Chevrolet Cruze SW all assalto delll Italia 2/3. Porsche 911. Motor News



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Numero 10-13 settembre 2012 INSERTO DI APPROFONDIMENTO MOTORISTICO DI PROFESSIONE CALCIO - Non vendibile separatamente 2/3 5 Porsche 911 7 Motor News Chevrolet Cruze SW all assalto delll Italia Da sempre il nostro mercato ha amato le vetture spaziose e confortevoli Ci parla di questo nuovo modello Federico Sanguinetti, presidente e ad Chevrolet Italia

Chevrolet, il gigante Usa forte anche in Europa La nuova Cruze è pronta per aggredire anche il mercato del Vecchio Continente Intervista a Federico Sanguinetti, presidente e ad di Chevrolet Italia di Francesco Piccirillo Questa settimana Professione Motori vi porta a conoscere un altro personaggio molto importante del settore automobilistico, Federico Sanguinetti presidente Chevrolet Italia La Chevrolet è uno dei pochi marchi che ha superato il secolo di vita. Qual è stato il segreto della sua longevità? «Chevrolet è effettivamente un marchio centenario. Ricorrenza celebrata proprio nel 2011, l azienda è stata fondata nel 1911 proprio da Louis Chevrolet Federico Sanguinetti (Foto Archivio) ingegnere, pilota e uomo dal grande spirito imprenditoriale. Il segreto è stato il suo spirito visionario e la capacità di questa azienda di entrare nella General Motors dall inizio del secolo. Diventata una corporation sempre più grande, la Chevrolet ha avuto una connotazione di marchio americano iniziale con un respiro sempre più globale espandendosi sempre più anche nel vecchio continente e raggiungendo dei volumi di vendita davvero straordinari, infatti sono state vendute più di 210 milioni di Chevrolet nei suoi 100 anni di storia». L azienda ha festeggiato i suoi 100 anni con una campagna di solidarietà. Che tipo di risvolti ha avuto? «Quello che connota lo spirito di questa campagna è l approccio reale con le persone, l approccio umano per quello che riguarda i bisogni basilari. Da questo punto di vista abbiamo sviluppato una partenership con Sos Children Village, una organizzazione onlus benefica che si occupa di dare una protezione, una casa, un calore familiare a dei bambini che hanno dei vissuti personali molto tragici. Questa organizzazione opera nei quattro continenti e Chevrolet ha regalato 100 vetture in vari paesi del mondo di cui 7 di queste sono state donate in Italia risolvendo molti problemi di mobilità per i bisogni primari di queste persone». Andiamo a parlare delle uscite di quest anno e partiamo subito con la Cruze station wagon. Che tipo di novità porta e che motorizzazioni ha sotto al cofano? «La Cruze va a completare la nostra linea di prodotto compatta e questo modello è la vettura più anziana che abbiamo nella gamma ed è stata lanciata solamente poco più di due anni fa, questo per sottolineare come la gamma Chevrolet sia ricca di prodotti estremamente nuovi ed aggiornatissimi. Cruze è presente sia nella versione 4 che 5 porte, l arrivo della station wagon completa la famiglia Cruze che ha un ruolo molto importante nella Chevrolet, basti pensare che è il modello più venduto al mondo di Chevrolet. La station wagon per l Italia è un prodotto fondamentale perché ha un appeal molto forte. Le innovazioni sono state apportate soprattutto nel frontale, negli interni, e sotto al cofano vi è un propulsore completamente nuovo da 1,7 litri diesel sovralimentato, nostro orgoglio, perché appartiene alla nuova generazione di motori sempre più piccoli di dimensioni e sempre più efficenti. A questa unità 2 TUTTI I VENERDI SU BLU SKY 820/940 ALLE 20.30 numero 10-13 settembre 2012

si aggiungerà il nuovo 1,4 litri turbo per creare un fattore di vendita sempre più interessante per i nostri clienti». Visto che il fondatore della Chevrolet è stato un pilota volevo chiederle riguardo due miti di questa casa: la nuova Camaro e la Corvette. Per gli amanti delle supercar perché comprare l una o l altra? «Sono due vetture che hanno un denominatore comune, noi le definiamo vetture iconiche, per sottolineare il valore di immagine che questo prodotto porta con sé. La Camaro è una vettura straordinaria giunta alla sua quinta versione. È una supercar ma ha una fruibilità maggiore, più accessibile, più comune considerando che è una vettura a quattro posti, una vettura che può essere usata anche nella vita quotidiana pure avendo delle performance da supercar: parliamo di un 6200 V8 che eroga 430 cavalli. La Corvette è una vettura con una connotazione molto più ispirata alle competizioni automobilistiche pure avendo due propulsori assolutamente analoghi è una 2 posti secca con una sportività sicuramente più accentuata, questi sono due gioielli di cui noi abbiamo l onore di avere nella nostra gamma». Un consiglio per chi legge il nostro settimanale è quello di raccomandare la Camaro al grande pubblico perché ha assolutamente dei prezzi molto competitivi. «Assolutamente sì è una vettura da sogno. È una muscle car che può competere con vetture ad altissima performance con prezzi di listino addirittura doppi o tripli alla nostra Camaro che ha una accessibilità notevole avendo un prezzo di listino sotto ai 40mila euro». Altra auto molto venduta in questa azienda è la Malibu, che si sta estendendo in più di 100 mercati al mondo. Che tipo di strategia viene effettuata per coprire un mercato così ampio? «La strategia è quella di fare leva al massimo livello possibile sulle sinergie che la General Motors può generare, quindi sviluppo di piattaforme comuni che vengono applicate su modelli globali come Malibu, prodotti nei vari paesi del mondo cercando proprio per questo di contenere i livelli di produzione ad un costo contenuto. Ad esempio la Malibu italiana viene sviluppata dai centri engineers General Motors e le unità che arrivano in Europa vengono prodotte in Corea. La Malibu è un icona per il marchio la nuova generazione di quest auto è destinata a recitare il ruolo di ammiraglia della gamma. È una vettura media e forse risente meno delle contrazioni di mercato che sta investendo le più piccole, verrà equipaggiata da un propulsore 1400 turbo diesel e arriverà in Italia dall inizio dell autunno 2012». La Malibu ha come equipaggiamento una scelta tra dieci propulsori, in questi 100 paesi alla quale sarà destinata, quali saranno i motori preferiti e perchè? «La differenziazione di motori seguono le politiche fiscali e sempre più sono legate a parametri di co2 e alimentazioni diverse l una dall altra. Nel caso Italia si collocherà in un segmento al 95% diesel e per questo non verrà distribuita la versione benzina per la quale non ci sarà un interesse concreto, c è anche da dire che il diesel si sta sdoganando anche oltreoceano e molto presto verranno proposti motori di piccole e medie dimensioni anche in Nord America. Questo per dare un idea di come certi paradigmi si stiano modificando». Rimanendo nei motori termici che tipo di ricerche sta portando avanti la Chevrolet e quali saranno le nuove tendenze? «Le ricerche sono orientate ad una costante riduzione del co2, questo è il tema più importante, quindi motori di dimensioni più contenute con livelli di efficenza più elevata, motorizzazioni diesel, motorizzazioni benzina, ma abbiamo focus strategico riferito alla alimentazione GPL, per noi questo è un caposaldo e rappresenta una serie di valenze straordinarie, dunque dove commercialmente ha valenza vengono prodotti propulsori a doppia alimentazione a benzina e GPL». Ultima domanda: in cosa differenziano questi motori GPL Chevrolet dalle altre case costruttrici? «Sono soluzioni dette di fase 2, dunque sviluppate direttamente dal costruttore, quindi cablaggio, centraline, di settaggio anche di alcuni elementi dell autotelaio, ad esempio le sospensioni posteriori per garantire anche un comportamento ottimale avendo un serbatoio aggiuntivo del GPL. Da parte nostra c è stata la peculiarità che siamo stati il primo costruttore a credere nel GPL partendo dal 2007, sviluppando soluzioni cosi dette di seconda fase, quindi rispondono ai canoni descritti precedentemente. Il GPL è un valore straordinario da un punto di vista economico perchè può far risparmiare il 60% rispetto ad un pieno di benzina, c è un azzeramento per le emissioni sottili, una riduzione del co2 molto sensibile dell ordine del 12% e consente di avere una libertà di movimento costante non avendo restrizioni alle regole del traffico e per ultimo una autonomia estesa che avendo doppio serbatoio può superare i 1000 Km». numero 10-13 settembre 2012 TUTTI I VENERDI SU BLU SKY 820/940 ALLE 20.30 3

La nuova Porsche 911: attenta anche all ambiente Vicina ai 50 anni di età, la classica della casa tedesca non perde il suo fascino La nuova Porsche 911 con il suo stile tendineo e muscoloso trasuda potenza ed eleganza da ogni poro. La 911, pur avendo 48 anni sicuramente non li dimostra e dopo vari lifting è stata completamente riprogettata. Al primo sguardo ritroviamo il suo corpo piatto e snello, con una silhouette allungata e i fari in linea verticale, che ricorda un po il modello degli anni 70. Nel posteriore sono presenti le prese d aria laterali e lo spoiler, che fuoriesce automaticamente ad una velocità di 120 km/h, tutto questo però non ha assolutamente cambiato la natura della 911 originale. Rispetto al modello precedente il passo è stato allungato di 100 millimetri con un altezza da terra più ridotta. Se la guardiamo frontalmente notiamo subito l inconfondibile impostazione della 911, un paraurti basso con le bocche d areazione ampie lamellate, che ricordano un di Francesco Piccirillo po le fauci di uno squalo. Le nuove luci a led conferiscono un ulteriore tocco di aggressività. Gli specchietti retrovisori esterni abbandonano il precedente alloggiamento tornando a posizionarsi sul bordo superiore della portiera che, oltre a migliorare l aereodinamica, ricorda i modelli mitici degli anni passati. Gli interni, sempre eleganti, hanno subìto delle variazioni ponendo il conducente ancora più integrato con l abitacolo, avendo così la consolle centrale posta più in alto e la leva del cambio in posizione più rialzata e più vicina al volante conferendo una postura più da competizione. La strumentazione è rimasta quella classica Porsche come il quadro a cinque indicatori circolari, contagiri centrale come nelle più note vetture da competizioni e blocchetto di accensione a sinistra rimasto dalle vecchie gare del passato. In fatto di motorizzazioni monta un nuovo propulsore da 3,4 litri che riesce a sviluppare 350 cv con la capacità di consumare solo 8,2 litri ogni 100km ed emissioni di 194 g/km di CO2. Mentre la 911 S monta il motore boxer da 3,8 litri che produce 400cv con consumi a 8,7 l/ km ed emissione di 205g/km di CO2. Un importante punto a favore della razionalizzazione dei consumi è segnato grazie a sistemi altamente efficienti quali auto-start e stop, ottimizzazione della gestione termica, recupero di energia in frenata, cambio manuale a sette marce e la funzione overdrive del cambio PDK a doppia frizione. Inoltre il nuovo servosterzo elettromeccanico offre non solo la precisione e il feedback tipici di Porsche, ma aiuta anche ad aumentare l efficienza e ridurre il consumo di carburante. La 911 Carrera S riesce ad accelerare da zero a cento in 4,3 secondi ma riesce ad avere ulteriore potenza premendo il tasto Sport Plus ed accorciare i tempi di 2 decimi per scendere a 4.1 secondi. Vi sono anche altri sistemi di controllo che migliorano la guida ad esempio il PDCC (Porsche Dynamic Chassis) che ha la capacità di ridurre l inclinazione laterale in curva, mantenendo gli pneumatici sempre in posizione ottimale rispetto al manto stradale trasmettendo forze laterali superiori aumentando così le velocità massime di percorrenza in curva. Il costo di questa auto è di circa 105.000 euro. numero 10-13 settembre 2012 TUTTI I VENERDI SU BLU SKY 820/940 ALLE 20.30 5

Alonso, a Monza una mano sul Mondiale Il pilota spagnolo con una gara perfetta (e un po di fortuna) agguanta il podio Vince Hamilton (ora secondo a -37 dal ferrarista), Vettel e Webber ritirati. Massa risorge: è 4 a cura di Flavio Grisoli Che la Ferrari avesse per le mani il pilota più forte di tutto il Circus, su questo, non c erano dubbi. Ma da tanti anni non si era visto un pilota che potesse fare così tanto la differenza. Più forte della sfortuna (Spa e le qualifiche di Monza con la rottura di una barra sul posteriore proprio nel momento di mettere il timbro su una pole che lo stesso asturiano aveva definito come la più facile dell anno ), più forte delle macchine avversarie (la McLaren ha avuto un esplosione estiva che ne fanno di gran lunga la vettura più veloce e performante) e più forte delle scorrettezze degli avversari. Vettel ha esagerato, spingendo il ferrarista fuori pista, beccandosi un drivethrough che ne ha pregiudicato le speranze di podio. Speranze di andare a punti vanificate dalla rottura dell alternatore, tallone d Achille dell auto anglo-austriaca, che ha costretto il campione del Mondo a parcheggiare la macchina e, probabilmente, anche ad abdicare. Non solo il distacco da Alonso è aumentato, in classifica generale si è visto scavalcare da Hamilton (splendido primo con una gara perfetta) ma anche da Raikkonen (un punto sotto Hamilton), un pilota degno da Mondiale, ma con una macchina (la Lotus) decisamente inferiore alle altre. Ecco quindi che si delinea, dopo anni in cui le auto riuscivano a far vincere Mondiali a mani basse, un campionato equilibrato, avvincente, incertissimo. Da un lato c è Alonso, favoritissimo, con una Ferrari che ha dato un piccolo dispiacere nelle qualifiche del sabato ma che quando si tratta di tirare fuori la grinta non è seconda a nessun altra; dall altro c è un gruppetto (Hamilton, Raikkonen, Vettel) che per motivi diversi possono insidiarlo. Al momento, l unico che potrebbe riuscirci sembra essere l inglese, con una McLaren Fernando Alonso rende onore al pubblico di Monza filmandolo con la telecamera dal podio (Foto Archivio) in grande forma. Detto di Raikkonen, che con una Ferrari o una McLaren sarebbe lì, molto più a ridosso di Alonso, c è l incognita Red Bull. Da quando i giudici della FIA (ancora una volta, ahinoi, tardivamente) hanno deciso che gli scarichi soffiati qua e là non erano conformi alle norme, l auto di Newey ha iniziato a traballare. E il doppio ritiro italiano (anche Webber si è dovuto arrendere) ne sono una prova. Chiosa per Massa, che finalmente ritroviamo ai suoi livelli: chiude quarto dando una grossa mano al suo capitano. numero 10-13 settembre 2012 TUTTI I VENERDI SU BLU SKY 820/940 ALLE 20.30 7