LA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) S.S. Pediatria Territoriale Servizio di Medicina Scolastica
LO SCREENING Uno dei principali obiettivi della medicina è diagnosticare una malattia il più precocemente possibile. I risultati migliori si ottengono con gli screening di popolazione.
SCREENING DI POPOLAZIONE Offerta GRATUITA ED ATTIVA alla popolazione a rischio di pratiche che si sono dimostrate in grado di incidere in modo significativo sulla storia naturale della malattia (riduzione di morbilità e mortalità) mantenendo un rapporto favorevole tra i costi (economici, psicologici e sociali) ed i benefici (riduzione di morbilità e mortalità)
LO SCREENING Lo screening deve avere le seguenti caratteristiche: riguardare patologie di grande rilevanza epidemiologica e/o clinica basarsi su prove di efficacia attenersi a linee guida di qualità, coerenti con quelle internazionali. L adesione all invito è del tutto spontanea.
QUALI SCREENING? Esistono 3 patologie oncologiche per le quali i programmi di screening sono in grado di salvare numerose vite umane, aumentando anche la sopravvivenza vivenza e la qualità della vita: tumori della CERVICE UTERINA (PAP test) tumori della MAMMELLA (mammografia) tumori del COLON RETTO (sangue occulto fecale) L attivazione di programmi di screening per questi tre tumori è quindi sostenuta dalle istituzioni nazionali e internazionali.
PIANO NAZIONALE SCREENING FEBBRAIO 2007 La delibera assunta dall AIFA sul vaccino per la prevenzione dell infezione da papilloma virus (HPV) dà il via alla vaccinazione pubblica contro il virus responsabile del tumore alla cervice uterina
AMBITI DI VACCINAZIONE La vaccinazione è offerta gratuitamente alle bambine nate negli anni 1996 e 1997 L obiettivo è di iniziare a vaccinare tutte le bambine che non hanno ancora avuto i primi rapporti sessuali La vaccinazione è già stata offerta attivamente e gratuitamente in molti paesi europei
COS E L HPV E UN VIRUS Si conoscono circa 120 tipi diversi di HPV che infettano l uomo Una parte sono associati a patologie del tratto anogenitale,, sia benigne che maligne.
COS E L HPV Alcuni tipi del virus possono provocare lesioni della cute o delle mucose dell apparato genitale e di altre parti del corpo (ad es. le verruche delle mani e dei piedi)
COS E L HPV I virus responsabili delle infezioni genitali si distinguono in: virus a basso rischio oncogeno virus ad alto rischio oncogeno
COS E L HPV Un piccolo gruppo dei virus definiti ad alto rischio (13 virus, chiamati anche oncogenici), sono la causa del carcinoma della cervice uterina
COS E L HPV circa il 70% di tutti i carcinomi cervicali sono associati alla presenza di alla presenza di HPV 16 o 18
IL CARCINOMA DEL COLLO DELL UTERO È il secondo tumore maligno della donna (3.500 nuovi casi/anno, 1.100 decessi/anno) Nella quasi totalità dei casi (99.7%) è provocato dal virus HPV. L infezione da HPV è molto frequente soprattutto nelle persone giovani. Si calcola che circa l 80% l della popolazione sessualmente attiva la contragga almeno una volta nel corso della vita Nel 50% dei casi è in causa un virus di tipo oncogeno
IL CARCINOMA DEL COLLO DELL UTERO Benché la presenza di HPV sia necessaria, meno dell 1% delle donne infettate con un tipo di HPV cancerogeno sviluppa lesioni pre-neoplastiche e neoplastiche Di queste, l 80% regrediscono spontaneamente. Il 70% dei casi di tumore insorge dopo i 40 anni
IL CARCINOMA DEL COLLO DELL UTERO In circa la metà dei casi, l infezione l da HPV regredisce spontaneamente nell arco di un anno e nell 80% dei casi in due anni. In questo periodo può provocare delle caratteristiche anomalie cellulari a livello dell epitelio epitelio esfoliato dal collo dell utero.
IL CARCINOMA DEL COLLO DELL UTERO Solo una minoranza delle donne sviluppa un infezione persistente e solo le donne con un infezione persistente, possono, in casi ancora più rari, sviluppare lesioni precancerose dell epitelio epitelio cervicale
IL CARCINOMA DEL COLLO DELL UTERO I tempi necessari per la progressione sono lunghi, stimati dai 4 ai 7 anni da displasia lieve a Carcinoma In Situ (CIS) e in almeno 10 anni da CIS a carcinoma invasivo. Tali tempi consentono l identificazione l delle lesioni precancerose alle donne che partecipano regolarmente ai programmi di screening (PAP TEST)
IL CARCINOMA DEL COLLO DELL UTERO è stato il primo tumore che l Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto come causato da infezione virale e per cui viene indicata la prevenzione tramite vaccino (agosto 2006)
Come si trasmette l infezione l da HPV? Sia nell uomo che nella donna il fattore di rischio determinante è il comportamento sessuale. Il rischio è infatti collegato al numero di partner e all et età di inizio dell attivit attività sessuale Non è necessario che i rapporti sessuali siano completi
Come si trasmette l infezione l da HPV? L uso del preservativo riduce, ma non elimina, il rischio di trasmissione al partner Ma il preservativo protegge dalle altre malattie a trasmissione sessuale
Come si trasmette l infezione l da HPV? Il virus può interessare sia l apparato l genitale femminile che quello maschile. Non esiste ancora una metodologia di prelievo che diagnostichi con sicurezza il virus nel maschio: quindi nella maggior parte dei casi è inutile sottoporre il partner al test per l HPV l
Come si cura l infezione da HPV? Non esiste una cura specifica Esiste solo la prevenzione PAP test vaccino
I vaccini preventivi Il vaccino agisce prima del contagio con il virus, inducendo la produzione di anticorpi mirati che impediscono al virus selvaggio, contratto in un secondo tempo, di infettare le cellule del collo dell utero I sierotipi virali interessati sono il n 16 e il n 18
I vaccini preventivi Nelle donne che non hanno ancora contratto l infezione l il vaccino si è dimostrato molto efficace (90-100%) nel prevenire per almeno 5 anni le lesioni preinvasive di alto grado dovute ai virus 16/18.
I vaccini preventivi I sierotipi 16 ed 18 sono responsabili di più del 70% dei tumori della cervice. La vaccinazione protegge totalmente dall infezione nei confronti dei tipi di HPV contenuti nel vaccino
I vaccini preventivi Prevengono anche il 40% circa delle lesioni provocate da altri tipi di virus oncogeni (protezione crociata) Rimane comunque una parte di tumori contro cui il vaccino non può fare nulla.
I vaccini preventivi Il vaccino è di tipo ricombinante, cioè non contiene parti vitali del virus originario: quindi non rappresenta nessuna possibilità di infezione. Il vaccino deve essere somministrato per iniezione intramuscolare. Il sito preferito è la regione deltoidea del braccio
I vaccini preventivi Il vaccino viene somministrato in tre dosi, lasciando trascorrere: un intervallo di 1 mese tra la prima e la seconda dose e un intervallo di 5 mesi tra la seconda e la terza La necessità di effettuare dosi di richiamo sarà valutata nel corso dei prossimi anni
I vaccini preventivi Reazioni avverse: dolore, gonfiore e arrossamento nel sito d iniezione; cefalea, mialgia; sintomi gastrointestinali; prurito, rash cutaneo, orticaria; artralgia; ; febbre 38 C. Il vaccino non contiene mercurio o thiomersal
A QUALE ETÀ È CONSIGLIATO FARE IL VACCINO? per sfruttare la sua efficacia profilattica il vaccino va fatto prima di avere il primo rapporto sessuale
A QUALE ETÀ È CONSIGLIATO FARE IL VACCINO? L obiettivo della campagna preventiva in Liguria sono tutte le bambine nel dodicesimo anno di età (coorte 1997) quest anno saranno vaccinate gratuitamente anche le bambine nate nel 1996 L adesione all invito è del tutto spontanea.
A QUALE ETÀ È CONSIGLIATO FARE IL VACCINO? TARGET PRIMARIO: preadolescenti nel 12 anno di età (vaccinazione gratuita) TARGET SECONDARIO: ragazze tra 13 e 26 anni (vaccinazione a prezzo agevolato)
IL PAP-TEST Anche le donne vaccinate dovranno essere sottoposte a screening, secondo le indicazioni del Ministero: PAP-test ogni tre anni a partire dai 25 anni di età, fino ai 64