Modelli Input/Output Teoria ed Applicazioni



Documenti analoghi
Modelli Input/Output Teoria ed Applicazioni

L Umbria tra terziarizzazione e presenza manifatturiera. Elisabetta Tondini

VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICA SULLE PMI ITALIANE ED ADEGUAMENTO DEGLI STUDI DI SETTORE

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE

TAV. A VALORE DELLE IMPORTAZIONI ED ESPORTAZIONI PER MERCE - CLASSIFICAZIONE MERCI PER ATTIVITA' ECONOMICA (CPATECO) - CAGLIARI

PROGRAMMA CORSO ASPP/RSPP mod. B

Aprile Analisi dell andamento del mercato del lavoro e dei fabbisogni formativi nella provincia di Livorno

NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO TRIMESTRE

Modelli Input/Output Teoria ed Applicazioni

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

Modelli Input/Output Teoria ed Applicazioni

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

Allegato A. Allegato statistico. Interruzione di sezione (pagina dispari)

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

Valutazione dell impatto economico dell evento Gran Premio di Formula 1 a Roma

Modelli Input/Output Teoria ed Applicazioni

Capitolo Contabilità. nazionale

Indice della produzione industriale Dicembre 2008

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE

PARTE PRIMA INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATI ALL INAIL

Lezione Introduzione

La sostenibilità economica dei grandi eventi e i rischi di speculazione immobiliare Roberto Camagni Politecnico di Milano

CORSI: R.L.S. R.S.P.P.

L interscambio commerciale tra Italia e India Anni

Corso di Macroeconomia. La contabilità nazionale

Ecco come varia la % dello stipendio destinata all affitto in base alla professione

NOGA Nomenclatura generale delle attività economiche Struttura

AUTOSTRADA VARESE - COMO - LECCO STIMA DELL IMPATTO ECONOMICO DIRETTO, INDIRETTO E INDOTTO E ANALISI COSTI/BENEFICI DELLA NUOVA AUTOSTRADA REGIONALE

Allegato 2 - Individuazione macrocategorie di rischio e corrispondenze ATECO 2002_2007

Conti economici trimestrali II trimestre 2009

CLASSIFICAZIONE PER SEZIONI E DIVISIONI

Le esportazioni delle regioni italiane

Sistema di contabilità nazionale

A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO

Conti economici trimestrali III trimestre 2007

Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%)

ALLEGATO A 2. Accordo Conferenza Stato Regioni del 29/9/05 per Corsi RSPP ASPP

Distretti urbani ed extra-urbani: recenti trasformazioni delle

CAPITOLO 5 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE

LA MATRICE DEI CONTI NAZIONALI. ANNO Nota metodologica

LA MATRICE DEI CONTI NAZIONALI. ANNO Nota metodologica

CATALOGO CORSI. Edizione Via San Giovanni Bosco, Cuneo Tel: Fax:

PRODUZIONE INDUSTRIALE

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

3.7 Consumi energetici

IL SETTORE SANITARIO E LA RILEVANZA ECONOMICA DI UNA RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA SANTINO PIAZZA IRES PIEMONTE 15 APRILE 2015

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

PROGRAMMAZIONE CORSI

PREZZI ALL IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

Costi unitari materie dirette Costi unitari manodopera diretta. Energia Quantità prodotte Prezzo unitario di vendita

Introduzione 10 INTRODUZIONE

SEZIONE 1 DOCUMENTAZIONE SEZIONE 2 CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI SEZIONE 3 ALTRO SEZIONE 4 CORSI DI FORMAZIONE

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

PREZZI ALL IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

P R O G R A M M A Z I O N E D I D A T T I C A C A L E N D A R I O A R E A F O R M A T I V A S I C U R E Z Z A M O D U L I

Note metodologiche AVVIAMENTI DOMANDA/OFFERTA LAVORO FORME GIURIDICHE

Prodotto interno lordo (PIL) Composizione dal punto di vista della spesa

CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI

ISTRUZIONI PER INDIVIDUARE LA DURATA DEL CORSO A CUI ISCRIVERE I LAVORATORI, DIRIGENTI, PREPOSTI E DATORI DI LAVORO CHE SVOLGONO IL RUOLO DI RSPP

Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni

La struttura economica romana

Conto Economico % Si riportano i dati per la localizzazione dei costi e le informazioni necessarie per procedere al calcolo dei costi.

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

Il mercato dei beni. Prof. Sartirana

IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI. a cura di Claudio Picozza

Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni

QUANTO INNOVANO REALMENTE LE PMI?

Definizione di Stato

DECRETO FORMAZIONE NUOVI ACCORDI STATO, REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO SULLA FORMAZIONE

Applicazioni contrattuali

Investimenti lordi = Investimenti netti = 800

Modulo 1. Introduzione alla Contabilità Nazionale

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Piemonte. Analisi della numerosità degli infortuni

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte

CUBA Congiuntura Economica

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni

Capitolo 24. Risultati economici delle imprese

Le imprese del farmaco motore della rete dell hi-tech in Italia

Domanda e offerta logistica nell area milanese

Capitolo 14. Industria

L economia reale dal punto di osservazione della Camera di commercio. - Allegato statistico - A cura dell Ufficio Studi e Statistica

REGIONE CAMPANIA. INTERVENTI DI FORMAZIONE CONTINUA EX L. 236/93, ART. 9, COMMA 3 Azioni di formazione aziendale PROPOSTA DI PIANO

Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro

Macroeconomia. Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti. Luca Deidda. UNISS, DiSEA, CRENoS

COMMERCIO CON L ESTERO

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

La teoria finanziaria del valore asserisce che il valore di una iniziativa dipende essenzialmente da tre fattori:

Applicazione: Pianificazione di un impianto con il valore attuale netto

UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA Servizio stampa

1. Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio. 2. Come impostare l analisi di bilancio. 3. La riclassificazione dello Stato patrimoniale

Sistema Informativo Excelsior

questa somma infinita rappresenta una progressione geometrica di ragione 1/(1+i) il cui valore è:

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

PARITÀ DEL POTERE DI ACQUISTO - PPA

PREZZI ALL IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

La demografia delle imprese

Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni

Transcript:

Corso di LOGISTICA TERRITORIALE www.uniroma2.it/didattica/lot_20112011 DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Modelli Input/Output Teoria ed Applicazioni

Introduzione Si deve all economista Wassily Leontief l elaborazione degli schemi contabili e analitici che costituiscono gli elementi della moderna analisi Input-Output. L economia nazionale è ipotizzata t comeun insiemei di settori produttivi di beni e servizi. Ciascuno di questi settori realizza un duplice ordine di transazione: da un lato come acquirente dagli altri settori produttivi di beni e servizi che impiega successivamente nella propria attività produttiva; dall altro, come venditore del suo prodotto. 2

Settori delle attività economiche L Istat rende disponibili le tavole delle risorse e degli impieghi (o tavole I/O oppure Supply e Use) con una disaggregazione di 60 branche di attività ità economica (settori economici) ii) e 60 prodotti Classificazione NACE-CLIO Alcuni Istituti di Ricerca Nazionali provvedono, invece, all aggregazione aggregazione di questi 60 settori economici. Per es. l IRPET, per la costruzione delle matrici I/O regionali, prevede 30 branche di attività economica (settori economici), risultato di un aggregazione di quelle Istat. 3

Settori delle attività economiche Agricoltura, caccia e silvicoltura Pesca, piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali energetici Estrazione di minerali non energetici Alimentari, bevande e tabacco Tessili ed abbigliamento Concia, prodotti in cuoio, pelli, calzature Legno e prodotti in legno Carta, stampa ed editoria Raffineria di petrolio Prodotti chimici, fibre sintetiche e artificiali Articoli in gomma e materiale plastico Denominazione settori (IRPET, 2006) Macchine elettriche ed ottiche Mezzi di trasporto Altre industrie manifatturiere Prod. e distr.di energia, gas e acqua Costruzioni Commercio e riparazioni Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Informatica, ricerca, altre attività Pubblica amministrazione e difesa Istruzione Prodotti lavorazioni iminerali non metalliferi i Sanità ed altri servizi iisociali ili Fabbricazione di prodotti in metallo Macchine ed apparecchi meccanici Benvenuti Casini, 2006 Altri servizi pubblici, sociali e personali Attività immobiliari e noleggio 4

p Si può schematizzare il tutto con una tavola (matrice) adoppia entrata (m x n) dove: per riga m figurano gli impieghi produttivi del settore considerato (m) utilizzati per la produzione degli altri settori economici (venditore) per colonna n figurano i beni ed i servizi i di ciascun settore m necessari per la produzione del settore considerato (n), Settore1 Settore n (acquirente) K = valore della produzione del settore m Kmn necessario per la produzione del settore n Settore 1 Settore m K mn 5

p Possono essere definite come delle tavole di interdipendenza settoriale e sono una rappresentazione contabile dei flussi di scambio che avvengono: in un determinato sistema economico (es. nazione, regione); in un determinato arco temporale (es. un anno). L unità elementare di riferimento della tavola è il settore economico (branca produttiva). 6

Produzione La lettura della tavola per colonna consente di analizzare, per ciascun settore economico, il processo di acquisizione dei beni/servizi dagli altri settori economici dell area di studio e/o esternamente all area stessa (import). I totali di ogni colonna rappresentano la produzione di ciascun settore economico. Settore1 Settore n Settore m Settore e 1 K mn 7

Impieghi La lettura della tavola per riga consente di analizzare la produzione dei settori economici dell area di studio secondo il settore di utilizzo (destinazione), ossia come il risultato dell attività produttiva di un settore si ripartisce per gli impieghi intermedi e i consumi finali. I ttlidi totali ogni riga rappresentano la domanda d (vendite) di Settore1 Settore n ciascun settore economico. Settore e 1 Settore m K mn 8

Domanda Intermedia vs Domanda finale Impresa1 Impresa 3 Impresa2 Settore m (latte) Domanda finale Domanda intermedia Mercato finale Impresa ζ 1 Impresa ζ 2 Domanda finale Impresa ζ 3 Mercato intermedio Settore n (dolci) Esempio: il latte prodotto da alcune imprese (es. imprese 1, 2 e 3) può essere consumato direttamente dalle famiglie (mercato finale), oppure può essere utilizzato dalle imprese dli dolciariei ζ 1, ζ 2, ζ 3 per la produzione di torte t (mercato intermedio). 9

Settori economici n Output Consumi finali Input Settori ec onomici m K mn Domanda intermedia Domanda finale R Valore aggiunto Imposte indirette nette Produzione effettiva Trasferim. di produzione Importazioni Imposte su importazioni Redditi da lavoro/capitale ed importazioni INPUT = origine di beni e servizi OUTPUT = destinazione dei beni e dei servizi C 10

Domanda intermedia Settore1 Output Settori economici Settore n Input Settor ri econom mici ore m Settor re 1 Setto K mn K m = n K mn valore (in ) della domanda intermedia della produzione del settore m necessaria per la produzione del settore n Vettore Domanda Intermedia Totale K 11

Domanda finale Componenti Consumi delle famiglie, valore della domanda finale relativa ai consumi privati; Consumi pubblici, valore della domanda finale relativa ai consumi di enti pubblici o collettivi; Investimenti, valore degli investimenti fissi (lordi); Variazione scorte, valore della variazione annuale di scorte (capitale circolante immobilizzato); Esportazioni, valore dei beni esportati al di fuori dell area di studio. 12

Domanda finale Output t Impieghi finali Cons. Cons. Investimenti Variazione Famiglie Pubblici Scorte Export Input Setto ori econom mici Setto ore 1 Set ttore m Y m = Y n mn valore (in ) della domanda finale relativa al settore m Vettore Domanda Finale Y 13

Redditi da lavoro/capitale ed importazioni Componenti Valore Aggiunto,, per i beni fisici, rappresenta il valore direttamente correlato ai redditi da lavoro (Istat), mentre per i servizi a questi si dovrà aggiungere un aliquota relativa agli asset intangibili, ibili inclusa nel prezzo di vendita; i prezzi vengono considerati al netto di IVA; è stimato come somma di: salari e stipendi lordi; oneri sociali; altri redditi; ammortamenti; Imposte Indirette Nette, riguardano le imposte di fabbricazione di alcuni beni (alcolici, zucchero, oli di semi e margarina), le imposte che gravano sul consumo di alcuni beni (metano, energia elettrica, tabacco, ecc.), nonché le imposte di bollo e di registro, esclusa l IVA e le imposte sulle importazioni dall estero; 14

Redditi da lavoro/capitale ed importazioni Componenti Produzione Totale (Effettiva), somma delle componenti di domanda intermedia per settore, del valore aggiunto e delle imposte idi indirette nette (l (al netto di IVA); Trasferimenti di Produzione, valore che assume segno positivo se il bene/servizio del settore m viene prodotto in un altra zona ma venduto nella zona considerata, assume invece segno negativo se il bene/servizio è prodotto nella zona considerata, ma viene venduto in un altra zona; 15

Redditi da lavoro/capitale ed importazioni Componenti Importazioni, valore dei beni importati da altre zone al di fuori dell area di studio; Imposte su importazioni, differenza data dal totale degli introiti (imposte + IVA non desumibile) delle circoscrizioni doganali più l IVA riscossa sulle importazioni ricavabile dalle Statistiche della Finanza Pubblica. 16

Redditi da lavoro/capitale ed importazioni Output Settori della produzione e dei servizi Settore1 Settore n Input lavoro/cap pitale ed importazio oni Redditi da Valore Aggiunto + Imposte Ind.Nette Produzione Totale (Effettiva) Trasferimenti di Produzione Importazioni Imposte su Importazioni X n J n valore (in ) della produzione totale del settore n valore (in ) delle importazioni del settore n 17

Gli impieghi della tavola Input/Output p 1. Analisi nel lungo periodo Analisi strutturale, le tavole I/O consentono di osservare: i settori trainanti dell economia; l incidenza del Valore Aggiunto per settore economico; la dipendenza dell import/export per settore economico; l incidenzaid di ciascun settore sulla produzione di un altro settore 2. Analisi nel breve periodo Analisi di impatto, è possibile stimare gli effetti generati sul sistema da un fattore scatenante (es. investimenti). 18

Ipotesi modellistiche Ipotesi di base: Mercato in concorrenza perfetta (equilibrio economico tra domanda e offerta) Il totale di quanto prodotto o importato nel settore m risulta essere uguale a quanto impiegato internamente (consumato come domanda finale o reimpiegato come domanda intermedia) più quanto esportato al di fuori dell area di studio (Leontief, 1936): X m + J m = Σ n K mn + Y m m Produzione totale Importazioni Domanda intermedia Domanda finale Somma elementi di riga (offerta complessiva) = Somma elementi di colonna (domanda d totale) 19

Definizioni e notazioni n s numero di settori delle attività economiche (produzione e consumo) K mn valore della domanda intermedia della produzione del settore m necessaria per la produzione del settore n nella zona considerata Y m Y X m valore della domanda finale del settore m nella zona considerata vettore della domanda finale di dimensioni (n s 1) ottenuto ordinando gli elementi Y m per ciascun settore valore della produzione totale del settore m X vettore della produzione totale di dimensioni (n s 1) J m valore delle importazioni del settore m nella zona considerata J vettore delle importazioni di dimensioni (n s 1) ) 20

Ipotesi di tecnologia lineare Tra i valori della produzione e della domanda intermedia esiste la seguente relazione: mn K mn a = K mn = a mn X n n X coefficienti tecnici La quantità di input utilizzata in ogni attività produttiva è proporzionale al volume dell output X n I coefficienti tecnici esprimono il valore del prodotto del settore m (input) necessario per produrre un unità di valore dl del settore n (output) t) e dipendono dalle tecnologie produttive disponibili nella zona stessa. Esempio: i coefficienti tecnici indicano il valore del bene latte che deve essere impiegato per produrre una unità di valore di torte (es. 1 ). 21

Modello di Leontief (1936) X m + J m = Σ n K mn + Y m m K mn = a mn X n n X m + J m = Σ a mn X n + Y m m n 22

La matrice dei coefficienti tecnici Gli elementi a mn relativi ad una data area di studio possono essere ordinati in una matrice ti quadrata A (n s n s ) nota comematrice ti di dei coefficienti tecnici. = A Nella pratica si assume che i coefficienti tecnici siano costanti. uova 3U 3 torte Limiti: non vengono considerate né le economie di scala, né di apprendimento. 1U 2U 1L 2L 3L 2 torte 1 torta latte 23

Modello di Leontief (1936) La produzione (X) e le importazioni (J) sono utilizzati in parte per soddisfare la domanda finale (Y) e in parte per la produzione intermedia (AX). In termini vettoriali: Matrice inversa di Leontief X + J = AX + Y X - AX = Y - J X(I A) = Y - J X=(I - A) -1 (Y J) Sommando i valori per colonna si ottiene l incre- lincre mento di produzione determinato da un incremento unitario della domanda finale per il settore economico intestatario della colonna I = matrice identità 24