PRESENTAZIONE IL C.I.R.S.A.L



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PRESENTAZIONE IL C.I.R.S.A.L Natura: Il Centro Interdipartimentale di Servizi per la Ricerca che utilizza Animali da Laboratorio (C.I.R.S.A.L.), viene istituito nel 2001 (Decreto Rettorale n. 12087 del 22.03.2001), con lo scopo di coordinare e gestire tutte le strutture ed infrastrutture destinate alla stabulazione degli animali da laboratorio, garantendone il benessere secondo il dettato del D.lg. 26/2014, nonché di realizzare le condizioni idonee allo svolgimento delle attività di ricerca sperimentale. Il C.I.R.S.A.L. è l unico organismo istituzionalmente e a termini di legge preposto alla gestione tecnicoscientifica e all indirizzo politico dello stabulario. Ad esso afferiscono i seguenti Dipartimenti, che svolgono attività di sperimentazione animale presso l Università di Verona: sei Dipartimenti afferenti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia: Dipartimento di Chirurgia Dipartimento di Medicina Dipartimento di Patologia e Diagnostica Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità Dipartimento di Scienze della Vita e della Riproduzione Dipartimento di Scienze Neurologiche e del movimento e due Dipartimenti afferenti alla Facoltà di Scienze MM.FF.NN.: Dipartimento di Biotecnologie Dipartimento di Informatica. Il Centro ha autonomia gestionale, amministrativa, finanziaria e di spesa. Organi del Centro: - Il Presidente del C.I.R.S.A.L. responsabile del C.I.R.S.A.L. rappresentante del Comitato Tecnico Scientifico; - Il Direttore Tecnico referente delegato responsabile dell appalto del C.I.R.S.A.L. ; - Il Comitato Tecnico Scientifico composto: dai rappresentanti dei Dipartimenti afferenti al Centro, nominati dai Consigli di Dipartimento interessati, dal Presidente, dal Direttore Tecnico e dal Medico Veterinario che costituisce anche l OPBA. Gli organi di governo hanno il compito di rendere più fluida la complessa attività gestionale e di controllo del C.I.R.S.A.L., assegnando particolari competenze all organo collegiale di indirizzo e programmazione il Comitato Tecnico Scientifico che deve esaminare i protocolli di ricerca presentati dai singoli docenti ricercatori ed elaborare il parere motivato da inviare al Ministero della Salute.

Personale del Centro: - Veterinario designato ai sensi del DL 26/2014. - Direttore Tecnico, responsabile del benessere animale ai sensi del DL 26/2014, coordinatore delle attività del personale del CIRSAL e supervisore dell appalto a cui spettano le scelte tecniche relative alle procedure da seguire o l acquisto di attrezzature. - Personale Tecnico del C.I.R.S.A.L., con la funzione di coadiuvare i ricercatori nella gestione delle colonie e nel provvedere supporto logistico e gestionale alle attività svolte nel Centro. - Personale stabularista, ha in carico le operazioni di pulizia e mantenimento degli animali. Viene fornito da una ditta esterna, specializzata nel settore, che viene periodicamente selezionata tramite gara d appalto. Ha il compito nonché la responsabilità della conduzione dello stabulario nel rispetto delle norme vigenti. - Referente della Ditta appaltatrice, supervisore della gestione dell appalto, con l incarico di controllare l operato del personale di stabulario ed il rispetto delle procedure. Sede: I locali del C.I.R.S.A.L., dedicati alla stabulazione degli animali da sperimentazione, si articolano in due sedi: Istituti Biologici e Palazzina 41. INTRODUZIONE Il seguente documento raggruppa tutte le procedure operative standard (abbreviate come POS) a cui si devono attenere tutti coloro che afferiscono al centro (ricercatori, tecnici, stabularisti e personale delle manutenzioni). E consultabile sul sito web del centro assieme a tutti gli allegati e i moduli annessi. Obiettivi prioritari di queste procedure comportamentali sono: - Standardizzare le norme di gestione e di operatività dello stabulario secondo quanto indicato dalle normative ufficiali di legge. - Salvaguardare il benessere degli animali durante la stabulazione e garantire la corretta applicazione dei principi etici, ottimizzando le condizioni di stabulazione al fine di garantire una corretta attuazione dei diversi progetti di ricerca. - Tutelare la salute e l integrità di tutto il personale che viene a contatto con gli animali. - Assicurare uno standard sanitario elevato nonché idoneo alle molteplici esigenze sperimentali. 2

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 ORGANIZZAZIONE POS 1 ORGANIGRAMMA CIRSAL DITTA APPALTATRICE 1 CIRSAL Ditta appaltatrice cirsalc Presidente Comitato Tecnico Scientifico Rappresentante Ditta appaltatrice Direttore Tecnico Supervisore della gestione dell appalto Personale Tecnico Veterinario designato Personale di stabulario 3

PROCEDURE OPERATIVE STANDARD (POS) 1. STABULARIO PALAZZINA 41 Lo stabulario collocato nella palazzina 41 si sviluppa su due piani, al piano seminterrato e al piano terra, per una superficie pari a 694 mq. Lo stabulario è di tipo barrierato e ha due corridoi: uno identificato dalla striscia di colore azzurro sulle pareti e riservato al percorso del personale utente e del materiale pulito e da un corridoio il identificato dalla striscia di colore rosso magenta sulle pareti, per il percorso del personale utente e del materiale sporco. Con il termine materiale sporco si intende: gabbie con lettiere esauste, rifiuti da destinare allo stoccaggio, animali morti. Tra il corridoio pulito e quello sporco è presente un gradiente di pressione finalizzato a limitare il diffondersi di eventuali patogeni e allergeni all interno delle stanze. Lo stabulario è suddiviso in aree funzionali: Aree di servizio: Area contrassegnata con cartellino viola: zona lavaggio, magazzini, ricevimento animali, stoccaggio rifiuti, magazzino esterno. Aree di stabulazione: Area contrassegnata con cartellino verde: Area destinata alla stabulazione dei topi. Area contrassegnata con cartellino rosso: Area destinata alla stabulazione dei ratti Area contrassegnata con cartellino giallo: quarantena. Stanza destinata alla stabulazione temporanea di animali con particolari esigenze o stati sanitari previo consenso del veterinario consulente. Area di stabulazione zebrafish: Aree contrassegnate con cartellino cobalto: l area contiene i sistemi di acquari per zebrafish. L accesso all area è riservato ai ricercatori che hanno protocolli di ricerca autorizzati per il loro utilizzo oltre che al veterinario e al personale tecnico del CIRSAL e della ditta appaltatrice. Al suo interno è allestita anche l area destinata alle procedure da condurre su zebrafish (incubatore, microscopio, cappa, ecc) Aree per procedure sperimentali: 4

Aree contrassegnate con cartellino arancione: sale operatorie e stanze con cappe a flusso laminare. L utilizzo delle stesse deve avvenire previa prenotazione sugli appositi calendari telematici disponibili sul sito internet. Sono disponibili due sale operatorie al piano terra dotate di impianto per anestesia, nella stanza collocata tra le sale operatorie sono disponibili 2 cappe: una chimica e una a flusso laminare per l attività sperimentale dei ricercatori ed il sacrificio di animali. Al piano seminterrato si trovano due stanze dotate di cappa a flusso laminare per piccole procedure e il sacrificio degli animali. Area sperimentazione Neurofarmacologia: area attrezzata e destinata alla sperimentazione del gruppo di ricerca della sezione di Farmacologia. 5

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 PROGETTI DI RICERCA E ORDINI DI ANIMALI POS 2 PROGETTI DI RICERCA,ORDINI DI ANIMALI: REGOLE PROTOCOLLI DI RICERCA 1. Per poter effettuare la sperimentazione con animali da laboratorio è necessario avere l autorizzazione ministeriale per il Protocollo di Ricerca che si intende svolgere secondo quanto previsto dal D.Lgs.26/2014. 2. I moduli per la presentazione di un progetto di ricerca sono in allegato a queste procedure, scaricabili dal sito internet del CIRSAL (www.cirsal.it) o disponibili su richiesta da chiunque ne abbia necessità (allegati 5, 5a, 5b) inviando una mail a: segreteria.cirsal@ateneo.univr.it. 3. I moduli, opportunamente redatti, vanno inviati almeno 10 giorni prima della periodica riunione del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) la cui data viene comunicata con largo anticipo a tutti i rappresentanti di dipartimento che fanno parte del CTS e pubblicata sul sito internet del centro. Durante la seduta del CTS, verrà espresso un parere motivato come richiesto dalla legislazione vigente, nel caso esso sia positivo il CIRSAL provvederà all invio del protocollo al ministero; nel caso il parere sia negativo verranno inviati al ricercatori commenti e suggerimenti affinché il protocollo possa avere parere favorevole al prossimo riesame da parte del CTS. Il CTS è per statuto del centro, l organismo per il benessere animale (OPBA) richiesto dalla normativa vigente (DL 26/2014). Il Veterinario designato e il Direttore Tecnico offrono ai ricercatori la consulenza necessaria per la compilazione dei moduli prima della loro sottomissione all opinione del CTS. 4. Ad ogni protocollo attivo viene assegnato un codice alfanumerico ad esclusivo uso interno. Tale codice è necessario per conteggiare e registrare gli animali. Una tabella aggiornata con l elenco dei protocolli attivi e il loro numero di codice è sempre disponibile nelle varie aree dello stabulario e sul sito del centro. ORDINI DI ANIMALI 1. Per un nuovo ordine di animali è necessario compilare l apposito modulo, (allegato 3) in cui indicare le modalità di stabulazione, l area di destinazione e il codice del protocollo di ricerca per cui verranno utilizzati gli animali. 6

2. La finalità è quella di verificare la presenza di spazi per la stabulazione nell area indicata e di controllare che il numero di animali indicato rientri in quelli previsti dal progetto di ricerca. Inoltre la conoscenza del numero esatto e del ceppo di animali che devono arrivare permette al personale tecnico di verificare la correttezza della consegna ed eventualmente di segnalare subito anomalie. a. Il modulo deve essere inviato via mail a segreteria.cirsal@ateneo.univr.it. Prima di effettuare l ordine attendere il consenso del personale tecnico. b. Non saranno accettati e/o stabulati animali non preventivamente concordati e privi di certificato sanitario. c. Gli animali in ingresso, qualsiasi sia la loro provenienza, devono essere accompagnati dal certificato sanitario redatto secondo le raccomandazioni della Federation of European Laboratory Animal Science Association, FELASA, Laboratory Animals (2014) vol.48(3)178 192, e successivi aggiornamenti. d. Il certificato deve essere fatto pervenire al veterinario con tempistiche diverse a seconda della provenienza degli animali: Animali provenienti da fornitori certificati (vedi elenco approvato*): il certificato può arrivare contemporaneamente agli animali. La documentazione storica della ditta relativa allo stato sanitario farà garanzia. Animali provenienti da altre Università o Centri di ricerca: animali SPF: il certificato, non antecedente ai 30 giorni dalla richiesta, deve essere fatto pervenire al veterinario da parte del fornitore almeno una settimana prima dell arrivo degli animali. In mancanza di certificazione gli animali dovranno svolgere un periodo di quarantena presso ditte autorizzate che provvederanno a rilasciarla con costi a carico del ricercatore. Gli animali potranno essere introdotti solo dopo che il Medico Veterinario avrà visionato e ritenuto idoneo il certificato. Animali con stato microbiologico convenzionale: In base al certificato sanitario, da far pervenire al Medico Veterinario almeno 30gg prima, verrà deciso se accettare o meno gli animali e se gli stessi debbano essere mantenuti in quarantena per i controlli sanitari ritenuti necessari. Solo dopo il benestare del Medico Veterinario gli animali potranno essere stabulati in ambiente convenzionale. Il costo delle analisi e di eventuali animali sentinella per lo svolgimento delle stesse sono a carico del ricercatore. Nel caso in cui si debbano introdurre specie animali per le quali si renda necessaria una quarantena obbligatoria da parte dell autorità sanitaria, si dovrà sospendere l arrivo delle altre specie che necessitano di quarantena interna (roditori convenzionali) per il tempo stabilito (minimo quaranta giorni) e comunque per il tempo necessario al ripristino del locale. 7

Prima di utilizzare per la sperimentazione animali provenienti da altri stabilimenti è necessario rispettare il periodo di acclimatamento previsto dalla normativa vigente. *Elenco dei fornitori autorizzati dal CIRSAL (approvati dal CTS in data 17/09/2009) Charles River Laboratories Harlan Laboratories Jackson Labs Taconic Janvier 8

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 ACCESSO ALLO STABULARIO POS 3 1. ACCESSO Lo stabulario Palazzina 41 è di tipo barrierato e nasce con l obiettivo di mantenere un ambiente confinato destinato alla stabulazione di roditori microbiologicamente definiti Specified Pathogen Free (SPF) e che devono essere mantenuti in tale condizione. A questo scopo, qualsiasi accesso di persone, nuovi animali e/o materiali, deve avvenire in modalità rigidamente controllata, attraverso alcuni dispositivi (doccia d aria, spray box, autoclave passante), volti a impedire contaminazioni microbiologiche. Per poter accedere allo stabulario barrierato è necessario non aver frequentato altre aree di stabulazione convenzionale o rispettare un tempo di wash out di almeno 2 giorni. 1.1 Le porte di accesso allo stabulario devono rimanere sempre chiuse. 1.2 Gli ingressi dello stabulario sono permanentemente video sorvegliati nel rispetto della legge sulla privacy (D. L.vo 196/2003). 1.3 L accesso allo stabulario avviene tramite badge ed è consentito solo al personale che segue: Presidente Direttore Tecnico Veterinario designato Tecnici del CIRSAL Delegati dei dipartimenti membri del CTS Personale della ditta che ha in appalto le pulizie ed il mantenimento degli animali da laboratorio Personale inserito nei progetti di ricerca che abbia frequentato il corso di formazione obbligatorio periodicamente organizzato dal C.I.R.SA.L. (per informazioni rivolgersi al Veterinario designato). 1.4 Il personale dei gruppi di ricerca citato nei protocolli inviati al Ministero, può chiedere il rilascio del badge (allegato 2) per avere accesso allo stabulario limitatamente al periodo di validità del progetto di ricerca a cui afferiscono e per le attività in esso previste. 9

1.5 Per l integrazione del personale in un progetto di ricerca già avviato utilizzare l apposito modulo (allegato 5c) e inviarlo al CIRSAL che provvederà ad inoltrarlo via PEC al ministero. 1.6 I visitatori occasionali ed i tecnici addetti alle manutenzioni, potranno accedere allo stabulario solo se autorizzati dal direttore tecnico ed accompagnati dallo stesso, o da un suo delegato e previa compilazione dell apposito modulo (allegato 13). 1.7 Per accedere e muoversi nello stabulario, è obbligatorio indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) come specificato nel presente documento (vedi relativa POS). 10

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 RILASCIO DEL BADGE POS 4 1. RILASCIO E MODALITÀ D USO DEL BADGE Il badge rilasciato su apposita richiesta (allegato 2), permette a tutti gli utenti l accesso allo stabulario barrierato. Se previsto dal protocollo di ricerca lo stesso badge consente anche l ingresso allo stabulario convenzionale degli Istituti Biologici. Si raccomanda di rispettare un periodo di wash out di almeno due giorni dopo l ingresso nello stabulario convenzionale. L accesso all area Farmacologia è consentito solo ai ricercatori e ai tecnici della sezione di Farmacologia, agli stabularisti, al veterinario. Al termine del periodo di validità del badge, o a conclusione del proprio mandato/lavoro, il tesserino deve essere riconsegnato alla segreteria del C.I.R.S.A.L. Il tesserino è personale, non cedibile e deve essere conservato lontano da fonti di calore e campi magnetici. In caso di uso improprio il badge verrà ritirato o disabilitato. In caso di smarrimento, furto o malfunzionamento del badge, è necessario avvisare prontamente il personale tecnico del C.I.R.S.A.L. che provvederà a disabilitarlo rilasciando un tesserino sostitutivo. In caso di mancata riconsegna del badge o di smarrimento verrà addebitata la cifra di 3 sulla nota di debito trimestrale. 11

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 INGRESSO ALLO STABULARIO POS 5 1. PROCEDURA OPERATIVA Obiettivo prioritario è quello di proteggere gli animali presenti nello stabulario da infezioni di varia natura che possono essere veicolate all interno dal personale. Non è da trascurare inoltre la protezione del personale da possibili zoonosi e soprattutto la protezione da tutti gli allergeni comunemente presenti negli stabulari. Il C.I.R.S.A.L. fornisce pertanto alcuni dispositivi di protezione individuale, opportunamente collocati nei vari ingressi. Ai fini della propria sicurezza, si ricorda che le mascherine fornite dal C.I.R.S.A.L. non sono protettive nei confronti di chi le indossa, ma fungono da protezione per gli animali. Spetta a ciascun gruppo di ricerca fornire le mascherine per la protezione individuale dell operatore ( le FFP2 o le FFP3), secondo quanto deliberato in seduta CTS del 5 Giugno 2012. Per facilitare la procedura di ingresso allo stabulario, si consiglia di adottare un abbigliamento personale idoneo alla vestizione e procedere secondo quanto di seguito descritto. 1.1 Accesso allo stabulario - Accedere mediante badge dalla porta di ingresso principale - Calpestare il tappetino decontaminante con entrambi i piedi. - Disinfettare le mani con l apposito gel. - Se necessario entrare nello SPOGLIATOIO (porta sulla destra) dove si possono depositare giacche, eventuali camici e borse. - Il personale del C.I.R.S.A.L. e gli stabularisti devono indossare la divisa di lavoro completa di zoccoli da esterno. - Attraversare la porta a frange in PVC. - Indossare i soprascarpe. Il personale stabularista può indossare le calzature dedicate alle aree di stabulazione con la modalità sopra descritta. Per nessun motivo è concesso camminare con le calzature da esterno, prive di soprascarpe oltre la linea colorata o calpestare l area tra l ingresso e la riga con i soprascarpe puliti. - Indossare la cuffia per capelli avendo cura di raccogliere i capelli lunghi. 12

- Indossare la mascherina. - Indossare la tuta in TNT. - Indossare i guanti in lattice. - Portarsi nell area antistante la doccia d aria e indossare un ulteriore paio di sovrascarpe e disinfettare nuovamente le mani con l apposito dispositivo. - entrare singolarmente nella doccia ad aria premendo il tasto verde di apertura porta; - chiudere la porta lato sporco e premere il pulsante rosso che avvia il ciclo d aria; - terminato il ciclo si apre automaticamente la porta lato pulito e si entra in barriera. In caso di emergenza la pressione del pulsante rosso a forma di fungo sul lato esterno delle porte determina l apertura delle stesse. 1.2 Introduzione di materiale Nel caso si debba introdurre del materiale, questo deve essere opportunamente disinfettato. Per materiale, si intende qualunque tipo di apparecchiatura, valigetta ma anche piccoli strumenti chirurgici, becher e qualunque altro oggetto si voglia introdurre (comprese le scatole con nuovi animali da introdurre nello stabulario). Il materiale deve essere introdotto attraverso l apposito spraybox a fianco della doccia d aria. 1.3 Ingresso area zebrafish Una volta indossati i DPI è possibile accedere all area dedicata agli zebrafish presente sulla destra dopo l ascensore. L uscita dall area avviene passando dallo spogliatoio se necessario, o utilizzando la medesima porta utilizzata per l ingresso. Il materiale disposable indossato deve essere immediatamente sostituito in caso di rottura. 1.4 Ingresso in quarantena L accesso alla stanza quarantena avviene dalla porta dedicata all ingresso animali, che fa accedere ad un anticamera dove si trova il materiale disposable da indossare (cuffia, guanti, mascherina, camice e due paia di sovrascarpe). Ci sono due porte opportunamente contrassegnate che permettono di accedere alla quarantena o all area ingresso animali. Il ricercatore che accede alla quarantena, successivamente non potrà entrare in nessun altra area di stabulazione. E consigliato quindi, organizzare il proprio lavoro in modo tale da limitare al massimo le entrate in quarantena. L uscita dalla stanza avviene dalla porta opposta a quella di ingresso che accede tramite un locale disimpegno al corridoio su cui è presente la porta dedicata all ingresso animali. Prima di uscire dalla 13

stanza togliere i DPDI e gettarli nell apposito contenitore ad eccezione di una dei delle due paia soprascarpe che servono per percorrere il corridoio. E assolutamente vietato portare materiale (gabbie, bottiglie ecc.) al di fuori della stanza, provvederà successivamente il personale tecnico ad avviare il materiale alla stanza lavaggio, seguendo la procedura prevista. 2. USCITA L uscita dalle aree di stabulazione avviene dalla porta presente sul corridoio sporco (contrassegnato dalla linea rosso magenta). Per uscire dallo stabulario utilizzare la medesima porta utilizzata per l ingresso passando dallo spogliatoio se necessario. La tuta, i guanti, la mascherina, la cuffia e i soprascarpe utilizzati devono essere depositati nell apposito sacco di raccolta per essere avviati allo smaltimento. 3. PERSONALE STABULARISTA La ditta deve fornire al proprio personale: a) Divise di lavoro dedicata alle aree di stabulazione. b) Divise di lavoro dedicata alle aree esterne. c) Zoccoli Autoclavabili dedicati alle aree di stabulazione. d) Zoccoli Autoclavabili dedicati alle aree esterne. e) Tutti i DPI necessaria svolgere le loro mansioni non previsti in questa POS (maschere FFP2, FFP3, occhiali ecc.). La divisa di lavoro del personale di stabulario dovrà essere cambiata quotidianamente. La ditta appaltatrice fornisce di una lavatrice e asciugatrice il CIRSAL per poter lavare le divise e altro materiale necessario per le pulizie. Le divise e gli zoccoli destinati all area di stabulazione e alle aree esterne sono chiaramente diversificati dal colore. La divisa dedicata alle aree esterne dovrà essere indossata ogni qual volta il personale dovrà permanere al di fuori dello stabulario per periodi prolungati (esempio: pausa pranzo, pausa caffè). All interno dello stabulario vale l obbligo di indossare tutti i dispositivi di protezione individuale, secondo le modalità indicate in questa procedura. E compito del personale stabularista e provvedere ed integrare il materiale DPI necessario per l ingresso in stabulario controllando ciclicamente la presenza nelle aree dedicate dello stesso. 14

Il CIRSAL mette a disposizione un armadietto per il cambio. ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 NORME GENERALI POS 6 1. NORME DI COMPORTAMENTO GENERALI Nello stabulario si devono rispettare le seguenti norme di comportamento generale: evitare rumori molesti, improvvisi e schiamazzi; non fumare, né consumare cibi o bevande; non usare profumazioni intense; manipolare con cura gli animali; sostituire i guanti se è prevista la manipolazione di animali: stabulati in stanze diverse, appartenenti a diversi gruppi sperimentali, di ceppo diverso anche se stabulati nella medesima stanza. Le scatole con i guanti sono a disposizione in ogni stanza. Nei corridoi sono disponibili gli estintori ed i piani di evacuazione indicanti le uscite di emergenza. In ingresso, nella bacheca degli avvisi, sono disponibili per la consultazione: una copia delle POS in vigore una copia della normativa vigente in tema di sperimentazione animale (DL26/2014) copia del piano emergenze copia degli ultimi monitoraggi sanitari effettuati 2. FLUSSO DI LAVORO Nello stabulario è necessario rispettare un flusso di lavoro tale da preservare le aree più pulite da contaminanti provenienti dalle aree di utilizzo comune che potrebbero essere meno pulite. 15

Il flusso di lavoro all interno delle diverse aree dello stabulario deve essere sempre nella direzione PULITO SPORCO Pertanto : 1. Accedere alle stanze di stabulazione dalla porta presente sul corridoio pulito ed uscire dalla stanza attraverso la porta che dà sul corridoio sporco. E possibile ovviare a questa procedura solo per inevitabili ragioni sperimentali. 2. Eventuali variazioni dello stato sanitario delle diverse stanze dello stabulario, che dovessero comportare cambiamenti del flusso di lavoro, saranno tempestivamente comunicate a tutti gli utenti. 3. Nell area quarantena, in quanto tale e proprio per le finalità della stessa, entrare solo se autorizzati e quando è strettamente necessario, seguendo l apposita procedura di accesso. Una volta entrati in quarantena, non è più possibile accedere a qualsiasi altra area dello stabulario nella stessa giornata. E necessario un wash out di almeno 2 giorni (escluso il giorno in cui si è entrati) prima di poter entrare in altre stanze di stabulazione. 4. Limitare il più possibile la movimentazione degli animali tra le varie aree dello stabulario, in particolare nelle aree comuni (cappe, sale operatorie). 5. Lo spostamento degli animali deve essere sempre avvenire a gabbia chiusa con idoneo coperchio. 16

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 ACCETTAZIONE E INTRODUZIONE ANIMALI POS 7 Possono essere introdotti nello stabulario animali provenienti da stabilimenti fornitori certificati e animali provenienti da altre Università o Centri di Ricerca (vedi POS relativa) Se la provenienza degli animali è diversa da stabilimenti autorizzati e certificati, è assolutamente necessario consultare il Veterinario e il Direttore Tecnico del C.I.R.S.A.L. prima di organizzare la spedizione. Il Veterinario e il Direttore Tecnico, sulla base della documentazione sanitaria fornita, hanno l autorità per accettare o negare l ingresso allo stabulario di nuovi animali. N.B.: E ASSOLUTAMENTE VIETATO A TUTTI GLI UTILIZZATORI INTRODURRE AUTONOMAMENTE ANIMALI NELLO STABULARIO. 1. ACCETTAZIONE DEGLI ANIMALI Gli animali vengono introdotti nello stabulario attraverso un area dedicata( S.11). E cura del personale tecnico, prima di introdurre gli imballi contenenti gli animali nella zona di accettazione (anticamera S.09), disinfettare accuratamente il carrello su cui verranno appoggiate le scatole ed inoltre verificare: l integrità delle scatole e dei filtri, la corrispondenza tra il gli animali ricevuti e il documento di trasporto. Sul documento di trasporto (D.D.T.) il tecnico che riceve gli animali dovrà indicare il numero di lotto degli animali e il numero di protocollo su cui vanno caricati. Una copia dello stesso va sempre tenuta e archiviata nell apposito raccoglitore presente in ufficio del CIRSAL al piano 1 mente la copia per i ricercatori va anch essa archiviata nel cassetto contrassegnato come bolle ricercatori. Pertanto i ricercatori interessati ad avere copia del documento di trasporto dovranno richiederlo all ufficio CIRSAL al piano terra. Nel caso la consegna degli animali avvenga in un orario in cui il personale tecnico del C.I.R.S.A.L. non sia presente, sarà compito del personale di stabulario effettuare le operazioni di accettazione (verifica corrispondenza DDT e scatole, pulizia superfici di appoggio e firma del DDT) e avvertire il personale tecnico appena entra in servizio. 2. INTRODUZIONE DEGLI ANIMALI L introduzione nello stabulario delle scatole da trasporto prevede la vaporizzazione del box con una soluzione detergente disinfettante per un tempo di contatto di 20 minuti da effettuarsi nell area di 17

accettazione (S.09) da parte del personale tecnico. Durante la procedura evitare di bagnare con il detergente disinfettante i filtri. L introduzione delle scatole di animali avviene usando un carrello dedicato entrando nella stanza ricevimento animali S.11 dove è predisposta una cappa a flusso laminare sotto cui aprire le scatole e trasferire gli animali nelle gabbie pulite che verranno preparate in numero sufficiente dal personale stabularista su indicazioni del personale tecnico nell area. Le gabbie con gli animali verranno poi introdotte nelle stanze di destinazione passando dal corridoio pulito. Disinfettare accuratamente la cappa dopo l apertura delle scatole e provvedere alla loro eliminazione facendole uscire dalla porta dedicata alla fuoriuscita dei rifiuti attraverso la medesima anticamera da cui sono state introdotte evitando di appoggiarle su altre superfici all interno della stanza. E cura del personale tecnico registrare gli animali e preparare i cartellini di stabulazione. 18

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 IDENTIFICAZIONE DEGLI ANIMALI POS 8 L identificazione corretta degli animali al momento dell ingresso nello stabulario è compito del personale tecnico ed è condizione indispensabile per il corretto svolgersi del lavoro dei Ricercatori. 1. ISTRUZIONI Le gabbie degli animali sono identificate dal cartellino che viene applicato dal personale tecnico e che riporta: nascita: arrivo: CEPPO: # protocollo ricercatore F LOTTO #: n animali: M F note: Ceppo Data di arrivo o data di nascita 19

Numero del protocollo su cui vanno caricati Nome del ricercatore e del responsabile di protocollo Numero di generazione filiale N di lotto N di animali presenti Sesso Note Per gli accoppiamenti esiste apposito cartellino in cui specificare oltre ai dati sopraelencati anche la data dell accoppiamento e altri dati relativi alle cucciolate nate: CEPPO coppia fatta il: 1 2 3 4 5 6 7 8 ricercatore: lotto del lotto del n nati DATA F n svezz. DATA lotto 20

E compito del personale di stabulario verificare che il numero e il sesso degli animali corrisponda a quanto dichiarato nel cartellino identificativo posto sulla gabbia, (comprese le nidiate). Eventuali variazioni di numero o anomalie devono essere segnalate al personale tecnico o al veterinario al termine della pulizia della stanza. Gli animali trattati (intervento chirurgico, farmacologico etc.) dovranno essere contrassegnati sul cartellino da parte del ricercatore. Ulteriori identificazioni degli animali potranno essere effettuate dai ricercatori o dai tecnici dello stabulario per esigenze sperimentali, rispettando le metodiche consentite dalla legge e previste dal protocollo sperimentale. Per gli animali di grossa taglia che normalmente arrivano già identificati da tatuaggio (conigli) o per i quali l identificazione individuale è obbligatoria per legge (scimmie), all arrivo in stabulario viene compilato il cartellino identificativo corrispondente da apporre sulla gabbia. 2. ANIMALI FUORI GABBIA Quando si apre una gabbia, bisogna sempre fare attenzione e rispettare le procedure, in modo da evitare l uscita di qualche animale. Un animale fuori gabbia può generare confusione nella gestione delle colonie, degli stoccaggi da esse risultanti ed anche nella gestione di animali in fase sperimentale. La genuinità genetica è caratteristica imprescindibile di ogni protocollo sperimentale. Animali fuori gabbia, e quindi di dubbia identificazione, devono essere catturati e isolati in una gabbietta. Essi non dovranno mai essere arbitrariamente reintrodotti in una gabbia dalla quale si presume possano essere scappati. Sarà il personale tecnico che, fatti gli opportuni controlli e sentiti i possibili ricercatori interessati, provvederà all eventuale soppressione o al mantenimento degli animali assegnando loro una nuova identificazione. 21

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 ANIMALI IN SPERIMENTAZIONE POS 9 1. UTILIZZO DEGLI ANIMALI 1.1 È vietato effettuare sperimentazione animale (trattamenti farmacologici, medicazioni, etc.) nelle stanze di stabulazione: utilizzare le stanze con cappe per le piccole procedure o le sale operatorie disponibili al piano terra. 1.2 Gli animali devono rimanere nelle stanze di stabulazione il maggior tempo possibile; evitare quindi di trattenerli nei corridoi, o nelle sale operatorie. Durante le procedure di soppressione, nella stanza non devono essere presenti altri animali. 1.3 Nel caso di trattamenti prolungati di più gruppi di animali trasportare nella sala operatoria un gruppo di animali per volta. 1.4 Prima e dopo dell utilizzo delle cappe spruzzare la superficie con Virkon (a disposizione nell apposito spruzzino), lasciare agire qualche minuto e passare la superficie con panno carta. 1.5 Le gabbie vanno trasportate rigorosamente chiuse. 1.6 Maneggiare con cura le gabbie durante il trasporto evitando che subiscano scossoni o cadute. 1.7 Le gabbie rimaste vuote dopo il sacrificio degli animali devono essere chiuse con il loro coperchio e lasciate in modo ordinato nell area sperimentale. Il personale stabularista provvederà a fine giornata alla loro raccolta per trasportarle in area lavaggio. 1.8 I cartellini degli animali utilizzati e sacrificati, vanno lasciati nelle scatoline con scritto ANIMALI UTILIZZATI, dislocate nelle diverse aree dello stabulario. Nel caso vi sia un utilizzo parziale degli animali contenuti nella gabbia indicare sul cartellino la data e il numero degli animali utilizzati e modificare il numero totale degli animali riportato sul cartellino. Ricordarsi di indicare sempre il codice di protocollo per cui l animale è stato utilizzato prima di lasciare nella scatola il cartellino. E sempre disponibile in prossimità delle scatole porta cartellini e sulla bacheca all ingresso dello stabulario una tabella periodicamente aggiornata con i codici dei protocolli di ricerca attivi. 22

1.9 Le gabbie degli animali portate nelle sale operatorie vanno riportate al piano seminterrato con l ascensore utilizzando gli appositi carrelli. Prima di essere reintrodotte nella stanza, nebulizzare con disinfettante le gabbie mediante l utilizzo dell apposito dispositivo CIRRUS posto nel corridoio vicino all ascensore (per l utilizzo del CIRRUS vedi schema d uso sotto riportato). Lasciare il carrello con le gabbie da reintrodurre già nebulizzate appoggiate alla parete di fronte all ascensore. Il personale tecnico o il personale stabularista provvederà a sistemare le gabbie nella loro stanza. SCHEMA D USO DEL CIRRUS Questa macchina ha la funzione di nebulizzare materiale. disinfettante sulla superficie di gabbie o altro 1 Accendere la macchina premendo il tasto di accensione 2 Appoggiare la gabbia sulla griglia grigia. Se posizionata correttamente la gabbia provoca un abbassamento della griglia che fa partire un meccanismo automatico di nebulizzazione della stessa mediante ugelli. 3 Se per qualche motivo non dovesse partire o si volesse far erogare una quantità maggiore di disinfettante premere il tasto con le due freccie. 4 Se il materiale da disinfettare dovesse avere caratteristiche o dimensioni tali da non poter essere inserito nella griglia è possibile utilizzare la pistola erogatrice posizionata sul fronte della macchina. 5 E compito del personale tecnico del CIRSAL verificare la presenza di disinfettante e procedere con le operazioni di manutenzione necessarie al suo corretto funzionamento. 2. UTILIZZO DEGLI ANIMALI DA LABORATORIO IN STANZE ESTERNE ALLO STABULARIO DEGLI ISTITUTI BIOLOGICI 2.1 Gli animali che escono dalla stabulazione protetta non possono ritornarvi. 2.2 Gli animali possono uscire dallo stabulario per esigenze sperimentali solo se indicato nei protocolli di ricerca. Nel caso permangano fuori dallo stabulario per tempi superiori alle 24 ore è necessario che avvenga la presa in carico degli animali da parte del ricercatore responsabile degli esperimenti con l apposito modulo (allegato 7). Si ricorda che il C.I.R.S.A.L. è l unica struttura di Ateneo ad avere le autorizzazioni ministeriali necessarie alla stabulazione degli animali secondo la normativa vigente. 2.3 Per ogni informazione sulla sperimentazione con animali presso dei laboratori esterni allo stabulario contattare il veterinario designato. 2.4 I cartellini degli animali utilizzati al di fuori dello stabulario vanno fatti pervenire al personale tecnico, in alternativa è possibile comunicare ai tecnici via email il numero e i dati degli animali utilizzati. 23

3. CARCASSE Le carcasse degli animali sacrificati opportunamente chiuse in sacchetti di plastica, vanno deposte all interno dei bidoni neri riposti nei freezer collocati nella stanza dedicata S.08 Deposito carcasse e rifiiuti. I sacchetti di plastica sono a disposizione in tutte le aree in cui è presente l anidride carbonica. Nel caso non trovaste i sacchetti, o fossero terminati, chiedere al personale tecnico o stabularista. Se l animale da smaltire è di piccole dimensioni (un topo o dei cuccioli appena nati), in alternativa al sacchetto è possibile metterlo all interno di un guanto. 24

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 UTILIZZO SALE OPERATORIE POS 10 UTILIZZO DELLE SALE OPERATORIE Le sale operatorie sono a disposizione di tutto il personale che ha accesso allo stabulario. E quindi necessario programmare il loro utilizzo : Prenotarsi mediante il sito internet del centro nell apposita sezione dedicata. In caso di impiego programmato per più di tre giorni consecutivi, il ricercatore deve prendere accordi per l utilizzo con il personale tecnico del C.I.R.S.A.L. Per disdire le prenotazioni è necessario contattare il personale del C.I.R.S.A.L A fine lavoro, pulire il banco e/o la cappa, è a disposizione uno spruzzino contenente Virkon, da spruzzare lasciare agire qualche minuto e poi pulire con panno carta. Lavare e disinfettare l attrezzatura chirurgica e di supporto utilizzata (bilancia, carrelli, etc) e poi riporre al loro posto gli eventuali strumenti usati. Gettare i rifiuti negli idonei contenitori (cartoni con sacco giallo per i rifiuti sanitari a rischio infettivo e contenitori per i taglienti per gli aghi e le lame) e riporre le carcasse in freezer (vedi relativa POS). Le gabbie rimaste vuote dopo il sacrificio degli animali devono essere portate nell area lavaggio vicino alla svuotagabbie (accedere dal corridoio sporco). Dopo essere stati in quest area non entrare più nelle stanze di stabulazione nell arco della stessa giornata. L accesso alla sala durante una sperimentazione è limitato al gruppo di lavoro che la sta effettuando. Gli esperimenti eseguiti sono sotto la diretta responsabilità del responsabile del progetto di ricerca (art. 3, lett.g), del D.L.vo 26/2014. L anestesia o l eutanasia degli animali se eseguita con composti volatili, deve essere fatta sotto cappa aspirante. L anestesia gassosa con isofluorano può essere praticata solo da personale esperto o adeguatamente formato. Per qualunque necessità contattare il personale tecnico. 25

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 GESTIONE DEL MATERIALE POS 11 MATERIALE Le gabbie, le griglie, le bottiglie e quant altro di uso corrente, necessario per gli animali, deve essere lavato, autoclavato e poi opportunamente stoccato. Nei corridoi dello stabulario, sono presenti degli scaffali con i materiali disponibili ai ricercatori ed al personale interno, da usare per eventuali sostituzioni di gabbie e/o integrazione di acqua e mangime per gli animali. Un certo numero di gabbie, così come di bottiglie, sono disponibili in ogni stanza per l utilizzo da parte dei tecnici o dei ricercatori, suddivise per tipologia e specie ospitata. 26

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 INTRODUZIONE MATERIALI NELLO STABULARIO CONVENZIONALE POS 12 Al fine di proteggere lo stato sanitario degli animali presenti nello stabulario, tutti i materiali necessari che devono accedervi, vanno sottoposti ad una procedura di sanitizzazione. Sicurezza La presente procedura prevede l impiego di detergenti disinfettanti che devono essere utilizzati secondo le schede di sicurezza del prodotto. E cura del personale stabularista, riempire i dispensatori spray con detergenti/disinfettanti, contrassegnarli con le apposite etichette identificative e collocarli dove necessario. 1. ISTRUZIONI I sacchi di lettiera e di mangime dedicati ai roditori vanno conservati nel magazzino esterno sugli appositi bancali. All inizio o alla fine di ogni giornata lavorativa, devono essere introdotti nello stabulario attraverso la stanza deposito carcasse e rifiuti, quindi spruzzati con apposito disinfettante avendo l accortezza di non rovinare l integrità dell involucro. Il tempo di azione deve essere almeno di 15 minuti. Fare un ciclo di decontaminazione inserendo all interno della stanza la macchina a perossido di idrogeno. Anche altro materiale utilizzato in stabulario (ad esempio scope, moci carrelli ecc. deve essere ciclicamente decontaminanto )con le stesse modalità. Il carrello porta segatura contenente la lettiera destinata ai roditori, deve rimanere posizionato nello spazio previsto dell area lavaggio. 2. REGISTRAZIONE INTRODUZIONI Ogni introduzione di materiale deve essere registrata per rintracciabilità delle procedure svolte. Per l introduzione di mangimi e lettiere dovranno essere compilati gli appositi moduli allegati (allegato 8). I moduli devono essere compilati dal personale (tecnici del CIRSAL e stabularisti) che movimenta il materiale (per lo stabulario CIRSAL o per i gruppi di ricerca) e conservati per garantire la tracciabilità del materiale. Per ogni prelievo di materiale deve essere apposta la firma dell operatore che ha provveduto a prelevarlo. In caso di assenza del personale tecnico i materiali in consegna destinati allo stabulario, dovranno essere accettati dagli stabularisti. 27

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 INTRODUZIONE MATERIALI NELLE STANZE DI STABULAZIONE POS 13 Sicurezza La presente procedura prevede l impiego di detergenti disinfettanti che devono essere utilizzati secondo le schede di sicurezza del prodotto. E cura del personale stabularista riempire i dispensatori spray con i detergenti disinfettanti da collocare dove necessario e contrassegnarli con le apposite etichette identificative. ISTRUZIONI Tutto il materiale destinato all area di stabulazione accede tramite autoclave passante. Quando questa procedura non è applicabile è possibile introdurre materiale attraverso ciclo di sanitizzazione e UV nel box passamateriali o per mano dell operatore dopo essere stato adeguatamente spruzzato con una soluzione detergente sanificante e decontaminato con perossido di idrogeno. Introduzione con AUTOCLAVE passante Il materiale da autoclavare va suddiviso per tipologia poiché esistono diversi cicli di sterilizzazione a seconda della composizione del materiale (es: liquidi, gabbie, segatura ecc.). Il materiale va posizionato sul carrello per autoclave avendo cura di chiuderlo negli appositi sacchetti (tranne i kit formati da gabbia, griglia e coperchio per i quali non è necessario). E cura del personale tecnico controllare la presenza dei sacchetti e rifornirli ciclicamente. Una volta riempito il carrello va introdotto nel vano dell autoclave posizionandolo correttamente facendo coincidere le guide di scorrimento. SCHEMA D USO DELL AUTOCLAVE Per avviare un ciclo di sterilizzazione procedere secondo le seguenti operazioni: 1.Girare la leva rossa dell Interruttore del Quadro elettrico dalla posizione 0 alla posizione I per scendere il sistema 2. Girare selettore a chiave sotto il pannello operatore dalla posizione 0 alla 1 per accendere il touch screen 3. premere sul video per log in, utilizzare la tastiera per inserire USER ID e PASSWORD 4. Dopo il log in, le principali funzioni compariranno a video e selezionare Esecuzione Programma 5. compare la lista di tuti i programmi, selezionare il programma desiderato. 6. Inserire il codice prodotto e numero lotto utilizzando la tastiera. Dare ENTER. 28

7. premere Carica programma 8.premere START (bottone verde) 9.Se durante il programma si attivano alcuni allarmi si vedrà una linea rossa con ID allarme con descrizione emettendo un segnale acustico continuo. Per tacitare l alalrme premere la campanella gialla. 10. Dopo che il programma è terminato emetterà un suono discontinuo per informare che il programma è concluso, aspettare che il suono finisca o premere STOP (bottone rosso). 11.Quando tutti i parametri sono soddisfatti in basso a destra comparirà il consenso di apertura porta. Premere il pulsante verde. 12 per il log out o spegnere premere Log in &password. 13. Dopo l e operazioni di spegnimento comparirà OFF ora è possibile spegnere il sistema, girare il selettore a chiave dalla posizione 1 alla posizione 0. Per far uscire il materiale dalla barriera la procedura è la stessa tranne che la selezione del ciclo che dal lato interno della barriera non è possibile. La tanica contenente il sanitizzante che viene nebulizzato nel box si trova nel vano sottostante ed è compito del personale tecnico controllarne il livello e riempirla quando necessario. Sulla tanica va opportunamente indicato il contenuto (usare le apposite etichette). 29

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 OPERAZIONI DI CAMBIO GABBIE IVC POS 14 CAMBIO GABBIE IVC (Isolated Ventilated Cages) La gabbia IVC è un tipo di gabbia che riceve aria filtrata indipendentemente dalle altre, per cui tutte le operazioni a gabbia aperta devono essere eseguite sotto cappa previa disinfezione della stessa con disinfettante a base alcolica. La procedura di cambio è la stessa per la barriera che per la stanza IVC, cambia solo il modello di cappa e il flusso delle gabbie sporche. 1. Attrezzature a. Cappa a flusso laminare b. Vaschette con segatura pulita o kit completo formato da gabbia, griglia e cappuccio filtrante. c. Un contenitore con Virkon dove immergere la pinza da usare per il trasferimento degli animali, eventuali arricchimenti ambientali necessari. d. Bottiglie pulite piene d acqua e. Penne e cartellini per l identificazione delle gabbie Prima e dopo dell utilizzo della cappa spruzzare la superficie con Virkon (a disposizione nell apposito spruzzino), lasciare agire e poi passare la superficie con panno carta. 2.Procedura di cambio Le operazioni di cambio gabbia seguono la seguente procedura: Prima di iniziare ogni cambio gabbia, disinfettare i guanti con gli appositi disinfettanti presenti in stanza. Prelevare la gabbia da cambiare dal rack e portarla sotto cappa. 30

Trasferire il cartellino identificativo dalla gabbia sporca a quella pulita Aprire sia la gabbia sporca che la gabbia pulita sganciando il coperchio filtro e appoggiandolo in verticale dietro la gabbia in modo che la superficie interna non tocchi niente. Spostare la griglia il minimo necessario. Usare la pinza, che verrà immersa e sciacquata in Virkon ad ogni cambio gabbia, per trasferire i topi e gli eventuali altri oggetti presenti dalla gabbia sporca a quella pulita. *Quando si usano i kit sterili completi si trasferisce dalla gabbia sporca a quella pulita soltanto il mangime. Durante questa operazione controllare che il numero e il sesso degli animali presenti corrisponda a quanto indicato dal cartellino, se non vi è corrispondenza segnalarlo ai tecnici. Controllare eventuali sintomi di malattia o anomalie negli animali. Nel caso di animali che presentino tali anomalie l operatore deve inserire nel porta cartellino l apposito identificativo CONTROLLARE segnalarlo ai tecnici che provvederanno a compilare l apposita scheda sanitaria (allegato 9). Se si sta lavorando su gabbie di riproduttori, controllare la presenza di nuovi nati e provvedere alla loro segnalazione scrivendo la data di nascita sul cartellino e apponendo l apposito cartellino NATI. Segnalare l eventuale presenza della femmina gravida con l apposito cartellino GRAVIDA su cui deve essere riportata anche la data in cui è stato messo (vedi POS relativa). Controllare anche la presenza di animali morti, rimuoverli, e provvedere alla segnalazione con apposito cartellino MORTI e avvisare il personale tecnico per sapere se procedere al normale smaltimento o se conservare il cadavere per una eventuale autopsia da parte del ricercatore o del medico veterinario. Il venerdì segnalare con il cartellino PICCOLI DA SVEZZARE tutte le nidiate che andranno svezzate la settimana successiva. Poiché il mangime è sterile esso viene posizionato con il suo involucro originale sotto cappa dove viene aperto e ivi lasciato una volta aperto. Se durante il cambio viene effettuato anche il cambio griglia passare il mangime dalla gabbia sporca a quella pulita. Nel caso in cui la griglia non venga cambiata il mangime viene solo aggiunto al bisogno. Riporre il coperchio sulla gabbia contenente gli animali, chiuderlo correttamente e riposizionare la gabbia nel rack IVC. Spostare la gabbia sporca al di fuori della cappa e procedere con il successivo cambio. Le gabbie sporche vanno portate all esterno nel carrello presente nel corridoio sporco e poi portate all area svuotamento gabbie. 31

Il cambio avviene secondo il seguente schema strutturato si settimane alterne opportunamente calendarizzate: Op.re St.za Operazioni Operatore Ratti Martedì cambio totale Rack Lunedì Mercoledì Venerdi A controllo + pulizia Operatore B Operatore A Operatore A Topi Settimana dispari Lunedì cambio tot Rack1+2 +3 Martedì ritocco Rack 4,5,6 Mercoledì cambio Rack 7+8+9 Giovedi ritocco Rack 10 11 12 Settimana pari: invertire i cambi e i ritocchi rispetto alla settimana precedente Neurofarmacologia ratti Settimana dispari Giovedì ritocco Rack 1; cambio Rack 2 Settimana pari Giovedì cambio Rack 1; ritocco Rack 2 Zebrafish Tutti i giorni fornire cibo, controllo vasche e pulizia filtri, pulizia stanza e superfici laboratorio. Venerdi: lavaggio vasche che necessitano di tale operazione Per controllo si intende: presenza acqua, presenza mangime e presenza di eventuali gabbie allagate con relativa sostituzione di bottiglia, rabbocco mangime e sostituzione gabbia. Per ritocco si intende: sostituzione delle gabbie più sporche e di eventuali gabbie allagate. Il suddetto schema può essere soggetto a modifiche che vengono concordate con la ditta che ha in gestione lo stabulario per essere sempre funzionale ed adatto alle esigenze del momento. Sicurezza E necessario prestare attenzione quando si movimentano gabbie di grandi dimensioni, e quando si lavora sulle parti alte del rack. 32

ISTRUZIONI DI LAVORO Edizione 2015 OPERAZIONI DI CAMBIO IN QUARANTENA POS 15 PROCEDURA DI CAMBIO IN QUARANTENA Il cambio gabbia in quarantena viene effettuato dal personale tecnico. Successivamente il personale stabularista provvederà a portare le gabbie sporche in area lavaggio dove verrà lavato e sterilizzato. E compito del personale stabularista far trovare in stanza materiale per effettuare cambi o trasferimenti di animali. Poiché è la stanza più a rischio di contaminazione microbiologica è indispensabile rispettare il flusso di lavoro pulito vs sporco, e una volta entrati rispettare due giorni di wash out prima di entrare in altre aree di stabulazione. 33