PROGETTO: Penelope: trame e orditi per tessere insieme la tela della comunicazione



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Transcript:

GRUPPO CONTINUITA VERTICALE SCUOLA MATERNA ELEMENTARE Anno Scolastico 2000/2001 PROGETTO: Penelope: trame e orditi per tessere insieme la tela della comunicazione " tela sottile, tela grande, immensa a opar si mise finchè il giorno spendea, tessea la tela superba " Insegnanti: Elisabetta B. ( L2) Filomena C. (ambito logico - matematico - scientifico ed educazione motoria) Daniela C. (sostegno) Linda Giannini (Scuola dell'infanzia, sez. F) Elia R. (Scuola dell'infanzia, sez. F) Franca S. (ambito antropologico, educazione al suono e alla musica) Marisa S. (ambito linguistico, educazione all'immagine e religione cattolica) 1

Penelope: trame e orditi per tessere insieme la tela della comunicazione PERCHE' IL PROGETTO? MOTIVAZIONE La comunicazione è stata oggetto di molte ricerche soprattutto nell'ultimo secolo. Molte, come la teoria di Jakobson o quella di McLuhan, cercano di dar conto della natura della comunicazione, ossia di descriverne gli aspetti costitutivi, sia fisici che psicologici. Altre, invece, come le teorie di origine psico-linguistica, socio-linguistica o semiologica, come quelle di Molino o di Perce, hanno tentato di chiarire più specificamente le dimensioni della comunicazione in quanto processo reso possibile dal linguaggio e dal coordinamento sociale. Questi riferimenti portano ad una prima definizione della comunicazione come fatto cognitivo e, dunque, mentale e culturale. Questo contrasto con quando dimostrato più recentemente dallo studio della comunicazione che ha considerato le varie correnti del cognitivismo e persino alcuni esiti dei tentativi dell'intelligenza artificiale di instaurare processi di comunicazione fra l'uomo e la macchina. Presupposto della comunicazione (=rendere comune) è che ci sia qualcuno/qualcosa, altro dal comunicante, al quale sia rivolta la comunicazione. Per questo si parla di movimento o passaggio da un punto (l'emittente) ad un altro (il ricevente) e, quindi, la comunicazione ha carattere funzionale all'interno dell'organizzazione sociale; è un fatto "sociale". Che cosa si rende "comune" con la comunicazione? Rendiamo comuni dati, conoscenze, idee e sentimenti, immagini e rappresentazioni, suoni. A seconda dell'oggetto del comunicare, si possono distinguere due tipi di comunicazione presenti in ogni cultura: la comunicazione informazionale e quella conoscitiva (rif. M.Negrotti, Si citazioni di cerca di teoria). 2

Mentre la prima è, per così dire, "oggettiva" e strettamente funzionale, la seconda è, al contrario, ricca di soggettività e comunica stati mentali e psicologici, sentimenti, idee immagini, intuizioni. Quando più c'è equilibrio tra i due tipi di comunicazione, tanto più l'essere umano è "evoluto" e raffinato. In qualità di insegnanti ed educatori siamo investiti del compito di aiutare i nostri allievi a sviluppare entrambi i tipi di comunicazione e tutti i linguaggio attraverso i quali esse si realizzano (allegato 1). A questo scopo la scuola dovrà essere un ambiente "multimediale", cioè un ambiente formativo determinato dall'uso integrato di tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Questo implica una triplice articolazione della nozione di "multimedialità": Compresenza di diversi sistemi tecnici di registrazione-trasmissione dell'informazione secondo una specificità evolutiva dei media; Compresenza di diversi sistemi e linguaggi simbolici di codificazione dell'informazione, secondo una combinatoria testuale che tende ad integrare le loro differenti potenzialità rappresentative, semantiche ed espressive; Compresenza di diversi sistemi di comunicazione, secondo un'interazione educativa e didattica che tenda ad integrare le diverse metodologie espositive ed attive dell'insegnare e dell'apprendere. La multimedialità non deve, perciò, essere identificata con la semplice "disponibilità di più media" nella comunicazione, bensì con "integrazione" guidata da una classificazione scientifica che relazioni le caratteristiche tecnologiche, linguistiche, psicologiche dei media, con le funzioni didattiche della comunicazione educativa. La tecnologia sarà usata in classe per offrire strumenti sempre più sofisticati per la ricerca personale affinchè i nostri "Ulisse" e le nostre "Penelope" esplorino il mondo per mezzo di tutti gli strumenti possibili, dai più semplici ai più complessi. 3

Con questi strumenti i bambini percorreranno tratti di strada già incontrati grazie al Progetto "Il bambino tra scienza e creatività" ed altri completamente nuovi; faranno ipotesi, verifiche, attività con compagni vicini e lontani, accompagnati dalle loro insegnanti. Questo servirà anche a liberare il loro pensiero creativo trasformandoli da consumatori acritici in produttori di cultura. Bibliografia: McLuhan, M., (1967), Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano Negrotti, M., (1993), Per una teoria dell'artificiale, Prometheus series, Franco Angeli, Milano Multimedialità, interattività e strategie di apprendimento, (saggio 1986) CRONISTORIA DEL PROGETTO Il gruppo di insegnanti che hanno aderito al presente progetto, pur di diversa origine, grazie ad un rapporto umano fondato sull empatia, il rispetto e la stima reciproca, ha raggiunto una sua identità fondata sulla condivisione di linguaggi, metodologie, conoscenze e voglia di ricercare insieme fondamenti teorici da calare nella pratica didattica. Alcune di queste hanno già sperimentato percorsi comuni già dall'anno scolastico 1995/96 e sempre hanno mantenuto vivo uno scambio di pareri, confronti, idee. Alla luce di una valutazione positiva delle esperienze passate, che hanno visto l entusiasmo dei bambini coinvolti, delle famiglie e delle insegnanti e considerando che lo stesso M.P.I. ha incoraggiato iniziative didattiche che prevedano l uso delle N.T. nel normale orario scolastico; le docenti hanno pensato di proseguire di costruire nel presente anno scolastico un Progetto aperto in continuità verticale. L <<apertura>> vedrà coinvolti inizialmente: FRUITORI I bambini della sez. F di Scuola dell'infanzia I bambini delle classi 5^ A. - B della scuola elementare OPERATORI Ins. Linda Giannini Ins. Elia R. Ins. Caterina S. Ins. Filomena C. Ins. Franca S. Ins. Marisa S. Ins. Elisabetta B. - L 2 (Inglese) Ins. D.Cifarelli - sostegno Non si escludono contatti con altre scuole che potranno essere raggiunte anche attraverso l'ausilio della telematica. 4

Il Progetto che si intende realizzare avrà come titolo: Penelope: trame e ordito per tessere insieme la tela della comunicazione. E' un Progetto che viene pensato nell ottica della continuità tra scuola materna, elementare ed anche come apertura al "mondo" esterno, perché noi crediamo che la scuola potrà essere di elevata qualità solo se verranno considerati i segmenti che costituiscono l educazione e l istruzione come reciprocamente saldati, a formare un arco scolare unico. Crediamo anche nella cooperazione a distanza che rende tutti più disposti ad una crescita comune. Obiettivi Formativi Conoscere, padroneggiare e confrontare i diversi linguaggi simbolici di codificazione della comunicazione, secondo una combinatoria testuale che tende ad integrare le loro differenti potenzialità rappresentative, semantiche ed espressive; Conoscere, padroneggiare e confrontare i media comunicativi a livello personale e sociale; Conoscere, padroneggiare e confrontare i diversi sistemi o strategie della comunicazione a livello personale e sociale Obiettivi Didattici Trasversali Conoscere ed usare in maniera significativa il linguaggio del corpo ed i suoi codici: gestuali, cinesici, vestimentari; Conoscere ed usare in maniera significativa il linguaggio della parola ed i suoi codici: linguistici, prosodici, paralinguistici; Conoscere il linguaggio dell'ambiente ed i suoi codici: prossemici, architettonici, oggettuali; Conoscere, interpretare ed usare i linguaggi: - della comunicazione mediatizzata; - della parola scritta, stampata, registrata; - dell'immagine: grafica, pittorica, fotografica, cinematografica; televisiva, digitale; - del suono: registrato su nastro, su disco e digitalizzato; - degli oggetti: plastici e architettonici - sviluppare capacità di comunicazione intenzionale e creativa; - formare le abilità necessarie per interpretare criticamente la realtà: - attivare lo sviluppo del passaggio dalla cultura vissuta alla cultura come ricostruzione intellettuale, individuale e collettiva; - ridefinire le forme essenziali del processo di alfabetizzazione sulla base delle nuove esigenze quali quelle poste dall'evoluzione tecnologica; - favorire il processo di superamento della frammentarietà dei saperi ed educare alla lettura della complessità; - abbattere le barriere geografiche, attraverso la comunicazione telematica. Obiettivi Relazionali e Comportamentali - Arricchire il processo di socializzazione; - Accrescere il senso di appartenenza ad una comunità reale e ad una comunità virtuale; 5

- Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo, con particolare riferimento alla cooperazione a livello locale e virtuale; - Sviluppare nei gruppi rapporti improntati alla familiarità ed al rispetto reciproco perché tutti possano stare bene a scuola, con sé e con gli altri Organizzazione Si ritiene di attuare una organizzazione flessibile, nel pieno rispetto dei ritmi di apprendimento, espressione ed interazione dei bambini che ben si leghino con le attività interne delle classi e quelle della sezione di Scuola dell'infanzia coinvolta nel progetto. Al fine di rendere più efficace la comunicazione e l'apprendimento dei bambini, le classi interessate saranno suddivise nel seguente modo: - All'interno di ogni classe verranno formati gruppi composti ciascuno di un numero di bambini variabile tra quattro e cinque; - Alcuni di questi gruppi avranno rapporti con altri gruppi dell'altra classe o della sezione di scuola dell'infanzia facente parte del Progetto; - Questi gruppi avranno anche rapporti ed interazioni on line con gruppi virtuali di bambini di altre scuole - I rapporti e le interazioni tra gruppi locali e virtuali saranno flessibili Attività Le attività saranno legate ai mediatori attivi, analogici e simbolici (vedi allegato 1) Spazi e Tempi I tempi saranno quelli del lunedì, quando le classi VA e VB effettueranno il prolungamento ed avranno disponibili altri spazi oltre le aule. Altri tempi destinati all'attuazione del Progetto saranno stabiliti settimana per settimana o nel lunedì destinato alla programmazione per Progetti, compatibilmente con le esigenze delle singole classi o con quelle della sezione di Scuola dell'infanzia coinvolta nel Progetto. Le attività si distribuiranno in spazi ben definiti: le aule, il sottoscala ed il salone multimediale. Itinerari didattici In questo progetto bambini e docenti, spinti dalla motivazione comune di conoscere, di esprimersi e di collaborare, saranno chiamati a confrontarsi e lavorare insieme, a volte con obiettivi e contenuti comuni, altre con percorsi differenziati, ma sempre nel pieno rispetto delle diverse età e dei diversi ritmi di apprendimento. Attraverso situazioni, eventi e percorsi didattici sviluppati in maniera interdisciplinare il bambino verrà visto, senza trascurare la sua interezza, secondo diverse sfaccettature. Sono stati individuati sei fili lunghi ad ognuno dei quali è stato dato il nome di un personaggio: Lungo filo Il corpo Lo spazio (nel Rinascimento e nel '900) La società (del Rinascimento e nel '900) Afrodite Arianna Atena Nome del "lungo filo" 6

Questi percorsi che si identificano con tre concetti trasversali che verranno affrontati dalle classi quinte, verranno arricchiti da ogni singola insegnante con delle unità didattiche opportunamente programmate. Verifica e Valutazione Si fa riferimento a quella inserita nella programmazione :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Il progetto è stato successivamente pubblicato anche dalla casa editrice Gulliver 7

Allegato 1 Linguaggi e codici della comunicazione interpersonale Linguaggio del corpo Codici del corpo Gestuali Cinesici Dell'ambiente Linguaggio della parola Codici della parola Linguistici Prosodici paralinguistici Linguaggio dell'ambiente Codici dell'ambiente Prossemici Architettonici oggettuali Linguaggi della comunicazione mediatizzata Linguaggio della parola Linguaggi del suono Da nastro Da disco digitale Linguaggio dell'immagine Linguaggi degli oggetti Culturali Plastici Architettonici design 8