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L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014.......................................

L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 CRITERI, MODALITÀ E INDICAZIONI TECNICO-OPERATIVE PER LA REDAZIONE DELLA VERIFICA DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E PER L INVARIANZA

L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 - - a) b)

L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 - a) L invarianza del punto di recapito. Oltre a mantenere invariata la portata generata dal lotto oggetto di trasformazione è infatti opportuno convogliare le acque nel medesimo ricettore dello stato di fatto, ciò consente di non aggravare altre reti; b) Le quote altimetriche. Nel passato, spesso, la realizzazione di nuove lottizzazioni comportava l innalzamento del piano campagna con conseguenti forti disagi per le aree limitrofe, fortemente percepibili in assenza di opportuni studi di carattere idraulico. A tutela delle aree limitrofe è dunque buona norma mantenere inalterata la quota del piano campagna oggetto di trasformazione; c) La capacità di scolo delle aree limitrofe. Altro importante aspetto da valutare è la capacità di deflusso delle aree limitrofe all area di intervento. Per la realizzazione delle nuove lottizzazioni spesso appare necessario tombare piccole affossature, scoline o fossi di campagna. L eliminazione di tali sistemi, oltre a ridurre notevolmente il volume di invaso distribuito sul territorio (volume che, in aggiunta a quello necessario a garantire l invarianza della portata scaricata, va realizzato e collegato ai sistemi di scolo preesistenti) può comportare l impossibilità di scarico delle aree afferenti a tali fossi/scoline. È opportuno dunque, qualora sia strettamente necessario, procedere con la chiusura di tali sistemi, realizzarne di nuovi capaci (in termini di dimensioni e quote) di raccogliere le acque provenienti dalle aree di monte, se necessario trattenerle, e convogliarle verso valle. Di norma è dunque consigliato realizzare al confine delle aree di intervento dei fossi o delle condotte di gronda che mantengono idraulicamente isolata la nuova lottizzazione dal resto del territorio e al contempo consentano il deflusso delle aree limitrofe.

L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 B.2. MODALITÀ DI CALCOLO DEI VOLUMI E DEGLI INVASI DI COMPENSAZIONE DELLA IMPERMEABILIZZAZIONE / - - (1) - = - = - a) quota dell'area di progetto che viene interessata dalla trasformazione (I); è da notare che anche le aree che non vengono pavimentate con la trasformazione, ma vengono sistemate e regolarizzate, devono essere incluse a computare la quota I; b) quota dell area di progetto non interessata dalla trasformazione (P): essa è costituita solo da quelle parti che non vengono significativamente modificate, mediante regolarizzazione del terreno o altri interventi anche non impermeabilizzanti; c) quota dell'area da ritenersi permeabile (Per): tale grandezza viene valutata prima e dopo la trasformazione;

L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 d) quota dell'area da ritenersi impermeabile (Imp) : tale grandezza viene valutata prima e dopo la trasformazione. ( / ) -

L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 B.3. INDICAZIONI PER LE AREE DI TRASFORMAZIONE URBANA - a) b)

L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 a) b) c) d)

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L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 B.4. INDICAZIONI OPERATIVE E MISURE PER LA PERMEABILITÀ DELLE AREE a) vasca in c.a. o altro materiale rigido posta a monte del punto di scarico, sia aperta e sia coperta (sia in serie, sia in parallelo; in quest ultimo caso, è richiesto uno studio idraulico); b) invaso in terra posto a monte del punto di scarico (sia in serie, sia in parallelo; in quest ultimo caso, è richiesto uno studio idraulico); c) depressione in area verde o in piazzale posta a monte del punto di scarico; d) dimensionamento con strozzatura delle caditoie in modo da consentire un invaso su strade e piazzali (*); e) dimensionamento con strozzatura delle grondaie e tetti piatti con opportuno bordo di invaso in modo da consentire un invaso sulle coperture (*, #);

L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 f) sovradimensionamento delle fognature interne al lotto (1 mc di tubo o canale = 0,8 mc di invaso); g) mantenimento di aree allagabili (es. verde, piazzali) con strozzatura adeguata degli scarichi (*); h) scarico in acque costiere o comunque che non subiscono effetti idraulici dagli apporti meteorici; i) scarico in vasche adibite ad altri scopi (sedimentazione, depurazione ecc.) purché il volume di invaso si aggiunga al volume previsto per altri scopi, e purché siano comunque rispettati i vincoli e i limiti allo scarico per motivi di qualità delle acque; j) scarico a dispersione in terreni agricoli senza afflusso diretto alle reti di drenaggio sia superficiale, sia tubolare sotterraneo.

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L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 B.5. INDICAZIONI PER LE AREE DI VERSANTE E DI COLLINA

L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 B.6. CRITERI DI SCELTA PROGETTUALI DEI DISPOSITIVI IDRAULICI a) b) c) d) -

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L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 In linea generale per la realizzazione di misure compensative, i volumi necessari possono essere ricavati secondo le seguenti principali modalità: a. realizzazione di parte o di tutte le superfici impermeabilizzate utilizzando materiali in grado di far infiltrare parte della precipitazione (e.g. grigliati erbosi); b. sovradimensionamento dei collettori di raccolta delle acque bianche; c. disposizione di vasche interrate per la laminazione delle portate; d. predisponendo o ampliando fossati di scolo; e. maggiorando scoline e drenaggi nel caso di superfici stradali impermeabili; f. individuando aree verdi temporaneamente esondabili, da adibirsi a superfici di invaso; g. creando volumi riempiti con materiale granulare poroso nelle parti concave delle aree a verde; Misure complementari sono quelle volte ad aumentare l infiltrazione nel terreno e possono essere realizzate per mezzo di: a. bacini di infiltrazione. Raccolgono i deflussi dalle zone circostanti e ne consentono l infiltrazione in tempi successivi; b. canali filtranti. Sono costituiti da trincee in grado di far filtrare nel terreno parte della portata; c. pavimentazioni filtranti. Costituite da superfici alveolari di materiale lapideo o sintetico.

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L.R 23 NOVEMBRE 2011 N. 22; ART. 10, C. 4 DELIBERA DI N. 53/27-1-2014 DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E PER L INVARIANZA IDRAULICA DELLE TRASFORMAZIONI APPENDICE A: Tabella di orientamento nella scelta dei dispositivi

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