LA CATARATTA CATARATTA BIANCA TOTALE



Documenti analoghi
La cataratta. La cataratta. Come si manifesta. Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria - Pisa

COS E LA CATARATTA Come si opera

ESSERE OPERATI DI CATARATTA

Intervento di Capsulotomia Laser INFORMAZIONI

La cataratta INDICAZIONI E LIMITI DELL INTERVENTO DI CATARATTA NEGLI ANIMALI COSA È LA CATARATTA PERCHÉ COMPARE? COSA COMPORTA

dalla perdita alla riconquista

IL LASER PER I DIFETTI DELLA VISTA

IAPB Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità Sezione italiana LA CATARATTA

(da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio)

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Il glaucoma pseudoesfoliativo

COS E LA MIOPIA? QUALI SONO I SINTOMI? COME CORREGGERLA?

Sono passati oltre 50 anni dalle prime sperimentazioni scientifiche.

Roma. news. pag.3. Giugno-Luglio 2008 REGIONE LAZIO. Periodico di comunicazione sanitaria divulgativa a cura del Progetto Archimede

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è

Nome..Cognome del paziente Data di nascita.. Diagnosi di ingresso.

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI

Capitolo 2. Operazione di limite

Gestione dell emergenza subacquea: analisi del rischio

Tonaca esterna (fibrosa) formata dalla sclera che al limbus diventa trasparente e costituisce la cornea

CONSENSO INFORMATO PER LA LASERVITREOLISI DEI CORPI MOBILI VITREALI

LA CATARATTA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

CHIRURGIA REFRATTIVA

Accesso alle nuove tecnologie: lenti intraoculari refrattive (toriche, multifocali, accomodative)

Stefano Miglior. Il Glaucoma ad angolo stretto/chiuso SMI

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

Chirurgia della Cataratta Dott. A. Scialdone

Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto

Gli impianti zigomatici nella terapia delle gravi atrofie dei mascellari

della Valvola Mitrale

CI SONO RISCHI O COMPLICAZIONI NELLA MASTOPESSI?

LA CATARATTA: CHIRURGIA E LASER QUALI LE TECNICHE MIGLIORI. Torino, 5 marzo Claudio Panico

Vi porgiamo un cordiale benvenuto presso il nostro Centro oculistico Baviera, AZB. Centro oculistico Baviera, AZB

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

MASTOPLASTICA ADDITIVA: AUMENTO DEL SENO

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

Assicurazione sociale per l impiego

STUDIO PEDROTTI MALATTIE DEGLI OCCHI DOMANDE FREQUENTI STRABISMO NELL ADULTO MIOPATIA DISTIROIDEA FRATTURA BLOW-OUT DELL ORBITA STRABISMO DEL MIOPE

ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/ Esercizi: lezione 03/11/2015

1. Limite finito di una funzione in un punto

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ STUDIO DI FUNZIONE

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

La chirurgia della Cataratta DR FABRIZIO CASPRINI

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive

I documenti di Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

Informazioni relative all intervento DI CATARATTA

I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l.

Appunti di restauro. Francesco Morante

NOTIZIE DAI REPARTI DI SONDALO E MORBEGNO

INFORMAZIONE E CONSENSO NELLA CHIRURGIA REFRATTIVA ESEGUITA CON LASER AD ECCIMERI

La Cheratocoagulazione Radiale

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

STAZIONE CENTRALE Cataratta Informazioni e consigli per i pazienti C.A.M.O. AMBULATORIO di chirurgia C.A.M.O. STUDIO OCULISTICO 1.

EMISSIONE FATTURE: LA STAMPA AVANZATA

HD vs SD: E già ora per l alta definizione?

RESIDENTI DI LUNGO PERIODO

Il Centro Ambrosiano Oftalmico

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

COMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio Come cambia il REA atteso se l'obbligazione sarà ancora in vita dopo le prime tre estrazioni?


CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

COMUNICATO STAMPA. E la prima apparecchiatura di questo tipo tra le strutture pubbliche in Italia, costata 1 milione di euro.

Il lavoro subordinato

POLIAGE GUIDA RAPIDA

CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M

IMPLANTOLOGIA. sono fatto così. come funziono I TUOI DENTI: BENESSERE E SALUTE

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Informativa intervento di cataratta approvata dalla SOI (Società oftalmologica italiana)

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI

BLEFAROPLASTICA LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP

Perché osservare le binarie ad eclisse

IAPB Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità Sezione Italiana IL GLAUCOMA

PRINCIPIO ESPLICATIVO DEL FUNZIONAMENTO DEI CILINDRI CROCIATI Prof. Luciano Pietropaolo

Dall italiano al linguaggio della logica proposizionale

Correttezza. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 10. A. Miola Novembre 2007

TERAPIA PARACHIRURGICA DEL GLAUCOMA. Dr. S. Santoro Dr. G. Colonna

Guida alla Pachimetria Corneale

Scritto da Perziani Venerdì 09 Dicembre :01 - Ultimo aggiornamento Sabato 10 Dicembre :26

Arnaldi Centinature S.N.C. di Arnaldi R. & C. Via Benessea, Cisano sul Neva (SV)

Definizione di ipovisione

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL

diagnostici durante il ricovero sono poco rilevanti. Viene eseguita una procedura di videotoracoscopia

4. Operazioni aritmetiche con i numeri binari

PASSI I dati sul tabagismo in Valle d Aosta. Elisa Francesca ECHARLOD DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

Lezioni di Matematica 1 - I modulo

Calcolare i Rendimenti di Titoli Obbligazionari a tasso fisso con flusso cedolare costante (tipo BTP)

Da oggi puoi dire addio ai tatuaggi a costi certi, scegli l esperienza di Laser Milano

Trattamenti al viso con il laser

Lampade per illuminazione esterna: Lampade a Induzione Lampade al Sodio Alta Pressione Lampade a Led

L ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7

ing. Domenico Mannelli Le banche dati: dal dato alla prevenzione

Condizione oculare in cui la potenza refrattiva dell occhio non è proporzionata alla distanza fra l apice corneale e la retina (lunghezza assiale)

Transcript:

LA CATARATTA La cataratta consiste in una perdita di trasparenza, parziale o totale, del cristallino, cioè di una lente del nostro occhio fondamentale per la focalizzazione dell immagine. CATARATTA BIANCA TOTALE Delle numerose cause che la possono comportare, la vecchiaia è senza dubbio la principale. La cataratta può tuttavia essere anche una patologia congenita o della primissima infanzia, legata a malattie metaboliche o ad altre patologie intrauterine, quali infezioni, difetti embriogenetici etc. Proporre in tale sede una classificazione è problematico data la essenzialità di tali appunti. Per quanto riguarda l etiologia possiamo classificarle in metaboliche (in particolare la diabetica), iatrogene (soprattutto da cortisone), traumatiche, complicate. La cataratta è la causa più comune di grave riduzione del visus della senescenza interessando oltre il 65% della popolazione entro la sesta decade di vita e ben il 95% dei soggetti di età superiore ai 65aa. E quindi ovvia l importanza di tale patologia in una società sempre più vecchia ma nella quale si invecchia sempre più tardi; una società nella quale il bene vista è sempre più impegnato in qualsiasi atto della nostra giornata: lavoro, svago, mobilità tutto è subordinato ad una qualità della vista non altrettanto determinante pochi decenni or sono. Il ricorso all intervento di cataratta, a tutt oggi l unica concreta terapia di tale patologia, appare riguardare un numero sempre maggiore di persone e sempre più precocemente, proprio per la necessità di qualità visiva. Il notevole miglioramento delle tecniche operatorie, della qualità dei materiali e delle apparecchiature impiegati, la riduzione dei tempi strettamente chirurgici ci consentono oggi il ricorso ad anestesie sempre meno importanti per il paziente, relegando, se non eccezionalmente, a lontano ricordo, le anestesie generali. Tali premesse ci consentono oggi di eseguire gli interventi in regime ambulatoriale. Ciò, come detto, grazie alla evoluzione delle tecniche operatorie che consentono oggi di effettuare l asportazione della cataratta e l inserimento del cristallino artificiale attraverso un taglio principale in genere compreso tra i 2 ed i 3 mm. Il ricovero vero e proprio è più spesso subordinato alla presenza di patologie generali (ad esempio cardiopatie, diabete etc.) che rendono più prudente una breve permanenza in ambiente ospedaliero. L intervento consiste nella asportazione del nucleo e della corticale del cristallino naturale, lasciando in sede la parte posteriore della capsula dello stesso, capsula che farà da supporto per il cristallino artificiale, la lente intraoculare che sostituirà l originale. 1

A differenza di quanto accadeva in passato, come detto, l intervento si esegue attraverso incisioni di dimensioni assai modeste del guscio esterno dell occhio, solitamente al livello della cornea. Si esegue poi l asportazione di parte della capsula anteriore del cristallino ed attraverso questa breccia si procede alla asportazione del nucleo e della corticale. Per eseguire il tutto attraverso incisioni così piccole nucleo e corticale vengono frantumati in frammenti e via via aspirati da uno strumento che emette ultrasuoni: il FACOEMULSIFICATORE. Tale apparecchio puo essere proposto con varie tecnologie (tra cui quella laser) ma il concetto è sempre lo stesso. E dunque da charire, se ce ne fosse ancora necessità, che la cataratta non si opera con il laser, inteso come raggio prodigioso che elimina il problema senza un vero e proprio atto chirurgico. INTERVENTO DI FACOEMULSIFICAZIONE Sempre grazie alla evoluzione tecnologica, i cristallini artificiali sono oggi pieghevoli e possono essere introdotti all interno dell occhio, grazie a speciali iniettori, in tagli di minime dimensioni (2-3 mm), per poi aprirsi all interno della capsula. 2

CRISTALLINO ARTIFICIALE POSIZIONATO NEL SACCO CAPSULARE CRISTALLINO ARTIFICIALE PIEGHEVOLE 3

Al contrario, fino a 15-20 aa or sono, la cataratta si estraeva in modo monolitico attraverso incisioni di 7-8 mm, dimensioni necessarie anche per l introduzione dei cristallini artificiali, allora non pieghevoli. Tale tecnica, detta EXTRACASPULARE, cui dobbiamo ancora oggi fare ricorso in casi eccezionali, è per certi versi più agevole in una cataratta molto avanzata, con nucleo molto duro, monolitico, che viene asportato fondamentalmente tutto d un pezzo. ESTRAZIONE EXTRACAPSULARE Nella facoemulsificazione, al contrario, è preferibile che il nucleo non sia molto indurito. In tal modo l energia ultrasonica necessaria per la frammentazione sarà minore, diminuendo il rischio di possibili danni alle altre strutture dell occhio. E questo il motivo per cui in passato, ai fini dell intervento, si consigliava che la cataratta maturasse molto mentre oggi, in apparente contraddizione, si consiglia esattamente il contrario. Una volta operata, la cataratta non si riforma! Tuttavia, la parete posteriore del sacco capsulare può, con una certa frequenza, tendere ad opacizzarsi nei mesi o negli anni successivi all intervento con un conseguente peggioramento visivo del tutto paragonabile a quando si ha la cataratta. Tale situazione è stata definita, in passato, CATARATTA SECONDARIA. Non si tratta, come detto di una vera cataratta e non si tratta di una opacizzazione del cristallino artificiale. La opacità della capsula posteriore può essere disintegrata con il raggio LASER (YAG LASER) in modo ambualtoriale ed in pochi secondi. Il termine CATARATTA SECONDARIA ha così favorito la disinformazione secondo la quale la cataratta possa essere operata solo con il laser, in pochi secondi e fuori dalla sala operatoria, fatto che come abbiamo visto non corrisponde alla realtà. Le complicanze della cataratta sono oggi solitamente assai modeste potendosi attestare, in mani esperte, tra il 2 ed il 4% degli interventi. Complicanza non significa necessariamente perdita della vista ma rappresenta un evento la cui gravità può variare da stati che non comportano al paziente alcun problema soggettivo a stati di deficit funzionale permanente, fino ad arrivare, nei casi più gravi, per fortuna rarissimi al giorno d oggi, alla perdita anatomica dell occhio. E possibile che tali complicanze rendano necessario, nel tentativo di risolverle o di limitarle, altri interventi successivi, naturalmente di carattere diverso da quello in oggetto. 4

Non sono inoltre da considerare complicanza la necessità di utilizzare, dopo l intervento, una correzione ottica per ottimizzare la funzione visiva, come pure un senso di eccessiva luminosità o la percezione delle cosiddette mosche volanti. Dr Marco Martelli Direttore della U.O.C. di Oculistica Ospedale Sandro Pertini ASL ROMA/B 5