Aggiornamento del 29 maggio 2015
I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA
IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Unione Europea +0,5-4,4 +2,1 +1,7-0,4 +0,0 +1,4 +1,8 +2,1 Area Euro +0,5-4,5 +2,0 +1,6-0,7-0,5 +0,9 +1,5 +1,9 Germania +1,1-5,6 +4,1 +3,6 +0,4 +0,1 +1,6 +1,9 +2,0 Spagna +1,1-3,6 +0,0-0,6-2,1-1,2 +1,4 +2,8 +2,6 Francia +0,2-2,9 +2,0 +2,1 +0,3 +0,3 +0,4 +1,1 +1,7 ITALIA -1,0-5,5 +1,7 +0,6-2,3-1,9-0,4 +0,6 +1,4 Regno Unito -0,3-4,3 +1,9 +1,6 +0,7 +1,7 +2,8 +2,6 +2,4 Il Pil italiano si è ridotto ulteriormente nel corso del 2014: -0,4%. L Italia ha subìto la recessione sia nel biennio 2008-2009 sia nel triennio 2012-2014. Per il 2015 è prevista un inversione di tendenza con una lieve ripresa (+0,6%). Tra i principali Paesi europei è per l Italia che si prevedono i risultati meno brillanti.
IL PIL La ripresa del Pil dovrebbe avviarsi in Italia dal 2015 e già nel 2016 il tasso di crescita dovrebbe avvicinarsi a quello dell Area Euro. Si prevede che nel 2016 il Pil continui a crescere. In Spagna e Regno Unito con ritmi più contenuti che nel 2015 sebbene si mantengano più elevati dei principali Paesi UE. PIL: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) PIL: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE)
I CONSUMI DELLE FAMIGLIE CONSUMI: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Unione Europea +0,4-1,5 +0,8 +0,3-0,7-0,1 +1,4 +2,1 +1,9 Area Euro +0,3-1,1 +0,8 +0,2-1,3-0,6 +1,0 +1,8 +1,6 Germania +0,5 +0,0 +0,6 +2,3 +0,7 +0,8 +1,2 +2,4 +1,8 Spagna -0,7-3,6 +0,3-2,0-2,9-2,3 +2,4 +3,5 +2,8 Francia +0,4 +0,2 +1,8 +0,5-0,4 +0,2 +0,6 +1,6 +1,5 ITALIA -1,1-1,6 +1,2 +0,0-4,0-2,8 +0,3 +0,6 +0,6 Regno Unito -0,5-3,1 +0,4 +0,1 +1,1 +1,7 +2,5 +2,6 +2,6 Il 2014 ha visto una ripresa dei consumi delle famiglie italiane: +0,3%. Negli ultimi sette anni, la contrazione dei consumi privati italiani si era interrotta solo nel biennio 2010-2011. Il 2015 dovrebbe far segnare un ulteriore lieve aumento dei consumi privati italiani, pari al +0,6%. La performance italiana in termini di consumi delle famiglie per il biennio 2015-2016 continua ad apparire meno brillante nei confronti dei principali Paesi europei.
I CONSUMI DELLE FAMIGLIE In Italia ci si attende una sostanziale stabilità nella crescita dei consumi per il 2016, un punto percentuale in meno rispetto alla media dell Area Euro. Il 2016 potrebbe portare una riduzione della crescita dei consumi per la maggior parte dei Paesi UE, ma resterà comunque più elevata in Spagna e Regno Unito. CONSUMI: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) CONSUMI: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE)
LA DISOCCUPAZIONE TASSO DI DISOCCUPAZIONE: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (IN %) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Unione Europea 7,0 9,0 9,6 9,7 10,5 10,9 10,2 9,6 9,1 Area Euro 7,6 9,6 10,2 10,2 11,4 12,0 11,6 11,0 10,5 Germania 7,4 7,6 7,0 5,8 5,4 5,2 5,0 4,6 4,4 Spagna 11,3 17,9 19,9 21,4 24,8 26,1 24,5 22,4 20,5 Francia 7,4 9,1 9,3 9,2 9,8 10,3 10,3 10,3 10,0 ITALIA 6,7 7,7 8,4 8,4 10,7 12,1 12,7 12,4 12,4 Regno Unito 5,6 7,6 7,8 8,1 7,9 7,6 6,1 5,4 5,3 Il tasso di disoccupazione calcolato per il 2014 ha raggiunto in Italia il 12,7%. Dal 2008 si è assistito in Italia ad un progressivo aumento del tasso di disoccupazione, tanto che da allora è cresciuto di 6 punti percentuali. Per il 2015 è previsto in Italia solo un lieve ridimensionamento della disoccupazione. Tra i principali Paesi europei, solo la Spagna mostra un tasso di disoccupazione superiore a quello italiano.
LA DISOCCUPAZIONE Per il biennio 2015-2016 ci si attende un ampliamento del divario tra il tasso di disoccupazione italiano e quello dell Area Euro che è in flessione dal 2014. Si prevede che solo Germania e Regno Unito continuino a mantenere il tasso di disoccupazione al di sotto del 6%. TASSO DI DISOCCUPAZIONE: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (IN %) TASSO DI DISOCCUPAZIONE: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (IN %)
L INFLAZIONE TASSO DI INFLAZIONE: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % RISPETTO ALL ANNO PRECEDENTE) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Unione Europea +3,7 +1,0 +2,1 +3,1 +2,6 +1,5 +0,6 +0,1 +1,5 Area Euro +3,3 +0,3 +1,6 +2,7 +2,5 +1,4 +0,4 +0,1 +1,5 Germania +2,8 +0,2 +1,2 +2,5 +2,1 +1,6 +0,8 +0,3 +1,8 Spagna +4,1-0,2 +2,0 +3,1 +2,4 +1,5-0,2-0,6 +1,1 Francia +3,2 +0,1 +1,7 +2,3 +2,2 +1,0 +0,6 +0,0 +1,0 ITALIA +3,5 +0,8 +1,6 +2,9 +3,3 +1,3 +0,2 +0,2 +1,8 Regno Unito +3,6 +2,2 +3,3 +4,5 +2,8 +2,6 +1,5 +0,4 +1,6 Per l Italia si è calcolato un tasso di inflazione armonizzato (HICP) pari allo 0,2% nel 2014, oltre un punto percentuale in meno rispetto all anno precedente. L inflazione ha raggiunto quindi, nel 2014, il valore più contenuto dall inizio della crisi. Per l Italia ci si attende nel 2015 una dinamica dei prezzi sostanzialmente allineata con quella del 2014.
L INFLAZIONE Tra 2015 e 2016, la dinamica italiana dell inflazione non sarà sensibilmente diversa da quella prevista per l intera Area Euro. In Europa ci si aspetta per il 2016 una risalita dell inflazione al di sopra dell 1%. TASSO DI INFLAZIONE: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) TASSO DI INFLAZIONE: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PREC.)
L EXPORT ESPORTAZIONI: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % RISPETTO ALL ANNO PRECEDENTE) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Unione Europea +1,4-11,9 +10,5 +6,6 +2,2 +2,2 +3,7 +4,2 +5,2 Area Euro +1,0-12,7 +11,1 +6,6 +2,5 +2,1 +3,8 +4,4 +5,4 Germania +1,9-14,3 +14,5 +8,0 +2,8 +1,6 +3,9 +4,7 +5,6 Spagna -0,8-11,0 +9,4 +7,4 +1,2 +4,3 +4,2 +5,5 +6,2 Francia +0,4-11,3 +9,0 +6,9 +1,1 +2,2 +2,7 +4,7 +5,9 ITALIA -3,1-18,1 +11,8 +5,2 +2,0 +0,6 +2,7 +3,8 +4,9 Regno Unito +1,6-8,2 +6,2 +5,6 +0,7 +1,5 +0,6 +1,7 +2,9 Il 2014 ha visto la ripresa delle esportazioni anche in Italia (+2,7%). L aumento dell export italiano è stato più consistente di quello registrato nell ultimo biennio e nel 2015 ci si attende un ulteriore crescita. Tra i principali Paesi europei, solo il Regno Unito ha fatto segnare nel 2014 una crescita dell export più contenuta dell Italia.
L EXPORT Per il 2016 ci si aspetta una crescita dell export italiano sempre più in linea con quella dell Area Euro. In tutti i principali Paesi UE, per il 2016 è atteso un aumento delle esportazioni ancora più consistente. Il Regno Unito sembra destinato a far segnare la crescita più contenuta. ESPORTAZIONI: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) ESPORTAZIONI: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PREC.)
GLI INVESTIMENTI INVESTIMENTI: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % RISPETTO ALL ANNO PRECEDENTE) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Unione Europea -0,6-12,1 +0,1 +2,0-2,6-1,5 +2,5 +2,6 +4,2 Area Euro -0,7-11,4-0,5 +1,7-3,2-2,4 +1,1 +1,7 +4,0 Germania +1,2-9,9 +4,9 +7,3-0,7-0,6 +3,4 +2,1 +4,4 Spagna -4,7-18,0-5,5-6,3-8,1-3,8 +3,4 +5,5 +5,1 Francia +0,9-9,1 +2,1 +2,1 +0,3-1,0-1,5-0,6 +3,0 ITALIA -3,1-9,9-0,5-1,9-7,4-5,4-3,3 +1,1 +4,1 Regno Unito -4,7-14,4 +5,9 +2,3 +0,7 +3,4 +7,8 +5,6 +5,5 Il 2014 ha fatto segnare una contrazione degli investimenti italiani del 3,3% rispetto all anno precedente. Con il 2014 si allunga serie negativa degli investimenti nel nostro Paese. Il 2015 vedrà invece una ripresa degli investimenti in Italia (+1,1%). Con il 2015 il segno positivo accomunerà tutti i principali Paesi europei, solo in Francia gli investimenti subiranno ancora una lieve contrazione (-0,6%).
GLI INVESTIMENTI Nel 2016 la ripresa degli investimenti italiani supererà leggermente quella prevista nel complesso per l Area Euro. Anche nel 2016 sarà la Francia a restare in coda tra i principali Paesi UE in termini di crescita degli investimenti. INVESTIMENTI: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) INVESTIMENTI: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PREC.)
IL CREDITO: tassi di interesse praticati alle PMI TASSI DI INTERESSI SU PRESTITI FINO A 1 MILIONE DI EURO (DURATA TRA 1 E 5 ANNI) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Unione Europea n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Area Euro 5,96 5,78 4,22 4,18 4,63 3,94 3,85 3,11 Germania 5,80 5,61 4,23 4,24 4,61 3,56 3,59 2,97 Spagna 6,20 6,01 4,79 5,31 6,19 5,65 5,23 3,63 Francia 5,96 6,16 4,10 4,04 4,62 3,75 3,53 2,85 ITALIA 6,37 6,06 4,37 4,51 5,84 5,75 5,36 4,61 Regno Unito n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Fonte: Banca Centrale Europea (maggio 2015) Alla fine del 2014, il costo del denaro per le PMI italiane è stato del 4,61%. Il tasso di interesse sui prestiti fino a 1 milione di euro è andato diminuendo dal 2011 di 1,23 punti percentuali. In Italia il costo del credito per le imprese si mantiene superiore a quello dei principali Paesi europei e anche alla media dell Area Euro. Il tasso di interesse cui sono soggetti i prestiti alle PMI italiane è pari a 1,6 volte quello pagato dalle imprese francesi.
IL CREDITO: tassi di interesse per PMI Resta ampio il divario esistente tra i tassi praticati in Italia alle PMI e quelli mediamente adottati nell Area Euro. La Francia si conferma il Paese con il tasso di interesse più basso tra i principali Paesi europei, ma nell ultimo anno la contrazione più consistente si è registrata in Spagna (1,6 punti % in meno rispetto al 2013). TASSI DI INTERESSI SU PRESTITI FINO A 1 MILIONE DI EURO (DURATA TRA 1 E 5 ANNI) TASSI DI INTERESSE PMI - PRINCIPALI PAESI UE (%) Fonte: Banca Centrale Europea (maggio 2015)
LA FINANZA PUBBLICA LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
IL DEBITO PUBBLICO DEBITO PUBBLICO: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Unione Europea 61,0 73,0 78,5 81,4 85,1 87,3 88,6 88,0 86,9 Area Euro 68,6 78,4 83,9 86,5 91,1 93,2 94,2 94,0 92,5 Germania 65,1 72,6 80,5 77,9 79,3 77,1 74,7 71,5 68,2 Spagna 39,4 52,7 60,1 69,2 84,4 92,1 97,7 100,4 101,4 Francia 68,1 79,0 81,7 85,2 89,6 92,3 95,0 96,4 97,0 ITALIA 102,3 112,5 115,3 116,4 123,1 128,5 132,1 133,1 130,6 Regno Unito 51,8 65,8 76,4 81,8 85,8 87,3 89,4 89,9 90,1 Nel 2014 il debito pubblico italiano è stato pari al 132,1% del Pil, quasi 30 punti percentuali oltre il debito del 2008. La quota del debito pubblico sul Pil è andata via via aumentando negli anni e ci si attende che nel 2015 raggiunga il 133,1% per poi scendere nel 2016. Il rapporto debito/pil è in l Italia più elevato che per la media UE e per quella dell Area Euro.
IL DEBITO PUBBLICO Anche per il biennio 2015-2016 si prevede che il rapporto debito/pil si mantenga per l Italia ben al di sopra dei valori medi dell Area Euro. Per il 2016 è attesa una flessione della quota di debito pubblico per l Area Euro. Per Spagna, Francia e Regno Unito si prevede invece un lieve incremento. DEBITO PUBBLICO: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (IN % SUL PIL) DEBITO PUBBLICO: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL)
IL DEFICIT INDEBITAMENTO NETTO: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Unione Europea -4,5-4,2-3,2-2,9-2,5-2,0 Area Euro -2,1-6,2-6,1-4,1-3,6-2,9-2,4-2,0-1,7 Germania -0,0-3,0-4,1-0,9 +0,1 +0,1 +0,7 +0,6 +0,5 Spagna -4,4-11,0-9,4-9,4-10,3-6,8-5,8-4,5-3,5 Francia -3,2-7,2-6,8-5,1-4,8-4,1-4,0-3,8-3,5 ITALIA -2,7-5,3-4,2-3,5-3,0-2,9-3,0-2,6-2,0 Regno Unito -5,1-10,8-9,7-7,6-8,3-5,7-5,7-4,5-3,1 Nel 2014 il deficit italiano è al -3,0% del Pil. Nell ultimo triennio l indebitamento netto si è sempre mantenuto attorno al -3% del Pil. Nel 2015 si prevede per l Italia una riduzione al -2,6% del Pil. Tra i principali Paesi UE, l Italia mostra i migliori risultati ad eccezione della Germania che si muove dal 2012 su valori di segno positivo.
IL DEFICIT Il miglioramento dei conti pubblici previsto per l Italia potrebbe condurre il Paese ad un avvicinamento ai valori dell Area Euro. Tutti i principali Paesi europei potrebbero vedersi ridurre il deficit nel 2016. Solo per la Germania potrebbe registrarsi una situazione di sostanziale stabilità. INDEBITAMENTO NETTO: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (IN % SUL PIL) INDEBITAMENTO NETTO: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL)
LA PRESSIONE FISCALE PRESSIONE FISCALE: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Unione Europea 38,9 39,6 40,0 40,1 40,0 39,8 Area Euro 39,6 39,3 39,2 39,7 40,7 41,2 41,4 41,4 41,3 Germania 39,2 39,7 38,3 38,7 39,4 39,6 39,7 39,6 39,3 Spagna 32,9 30,6 32,1 31,9 32,7 33,2 33,7 33,8 33,8 Francia 44,3 43,9 44,1 45,2 46,5 47,3 47,6 47,5 47,5 ITALIA 41,5 42,0 41,7 41,7 43,7 43,5 43,6 43,4 43,4 Regno Unito 37,7 34,9 35,5 35,9 35,4 35,3 34,9 35,0 35,0 La pressione fiscale, che si calcola rapportando il totale delle entrate fiscali al Pil, si attesta in Italia al 43,6% nel 2014. Il 2014 ha fatto segnare per l Italia solo una minima crescita della pressione fiscale (+0,1 punti %) rispetto all anno precedente. Per il 2015, in Italia si prevede una flessione, sebbene poco significativa (-0,2 punti % sul 2014). Rispetto alla media dell Area Euro, l Italia continua a mostrare una pressione fiscale più elevata (+2,2 punti %).
LA PRESSIONE FISCALE Dal 2012 la pressione fiscale sembra essersi stabilizzata in Italia poco oltre il 43% e anche per il 2015-2016 non si prevedono variazioni significative. Sostanzialmente stabile è la pressione fiscale attesa nel biennio 2015-2016 per i principali Paesi UE e dell Area Euro. PRESSIONE FISCALE: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (IN % SUL PIL) PRESSIONE FISCALE: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL)
LA SPESA PUBBLICA SPESA PUBBLICA: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Unione Europea 48,5 49,0 48,6 48,1 47,4 46,7 Area Euro 46,5 50,6 50,4 49,0 49,5 49,4 49,0 48,6 48,0 Germania 43,5 47,4 47,2 44,6 44,2 44,3 43,9 43,7 43,5 Spagna 41,1 45,8 45,6 45,4 47,3 44,3 43,6 42,4 41,4 Francia 53,0 56,8 56,4 55,9 56,8 57,0 57,2 56,9 56,5 ITALIA 47,8 51,1 49,9 49,1 50,8 50,9 51,1 50,6 49,9 Regno Unito 46,6 49,7 48,7 46,9 47,0 45,5 44,4 43,2 41,9 Nel 2014 la spesa pubblica italiana rappresenta il 51,1% del Pil. La quota è in crescita dal 2011 e ha ormai raggiunto lo stesso livello del 2009. Dal 2015 è previsto un decremento della spesa pubblica rispetto al Pil di 0,5 punti %. In Francia il rapporto spesa pubblica su Pil è di 6 punti % più elevato che in Italia, mentre negli altri principali Paesi UE si colloca su livelli ampiamente inferiori.
LA SPESA PUBBLICA Per il 2015 e 2016 ci si attende che la quota di spesa pubblica sul Pil diminuisca sia in Italia sia nell Area Euro. In tutti i principali Paesi dell UE si prevede che la quota % di spesa pubblica sul Pil continuerà a contrarsi anche nel 2016. SPESA PUBBLICA: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (IN % SUL PIL) SPESA PUBBLICA: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL)
LA SANITA LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
SPESA SANITARIA COMPLESSIVA (PUBBLICA E PRIVATA) SPESA SANITARIA PUBBLICA E PRIVATA (IN % SUL PIL) 1990 2000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Germania 8,3 10,4 10,8 10,6 10,5 10,7 11,8 11,6 11,2 11,3 Spagna 6,5 7,2 8,3 8,4 8,5 8,9 9,6 9,6 9,4 n.d. Francia 8,4 10,1 10,9 10,9 10,8 10,9 11,6 11,6 11,5 11,6 ITALIA 7,7 7,9 8,7 8,8 8,5 8,9 9,4 9,4 9,2 9,2 Regno Unito 5,8 6,9 8,1 8,3 8,4 8,8 9,7 9,4 9,2 9,3 Fonte: OCSE "Health Statistics 2014" (luglio 2014) In Italia la spesa sanitaria complessiva (pubblica e privata) è pari al 9,2% del Pil, valore inferiore rispetto agli altri Paesi europei. Negli ultimi vent anni la spesa sanitaria è cresciuta in maniera significativa (nel 1990 era pari al 7,7% del Pil). In rapporto alla popolazione, la spesa sanitaria in Italia è pari a 3.209 dollari, al di sotto della media OCSE. SPESA SANITARIA PUBBLICA E PRIVATA PROCAPITE (IN DOLLARI, A PARITÀ DI POTERE D'ACQUISTO)
SPESA SANITARIA PUBBLICA INCIDENZA DELLA SANITÀ PUBBLICA SUL TOTALE DELLA SPESA SANITARIA (IN %) 1990 2000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Germania 76,2 79,5 76,6 76,4 76,4 76,4 76,8 76,7 76,5 76,7 Spagna 78,7 71,6 70,9 71,6 71,9 73,0 74,7 74,2 73,0 n.d. Francia 76,6 79,4 78,0 77,6 77,7 77,3 77,5 77,5 77,3 77,4 ITALIA 79,5 74,2 77,9 78,2 78,3 78,9 78,9 78,9 77,1 77,3 Regno Unito 83,6 79,1 81,3 81,7 80,5 81,4 83,2 84,0 83,4 84,0 Fonte: OCSE "Health Statistics 2014" (luglio 2014) Negli ultimi anni in Italia sta diminuendo la quota di spesa sanitaria pubblica sul totale della spesa sanitaria. In Italia il 77,3% della spesa sanitaria viene erogata dal sistema pubblico: è un valore che si colloca tra l 84% del Regno Unito e il 73% della Spagna (dato 2011). La spesa sanitaria pubblica in Italia è pari a 2.481 dollari procapite, al di sotto della media OCSE. SPESA SANITARIA PUBBLICA PROCAPITE (IN DOLLARI, A PARITÀ DI POTERE D'ACQUISTO)
LA SANITA IN ITALIA DINAMICA DELLE RISORSE FINANZIARIE DELLA SANITÀ PUBBLICA IN ITALIA (MILIARDI DI EURO) 1992 1997 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Spesa 49,6 57,0 70,2 76,0 79,5 82,3 90,5 96,8 99,6 103,8 107,1 110,2 111,3 112,8 113,7 Finanziamento 48,0 52,0 66,9 71,9 76,7 80,0 84,7 91,1 95,1 100,1 103,5 106,8 109,1 111,5 112,6 Disavanzo -1,6-5,0-3,2-4,1-2,9-2,3-5,8-5,7-4,5-3,7-3,7-3,4-2,2-1,3-1,0 Fonte: Ministero della Salute (marzo 2014) Il disavanzo sanitario sta progressivamente migliorando: nel 2012 risulta pari a 1 miliardo di euro (era di 5,7 miliardi nel 2005). La spesa sanitaria pubblica ammonta a 113,7 miliardi di euro nel 2012: negli ultimi 10 anni è aumentata di oltre 50 miliardi di euro. Negli ultimi anni, anche a seguito dell operare dei Piani di rientro delle Regioni in disavanzo, la spesa sanitaria ha rallentato la sua crescita. SPESA SANITARIA PUBBLICA IN ITALIA (IN % SUL PIL)