito che gli acconti sono dovuti nella misura dell 85 per cento. Dal 2012 la percentuale sarà elevata al95%. I contribuenti che, per i contratti in corso, decidono di usufruire del regime alternativo, possono calcolare l acconto Irpef (e addizionale comunale) su base previsionale, in funzione cioè dei redditi complessivamente previsti per l anno 2011, senza però tener conto del reddito derivante dall affitto sugli immobili per i quali si è optato per il regime della cedolare. Ne discenderà quindi un risparmio sugli acconti da versare (in giugno/luglio e/o in novembre). Tale ricalcolo, come vedremo meglio più avanti, è possibile anche in sede di modello 730 utilizzando un apposita funzionalità del nostro software. Come si diceva l acconto va però anche versato sulla Cedolare: occorre calcolare l imposta al 1
19% o al 21% sull intero canone di affitto senza alcuna riduzione. Occorre poi tenere presente l 85% del predetto ammontare e verificare i seguenti limiti: - per importi inferiori o uguali a 51,65 euro l acconto non è dovuto; - se il risultato è inferiore a 257,52 euro, l acconto è versato interamente entro il 30 novembre; - se il risultato è uguale o superiore a 257,52 euro, l acconto è versato in due rate, la prima, nella misura del 40%, entro il 16 giugno (18 luglio per chi versa con la maggiorazione dello 0,40%) e la seconda, nella misura del 60%, entro il 30 novembre. In ogni caso, l acconto non è dovuto per i contratti con decorrenza dal primo novembre 2011, mentre deve essere versato: - in due rate, per i contratti in corso al 31 maggio 2011, secondo le regole prima ricordate; - in unica soluzione, a novembre, per i contratti con decorrenza dal primo giugno 2011. Solo a partire dal 2012 l acconto potrà essere calcolato anche con il metodo storico, sull imposta dell anno precedente. Si ritiene comunque possibile, al pari dell Irpef, il ricorso all istituto del ravvedimento operoso per sanare eventuali ritardi, con l applicazione delle sanzioni ridotte e degli interessi legali. Per versare la cedolare secca e i relativi acconti occorre avvalersi del modello F24; i codici tributi non sono ancora stati comunicati dall Agenzia delle Entrate. N.B. L opzione per la cedolare secca non si comunica nel modello 730 o Unico di quest anno ma in quello del prossimo: è agevole comprendere dunque che l acconto sulla cedolare non può essere trattenuto sul modello 730 ma deve essere versato autonomamente dal contribuente con modello F24! L obbligo del versamento in acconto della cedolare, già a partire dal 2011, fa sorgere il problema del calcolo degli acconti dell Irpef e dell addizionale comunale Irpef per l anno in corso. Una soluzione (adottata anche dal nostro software) consiste nel determinare gli acconti 2011 dovuti a tale titolo, senza tener conto della parte d imposta relativa al reddito derivante dalla locazione dei fabbricati per i quali si è optato per la cedolare secca. Si tratta comunque di un acconto calcolato secondo il metodo storico, sia pure rettificato, e non su base previsionale, onde evitare di incorrere in sanzioni per omesso o carente versamento. I contribuenti che presentano il modello unico calcoleranno gli acconti, se vogliono, con il criterio indicato. Chi presenta il 730 deve indicare nel rigo F6 del 730 di voler versare un acconto in misura 2
inferiore, escludendo dall acconto dovuto in base al metodo storico, il canone di locazione dei fabbricati per i quali si intende optare per la cedolare secca. Riepilogando chi opta per la cedolare secca è obbligato al versamento dell acconto nella misura dell 85% e può invece (non è obbligato) ridurre l acconto Irpef per il 2011. SOFTWARE FISCALI CAF: GESTIONE DELLA RIDUZIONE DEGLI ACCONTI IRPEF Prima di illustrare le funzionalità del programma occorre sottolineare che: 1. La riduzione di seguito descritta degli acconti vale solo per coloro che optano per la cedolare secca; 2. Si ricorda che l'opzione per il regime della cedolare è consentita per le sole unità immobiliari ad uso abitativo (appartenenti al gruppo catastale "A", con esclusione della categoria A/10) locate da privati a privati per finalità abitative ed eventuali pertinenze locate congiuntamente all'abitazione. 3. E obbligatorio stampare e far firmare l autocertificazione che riporterà la scelta del contribuente di ridurre gli acconti; 4. Il contribuente dovrà obbligatoriamente versare l acconto sulla cedolare secca con il modello F24 autonomamente entro le date prima indicate (con i codici tributo che saranno successivamente stabiliti: quindi né 4033, né 4034!) sia che presenti il modello unico sia che presenti il modello 730. Istruzioni In sede di compilazione del quadro B, in caso di codice utilizzo del fabbricato 3 (canone libero), 4 (equo canone) ovvero 8 (canone concordato), apparirà per ogni fabbricato affittato una cella denominata Cedolare 2011 in cui è possibile, barrando con la X, scegliere di versare acconti Irpef in misura inferiore. N.B. Ripetiamo la X non costituisce comunicazione di opzione per il regime della cedolare secca (si legga più sopra la parte normativa) ma serve solo per il ricalcolo degli acconti. A questo punto dopo aver chiesto la liquidazione delle imposte premendo il pulsante del 730/3, verranno ricalcolati gli acconti Irpef. Per l acconto sulla cedolare (16 giugno o 18 luglio e/o 30 novembre) bisognerà invece attendere i nuovi codici tributo da parte dell Agenzia delle Entrate e un ulteriore 3
aggiornamento del software Fiscali CAF. Supponiamo che il contratto preveda un canone annuo lordo di 15.000 euro per un immobile detenuto dal contribuente nella misura del 50%. L autocertificazione riporterà la scelta del contribuente di voler versare acconti in misura inferiore (non la scelta dell opzione per la cedolare secca, scelta che andrà comunicata il prossimo anno). Il programma ha ricalcolato gli acconti. Il contribuente deve però versare l acconto sulla cedolare. Tale acconto sarà così determinato: Cedolare secca = Canone annuo X 21% (canone libero) = 15.000 x 21% = 3.150,00 Quota riferibile al contribuente = 50% = 1.575,00 Acconto = 85% = 1.338,75 4
I acconto 40% (16 giugno o 18 luglio con magg. 0,40%) = 1338,75 X 40%= 535,50; II acconto 60% (30 novembre) = 1338,75 535,50 (oppure 1338,75 X 60%) = 803,25 Questi acconti saranno versati direttamente dal contribuente con modello F24, anche in caso di presentazione del modello 730. Restiamo a disposizione per ulteriori richieste di chiarimento. Il Responsabile dell Assistenza Fiscale Dott. Carmine Ippoliti 5