ai fini dell Accertamento di Conformità ai sensi dell Art. 10, comma 3 della L.R. n. 19 dd.11 nov. 2009 Codice Regionale dell Edilizia

Documenti analoghi
RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA

PROVINCIA DI CREMONA c.f

DOMANDA DI ADOZIONE E APPROVAZIONE P.U.A. Beni Stabili Spa Sede legale: Via Piemonte, Roma tel

Lo stato attuale dei luoghi è illustrato nelle tavole dedicate e nella documentazione fotografica.

RELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE

COMUNE DI QUARTU SANT ELENA SETTORE LAVORI PUBBLICI PROVINCIA DI CAGLIARI

DOTT. ING. ALESSANDRO ZITO

REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE

VILLA FIGOLI DES GENEYS PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE TECNICA SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE 5 AGOSTO 2014

RELAZIONE TECNICA PER LA COSTRUZIONE DELLA NUOVA GUARDIOLA PER IL CONTROLLO ACCESSI DEL CENTRO SPORTIVO XXV APRILE Via Cimabue, 24 Milano

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA E RELAZIONE TECNICA ASSEVERATA, DI CONFORMITA ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

LAVORI DI RECUPERO EDILIZIO E ADEGUAMENTO NORMATIVO PIANO TERRA EDIFICIO VIA MURONI, 25 CIG F71 RELAZIONE TECNICA - PROGETTO ESECUTIVO

EX-DIREZIONE DELLE SALINE NEL CENTRO STORICO DI CERVIA

Capitolo 3 EDIFICIO ED IMPIANTI TECNOLOGICI

RELAZIONE TECNICA E VALUTAZIONE PAESAGGISTICA

SPORTELLO UNICO PER L ATTIVITÀ EDILIZIA del COMUNE di VERZUOLO. AUTOCERTIFICAZIONE per la CONFORMITÀ ALLE NORME IGIENICO SANITARIE

RELAZIONE TECNICA. Oggetto: Progetto di demolizione e ricostruzione di immobile da adibire ad uffici comunali in via Solferino.

4 ) D E S C R I Z I O N E D E L B E N E I M M O B I L I A R E

CATALOGO TECNICO ASCENSORI ELETTRICI MRL GEARLESS VIMA ASCENSORI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO

Il progetto è stato redatto applicando il regolamento recante le norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e

Descrizione Copertura:

GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEI VANI TECNICI PER ASCENSORI

PROGETTO PRELIMINARE PER L ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIO DI EDIFICIO COMUNALE ADIBITO AD ASILO NIDO

Esempi degli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE

5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

COSA SI PUO' DETRARRE

QT_EFC_03. I sistemi di Evacuazione Fumo e Calore nelle regole tecniche di Prevenzione Incendio QUADERNO TECNICO EFC_03

N.B. Si prega di citare, nella risposta, il nostro numero di protocollo. c.f

Detraibile. Installazione di macchinari esterni

PROGETTO DEFINITO-ESECUTIVO n B/1518

Eliminazione delle Barriere Architettoniche COMMENTO ALLA LEGGE N.13 DEL 9 GENNAIO 1989 Il D.P.R. N 380 del 6 giugno 2001, agli articoli impone

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -

DESCRIZIONE DEL SITO TIPO D INTERVENTO

La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del

COMUNE DI: SCAFA RELAZIONE TECNICA

LA COMPARTIMENTAZIONE LE DISTANZE DI SICUREZZA

3. Interventi da eseguire Il progetto prevede quanto di seguito meglio specificato:

L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO

Riqualificazione di Piazza Pellini: complesso di parcheggi, piazza e uffici nel centro Storico

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

COMUNE DI BUCCINO Provincia di Salerno

La Rampa Progetto villa singola in classe A Noceto (Pr)

RELAZIONE TECNICA GENERALITA

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane

principalmente la funzione di ripartire gli spazi interni degli edifici

RILIEVO DI MASSIMA DEGLI IMMOBILI

Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

-.11 RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE NEL CENTRO STORICO DI VOCOGNO

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

PROGETTO DI: STRAORDINARIA MANUTENZIONE DEL CORPO E DELL AREA EX ROSSI SUD PER LA NUOVA SEDE DELLA POLIZIA PROVINCIALE RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA

Livello 2 - Non sono previste modifiche al progetto precedentemente approvato.

ALLEGATO H MISURE DI MIGLIORAMENTO

DELL'ATTO DI NOTORIETA'

DESCRIZIONE DELLE OPERE OGGETTO DI VARIANTE...

PREMESSA pag TIPO DI INTERVENTO pag CRONOPROGRAMMA pag QUADRO ECONOMICO pag ALLEGATI pag.

RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C.

COUNE DI CITTA METROPOLITANA DI TORINO UFFICIO TECNICO COMUNALE

PROVINCIA DI TRIESTE Area Servizi Tecnici U.O.C. Edilizia

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel fax canale@ordine.ingegneri.vi.

C O M U N E DI PI E T R A M E L A R A S C O L A S T I C O D A ADIBIRE A S C U O L A DEFINITIVO-ESECUTIVO IV L O T T O - COMMITTENTE

RECUPERO SOTTOTETTO NEWSLETTER 16

S.P.T. spa via A. Moro n 23 - Como -

29M15 CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA BIBLIOTECA IN COMUNE DI MARANELLO RELAZIONE GENERALE

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA

Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio

Presidio ospedaliero dei SS. Giovanni e Paolo, Venezia: lavori per la nuova collocazione del Centro Prelievi

COMUNE DI ANDORA REGIONE LIGURIA PROVINCIA SAVONA

ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PRIVATI - DICHIARAZIONE DEL PROGETTISTA -

LISTA DI CONTROLLO PER LE SCALE. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Scala. Dipartimento di.

ALLEGATO B PROGRAMMA DEI LAVORI E DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE

Regione Abruzzo. - Provincia di L Aquila -

Progetto Esecutivo. ELABORATO: RE_ Relazione opere edili. IL PROGETTISTA Arch. Mariangela Cimma

STIMA DEI COSTI DI INTERVENTO

art. 10 del DPR 303/56 art. 137 del Regolamento Comunale di Igiene art. 134 del Regolamento

Inpdap ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIREZIONE COMPARTIMENTALE DELLA LOMBARDIA

REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DI CONDIZIONATORI E APPARECCHI TECNOLOGICI

PERIZIA TECNICO ESTIMATIVA

COMUNE DI MONTE SAN VITO

COMUNE DI SENIGALLIA

INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE S. GIORGIO AL BORGO MEDIOEVALE DI TORINO

BERGAMO ISOLANTI BERGAMO ISOLANTI BERGAMO ISOLANTI BER

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

PREVENZIONE INCENDI norme e procedure

Articolo di Legge violato - tabella comparata -

Livorno. Via Delle Galere n. 3 Piano 4 int. 10. Sub 450

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA OPERE CIVILI

DOMANDA PER NULLA OSTA

VICE DIREZIONE GENERALE SERVIZI TECNICI SETTORE EDILIZIA SCOLASTICA MANUTENZIONE

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Transcript:

PROVINCIA DI TRIESTE Area Servizi Tecnici U.O.C. Edilizia Palazzo Galatti di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste. Lavori di ristrutturazione ed adeguamento del Piano Terra per la realizzazione di nuovi uffici PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICO - ESPLICATIVA ai fini dell Accertamento di Conformità ai sensi dell Art. 10, comma 3 della L.R. n. 19 dd.11 nov. 2009 Codice Regionale dell Edilizia IL PROGETTISTA dott. arch. Marina Di Brai Cattarini IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO dott. ing. Giancarlo Vieceli Trieste, dicembre 2010

Indice 1. Premessa pag. 2 2. Descrizione dell edificio pag. 2 3. Descrizione dello stato attuale pag. 2 4. Descrizione sintetica dell intervento da realizzare pag. 4 5. Aspetti Urbanistici pag. 11 6. Aspetti connessi con i Vincoli Architettonici e Storici e con il Piano Colore pag. 12 7. Aspetti connessi con le norme igienico - sanitarie pag. 12 8. Aspetti Strutturali pag. 13 9. Aspetti connessi con la Prevenzione Incendi pag. 14 10. Aspetti connessi con l accessibilità, utilizzo e manutenzione delle opere, degli impianti e dei servizi esistenti pag. 22 11. Aspetti connessi con la sicurezza ai sensi del D. Lgs. n. 81/2008 pag. 22 12. Nuove opere di fognatura ed allacciamento alla fognatura pubblica esistente pag. 23 Allegati Prospetti reperiti presso l Archivio Tecnico Comunale pag. 25

1. Premessa Considerato che la Relazione Generale, facente parte degli elaborati tecnici del presente intervento è stata sviluppata nel dettaglio sotto profili diversificati, si è ritenuto opportuno, per maggiore chiarezza sugli aspetti autorizzativi e legislativi legati alla tipologia degli interventi, redigere la presente Relazione tecnico-esplicativa ai fini dell accertamento di conformità ai sensi dell Art. 10, comma 3 della L.R. n. 19 dd. 11 novembre 2009 Codice Regionale dell edilizia. 2. Descrizione dell edificio Il Palazzo Galatti, costruito alla fine dell 800 secondo uno schema a corte articolato su tre piani ( oltre al sottotetto ), occupa la parte terminale dell isolato. Il complesso presenta tre affacci, su Piazza Vittorio Veneto, su Via Roma e Via Geppa, rispettivamente a Sud, Ovest e Nord. Esso presenta, sia nella parte esterna che nella parte interna (Vano Scale Principale, Parte Nobile del I e II Piano) elementi tipologici e finiture di una certa valenza storica, pur avendo subito, nel tempo, differenti usi ed interventi. La nuova utilizzazione a partire dai primi anni venti non ha, comunque, determinato trasformazioni rilevanti, per cui l immobile ha mantenuto, praticamente, inalterate, le caratteristiche originarie architettoniche, sia esterne che interne. Attualmente l edificio è utilizzato come Sede Principale della Provincia. In essa sono ubicati, infatti, tutti gli spazi legati agli organismi istituzionali ( Presidenza, Giunta, Consiglio) ed alle funzioni amministrative ad essi più direttamente collegate ( Segreteria Generale, Affari Generali, Finanze, Archivio, Economato, Stamperia, Autorimessa, ecc. ). Al Piano Terra, lungo le vie principali, come sopraindicato, erano ubicati alcuni esercizi commerciali. Gli ultimi interventi di restauro e manutenzione, che risalgono ai primi anni settanta, hanno interessato, essenzialmente, le seguenti parti dell immobile: vano scale, zona di rappresentanza, facciate esterne, chiostrine interne, il rifacimento del tetto e la sostituzione dei serramenti esterni. L immobile non ha comunque avuto trasformazioni rilevanti per cui ha mantenuto praticamente inalterate le originarie catratteristiche architettoniche, sia esterne che interne. 3. Descrizione dello stato attuale Attualmente la zona interessata dai lavori di ristrutturazione, meglio individuata - 2 -

negli elaborati grafici, comprende rispettivamente, con riferimento agli spazi sui quali si affaccia, i seguenti locali : Zone Via Geppa Cortile interno - n 4 Locali Biblioteca in disuso, tra la Via Geppa, la zona Server ed Cortile interno; - n 3 servizi in disuso, tra il locale Server ed il Cortile interno ; - n 4 zone dell Autorimessa, delimitate da archi, attualmente non utilizzate, con ingresso da Via Geppa, fino alla zona antistante il percorso di collegamento per il nuovo ascensore, comprendenti la zona con accesso dal Cortile interno ; - n 1 Stanzino a servizio dell Autorimessa, nell ambito della stessa ; - n 1 locale commerciale in disuso, precedentemente adibito a Salumeria, che si affaccia anche sulla Via Roma. Zona Via Roma - n 1 locale commerciale in disuso, di cui sopra, precedentemente adibito a Salumeria, che si affaccia anche sulla Via Geppa, ma con ingresso da Via Roma ; - n 2 zone a servizio dell ex Salumeria, comunicanti con questa ; - n 1 locale commerciale in disuso, di medie dimensioni, comprendente una piccola zona retrostante di servizio, con scala di collegamento ad un soppalco posto nella parte superiore ; - n 1 locale commerciale in disuso, di piccole dimensioni, con zona retrostante di servizio, separata da un mobile, e scala di collegamento ad un piano superiore non praticabile; - n 1 locale commerciale in disuso, di medie dimensioni, precedentemente adibito a Gioielleria, con paretina di mascheramento zona quadro Elettrico e lavabo, con scala di collegamento ad un soppalco. Le murature perimetrali e portanti dell edificio sono in pietra intonacata e tinteggiata, con presenza di archi. I muri interni sono per la maggior parte in mattoni pieni intonacati e tinteggiati. La pavimentazione, nell Autorimessa e nella Biblioteca, è in graniglia ed in cemento, mentre nei locali commerciali è in marmo, piastrelle, legno o pvc, senza particolari pregi. I soffitti sono costituiti da voltine in mattoni pieni, intonacate e tinteggiate, inserite in putrelle metalliche intonacate e tinteggiate o verniciate. Tutti i locali presentano altezze rilevanti. I serramenti esterni sono in legno, di dimensioni rilevanti, per la maggior parte fissi, in considerazione dell uso come vetrine commerciali, con sopraluci o pannellature nella parte soprastante, con differenti tipologie, in quanto sostituiti nel corso del tempo. Essi sono provvisti di saracinesche in metallo. - 3 -

I locali, nel complesso, risultano piuttosto degradati. Gli intonaci sono in parte deteriorati e grossolani, in particolare nell Autorimessa; le finiture delle pareti risultano sporche, impolverate e prive di consistenza. I serramenti dell Autorimessa e dei locali in uso all Ente sono in legno, molti dei quali originali, ma non in buono stato di conservazione e con problemi di funzionamento. I serramenti interni in legno si presentano anch essi in precarie condizioni, con misure fuori standard. La maggior parte degli impianti è a vista, con percorsi tortuosi. L impianto elettrico nell Autorimessa è a vista, non adatto ad uso ufficio. Gli impianti installati nei fori commerciali sono fatiscenti, fuori norma e non adatti alle nuove esigenze. Nei locali Biblioteca e in una zona dell Autorimessa, risultano installati dei radiatori con tubazioni a vista. L Autorimessa è attraversata da numerose tubazioni a vista di opere impiantistiche, tra cui la linea di collegamento tra il Server ed il Timbracartellini, per la quale dovranno essere adottate le necessarie precauzioni. Nella zona interessata dall intervento non sono presenti servizi igienici attualmente in uso. 4. Descrizione sintetica dell intervento da realizzare L'intervento in oggetto riguarda le opere per la ristrutturazione ed adeguamento di alcuni locali al Piano Terra, nell ambito del Palazzo Galatti di Piazza Vittorio Veneto, Sede della Provincia, per la realizzazione di nuovi uffici e di uno spazio per il Forum Giovani. Tali locali, adibiti precedentemente ad attività commerciali, ad Autorimessa e ad altre funzioni, sono da tempo in disuso o risultano non completamente utilizzati. La zona interessata dal presente intervento è situata tra la Via Geppa e la Via Roma e, dal punto di vista catastale, risulta individuata con p.c.n 634 del Comune di Trieste, Foglio 11. L edificio ricade, nell ambito della Variante n 66 al Piano Regolatore Generale Comunale, con riferimento all Elaborato A.6 - Zonizzazione, tra le Zone U Zone di interesse collettivo U1 - Zone per Servizi ed attrezzature pubbliche. - 4 -

Con riferimento all Elaborato F.6 - Vincoli ricade tra gli immobili con Vincolo L.1089 / 39 Edifici e piazze. Nell ambito della Carta Tecnica Numerica Regionale risulta individuata al n 110103 Trieste. I principali criteri utilizzati per le scelte progettuali, già indicati in premessa, derivano dalle esigenze espresse dall Amministrazione Provinciale di provvedere all adeguamento dei locali ad uso dell Ente stesso, attualmente dismessi o non utilizzati, da destinare ad uffici od attività complementari, con collegamento a quelli esistenti, per questioni logistiche e funzionali, nell ottica anche di un economia gestionale. In particolare, è prevista la creazione di due zone, ciascuna con propri servizi indipendenti, anche per disabili e con accesso separato, ma nel contempo con possibilità di collegamento tra le stesse, come di seguito indicato : - Zona Nuovi Uffici ; - Zona Forum Giovani.. Zona Nuovi Uffici: Per la Zona Nuovi Uffici, è prevista la creazione di un nuovo accesso da Via Geppa, in prossimità del Locale Server, provvisto di rampa per l accesso anche da parte dei disabili, collegato con una zona di attesa, con possibilità di collocazione di una postazione con eventuale bancone per le informazioni o relazioni con il pubblico. In corrispondenza di questo spazio, è prevista la realizzazione di una nuova rampa con gradini, di collegamento con il vano scala esistente lato Via Geppa, mediante apertura di un varco nel muro in corrispondenza di un pianerottolo. In tale zona, verranno eseguite alcune opere propedeutiche alla creazione in futuro, di una zona filtro REI 120. Al riguardo, è prevista l esecuzione di un muro tagliafuoco REI 120 di adeguato spessore e relativa Porta vetrata tagliafuoco, sempre REI 120, di separazione con la zona Nuovi Uffici, nochè un controsoffitto REI 120 ed altre opere di protezione al fuoco. Allo stato attuale, tuttavia, la parte che si sviluppa lungo il vano scale non risulta ancora compartimentata : tali opere saranno oggetto di interventi futuri. La Zona Nuovi Uffici, che si sviluppa sull angolo compreso tra la Via Geppa e la Via Roma, comprende, rispettivamente, n 3 uffici ad una postazione sulla Via Geppa, una Saletta Riunioni nella zona d angolo, n 1 ufficio a due postazioni sulla Via Roma, con n 3 servizi, di cui uno per disabili e relativi disimpegni. - 5 -

Da tale zona, tramite un percorso con rampa utilizzabile anche da parte dei disabili, vi è la possibilità di collegamento, rispettivamente, con l ascensore di recente installazione, con caratteristiche conformi alle norme sugli handicappati, con l Autorimessa, senza alcuna barriera architettonica, e con il cortile interno, con una soglia rialzata. Zona Forum Giovani Opere previste per il Forum Giovani Per la Zona Forum Giovani, è prevista la creazione di un nuovo ingresso da Via Roma, provvisto di rampa per l accesso anche da parte dei disabili. Tramite un disimpegno, si accede ad un primo spazio, utilizzabile per attività diversificate, in cui, in condizioni di chiusura della parete scorrevole, è previsto il trattamento aria in conformità alle norme vigenti, con l immissione ed il trattamento dell aria esterna. Tale spazio risulta, provvisto di n 3 moduli per le uscite di sicurezza, è collegato ad una Sala di dimensioni maggiori che si affaccia sulla Via Roma. Tale Sala può essere separata dalla prima tramite una parete scorrevole che, ad avvenuta chiusura, risulta dotata di due ante con maniglioni antipanico per l evacuazione in caso di emergenza. In condizioni di apertura della parete scorrevole, risulta, comunque, garantita l aerazione minima degli ambienti anche per la prima sala. In condizioni di chiusura della parete sopraindicata, come fatto già presente, sarà garantito il necessario ricambio e trattamento dell aria, in conformità alle norme vigenti. In prossimità del Forum Giovani, è prevista una zona guardaroba. In corrispondenza del disimpegno son collocati due servizi, di cui uno utilizzabile anche da parte dei disabili ed un ripostiglio. La Zona Forum Giovani risulta indipendente dalla zona Uffici, con ingresso e servizi separati, e, quindi, può essere utilizzabile al di fuori dell orario d ufficio della Provincia. In ogni caso, è stato previsto, comunque, un collegamento tra le 2 zone, qualora necessario. Tale zona potrebbe, all occorrenza, essere utilizzata da parte della Provincia per ulteriori attività che si rendessero necessarie. I lavori, dettagliatamente descritti nella Relazione Generale, consistono, essenzialmente, nelle opere di seguito indicate : - 6 -

Demolizione e Rimozione di : - Serramenti esterni, saracinesche, serramenti interni, sanitari interni ; - Impianti Elettrici e Speciali, Idrici, Termici, di Condizionamento presenti nelle zone interessate dall intervento ; - Controsoffitti, soppalchi, solaio stanzino garage ( corpo indipendente dal resto dell edificio ), intonaci, pavimentazioni, gradini, soglie ; - Pareti interne e creazione di nuovi varchi ; - Sistemazione di pozzetti esistenti di vario genere, con rialzo di quelli utilizzabili; Scavi - Scavi di sbancamento ed a sezione obbligata; Opere di Fognatura - Fornitura e posa in opera di nuovi pozzetti completi di prolunghe e chiusini a riempimento idonei alla posa di pavimentazioni di ogni genere e tipo ; - Innalzamento dei pozzetti esistenti ancora in uso, di ogni genere e tipo; - Fornitura e posa in opera di pilette sifonate ; - Fornitura e posa in opera di tubazioni in PEHD conformi alle norme vigenti, di nuove tubazioni e pluviali da raccordare con quelli provenienti dalla chiostrina; - Allacciamento fognatura alla rete esistente ; Opere in cls armato - Fornitura e posa in opera di magrone ; - Esecuzione di fondazioni e cordoli in cls armato per le nuove pareti ; - Esecuzione di una nuova rampa in cemento armato di collegamento con la scala esistente; - Realizzazione di un solaio in laterocemento, nella parte superiore di un percorso, indipendente dalle strutture dell edificio ; Vespai aerati Opere di risanamento contro l umidità Sottofondi - Realizzazione di vespaio aerato tipo Iglù o equivalente, con piattaforma pedonabile autoportante in cls armato ; - Esecuzione di massetti e di sottofondi per la formazione del piano di posa di pavimentazionie ; Impermeabilizzazioni Isolamenti - Fornitura e posa in opera di barriera al vapore in polietilene rigenerato, di manto impermeabile, di isolamento termico per pavimenti; - 7 -

Murature - Esecuzione di muratura da intonaco autoportante realizzata con elementi LecaBlocco, spessore cm. 12 REI 120 per tramezze fonoisolanti Tipo BMF 12 NBF o equivalente, spessore cm. 20 REI 120 Tipo BC20 o equivalente per muratura armata, sp. cm. 15-20 REI 120 ; - Esecuzione di pareti divisorie, contropareti, rivestimenti, chiusure vani, tamponamenti in mattoni forati in laterizio; - Esecuzione di tramezzi da intonaco spessore cm. 8-12 con elementi LecaBlocco per realizzazione muretti ; Intonaci - Esecuzione di nuovo intonaco completo a civile per interni a tre strati,u muratura in pietra, su muri in blocchi Leca, mattoni pieni, forati o misti ; Impianto idrico-sanitario - Fornitura e posa in opera di apparecchiature igienico-sanitarie, di accessori e attrezzature, anche per disabili, nei servizi; - Fornitura e posa in opera di piani di appoggio per lavabi con relativi listelli verticali; Controsoffitti - Fornitura e posa in opera di : - Controsoffitto in cartongesso con lastre normali ; - Controsoffitto in cartongesso con idrolastre ; - Controsoffitto antincendio con resistenza al fuoco REI 120 in calciosilicato superidrato ; - Controsoffitto antincendio con resistenza al fuoco classificata REI 120 "a membrana", in calciosilicato superidrato; - Protezione antincendio in aderenza di parete in muratura, con resistenza al fuoco classificata REI 120, in calcio silicato idrato; - Botole d ispezione impianti, per soffitti con lastre di protezione antincendio pareti REI 120, Classe 0 - Botole o sportelli d ispezione impianti, per pareti con lastre di protezione antincendio pareti REI 120, Classe 0 ; - Canalizzazione antincendio con resistenza al fuoco classificata REI 120, in calcio silicato idrato ; - Parete provvisoria in cartongesso nel Locale Server Serramenti esterni in legno - Fornitura e posa in opera di serramenti esterni in legno ; Serramenti interni - Fornitura e posa in opera di : - 8 -

- Porte interne ad una o più volate con apertura ad anta normale, a bilico verticale o scorrevoli, con o senza sopraluce, complete di maniglie, chiudiporta ove necessario e relativi accessori ; - Porte tagliafuoco REI 120 cieche ed una porta vetrata tagliafuoco REI 120, complete di chiudiporta, maniglioni antipanico e relativi accessori ; - Parete Scorrevole tipo Est Feller Design 100 o equivalente, con bordi a scomparsa ; Opere di pavimentazione e rivestimento - Fornitura e posa in opera di nuove pavimentazioni : - In listoni di legno di rovere, con relativo battiscopa ; - In piastrelle di gres porcellanato opaco antisdrucciolo; - Fornitura e posa in opera di rivestimento in piastrelle di gres porcellanato opaco; Opere in pietra - Fornitura e posa in opera di : - Pavimentazione in lastre di pietra di Aurisina, con relativo battiscopa ; - Pedate, alzate e zoccolatura in pietra di Aurisina, per la nuova rampa di collegamento con la scala di Via Geppa, - Soglie in pietra di Aurisina per i nuovi ingressi e serramenti ; - Lastre di Aurisina per rivestimento muretti e ridossi ; - Ripristino di cornici in pietra, in presenza di fori, lesioni, parti deteriorate; Opere da fabbro e lattoniere - Fornitura e posa in opera di travi metalliche : UPN 160 a sostegno della Parete Scorrevole Zona Forum Giovani e della vetrata superiore e HEB 160 a sostegno della nuova porta della Saletta Forum Giovani e della vetrata superiore ;. - Corrimani tubolari a sezione circolare, o altre sezioni a scelta della D.L. da applicare in corrispondenza nuove rampe o in legno massiccio, essenza e tipologia da concordare con la D.L. - Fornitura e posa in opera di nuove putrelle, ove mancanti, per il sostegno delle voltine esistenti, in corrispondenza delle pareti in mattoni pieni da demolire; - Fornitura e posa in opera di manufatto di contenimento canne di ventilazione e di altre opere impiantistiche all interno della chiostrina sovrastante i nuovi servizi; Opere in vetro - Fornitura e posa in opera di vetro di sicurezza stratificato trasparente chiaro, spessore min. 5 + 5 mm pvb 0.76, eseguito in conformità alle norme vigenti in materia, in corrispondenza delle parti superiori degli archi in pietra, con bordi molati lavorati a filo lucido, con parti sagomate ad arco ed accostate, eseguite come da disegno : - a) Zona superiore porta scorrevole Forum Giovani : - b) Zona superiore porta ingresso saletta Forum Giovani, in corrispondenza disimpegno : - 9 -

Opere da pittore - Esecuzione di tinteggiatura per interni con 3 mani di idropittura murale traspirante, idrorepellente a base di resine acriliche e cariche selezionate tipo TEX ACRIL Sikkens o equivalente su superfici intonacate al civile orizzontali, verticali, inclinate e curve, - Idropittura traspirante antimuffa, ecc. - Esecuzione di tinteggiatura per interni con 3 mani di idropittura lavabile tipo Alpha Mat, Betatex Super Sikkens o equivalente a base di resine in dispersione acquosa e pigmenti selezionati, - Esecuzione di tinteggiatura per interni con 3 mani di idropittura murale traspirante, idrorepellente a base di resine acriliche e cariche selezionate tipo TEX ACRIL Sikkens o equivalente su controsoffitti o superfici in cartongesso, lastre tipo Supalux o similari, orizzontali, verticali, inclinate e curve, compresi i seguenti trattamenti : - Verniciatura di manufatti esistenti in ferro (putrelle,serramenti, ringhiere, cancelli, inferriate, ecc.) Segnaletica di sicurezza e di indicazione - Fornitura e posa in opera di cartelli segnaletici di sicurezza e di indicazione a norma D.Lgs 493/96 e UNI 7543 del tipo serigrafato su supporto in alluminio, completi di cornice in alluminio. Opere di Completamento - Fornitura e posa in opera di tende di Classe 1, colore bianco a trama semplice, incluso ogni componente ed accessorio ; - Fornitura e posa in opera di zerbini in cocco ; Impianti Meccanici - Impianto di ventilazione, di riscaldamento e raffrescamento dei locali sale riunioni e sale conferenza. - Impianto di ventilazione, di riscaldamento e raffrescamento dei locali uffici, ingressi e disimpegni - Impianto di riscaldamento dei locali servizi. - Impianti idrici-sanitari, di scarico e di aspirazione per i servizi igienici Impianto di Condizionamento Sistema VRV Ventilazione sale di riunione Impianto Sanitario - 10 -

Estrazione servizi Impianto Solare Impianto di Riscaldamento Servizi Opere Murarie Impianti Meccanici Impianti Elettrici e Speciali Dispositivi di Prevenzione Incendi - Fornitura e posa in opera di estintori portatili a polvere - Fornitura e posa in opera di estintori portatili ad anidride carbonica 5. Aspetti Urbanistici L edificio interessato dal presente intervento, individuato con p.c.n 634 del Comune di Trieste, Foglio 11 ( Rif. Tavola n 1 ), sotto il profilo urbanistico, rientra nell ambito della Variante n 66 al Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Trieste, con riferimento all Elaborato A.6 - Zonizzazione, tra le Zone U Zone di interesse collettivo U1 - Zone per Servizi ed attrezzature pubbliche (Rif. Tavola n 1). Con riferimento all Elaborato F.6 - Vincoli ricade tra gli immobili con Vincolo L.1089 / 39 Edifici e piazze (Rif. Tavola n 1). Nell ambito del Piano Particolareggiato del Centro Storico, con riferimento alla Tav. p2. 5.4. - Tipo di intervento edilizio, rientra tra le zone interessate dalla Conservazione dei caratteri architettonici e tipologici con ammissibilità di modifiche alla partizione dell unità d uso. Con riferimento al Capo II Attività edilizia delle pubbliche Amministrazioni, della Legge Regionale n. 19 dd. 11 novembre 2009 Codice regionale dell edilizia Art. 10 ( Opere pubbliche statali, regionali e provinciali ), trattandosi di realizzazione di opera pubblica di Amministrazioni Provinciali, è soggetta esclusivamente alle disposizioni procedurali di tale articolo, comma 1, lettera b). Come indicato al comma 3. dell Art. 10, per le opere pubbliche di cui al comma 1, lettera b), l accertamento di conformità è eseguito dalla struttura regionale competente, sentiti gli Enti locali nel cui territorio sono previsti gli interventi. Per tale accertamento, poichè la Provincia di Trieste intende avvalersi dell istituto della Conferenza dei servizi per ottenere tutte le autorizzazioni e concessioni per la realizzazione dell intervento, acquisirà la conformità urbanistica in tale sede come previsto dallo stesso art.10 c. 5 della L.R. 19/2009. - 11 -

6. Aspetti connessi con i vincoli architettonici e storici, e con il Piano Colore Per quanto concerne gli aspetti connessi con i vincoli architettonici e storici, e con il Piano Colore, nella progettazione sono state adottate tutte le misure più idonee non solo a ridurre o compensare gli effetti dell intervento sull ambiente, ma soprattutto a riqualificare e a valorizzare gli elementi architettonici esistenti, e, nella previsione dei nuovi, a tener conto anche di quanto reperito nel corso delle indagini storiche ed architettoniche effettuate presso l Archivio Tecnico Comunale, compatibilmente con le nuove normative igienico-sanitarie, di prevenzione incendi, di risparmio energetico, ed impiantistiche in genere. Esse vengono di seguito sinteticamente riportate : - Per quanto riguarda gli aspetti tipologici dei serramenti, nei Prospetti reperiti presso l Archivio Tecnico Comunale, sono riportati solo i fori architettonici, senza alcuna suddivisione. ( Rif. 13. Allegati, Pag. 25 ). Nell inserimento dei nuovi serramenti, pertanto, si è tenuto conto degli elementi tipologici e delle finiture presenti nell edificio ed in zona, al fine di garantire un armonioso inserimento nel contesto architettonico. Al riguardo, è stato previsto l impiego di serramenti in legno di rovere, con finiture e colori da concordare con la Soprintendenza, essendo l edificio vincolato, ed in linea con quanto indicato nel Piano del Colore del centro storico di Trieste, con adozione di tipologie semplici, essenziali, con finiture ricorrenti, e prevedendo, sostanzialmente, la composizione originaria esistente, al fine di evitare elementi di disturbo nell ambiente, nel rispetto dei criteri di omogeneità in rapporto all architettura dell edificio ed alle tipologie di serramenti architettonicamente significativi dei locali adiacenti. - Mantenimento, all interno della finitura delle voltine a soffitto con intonaco e tinteggiatura, come originariamente previsto ; - Mantenimento, sulle murature esistenti, di intonaco e tinteggiatura ; - Adozione, per i nuovi uffici, di porte in legno ; - Adozione per le zone di ingresso e gli spazi attesa, di pavimentazione in pietra locale ; - Adozione, per le nuove soglie in pietra, di pietra analoga a quella esistente. 7. Aspetti connessi con le norme igienico-sanitarie A seguito dei sondaggi e delle verifiche effettuati, e sulla base di quanto rilevato, è emersa la necessità di provvedere all adeguamento igienico-sanitario dei locali come di seguito indicato : - Predisposizione di adeguate opere di risanamento al piano terra, con la creazione di un intercapedine aerata e l impostazione del piano dei nuovi uffici ad una quota più - 12 -

alta, in conformità a quanto previsto dalle norme igienico-sanitarie vigenti. Al riguardo, è prevista l adozione di un sistema tipo Igloo con sovrastante massetto con rele elettrosaldata, barriera al vapore ed isolamento termico. - Predisposizione di nuovi servizi igienici, anche per disabili, con aerazione forzata superiore a 5 volte il volume degli ambienti, con relativo antibagno o disimpegno. - Predisposizione in corrispondenza degli antibagni, di chiudiporta, per la chiusura automatica delle porte. - Sostituzione dei serramenti esistenti, per la maggior parte fissi e con scarsa tenuta termica, con nuovi serramenti apribili in legno lamellare, provvisti di vetrocamera e vetri antisfondamento, in conformità alle norme vigenti. Al fine di dotare i locali dell aerazione necessaria, in conformità alle norme vigenti, sono previsti, nella parte centrale, serramenti con apertura a vasistas, tenendo conto delle dimensioni rilevanti e del fatto che, trattandosi di un edificio vincolato, è preferibile il mantenimento di un unica anta, anzichè con suddivisioni. - In alcune zone, quali la Saletta interna del Forum Giovani, in cui, in condizioni di apertura della parete scorrevole, risulta, comunque, garantita l aerazione minima degli ambienti tramite i serramenti esterni, al fine di soddisfare le norme vigenti anche in condizioni di chiusura della parete scorrevole stessa, è previsto il trattamento aria in conformità ai disposti della norma UNI 10339, con l immissione ed il trattamento dell aria esterna. - Per ulteriori dettagli tecnici, si rimanda alla specifica Relazione sugli impianti aeraulici, redatta dallo Studio Termotecnico Associato Bartoli-Sorrentino. 8. Aspetti strutturali Per quanto riguarda gli aspetti strutturali, si rimanda agli specifici elaborati S0, S1, S2, redatti dall Ing. Mario Smrekar, della cui Relazione si riporta uno stralcio : Trattasi di un intervento locale riguardante sostanzialmente l apertura di nuovi fori porta in murature portanti e la realizzazione di nuove tramezzature al piano terra all interno di Palazzo Galatti, a Trieste, sede della Provincia. All edificio è associata una Classe d uso III. Gli altri elementi costruttivi indicati nei particolari degli esecutivi in punti e condizioni singolari sono dettati più da esigenze architettoniche che da necessità statiche e pertanto hanno valenza strutturale molto limitata. La relazione geologica e geotecnica non risultano necessarie perché non si vanno né a modificare le fondazioni esistenti né a realizzarne altre sotto le strutture portanti. Le fondazioni dei telai chiusi a riquadro delle nuove aperture ripartiscono il carico sulle fondazioni esistenti.. - 13 -

9. Aspetti connessi con la Prevenzione Incendi Premessa Premesso che la parte interessata dall intervento riguarda solo una zona al Piano Terra dell Edificio, oltre ad alcune opere a carattere impiantistico nella chiostrina al 1 Piano e sulla copertura, per quanto concerne gli aspetti connessi con la Prevenzione Incendi, nell ambito delle opere previste per la realizzazione dei nuovi uffici e dello spazio per il Forum Giovani, sono stati, preliminarmente, presi in considerazione sia la documentazione specifica riguardante il Piano di Evacuazione ed Emergenza della Provincia di Trieste, sia alcuni stralci degli elaborati facenti parte della Rilevazione sull ottemperanza alle normative antincendio degli Immobili di proprietà o pertinenza della Provincia, destinati a Sedi Centrali dell Amministrazione redatti per conto della Provincia stessa dal Geom Lucio Juretig dello Studio Juretig Safety Consulting di Trieste, riguardanti alcune proposte migliorative. Caratteristiche generali dell edificio ( Stralcio del Piano di Evacuazione della Provincia di Trieste, con la collaborazione della SEA di Trento ) Edificio L immobile in oggetto, sede principale dell Amministrazione Provinciale, situato in una zona centrale della città è stato edificato alla fine dell 800 con una tecnica costruttiva tipica dell epoca; le murature portanti e divisorie sono realizzate in pietra e laterizio, mentre i solai piani sono realizzati da una struttura portante in legno e soprastante tavolato anch esso in legno. La copertura, realizzata a falde inclinate, è costituita da una struttura in legno realizzata con capriate e puntoni in legno e da una soprastante orditura in morali di legno e tavelle di cotto; il manto di copertura è costituito da coppi in laterizio, c è poi una parte di copertura piana. L ingresso all edificio è consentito da due accessi, uno principale disposto su piazza Vittorio Veneto da via Galatti e uno secondario disposto su via della Geppa; entrambi gli ingressi confluiscono in tre vani scala che consentono l ingresso agli uffici e ai locali presenti all interno dell immobile disposto su quattro piani fuori terra; l accesso ai piani avviene anche da un ascensore presente in corrispondenza della scala principale. L edificio comprende anche un autorimessa disposta al piano terra accessibile da Piazza Vittorio Veneto ed una centrale termica realizzata sul tetto dell edificio. Ai piani superiori sono presenti degli uffici amministrativi e al secondo piano è presente inoltre la sala consiglio. L edificio è provvisto di impianto elettrico, termo-idraulico e di rilevazione incendio realizzato a norma a seguito di interventi di adeguamento eseguiti in tempi recenti; l edificio è provvisto di ventilconvettori disposti all interno dei locali in corrispondenza delle finestre; l impianto consente il riscaldamento e la refrigerazione dello stabile. La pavimentazione è realizzata in parte in legno parquet e in parte in altri materiali. - 14 -

Gli uffici sono dotati per la maggior parte di scrivanie in legno, personal computer, stampanti e armadi; tutto l arredamento è in legno massiccio e truciolare impiallacciato. In ogni piano sono presenti dei servizi igienici per i dipendenti (si propone la realizzazione di servizi igienici adeguati per le persone disabili). Scale L intero edificio è servito da tre scale; due di larghezza pari a 1,60 m. e una di larghezza pari a 1,10 m. Tutte sono dotate di parapetto a norma, con scalini antiscivolo. I giroscale non sono compartimentati. Strade di accesso L edificio è situato nel centro abitato di Trieste. E raggiungibile dai mezzi di soccorso percorrendo Via Galatti o Via Roma che arrivano in Piazza Vittorio Veneto. Fatte queste considerazioni, il luogo di raccolta identificato risulta sufficientemente ampio e facilmente raggiungibile dai mezzi di pronto intervento. Caratteristiche antincendio Compartimentazioni All interno dell edificio non esistono locali compartimentati. Luoghi sicuri All interno dell edificio non esistono luoghi che possono essere considerati sicuri, cioè luoghi in cui le persone possono ritenersi protette dagli effetti di un incendio. Mezzi antincendio e sistemi di sicurezza L edificio è dotato dei sotto elencati sistemi di sicurezza/emergenza ed attrezzature antincendio che permettono, in caso di pericolo, un rapido intervento. Il loro numero, la tipologia e la posizione, oltre che sulle planimetrie di ogni ambiente, è riportato in una tabella allegata. ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI: All interno dell edificio sono installati 43 estintori a polvere e 2 al CO2 di diversa tipologia (l elenco dettagliato degli estintori si trova tra gli allegati del presente documento). Gli estintori sono chiaramente visibili, segnalati adeguatamente con cartelli ed utilizzabili in caso di piccoli focolai e principi di incendio. Il criterio con cui gli estintori sono collocati all interno dei locali è quello di una distribuzione omogenea negli ambienti e di una facile accessibilità. LUCI DI EMERGENZA lungo le vie di esodo e all interno degli uffici sono state installate lampade dotate di un sistema a batteria che ne garantisce il funzionamento anche in caso di mancanza di energia elettrica. RIVELATORI DI FUMO E SEGNALATORI DI ALLARME tutti gli ambienti di lavoro sono dotati di un sistema di rilevazione automatico antincendio (rivelatore di fumo) collegato all allarme sonoro di emergenza dell edificio. A seconda della - 15 -

tipologia dell emergenza, l allarme coincide con l evacuazione o meno dell edificio; le indicazioni sulle procedure di comportamento in tali situazioni vengono fornite a voce dal personale agli utenti presenti. L edificio provinciale è dotato di impianto di segnalazione acustica e visiva di emergenza, con vari pulsanti di allarme ben visibili su tutti i piani CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO è posizionata al secondo piano nell antibagno difronte all ufficio del direttore generale e al primo piano nell antibagno dei maschi vicino al centralino. Il contenuto della cassetta è descritto in allegato. Individuazione del centro di raccolta Il centro di raccolta è individuato di fronte all edificio in piazza Vittorio Veneto. Le ragioni che hanno portato all individuazione di questo sito sono: l'area presenta sufficienti dimensioni per accogliere le persone evacuate, anche in caso di massimo affollamento; il luogo garantisce la possibilità di allontanarsi ulteriormente dalla zona esposta al rischio in condizioni di massima sicurezza; il luogo è facilmente accessibile dai mezzi di soccorso che eventualmente possono garantire la prima assistenza ai feriti in condizioni di sicurezza; Non si ritiene necessario approntare nel centro di raccolta nessuna struttura fissa di accoglienza. La soluzione adottata non è l'unica tecnicamente possibile; altre condizioni operative potrebbero suggerire l'individuazione di luoghi sicuri diversi o ulteriori. L incendio Nei luoghi di lavoro sono presenti materiali infiammabili e condizioni ambientali e di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi abbastanza limitata. L attività è stata così valutata secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 10/03/1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro : AREA Tutti i locali adibiti ad uffici VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO BASSO Centrale termica MEDIO - 16 -

Individuazione e verifica delle vie di esodo Affollamenti massimi ipotizzati Per stilare il piano d emergenza si è fatto riferimento al valore massimo di affollamento ipotizzabile all interno del palazzo al fine di redigere un piano nella situazione più critica per quanto riguarda l affollamento e quindi un piano maggiormente cautelativo. L affollamento è stato desunto dalla presenza effettiva di lavoratori provinciali e che operano all interno di questa struttura nelle rispettive postazioni di lavoro e dalla stima delle presenze occasionali dovute agli utilizzatori degli uffici e ai lavoratori di aziende terze. PIANO MAX AFFOLLAMENTO (dipendenti + utenti) Piano Terra e Ammezzato 7 + 5 = 12 MAX AFFOLLAMENTO 2 PIANI CONSECUTIVI (complessivo) Primo piano 42 + 15 = 57 82 Secondo piano 20 + 5 = 25 36 Secondo piano (sala consiliare) 30 + 30 = 60 Terzo piano 8 + 3 = 11 Vie di emergenza Si intende il percorso relativo al deflusso degli occupanti di un locale o di un edificio, che non deve presentare ostacoli lungo il suo sviluppo per raggiungere un luogo sicuro. Tale luogo è determinato dal fatto che le persone sono da considerarsi al sicuro dagli effetti dell emergenza che ha richiesto l evacuazione. Le vie di emergenza sono percorsi senza ostacoli che consentono alle persone all interno dell edificio di raggiungere in caso di emergenza un luogo sicuro. La lunghezza di tali vie è stata valutata secondo distanze ottimali dettate dalla Legge per sgombrare nel più breve tempo possibile i locali. All interno del palazzo sono state individuate le vie d esodo la cui larghezza min. è di 0,80 m. (valutando come via anche il passaggio obbligato attraverso le porte dei vari uffici e dei locali presenti nell edificio). Inoltre il tragitto più lungo che un ipotetico occupante dell edificio dovrà effettuare in caso di emergenza per raggiungere il luogo sicuro è attualmente superiore ai 45 m. (distanza che un individuo deve percorrere per raggiungere il luogo sicuro partendo dagli uffici del terzo piano). - 17 -

Rischio Tipo di evacuazione Velocità di flusso (m/sec) Lunghezza max per 1 via d esodo (m) Lunghezza max per più vie d esodo(m) Elevato Critica 0,33 6/15 15/30 Medio Di emergenza 0,5 9/30 30/45 Basso Normale 0,67 12/45 45/60 Per ridurre il tragitto dei percorsi di esodo ed avere un alternativa alla via d esodo attuale serve sistemare la zona archivi e depositi del terzo piano, per rendere facilmente raggiungibile la scala posizionata vicino allo spazio vuoto della sala consigliare, o compartimentare il vano scala (sempre al terzo piano) verso via della Geppa con delle porte REI. Successivamente, comunque, si consiglia di compartimentare interamente tutti i vani scala sostituendo le porte con quelle del tipo REI. E necessario, inoltre, considerare il sistema di rivelazione ed allarme incendio di cui è fornito l edificio perché riduce i tempi di evacuazione. Tev = Tr + Ta Tev= tempo di evacuazione Tr = tempo di ritardo (percezione + ricognizione) Ta = tempo di azione L impianto automatico di rivelazione fumi riduce notevolmente il tempo di ritardo. Uscite di emergenza Le uscite di sicurezza devono avere un altezza maggiore o uguale a 2,00 m. e devono aprirsi nel verso dell esodo, salvo casi in cui questa caratteristica possa causare altri rischi legati all esodo. Per le dimensioni della larghezza invece, si deve tenere conto dell affollamento massimo su due piani consecutivi e seguire le indicazioni di calcolo previste dal D.M. 10/03/98. In base alle condizioni analizzate nei punti precedenti le uscite di sicurezza necessarie allo sfollamento delle persone presenti nell edificio, in caso di emergenza sono: L = (A/50)*0,60 = 0,60 m. Dove A = max affollamento ipotizzabile per l ambiente considerato Dove L = larghezza necessaria Dove 60 = costituisce la larghezza sufficiente al transito di una persona (modulo unitario di passaggio) Dove A/50 va arrotondato al numero intero superiore Quindi: 82/50*0.60= 1,0 m - 18 -

Ne deriva che la larghezza minima dell uscita di piano necessaria è pari a due moduli e quindi dovrà essere pari a 1,2 m. L edificio in oggetto, è dotato di uscite di emergenza, che soddisfano le esigenze della normativa. Scale In caso di evacuazione, gli occupanti del palazzo potranno utilizzare il vano scala come vie d esodo. Questi percorsi non essendo attualmente dei luoghi protetti (cioè caratterizzati da un adeguata protezione contro gli effetti di un incendio), sono stati computati nel calcolo della lunghezza delle vie d esodo; una volta effettuati gli interventi sopra citati (pag. 21) verranno cambiate le valutazioni sui percorsi d esodo. Per quanto riguarda invece la larghezza delle rampe, essendo validi gli stessi criteri adottati per il calcolo della larghezza delle uscite d emergenza, risultano sufficienti per permettere l evacuazione in sicurezza. Il personale è informato del divieto di utilizzo dell ascensore anche attraverso apposita segnaletica posta su ogni piano a fianco della porta dell ascensore. Relazione sulle misure adottate per l intervento previsto Premesso che la zona interessata dall intervento riguarda solo una zona al Piano Terra dell Edificio, per quanto concerne gli aspetti connessi con la Prevenzione Incendi, nell ambito delle opere previste per la realizzazione dei nuovi uffici e dello Spazio per il Forum Giovani, sono state adottate le soluzioni di seguito descritte, meglio evidenziate nell Elaborato Grafico Tav.47 Segnaletica di Sicurezza ed indicazione delle Vie di Fuga. In primo luogo, sono state individuate le possibili vie di fuga, differenziate per le diverse zone e, tenendo conto del massimo affollamento previsto e della lunghezza dei percorsi, sono stati previsti i necessari moduli per l evacuazione. In particolare, per quanto riguarda l ingresso alla Zona Uffici, in previsione di una futura compartimentazione del Vano Scala posto su Via Geppa, sono state predisposte, per quanto possibile, le opere propedeutiche a tale compartimentazione. E stata prevista, innanzitutto, la sostituzione dell attuale porta in legno del Locale Server, con una Porta REI 120, l esecuzione di un muro tagliafuoco REI 120 con relativa porta tagliafuoco, sempre REI 120, di separazione tra la zona d ingresso che comunicherà con il vano scala e gli uffici, nonchè un controsoffitto REI 120. Per la Zona Forum Giovani, costituita da due zone, in considerazione del potenziale affollamento massimo, sono stati previsti, rispettivamente, per la Sala lato finestre, attestata sulla Via Roma, in condizioni di chiusura della Parete Scorrevole, una porta a due moduli con relativi maniglioni antipanico, e, in corrispondenza della Saletta Interna una Porta a tre moduli per consentire l evacuazione in condizioni di massimo affollamento, verso l uscita posta sulla Via Roma, anch essa dotata di maniglioni antipanico. - 19 -

In corrispondenza della separazione tra la Zona Forum Giovani e la Tabaccheria confinante, è stato previsto, per scrupolo, un rivestimento con lastre REI 120, compatibilmente con il ridotto spazio tra il Serramento ed il muro esistente. Al fine di creare una separazione tra l Autorimessa esistente ed il percorso di accesso all Ascensore, è prevista la realizzazione di un muro tagliafuoco REI 120, una porta tagliafuoco REI 120 lato Autorimessa, una porta tagliafuoco lato disimpegno cortile ed un controsoffitto REI 120 Anche tra il percorso sopraindicato e la Zona Forum Giovani sono previste delle pareti di separazione REI 120. Per ulteriori dettagli, si rimanda agli Elaborati Grafici. Massimi affollamenti ipotizzabili Premesso che i locali interessati dall intervento sono a rischio di incendio basso, con riferimento all Elaborato Grafico Tav.47 Segnaletica di Sicurezza ed indicazione delle Vie di Fuga, di seguito vengono calcolati i massimi affollamenti ipotizzabili per le 2 zone : Zona Nuovi Uffici - n Lavoratori : 5 (Uffici) + 16 (Sala Riunioni) = n 21 - n altre persone : 10 (Uffici) + 8 ( Zone attesa interne) = n 18 Sommano : n 39 - n altre persone : 10 (Spazio attesa ingresso) n 10 Sommano : n 49 - Lunghezza percorso fino alla Porta Vetrata tagliafuoco x n 39 persone : ml (3.00 + 8.00) = ml 11.00 - L (metri) = A x 0,60 = 39 x 0,60 = 0,468 50 50 - La Porta Tagliafuoco prevista ha 2 ante con luci nette, rispettivamente, di 0.80 e 0.60 m. - Lunghezza percorso fino alla Uscita verso l esterno x n 49 persone : ml (3.00 + 8.00) + ml (1.00 + 6.50) = 18.50 - L (metri) = A x 0,60 = 49 x 0,60 = 0,588 50 50-20 -

- Poichè verso tale uscita confluirebbero anche le persone provenienti dai piani superiori, il cui massimo affollamento su 2 piani contigui, come ipotizzato nel Piano di Evacuazione della Provincia, è di 82 : 82 + 49 = 131 - L (metri) = A x 0,60 = 131 x 0,60 = 1,572 50 50 La Porta verso l esterno prevista ha 2 ante con luci nette, rispettivamente, di 0.80 e 0.80 m. Zona Forum Giovani - Sala lato finestre - n persone : 36 = n 36 - Saletta interna - n persone : 14 = n 14 Sommano : n 50 - Larghezza minima richiesta per Sala lato finestre : - L (metri) = A x 0,60 = 36 x 0,60 = 0,432 50 50 - La Porta per l uscita con maniglioni antipanico prevista ha 2 ante con luci nette, rispettivamente, di 0.80 e 0.80 m. - Lunghezza percorso fino alla Uscita verso l esterno x n 50 persone : ml (8.00 + 1.00 + 10.00) = ml 19.00 - L (metri) = A x 0,60 = 50 x 0,60 = 0,60 50 50 - La Porta verso l esterno con maniglioni antipanico prevista ha 2 ante con luci nette, rispettivamente, di 0.60 e 0.87 m. Impianti previsti Nelle zone oggetto d intervento sono previsti, rispettivamente, un adeguato numero di lampade di emergenza ed un impianto di rivelazione incendio, collegato con - 21 -

la centrale esistente, come indicato negli elaborati relativi agli Impianti Elettrici e Speciali, redatti dal Per. Ind. Claudio Pregara, con particolare riferimento all Elaborato I.E.03. 10. Aspetti connessi con l accessibilità, utilizzo e manutenzione delle opere, degli impianti e dei servizi esistenti Nell ambito degli interventi previsti per la realizzazione dei nuovi uffici e dello Spazio per il Forum Giovani, sono state adottate le soluzioni progettuali per l eliminazione delle barriere architettoniche, come di seguito indicato : - Creazione di nuove rampe per disabili, rispettivamente, in corrispondenza dei nuovi ingressi previsti su Via Geppa e su Via Roma, ed in corrispondenza del dislivello tra le due zone, con relativi spazi nelle zone antistanti, dotati di corrimano in conformità alle norme vigenti e di spazi per la manovra nelle zone antistanti ; - Predisposizione di una nuova rampa, in corrispondenza del percorso tra l Autorimessa esistente ed il nuovo Ascensore, per l eliminazione delle barriere architettoniche esistenti in tale zona ; - Eliminazione, in corrispondenza delle porte di ingresso all edificio, di eccessivi salti di quota e predisposizione di soglie con dislivelli inferiori o uguali ai minimi previsti ; - Predisposizione di n 2 Servizi igienici utilizzabili anche da parte di disabili, con apertura delle porte verso l esterno, di adeguata larghezza, distanze dal wc e dal muro, maniglioni, caratteristiche lavabi, specchi ed altri accessori, in conformità alle norme vigenti in materia ; - Larghezza delle porte degli uffici, dei percorsi in conformità alle norme vigenti ; - Altezza maniglie, come consigliato dalle norme ; - Altezza punti di comando impianti, come da norme vigenti. Per quanto riguarda l utilizzo e la manutenzione delle opere, sono stati utilizzati materiali resistenti e di facile manutenibilità, per i cui dettagli si rimanda agli elaborati grafici e tecnici specifici. 11. Aspetti connessi con la sicurezza ai sensi del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. Per quanto riguarda gli aspetti connessi con la sicurezza ai sensi del D.Lgs n. 81/2008, dettagliatamente sviluppati nel Piano di Sicurezza e di Coordinamento, verranno adottati tutti gli accorgimenti atti a garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. - 22 -

Per quanto riguarda gli aspetti connessi con la Sicurezza, per i quali si rimanda agli specifici elaborati, vengono sinteticamente individuate le principali situazioni di rischio ed interferenze: - Rischi in fase di ingresso all area di cantiere dalla pubblica via ; - Rischi derivanti dalla rimozione delle opere impiantistiche ; - Rischi derivanti dalle demolizioni ; - Rischi derivanti dall apertura di varchi nelle murature ed, in particolare, per la creazione del varco per la predisposizione della nuova rampa di collegamento con la Scala Esistente lato Via Geppa, con relative interferenze; - Interferenze in corrispondenza del Locale Server ; - Rischi durante la rimozione dei serramenti esistenti e la posa dei nuovi serramenti ed interferenze con la circolazione veicolare e pedonale; - Rischi ed interferenze durante le lavorazioni nella chiostrina per la realizzazione del nuovo manufatto di contenimento canne di ventilazione e tubazioni di opere impiantistiche ; - Interferenze durante le lavorazioni in prossimità dell Autorimessa e del percorso di collegamento con l Ascensore ; - Interferenze con le Ditte incaricate della manutenzione degli impianti ; - Interferenze, in corrispondenza del pianerottolo all ultimo piano della Scala su Via Geppa, in fase di accesso alla copertura, tramite la scala retrattile con botola sovrastante ; 12. Nuove opere di fognatura ed allacciamento alla fognatura pubblica esistente Nel corso della Progettazione Definitiva Esecutiva, al fine di acquisire tutti gli elementi conoscitivi indispensabili di riferimento, sono stati effettuati i seguenti sondaggi e verifiche : - Verifiche presso l Archivio Tecnico Comunale sulla fognatura esistente ; - Apertura di tutti i chiusini dei pozzetti nell ambito delle zone d intervento, al fine della valutazione della destinazione degli stessi, della necessità del mantenimento di alcuni, della possibilità di chiusura di altri, ecc. ; - Effettuazione di un sopralluogo con un tecnico dell ACEGAS, per l individuazione del punto di allacciamento con la fognatura esistente, con verifiche, da parte - 23 -

dell Ente stesso, sull effettivo collegamento del pozzetto individuato con la rete fognaria pubblica ; A seguito delle verifiche effettuate, l allacciamento alla fognatura esistente è previsto in corrispondenza di un pozzetto posto sulla Via Roma, come indicato nelle Tavole 2, 24, 31, che verrà sostituito a cura dell ACEGAS. Per i servizi è prevista una nuova linea fognaria costituita da tubazioni per in PEHD conformi alle norme vigenti, diametro fino a 160 mm con pendenza da 1,5% a 2%, pozzetti prefabbricati in cls vibrato ed armato, con relative prolunghe, chiusini a riempimento idonei alla posa di pavimentazioni di varie tipologie, a tenuta stagna con doppio coperchio, doppio telaio e adeguati sistemi di sigillatura. Si procederà, quindi, all innalzamento dei pozzetti esistenti ancora in uso fognari, acque bianche, meteoriche, elettrici o di altro genere alle nuove quote, mediante la posa di prolunghe e di chiusini a riempimento, inclusa verifica dello stato degli stessi, sistemazione, sigillatura per renderli stagni, eventuale sostituzione ove necessario, rifacimento o fornitura di nuovi pozzetti. Nei servizi sono previste delle pilette sifonate di scarico con relative tubazioni in polietilene ad alta densità di collegamento; Sono previste, inoltre, nuove tubazioni e pluviali da raccordare con quelli provenienti dalla chiostrina. Per quanto riguarda le nuove tubazioni, al fine di rendere più stagno il sistema, le stesse saranno passanti all interno dei pozzetti, senza interruzione, provviste di tappi per l ispezione. Ulteriori tappi d ispezione sono stati previsti in corrispondenza di deviazioni, incroci ed altri punti opportuni. - 24 -