VENEZIA IL TERRITORIO E LA STORIA Il territorio Il territorio comunale di Venezia può essere diviso in centro storico, a cui appartiene il primo nucleo della città ed è costituito da un insieme di isole poste nel centro della Laguna di Venezia e la parte posta sulla terraferma che si estende per 130,03 km². Il territorio del comune di Venezia è diviso in sei municipalità e si presenta nettamente diviso nelle due realtà della Venezia insulare (centro storico e isole) e della terraferma. Il corpo principale della città visto dall'alto ha l'aspetto di un pesce con la coda rivolta verso est. Il centro storico di Venezia, sorge in mezzo alla laguna omonima, su un totale di centodiciotto isolette, consolidate nei secoli grazie a palificazioni in legno, che ne hanno permesso l'urbanizzazione. Alcune di queste isole sono raccolte in gruppi organici tra di loro mentre altre risultano più disperse. Le 118 isolette sono separate da canali navigabili e collegate tra loro da ponti ad uso esclusivamente pedonale. L'estensione totale del centro storico, escluse le acque interne e le isole maggiori, è pari a 797,96 ettari, il che ne fa uno dei centri storici più grandi d'italia e d'europa. Calcolando l'estensione dell'intera Municipalità, includendo dunque le isole della Laguna quali Murano e Burano, la superficie totale della Venezia insulare ammonta, escluse le acque interne, a 1688,91 ettari. La parte storica della città, viene tradizionalmente suddivisa in sei sestieri: Dorsoduro, Santa Croce, San Polo, San Marco, Cannaregio e Castello. I sestieri della città antica si articolano intorno alla doppia ansa del Canal Grande, la via d'acqua principale da cui si snoda una fitta rete di circa 158 canali minori. Nella laguna attorno al centro storico si trovano svariate isole edificate (alcune sono oggi disabitate). Tra le isole maggiori (che fanno parte anch'esse del comune) si ricordano Murano, Burano celebri rispettivamente per la lavorazione del vetro e dei merletti, Torcello, Sant'Erasmo, Pellestrina e la lunga e sottile isola del Lido con i suoi stabilimenti balneari. Nella terraferma, si trovano i due grossi centri di Mestre e Marghera, oltre ad altre frazioni minori. Tali centri hanno avuto un grosso sviluppo dopo il secondo dopoguerra, come sfogo per l'espansione edilizia di Venezia, che non disponeva di spazi edificabili nella laguna circostante ed hanno pertanto l'aspetto di città moderne. Nella terraferma risiedono circa i due terzi della popolazione del comune. 1
La Storia I primi insediamenti da cui ha avuto origine Venezia sono stati probabilmente fondati verso il VI-VII secolo quando le popolazioni venete, per sfuggire alle invasioni Longobarde, cercarono rifugio sulle isole di Rivo Alto nella laguna. Durante il VII-VIII secolo, la comunità di Rivo Alto ha prosperato sotto l'influenza dell'impero Bizantino che la proteggeva dai Franchi. Poi la popolazione ha cominciato ad eleggere i propri governatori, che presero il nome di Dogi. Nel 820 vengono portate nell'isola di Rivo Alto le spoglie di S. Marco, trafugate ad Alessandria d'egitto. In quegli stessi anni le isole raggiungono l' indipendenza politica e religiosa. S. Marco diventa patrono della città e il leone, suo emblema, viene adottato come simbolo del giovane stato. Verso il X secolo, si unificano le isole attorno a Rivo Alto e nasce Venezia. Venezia ormai tratta alla pari i suoi antichi tutori bizantini. Le sue galere solcano l'adriatico e, in cambio dell'appoggio economico e militare che essa fornisce a Bisanzio nella lotta contro l'islam e i Normanni, Venezia ottiene privilegi commerciali in tutto l'oriente Bizantino. Al tempo delle Crociate Venezia, come le altre repubbliche marinare, trae vantaggi dalle richieste che i crociati fanno di navi, viveri e denaro. Nel XII secolo è così potente da svolgere un'azione mediatrice tra il Papa Alessandro III e l'imperatore Federico Barbarossa che firmano a Venezia nel1177. Nel 1204, approfittandosi dell'indebolimento de Costantinopoli, il Doge Enrico Dandolo, come pagamento per la flotta fornita, chiede ai soldati della IV crociata di assediare la città prima di attaccare Gerusalemme. Costantinopoli cade, e Venezia ne trae molti profitti: Genova, gelosa dei successi della rivale, si allea con gli imperatori bizantini decaduti e nel 1261 Costantinopoli viene riconquistata. Nel 1297 la Repubblica viene modificata aristocraticamente dalla Serrata del Maggior Consiglio con la quale Venezia si dà una classe politica omogenea e stabile. Nel1348 si abbatte sull'europa la Morte Nera ossia la peste. Venezia perde metà della sua popolazione, e all'epidemia segue una grave crisi economica. Nel 1378 la lotta contro Genova continua e nel 1381 dopo una difesa disperata dei veneziani, la guerra termina con un trattato di pace favorevole ai genovesi. Nel XIV e nel XV secolo, Venezia raggiunge con molte conquiste sia marittime che terrestri, l'apogeo della sua potenza, diventando uno dei grandi centri del Rinascimento. Dall'inizio del XVI secolo, Venezia è indebitata dalla guerra contro i Turchi ed i pirati dalmati:la crisi economica del 1620 ed una nuova epidemia di peste segnano il declino della Serenissima.La caduta della repubblica avviene nel 1797, conquistata da Napoleone, che la cede poi agli Austriaci, in cambio del Belgio e della Lombardia. Napoleone riconquista Venezia nel 1806, ma viene riconquistata dagli austriaci nel 1814: da allora Venezia rimane sotto il controllo degli Austriaci, per essere annessa al regno d'italia nel 1866. 2
MURANO Murano è un'isola della Laguna Veneta, situata a nord-est di Venezia, lungo il canale dei Marani. Come la stessa Venezia, nella realtà è composta da sette isole minori, di cui due di origine artificiale (Sacca Serenella e Sacca San Mattia), divise da canali e rii e collegate tra loro da ponti. È totalmente urbanizzata (escludendo la Sacca S. Mattia tuttora in fase di bonifica) e, con circa 4.500 abitanti, risulta essere uno dei centri più popolosi della Laguna. La località è nota in tutto il mondo per il plurisecolare artigianato della lavorazione del vetro. Nel 1295 si decretò che le vetrerie di Venezia, attive probabilmente già prima del mille, fossero trasferite a Murano dal momento che i forni dei laboratori erano spesso responsabili di disastrosi incendi, che divenivano particolarmente gravi perché all'epoca le costruzioni erano principalmente in legno. Tuttavia, documenti e reperti antichi testimoniano che l'industria si fosse radicata nell'isola già da tempo. Concentrare le vetrerie a Murano servì alla Serenissima, gelosa di un'arte che l'aveva resa celebre in tutto il mondo sin dalle origini, a controllarne meglio l'attività. I mastri vetrai erano obbligati a vivere sull'isola e non potevano lasciare Venezia senza un permesso speciale. Molti tuttavia riuscirono a fuggire, esportando all'estero le loro celebri tecniche. La più importante crisi che colpì l'industria fu quella del XV secolo, quando si cominciò la fabbricazione dei cristalli di Boemia, forse ispirati agli stessi vetri di Murano. Venezia ne uscì, specie da quando il vetro fu utilizzato per la realizzazione di lampadari, tutt'oggi tra i manufatti più noti di Murano.Solo i mastri vetrai, fra i non nobili, potevano sposare figlie di patrizi. La Repubblica infatti, emanò un decreto, in seguito ai disordini avvenuti nel Maggior Consiglio di Murano, che dichiarava cittadini muranesi solamente coloro i quali fossero nati nell'isola o avessero acquistato immobili nella stessa. Nel 1602, il podestà Barbarigo, nel censire gli isolani, ricorse alla compilazione di un Libro d'oro. L'iter per ottenere l'iscrizione non era né semplice né breve e infatti avveniva solamente mediante il consenso della Repubblica. Chi non risultava iscritto non poteva svolgere alcun tipo di lavoro in vetreria, non partecipava ai consigli e non usufruiva di tutti gli altri privilegi concessi ai cittadini muranesi. Il maestro vetraio viene assistito da due aiutanti chiamati servente e serventino. Essi sorreggono la lunga canna metallica sulla quale il maestro soffia per dare al vetro la forma desiderata, ma non solo, il servente ed il serventino manipolano a loro volta il vetro con gli attrezzi a loro disposizione, tra i quali sono essenziali la spatola ed una pinza chiamata borsella. 3
BURANO Burano è un'isola (o meglio, un insieme di isole) di 2.724 abitanti della laguna di Venezia settentrionale, su cui sorge l'omonimo abitato, località del comune di Venezia. È collegata da un ponte all'isola di Mazzorbo, che ne è divenuta una sorta di appendice. È nota per le sue tipiche case vivacemente colorate, ma anche per la secolare lavorazione artigianale dei merletti e per le tradizioni gastronomiche (tipici dolci sono i bussolai). Burano appartiene alla municipalità di Venezia- Murano-Burano. Fino al 2005 l'ex quartiere Burano comprendeva, oltre a Burano, Torcello, Mazzorbetto, Mazzorbo oltre a isole minori. La lavorazione dei merletti: La leggenda vuole che proprio grazie ad un pescatore sia nata la tradizionale produzione tessile artigiana. Costui infatti, avendo resistito al canto delle sirene in nome della sua bella che lo attendeva a Burano, avrebbe ricevuto dalla regina dei flutti una corona di schiuma per ornare il capo della sua sposa. Le amiche della diletta, invidiose e conquistate dalla bellezza del velo, avrebbero cercato di imitarlo, dando così inizio a una scuola di tradizione centenaria. Storicamente, comunque, l'artigianato del merletto risale al XVI secolo. 4
OSSERVATORIO IMMOBILIARE A VENEZIA Dal punto di vista immobiliare le zone più importanti, in temini di numero di annunci pubblicati, sono le seguenti: Campalto, Carpenedo, Chirignago, Favaro Veneto, Giudecca, Lido di Venezia, Marghera,Marocco, Mestre, Murano, Sestiere Cannaregio, Sestiere Castello, Sestiere Dorsoduro, Sestiere San Marco, Sestiere San Polo, Sestiere Santa Croce, Trivignano, Zelarino. In assoluto la zona più presente negli annunci immobilari è Mestre con oltre 5.398 annunci tra affitto e vendita. E' una città estremamente importante dal punto di vista immobiliare nel panorama provinciale e circa il 35% di tutti gli annunci immobiliari della provincia sono relativi alla città. In totale sono presenti in città 16.292 annunci immobiliari, di cui 12.268 in vendita e 4.024 in affitto, con un indice complessivo di 60 annunci per mille abitanti. Il prezzo medio degli appartamenti in vendita (3.200 /m²) è di circa il 56% superiore alla quotazione media regionale, pari a 2.050 /m² ed è anche di circa il 20% superiore alla quotazione media provinciale (2.650 /m²). La quotazione dei singoli appartamenti a Venezia è estremamente disomogenea e nella maggioranza dei casi i prezzi sono molto lontani dai valori medi in città, risultando inferiori a 2.450 /m² o superiori a 4.000 /m². Venezia è una tra le città italiane con una popolazione compresa tra 100.000 e 500.000 abitanti con i prezzi degli appartamenti più alti in assoluto: circa 3.200 /m², ovvero circa il 16% in meno rispetto ai prezzi medi a Firenze e circa il 159% in più rispetto ai prezzi medi a Reggio di Calabria, che hanno, rispettivamente, i prezzi più alti e più bassi in Italia. In città le quotazioni immobiliari più economiche per gli appartamenti sono relative alla zona Marghera (1.600 /m²), mentre raggiunge le quotazioni più elevate la zona Giudecca (5.550 /m²). Tabella riepilogativa prezzo mq zona prezzo mq % annunci Marghera 1.600 7% Sestiere San Marco 5.400 6% Sestiere Cannaregio 5.500 5% Sestiere Castello 5.150 5% Lido di Venezia 4.200 4% Mestre 2.000 33% Carpenedo 1.950 3% Favaro Veneto 2.100 3% Sestiere San Polo 5.500 3% Sestiere Santa Croce 5.500 3% Zelarino 2.300 3% Sestiere Dorsoduro 5.550 2% Chirignago 1.850 1% 5
zona prezzo mq % annunci Giudecca 5.550 1% Marocco 2.300 1% Campalto 1.700 <1% Dese 2.000 <1% Murano 4.450 <1% Trivignano 2.250 <1% 6
DINAMICA DEI PREZZI A VENEZIA. QUOTAZIONI IMMOBILIARI PER TIPOLOGIA. Il quadro complessivo tra tutte le categorie d'immobili in vendita a Venezia mostra che negli ultimi 3 mesi i prezzi sono in sostanziale calo (-3,73%). La contrazione dei prezzi rilevata non è del tutto evidente ed è poco omogenea nel periodo. Per quanto riguarda più nello specifico i singoli segmenti del mercato a Venezia, è possibile osservare che la tipologia che ha registrato il maggior apprezzamento percentuale è costituita da loft: le quotazioni mostrano un incremento di circa il 7% negli ultimi 3 mesi. La tipologia che ha invece registrato il maggior deprezzamento percentuale è costituita da bivani: le quotazioni hanno accusato una flessione di circa il 18% negli ultimi 3 mesi. Tabella quotazioni tipologia prezzo mq affitto mq var % 3 mesi bifamiliare 2.150 6,4 mese +1,98% bivano 3.400 14,8 mese -18,96% casa indipendente 2.700 10 mese +0,43% loft 4.750 - +7,22% monolocale 4.450 14,5 mese -2,33% pentavano 3.000 10,3 mese -1,20% ufficio 3.800 12,7 mese -0,40% villa 3.150 12,2 mese -9,78% villetta a schiera 2.250 - -2,14% 7