Il Sistema Intrastat - Franca Delle Chiaie 16/05/2014



Documenti analoghi
NOVITA IVA Legge di stabilità 2013 (L. n. 228 del , GU ), in cui è stato trasfuso l art. 1 del DL 216/2012

LA COMPILAZIONE AI FINI FISCALI E STATISTICI DEGLI ELENCHI INTRASTAT

semp mp ilf i i f cat ca a

A seguito della modifica dell art. 21 c.2 del DPR 633/1972, dal 1 gennaio 2013 sarà obbligatorio indicare sempre in fattura:

CIRCOLARE 36/E

LA NUOVA FATTURA DAL 01 GENNAIO Esemplificando, le novità possono essere ricondotte alle seguenti fattispecie: Contenuto.

OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE

Circolare n. 7/2013 del 06 febbraio 2013 Ai gentili Clienti loro sedi

NUOVE REGOLE E MODALITA DI TRASMISSIONE DEI MODELLI INTRASTAT

Circolare n. 1. del 4 gennaio 2013 INDICE. Legge di stabilità Novità in materia di fatturazione

PACCHETTO IVA 2008 (Vat package 2008)

Novità in tema di fatturazione dall

Legge di stabilità 2013 Novità in materia di fatturazione

LA NUOVA FATTURA e le altre modifiche alla disciplina dell IVA

Di seguito in sintesi le novità introdotte in materia di fatturazione e relativi adempimenti:

Fatturazione: dal cambiano le regole

Milano, 30 Marzo 2010

Fatturazione: dal cambiano le regole

STATO CODICE ISO N.RO CARATTERE DEL CODICE IVA. Bulgaria BG 9 ovvero 10

Circolare n. 8. del 15 marzo 2010

CENTRO ASSISTENZA SOCIETARIA di Cappellini Lia & C. s.n.c.

Informativa Clienti. del 1 marzo 2010

IVA INTRACOMUNITARIA

3. LE CESSIONI E GLI ACQUISTI INTRACOMUNITARI DI BENI

Ricordiamo tuttavia che le prestazioni accessorie vengono attratte dall operazione principale (es. addebito spese di trasporto su cessione di beni).

NUOVE REGOLE COMUNITARIE SULLA TERRITORIALITA DELL IVA

INFORMATIVA N. 1/2013. LEGGE DI STABILITA 2013 Novità in materia di fatturazione

INDICE CAPITOLO PRIMO ASPETTI GENERALI

Presentazione a cura di Mario Spera

Nuove regole per la territorialità dei servizi. Dott. Paola Sivori Strada Borghetti Cavo e Associati paola.sivori@sbcassociati.it

3. LE CESSIONI E GLI ACQUISTI INTRACOMUNITARI DI BENI

29 ottobre 1993, n. 427) in modo distinto a seconda della residenza fiscale del cedente e del cessionario.

Il Presidente della Repubblica

Il nuovo sistema integrato di informazione giuridica

SERGIO VACCA & ASSOCIATI

MAURIZIO MARTINI ENZO DRAPELLI partners

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

CIRCOLARE N. 2 ATTENZIONE, ALTRE NOVITA SULLE FATTURE FATTURE IVA DA RINUMERARE

2. LE CESSIONI E GLI ACQUISTI INTRACOMUNITARI

Circolare N. 169 del 3 Dicembre 2015

Pesaro, lì 29 marzo CIRCOLARE n. 06/ La prova delle cessioni Intraue; 2- L obbligo della PEC per le ditte individuali;

E-commerce: le modalità di fatturazione. D.Lgs. 42/2015 pubblicato sulla G.U. n. 90 del

Dichiarazioni Intra. I nuovi aspetti che dal 1 gennaio 2010 interesseranno moltissimi nuovi contribuenti

Approfondimento su Schengen

INDICE CAPITOLO PRIMO ASPETTI GENERALI

Circolare n Oggetto: Modelli Intrastat.

IL MOMENTO DI EFFETTUAZIONE E FATTURAZIONE DEI SERVIZI B2B

TERRITORIALITA IVA e INTRASTAT AGENZIE VIAGGIO

E-commerce: stop a scontrini e ricevute per le operazioni svolte nei confronti di privati

LE NUOVE DICHIARAZIONI D INTENTO: I CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE E LA COMPILAZIONE DEL MOD. DI

Emission trading Profili Iva

RIPRODUZIONE VIETATA

Network for Value. A tutti i Sig.ri Clienti Loro Sedi. Informatore n 1 del 11 gennaio Oggetto: NOVITA IVA IN VIGORE DAL 1 GENNAIO 2013

Riunione Clienti. in programma presso lo Studio Corno, a Lissone, il giorno. lunedì 28 gennaio p.v. alle ore 17.

Bolzano, lì 22/03/2010. OGGETTO: Nuovo regime dei modelli INTRASTAT

Ballarè Sponghini e Associati

IL DIRETTORE DELL AGENZIA

LE NOVITA IVA Studio Del Nevo srl

FATTURAZIONE DELLE OPERAZIONI ATTIVE

Oggetto: ELENCHI RIEPILOGATIVI INTRASTAT - DAL 2010 OBBLIGO ESTESO ALLE PRESTAZIONI INTRACOMUNITARIE DI SERVIZI

LE NUOVE REGOLE PER GLI ACQUISTI/CESSIONI UE E LA PRESENTAZIONE DEI MODD. INTRA

Anno 2010 N. RF 121. La Nuova Redazione Fiscale

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia

Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 60/2013 MAGGIO/1/2013 (*) 2 Maggio 2013

Circ_017357_18_07_2001_ADEMPIMENTI IVA. Ai Dirigenti dell Amministrazione Centrale. Ai Direttori delle Strutture dell'infn

RISOLUZIONE N. 21/E. Quesito

Circolare n Milano, 30 Giugno Egregi Signori Clienti ELENCHI INTRASTAT

L AUTOFATTURA. Acquisti effettuati da soggetti d'imposta stabiliti nel territorio nazionale

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 ottobre 1972, n Istituzione e disciplina dell'imposta sul valore aggiunto. Vigente al:

Circolare informativa: Settore consulenza aziendale - tributaria

7. TRIANGOLAZIONI CON INTERVENTO DI SOGGETTI NAZIONALI UE ED EXTRA UE

Informativa n. 22 INDICE. del 16 giugno 2011

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015

ESPORTAZIONI. I beni ceduti all estero in virtù di contratti di appalto costituiscono esportazioni.

Legge comunitaria 2010: le novità in ambito Iva dal 17 marzo 2012

Elenchi Intrastat. Indice degli argomenti. Premessa. Operazioni preliminari. Inserimento manuale dei movimenti e presentazione

CONVEGNO La nuova normativa in materia IVA intracomunitaria e gli adempimenti Intrastat. Confcommercio, 14 aprile 2010

Conservazione elettronica della fatturapa

IVA: novità, con decorrenza 1 gennaio 2013, in materia di fatturazione e di operazioni intracomunitarie

IL CONTENUTO DELLA NUOVA FATTURA

RISOLUZIONE N. 98/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015

Modello INTRASTAT: modalità di compilazione e casistiche operative

A TUTTI I CLIENTI LORO SEDI CIRCOLARE N. 21/2009. Treviso, 02 Dicembre 2009 OGGETTO: RIFORMA DELL IVA

SPESOMETRO ANNO 2013

RISOLUZIONE N. 200/E

C i r c o l a r e d e l 1 3 a p r i l e P a g. 1 di 6

FATTURAZIONE e REGISTRAZIONE delle OPERAZIONI EFFETTUATE dal 1 GENNAIO 2013 NOVITÀ

Riferimenti: Art. 6, DPR n. 633/72 Art. 8, commi 2, lett. a) e g) e 5, Legge n. 217/2011

Gli elementi comunemente contenuti nella fattura, sia cartacea che elettronica, sono:

LA NUOVA TERRITORIALITA' IVA DELLE PRESTAZIONI DI SERVIZI

ELENCHI INTRASTAT 2010: NUOVI CHIARIMENTI DALL AGENZIA DELLE ENTRATE PARTE SECONDA

STUDIO DPM COMMERCIALISTI ASSOCIATI

S E A V TERMINI DI PRESENTAZIONE

Risoluzione n. 375/E

Comunicazione e dichiarazione IVA/2015 ANNO 2014

Presupposti imponibilità scambi comunitari

il soggetto che effettua la cessione del bene o la prestazione del servizio

Roma,05 novembre 2009

NUOVI ELENCHI CLIENTI-FORNITORI

Transcript:

INTRASTAT e IVA nelle operazioni con l Unione Europea a cura di Franca Delle Chiaie Università agli Studi di Bergamo 15 maggio 2014 1 LA COMUNITÀ ECONOMICA EUROPEA UN PO DI STORIA Con la creazione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA), creata con il Trattato di Parigi il 18 aprile 1951, si realizza la prima Europa sovranazionale. Per la prima volta, i sei Stati membri di tale organizzazione(francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo) rinunciano a una parte della loro sovranità a favore della Comunità, seppur in un settore limitato, con lo scopo di mettere in comune le produzioni delle due materie prime. Tale accordo concluso per una durata dicinquantaanni,èentratoinvigoreil23luglio1952egiuntoquindiascadenzail23 luglio 2002. Questa prima istituzione apre la strada al Trattato di Roma firmato nel 1957 da Francia Germania Italia Paesi Bassi Belgio - Lussemburgo, con lo scopo di consentire, mediante l integrazione, l espansione economica, creando di fatto la Comunità Economica Europea. Allo stesso tempo viene istituito l EURATOM(Comunità europea dell energia atomica) con lo scopo di coordinare i programmi di ricerca degli stati membri relativi all energia nucleare ed assicurare un suo uso pacifico. I due trattati, dopo la ratifica degli ordinamenti giuridici nazionali, entrano in vigore il 1 gennaio 1958. 2 1

GLI OBIETTIVI DELLA COMUNITÀ ECONOMICA EUROPEA Articolo 2 del trattato CEE: "La Comunità ha il compito di promuovere, mediante l'instaurazione di un mercato comune e il graduale ravvicinamento delle politiche economiche degli Stati membri, uno sviluppo armonioso delle attività economiche nell'insieme della Comunità, un'espansione continua ed equilibrata, una stabilità accresciuta, un miglioramento sempre più rapido del tenore di vita e più strette relazioni fra gli Stati che ad essa partecipano". 3 DIRITTO NAZIONALE E DIRITTO COMUNITARIO Le norme comunitarie poste in essere dalle istituzioni comunitarie in attuazione dei Trattati generano l esigenza di regolare i rapporti tra diritto interno e diritto comunitario. In tale ambito è stata affermata la prevalenza del diritto comunitario sul diritto interno. Ciò comporta: la supremazia delle norme comunitarie; divieto di applicare norme interne contrastanti con l ordinamento comunitario. 4 2

ATTI COMUNITARI Sono atti vincolanti: Regolamenti; Direttive vincolano i destinatari solo riguardo al risultato da raggiungere, per le quali gli Stati membri devono emanare norme di recepimento. Fanno eccezione le direttive self-executing, di diretta applicazione (sono norme con un contenuto preciso e incondizionato e riguardano i diritti dei cittadini verso le istituzioni degli Stati UE); Decisioni, hanno portata individuale e sono dirette a singoli Stati UE; Sono atti non vincolanti: le raccomandazioni e i pareri. 5 gl EVOLUZIONE DELL UNIONE EUROPEA 1 gennaio 1992 Nel 1992 dodici Paesi firmano il Trattato di Maastricht o Trattato dell Unione Europea, che fissa le regole politiche e i parametri economici necessari per l'ingresso dei vari Stati aderenti nella suddetta Unione. Ha lo scopo di preparare la creazione dell'unione monetaria europea e gettare le basi per un'unione politica (cittadinanza, politica estera comune, affari interni). I Paesi sono: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna. 1 gennaio 1993 Entra in vigore il Mercato unico europeo, che garantisce la libera circolazione della popolazione, dei beni e dei servizi. Nasce l'unione Europea: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna. 6 3

EVOLUZIONE DELL UNIONE EUROPEA 1 gennaio 1995 entrano nell UE Austria, Svezia, Finlandia, portando a 15 i Paesi dell Unione Europea. 1 maggio 2004 Cipro - Estonia - Lettonia - Lituania - Malta - Polonia - Rep. Ceca - Slovacchia - Slovenia Ungheria. 1 gennaio 2007 Romania e Bulgaria. 1 luglio 2013 Croazia. 7 Austria (1995) Belgio (1952) Bulgaria (2007) Cipro (2004) Repubblica ceca (2004) Danimarca (1973) Estonia (2004) Finlandia (1995) Francia (1952) Germania (1952) Stati Membri dell UE (Fonte portale Unione Europea)) Lettonia (2004) Lituania (2004) Lussemburgo (1952) Malta (2004) Paesi Bassi (1952) Polonia (2004) Portogallo (1986) Romania (2007) Slovacchia (2004) Croazia 2013 Grecia (1981) Slovenia (2004) Ungheria (2004) Irlanda (1973) Spagna (1986) Svezia (1995) 8 Italia (1952) Regno Unito (1973) 8 4

Paesi candidati (fonte: portale Unione Europea) Ex Repubblica iugoslava di Macedonia Islanda Montenegro Serbia Il sistema Intrastat Franca - Delle Franca Chiaie Delle Chiaie Turchia 9 9 9 PAESI CANDIDATI POTENZIALI Albania Bosnia Erzegovina Serbia Kosovo K 10 5

REQUISITI PER L AMMISSIONE NELL UE L'adesione di nuovi Stati è prevista dall'articolo 49 del trattato sull'unione Europea. Per avviare i negoziati, il Consiglio si pronuncia all'unanimità, previa consultazione e previo parere conforme del Parlamento europeo. Le condizioni per l'ammissione, gli eventuali periodi transitori e gli adeguamenti dei trattati sui quali è fondata l'unione formano l'oggetto di un accordo tra gli Stati membri e lo Stato candidato. Per entrare in vigore, l'accordo necessita della ratifica di tutti gli Stati contraenti secondo le rispettive norme costituzionali. 11 REQUISITI DI COPENAGHEN Criterio politico I nuovi Stati devono avere istituzioni stabili in grado di garantire la democrazia, la sovranità della legge, il rispetto dei diritti umani, nonché la tutela e il rispetto delle minoranze; Criterio economico Gli Stati devono avere un economia di mercato funzionante in grado di sostenere la concorrenza del mercato unico; Acquis comunitario Consistente nella capacità di acquisire gli obblighi derivanti dallo Status di Stati membri comprendente la capacità di recepire nei loro ordinamenti le norme comunitarie. 12 6

DISTINZIONE DEL TERRITORIO SECONDO LE NORME FISCALI E DOGANALI Interno Comunitario Extradoganale 13 TERRITORIO NAZIONALE: ECCEZIONI Art. 7 1 comma Dpr 633/72 a) per Stato o territorio dello Stato si intende il territorio della Repubblica italiana, con esclusione dei comuni di Livigno (SO), di Campione d Italia (CO) e delle acque italiane del Lago di Lugano. 14 7

REPUBBLICA DI SAN MARINO La Repubblica di San Marino è uno Stato dell'europa meridionale situato nella penisola italiana, al confine tra l'emilia-romagna e le Marche. La capitale è Città di SanMarinoehaun estensionedi61,2km². Le cessioni verso un cliente di San Marino sono equiparate alle esportazioni ai sensi dell art.71, Dpr 633/72 e vanno indicate nei riepiloghi Intrastat parte fiscale. Si evidenzia che col D.M. 12 febbraio 2014 la Repubblica di San Marino è stata cancellata dalla lista dei Paesi black list. (Pubblicato sulla G.U. n. 45 del 24 febbraio 2014). 15 STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO Lo Stato della Città del Vaticano è uno Stato indipendente dell'europa. In particolare è il più piccolo Stato indipendente del mondo in termini sia di popolazione(836 abitanti), sia di estensione territoriale (0,44 km²). Nello Stato vige un regime di monarchia assoluta elettiva con a capo il papa della Chiesa Cattolica che, dal 13 marzo 2013, è Jorge Mario Bergoglio, regnante con il nome di Papa Francesco. Il Pontefice ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Durante la sede vacante, i suoi poteri sono assunti dal Collegio cardinalizio. Le cessioni a soggetti dello Stato della Città del Vaticano si configurano come esportazioni ai sensi dell articolo 71 del DPR 633/72 e devono essere attestate dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. 16 8

TERRITORIO COMUNITARIO: TERRITORI ESCLUSI Per l individuazione del territorio comunitario: Art. 7 1 comma Dpr 633/72 per Comunità o territorio della Comunità si intende il territorio corrispondente al campo di applicazione del Trattato istitutivo della Comunità economica europea, con le seguenti esclusioni, oltre quella indicata nella lettera a). 17 TERRITORI ESCLUSI ART. 7 - BIS a) per la Repubblica ellenica, il Monte Athos; b) per la Repubblica federale di Germania, l isola di Helgoland ed il territorio di Busingen; c) per la Repubblica francese, i Dipartimenti d oltremare (Martinica, Guadalupa.); d) per il Regno di Spagna, Ceuta, Melilla e le isole Canarie; e) per la Finlandia, le Isole Aland; f) Le Isole Anglo-Normanne o Isole del Canale (Jersey, Guernesey, ecc.) Nella elencazione dei territori esclusi vanno aggiunte per Cipro le zone nord orientali della Repubblica di Cipro (zona turca). Ai territori esclusi di cui all articolo 7 del DPR 633/72 vanno aggiunti altri territori come le Antille Olandesi e la Groenlandia (DK). mentre alle Isole portoghesi Azzorre e Madera si applica il diritto comunitario (Circolare Minfinanzen 13 del 23 febbraio 1994, punto 4.2). 18 9

Territori inclusi UE Isola di Man Principato di Monaco Akrotiri e Dhekelia Gran Bretagna Francia Cipro 19 CONFINI DOGANALI ARTICOLO 4 REGOLAMENTO UE 9 OTTOBRE 2013 N 952 Il territorio doganale della Comunità comprende i territori degli Stati UE, compresi le acque territoriali(1), le acque interne e lo spazio aereo: (1) E' soggetta alla sovranità dello Stato la zona di mare dell'estensione di dodici miglia marine lungo le coste continentali ed insulari della Repubblica e lungo le linee rette congiungenti i punti estremi indicati nel comma precedente. Tale estensione, definita come acque territoriali, si misura dalla linea costiera segnata dalla bassa marea (Codice della navigazione, art. 2, comma 2 istituito con R.D. 30.3.1942, n. 327 e ss. mm.). 20 10

L UNIONE EUROPEA L abolizione delle barriere doganali nell ambito dell Unione Europea, avvenuta il 1 gennaio 1993, ha sancito la libertà di circolazione delle merci, dei capitali, dei servizi e delle persone. I beni inviati dall Italia verso gli altri Stati comunitari o da questi provenienti non si considerano più importati o esportati, bensì semplicemente spediti o ricevuti. Pertanto l utilizzo delle dizioni esportazione ed importazione per gli scambi intracomunitari è improprio poiché tali dizioni si riferiscono solo agli scambi con i Paesi al di fuori dell Unione Europea. 21 GLI EFFETTI DELL ALLARGAMENTO UE Gli Stati hanno specie nei primi anni dall adesione mostratounacontinuacrescitadeltenoredivitaeunapiù elevata competitività a livello internazionale. Pensiamo ai vantaggi dell Austria favorita dagli Stati vicini come la Slovenia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, della Germania con l ingresso della Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia ed Ungheria, dell Italia con l ingresso della Slovenia, della Grecia con l ingresso di Cipro e dell Ungheria con l ingresso di Romania e Bulgaria, all ingresso della Croazia che estende i confini comunitari verso i paesi dell ex Jugoslavia. 22 11

LA NORMATIVA INTRASTAT L abbattimento delle barriere doganali pone però la necessità da parte degli Stati membri di raccogliere, mediante il sistema Intrastat, i dati per il controllo sull assolvimento delle imposte e per il monitoraggio statistico dei movimenti delle merci in ambito comunitario. Tale adempimento si sostanzia nella compilazione di riepiloghi in cui vengono raccolti i dati relativi alle transazioni commerciali effettuate in ambito comunitario. I riepiloghi Intrastat consentono alle Autorità degli Stati membri di effettuare un monitoraggio degli scambi di beni e dal 2010 anche delle prestazioni di servizi in ambito comunitario e i relativi controlli ai fini del controllo sull assolvimento degli obblighi fiscali. Articolo 50, comma 6, del Dl n. 331/1993 " I contribuenti, presentano in via telematica all'agenzia delle dogane gli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari, nonché delle prestazioni di servizi diverse da quelle di cui agli articoli 7 quater e 7 quinquies del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, rese nei confronti di soggetti passivi stabili, in un altro Stato membro della Comunità e quelle da questi ultimi ricevute. I soggetti di cui all'articolo 7 ter, comma 2, lettere b) e c), del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, presentano l'elenco riepilogativo degli acquisti intracomunitari di beni e delle prestazioni di servizi di cui al comma 1 dello stesso articolo 7 ter, ricevute da soggetti passivi stabili, in un altro Stato membro della Comunità. Gli elenchi riepilogativi delle prestazioni di servizi di cui al primo ed al secondo periodo non comprendono le operazioni per le quali non è dovuta l'imposta nello Stato membro in cui è stabilito il destinatario. 23 24 12

LA NORMATIVA INTRASTAT Le informazioni raccolte alimentano le banche dati (Sistema V.I.E.S. Vat Information Exchange System INTRASTAT), le quali consentono: agli operatori economici di verificare il possesso del requisito soggettivo dei propri partners (partita Iva abilitata ad effettuare operazioni intracomunitarie); alle Autorità fiscali dei singoli Paesi Ue, di effettuare i controlli incrociati fra i partners che partecipano alle transazioni comunitarie; all istituto statistico delle Comunità europee (Eurostat) di effettuare le statistiche relative alle transazioni UE. Intra 1 Bis Cessioni di Beni 25 26 26 13

CONTROLLO PARTITA IVA Può essere verificato nei seguenti siti: www.agenziadogane.gov.it http://www1.agenziaentrate.it/servizi/vies/vies.htm http://ec.europa.eu/taxation_customs/vies/?locale=it oppure richiedendo la verifica della partita Iva UE all Agenzia delle Entrate così come previsto dall art. 50,comma 2, Legge 427/93. Norme comunitarie Regolamento (CEE) n. 3330/91 del Consiglio del 7 novembre 1991 relativo alle statistiche sugli scambi di beni tra Stati membri; Direttiva 2008/8/CE del 12 febbraio 2008 Istituisce l obbligo di indicare nei riepiloghi Intrastat le prestazioni di servizi dal 1 gennaio 2010; Direttiva UE n 45/2010 Introduce nuove disposizioni europee sulla fatturazione in vigore, con recepimento, dal 1 gennaio 2013. I Paesi membri sono chiamati ad adeguarsi attraverso l adozione di misure di recepimento in grado di uniformare i sistemi interni all indirizzo comunitario. 27 28 14

Strategie della Commissione Europea contro le frodi IVA In considerazione del crescente aumento delle operazioni transfrontaliere, al fine di migliorare il sistema di gestione dell imposta sul valore aggiunto(iva) e mettere gli Stati membri al riparo dalle frodi a danno dell'iva, la Commissione Europa va mano a mano adottando nuovi strumenti finalizzati ad una migliore armonizzazione del sistema e una cooperazione più stretta fra gli Stati, rafforzando l azione di contrasto al fenomeno delle frodi Iva. Da qui l obbligo di compilazione dei Riepiloghi Intrastat. 13 FRODI CAROSELLO CORTE CASSAZIONE SENTENZE N. 19746/2010 E N. 20302 DEL 4.9.2013 E CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA C-439-04 Nelle frodi carosello fondate sul mancato versamento dell imposta incassata da società cartiere negli acquisti intracomunitari e la successiva rivendita attraverso società filtro, deve sempre presumersi la piena conoscenza della frode e la consapevole partecipazione al sodalizio da parte dell impresa terza beneficiaria finale. Ne deriva che l Iva sulle fatture di acquisto sia da considerare indetraibile. Il meccanismo dell operazione e gli scopi che si propone caratterizzata dall acquisto di beni a prezzi minori per metterli sul mercato a prezzi più bassi fanno presumere la piena conoscenza della frode. 30 15

REGIME IVA INTRA-UE Ai fini Iva, in via transitoria, vige la regola della tassazione nel Paese di destinazione del bene, in attesa del regime definitivo mediante l armonizzazione delle aliquote Iva. o InItalialanormachedisciplinaaifiniIVAgliscambi UE è il D.L. 331/93 convertito nella Legge 427/93. L art. 37 del citato decreto ne prevedeva un applicazione temporanea fino a quando non fosse entrato in vigore il regime definitivo basato sul sistema armonizzato delle aliquote Iva negli scambi conglialtristatimembridellaue. Da allora sono passati più di 20 anni e il regime temporaneo previsto dal D.L. 331/93 è ancora in vigore. Ciò principalmente a causa delle difficoltà di raccordare le politiche fiscali in materia di aliquote Iva vigenti nei singoli Stati membri. 31 LA CLASSIFICA DELLE ALIQUOTE IVA UE PER IL 2014 Ungheria, 27%; Svezia, Danimarca e Croazia, 25%; Finlandia e Romania, 24% Grecia, Irlanda, Polonia e Portogallo, 23%, Slovenia, Italia, 22%; Belgio, Repubblica Ceca, Spagna, Lettonia, Lituania e Olanda, al 21%; Austria, Bulgaria, Estonia, Slovacchia, Regno Unito e Francia, al 20%; Cipro e Germania,19%; Malta,18%; Lussemburgo, al 15%. 32 16

Sistema Armonizzato Accordo fra tutti gli Stati su aliquote IVA Tempistica entro il.??? 33 CESSIONI/ACQUISTI INTRACOMUNITARI: REQUISITI Le cessioni e/o gli acquisti intracomunitari, per essere considerati tali, devono possedere i seguenti requisiti: 1) onerosità dell operazione; 2) trasferimento del diritto di proprietà o di altro diritto reale sui beni; 3)trasferimentofisicodelbeneinunaltroPaeseUE; 4) status di operatore economico del cedente nazionale e del cessionario comunitario (ambedue Vies). In mancanza di uno solo dei tre presupposti indicati la cessione sarà da considerare imponibile Iva secondo le disposizioni indicate nel DPR 633/72. (vedere Risoluzioni Agenzia Entrate n 345/2007 n 477/2008 n 19/2013) 34 17

LA FATTURAZIONE DAL 2013 OMOGENEITÀ DI COMPORTAMENTI NELL UE DIRETTIVA 45/2010 LEGGE 228 DEL 24.12.2012 (LEGGE DI STABILITÀ) 35 LA FATTURA NEL 2013 ART. 21 DPR 633/72 (ART. 226 DIRETTIVA 112/2006 E SUCC. MOD.) Art. 21, comma 1 all'articolo 21 sono apportate le seguenti modificazioni: «1. Per ciascuna operazione imponibile il soggetto che effettua la cessione del bene o la prestazione del servizio emette fattura, anche sotto forma di nota, conto, parcella e simili o, ferma restando la sua responsabilità, assicura che la stessa sia emessa, per suo conto, dal cessionario o dal committente ovvero da un terzo. Per fattura elettronica si intende la fattura che e' stata emessa e ricevuta in un qualunque formato elettronico*; il ricorso alla fattura elettronica e' subordinato all'accettazione da parte del destinatario*. L'emissione della fattura, cartacea o elettronica, da parte del cliente o del terzo residente in un Paese con il quale non esiste alcuno strumento giuridico che disciplini la reciproca assistenza e' consentita a condizione che ne sia data preventiva comunicazione all'agenzia delle entrate e purche' il soggetto passivo nazionale abbia iniziato l'attivita' da almeno cinque anni e nei suoi confronti non siano stati notificati, nei cinque anni precedenti, atti impositivi o di contestazione di violazioni sostanziali in materia di imposta sul valore aggiunto. Con provvedimento del direttore dell'agenzia delle entrate sono determinate le modalita', i contenuti e le procedure telematiche della comunicazione. La fattura, cartacea o elettronica, si ha per emessa all'atto della sua consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente. 36 18

CONTENUTI DELLA FATTURA - ART. 21 DPR 633/72 (ART. 226 DIRETTIVA 112/2006 E SUCC. MOD.) 2. La fattura contiene le seguenti indicazioni: a) data di emissione; b) numero progressivo che la identifichi in modo univoco (1); c) ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cedente o prestatore, del rappresentante fiscale nonche' ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; d) numero di partita IVA del soggetto cedente o prestatore;(2) e) ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cessionario o committente, del rappresentante fiscale nonche' ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; f) numero di partita IVA del soggetto cessionario o committente ovvero, in caso di soggetto passivo stabilito in un altro Stato membro dell'unione europea, numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato membro di stabilimento; nel caso in cui il cessionario o committente residente o domiciliato nel territorio dello Stato non agisce nell'esercizio d'impresa, arte o professione, codice fiscale (soggetti privati residenti ) (3) g) natura, qualita' e quantita' dei beni e dei servizi formanti oggetto dell'operazione; (1) vedere chiarimenti contenuti nella Risoluzione Agenzia Entrate n 1 del 10 gennaio 2013 (2) diventa obbligatorio anche per i soggetti Iva nazionali, anche se non debitori d imposta. (3) NON E PREVISTO DALLE NORME EUROPEE!!! 37 CONTENUTI DELLA FATTURA ART. 21 DPR 633/72 (ART. 226 DIRETTIVA 112/2006 E SUCC. MOD.) corrispettivi ed altri dati necessari per la determinazione della base imponibile, compresi quelli relativi ai beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono di cui all'articolo 15, primocomma,n.2; i) corrispettivi relativi agli altri beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono; l) aliquota, ammontare dell'imposta e dell'imponibile con arrotondamento al centesimo di euro; m) data della prima immatricolazione o iscrizione in pubblici registri e numero dei chilometri percorsi, delle ore navigate o delle ore volate, se trattasi di cessione intracomunitaria di mezzi di trasporto nuovi, di cui all'articolo 38, comma 4, del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427; n) annotazione che la stessa e' emessa, per conto del cedente o prestatore, dal cessionario o committente ovvero da un terzo. 38 19

NUOVI OBBLIGHI DI FATTURAZIONE Il recepimento della Direttiva 2010/45/UE con la Legge di Stabilità n 228/2012 ha modificato i commi da 1 a 6 dell art. 21, DPR 633/72. Gli obblighi di fatturazione sono stati estesi a tutte le ipotesi di cui agli art. da 7 a 7-septies del DPR 633/72. Inparticolareilcomma6prevedeche la fattura è emessa: con specifiche annotazioni; anche per le operazioni non soggette ad Iva. 39 LOCUZIONI DA INDICARE IN FATTURA Operazione non imponibile art. 8, 8-bis, 9 e 38-quater DPR 633/72. Operazione non imponibile Art. 41 Legge 427/93 Inversione contabile Cessioni di beni e prestazioni di servizi, diverse da quelle di cui all articolo 10, nn. da 1) a 4) e 9) del DPR 633772, effettuate nei confronti di un soggetto passivo che è debitore dell imposta in un altro Stato dell Unione Europea; Operazioni soggette al regime del reverse charge ai sensi dell art. 17 DPR 633/72; Cessioni di rottami ai sensi dell art. 74 DPR 633/72. Operazione non soggetta Cessioni di beni in transito o depositati in luoghi soggetti a vigilanza doganale, non soggette all imposta a norma dell articolo 7-bis, comma 1, DPR 633/72; Cessioni di beni e prestazioni di servizi che si considerano effettuate fuori dell UE. Operazione esente art. 10, DPR 633/72, escluse quelle al n.6). Autofatturazione Art. 21, comma 6-ter, DPR 633/72: Le fatture emesse dal cessionario di un bene o dal committente di un servizio in virtù di un obbligo proprio recano l annotazione autofatturazione. Operazioni soggette al regime del margine di cui alla Legge 85/95 con l annotazione, a seconda dei casi, regime del margine beni usati, regime del margine oggetti d arte o regime del margine -oggetti d antiquariato o da collezione ;operazioni effettuate dalle agenzia di viaggio e turismo soggette al regime del margine (art. 74-ter Decreto Iva) con annotazione regime del margine -agenzie di viaggio. 40 20

ACQUISTO E VENDITA DI BENI ALLO STATO ESTERO Operatore nazionale acquista beni dall India e li rivende in Spagna. L operatore nazionale effettua un acquisto dall India fuori campo Iva ai sensi dell art. 7-bis comma 1 Dpr 633/72, in quanto la merce non esiste fisicamente in Italia. Non può emettere fattura N.I. art. 41 perché i beni non sono originari della Comunità né immessi nella Comunità in libera pratica. Pertanto emette nei confronti del cliente spagnolo (ES) fattura ai sensi dell articolo 7-bis comma 1 Decreto Iva con l indicazione reverse charge. Non compila l Intra. 41 ACQUISTO E VENDITA DI BENI ALLO STATO ESTERO Operatore nazionale acquista da fornitore francese e fa consegnare la merce in Cina L acquirente nazionale fa un acquisto fuori campo Iva e il fornitore francese potrebbe applicare la sua Iva, oppure disposizioni interne potrebbero obbligare IT a identificarsi fiscalmente. La cessione di IT verso la Cina è operazione non soggetta ai sensi dell art. 7-bis, comma 1, Decreto Iva. Per IT si configura una esportazione ai fini doganali ma non ai fini Iva in quanto non può godere dei requisiti dell art. 8 per mancanza del presupposto della territorialità. L importazione in Cina va espletata sulla base della fattura di IT. 42 21

ART. 13 BASE IMPONIBILE DPR 633/72 Art. 13, 4 comma Dpr633/72 Ai fini della determinazione della base imponibile i corrispettivi dovuti e le spese e gli oneri sostenuti in valuta estera sono computati secondo il cambio del giorno di effettuazione dell operazione o, in mancanza di tale indicazione nella fattura, del giorno di emissione della fattura. In mancanza, il computo è effettuato sulla base della quotazione del giorno antecedente più prossimo. La conversione in euro, per tutte le operazioni effettuate nell anno solare, può essere fatta sulla base del tasso di cambio pubblicato dalla Banca Centrale Europea. 43 EFFETTUAZIONE DELLE OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE LEGGE STABILITÀ 228/2012 Art. 39 - L. 427/93-1 comma, 1 periodo le cessioni intracomunitarie e gli acquisti intracomunitari di beni si considerano effettuati all atto dell inizio del trasporto o della spedizione al cessionario o a terzi per suo conto, rispettivamente, dal territorio dello Stato o dal territorio dello Stato membro di provenienza. Art. 39 - L. 427/93-1 comma, 2 periodo tuttavia se gli effetti traslativi o costitutivi si producono in un momento successivo alla consegna, le operazioni si considerano effettuate nel momento in cui si producono tali effetti e comunque dopo il decorso di un anno dalla consegna. Art. 39 L. 427 1 comma, 3 periodo parimenti nel caso di beni trasferiti in dipendenza di contratti estimatori e simili, l operazione si considera effettuata all atto della rivenditaaterziodelprelievodapartedelriceventeovvero,seibeni non sono restituiti anteriormente, alla scadenza del termine pattuito dallepartieinognicasodopoildecorsodiunannodalricevimento. Art. 39 L. 427 1 comma, 4 periodo Le disposizioni di cui al 2 e 3 periodo operano a condizione che siano osservati gli adempimenti di cui all articolo 50, comma 5. 44 22

EFFETTUAZIONE DELLE OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE LEGGE STABILITÀ 228/2012 Art. 39 L. 427 2 comma Se anteriormente al verificarsi dell evento indicato nel comma 1 è stata emessa la fattura relativa ad un operazione intracomunitaria la medesima si considera effettuata, limitatamente all importo fatturato, alla data della fattura. Art. 39 L. 427 3 comma Le cessioni ed i trasferimenti di beni, di cui all articolo 41, comma 1, lettera a) e comma 2, lettere b) e c), e gli acquisti intracomunitari di cui all articolo 38, commi 2 e 3, se effettuati in modo continuativo nell arco di un periodo superiore ad un mese solare, si considerano effettuati al termine di ciascun mese. 45 FATTURE IN VALUTA: CICLO PASSIVO ART. 21, COMMA 3, LETT. L) DPR 633/72 E CIRC. AGENZIA ENTRATE N 12 DEL 3.5.2013 Obbligo di indicare sia l imponibile che l eventuale imposta anche in euro: aliquota, ammontare dell imposta e dell imponibile con arrotondamento al centesimo di euro Art.21,comma2,lett.l),decretoIva. Obbligo di tradurre le fatture in lingua estera quando richiesto dall Amministrazione: le fatture redatte in lingua straniera sono tradotte in lingua nazionale, a fini di controllo, a richiesta dell amministrazione finanziaria art. 21, comma 3 Decreto iva. 46 23

DOCUMENTO DI CONSEGNA In ambito comunitario è obbligatorio provare il trasferimento della merce fra l Italia e gli altri Stati UE; Il documento maggiormente idoneo a questo scopo è la lettera di vettura internazionale (CMR); Risoluzioni 28.11.2007 n 345, 15.12.2008 n. 477, n 19/E del 25.3.2013. INCOTERMS 47 Franca Delle Chiaie 48 48 24

Gli Incoterms sono costituiti da 11 clausole. Il loro utilizzo è correlato al modo di trasporto. Non tutte le 11 clausole possono essere utilizzate per ogni tipo di trasporto. Nella tabella che segue viene indicato quali clausole possono essere utilizzate in base al tipo di trasporto prescelto. Qualsiasi modo EXW Franco fabbrica ( luogo convenuto) di trasporto FCA Franco vettore ( luogo convenuto) (aereo, ferroviario, CPT Trasporto pagato fino a ( luogo di destinazione convenuto) marittimo, stradale, ecc.) CIP Trasporto e assicurazione pagati fino a ( luogo di destinazione convenuto) DAT Reso al terminal porto o luogo di destinazione) DAP Reso al luogo di destinazione ( luogo di destinazione convenuto) DDP Reso sdoganato ( luogo di destinazione convenuto) Solo trasporto FAS Franco lungo bordo ( porto di imbarco convenuto) marittimo e per FOB Franco a bordo ( porto di imbarco convenuto) vie navigabili CFR Costo e nolo ( porto di destinazione convenuto) Interne CIF Costo, assicurazione e nolo ( porto di destinazione convenuto) 49 Cessione a cliente comunitario e consegna dei beni in Italia esempio pratico Operatore nazionale (IT1) vende beni ad acquirente austriaco (AT), soggetto passivo d imposta in Austria e consegna i beni per suo conto in Italia ad altro soggetto italiano (IT2). Il fornitore italiano effettua una cessione interna con Iva e non compila l Intrastat. Il soggetto austriaco (AT) vende all acquirente nazionale (IT2) senza Iva e IT2 integra la fattura di AT ai sensi degli artt. 46 e 47 della L. 427/93, con l indicazione autofatturazione e l eventuale indicazione della norma citata. IT2 non deve compilare l Intrastat perché l operazione si configura come acquisto interno. 50 25

CESSIONE OMAGGIO A CLIENTE UE Operatore nazionale (IT) invia come omaggio ad un cliente francese (FR), soggetto passivo d imposta dei beni. L operatore nazionale emette autofattura con Iva e non compila l Intrastat. 51 CESSIONE A CLIENTE ESTONE NON VIES Operatore nazionale (IT) vende beni ad acquirente estone (EE), che non ha la partita Iva iscritta nel VIES e consegna i beni in Estonia. L operatore nazionale IT emette nei confronti del cliente estone fattura con Iva italiana. 52 26

MANCANZA REQUISITI CESSIONI UE La mancata dei requisiti configura l operazione come interna e quindi soggetta ad Iva in Italia con i conseguenti riflessi, anche di natura sanzionatoria ai sensi dell art. 6 del D.Lgs. 471/97 (sanzione dal 100 al 200% dell imposta non applicata). 53 RIEPILOGHI INTRASTAT Soggetti obbligati alla presentazione degli elenchi I soggetti passivi d imposta nazionali che effettuano nei confronti di soggetti passivi d imposta comunitari le seguenti operazioni: cessioni a partners comunitari (anche S. Marino) acquisti da partners comunitari (no acquisti da S. Marino) movimenti di merce senza trasferimento di proprietà ai fini statistici (es. lavorazioni) prestazioni di servizi in ambito comunitario. 54 27

MERCI ESCLUSE DALLA RILEVAZIONE STATISTICA ALLEGATO XI DETERMINAZIONE AGENZIA DOGANE 22.2.2010 a) Oro detto monetario; b) Strumenti di pagamento aventi corso legale e valori, compresi i pagamenti per servizi quali l affrancatura, le imposte e i canoni; c)merci destinate a un uso temporaneo o restituite dopo tale uso (ad esempio locazioni, mutui, leasing operativi), purché siano rispettate le seguenti condizioni: non e' prevista ne' effettuata alcuna lavorazione; la durata prevista dell'uso temporaneo non e' stata o non sarà superiore a 24 mesi; la cessione o l acquisto non sono da dichiarare come una cessione o un acquisto ai fini dell Iva; d) merci che circolano tra: uno Stato membro e le sue zone franche territoriali in altri Stati membri, e lo Stato membro di accoglienza e le zone franche territoriali di altri Stati membri o di organizzazioni internazionali. Le zone franche territoriali comprendono le ambasciate e le forze armate nazionale stazionate al di fuori del territorio del paese d origine; e) beni che veicolano informazioni personalizzate, software compreso; f) software scaricato via internet 55 MERCI ESCLUSE DALLA RILEVAZIONE STATISTICA g) beni forniti a titolo gratuito non sono oggetto di transazioni commerciali, purchè siano movimentati unicamente al fine di predisporre o favorire una transazione commerciale successiva, illustrando le caratteristiche di beni o servizi, ad esempio: - materiale pubblicitario; - campioni commerciali h) beni destinati ad essere riparati e restituiti in seguito alla riparazione, nonché i pezzi di ricambio associati e i pezzi difettosi sostituiti. La riparazione di un bene consiste nel ripristino della sua funzione o condizione originaria. L'obiettivo dell'operazione e semplicemente mantenere i beni in condizioni di funzionamento e può comportare lavori di ricostruzione o di miglioria, ma non modifica in alcun modo la natura dei beni ; i) mezzi di trasporto che si spostano durante il loro funzionamento, compresi i mezzi di lancio di veicoli spaziali al momento del lancio. 56 28

PERIODICITÀ DEGLI ELENCHI Cessioni di beni e servizi resi: Mensili: cessioni di beni e servizi resi > 50.000,00 euro nel trimestre di riferimento e/o in uno dei 4 trimestri precedenti; Trimestrali: restanti soggetti. 57 PERIODICITÀ DEGLI ELENCHI Acquisti di beni e servizi ricevuti: Mensili: acquisti di beni e servizi ricevuti > 50.000,00 euro nel trimestre di riferimento e/o in uno dei 4 trimestri precedenti; Trimestrali: restanti soggetti. Nota: il trimestre di riferimento è sempre riferito all anno solare. 58 29

CAMBIO DI PERIODICITÀ DEGLI ELENCHI TRIMESTRALI La periodicità di presentazione è trimestrale quando in uno dei quattro trimestri precedenti e/o nel periodo di riferimento non viene superata la soglia di 50.0000,00. In caso contrario si diventa operatori mensili. Qualora nel corso del trimestre di riferimento si superi la soglia di 50.000,00 euro la periodicità di presentazione diventa immediatamente mensile. In tal caso si diventa operatori mensili dal mese successivo a quello in cui è stata superata la soglia e si deve presentare un elenco per il trimestre di riferimento specificando se in esso sono contenuti i movimenti di un singolo mese o di due mesi o dell intero trimestre a seconda del mese in cui è stata superata la soglia. 59 CAMBIO PERIODICITÀ esempio Gennaio 2014 (volume di 20.000,00 euro); febbraio 2014 (volume di 45.000,00 euro); in tal caso avendo superato la soglia di 50.000,00 euro a febbraio 2014 l operatore deve presentare entro il 25 marzo 2014 l elenco relativo al primo trimestre contenente i dati relativi a gennaio e febbraio, contrassegnando nel frontespizio la casella primo e secondo mese del trimestre, dopo di che proseguirà con la periodicità mensile. 60 30

TERMINE DI PRESENTAZIONE Elenchi Mensili: entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento (es. mensile di gennaio 2014 entro il 25 febbraio 2014) Elenchi Trimestrali: entro il 25 del mese successivo al trimestre di riferimento (es. il primo trimestre 2014 entro il 25 aprile 2014). 61 DELEGA I soggetti obbligati alla presentazione degli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie possono delegare, mediante apposita procura, terzi soggetti alla sottoscrizione degli elenchi, ferma restando la loro responsabilità in materia. La delega può essere conferita dal soggetto obbligato in forma scritta, con le modalità di cui all articolo 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e deve essere esibita a richiesta degli organi di controllo. 62 31

I MODELLI INTRASTAT Modello Intra-1 relativo alle cessioni intracomunitarie di beni e ai servizi resi, composto da: - un frontespizio - Modello Intra-1; -il riepilogo delle cessioni intracomunitarie di beni - Modello Intra-1 Bis; -il modello per le rettifiche delle cessioni intracomunitarie di beni - Modello Intra-1 Ter; -il riepilogo dei servizi resi Modello Intra-1 Quater ; -il modello per le rettifiche dei servizi resi - Modello Intra-1 Quinquies; 63 I MODELLI INTRASTAT Modello Intra-2 relativo agli acquisti intracomunitari di beni e ai servizi ricevuti, composto da: - un frontespizio - Modello Intra-2; - il riepilogo degli acquisti intracomunitari di beni - Modello Intra-2 Bis; - il modello per le rettifiche degli acquisti intracomunitari di beni - Modello Intra-2 Ter; - il riepilogo dei servizi ricevuti - Modello Intra- 2 Quater; - il modello per le rettifiche dei servizi ricevuti - Modello Intra-2 Quinquies. 64 32

65 66 33

DATI FISCALI E DATI STATISTICI DELL INTRA BENI DATI FISCALI E DATI STATISTICI DELL INTRA BENI Nei riepiloghi Intrastat mensili relativi ai beni vanno riportati dati che hanno valenza sia fiscale, ai fini della rilevazione delle operazioni IVA fra partners comunitari, sia statistici, ai fini della rilevazione statistica di movimenti di merci in ambito comunitario: MODELLO Intra-1 Bis Dati fiscali: da colonna 1 a colonna 4 (le colonne 5 e 6 sono facoltative) Dati statistici: da colonna 5 a colonna 13 MODELLO Intra-2 Bis Dati fiscali: da colonna 1 a colonna 5 (le colonne 6 e 7 sono facoltative) Dati statistici: da colonna 6 a colonna 15 67 MODALITÀ DI COMPILAZIONE: BENI Elenchi Mensili: sono tenuti alla compilazione dei dati fiscali e statistici. Per particolari operazioni commerciali possono essere tenuti alla compilazione dei soli dati fiscali o dei soli dati statistici. Elenchi Trimestrali: Sono tenuti alla compilazione dei soli dati fiscali. 68 34

INTRA 1-BIS E INTRA-2 BIS SOGLIE STATISTICHE Sono tenuti ad indicare il valore statistico, le condizioni di consegna e il modo di trasporto i soggetti mensili che hanno superato nell anno precedente o che presumono di realizzare nell anno in corso: CESSIONI per un valore annuo delle spedizioni UE > 20.000.000,00 ACQUISTI per un valore annuo degli arrivi UE > 20.000.000,00 NB: L indicazione del valore statistico rimane comunque obbligatoria nel caso di operazioni riepilogate solo ai fini statistici. Intra 1 Bis Cessioni di Beni 69 70 70 35

Intra2Bis Acquisti di Beni 71 71 71 Importo in valuta Intra acquisti e servizi ricevuti Nella colonna 5 dell Intra-2 bis e dell Intra- 2 quater va indicato l'ammontare degli acquisti, espresso nella valuta dello Stato membro del fornitore. dagli operatori che effettuano acquisti da DK,GB,SE,BU,LT,PL,RO,CZ,HR,HU poiché non aderito all Unione Economica e Monetaria. 72 36

Unione Economica e Monetaria Il1 gennaio 2002èstata introdottalamonetaunicafragli Stati aderenti all'unione Economica e Monetaria (UEM). A tale accordo hanno aderito nel 2002 i seguenti paesi: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Successivamente hanno aderito nel 2007 la Slovenia, nel 2008 Cipro e Malta, nel 2009 la Slovacchia e nel 2011 l Estonia e nel 2014 la Lettonia. L euro sostituisce, al tasso di conversione irrevocabilmente fissato, la moneta di ciascuno Stato membro partecipante all UEM. Nel 2015 è prevista l adesione all euro della Lituania. 73 73 Unione Economica e Monetaria Attualmente l euro ha corso legale oltre che nei 18 Stati elencati, anche nelle isole, dipartimenti e territori d oltremare che fanno parte di tali paesiosonoadessiassociati.ancheil Principato di Monaco, la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano hanno adottato l euro. 74 74 37

NOMENCLATURA COMBINATA Puo essere verificata nel sito www.agenziadogane.gov.it Ultimo aggiornamento:(regolamento UE N. 1001/2013 della Commissione del 4 ottobre 2013) in vigore dal 1 gennaio 2014. Nel sito dell Agenzia Dogane si trovano le tabelle di trasposizione fra anno in corso e quello precedente. Intra1Ter Rettifiche Cessioni di Beni 75 76 76 38

Intra2Ter Acquisti di Beni 77 77 77 Prestazioni di servizi generiche Art. 7-Ter Dpr 633/72 Le prestazioni di servizi si considerano effettuate nel territorio dello Stato: a)quando sono rese a soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato; a)quando sono rese a committenti non soggetti passivi da soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato. 78 39

DPR 633/72 ART. 7 TER comma 1 REGOLA GENERALE PRESTAZIONI SERVIZI RESE A SOGGETTI PASSIVI Circolare Agenzia Entrate del 31/12/2009 n. 58..devono considerarsi tassabili in base alla regola del committente.. i servizi già definiti come generici, ivi compresi quelli complessi e indifferenziati, non individuati (a tutto il 2009) in altre categorie; le prestazioni di trasporto di beni, comprendendo in tale ambito i trasporti nazionali, quelli intracomunitari e quelli internazionali; le prestazioni rese in attività accessorie ai trasporti di beni (carico, scarico e trasbordo merci); le prestazioni di qualsiasi genere su beni mobili materiali, ovunque rese, ed indipendentemente dall'uscita fisica dei beni, al termine della prestazione, dallo stato in cui la stessa viene eseguita, in particolar modo nel caso di prestazione resa in altro stato comunitario; le prestazioni di intermediazione, ovunque eseguite; le locazioni a lungo termine (diverse da quelle a breve termine di mezzi di trasporto); le seguenti prestazioni di servizi, già disciplinate dall'articolo 7, quarto comma, lett. d) del dpr n. 633 del 1972, indipendentemente da dove siano materialmente utilizzate: - prestazioni derivanti da contratti di locazione, anche finanziaria, noleggio e simili di beni mobili materiali diversi dai mezzi di trasporto; - prestazioni di servizi relative a cessioni di diritti immateriali redevances, royalties, diritti di autore, e simili; - prestazioni pubblicitarie; - prestazioni di consulenza e assistenza tecnica o legale, comprese quelle di formazione e di addestramento del personale; - prestazioni di elaborazione e fornitura di dati e simili; - prestazioni di interpreti e traduttori; - prestazioni di servizi di telecomunicazione, di radiodiffusione e di televisione; - prestazioni di servizi rese tramite mezzi elettronici; - prestazioni relative ad operazioni bancarie, finanziarie e assicurative; - prestazioni relative a prestiti di personale; - concessione dell'accesso ai sistemi di gas naturale o di energia elettrica, servizio di trasporto o di trasmissione mediante gli stessi e fornitura di altri servizi direttamente collegati; - cessioni di contratti relativi alle prestazioni di sportivi professionisti 79 79 Servizi Le informazioni richieste negli elenchi Intra-Servizi hanno valenza esclusivamente fiscale e non anche statistica. 80 40

COMPILAZIONE INTRA SERVIZI Codice servizio (colonna 8): va riportato il codice a 6 cifre che identifica la tipologia del servizio secondo la classificazione CPA (classificazione dei prodotti associati alle attività). Il codice CPA è articolato in sei livelli: 21 sezioni identificate da una lettera (dalla A alla U); 88 divisioni identificate da un codice numerico di due cifre; 261 gruppi identificati da tre cifre; 575 classi identificate da quattro cifre; 1342 categorie identificate da cinque cifre; 3142 sottocategorie identificate da sei cifre. 81 CPA ESEMPIO (REG.TO CE N. 451 DEL 23.04.2008) M SERVIZI PROFESSIONALI, SCIENTIFICI E TECNICI 69 Servizi legali e contabilità 69.1 Servizi degli studi legali e notarili 69.10 Servizi degli studi legali e notarili 69.10.1 Servizi degli studi legali e notarili 69.10.11Servizi di consulenza e rappresentanza legale nel campo del diritto penale 69.10.12Servizi di consulenza e rappresentanza legale in procedimenti giudiziari in campo societario e commerciale 69.10.13Servizi di consulenza e rappresentanza legale in procedimenti giudiziari nel campo del lavoro 69.10.14Servizi di consulenza e rappresentanza legale in procedimenti giudiziari in materia civile 69.10.15Servizi degli studi legali e notarili in materia di brevetti, diritti d autore e altri diritti di proprietà intellettuale 69.10.16Servizi notarili 82 41

COMPILAZIONE INTRA SERVIZI Modalità di erogazione: va indicata la modalità con cui viene erogato il servizio: I R Istantanea A più riprese Modalità di incasso: A B X Accredito Bonifico Altro va indicata la modalità di pagamento: Paese pagamento: va indicato il codice ISO del paese in cui il corrispettivo entra nella disponibilità del beneficiario. Intra1Quater Servizi Resi 83 84 84 42

Intra2Quater Servizi Ricevuti 85 85 85 REGISTROART. 50, COMMA5 L. 427/93 I beni che si muovono a titolo diverso dall acquisto e dalla vendita in ambito comunitario (c/lavorazione, c/riparazione, esposizione in fiera, ecc.) devono essere annotati in un apposito registro numerato progressivamente per anno. Non va vidimato. 86 43

ELENCHI CESSIONI / ACQUISTI DI BENI ( LISTINGS ) E SEGNALAZIONI STATISTICHE (INTRASTAT) Elaborazione informazioni contenute nelle pubblicazioni: PWC A Guide to VAT in the EU of 27 countries edizione 2007 DeloiTe Quick reference to European Vat Compliance edizione 2010 87 88 88 44

89 89 ELENCHI SERVIZI GENERICI RESI / ACQUISTATI Fonte:IBFD Value Added Tax SERVIZI RESI: l obbligo di presentazione degli elenchi riepilogativi è previsto da tutti i Paesi Ue. SERVIZI ACQUISTATI: l obbligo di presentazione degli elenchi riepilogativi risulta previsto solo da 6 Paesi Ue: Grecia, Italia, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria. Il Decreto del fare prevede nel 2015 l emanazione di norme per l abolizione in Italia dell Intra servizi ricevuti. 90 45

UFFICIO DOGANALE COMPETENTE L ufficio doganale territorialmente competente, è quello relativo alle sede legale o produttiva del soggetto obbligato o alla sede del terzo delegato. 91 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE Obbligo di invio telematico delle dichiarazioni Intra attraverso internet con le modalità previste nella normativa sull EDI disponibile nel sito www.agenziadogane.gov.it settore EDI servizio telematico doganale. Si possono utilizzare software personalizzati oppure il software fornito dall Agenzia delle Dogane. Merci: i tracciati record rimangono invariati. Servizi: nuovi tracciati record per le sezioni 3 e 4 Nuovo record frontespizio. 92 46

Adesione al Servizio Telematico La firma digitale ha validità di tre anni dalla generazione, una volta scaduta va poi rinnovata con le stesse modalità con le quali è stata generata la prima volta (ultimo rinnovo 20 aprile 2011) Dal 2010 la firma digitale può essere rilasciata solo a persone fisiche (va indicato almeno un sottoscrittore nella domanda di adesione) 93 93 Con Determinazione n. 63336 del 7 maggio 2010 sono stabilite le modalità di trasmissione degli elenchi Intrastat con canale telematico dell Agenzia delle Entrate (Entratel) 94 47

SOFTWARE INTR@WEB OnLine per utenti con poche righe dettaglio OffLine per utenti con molte righe dettaglio 95 SANZIONI INTRASTAT Le violazioni riguardanti i riepiloghi Intrastat possono essere di natura sia statistica che fiscale. Le relative sanzioni sono disciplinate dall articolo 11 del DLGS n. 322 del 6.9.1989 per le violazioni di natura statistica e dall articolo 11, comma 4 del DLGS n. 471/97, entrato in vigore il 1 aprile 1998, per le violazioni di natura fiscale. E stata inoltre emanata dal Ministero delle Finanze la circolare n. 23/E del 25 gennaio 1999 che apporta alcuni chiarimenti alle norme sopra indicate. Infine, l Agenzia delle Entrate ha fornito in data 16 febbraio 2005 chiarimenti in merito alla sanzione relativa alla ritardata presentazione degli elenchi, considerata violazione formale in quanto di ostacolo all attività di controllo. Con la Legge di stabilità 2011 dal 1 febbraio 2011 sono entrate in vigore nuove misure sanzionatorie in presenza di ravvedimento operoso in caso di ritardato o omessa presentazione degli elenchi. 96 48

Sanzioni relative alle violazioni di natura statistica L'accertamento delle violazioni di dati statistici, ai fini dell'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie, è effettuato seconda la procedura indicata dall Agenzia delle Dogane con nota n. 1876 del 14 febbraio 2006. VIOLAZIONE SANZIONE Omissione o inesattezze dei dati Da 516 a 5.164 Omissione o inesattezze dei dati, purchè integrati nel termine fissato Da 258 a 2.582 dall Ufficio Integrazione o correzione spontanea di dati mancanti o inesatti. Nessuna sanzione 97 Sanzioni relative alle violazioni di natura fiscale I campi dei riepiloghi Intrastat che hanno natura fiscale sono: Stato, codice IVA, ammontare delle operazioni in euro e in valuta. VIOLAZIONE SANZIONE Omessa presentazione da 1.032 per ciascun elenco dell elenco Trasmissione tardiva, ma entro 30 giorni dalla da 516 per ciascun elenco richiesta dell'ufficio Trasmissione tardiva spontanea con dal 1 febbraio 2011 64 ravvedimento operoso Trasmissione di elenco da 1.032 incompleto, inesatto o La sanzione non si applica se i irregolare dati mancanti o inesatti vengono integrati o corretti anche a seguito di richiesta 98 49

IL QUADRO NORMATIVO La normativa completa è disponibile sul sito www.agenziadogane.gov.it nella sezione Intrastat/riferimenti normativi 99 Il Franca sistema Delle Intrastat Chiaie - Franca Delle Chiaie 100 50