DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE NON ALTRIMENTI SPECIFICATI



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Transcript:

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE NON ALTRIMENTI SPECIFICATI Caratteristiche generali I NAS sono disturbi dell alimentazione di severità clinica che soddisfano la definizione di disturbo dell alimentazione ma non i criteri diagnostici dell anoressia nervosa e della bulimia nervosa. Sono i DCA epidemiologicamente più rilevanti e che più frequentemente si riscontrano nella pratica clinica. In alcuni casi si riscontrano sindromi parziali dove manca solamente un criterio diagnostico per poter definire un paziente anoressico o bulimico ; esempio le persone che hanno tutte le caratteristiche dell anoressia nervosa ma hanno un peso nella norma o non presentano l amenorrea ; oppure le persone con tutte le caratteristiche della bulimia nervosa ma con frequenza di abbuffate Inferiore a due la settimana) in altri casi si riscontrano disturbi sottosoglia, che presentano una sintomatologia non abbastanza grave da raggiungere la soglia richiesta per la sindrome piena. La categoria include quei disturbi dell alimentazione che non soddisfano i criteri di nessun specifico disturbo dell alimentazione. Gli esempi includono: Per il sesso femminile, tutti i criteri dell AN in presenza di un ciclo mestruale regolare. Tutti i criteri dell AN sono soddisfatti, e, malgrado la significativa perdita di peso, il peso attuale risulta nei limiti della norma. Tutti i criteri della BN risultano soddisfatti, tranne il fatto che le abbuffate e le condotte compensatorie hanno una frequenza inferiore a due episodi per settimana per tre mesi. Un soggetto di peso normale che si dedica regolarmente ad inappropriate condotte compensatorie dopo aver ingerito piccole quantità di cibo (es.vomito autoindotto dopo aver mangiato due biscotti). Il soggetto ripetutamente mastica e sputa, senza deglutirle, grandi quantità di cibo.

Disturbo da alimentazione incontrollata: ricorrenti episodi di abbuffate in assenza di regolari condotte compensatorie inappropriate tipiche della BN. Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (BED / Binge Eating Disorder ) è una condizione patologica non ben definita, classificato tra i disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati, i cui criteri per il momento sono riportati nell appendice del DSM IV come categoria diagnostica che richiede ulteriori studi (American Psychiatric Association, 1994). L'espressione Binge Eating non è stata coniata da un medico, ma da un paziente: il trentasettenne professore di liceo Hyman Cohen in cura per obesità presso il dottor Albert Stunkard, il quale nel 1959 fece la prima descrizione della patologia studiando appunto gruppi di pazienti obesi. Gli studi su questo disturbo si sono poi moltiplicati dopo circa 20 anni da questa prima identificazione. Binge Eating deriva, per analogia, da Binge Drinking: alzare il gomito, perdere la misura nel bere. Tradotto alla lettera, il termine Binge Eating vuol dire quindi cedere alla tentazione di mangiare, essere indulgenti con la propria voracità, commettere peccati di gola. I traduttori della versione italiana del DSM-IV hanno scelto l'espressione alimentazione incontrollata. Un'alternativa valida potrebbe essere abbuffata compulsiva, denominazione più esplicita che contiene entrambi gli elementi che definiscono il Binge Eater: l'eccesso e il sentimento di perdita di controllo, di necessità non governabile: il dato oggettivo della grande quantità di cibo ingerito e il dato soggettivo della perdita di controllo per irresistibile bramosia.sembra essere relativamente raro nella popolazione generale, con una prevalenza variabile dallo 0,7 al 4,6%. Viceversa è di comune riscontro tra i soggetti obesi, con valori di prevalenza crescenti parallelamente al grado di sovrappeso e,conseguentemente alla complessità delle terapie ad esso relative. Infatti risulta essere del 16% tra coloro che si sottopongono a programmi di riduzione del peso non medici, del 30% tra gli obesi in trattamento presso cliniche universitarie specialistiche, sino al 70% dei frequentatori degli Overeaters Anonymous, un'associazione americana di mangiatori compulsivi, sovrapponibile agli alcolisti anonimi, che seleziona i casi più gravi. Colpisce più il sesso femminile con un rapporto di 3 a 2 e interessa in egual misura i bianchi che i neri americani. Gli obesi con BED in linea generale hanno un peso maggiore rispetto agli obesi non BED; è stato in oltre osservato che la prevalenza di BED aumenta

all'aumentare del grado di eccesso ponderale. Gli obesi Binge Eater sono maggiormente soggetti ad avere significative storie familiari di obesità, sono stati in eccesso di peso durante l'infanzia e presentano con maggiore probabilità storie di Weight Cycling (o Sindrome dello Yo-yo), comprendenti periodiche fluttuazioni del peso corporeo dell'ordine dei 10 Kg o maggiori. I criteri diagnostici del disturbo da alimentazione incontrollata sono esposti nella Tabella 6. : Tabella 6. Criteri diagnostici del Disturbo da Alimentazione Incontrollata 1. episodi ricorrenti di abbuffate compulsive quantità di cibo eccessiva rispetto al normale e in un arco di tempo limitato sensazione di perdita di controllo sull atto del mangiare 2. tali episodi sono accompagnati da almeno tre dei seguenti sintomi: mangiare molto più rapidamente del normalecon voracità mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni mangiare grandi quantità di cibo anche senza sentire fame mangiare in solitudine a causa dell imbarazzo per quanto si sta mangiando sentirsi in colpa, depresso e disgustato dopo l abbuffata 3. marcato disagio per il mangiare incontrollato 4. frequenza di almeno due giorni alla settimana in un periodo di tre mesi 5. il disturbo non si manifesta nel corso di anoressia nervosa e bulimia nervosa

Il BED Si differenzia dalla Bulimia Nervosa per i seguenti motivi: il soggetto interessato è per lo più obeso E quasi sempre presente una comorbilità psichiatrica in particolare la depressione e i soggetti interessati presentano importanti problemi interpersonali. L abbuffata non è mai seguita in modo costante dall utilizzo di mezzi di compenso (vomito, lassativi, diuretici, digiuno o eccessivo esercizio fisico). Gli approcci terapeutici più efficaci sono: Terapia cognitivo-comportamentale Terapia psicologica interpersonale Terapia farmacologia - Antidepressivi : Fluoxetina, Sertralina, fluvoxamina, citalopram - antiobesità : Sibutramina Per saperne di più Altre condotte alimentari patologiche La Sindrome da alimentazione notturna ( NES / Night Eating Syndrome ) E un disturbo con caratteristiche distinte dagli altri Disturbi del Comportamento Alimentare; per ora ci sono solo criteri diagnostici provvisori,codificati da Birketvedt et al., in seguito a ricerche condotte in Norvegia e negli Stati Uniti. La comparsa della NES sembra legata a fattori di stress. Colpisce circa il 2% della popolazione generale, il 9% dei pazienti obesi e il 27% dei pazienti severamente obesi. Questa sindrome è caratterizzata da spuntini serali e notturni ricchi di carboidrati (circa il 70% delle calorie totali assunte) ed in particolare da un elevato rapporto carboidrati/proteine che suggerisce che l'alimentazione notturna è finalizzata a ristorare il sonno disturbato di questi pazienti. Mettendo a confronto i soggetti obesi affetti da NES con i soggetti obesi senza questo disturbo, si è rivelato nei primi un più elevato livello di depressione e di bassa autostima, associato ad una minore perdita di peso.

Le caratteristiche evidenziate sono riassunte nella Tabella 7 : Tabella 7. Criteri diagnostici del Disturbo da Alimentazione Notturna 1. anoressia mattutina, anche se il soggetto consuma la prima colazione 3. iperfagia serale : il 50 % delle necessità energetiche della giornata vengono consumate dopo l ultimo pasto serale 4. frequenti risvegli notturni, con consumo di snack 5. ripetizione dei comportamenti descritti per tre o più mesi 6. i soggetti non soddisfano i criteri diagnostici per la bulimia nervosa e per il disturbo da alimentazione incontrollata Gli approcci terapeutici più efficaci sono: Terapia cognitivo-comportamentale Terapia psicologica interpersonale Terapia farmacologia ( sertralina, topiramato) Fototerapia : esposizione alla luce

Altri tre disturbi del comportamento alimentare, non riconosciuti, al momento, dalla medicina, sono: Ortoressia Questo disturbo vede il soggetto mettere in atto un comportamento ossessivo non nei confronti della quantità di cibo ingerito, come avviene nei DCA, ma nei confronti della sua qualità, si tratta di una restrizione di tipo qualitativo. Il tentativo di alimentarsi in modo salutare degenera in questi soggetti nell'adozione di una dieta ogni giorno più severa, fino ad eliminare gruppi essenziali di cibi, anche quelli necessari per un'alimentazione equilibrata. Reverse anorexia Per quanto riguarda popolazione maschile, contrariamente a quanto avviene nelle femmine, in alcuni maschi c'è la tendenza a sviluppare una struttura fisica più imponente. Comportamenti di questo tipo sembrano configurare quel disturbo tipico del sesso maschile, denominato Reverse Anorexia che esordisce di solito nell'adolescenza, nella quale l'insoddisfazione per l'aspetto fisico e la distorsione dell'immagine corporea si esprimono con l'irrealistica convinzione di essere troppo piccoli o gracili; ciò determina i tentativi di mascheramento con abiti pesanti, il rifiuto di indossare costumi da bagno, induce un'intensa attività ginnica e la scelta accurata di cibi ad elevato contenuto proteico, motivata dal tentativo di potenziare la muscolatura. Comportamenti di dieta cronica restrittiva (dieting) Sono caratterizzati da un controllo esasperato del peso, da una costante attenzione alla dieta e da sentimenti di angoscia ogni volta che questo varia. Le persone che controllano in questo modo il loro peso svolgono apparentemente una vita normale, che tuttavia risulta polarizzata verso questo unico interesse e viene limitata dalle esigenze della dieta; può risultare molto problematico ad esempio uscire a cena con amici e condurre una vita sociale accettabile.