Le moderne teorie dell ottima tassazione (cenni)

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Le moderne teorie dell ottima tassazione (cenni) La teoria della tassazione ottimale si pone invece il problema di considerare simultaneamente problemi di efficienza e problemi di equità Si è sviluppata separatamente Teoria della tassazione ottimale indiretta Teoria della tassazione ottimale diretta Indiretta: i primi passi si hanno con Ramsey (anni 20) e poi Boiteux Diretta: primi risultati con Vickrey (metà anni 40), ma poi in modo completo con Mirrlees all inizio degli anni 70 Pur nella sua astrattezza e complessità, secondo alcuni studiosi può tuttavia essere di aiuto per la soluzione di problemi di politica tributaria concreti. Ad esempio qual è la struttura ottimale di un imposta progressiva? qual è la struttura ottimale delle aliquote di imposte generali sugli scambi o sui consumi? E meglio introdurre aliquote uguali su tutti i beni o sono più raccomandabili forme di imposizione differenziata? In caso di risposta differenziata, quali caratteristiche deve avere la struttura delle aliquote? Gli aspetti innovativi della teoria sono i seguenti: 1. Studiare le caratteristiche di ottimalità di imposte diverse da lump sum taxes e quindi affrontare il problema degli effetti distorsivi della tassazione. (Ciò implica ragionare necessariamente in situazioni di second best). 2. Introdurre come aspetto centrale i problemi di asimmetria informativa connessi alla difficoltà, da parte dello stato, di disporre di tutte le informazioni rilevanti per l applicazione di imposte ottimali. (adverse selection). Si noti che il punto 2 è collegato al punto 1: l asimmetria informativa è infatti una delle ragioni che impedisce allo stato di applicare lump sum taxes. L ottima tassazione diretta La ODT, in analogia ai principi del sacrificio, è come se assumesse come punto di partenza una nozione di capacità contributiva fondata sulla potenzialità di reddito degli individui Si tratta di un giudizio di valore non conciliabile, ad esempio, con il principio del beneficio Attenzione: capacità individuale non significa impegno/sforzo 1

Il problema diventa allora: quali sono gli indicatori misurabili e la cui conoscenza può essere acquisita dallo Stato, senza costi di transazione proibitivi, che siano rappresentativi delle capacità individuali? Si suppone che solo l individuo conosca la propria produttività. In particolare, lo stato conosce: 1. il reddito complessivo degli individui 2. il sistema di preferenze degli individui (supposti solitamente uguali) 3. la distribuzione delle remunerazioni unitarie (di un avvocato, di un insegnante, di un operaio) Lo stato non conosce: 1. quanto ciascun individuo lavora (altrimenti da 3 indurrebbe la produttività) Si tratta di definire la struttura ottimale di imposte dirette tenendo conto dei vincoli informativi Supponiamo, per semplificare, che non ci sia spesa in beni pubblici e che quindi il vincolo di bilancio dello stato definisca un ammontare di imposta, che viene utilizzata per effettuare trasferimenti tra i soggetti Lo stato non è in grado di conoscere quale dei due contribuenti sia Abile e quale sia Inabile. Lo stato può conoscere il loro reddito, ma non il salario orario. In queste circostanze, il soggetto 2 potrebbe avere incentivo a spacciarsi per soggetto 1, lavorando di meno e guadagnando un reddito non superiore a quello del soggetto 1. Ma se la struttura della tassazione fissata dallo stato avesse questo effetto, si avrebbero effetti negativi sul benessere sociale, in quanto aumenterebbero le inefficienze dovute al fatto che gli individui più abili sarebbero disincentivati a lavorare. L imposta diretta deve avere caratteristiche tali da evitare comportamenti opportunistici, cioè tenere conto anche di vincoli, che impongano che gli individui non abbiano incentivo a simulare. Compatibilità degli incentivi: 2

Per l abile il vincolo dice che l utilità del proprio lavoro deve essere superiore a quella che avrebbe se simulasse di essere inabile Caratteristiche della soluzione Lo Stato offre: un imposta fissa all Abile che non lo invogli a mimetizzarsi da inabile e lo stimoli a produrre reddito offre all inabile un sussidio complessivo (S negativo) ma con un aliquota marginale t dell imposta proporzionale positiva, distorsiva. Il fatto che sia distorsiva è la ragione per cui l Abile, che è più sensibile alla distorsione dell inabile, decide di non mimetizzarsi. Sintesi dei risultati 1) Le aliquote ottimali sono comprese tra 0 e 100% 2) Al livelli di redditi bassi e alti le aliquote ottimali sono zero 3) Aliquote marginali a campana, ma con aliquota media sempre crescente 4) In certe condizioni può essere ottimale una struttura di imposta che comporti zero offerta di lavoro per i soggetti meno produttivi Spiegazione intuitiva del punto 2) Aliquota marginale dei ricchi è nulla Se calo l aliquota (n.b.marginale) produce di più e ci sono quindi più risorse. E un ottimo paretiano. Citazione di Stiglitz In conclusione Le principali proprietà qualitative dei delle analisi di optimal taxation non sono abbastanza robuste a tentativi di rendere più realistiche le ipotesi di partenza L estrema sensibilità dei risultati ai mutamenti delle ipotesi di partenza le rende inadatte ad essere utilizzate per prescrizioni di politica economica 3

L ottima tassazione indiretta La teoria della tassazione indiretta ottimale affronta il problema come massimizzazione di una funzione del benessere sociale Sono rilevanti gli effetti che l imposizione ha sull offerta di lavoro Accanto alle tradizionali merci si affianca anche il bene del tempo libero Il vincolo di bilancio del consumatore è: p 1 x 1 +p 2 x 2 = (H-L)w poniamo wl=p 0 x indichiamo con Y=wH il reddito massimo potenziale Il vincolo di bilancio diviene: p 0 x 0 + p 1 x 1 +p 2 x 2 = Y Il tempo libero è stato espresso come un bene, x 0, il cui prezzo, p 0, w, è il costo opportunità del tempo libero; Y rappresenta il massimo di risorse di cui il consumatore può disporre e che può impiegare nel consumo di merci o di tempo libero La regola di Ramsey: l aliquota ottimale è funzione inversa dell elasticità della domanda. Poiché è ragionevole ritenere che la domande dei beni abbiano elasticità diverse, ciò implica una struttura di aliquote ottimali non uniformi La regola di Ramsey assume una forma un poco più complessa in presenza di effetti di sostituzione fra i beni tassati. Compaiono anche le elasticità incrociate, che misurano gli effetti sulla domanda di un bene dovuti alla variazione del prezzo di un altro bene: t 1 /p 1 E 11 + t 2 /p 2 E 12 = k t 1 /p 1 E 21 + t 2 /p 2 E 22 = k Rielaborando queste condizioni, mettendo in evidenza l elasticità tra il prezzo delle merci e il tempo libero (bene 0), esse possono essere espresse nel modo che segue: t 1 /p 1 >=< t 2 /p 2 se E 10 >=<E 20 Questa è la Regola di Corlett e Hague, secondo cui tassare uniformemente x 1 e x 2 è ottimale se e solo se i beni sono complementari allo stesso modo rispetto al bene non tassato (tempo libero). Altrimenti è meno distorsivo tassare maggiormente i beni più complementari al tempo libero. 4

Poiché il tempo libero non è tassato, l aumento delle imposte sulle altre merci, riducendo il potere di acquisto reale, spinge a diminuire la produzione di reddito, ovvero incentiva il consumo di tempo libero. Questo effetto distorsivo può essere parzialmente contrastato se le imposte sulle merci sono più elevate sui beni complementari al tempo libero (ad esempio, gli yacht o le racchette da tennis) e meno elevate per i servizi che sono complementari all aumento dell offerta di lavoro (tariffe degli asili nido). In conclusione Dimensione delle elasticità delle domande compensate e complementarietà con il tempo libero sono i due ingredienti principali dei risultati di base della OIT. La ricerca dell efficienza può in alcuni casi sposarsi con l equità (tassare di più i beni legati al tempo libero maggiormente apprezzati da chi è ricco), in altri casi emerge invece un inevitabile conflitto (i beni a domanda rigida sono spesso beni necessari). 5