SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO



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SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO FASE -VALUTAZIONE INDICATORI OGGETTIVI STRESS LAVORO CORRELATO La valutazione dello stress lavoro correlato prevede la compilazione di una Check che identifica la condizione di rischio BASSO MEDIO ALTO relativamente a: - A - AREA INDICATORI AZIENDALI ( indicatori) - B - AREA CONTESTO DEL LAVORO (6 aree di indicatori) - C - AREA CONTENUTO DEL LAVORO ( aree di indicatori) INDICATORI AZIENDALI CONTESTO DEL LAVORO CONTENUTO DEL LAVORO. Indici Infortunistici. Funzione e cultura organizzativa. Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro. Assenteismo. Ruolo nell ambito dell organizzazione. Pianificazione dei compiti. Assenza per malattia. Evoluzione della carriera. Carico di lavoro ritmo di lavoro. Ferie non godute. Autonomia decisionale controllo del lavoro. Orario di lavoro. Rotazione del personale. Rapporti interpersonali sul lavoro 6. Cessazione rapporti di lavoro/turnover 6. Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro 7. Procedimenti/ Sanzioni disciplinari 8. Richieste visite mediche straordinarie 9. Segnalazioni stress lavoro. Istanze giudiziarie Ad ogni indicatore è associato un che concorre al complessivo dell area. I punteggi delle aree vengono sommati (secondo le indicazioni) e consentono di identificare il proprio posizionamento nella TABELLA DEI LIVELLI DI RISCHIO. AREA CONTESTO DEL LAVORO CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORI AZIENDALI TOTALE PUNTEGGIO RISCHIO TOTALE PUNTEGGIO PER AREA

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA CHECK LIST Si segna con la X la risposta e nella casella si riporta il valore della risposta N. INDICATORE Diminuito Inalterato Aumentato PUNTEGGIO X Si segna con la X la risposta e nella casella si riporta il valore della risposta in PUNTEGGIO FINALE Quando vediamo la casella CORREZIONE PUNTEGGIO, riportiamo dopo il segno _ il valore della risposta e trascriviamo nel PUNTEGGIO FINALE il risultato X - X - X Totale (++) Nella casella TOTALE PUNTEGGIO si deve inserire la somma del di ogni indicatore

DATA COMPILAZIONE Giovedì, // ore 6, MANSIONE O PARTIZIONE ORGANIZZATIVA Servizio Finanziario e del Personale COMPILATA DA: Claudio Pagano NOMINATIVO/I DATORE DI LAVORO RSPP RLS MEDICO COMPETENTE Antonio Federici Arch. Pietro Marchiò Marco Carraro / Paola Arduino Dott.ssa Emanuela Garzotto

A - AREA INDICATORI AZIENDALI Gli indicatori aziendali sono riferiti all andamento negli ultimi anni (*) dove c è l asterisco se INALTERATO corrisponde a, segnare DIMINUITO es. infortuni inalterati ma = a negli ultimi anni INDICATORI AZIENDALI N. INDICATORE Diminuito Inalterato (*) Aumentato PUNTEGGIO Indici Infortunistici (*) Assenteismo (rapporto % tra le ore di assenza e le ore lavorabili) Assenza per malattia (non maternità, allattamento, congedo matrimoniale) % Ferie non godute 6 7 8 9 % Rotazione del personale non programmata Cessazione rapporti di lavoro/turnover Procedimenti/ Sanzioni disciplinari Richieste visite mediche straordinarie (Medico competente) Segnalazioni condizioni di stress al lavoro (del Medico competente) Istanze giudiziarie (per licenziamento/ dimensionamento) (*) (*) (*) - NO - SI - NO - SI TOTALE PUNTEGGIO ESITI: BASSO RISCHIO INDICATORE No Si Istanze giudiziarie per molestie morali/sessuali Situazione che vincola la valutazione all approfondimento soggettivo dello stress lavoro correlato

B- AREA CONTESTO DEL LAVORO FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA Presenza organigramma aziendale Presenza di procedure aziendali Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori Presenza di obiettivi aziendali 6 7 8 9 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori Presenza di un piano formativo per lo sviluppo professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale Totale ESITI: BASSO RISCHIO RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale I ruoli sono chiaramente definiti Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/ responsabile qualità) Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere Totale ESITI: BASSO RISCHIO

EVOLUZIONE DELLA CARRIERA 6 E presente un piano di sviluppo professionale per tutti i lavoratori E presente un piano di sviluppo professionale solo per i dirigenti Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera Esistono sistemi premianti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di produzione Esistono sistemi premianti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza Esistono sistemi premianti in relazione alla corretta gestione del personale da parte dei dirigenti/capi Totale AUTONOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO Il lavoratore può decidere l ordine di esecuzione dei compiti Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l esecuzione dei compiti I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali Totale

RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO Possibilità di rivolgersi al dirigente superiore da parte dei lavoratori Momenti di aggregazione con tutto il personale Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto -. Totale INTERFACCIA CASA LAVORO CONCILIAZIONE VITA/LAVORO Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale Possibilità di orario flessibile Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici Altro Totale Se il risultato è uguale a, nella TABELLA FINALE CONTESTO DEL LAVORO alla voce INTERFACCIA CASA LAVORO si inserisce il valore - Se il risultato è superiore a, nella TABELLA FINALE CONTESTO DEL LAVORO alla voce INTERFACCIA CASA LAVORO si inserisce il valore

C AREA CONTENUTO LAVORO AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO Esposizione a rumore sup. al secondo valore d azione Inadeguato confort acustico (ambiente non industriale) Rischio chimico Microclima adeguato -. -. Adeguata illuminazione 6 Inadeguata movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità DPI -. se non previsto segnare SI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica 9 Cartellonistica chiara ed immediata Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature -. Totale PIANIFICAZIONE DEI COMPITI Il lavoro subisce frequenti interruzioni La mansione del lavoratore è chiaramente definita E presente un lavoro caratterizzato da altamonotonia Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente Definizione dei compiti -. -. Totale

CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO 6 7 8 I lavoratori hanno autonomia nella ripartizione dei carichi di lavoro Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo È presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato Il ritmo di lavoro è determinato dalla macchina Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina I lavoratori devono prendere decisioni rapide -. Totale ORARIO DI LAVORO N. INDICATORE È presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore Viene abitualmente svolto lavoro straordinario È presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? La programmazione dell orario varia frequentemente Le pause di lavoro non sono chiaramente definite 6 È presente il lavoro a turni 7 8 È sempre presente il lavoro a turni notturni È presente il turno notturno fisso o a rotazione SI NO -. Totale

FASE : IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO INDICATORE INDICATORE AZIENDALE TOTALE PUNTEGGIO PER INDICATORE BASSO % MEDIO % ALTO -% DA A DA A DA A Indicatori aziendali * 6 TOTALE PUNTEGGIO * Se il risultato del è compreso tra a, si inserisce nella tabella il valore Se il risultato del è compreso tra 6 e si inserisce nella tabella il valore Se il risultato del è compreso tra e si inserisce nella tabella il valore INDICATORE CONTESTO DEL LAVORO TOTALE PUNTEGGIO PER INDICATORE BASSO % MEDIO % ALTO -% DA A DA A DA A Funzione e cultura organizzativa 6 9 Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera 6 Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro * TOTALE PUNTEGGIO 7 8 7 * se il totale dell indicatore Interfaccia casa lavoro è uguale a, inserire il valore -. Se superiore a, inserire il valore INDICATORE CONTENUTO DEL LAVORO TOTALE PUNTEGGIO PER INDICATORE BASSO % MEDIO % ALTO -% DA A DA A DA A Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro 7 8 Pianificazione dei compiti 6 Carico di lavoro ritmo di lavoro 6 8 Orario di lavoro 6 8 TOTALE PUNTEGGIO 8 9 7 I punteggi delle aree vengono sommati e consentono di identificare il proprio posizionamento nella TABELLA DEI LIVELLI DI RISCHIO. AREA TOTALE PUNTEGGIO PER AREA CONTESTO DEL LAVORO CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORI AZIENDALI TOTALE PUNTEGGIO RISCHIO

TABELLA DI LETTURA: TOTALE PUNTEGGIO RISCHIO DA A LIVELLO DI RISCHIO L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni RISCHIO BASSO <=% organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro, si consiglia di monitorare l organizzazione ogni due anni (in assenza di cambiamenti organizzativi). Per ogni eventuale condizione identificata in zona di rischio medio, è comunque consigliabile adottare le azioni di miglioramento evidenziate RISCHIO MEDIO > di % <=% 6 RISCHIO ALTO > di % L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione identificata si devono adottare comunque le azioni di miglioramento mirate. Si consiglia di attuare una politica di prevenzione per lo stress al lavoro e di coinvolgere attivamente il medico competente ed i preposti. Monitoraggio annuale degli indicatori. L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che indicano la presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori, coinvolgendo il medico competente o altre figure specializzate. Monitoraggio delle condizioni di stress e dell efficacia delle azioni di miglioramento.

FASE : VALUTAZIONE PERCEZIONE DELLO STRESS DEI LAVORATORI Quando sia stata sufficientemente compresa la natura dei fattori oggettivi analizzati con la CHECK LIST ed attuate le misure di miglioramento identificate, in caso di rischio ALTO è necessario procedere alla valutazione soggettiva dello stress lavoro-correlato. METODO Questo livello di intervento implica procedere con identificazione dei referenti, responsabili dell Ente (Direttore), ed eventuali consulenti coinvolti per l intervento sul campione/ settori/unità operative in cui si è evidenziato la condizione RISCHIO ALTO. Questa fase prevede la scelta di: - questionario; - modalità di rilevazione che garantiscano a tutti i lavoratori l informazione, la partecipazione e l anonimato; - modalità di analisi dei risultati per aggregazioni di interesse aziendale; - pianificazione delle azioni di miglioramento. QUESTIONARI La scelta dello strumento di valutazione più adatto alla realtà aziendale aumenta la partecipazione, riduce le barriere al cambiamento e costituisce il primo passo per la prevenzione stessa. Come ben specificato nell Accordo quadro europeo la finalità della valutazione è offrire ai datori di lavoro ed ai lavoratori un quadro di riferimento per individuare e prevenire o gestire problemi di stress lavorocorrelato, non è invece quello di attribuire la responsabilità dello stress all individuo. I questionari soggettivi non hanno quindi la funzione di identificare il soggetto con il problema ma di consentire la rilevazione anonima delle percezioni dei lavoratori che, aggregate per area/servizio, contribuiscono ad identificare le condizioni su cui intervenire per eliminare, ridurre e gestire la condizione di stress al lavoro. MISURE DI PREVENZIONE Per mettere in atto un percorso di riduzione del rischio e miglioramento continuo, l Ente deve utilizzare la valutazione dello stress come base per la condivisione (discussione e comunicazione) dei risultati utili per la gestione del rischio, ma anche per la (ri)progettazione dei fattori organizzativi di disagio. La prevenzione, l eliminazione o la riduzione dei problemi di stress lavoro-correlato può comportare l adozione di misure che possono essere collettive, individuali o di entrambi i tipi ed introdotte sottoforma di specifiche misure mirate a fattori di stress individuati. Gli interventi per la riduzione dei rischi, già programmati con la valutazione degli indicatori oggettivi, si integrano quindi con le misure derivanti dalla valutazione degli indicatori soggettivi.