Confindustria Sinergia pmi e grandi imprese Bruno Melagrano è il nuovo presidente della Sezione Automazione, Elettronica e Telecomunicazioni di Confindustria Genova STEFANO TERMANINI Bruno Melagrano, amministratore delegato di Softeco Sismat S.p.A., azienda genovese leader nel campo dell information technology e nell ingegnerizzazione di software per sistemi complessi, dallo scorso ottobre è il nuovo presidente della Sezione Automazione, Elettronica, Telecomunicazioni (SAET) di Confindustria Genova. L ingegner Melagrano si è sempre occupato di sistemi informatici complessi. Lo ha fatto sviluppando la sua azienda, che oggi ha tre sedi (Milano e Napoli oltre a Genova, dove si svolge il 90% dell attività), occupa 230 persone, per oltre il 70% laureati con un età media intorno ai 35 anni, e fattura circa 19 milioni (dato 2009). Prima di Softeco Sismat, fondata nel 1979, nella biografia di Bruno Melagrano figura un esordio professionale in Ansaldo, dove ha lavorato per otto anni, occupandosi del sistema informativo di un gruppo che comprendeva allora circa 13mila dipendenti, quindi un breve periodo trascorso in Selesta Ingegneria. «Fino al 2004 - spiega Bruno Melagrano - non mi sono impegnato, se non marginalmente, nell attività confindustriale. Da allora, invece, abbiamo partecipato al Consorzio Odisseus che si è proposto di favorire l internazionalizzazione delle imprese a tecnologia avanzata, e al Siit, Sistemi Intelligenti Integrati Tecnologie». Il Siit è una società consortile che si propone di promuovere la collaborazione tra soggetti industriali, anche molto diversi per dimensioni, al fine di «sviluppare nuove tecnologie e progetti che possano trovare un applicazione concreta». Bruno Melagrano crede che questa sia una prospettiva cui guardare con successo a Genova e ritiene che nel futuro della città debba esserci più tecnologia - sia pure accanto alle attività che hanno fatto la tradizione industriale genovese. Per i prossimi tre anni - dice Bruno Melagrano - il programma della Sezione SAET di Confindustria punta a favorire la cooperazione tra le piccole medie imprese, le associazioni di categoria, l Università, la Regione, la Camera di Commercio, le grandi imprese. «Prima di tutto, dunque, dare continuità all opera di chi mi ha preceduto - spiega, riferendosi in particolare alla presidenza di Andrea Oberti -, ma anche, per quanto sarà possibile, spingere più avanti l orientamento al mercato e dare un supporto concreto alle pmi nella strada, spesso discontinua, dell internazionalizzazione» Per le grandi imprese è più facile muoversi, anche su scenari internazionali. «Le pmi - aggiunge Bruno Melagrano - devono farsi condurre dalle grandi. Noi ci proponiamo di ottenere che ciò avvenga di più e meglio». Oltre a guardare lontano, bisogna guardare vicino. Alla Pubblica Amministrazione, che «si cercherà di stimolare affinché investa prevalentemente nel suo territorio, cercando nell ambito locale quelle competenze che molto spesso ci sono, anche se non sempre sono abbastanza note». 19
Il programma tracciato da Bruno Melagrano per l attività della Sezione SAET fino al 2012 tiene conto della difficoltà delle pmi a mettere sul mercato le proprie competenze. «Si pensa agli eventi organizzati dalle grandi aziende e a come questi possano, senza rischio alcuno di concorrenza, essere di volano per le attività delle pmi. Quello che si vorrebbe fare è, in altre parole, agganciare eventi promozionali per le pmi agli eventi promozionali già calendarizzati con cui le grandi aziende si muovono, a livello nazionale e internazionale, per far conoscere la propria offerta». Collaborazione e sinergia sono, nel programma del triennio della Sezione SAET, vere e proprie parolechiave: «la nostra Sezione - aggiunge Bruno Melagrano - dovrà coordinare azioni a vantaggio delle pmi con le altre Sezioni di Confindustria. Le pmi del settore tecnologico, come quasi tutte le pmi, incontrano spesso difficoltà di accesso al credito o debbono affrontare problemi di patrimonializzazione. Vogliamo che si conoscano meglio strumenti che, come il private equity e il venture capital, in determinate condizioni possono sostenere lo sviluppo delle pmi e dei loro progetti». Inoltre, comunque e sempre, vale il richiamo alla concretezza e al confronto con le istituzioni, che Bruno Melagrano ribadisce: «Nell ambito del rapporto con la Regione sarebbe interessante capire meglio il ruolo delle Agenzie Regionali che gestiscono i fondi del 7 programma quadro dell UE, che, fino al 2013, si propone di finanziare l incremento e lo sviluppo della ricerca e della conoscenza. Queste risorse dovrebbero essere dirette dove maggiore è il bisogno, a vantaggio delle aziende. Ma il confronto con le istituzioni non potrà prescindere nemmeno da un continuo scambio di informazioni con i Ministeri dell Università e della Ricerca e dello Sviluppo Economico, con la Regione Liguria, con il Comune e la Provincia». È proprio per discutere di nuovi progetti per lo sviluppo di un tessuto tecnologico favorevole alla nascita di attività imprenditoriali dislocate sul territorio che lo scorso 30 novembre, presso Confindustria Genova, si è affrontato il tema della banda larga, infrastruttura necessaria per il futuro imprenditoriale della regione, vero e proprio «quarto valico». Il presidente Claudio Burlando ha promesso l estensione della banda larga all intera regione Liguria entro la fine dell anno: l intervento di Bruno Melagrano al seminario di Confindustria, cui hanno preso parte anche Gabriele Galateri di Genola, il prorettore dell Università di Genova Gianni Vernazza, l ad Datasiel Enrico Castanini, il vicepresidente Ericsson Telecomunicazioni Giampaolo Demi, l ad Fos Gian Matteo Pedrelli, l ad Superba Tlc s.r.l. Rosanna Tognioni, ha rilevato come la banda larga possa avere effetti sociali sia per i privati (rendendo più disponibili servizi, fonti di informazione e socializzazione), sia per le piccole aziende (soprattutto estendendo le potenzialità di insediamento in zone decentrate e rurali e dando un contributo al miglioramento della qualità della vita). «C è bisogno - ha concluso Melagrano - di un patto tra Confindustria, providers e produttori, per dare vita a modelli pilota e poli di sperimentazione. Per la peculiare vocazione per l hightech e la compresenza di aziende attive nel campo dell information and communication technology, Genova si candida a essere un ideale polo di sperimentazione». Consiglio della sezione Turismo Biennio 2009-2011 Presidente Annarosa Miele, Aristea International Vice presidente Carla Sibilla, Costa Edutainment Consiglieri Ilaria Alzona, Gemi Piccoli Grandi Eventi Laura Baldi Mordiglia, BC Congressi Annamaria Demarini, Bradipo Travel Laura Gazzolo, Ac 10 Hotel Genova Fabrizio Licordari, Associazione Balneari Paolo Lombardi, Fiera di Genova Giulio Maleci, Porto Antico di Genova Franco Melis, Genova Palazzo Ducale (delegato Piccola Industria) Enrico Zoni, Asap (delegato Piccola Industria) Consiglio della sezione Terminal Operators Biennio 2009-2011 Presidente Giuseppe Costa, Saar Depositi Portuali Direttivi Vice presidente Alessandro Giannini, Terminal Contenitori Porto di Genova Consiglieri Andrea Bartalini, Genoa Metal Terminal Massimo Brandi, Fo.re.st. Marco Conforti, Voltri Terminal Europa Franco Corradi, Terminal Rinfuse Italia Maurizio Maugeri, Porto Petroli Ignazio Messina, I. Messina & C. Bruno Musso, Grendi Trasporti Marittimi Piergiacomo Raimondi, Terminal San Giorgio Roberto Spinelli, Industrie Rebora Delegati Piccola Industria Pietro Calleri, Silomar Paolo Marsano, Sampierdarena Olii Alessandro Manfredi, Rolcim 21