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DR/2013/3436 del 28/10/2013 Firmatari: Marrelli Massimo U.S.R. IL RETTORE VISTO lo Statuto di Ateneo emanato con Decreto Rettorale n. 2897 del 04.09.2013; VISTO il Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo (R.D.A.) emanato con D.R. n. 2440 del 16 luglio 2008 e s.m.i.; VISTO il Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei Corsi di Master universitari di I e II livello emanato con D.R. n. 1226 del 14 aprile 2010; VISTO il verbale n. 587 del 29/01/2013 con il quale il Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia proponeva, a valere dall anno accademico 2013-2014, l attivazione del Corso di Master di II livello in Management sanitario, con talune modifiche del regolamento di funzionamento dello stesso, tra le quali, la modifica della struttura sede amministrativa e di didattica del Corso e della struttura responsabile della gestione amministrativa e contabile indicando, in luogo della Facoltà di Medicina e Chirurgia e del Dipartimento di Scienze Mediche Preventive, il Dipartimento di Sanità pubblica, così come risulta nella nuova stesura regolamentare di cui all allegato 33 al verbale di Facoltà; VISTO il vigente regolamento di funzionamento del Corso di Master di II livello in Management sanitario emanato con D.R. n. 2848 del 07/09/2012; VISTA la delibera n. 29 del 22/03/2013 con la quale il Consiglio di Amministrazione approvava, a valere dall anno accademico 2013-2014, subordinatamente all approvazione di competenza del Senato Accademico, l attivazione con la modifica del regolamento di funzionamento del Master sopra citato, così come deliberata dal Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia nell adunanza del 29/01/2013 verbale n. 587; VISTA la delibera n. 17 del 13.06.2013 con la quale il Senato Accademico, a valere dall anno accademico 2013-2014, approvava l attivazione del Corso di Master di II livello in Management sanitario con la modifica del vigente regolamento di funzionamento dello stesso, secondo la nuova stesura di cui all allegato 33 al verbale del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia n. 587 del 29/01/2013; DECRETA Il regolamento di funzionamento del Corso di Master di II livello in Management sanitario, con sede amministrativa e di didattica presso il Dipartimento di Sanità pubblica dell Università degli Studi di Napoli Federico II, è modificato, a valere dall'anno accademico 2013-2014, secondo la nuova stesura regolamentare allegata al presente decreto di cui costituisce parte integrante. Il predetto regolamento sostituisce quello emanato con D.R. n. 2848 del 07/09/2012. Ripartizione Affari Generali, Professori e ricercatori Il Dirigente dott. Francesco Bello Unità organizzativa responsabile del procedimento: Ufficio Statuto, Regolamenti e Organi universitari Responsabile del procedimento: Il Capo dell Ufficio dott. Giuseppe Festinese IL RETTORE Massimo Marrelli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN MANAGEMENT SANITARIO Denominazione del corso Corso di Master universitario di II livello in Management Sanitario Facoltà sede amministrativa del corso Dipartimento di Sanità pubblica dell Università degli Studi di Napoli Federico II. Breve descrizione degli obiettivi formativi e finalità del corso Il Master è indirizzato ai laureati Specialisti in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Medicina Veterinaria, Farmacia, Psicologia, Biologia, Professioni Sanitarie, Ingegneria, Chimica e Biotecnologia, Architettura; con particolare riferimento, alle figure professionali già aventi responsabilità di direzione e coordinamento di strutture sanitarie, o in attesa di tali incarichi, che desiderano acquisire una cultura applicativa reale nelle tecniche di management sanitario. II profondo processo di cambiamento cui è sottoposto da circa un decennio il sistema sanitario italiano ha favorito, infatti, lo sviluppo di un orientamento, sostenuto dall'evoluzione sociale ed economica, all'abbandono della logica che considera la sanità pubblica come un sistema avulso dal mercato e all'adozione nelle strutture sanitarie pubbliche delle tecniche e degli strumenti idonei alla valutazione dell'efficienza, efficacia ed economicità delle prestazioni erogate. Quanto affermato ha modificato il ruolo tradizionalmente attribuito ai professionisti della sanità, attraverso il coinvolgimento di questi ultimi nelle problematiche di carattere gestionale ed amministrativo dell'azienda sanitaria; ciò ha modificato, di conseguenza, la funzione dei professionisti stessi, infatti, si è assistito ad una chiara evoluzione del ruolo del medico delle strutture sanitarie pubbliche che è chiamato ad occuparsi anche di problemi gestionali e organizzativi. Il professionista della sanità, quindi, è sempre più consapevole del fatto che i risultati della sua azione sono collegati all'ottimale organizzazione e gestione delle risorse della struttura sanitaria; per cui, anche in riferimento ad obblighi definiti in base a leggi, egli è sempre più coinvolto e responsabile delle scelte organizzative e delle modalità di impiego delle risorse a disposizione. Ciò pone, di conseguenza, la necessità di acquisire adeguati strumenti sia gestionali, sia organizzativi in grado di assicurare un coinvolgimento attivo dei medici nelle problematiche non strettamente di carattere clinico. Naturalmente tale coinvolgimento potrà essere realizzato in modo efficace solo se i medici saranno in grado di utilizzare gli strumenti idonei. La formazione manageriale rappresenta, pertanto, una tappa necessaria nell'adozione di una logica di tipo gestionale da parte dei medici e dei professionisti sanitari; infatti, l'esigenza di sviluppare adeguate competenze gestionali rende oramai indispensabile l'avvio di processi formativi che coinvolgano attivamente i professionisti della sanità, non solo per quanto attiene l'aggiornamento professionale ma anche per le tematiche di tipo manageriale. L ottica formativa del master, è quella di dotare i professionisti-discenti non solo di una cultura manageriale-sanitaria intesa in termini passivi, ma di fornire loro strumenti cognitivi tali, da renderli realmente attivi o meglio, dinamicamente attivi, nella comprensione delle peculiarità inerenti il management sanitario in tutti i suoi aspetti. Le conoscenze, la formazione che il discente acquisisce, determinano che, ogni professionista, impegnato nell ambito del sistema sanità, possa incidere, successivamente, sui processi gestionali in cui, a vario grado e con diverse specificità e peculiarità è impegnato. Il tentativo reale, la sfida del Master, è formare tangibilmente professionisti della sanità consapevoli di quelle dinamiche che governano il sistema ed al tempo stesso, essere essi stessi capaci di migliorarle. Tale esigenza, d'altronde, è stata pienamente recepita dalla legislazione sanitaria italiana che, con diverse disposizioni, ha sancito il ruolo critico della formazione continua in sanità, includendo in essa anche

le tematiche di carattere economico ed aziendale, in modo da rendere possibile l'assunzione del ruolo critico riconosciuto ai medici nel processo di aziendalizzazione delle strutture sanitarie pubbliche. Diviene in tal modo, reale, con un efficace e tangibile know how di conoscenze, la possibilità di determinare miglioramenti di fatto tangibili, grazie all acquisizione di consapevolezze tecniche, specifiche, in merito ad un fronte, quello del management sanitario, vasto, spesso demandato in modo acritico ed unireferenziale ad attori istituzionali, non sempre formati e capaci di affrontare in modo tecnicamente ineccepibile in una logica culturale evidence based le esigenze delle singole realtà sanitarie frontalmente vissute, professionalmente parlando, come attori primari del pianeta sanità e cioè medici, farmacisti, veterinari. Al Master è collegata l edizione annuale di un testo La formazione Manageriale in Sanità, che attraverso la pubblicazione dei lavori dei discenti, in uno dei settori di ricerca dello stesso Master, in cui hanno sviluppato un progetto-tesi a conclusione dei propri studi, dà ulteriore risalto alle proposte gestionali dei discenti stessi e rende, le stesse proposte progettuali, foriere di reali cambiamenti e miglioramenti organizzativo-gestionali, non solo per le realtà lavorative ove operano i discenti che le hanno sviluppate, ma le rende, grazie alla pubblicazione nel testo, disponibili all attenzione di altri professionisti e quindi esportabili in altre realtà lavorative. Da quanto fin qui riportato ben si comprende la rilevanza culturale, formativa, tecnica nel senso più completo del termine e cioè, di linea di indirizzo, che il Master rappresenta per i discenti e per gli osservatori esterni, intesi, questi ultimi, in termini di stakeholders, reali portatori di interesse alla galassia sanità. Progetto generale dell organizzazione del corso Principali settori SS.DD. di riferimento: MED/42, MED/43, MED/01, SECS-P07, SECS-P10, SPS/08, IUS/01 e IUS/17. Modalità della didattica e distribuzione delle ore e dei CFU Il Master, quindi, strutturato in 1500 ore complessive, darà diritto a 60 crediti formativi universitari, con le seguenti modalità: 600 ore di didattica così ripartite: 250 ore di lezioni frontali, 200 ore di studio guidato, 150 ore di attività di role play, case study, focus con sostegno di tutor per un totale di 24 crediti formativi universitari; 700 ore di tirocinio e addestramento, da realizzarsi, con il sostegno di un tutor, presso una struttura sanitaria pubblica, sulla base di appositi accordi formali, per un totale di 28 crediti formativi. 200 ore elaborazione tesi finale pari a 8 crediti formativi. PIANO DIDATTICO x 250 ore di formazione d'aula MODULO I: IL PROCESSO DI CAMBIAMENTO DEL S.S.N. CFU 1 a. La nascita del SSN e le sue tendenze evolutive b. L'evoluzione della normativa in adesione ai mutamenti socio-economici c. L'Atto Aziendale d. L'aziendalizzazione e la regionalizzazione e. II Finanziamento delle aziende sanitarie f. I modelli regionali di finanziamento delle aziende sanitarie g. I DRG's per il finanziamento delle attività ospedaliere. L'accreditamento dei servizi sanitarie ed i rapporti negoziali i. Le attuali tendenze evolutive del servizio j. I sistemi sanitari dei Paesi europei ed il modello nord-americano. j. MODULO II: L'ANALISI DELL'AMBIENTE ESTERNO CFU 1 a. La Mission, la Vision e la strategia nelle aziende sanitarie a.

b. c. d. e. f. g. i. j. b. Concetti generali sulla pianificazione strategica nelle aziende sanitarie c. La Swot Analysis d. L'analisi della domanda e dei fabbisogni di salute e. Il Benchmarking f. La competizione nelle aziende sanitarie g. Le mappe di posizionamento nelle aziende sanitarie La Break even Analysis i. La Balanced Scorecard j. Il Nomogramma di Barber. MODULO III: EPIDEMIOLOGIA E PROGRAMMAZIONE SANITARIA CFU 1 a. L'epidemiologia per la programmazione, organizzazione, gestione e valutazione di efficacia dei servizi sanitari b. Valutazione di bisogno di salute e domanda di prestazioni c. L'offerta sanitaria d. Le matrici domanda-offerta e. Il disegno, la conduzione e l'analisi epidemiologica f. La farmacoeconomia e la farmacovigilanza g. La valutazione critica del rapporto costo/benefico di un farmaco: indicatori Rapporto ottimalità/adeguatezza/costo. MODULO IV: L'ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE SANITARIE CFU 1 a. Le caratteristiche organizzative del sistema sanitario b. Il processo di cambiamento e l'introduzione di logiche manageriali c. Il modello dipartimentale d. I possibili modelli di dipartimento adottabili, con riferimento agli effetti sulle relazioni di potere interno ed ai fini dell'ottimizzazione dell'offerta sanitaria e. L'emergenza e l'urgenza relazionata alla rete regionale del 118 f. I riferimenti normativi nazionale e regionali all'urgenza ed emergenza g. Due modelli organizzativi: L'organizzazione per progetto e l'organizzazione fondata sui gruppi di lavoro La leadership e gli stili di direzione. MODULO V: STRUMENTI DI STATISTICA SANITARIA CFU 1 a. Gli elementi di statistica b. Raccolta, validazione e controllo della qualità dei dati c. I modelli di regressione; d. Le rilevazioni statistico-sanitarie e. Le banche dati sanitarie f. Il case-mix e la costruzione dei modelli di statistica g. Definizione e struttura dei flussi informativi I sistemi di classificazione delle prestazioni. MODULO VI: GLI STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE CFU 1 a. La pianificazione delle attrezzature b. Il technology assessment e self-assessment c. La costruzione del bilancio d. Lo schema di bilancio previsto dal D.M.T. 11/02/02 e. Limiti normativi all'autonomia contabile delle aziende sanitarie e.

f. g. f. Lo schema di stato patrimoniale g. La forma di conto economico Il bilancio riclassificato per l'analisi finanziaria ed economica. MODULO VII: IL CONTROLLO DI GESTIONE NELLE AZIENDE SANITARIE CFU 1 a. La contabilità analitica per centri di costo b. La progettazione di un sistema di contabilità analitica per centri di responsabilità nell'azienda sanitaria c. Centri di responsabilità e centri di costo d. La classificazione dei costi in fissi e variabili ai fini della loro controllabilità e. Il processo di budgeting f. Il sistema di reporting g. L'activity based costing. g. MODULO VIII: LA RELAZIONE AZIENDA SANITARIA E CITTADINO CFU 1 a. La gestione della conoscenza: Knowledge Management b. La Carta dei servizi sanitari e la customer satisfaction c. L'Ufficio per le Relazioni con il Pubblico d. Il risk management e. Le responsabilità civili e penali connesse alla professione sanitaria f. Il consenso informato. f. MODULO IX: LO SVILUPPO E LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE CFU 1 a. La gestione ed organizzazione delle risorse umane b. La formazione e lo sviluppo delle risorse umane c. La motivazione delle risorse umane d. La privatizzazione del pubblico impiego e gli elementi del rapporto di lavoro e. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro f. La contrattazione nazionale, decentrata ed integrativa g. L'autonomia e la responsabilità dei dirigenti sanitari La graduazione delle posizioni i. La valutazione dei risultati. i. MODULO X: LA QUALITÀ E L'ETICA NELLE AZIENDE SANITARIE CFU 1 a. L'evoluzione del concetto di qualità b. La qualità totale c. Gli strumenti per l'analisi e la valutazione della qualità d. L'Analisi Partecipata della Qualità e. Il modello di eccellenza dell'european Foundation for Quality Management f. La Certificazione dei servizi sanitari g. L'Evidence Based Medicine e l'evidence Based Prevention L'etica nelle aziende sanitarie. PIANO DIDATTICO x 150 ore di formazione intensiva d'aula Laboratorio I CFU 1 a. I livelli essenziali di assistenza: efficacia, economicità e sostenibilità delle prestazioni b. La variazione quali-quantitativa nell'offerta dì servizi d'emergenza e d'elezione: gli attuali livelli di complessità delle strutture di ricovero c. Dalla Sanità alla Salute: il distretto sanitario da struttura territoriale a "sportello di salute" c.

d. d. Il Dipartimento di Prevenzione ed il rapporto "Dipartimento di Prevenzione\Distretto\Presidi Ospedalieri" e. Modelli assistenziali integrati f. Hospice, RSA; SIR. f. Laboratorio II CFU 2 a. La gestione per processi in sanità b. Il Disease Management c. Le flow chart d. Il percorso del paziente. d. Laboratorio III CFU 1 a. I requisiti minimi, strutturali e tecnologici b. Gli interventi di riqualificazione dell'edilizia sanitaria c. L'accreditamento dei servizi sanitari e i rapporti negoziali d. Il percorso per un "Piano Annuale delle Prestazioni" e l'adozione degli "Appositi Contratti e. I carichi di lavoro e l'utilizzo ottimale delle risorse umane. e. Laboratorio IV CFU 1 a. I requisiti di una buona comunicazione interna come tecnica di base d'interazione interpersonale e delle dinamiche di gruppo b. Le "linee di comunicazione" tra le diverse Unità Operative e i livelli direzionali c. Il "problem solving", il consenso informato d. La gestione dei conflitti. d. Laboratorio V CFU 1 a. Il Sistema DRG' s per il finanziamento delle aziende ospedaliere b. L'appropriatezza nell'erogazione delle prestazioni c. L'analisi dei percorsi diagnostico-terapeutici d. P.R.U.O. e. Il ricovero ordinario, il day hospital, il day surgery. e. Durata del corso e modalità della frequenza (n.b.: presenza obbligatoria minimo 80%): Il Master avrà la durata di un anno accademico. Modalità delle verifiche periodiche e della prova/e finale/i: Il livello di apprendimento dei discenti sarà valutato attraverso un esame intermedio, mediante predisposizione di un questionario con tests a risposta multipla sugli argomenti trattati, da realizzarsi al termine di ciascun modulo formativo. La prova di valutazione finale è costituita da una prova orale, concernente la discussione della tesi/progetto elaborata durante il percorso formativo di tirocinio. Nominativi componenti Consiglio Scientifico Prof.ssa Triassi Maria, Professore Ordinario dell Università degli Studi di Napoli Federico II Prof.ssa Postiglione Loredana, Professore Ordinario dell Università degli Studi di Napoli Federico II Prof. Amato Bruno, Professore Associato dell Università degli Studi di Napoli Federico II Prof. Federico Stefano, Professore Associato dell Università degli Studi di Napoli Federico II Prof. Ferulano Giuseppe, Professore Associato dell Università degli Studi di Napoli Federico II Prof. Giani Umberto, Professore Associato dell Università degli Studi di Napoli Federico II Prof.ssa Torre Ida, Professore Associato dell Università degli Studi di Napoli Federico II

Dott. Bianco Pasquale, Ricercatore dell Università degli Studi di Napoli Federico II Dott.ssa Fabbrocini Gabriella, Ricercatore dell Università degli Studi di Napoli Federico II Dott. Maccarone Sergio Ricercatore confermato di Igiene dell Università degli Studi di Napoli Federico II Dott. Zarrilli Raffaele, Ricercatore dell Università degli Studi di Napoli Federico II Direttore A-R-San o suo delegato. Nominativo Coordinatore Prof.ssa Maria Triassi dell Università degli Studi di Napoli Federico II. Titoli di studio che consentono l accesso (cfr. art. 1 comma 2 nonché art. 2 lettera e) del Regolamento) Diploma di Laurea in: Medicina e Chirurgia; Odontoiatria e protesi dentaria; Medicina veterinaria; Farmacia; Psicologia; Biologia; Chimica; Architettura; Ingegneria civile; Ingegneria elettronica; Ingegneria biomedica ovvero diplomi di Laurea corrispondenti alla normativa antecedente al D.M. 509/1999 Laurea Specialistica e/o magistrale in: Medicina e Chirurgia 46/S; Odontoiatria e protesi dentaria 52/S; Medicina veterinaria 47/S; Farmacia 14/S; Psicologia 58/S; Biologia classe 6/S; Fisica LM/17; Architettura LM/4 Professioni Sanitarie: SNT-SPEC/1; SNT-SPEC/ 2; SNT-SPEC/3; SNT-SPEC/4. Biotecnologie 9/S; Ingegneria Biomedica 26/S; Ingegneria civile 28/S; Ingegneria dell automazione 29/S; Ingegneria elettronica 32/S; Ingegneria gestionale 34/S; Ingegneria per l ambiente e il territorio 38/S ; Scienze Chimiche 62/S Numero massimo degli ammissibili 40. Numero minimo (non inferiore a 10) 25. Struttura di Ateneo responsabile della gestione amministrativa e contabile Dipartimento di Sanità pubblica dell Università degli Studi di Napoli Federico II. Struttura responsabile delle carriere degli iscritti Ufficio Scuole di Specializzazione e Master dell Università degli Studi di Napoli Federico II. Strutture disponibili per le attività didattiche (aule, laboratori, biblioteche) c/o A.R.San. e Dipartimento di Sanità pubblica dell Università degli Studi di Napoli Federico II. Importo del contributo di iscrizione 3.800,00. Piano finanziario (calcolato sul numero minimo e massimo di iscritti) Entrate: 95.000,00 152.000,00 per min. iscritti 25 per max iscritti: 40 Uscite su 95.000,00 netto per min. iscritti: 25 Contributo per l Ateneo 23.750,00 Spese di funzionamento (rimborso spese conferenze e/o seminari, attrezzature didattiche, segreteria) 14.000,00 Docenze 32.000,00

Tutorato 18.000,00 Varie (, pubblicità, dispense e materiale didattico) 7.250,00 Uscite su 152.000,00 netto per max. iscritti: 40 Contributo per l Ateneo 38.000,00 Spese di funzionamento (rimborso spese conferenze e/o seminari, attrezzature didattiche, segreteria) 24.000,00 Docenze 56.000,00 Tutorato 22.000,00 Varie (pubblicità, dispense e materiale didattico) 12.000,00 Per quanto non disciplinato dal presente regolamento si rinvia al Regolamento per l istituzione ed il funzionamento dei Corsi di Master universitari di I e II livello, emanato con decreto rettorale n. 1226 del 14.04.2010, nonché alle normative vigenti nell Ateneo.