INIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
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1 INIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA Premessa Compiti della scuola A livello di classe scuola dell infanzia scuola primaria scuola secondaria di primo grado Accogliere gli alunni con disturbi specifici dell apprendimento in tutti gli ambienti scolastici Atteggiamento dell insegnante Gli strumenti compensativi Le misure dispensative Didattiche interattive e collaborative Performance dell alunno Valutazione
2 INIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PREMESSA Il Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) si manifesta in età scolare come una difficoltà di lettura, scrittura e processamento matematico. Tali abilità non possono essere svolte in modo corretto e fluente per una difficoltà di automatizzazione dei processi di lettoscrittura e calcolo. Il DSA si manifesta in assenza di disturbi sensoriali, cognitivi, neurologici, relazionali (OMS). I disturbi specifici di apprendimento, anche se non sono usualmente considerati situazioni di handicap, richiedono interventi didattici e valutazioni specialistiche, al fine di consentire una formazione adeguata dell alunno e lo sviluppo delle sue potenzialità. Un intervento precoce e specifico, già nelle prime fasi di apprendimento della lettura e della scrittura, è quello che apporta i maggiori benefici, mentre una diagnosi tardiva o interventi inadeguati provocano spesso conseguenze a livello psicologico, sociale e, in futuro, anche lavorativo. La dislessia, e più in generale i disturbi specifici di apprendimento, sono un fenomeno diffuso di cui solo recentemente si sta acquistando consapevolezza, che si manifesta principalmente a scuola: questo permette di delimitare più nettamente il campo e di attivare tutte le risorse di innovazione e ricerca possibili in un ambiente quale la scuola, che ha come finalità l apprendimento per tutti. Al centro dell attenzione e dell intervento ci sarà l integrazione scolastica dell alunno con DSA come persona nella globalità dei suoi bisogni, delle sue caratteristiche e delle sue potenzialità.
3 COMPITI DELLA SCUOLA Il compito della scuola varia in relazione all età dell alunno. Alcune difficoltà permangono per tutto il percorso scolastico, altre si attenuano o si modificano. E quindi essenziale che in tutti gli ordini scolastici si attuino strategie didattiche flessibili, utili all alunno con DSA e alla realtà del gruppo classe comunque eterogeneo. Nello specifico: a livello di classe Rilevazione del problema specifico di apprendimento con strumenti preferibilmente oggettivi e standardizzati. Segnalazione del problema alla famiglia per attivarla ad ottenere una certificazione specialistica. Una volta acquisita la segnalazione diagnostica di DSA, va steso un piano didattico personalizzato che tenga in considerazione le necessarie misure dispensative e compensative per una buona riuscita del progetto scolastico di intervento. Valutazione degli apprendimenti che tenga conto della difficoltà specifica dell apprendimento. Documentazione scolastica. Per i vari livelli e gradi di scuola si prevedono misure educative e didattiche di carattere più specifico. In particolare Scuola dell infanzia L intervento va attuato nell ottica della prevenzione e dell eventuale segnalazione precoce: Osservare tutti gli alunni, ponendo attenzione a quei segnali di rischio che possano in seguito trasformarsi in un disturbo specifico di apprendimento (difficoltà a livello fonologico e metafonologico, problemi di linguaggio, difficoltà di copia di un modello, disordine nello spazio del foglio, difficoltà di memoria ed attenzione, difficoltà nella motricità fine, nella ripetizione di sequenze ritmiche). Proporre a tutti gli alunni attività per svilupparne il potenziamento delle capacità fonologiche e metafonologiche, di percezione uditiva, di allenamento all ascolto.
4 Attivare uno screening con questionari osservativi per l individuazione precoce dei DSA. 1 Nei successivi ordini si scuola si realizza l intervento nell ottica della rilevazione del disturbo e del suo contenimento per ridurre al minimo i disagi e le difficoltà: Scuola primaria 2 Nelle prime fasi dell apprendimento è determinante: Prevedere interventi specifici di abilitazione e di potenziamento. Stimolare strategie immediate di compenso. Nell ultimo biennio è invece opportuno: Incrementare le strategie di compenso. Introdurre gli strumenti compensativi. Attuare eventuali misure dispensative necessarie. Scuola secondaria di primo grado 3 Evitare esercizi ripetitivi per il recupero degli errori. Favorire l uso autonomo delle strategie di compenso. Permettere l uso di strumenti compensativi. Attivare eventuali misure dispensative necessarie. 1 In allegato il questionario IPDA 2 In allegato il modello del Piano Personalizzato. 3 Ibid
5 ACCOGLIERE GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO IN TUTTI GLI AMBIENTI SCOLASTICI Atteggiamento dell insegnante Si può considerare un elemento fondamentale, ancor prima delle strategie didattiche e dell organizzazione. Essere in un ambiente accogliente, nel senso più profondo del termine, con insegnanti che accettano spontaneamente, con normalità, le differenze individuali, che sanno sorridere agli errori, che sanno aspettare ed avere pazienza, che rinforzano e cercano strategie per far migliorare, motiva al meglio. Avere compagni che aiutano e non gareggiano per il primo posto, ma cooperano per ottenere tutti il massimo, motiva al meglio. Gli strumenti compensativi Sono costituiti da quegli strumenti che permettono di ridurre la difficoltà funzionale derivante dal disturbo. Per gli alunni dislessici, il computer è oggi uno strumento compensativo tra i più importanti ed efficaci, utilizzabile in modo flessibile per rispondere a diverse situazioni problematiche. È quindi utile e necessario che questi alunni vengano avviati precocemente all uso di questo strumento. Con un normale programma di videoscrittura, dotato di correzione ortografica, si offre all alunno con problemi di disortografia la possibilità di individuare rapidamente molti errori ortografici. I problemi relativi alla qualità grafica del testo (disgrafia) possono essere superati con un normale programma di videoscrittura che permette di rileggere il testo prodotto. L uso della sintesi vocale applicata al computer: usata come eco di scrittura (il computer pronuncia le parole man mano che vengono scritte) permette agli alunni con disortografia di ricevere un feedback di controllo particolarmente potente perché sfrutta contemporaneamente più canali sensoriali differenti (vista e udito). La sintesi vocale può essere usata anche come un supporto alla lettura per migliorare la comprensione del testo scritto: anche in questo caso i risultati sono migliori se l informazione sonora è associata ad un controllo visivo (ad esempio, appare sul video la parola evidenziata che in quel momento viene pronunciata dalla sintesi).
6 Inoltre si ottengono risultati positivi favorendo : Registrazioni audio degli argomenti di studio: l alunno dovrà essere opportunamente stimolato a registrare le lezioni e aiutato nello studio degli schemi e grafici L utilizzo di audiolibri di narrativa. I ragazzi dislessici possono accedere gratuitamente ai servizi di libro parlato organizzati per gli utenti non vedenti che offrono una scelta di titoli di letteratura per ragazzi, compresi i più recenti best seller, con registrazioni di ottima qualità. In caso di discalculia (difficoltà di calcolo) si possono superare molti problemi esecutivi con l uso di una semplice Tavola pitagorica Calcolatrice L utilizzo di questi strumenti compensativi varia per età, scolarità e gravità del disturbo; l obiettivo non è solo quello di compensare il deficit, ma più in generale di promuovere l autonomia cognitiva, personale e soprattutto l apprendimento. Quando si parla di AUTONOMIA nei ragazzi dislessici la si intende nel senso di indipendenza, libertà d agire e di pensare La mancanza di autonomia nell apprendimento è uno dei maggiori problemi da affrontare, in quanto è causa di disistima e spesso finisce per compromettere il successo formativo. Per raggiunger l autonomia formativa occorrono: 1. Adeguati strumenti compensativi. 2. Buona motivazione. 3. Un ambiente favorevole. L informatica offre alcune risposte a tutti i livelli sopraccitati. Le ragioni che hanno reso possibile un tale successo sono diverse, le principali sono: velocità, memoria, estetica, riproducibilità, rielaborabilità, reperibilità.
7 Le misure dispensative Nei confronti degli alunni dislessici è necessario che gli insegnanti valutino con attenzione le consegne didattiche e le rapportino sempre alle difficoltà degli alunni stessi. C è il rischio che il problema specifico, se non adeguatamente affrontato, investi anche le aree dell apprendimento che non sono assolutamente compromesse con effetti nefasti anche sulla personalità di questi alunni e, in generale, sul loro rapporto con la scuola. L atteggiamento attento e responsabile dell insegnante rappresenta sempre la migliore garanzia per ridurre gli esiti del disturbo. È necessario: mantenere lo stampato maiuscolo finché l alunno non abbia acquisito la sicurezza in tutti i gruppi consonantici (il passaggio al corsivo non deve essere obbligatorio); evitare la lettura ad alta voce in classe o organizzarla in modo che non venga vissuta come una frustrazione; evitare la sottolineatura degli errori per i rischi che questi permangano a causa del rinforzo visivo; evitare la copiatura di lunghi testi alla lavagna; svolgere costantemente il controllo dei compiti scritti dall alunno sul diario; evitare la dettatura di testi che dovranno poi essere usati come materiale di studio, consegnare piuttosto delle schede, chiare e ben strutturate, sulle quali l alunno possa studiare dato che non potrà farlo sui propri appunti o su dettati; aiutare l alunno ad organizzare il proprio studio: selezionare i contenuti del testo da studiare, individuare pochi concetti chiave in relazione tra loro; utilizzare mappe concettuali e associare mediatori visivi sia nella fase di comprensione degli argomenti sia per lo studio individuale; personalizzare il lavoro da svolgere a casa considerando che per l alunno con DSA certe attività richiedono tempi di gran lunga maggiori; dispensare, ove è necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta e adottare una didattica di tipo orale con supporti visivi e uditivi; rispettare i tempi di apprendimento. selezionare in modo oculato i contenuti delle materie, privilegiando i concetti alla quantità dei contenuti. I libri di testo il più delle volte sono troppo ampi e sottintendono molte concettualità dandole per scontate. Essere consapevoli dell importanza di motivare e coinvolgere gli alunni, senza creare un vizioso circuito spiegazione studio interrogazione voto; non essere avari di gratificazioni ed usare il rinforzo come strumento usuale;
8 favorire occasioni di conversazione nelle quali sia possibile parlare delle proprie difficoltà e delle proprie diversità; mostrare di apprezzare l impegno, gratificando quando è il caso; Performance dello studente Gli studenti variano enormemente nella loro capacità di rispondere in differenti modalità. Ad esempio, gli alunni variano nella loro abilità di dare spiegazioni orali, partecipare ad una discussione, scrivere lettere e numeri, scrivere paragrafi, disegnare oggetti, fare lo spelling, lavorare in ambienti rumorosi, leggere, scrivere o parlare in modo veloce. Inoltre, gli alunni variano nella loro abilità di processamento delle informazioni presentate in formati visivi o audio. I seguenti adattamenti coinvolgono le diverse modalità di ricezione ed espressione che possono essere usate per rafforzare la performance degli alunni: CAMBIARE LA MODALITA DI RISPOSTA. Per gli alunni che hanno difficoltà nella risposta motoria fine ( come ad esempio nella calligrafia), la modalità di risposta può essere cambiata attraverso il sottolineare, lo scegliere tra risposte multiple, il selezionare e il marcare la risposta corretta. Agli stessi alunni può essere dato dello spazio in più per scrivere la risposta nel foglio di lavoro o si può dare loro l opportunità di rispondere alla lavagna in modo individuale. CONSEGNARE UNO SCHEMA DELLA LEZIONE. Uno schema può aiutare alcuni alunni a seguire la lezione con successo e a prendere appunti appropriati. In più, uno schema aiuta gli alunni a vedere l organizzazione del materiale e a fare domande pertinenti e al giusto momento. INCORAGGIARE L USO DI MAPPE CONCETTUALI. Utilizzate sia nelle discipline scientifiche che in quelle umanistiche, rappresentano le informazioni e le idee coinvolgendo sia le funzionalità logico-relazionali che quelle immaginifico - creative; rappresentano il pensiero nella loro dinamicità, nel suo dispiegarsi, nelle sue associazioni; aiuta a sviluppare le associazioni fra idee simili, quindi favorisce il transfer; se organizzate in classe, a coppie o in piccoli gruppi, coinvolgendo direttamente gli alunni possono diventare un prezioso momento di confronto cooperativo, dove costruire conoscenza condivisa. POSIZIONARE L ALUNNO VICINO ALL INSEGNANTE. Gli studenti con disturbo dell attenzione possono essere messi vicino all insegnante, la lavagna, l area di lavoro e lontano dai suoni distraesti. INCORAGGIARE L USO DI CALENDARI PER LE VALUTAZIONI. RIDURRE L ATTO DI COPIARE INCLUDENDO INFORMAZIONI ED ATTIVITA IN OPUSCOLI O FOGLI DI LAVORO. FAR GIRARE I FOGLI A RIGHE PER MATEMATICA. I fogli a righe possono essere girati verticalmente per aiutare gli alunni a mettere nelle colonne appropriate mentre risolvono problemi matematici.
9 USARE SUGGERIMENTI PER DENOTARE GLI ITEM PIU IMPORTANTI. Asterischi o puntini possono denotare problemi o attività che contano di più nella valutazione. Questo aiuta l alunno ad organizzare bene il tempo durante le prove di valutazione. CREARE FOGLI DI LAVORO GERARCHICI. L insegnante può costruire fogli di lavoro con problemi arrangiati in senso gerarchico dal più facile al più difficile. Il successo immediato aiuta l alunno ad iniziare il lavoro. PERMETTERE L USO DI AUSILI DIDATTICI. Strisce di lettere o numeri per aiutarli a scrivere correttamente. Linee di numeri, tavole pitagoriche, calcolatrici aiutano gli alunni nel conteggio una volta che hanno capito e scelto l operazione matematica. MOSTRARE ESEMPI DI LAVORO. USARE L APPRENDIMENTO MEDIATO TRA PARI. INCORAGGIARE LA CONDIVISIONE DEGLI APPUNTI. Valutazione E fondamentale che nella valutazione si sappiano sempre separare gli obiettivi oggetto della singola verifica dalle competenze strumentali di tipo generico. L alunno con DSA non ha bisogno di sconti, ma di una valutazione formativa che sappia davvero verificare le competenze acquisite e far emergere gli apprendimenti che, nonostante le difficoltà, vengono raggiunti. Si consiglia di : Preferire in generale le prove orali al posto di quelle scritte Nelle prove scritte accertarsi, con un breve colloquio iniziale, che tutte le consegne siano state davvero comprese. Può essere utile anche un analogo colloquio finale per capire se le risposte sono consapevoli Predisporre verifiche con testo chiaro graficamente Gli strumenti compensativi usati abitualmente nelle attività didattiche verranno impiegate senza restrizioni anche nelle verifiche e negli esami (nota MIUR prot. N del 1 marzo 2005; C.M. n. 51 del 20 maggio 2009).
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO
TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TEL. 0871. 961126-961587 FAX 0871 961126 EMAIL CHIC81300T@ISTRUZIONE.IT CHIC81300T@PEC.ISTRUZIONE.IT WWW.ISTITUTOCOMPRENSIVOTOLLO.IT CHIC81300T COD. FISC. 80003000694 A. S. 2013
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