...NEL MODO IN CUI IO IMPARO



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Istituto Comprensivo Bonaccorso da Montemagno - Quarrata (PT) Istituto Comprensivo - Montale (PT) Istituto Comprensivo Frank-Carradori - Pistoia Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Casalguidi (PT)...NEL MODO IN CUI IO IMPARO Progetto di ricerca-azione per la prevenzione ed il recupero di alunni con DSA Prof., se non riesco a imparare nel modo in cui tu insegni, potresti insegnare nel modo in cui io imparo? SOGGETTI PROPONENTI Istituto Comprensivo Bonaccorso da Montemagno - Quarrata (PT) Istituto Comprensivo - Montale (PT) Istituto Comprensivo Frank-Carradori - Pistoia Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Casalguidi (PT) ANALISI DELLA SITUAZIONE: I PROBLEMI ATTUALI L'attenzione rivolta a partire dalla Legge 170/2010 ai DSA prevede una sempre maggiore consapevolezza delle istituzioni scolastiche nei confronti dei disturbi specifici dell'apprendimento che interessano un numero di alunni in costante crescita, anche grazie all'azione specifica di rilevazione effettuata. Situazioni scolastiche che prima potevano facilmente sfociare nell insuccesso e nell abbandono precoce, possono oggi trovare una risposta adeguata e capace di dare risposte didattiche ed educative all altezza delle problematiche presenti. In tale prospettiva, i nostri Istituti aderiscono alle rilevazioni SCOLEDI previste da un apposito protocollo d'intesa che coinvolge anche altri istituti della provincia di Pistoia e che permettono di evidenziare situazioni di criticità già al termine della seconda classe della scuola primaria. Nel corso di tali rilevazioni vengono raccolti ed analizzati molti dati: si evidenziano casi di DSA già conclamati, per i quali si attivano i protocolli adottati dalle nostre scuole; si escludono per il momento per moltissimi alunni la presenza di tali problemi; si evidenzia infine una zona grigia, una larga fetta di alunni, che viene quantificata anche in percentuali a due cifre, i quali non presentano risultati tali da poter rientrare tra gli alunni che necessitano di immediato approfondimento, ma presentano comunque difficoltà nella 1

letto-scrittura o nel calcolo che, nel corso della carriera scolastica, rientreranno grazie agli interventi didattici, oppure che si accentueranno fino a configurarsi come veri e propri casi di DSA. L azione di diagnosi attivata attraverso il protocollo SCOLEDI è utilissima in quanto riesce ad attivare interventi precoci nel momento in cui questi possono essere più efficaci; lascia invece scoperta una potenziale larga fetta di popolazione scolastica che manifesterà successivamente il problema o per la quale questo è ancora difficilmente identificabile. Purtroppo, però, si assiste in maniera sempre più frequente all'emergere di difficoltà riferibili all'ambito dei DSA anche in anni successivi della scuola primaria e addirittura durante il percorso della scuola secondaria, anche perché gli studenti provengono da realtà diverse, in alcuni casi attuano forme di compensazione che mascherano il disturbo e numerose famiglie non hanno sufficiente consapevolezza della natura delle difficoltà e finiscono per sottovalutare le indicazioni che provengono dalla scuola. Nella nostra esperienza scolastica, sono purtroppo un numero significativo gli alunni che vengono certificati con DSA nel corso della scuola secondaria. Difficoltà già segnalate nel corso della scuola primaria, ma che non hanno trovato nella famiglia il necessario coraggio e gli strumenti per essere approfondite, esplodono poi con l arrivo nella scuola secondaria, a causa del deciso salto qualitativo e quantitativo degli apprendimenti richiesti. Di fronte a risultati scolastici molto scadenti e le successive segnalazioni della scuola, le famiglie si attivano per avviare l iter della diagnosi e della certificazione; il percorso produce però un gap temporale significativo producendo un ritardo nell intervento considerevole, al punto talvolta di perdere interi anni scolastici negli accertamenti. FINALITA Per questi motivi riteniamo fondamentale prevedere momenti successivi di analisi e rilevazione accompagnati da una necessaria formazione di tutti gli insegnanti, anche di coloro che si potrebbero ritenere marginalmente coinvolti nell'affrontare queste particolari e specifiche problematiche. Istituire un occasione di rilevazione generalizzata dei DSA all inizio della scuola secondaria potrebbe essere un importante momento di verifica dell andamento di quella zona grigia di alunni che hanno manifestato difficoltà nella letto-scrittura e nel calcolo, ma non sono rientrati nei parametri della precedente rilevazione della classe seconda. Avere gli strumenti per progettare un intervento mirato già all inizio del ciclo della scuola secondaria, potrebbe mettere in condizione molti alunni di affrontare più facilmente il percorso di studi verso il diploma. L'obiettivo fondamentale, condiviso dai 4 istituti, è quello di creare un ambiente di apprendimento inclusivo, attento ai bisogni dei singoli e capace di dare risposte competenti e didatticamente efficaci.. 2

DESTINATARI ISTITUTO COMPRENSIVO CLASSI PRIME a.s. 14/15 (ipotesi) DOCENTI (PRESUNTI) ALUNNI (PRESUNTI) Istituto Comprensivo Bonaccorso da Montemagno - Quarrata (PT) 5 34 120 Istituto Comprensivo Montale (PT) 4 31 101 Istituto Comprensivo Frank-Carradori - Pistoia 4 30 90 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Casalguidi (PT) 5 36 135 TOTALE 18 131 446 AZIONI DA REALIZZARE 1. Test di rilevazione: individuazione degli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado con difficoltà di lettura, scrittura e calcolo che si discostano significativamente dai valori medi di riferimento, attraverso test standardizzati appositamente predisposti. Grazie alla collaborazione di consulenti esperti nella diagnosi dei DSA, vengono individuate batterie di test idonei all individuazione di casi da approfondire per l età della prima secondaria. I test sono individuati, o appositamente approntati, con lo scopo di essere somministrabili e valutabili direttamente dai docenti, grazie ad una formazione di base. Tali test non hanno valore diagnostico ma ricognitivo rispetto a situazioni particolarmente deficitarie che presentano tratti riconducibili ai DSA. A tale scopo i docenti delle classi vengono formati alla somministrazione e interpretazione dei test adeguata a poter individuare casi che necessitano di approfondimento specialistico. Tale rilevazione sarà effettuata il prima anno sotto la supervisione degli esperti coinvolti e negli anni successivi autonomamente dalle scuole sotto la supervisione del proprio referente per i DSA e del GLI. Alla formazione iniziale seguirà la fase di valutazione dei risultati eseguita per il primo anno collettivamente tra i docenti delle classi sotto la supervisione dell esperto, in modo da sperimentare correttamente le basi teoriche acquisite. Alle famiglie degli alunni i cui risultati dei test suggeriscano la necessità di approfondimento specialistico, la scuola provvederà ad organizzare un incontro con il referente DSA della scuola che illustrerà alla famiglia i risultati del test effettuato, il valore non diagnostico di tale test invitando le famiglie ad attivarsi per un consulto specialistico, fornendo anche eventuali indicazioni pratiche nel caso queste venissero richieste. 2. Formazione per aree disciplinari: fornire ai docenti delle classi adeguata formazione per rilevare e approfondire le difficoltà di apprendimento; coinvolgere tutti i docenti nella sperimentazione di interventi didattici adeguati agli stili cognitivi e alle difficoltà di apprendimento individuate. 3

I docenti, suddivisi in gruppi coincidenti con le aree disciplinari, riceveranno una formazione specialistica di sei ore per realizzare interventi didattici mirati al trattamento dei disturbi DSA. Nel corso degli ultimi anni si è avuta una progressiva diffusione nella scuola della conoscenza della problematica DSA in termini legislativi e di intervento didattico generale. Le specifiche declinazioni di tali indirizzi generali nelle prassi didattiche disciplinari sono invece ancora tutt oggi oggetto di sperimentazione e di studio scientifico. Appare quindi fondamentale, in questa fase storica di messa a punto degli interventi didattici per i DSA, offrire ai docenti occasioni di confronto disciplinare sulla messa a punto degli interventi, sotto la guida di un esperto che possa dare indicazioni operative adeguate al contesto scolastico. 3. Consulenza: attivare forme personalizzate di consulenza didattica rivolte agli alunni con DSA e ai loro genitori; proporre alle famiglia un eventuale adeguato percorso diagnostico; redigere un protocollo comune ai quattro istituti per l accoglienza, la rilevazione, il monitoraggio e gli interventi didattici rivolti agli alunni con DSA. Le famiglie che si trovano ad affrontare la problematica dei DSA si sentono inizialmente spiazzate e senza gli strumenti adeguati ad affrontare il problema. Il progetto vorrebbe dotare le scuola di un protocollo di accoglienza e intervento scientificamente adeguato a disposizione di famiglie e insegnanti. L attività di consulenza ha poi il compito di dare alle famiglie la possibilità di trovare all interno della scuola figure competenti in grado di dare risposte ai molto dubbi e interrogativi che si trovano ad affrontare. Tale consulenza non può sostituire la consulenza dell esperto, ma può essere fondamentale in una fase iniziale di conoscenza del problema ad indirizzare correttamente le famiglie, sostenere il loro sforzo di adattamento ed indirizzarle verso un percorso di adeguato per affrontare il problema. Per la realizzazione del progetto è necessario: 1. La consulenza di un esperto nella fase iniziale di costruzione di un sistema di rilevazione delle difficoltà di apprendimento e interpretazione dei dati, tale da permettere alle scuole, negli anni successivi, di procedere autonomamente. 2. Il supporto di specialisti delle aree disciplinari relative al percorso di formazione che dovrà intendersi come percorso di ricerca-azione il cui obiettivo è la sperimentazione di metodologie didattiche adeguate alle diverse tipologie di DSA. 3. Le scuole valuteranno la possibilità di attivare azioni a favore di studenti e famiglie anche avvalendosi dell'apporto specifico di associazioni impegnate nell'ambito di riferimento. METODOLOGIA Le innovazioni didattiche sperimentate attraverso il progetto dovranno diventare patrimonio condiviso da tutti i docenti della scuola; a tale scopo saranno attivati con cadenza periodica gruppi di lavoro all'intero dei dipartimenti. Anche le prove di rilevazione proposte alle classi prime nel mese di settembre si configureranno come prove d'ingresso e, come tali, da considerarsi all'interno dell'attività ordinaria dei docenti; riteniamo che solo agendo in questa direzione la didattica speciale perderà il suo carattere di straordinarietà e diventerà progressivamente "normale". Le scuole aderenti al progetto di impegnano anche a definire e condividere un protocollo di accoglienza e individuazione degli alunni con DSA nella scuola secondaria di primo grado. Di tale protocollo farà parte anche la modalità di comunicazione alle famiglie degli esiti dei test di rilevazione 4

e altri strumenti per far emergere il grado di consapevolezza e le eventuali difficoltà delle famiglie nel gestire lo studio domestico dei figli. MONITORAGGIO E VERIFICA Un team composto dai rappresentanti degli istituti e gli specialisti coinvolti coordinerà le fasi attuative del progetto mettendo a punto i materiali utili per la somministrazione dei test e la loro valutazione. Al termine di ogni azione prevista il gruppo di lavoro monitorerà l andamento di quanto realizzato provvedendo a riorientare le azioni successive sulla base dei dati e delle valutazioni emerse. 5