Chiavari, 16 Novembre 2013
È una particolare conoscenza metalinguistica che consiste nella capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato, operando con gli stessi adeguate trasformazioni (Bortolini, 1995) 2
La capacità di trattare il linguaggio come un oggetto di pensiero non è una conseguenza automatica dello sviluppo linguistico. Per parlare e capire la lingua non dobbiamo di fatto essere consapevoli dei singoli fonemi, né delle parole e delle relazioni tra loro. E necessario attivare processi di controllo, per riflettere sui costituenti del linguaggio e tanto più per tradurre il parlato in scritto. 3
la scoperta del valore sonoro convenzionale rappresenta un elemento molto importante per lo sviluppo della teoria linguistica del bambino ed è un passaggio fondamentale per l apprendimento della lettura e della scrittura 4
Globale Riconoscimento e produzione di rime Segmentazione sillabica di parole Es. dividi la parola CANE in sillabe Fusione sillabica Es. se ti dico CA-NE che parola è? Identificazione della sillaba iniziale, finale, intermedia Es. parole che cominciano con CA, parole che finiscono con NE Analitica Segmentazione fonemica Es. dimmi tutte le lettere che compongono la parola CANE Fusione fonemica Es. se ti dico C-A-N-E che parola è? Identificazione del fonema iniziale, finale, intermedio Es. la parola CANE con che lettera comincia? Manipolazione dei suoni (elisione, aggiunta, sostituzione) Es. se al posto della C metto la P nella parola CANE che parola viene? 5
Il riconoscimento delle sillabe e delle rime è presente dall età di 4 ANNI in poi La manipolazione dei fonemi avviene, solitamente, dopo i 6/7 ANNI, nel momento in cui il bambino viene a contatto con gli elementi grafici del suono (Lettura/scrittura). 6
Le abilità metafonologiche si sono rivelate un ottimo predittore di successive difficoltà nell apprendimento della letto-scrittura (Stella 2003) 7
Test CMF- Valutazione delle competenze metafonologiche (L. Marotta, M.Trasciani, S.Vicari), Erickson, 2008 8
Globale (scuola dell infanzia) DISCRIMINAZIONE Discriminazione uditiva di coppie minime di parole Discriminazione uditiva di coppie minime di non parole CLASSIFICAZIONE Riconoscimento di rime Riconoscimento sillaba iniziale di parola FUSIONE E SEGMENTAZIONE Segmentazione sillabica Sintesi sillabica Analitica (Scuola elementare) FUSIONE E SEGMENTAZIONE Sintesi e segmentazione fonemica MANIPOLAZIONE Delezione sillabica e consonantica (iniziale o finale) Inversione di iniziali (Spoonerismo): solo 4/5 elementare CLASSIFICAZIONE Ricognizione di rime Fluidità lessicale con facilitazione fonemica (FAS) 9
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1. PRCR-2/2009 Prove di Prerequisito per la Diagnosi delle Difficoltà di Lettura e Scrittura 2. Protocollo essenziale fonologico del Libro La dislessia raccontata agli Insegnanti vol.2 11
Livelli di analisi del Linguaggio Fonetico Fonologico Semantico Sintattico Morfologico 12
Fonetica Fonologia Def. : scienza che studia i suoni del linguaggio articolato (detto in termine tecnico fòni), in quanto entità fisiche, e quindi dal punto di vista articolatorio, acustico e uditivo-percettivo. Def. : scienza che studia come i foni si raggruppino in classi (detti fonèmi) che hanno la funzione di distinguere tra loro i morfemi nelle varie lingue (e quindi, a maggior ragione, le parole) Es. Palla - Balla PERCIO studia le unità di sostanza del piano dell espressione cioè i foni PERCIO studia le unità di forma del piano dell espressione, cioè i fonemi 13
Scienza che studia il significato dei segni Tradotto in parole povere.. Sapere che ad ogni specifico oggetto/concetto corrisponde un significato ben preciso Es. Vedo = idea di CANE Lessico: Quantità di vocaboli conosciuti (il proprio vocabolario) 14
La morfologia riguarda i processi costruttivi della struttura interna della parola; la sintassi riguarda i principi secondo cui le parole si dispongono per formare una frase Morfologia Mela/mele Sintassi A me piacciono le mele A me piace la mela rossa 15
Esistono molteplici test e questionari per valutare ogni singolo aspetto del linguaggio. Compito dello specialista valutare quale e sotto che forma valutare il linguaggio del bambino. 16
Frasi incomplete Sintassi inadeguata Inadeguata padronanza fonologica Difficoltà lessicali Inadeguatezza nei giochi linguistici, nelle storie inventate etc Difficoltà a compiere esercizi metafonologici Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio Disturbo nella memoria a breve e lungo termine (es. nella memorizzazione di filastrocche) 17
Difficoltà di attenzione Manualità fine difficoltosa Goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe Riconoscimento inadeguato destra/sinistra Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo 18
Sì!!! Ed è anche molto divertente se Fatto come un gioco! Molti autori riconoscono all educazione metafonologica una duplice valenza: 1. Preventiva: è indicata per tutti i bambini della scuola dell infanzia e del primo ciclo delle elementari che possono ricevere una specifica preparazione dell apprendimento della lingua scritta. 2. Riabilitativa: è indicata per tutti i bambini che presentano un ritardo di apprendimento imputabile ad una difficoltà di accesso alla dimensione fonologica del linguaggio 19
Ascoltare NON vuol dire solo sentire MA saper interpretare quello che si sente. E importante ascoltare le parole ma bisogna anche ascoltare (e interpretare) altri suoni come: Musica Suoni dell ambiente Sequenze di suoni Rumori 20
1. GIOCO DELLA MOSCIA CIECA: Si benda un bambino e poi se ne sceglie un altro che farà un rumore o un verso; la mosca deve riconoscere il bambino dal verso o dal rumore. 2. IL TELEFONO SENZA FILI 3. ASCOLTA E RISPONDI: si dispongono 2 gruppi di bambini su due righe parallele con le spalle girate. Al primo gruppo vengono dati gli strumenti del secondo, ma disposti in ordine diverso. Quando un componente di una squadra suona quello dell altra squadra deve rispondere. 4. LA TOMBOLA DEGLI ANIMALI: per i versi degli animali guardare il sito www.scuola-materna.net nella cartella Didattica dei suoni 21
Pensiamo alle parole: hanno un ritmo per preciso, scandito dagli accenti e da sillabe in sequenza. IL SENSO RITMICO AIUTA A PARLARE BENE E A SCRIVERE CORRETTAMENTE 22
1. GIOCO DEGLI INDIANI A CAVALLO: ci si mette tutti in cerchio e si comincia a galoppare (battito delle mani sulle ginocchia) e il maestro inventa dei ritmi per ogni situazione che il cavallo incontrerà (es. il ponte: bisogna dire ohoh battendo le mani sul petto, la curva dei fotografi: bisogna dire cikcikcik ) 2. GIOCO DEI SOLDATINI: con uno strumento (ma anche solo con il battito delle mani) bisogna riprodurre il ritmo dell insegnante e quando lei smette bisogna smettere. 23
Giochi adatti alla fascia d età dell ultimo anno della scuola dell infanzia. Giochi improntati sulle vocali sono da preferire perché più facili da pronunciare e da discriminare. Con le vocali si possono creare attività-gioco in cui i bambini esercitano la motilità delle labbra e riescono a simbolizzare i suoni a livello corporeo. 24
1. L ORCHESTRA: si dividono i bambini in 2 o più gruppi, ogni gruppo ha una vocale da dire nel momento in cui sarà interpellato. E poi l insegnante, come un direttore d orchestra, dirige i gruppetti. 2. LA PALESTRA DELLE VOCALI: tipo Sacco pieno, sacco vuoto ma con le rappresentazioni corporee delle vocali. 3. CANTAVOCALI: insegnare semplici canzoncine, poi una volta imparate bene, si fanno cantare sostituendo alle parole tutte le vocali. 4. E ARRIVATO UN TRENINO CARICO DI..: usando le sillabe iniziali. Es. un trenino carico di PA. 25
La A La E La I 26
OBIETTIVO: sviluppare la capacità di prestare attenzione alle strutture linguistiche, più in particolare sulle sue componenti e sugli elementi che compongono una parola o una frase. 27
o o GIOCO DELLE PAROLE ASSURDE: la maestra dice delle frasi inserendo parole esistenti (ma assurde) che i bambini devono sostituire con quelle giuste. Es. L automobile correva veloce sul BINARIO suonando il clacson IL GIOCO DELLA PAROLA MISTERIOSA: si propone un enunciato senza l ultima parola. I bambini devono completarla introducendo quella giusta o logicamente coerente- Es. Ogni mattina mi siedo a tavola per fare. Prima di pranzo andiamo in bagno per lavarci Usiamo i pennarelli per 28
o GLI INDOVINELLI: (è meglio se è l insegnante a far indovinelli, ma è divertente anche il contrario!) o GIOCO DELLA PALLA CON LE PAROLE: Si stabilisce un argomento prima di cominciare il gioco (es. la frutta), ci si mette in cerchio e ogni volta che si riceve la palla bisogna dire un nome della categoria stabilita all inizio. o FILASTROCCHE E CONTE o LE RIME o GIOCO DEL ROBOT: la maestra dice delle parole scandite (in sillabe) che devono essere riconosciute dai bambini. 29
Sembra una banalità MA non sempre i bambini si rendono conto dell ESISTENZA di un linguaggio scritto. Perciò Si possono fare alcune attività per rendere un gioco ciò che alla scuola primaria diventerà un vero e proprio compito. Per esempio: COSTRUIRE LE LETTERE con materiale di scarto e i pennarelli. le informazioni per fare le lettere potete trovarle sul sito: www.notimeforflashcards.com nella sessione Letter of the week Altro consiglio: quando il bambino ha fatto un disegno, invitarlo a scrivere il suo nome come riesce, e nel caso scriverglielo facendolo ricopiare. 30
Strumenti utili 31
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Data una parola trovarne altre 3 che fanno rima a livello orale Es. con il proprio nome: Michela Mela Vela Pela Oppure Data una parola trovare lo stimolo iconico con cui fa rima 33
Il bambino ha davanti figure con diversi oggetti, a turno si prende una figura nominandola Battere tanti colpi, o fare tanti salti quante sono le sillabe delle parole Dividere le figurine in 2 o 3 scatole a seconda della lunghezza delle parole Utile per la consapevolezza della lunghezza delle parole. 34
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Dico una parola e il bambino deve toccare o spostare un cubetto ogni sillaba che dice P.s. Si può fare anche al contrario per esercizi di Fusione sillabica e Elisione di sillaba iniziale/finale 36
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E arrivato un bastimento carico di PA Gioco delle casette PA MO 38
Prendi le figurine che finiscono allo stesso modo 39
Cominciare sempre da parole semplici e andare in ordine piano piano (anche se il bambino non ha difficoltà). Perciò: o o o o Parole Bisillabiche semplici ( es. Cane, Pane, Mela) Parole bisillabiche complesse (es. Giostra, Strega, Smalto) Parole Trisillabiche semplici (es. Colore, Pallone, Tavolo) Parole Trisillabiche complesse (es. Finestra, Armadio, Traghetto) 40
Si ripassa a casa con 41
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