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TORCICOLLO DEVIAZIONE LATERALE PERMANENTE DEL CAPO CLASSIFICAZIONE TORCICOLLO OSSEO CONGENITO TORCICOLLO MIOGENO OSTETRICO TORCICOLLO ACQUISITO

TORCICOLLO OSSEO CONGENITO: CAUSE OCCIPITALIZZAZIONE DELL ATLANTE (fusione atlanto occipitale) SINDROME DI KLIPPEL-FEIL (Sinostosi di 2 o più vertebre cervicali) EMISPONDILIA (mancato sviluppo di una emivertebra) MORBO DI SPRENGEL (Scapola alta congenita associata a malformazioni vertebrali)

TORCICOLLO OSSEO CONGENITO: QUADRO CLINICO Deviazione laterale del capo Impianto dei capelli basso sulla nuca Brevità del collo Scoliosi cervicale Limitazione articolare importante Spesso disturbi dolorosi per interessamento del plesso brachiale Ha un evoluzione progressiva. Di rado è visibile alla nascita. Raggiunge la massima evidenza tra 10 e 20 anni. La diagnosi è radiologica

TORCICOLLO MIOGENO OSTETRICO: INCIDENZA E la varietà più frequente: 3/1000 nati vivi Frequente incidenza eredo-familiare È frequentemente associato a lussazione congenita dell anca (7-20% dei casi) Segue spesso ad un parto distocico (50-60% dei casi) È causato da una retrazione del muscolo sterno-cleidomastoideo

TORCICOLLO MIOGENO OSTETRICO: TEORIE PATOGENETICHE ORIGINE ISCHEMICA: : compressione dell arteria sternocleidomastoidea da parte del muscolo qualora la testa sia fortemente inclinata e ruotata all esterno così da determinare un ischemia del capo sternale. ORIGINE INFIAMMATORIA: : una infezione durante la vita uterina o un traumatismo durante il parto determinerebbero una miosite interstiziale con conseguente retrazione muscolare

TORCICOLLO MIOGENO OSTETRICO: TEORIE PATOGENETICHE ORIGINE TRAUMATICA: : un trauma durante il parto agirebbe direttamente sul muscolo causandone la lacerazione ed il conseguente ematoma ORIGINE ENDOUTERINA: : deformità congenita verificatasi per alterazione embrionaria (carattere anomalo del germe) o fetale (atteggiamento viziato del feto nell utero determinato da cause meccaniche)

TORCICOLLO MIOGENO OSTETRICO: ANATOMIA PATOLOGICA Infarcimento emorragico (ematoma) del m. sternocleidomastoideo cui segue una miosite interstiziale che evolve in una fibrosi cicatriziale con conseguente retrazione delle fibre muscolari.

TORCICOLLO MIOGENO OSTETRICO: CLINICA Inclinazione laterale della testa associata a rotazione della faccia verso il lato opposto. (Se prevale la retrazione del capo sternale la testa è più ruotata che flessa; mentre se prevale la retrazione del capo clavicolare la testa è più inclinata che ruotata). Palpazione: ematoma nello spessore del muscolo prima fluttuante, poi duro elastico ed infine fibroso. Movimenti di flesso-estensione estensione liberi. Impedita la correzione della deformità.

TORCICOLLO MIOGENO OSTETRICO: CLINICA Asimmetria cranio-facciale caratterizzata da emiatrofia della faccia e del cranio dal lato della deviazione rachidea. Misurazione dell asimmetria: Angolo Alfa : inclinazione della rima bioculare rispetto alla retta passante per la rima labiale (valutazione sul piano frontale) Angolo Beta: : intersezione delle 2 rette congiungenti il trago con la commissura palpebrale e labiale. Tipo I: torcicollo miogeno senza anomalie cranio-facciali e scoliosi di compenso Tipo II: : torcicollo miogeno con anomalie cranio-facciali e scoliosi di compenso.

TORCICOLLO MIOGENO OSTETRICO: DIAGNOSI Spesso passa inosservata nelle forme iniziali tantoche l età media della diagnosi di aggira sui 5 anni. Nelle forme conclamate è semplice Esami strumentali: ecografia nelle prime fasi per la valutazione dell ematoma ematoma muscolare; radiografia per la valutazione della scoliosi eventualmente associata.

TORCICOLLO MIOGENO OSTETRICO: TRATTAMENTO NELLE PRIME FASI QUANDO LA FIBROSI CICATRIZIALE NON HA ANCORA DETERMINATO UNA RETRAZIONE DEFINITIVA: -Pomate emollienti per impedire l evoluzione l sclerotica -Kinesi per favorire lo stiramento dei capi dello SCM: es. culla orientata verso il muro dal lato sano. Sono pertanto consigliati tutti gli esercizi che siano finalizzati a stimolare la rotazione verso il lato malato e l inclinazione l verso il lato sano.

TORCICOLLO MIOGENO OSTETRICO: TRATTAMENTO QUANDO IL BAMBINO SI ALIMENTA DA SOLO INTERVENTO CHIRURGICO DI TENOTOMIA BIPOLARE DELLO STERNOCLEIDOMASTOIDEO TRATTAMENTO POST CHIRURGICO Collare ortopedico morbido fino alla guarigione delle ferite chirurgiche poi apparecchio gessato tipo Risser da portare 1 mese in correzione della deformità iniziale

TORCICOLLO ACQUISITO Torcicollo infiammatorio Ascesso retrofaringeo o infezione tonsillare Torcicollo antalgico Adenite cervicale Torcicollo oculare Strabismo Scompare con la visione monoculare

TORCICOLLO ACQUISITO 1. T. Muscolare: miositico (patologie infiammatorie generali che coinvolgono lo SCM); miopatico (da atrofia muscolare progressiva dello SCM). 2. T. Osteo-Articolare Articolare: : rachitico(da schiacciamento osteomalacico delle vertebre) artritico (da reumatismo) traumatico (da fratture o lussazioni) spondilitico (da tubercolosi cervicale) neoplastico (da tumori vertebrali). 3. T.Nervoso: : spastico (essenziale o psicotico; sintomatico o epilettico) paralitico ( da paralisi centrale o periferica) nevralgico (da nevrite n o radicolite) distonico da lesioni del sistema extrapiramidale) isterico.

LESIONI OSTETRICHE DELLA SPALLA LESIONI OSTETRICHE DELLO SCHELETRO LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE)

LESIONI OSTETRICHE DELLA SPALLA MECCANISMI PATOGENETICI Disimpegno delle spalle nella presentazione di vertice

LESIONI OSTETRICHE DELLA SPALLA MECCANISMI PATOGENETICI Sbarramento degli arti superiori

LESIONI OSTETRICHE DELLA SPALLA MECCANISMI PATOGENETICI Innalzamento arti sup. nella presentazione podalica

LESIONI OSTETRICHE DELLO SCHELETRO Distorsioni articolari Fratture Distacchi condro epifisari (fratture fisarie) Si verificano durante la fase espulsiva del parto, per cause NATURALI (sproporzione dei diametri materno-fetali fetali) ) o più comunemente per cause ARTIFICIALI (provocate dall assistenza assistenza manuale o strumentale)

LESIONI OSTETRICHE DELLO SCHELETRO Distorsioni articolari Fratture Distacchi condro epifisari (fratture fisarie) INTERESSANO PREVALENTEMENTE L ARTO L SUPERIORE ARTO INTRARUOTATO E AVAMBRACCIO PRONATO ESAME RADIOGRAFICO NEGATIVO RAPIDA RISOLUZIONE RESTITUTIO AD INTREGRUM SENZA TERAPIA

LESIONI OSTETRICHE DELLO SCHELETRO Distorsioni articolari Fratture Distacchi condro epifisari (fratture fisarie) CLAVICOLA (5/1000 CEFALICI 160/1000 PODALICI) OMERO TERZO MEDIO SI VERIFICANO DURANTE LE MANOVRE DI DISIMPEGNO DEGLI ARTI SUPERIORI TRATTAMENTO CONSERVATIVO GUARIGIONE IN 2-42 4 SETTIMANE RESTITUTIO AD INTERGRUM

FRATTURE DELLA CLAVICOLA

LESIONI OSTETRICHE DELLO SCHELETRO Distorsioni articolari Fratture diafisarie Distacchi condro epifisari (fratture fisarie) INTERESSANO L ESTREMO L PROSSIMALE DELL OMERO CAUSE: MANOVRA DI TRAZIONE-ROTAZIONE ROTAZIONE ABDUZIONE SPESSO ASSOCIATI A LESIONI DEL PLESSO BRACHIALE SI MANIFESTA CON UNA CONTRATTURA DEL CINGOLO SCAPOLARE CON ARTO INTRARUOTATO, ADDOTTO, AVAMBRACCIO IN ACCENTUATA PRONAZIONE RX SPESSO NEGATIVA, ECOGRAFIA DIAGNOSTICA TRATTAMENTO NELLA POSIZIONE DELLO SCHERMITORE PUO ESITARE RIGIDITA DEL CINGOLO SCAPOLARE

DISTACCO EPIFISARIO

LESIONI OSTETRICHE DELLO SCHELETRO TRATTAMENTO Immobilizzazione temporanea in abduzione ed extrarotazione Mobilizzazione passiva per la prevenzione delle retrazioni capsulo ligamentose

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE)

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) PLESSO BRACHIALE

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) FISIOPATOLOGIA

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) FISIOPATOLOGIA

MECCANISMI LESIVI STIRAMENTO SCHIACCIAMENTO EDEMA GUAINA NERVOSA EMORRAGIA INTRAFUNICOLARE + ROTTURA PERINEVRIO ROTTURA NERVOSA

TIPI DI LESIONE NERVOSA CLASSIFICAZIONE DI SEDDON NEUROAPRAXIA: : DEFICIT DELLA CONDUZIONE NERVOSA SENZA SOLUZIONE DI CONTINUO DELL ASSONE AXONOTMESI: : INTERRUZIONE DELLA CONDUZIONE NERVOSA CON DISCONTINUITA DELL ASSONE CHE VA INCONTRO A DEGENERAZIONE MA CON INTEGRITA DELLE GUAINE NERVOSE NEUROTMESI: : INTERRUZIONE DELLA CONDUZIONE NERVOSA CON SEZIONE DEL NERVO INTERO O DI UN NUMERO VARIO DI ASSONI CON LESIONE DELLE GUAINE ENDONEURALI E SOVVERTIMENTO DELLA FISIOLOGICA CONFORMAZIONE DELLA GUAINA NERVOSA

MECCANISMI LESIVI CLASSIFICAZIONE DI SUNDERLAND GRADO 1 : corrisponde alla neuroaprassia di Seddon. Prevedibile un recupero spontaneo entro qualche settimana GRADO 2 : interruzione dell assone assone,, ma rimangono integri i tubi neurali. Prevedibile un recupero spontaneo in 4-54 mesi GRADO 3 : interruzione dell assone e disorganizzazione dei fascicoli e dei cilindri endoneurali.. La continuitá del perinevrio permette in teoria il recupero spontaneo,, in realtá l emorragia e la disorganizzazione endoneurale portano a fibrosi ed a rigenerazione anarchica. GRADO 4 : si ha rottura anche del perinevrio con completa disorganizzazione dello schema fascicolare. Completa anarchia rigenerativa ed il recupero spontaneo è incompleto e raramente utile anche se il nervo esteriormente appare continuo. GRADO 5 : perdita completa della continuitá del tronco nervoso. Corrisponde alla neurotmesi di Seddon

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) QUADRI CLINICI IL QUADRO ABITUALE È QUELLO DI UNA PARALISI FLACCIDA CON L ARTO SUPERIORE CHE PENDE IMMOBILE LUNGO IL CORPO ARTO INTRARUOTATO CON AVABRACCIO PRONATO E DITA SEMIFLESSE MUSCOLATURA FLACCIDA INTENSO PALLORE DELL ESTREMITA ESTREMITA DELL ARTO E DELLA MANO ( GUANTO ISCHEMICO ) ) PER DISTURBI SIMPATICI

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) FORME CLINICHE PARALISI RADICOLARE SUPERIORE C5-C6 C6 (ERB-DUCHENNE) PARALISI RADICOLARE INFERIORE C7-D1 (DEJERINE-KLUMPKE) PARALISI TOTALE DI TIPO C5-D1

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) PARALISI DI TIPO SUPERIORE Interessamento delle radici C5-C6 C6 Arto cadente e disteso lungo il corpo per lesione: deltoide, bicipite, brachiale, brachio-radiale radiale Arto in rotazione interna per lesione degli extrarotatori Arto in pronazione ( Erb - Duchenne) Buona funzionalita della dita

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) PARALISI DI TIPO INFERIORE ( Dejerine-Klumpke) PARALISI DI TIPO INFERIORE ( Dejerine - Klumpke) Interessamento delle radici C7-C8 C8-T1 Atteggiamento in pronazione dell avambraccio Flessione della mano e delle dita Sindrome di Claude Bernard-Horner per interessamento del simpatico

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) PARALISI TOTALE C5-D1 FORMA ECCEZIONALE. DETERMINA MONOPLEGIA FLACCIDA TOTALE CON SINDROME OCULO SIMPATICA PARALITICA E ANESTESIA SINO SOPRA IL GOMITO.

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) TRATTAMENTO Fisioterapico Chirurgico Il trattamento è fisioterapico ed ha lo scopo di prevenire o ritardare l instaurarsi di alterazioni in attesa della reinnervazione, ridurre al minimo gli interventi chirurgici correttivi tardivi

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) TRATTAMENTO Immobilizzazione temporanea in abduzione ed extrarotazione Mobilizzazione passiva per la prevenzione delle retrazioni capsulo ligamentose

LESIONI NERVOSE PERIFERICHE (PARALISI OSTETRICHE) La terapia degli esiti Interventi sullo scheletro:osteotomie, Artrodesi Interventi su capsule muscoli e tendini: capsulotomie, tenotomie e trasposizioni tendinee Interventi misti