Quello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia



Documenti analoghi
DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

Note per la lettura dei report

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

Relazione Semestrale al Fondo Federico Re

Domanda e offerta di credito

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Ministero dello Sviluppo Economico

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO?

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese. Febbraio 2013

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

Osservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

I SERVIZI MANTENGONO IL TREND DI CRESCITA :+0,6% NEGATIVO L ANDAMENTO DELLE VENDITE AL DETTAGLIO:-1%

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore

BUSINESS PLAN CESSIONI FUSIONI ACQUISIZIONI RISTRUTTURAZIONI FINANZIARIE REPERIMENTO RISORSE FINANZIARIE PERCHÈ MARCAP

MODELLO TEORICO DEI REQUISITI DI PROFESSIONALITA DEGLI AMMINISTRATORI

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

COOPERATIVE DI ABITAZIONE E TENDENZE DEL MERCATO IMMOBILIARE

Ufficio Studi Bachelor Valori e percezioni associati al settore bancario

16 giugno Matteo Beghelli Centro Studi, monitoraggio dell economia e statistica Unioncamere Emilia-Romagna

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

Piano di Sviluppo Competenze

PON ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Distretto Scolastico n GINOSA (TA)

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

Pro e contro delle RNA

C E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013

Ministero dello Sviluppo Economico

Comparazione dei Risultati dell Indagine

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

Indagine sui fabbisogni formativi in materia di Internazionalizzazione

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi

Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO:

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

Il credito in Toscana. III trimestre 2014

Lezione 1. Uniformità sistema creditizio. Basilea 1. Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating

L attività degli intermediari finanziari

Indagine sulle micro, piccole e medie imprese: sintesi dei principali risultati

Artigiancassa Progetto Key Woman. Roma, 5 Dicembre 2012

LA PSICOLOGIA SUL TERRITORIO DELLA CITTA DI MILANO

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring

PARTE 5: Risparmio, investimento e

La congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese

Informativa al pubblico Stato per Stato Situazione al 31 dicembre 2014

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

Informazione Multifocus Quando il marketing diventa intelligence

L indagine Borsa Immobiliare di Roma 2015: le famiglie romane e il mercato immobiliare

I compiti istituzionali della Banca d Italia: il contributo della ricerca economica

Garanzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo.

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUL COMMERCIO

Confcommercio Pordenone Osservatorio trimestrale sull andamento delle imprese del terziario di Pordenone

L andamento delle raccolte fondi: bilanci 2011 e proiezioni 2012

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

SVILUPPO DELLA NUOVA IMPRESA FEMMINILE

Il Factoring e le piccole e medie imprese

La riforma del servizio di distribuzione del

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

CREDITO AL CREDITO 2013 INSIEME PER UN ITALIA CHE GUARDA AL FUTURO

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati

INTERVENTO DEL DR. FABIO CERCHIAI, PRESIDENTE FeBAF XLIV GIORNATA DEL CREDITO ROMA, 3 OTTOBRE 2012

Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007

PRESENTAZIONE RISULTATI PRELIMINARI DELL INDAGINE FONDAZIONI D IMPRESA PER I GIOVANI COME FAR CRESCERE IL VIVAIO

PER EUROFIDI ED EUROCONS UN RINNOVATO IMPEGNO PER LE IMPRESE E I LORO TERRITORI

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013

LO STRESS FINANZIARIO PER LE AZIENDE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI

Outlook finanziario dell agricoltura europea

LE PICCOLE IMPRESE E IL CREDITO. Il volto poco amico delle banche

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E VALUTAZIONE DELLE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO SUL PATRIMONIO ARCHITETTONICO

COMUNICATO STAMPA N. 12 DEL 10 GIUGNO 2015

I TREMONTI BOND. Nota tecnica. Consorzio Camerale per il credito e la finanza

Bologna, 26 Novembre 2009 Aula Magna Facoltà di Agraria OSSERVATORIO SULL INNOVAZIONE NELLE IMPRESE AGRICOLE 3 RAPPORTO

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo

Nel 2014 migliora il RAPPORTO BANCHE-IMPRESE

La strategia finanziaria adottata in relazione al profilo di rischio/rendimento. Il sistema di controllo e valutazione della gestione finanziaria

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE

Punti dell intervento

LA COSTITUZIONE DI SOCIETÀ ALL ESTERO STRUMENTI DI INCENTIVAZIONE

Auser Volontariato Territoriale Firenze. Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti

Dott. Jacopo Calvano. Dottore Commercialista e Revisore Legale dei conti Esperto in finanza comunitaria per imprese ed enti locali

Prof. Carlo Salvatori 4. LA NECESSITÀ DELL INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA. Una visione d insieme. UniversitàdegliStudidiParma

ACCORDO ATTUATIVO PREVENZIONE INAIL-CGIL-CISL-UIL. Intervento: Dr. Francesco PICCI Responsabile Sede INAIL di Brindisi Lunedì 22 Giugno 2015

Risultati indagine FIRE sulla retribuzione dell EM Valentina Bini, FIRE. L energy manager: una risorsa preziosa ancora da valorizzare

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese

Transcript:

Quello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia Roma, 12 novembre 2008 La CNA di Roma ha condotto dal 29 ottobre al 4 novembre 2008 un indagine tra le imprese associate sulla crisi economica e finanziaria. L obiettivo dell indagine è dare voce alla condizione reale nella quale si trovano gli artigiani, i piccoli e medi imprenditori e i commercianti di Roma e provincia al fine di evidenziare elementi conoscitivi che permettano all Associazione di capire cosa serve alle imprese e rafforzare ed indirizzare le proprie richieste nei confronti delle Istituzioni. L indagine è stata condotta su un campione di 400 piccole e medie imprese della Provincia di Roma somministrando, via mail e via fax, un questionario strutturato in cinque sezioni per evidenziare i seguenti elementi: la tipologia d impresa (a livello settoriale e dimensionale), la percezione della situazione attuale e le aspettative per il prossimo semestre, la responsabilità dell attuale scenario di crisi, le esigenze dell impresa in termini di destinazione dei fondi pubblici, la configurazione degli interventi che le Istituzioni metteranno in atto ed infine le aspettative nei confronti del mondo creditizio. La distribuzione settoriale del campione vede preponderante il peso delle imprese operanti nel settore dell impiantistica (20%), seguite da quelle del settore meccanico ed elettronico (16%) e dell edilizia (15%). Il commercio è rappresentato dall 8% delle risposte mentre i settori del tessileabbigliamento, legno-arredo e cartografico-editoriale si attestano su valori prossimi al 5% ciascuno. La restante percentuale è composta da vari settori di attività. 1

Per quanto riguarda la distribuzione dimensionale l 80% delle imprese ha da 1 a 9 occupati ed un fatturato inferiore a 1.000.000 di. Le imprese da 10 a 49 dipendenti incidono per il 18% mentre le imprese sopra i 50 dipendenti pesano per il restante 2%. Dal punto di vista qualitativo il questionario è stato strutturato focalizzando le domande sul versante del rapporto tra banca ed impresa, poiché si ritiene che questa sia una questione centrale e strategica in un momento di congiuntura negativa. Un elemento di interesse che emerge dall indagine è nella sostanziale similitudine delle risposte sia se si analizzano a livello complessivo che se si considerano le singole classi dimensionali analizzate. Ciò fornisce l idea di una percezione diffusa ed omogenea tra gli operatori economici della Provincia di Roma circa gli elementi oggetti dell indagine. Per quanto riguarda l accesso al credito le imprese segnalano in generale un lieve aumento della difficoltà rispetto al primo semestre 2008 (54%). In particolare, tra gli indicatori, il 45% delle imprese registra una tendenza alla diminuzione dei finanziamenti bancari a breve termine, il 51% una sostanziale stabilità del debito bancario a medio termine e il 53% un aumento del ricorso all autofinanziamento. Analizzando in particolare le imprese della classe dimensionale minore (1-9 dipendenti e fatturato inferiore a 1.000.000 ), la tendenza generale appare confermata se non leggermente rafforzata. 2

Per quanto riguarda l indicatore in merito ai fidi in essere, il 21% registra una riduzione dei fidi da parte delle banche nei confronti delle imprese. Per il primo semestre 2009, ben il 64% delle imprese teme condizioni più difficoltose per l accesso al credito. Entrando però nel dettaglio le risposte appaiono tendenzialmente equivalenti, segno che di fronte ad un aspettativa pessimistica generale l impresa di minore dimensione non è in grado di prevedere su quali fronti tali eventuali restrizione avranno effetti rilevanti. Su questo aspetto appare dunque determinante il ruolo dell Associazione che di fronte ad un generale allarmismo può e deve svolgere il proprio ruolo di informazione, orientamento e indirizzo anche nei confronti delle Istituzioni e dei media, mantenendo attivo e propositivo lo scambio con gli interlocutori bancari. 3

Per quanto riguarda le responsabilità dell attuale crisi economica e finanziaria, il 33% delle imprese ritiene che la crisi fosse preesistente e che essa si sia aggravata a seguito della caduta dei mercati finanziari. Rispettivamente il 26% e il 16% degli intervistati ritiene però che la responsabilità degli effetti della crisi sul tessuto economico sia da ascrivere alla mancata vigilanza da parte delle Istituzioni preposte e ad errate scelte in campo di politica economica del Governo. Solo il 10% delle imprese crede che la responsabilità sia direttamente ascrivibile al sistema bancario italiano. Per quanto riguarda le soluzioni ipotizzare per la propria impresa, degli imprenditori ritiene indispensabile che i fondi pubblici siano utilizzati per ridurre il costo del denaro a favore delle imprese, sostenendo i Confidi nella loro attività di garanzia. Il 10% ritiene comunque corretta la scelta di intervenire a sostegno del sistema bancario mentre solo il 4% giustifica interventi nella grande impresa, seppure di tipo indiretto con il sostegno della domanda (es. incentivi per la rottamazione). Analizzando le risposte sul fronte dimensionale, si registra una crescita di fiducia nei Confidi soprattutto da parte delle piccole imprese. 4

Per quanto riguarda gli interventi che le istituzioni devono mettere in atto, per il 36% degli imprenditori intervistati è urgente un intervento di riduzione dei tassi di interesse, mentre il 22% ritiene che si debbano velocizzare i pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione e il 15% che si debba sostenere la capitalizzazione delle imprese. La vera sorpresa è però nel 15% di imprenditori che ritiene che gli interventi messi in atto dalle Istituzioni debbano avere l obiettivo di sostenere le forme di cooperazione tra imprese (reti, filiere, distretti). Tale dato è un indubbio segnale di maturità da parte del sistema produttivo della Provincia di Roma, che vede nelle relazioni tra imprese un fattore di sviluppo importante in un momento congiunturale negativo come quello attuale. Tale segnale deve essere recepito sia da parte delle Istituzioni, sbloccando ad esempio a livello legislativo l iter per giungere ad una configurazione giuridica delle reti d impresa, sia da parte del sistema bancario che deve rimodulare il rapporto banca-impresa per andare incontro alle nuove esigenze specifiche degli operatori. 5

Per quanto riguarda il rapporto tra impresa e sistema bancario, il 70% degli imprenditori si aspetta in futuro più attenzione da parte delle piccole banche: Banche Popolari, Casse di Risparmio e Banche di Credito Cooperativo mentre il 30% continua ad attendersi un attenzione maggiore da parte dei grandi gruppi bancari. Tali percentuali sottolineano come le operazioni di fusione a livello bancario abbiano riscontrato grande interesse nel mondo della finanza, mentre le imprese continuano a riporre la propria fiducia in un modello di banca del territorio che la rarefazione delle banche locali rischia di far scomparire. E quindi sempre più necessario che i grandi gruppi bancari, nel definire i propri modelli di aggregazione, agevolino una presenza capillare sul territorio ed una operatività vicina alle esigenze delle imprese di minore dimensione. 6