Audizione annuale presso l Autorità per l energia elettrica e il gas
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1 Audizione annuale presso l Autorità per l energia elettrica e il gas Roma, 19 Settembre 2012 GDF SUEZ Energia Italia SpA Intervento di Luca Valerio Camerano Senior Vice President di GDF SUEZ Energia Italia SpA GDF SUEZ Energia Italia S.p.A. Via Orazio, , Roma, Italia Tel, Fax C.F./P.I. n iscr. Reg. Imprese di Roma REA n Capitale Sociale ,00 i.v. Società sottoposta all attività di direzione e coordinamento di GDF SUEZ S.A. ai sensi dell art bis.
2 Premessa Signor Presidente, Signori Componenti del Collegio, Direttori e Funzionari presenti, desidero innanzitutto ringraziare questa Autorità per l attenzione verso le osservazioni e le proposte degli operatori ed auspicare che il confronto costruttivo tra il regolatore ed i soggetti regolati continui ad essere intenso e proficuo. La collaborazione ad ogni livello, nel rispetto del ruolo e dell autonomia di ciascuno, è essenziale per affrontare le sfide che il difficile contesto economico ci pone di fronte e per salvaguardare e sviluppare i mercati dell energia, a beneficio ultimo dei consumatori e del paese. Il gruppo GDF SUEZ in Italia e gli investimenti nel settore energetico Il Gruppo GDF SUEZ è uno dei principali leader mondiali del settore dell energia e dei servizi. GDF SUEZ ha investito molto e continua ad investire in Italia, con ambizioni di crescita per consolidarsi tra i primi operatori energetici, continuando a credere in questo mercato nonostante le crescenti difficoltà e le complessità. È fondamentale per il bene del paese che il contesto nazionale sia in grado di attrarre e mantenere gli investimenti nazionali ed internazionali e il contesto normativo e regolatorio rappresentano un elemento fondamentale di questa valutazione: stabilità e chiarezza delle regole sono presupporti essenziali per ogni investimento sia infrastrutturale sia commerciale. La normativa primaria e la regolazione dovrebbero infatti cercare, in un contesto già di per sé estremamente difficile da interpretare e prevedere, di dare agli operatori qualche certezza in più, e mai in meno, per meglio orientare le proprie scelte di investimento. Relazione Annuale e Piano Strategico dell Autorità Desidero manifestare anche il nostro apprezzamento per la Relazione Annuale, che rappresenta un momento importante di analisi e riflessione sul settore energetico italiano. Si condivide in particolare l approccio orientato al mercato, alla concorrenza ed all efficienza dello stesso, rifiutando come dice lo stesso presidente la tentazione paternalistica di sostituirsi al mercato, ma anche affrontando in modo pragmatico le peculiarità e le imperfezioni del mercato energetico stesso, dove l intervento della regolazione è fondamentale proprio per la salvaguardia del mercato stesso nel medio e lungo termine. Si apprezza inoltre l attenzione riservata a due driver molto importanti dell evoluzione del settore energetico: 1) il processo di integrazione europea, a cui il sistema italiano dovrà inevitabilmente adeguarsi, in modo efficiente e coerente alle proprie peculiarità 2) l evoluzione dei mercati verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale, con la consapevolezza però che la sostenibilità ambientale dovrà necessariamente tener conto, soprattutto nel difficile scenario macroeconomico attuale, della sostenibilità economica degli obiettivi e delle strategie messe in atto 2
3 Si tratta di un approccio ben riflesso anche nel Piano Strategico dell Autorità, e vorrei infatti richiamare e commentare brevemente nel mio intervento proprio le 6 linee strategiche delineate in tale Piano, che in linea di principio sono certamente condivisibili: 1) Lo sviluppo selettivo delle infrastrutture energetiche 2) La transizione verso un nuovo di paradigma di mercato all ingrosso dell energia elettrica 3) Attuazione di una regolazione del settore del gas naturale in grado di coniugare sicurezza e mercato 4) Capacitazione (empowerment) del consumatore 5) L enforcement come strumento per una migliore regolazione 6) Una regolazione semplice e di qualità 1) Lo sviluppo selettivo delle infrastrutture energetiche Condividiamo la necessità di promuovere gli investimenti realmente necessari al sistema, privilegiando l efficacia e l efficienza degli stessi, al fine di destinare al meglio le limitate risorse disponibili. Promozione dello sviluppo di stoccaggi gas di punta In tale ottica riteniamo che siano da annoverare tra le infrastrutture prioritarie per il mercato energetico, sia gas che elettrico, gli stoccaggi gas. Si ritiene importante ribadire la necessità di una regolazione incentivante gli investimenti nello stoccaggio da parte di nuovi soggetti entranti in questa attività, a beneficio di un offerta di servizi di modulazione più ampia e diversificata rispetto ad oggi. In modo particolare è necessario che siano premiati gli investimenti in progetti con buone prestazioni di erogazione e immissione di punta giornaliera, in linea con il fabbisogno del sistema italiano Gas, come dimostrato anche da quanto si è verificato a febbraio 2012 in condizioni di freddo eccezionale in tutta Europa. Importanza dello stoccaggio gas anche per i CCGT Evidenziamo come i servizi di modulazione gas siano necessari soprattutto per le forniture domestiche ma anche per le forniture di gas al comparto termoelettrico. È ben noto infatti che le centrali CCGT oggi non sono più utilizzate come baseload o mid-merit ma sempre più come centrali di punta e come servizio di modulazione e riserva per la crescente produzione rinnovabile. Pertanto il loro consumo di gas è molto più discontinuo ed imprevedibile e quindi servizi di stoccaggio e modulazione efficienti e competitivi potrebbero contribuire significativamente a ridurre il costo delle forniture gas ai termoelettrici e quindi anche il prezzo dell energia elettrica prodotta. È quindi opportuno che i CCGT possano beneficiare sia di risorse di stoccaggio ad essi dedicate sia di servizi innovativi ed aciclici. 3
4 Massimizzazione dell utilizzo dei CCGT esistenti per fornire riserva e modulazione Sempre relativamente alla selettività degli investimenti che la regolazione dovrebbe promuovere, riteniamo che, proprio per una ragione di efficienza e ottimizzazione, i servizi di flessibilità di cui vi è un fabbisogno crescente nel settore elettrico, data la forte penetrazione di fonti rinnovabili non programmabili ed intermittenti, debbano essere approvvigionati soprattutto massimizzando l utilizzo del moderno parco generazione CCGT già esistente in Italia. Il sistema elettrico italiano presenta oggi ampia disponibilità di riserva e di flessibilità grazie al parco di generazione esistente, frutto anche di ingenti investimenti attuati negli anni scorsi dagli operatori, che tutt oggi continuano ad investire soprattutto in interventi che rendono gli impianti esistenti, soprattutto CCGT, maggiormente flessibili. Questi sforzi vanno premiati e incentivati. Se è auspicabile la realizzazione di investimenti nella rete elettrica per risolvere le criticità ancora presenti in termini di rischio di congestioni, rimane molto meno comprensibile l utilità di effettuare investimenti in sistemi di accumulo, se non in casi particolari e localizzati e in ogni caso solo a valle di una fase di approfondimento e verifica attraverso pochi e limitati progetti pilota selezionate dall Autorità. Gli investimenti nelle reti non devono penalizzare singoli produttori o utilizzatori Ci duole segnalare peraltro che nel realizzare gli auspicati investimenti sulla rete elettrica Terna spesso genera ulteriori danni economici a singoli operatori termoelettrici che si trovano nell impossibilità di utilizzare il loro impianto per periodi anche lunghi, in una fase di mercato già molto depressa. È quindi necessario, oltre ad evitare ogni eventuale rischio di discriminazione tra i vari soggetti allacciati alla rete, che tali effetti vengano presi in considerazione e che vengano introdotti meccanismi di minimizzazione e ristoro dei danni subiti. Le osservazioni precedenti ci introducono al secondo tema del piano strategico: 2) La transizione verso un nuovo di paradigma di mercato all ingrosso dell energia elettrica Criticità del settore elettrico attuale Si condivide pienamente l analisi, fatta dell AEEG nel proprio piano strategico, del contesto in cui il settore elettrico oggi si trova: 1) il driver principale del cambiamento è stato, fino ad ora, il tumultuoso e non pianificato ne prevedibile sviluppo delle fonti rinnovabili incentivate (soprattutto nel caso del fotovoltaico che evidentemente è stato incentivato molto più del necessario ). Il cambiamento repentino del parco di generazione ha comportato modifiche importanti nelle modalità di funzionamento dei mercati, facendo emergere criticità che potrebbero arrivare a mettere a rischio la stessa sicurezza del sistema 4
5 2) A ciò si è sommata la perdurante crisi economica e il conseguente calo dei consumi elettrici soprattutto industriali, portando ad una situazione assai critica in termini di redditività, di rischio e di incertezze, il tutto incompatibile con investimenti, già fatti o futuri, assai ingenti ed aventi orizzonti di lungo termine. Urgenza di una maggiore remunerazione della capacita e dei servizi di riserva Ciò rende sempre più urgente una revisione delle modalità di funzionamento del mercato attuale, di tipo energy only e focalizzato sui mercati di breve termine day-ahead e intraday, al fine di introdurre: A) nuovi sistemi di remunerazione della capacità B) nuovi sistemi di remunerazione dei servizi di riserva È infatti necessario introdurre un nuovo paradigma di mercato basato su 3 gambe: energia, capacità, servizi A) Capacity Payment/Market: a regime (2017) e nel transitorio Gli obiettivi della normative e della regolazione relativa al cosiddetto capacity payment, in particolare come già espressi 10 anni fa dal decreto 379/2003, sono certamente condivisibili: 1) supporto di investimenti, aventi orizzonti molto lunghi come descritto in precedenza 2) mantenimento in esercizio efficiente della capacità produttiva esistente. Questa seconda finalità è diventata molto più importante della prima, almeno nel breve e medio termine, a causa del difficile contesto sopra descritto La delibera 98/11 ha delineato un nuovo sistema di capacity market a partire dal 2017 i cui effetti dipenderanno molto dalle regole applicative e dai parametri numerici, che purtroppo stentano ancora a chiarirsi, impedendo agli operatori qualsiasi previsione e pianificazione nel medio e lungo termine. È quanto mai urgente e non più procrastinabile un meccanismo che introduca soluzioni transitorie di remunerazione della capacità installata, soprattutto quella più flessibile, fin da subito e per il periodo precedente all entrata a regime del sistema delineato dalla 98/11 B) Remunerazione dei servizi di riserva In aggiunta ai sistemi di remunerazione della capacità finalizzati a garantire l adeguatezza del sistema elettrico nazionale, vanno migliorati e potenziati i sistemi di remunerazione dei servizi di riserva: remunerare i servizi fino ad ora non remunerati quali riserva primaria e riserva reattiva così da stimolare l offerta di una maggior quantità di questi servizi sempre più preziosi per il sistema maggiore segmentazione dei servizi forniti nel mercato MSD, premiando maggiormente la flessibilita degli impianti e introducendo anche mercati a termine della riserva 5
6 3) Attuazione di una regolazione del settore del gas naturale in grado di coniugare sicurezza e mercato Rischi di crisi gas : servono stoccaggi, meccanismi di mercato e coordinamento europeo La garanzia della sicurezza e della stabilità delle forniture di gas al Paese è certamente una priorità normativa, ma gli strumenti per garantire tale sicurezza, anche in casi estremamente eccezionali come a febbraio 2012, possono essere vari ed avere effetti molto diversi sul mercato e sugli operatori. Gli interventi da privilegiare dovrebbero a nostro avviso focalizzarsi soprattutto: 1) sullo sviluppo degli stoccaggi di punta e sulla massimizzazione del loro utilizzo 2) su strumenti di mercato anche di tipo demand-response, con valorizzazione di mercato della disponibilità a ridurre i propri consumi, per tutti i comparti 3) il tempestivo coordinamento europeo nell affrontare le situazioni di emergenza massimizzando le risorse disponibili a livello continentale ed evitando penalizzazioni tra un paese e l altro Mentre riteniamo che vadano superati strumenti obsoleti come il ricorso a vecchie centrali ad olio inquinanti e non flessibili che tramite sussidi in bolletta spiazzano le centrali a gas. Regolazione della materia prima gas (CCI) e contratti long term Un altro elemento importante di sicurezza e di stabilità nel medio e lungo termine, soprattutto per la clientela soggetta a tutela, è la corretta valorizzazione, in termini di regolazione della componente CCI, dei contratti di lungo termine. Tali contratti come tutti sanno continuano e continueranno ancora per molto tempo a rappresentare la grande maggioranza del gas commercializzato sul mercato italiano. Lo sviluppo del mercato spot del gas è infatti ad oggi ancora molto limitato rispetto ai volumi legati ai contratti long term ed ha portato nel tempo a segnali di prezzo anche molto competitivi, ma comunque legati a situazioni contingenti ed a dinamiche non prevedibili ad instabili. Le tempistiche di intervento sul fronte CCI devono essere attentamente calibrate, garantendo un congruo anticipo e senza strappi temporali o accelerazioni improvvise, in modo da permettere agli operatori una rinegoziazione a monte ed a valle dei molti contratti di compravendita che fanno riferimento a tale componente. In particolare, un ruolo assai rilevante è giocato dai processi di rinegoziazione con i grandi fornitori internazionali, che spesso vede come controparti società non soggette alla normativa europea e soggette all influenza di governi extra-ue. Regolazione delle componenti tariffarie e degli oneri generali In generale, è essenziale per il corretto funzionamento del mercato, sia tutelato che libero, che gli elementi di costo dipendenti dalla regolazione (tariffe per i servizi infrastrutturali ed oneri generali) siano: 6
7 Passanti nel mercato tutelato: le componenti regolate di prezzi di fornitura devono remunerare tutti i costi (operativi, finanziari, di investimento, ecc) e i rischi (morosità, contenziosi, errori di misura e allocazione, problemi di rete, ecc.) che il venditore sostiene nel servire tali clienti. Prevedibili e gestibili nel mercato libero: il venditore ed il cliente devono essere messi nelle condizioni di conoscere e prevedere le tariffe e gli oneri regolati che andranno a sostenere, in modo da poterli gestire in modo consapevole, secondo le proprie scelte commerciali, nel processo di offerta e contrattualizzazione. L improvvisa variazione o introduzione di nuove componenti (ad es. nuovi oneri generali) genera criticità sia negli operatori che nei clienti finali, con perdite, contenziosi e complessità gestionali. Ad esempio, l introduzione improvvisa della componente CVBL, ha generato tali criticità nel rapporto con i clienti e peserà molto sui produttori termoelettrici che avevano già venduto parte della loro produzione per il 2012 e il Incidenza dei costi fissi di trasporto gas per i produttori elettrici Anche la struttura tariffaria di alcuni servizi, come il trasporto del gas, andrebbe per certi aspetti rivista tenendo in considerazione le modifiche nell utilizzo del gas ai fini termoelettrici. Analogamente a quanto sopra evidenziato per quanto riguarda lo stoccaggio, la variazione delle modalità di consumo di gas da parte dei CCGT (consumo molto meno piatto, molto discontinuo) ha incrementato fortemente l incidenza unitaria dei costi fissi del trasporto gas sull elettricità prodotta, comportando una crescita del prezzo dell elettricità prodotta dai CCGT ed una loro minore competitività rispetto alle altre fonti. Le criticità nella gestione dei volumi e delle misure gas: 1) Positivo passo avanti sul settlement gas La scrivente esprime il proprio apprezzamento per la disciplina del settlement introdotta con la Delibera 229/01/r/gas, che rappresenta un valido e strutturato intervento volto a garantire una maggiore certezza nel mercato, superando alcune lacune presenti nel precedente sistema di gestione delle misure e delle allocazioni. 2) Necessita di intervento su temi di riconciliazione e gnc sulle reti di distribuzione Riteniamo tuttavia che la regolazione debba fare ulteriori passi in avanti nella direzione della garanzia di una sempre più corretta ed affidabile gestione di tutte le informazioni sui volumi che vengono utilizzate dai diversi attori lungo la filiera del gas, in termini di letture, stime, allocazioni e di coerente utilizzo di tali informazioni nei vari processi lungo la filiera. Ci riferiamo per esempio ad un possibile miglioramento nella gestione e valorizzazione del gas non contabilizzato nelle reti di distribuzione (dovuto a possibili perdite di rete, differenti prestazioni e tolleranze degli strumenti di misura, effetti dell asincronia dei momenti in cui vengono letti i vari punti della rete, ecc). 7
8 3) Necessità di continuare e rafforzare la collaborazione e il coordinamento tra l Autorità e le istituzioni fiscali 4) Continuare nella diffusione di contatori teleletti e telegestiti, compatibilmente con l evoluzione tecnologica, che contribuirebbero a migliorare il servizio ai clienti ed a limitare le criticità di allocazione derivanti dal limitato numero di letture a disposizione. Essi dovrebbero anche includere la possibilità di interruzione da remoto dei clienti morosi. 4) Capacitazione (empowerment) del consumatore La cosiddetta capacitazione dei consumatori è un obiettivo importante e condivisibile. Migliorare la comprensione e semplificazione delle bollette La maggioranza dei reclami che riceviamo dai clienti, come noto, è relativa alle bollette, in particolare al calcolo delle stesse e quindi, in ultima battuta, o alle componenti di prezzo o alle componenti di volume, cioè letture, misure, stime, ecc. È errato pensare che il venditore preferisca che il cliente non capisca la bolletta. Una bolletta difficilmente leggibile e comprensibile genera immediatamente malcontento ed insoddisfazione nei confronti del venditore. Ogni aspetto complesso o non chiaro può essere fonte di sospetto o di contestazione. Se il cliente insoddisfatto della bolletta si rivolge ripetutamente al call center, o scrive un reclamo o, peggio, decide di non pagare la bolletta o ritardarne il pagamento, allora il costo generato al venditore da tale difficoltà di comprensione è nettamente superiore all intero margine annuo del cliente. Una maggiore capacità dei clienti di leggere le proprie bollette e di capirne i contenuti certamente aumenterebbe la soddisfazione dei clienti e ridurrebbe i costi gestionali dei venditori. Per questo l attività di sempre maggiore informazione verso i clienti, promossa dall AEEG, è certamente utile ma deve affiancarsi anche alla semplificazione selettiva, come citata nella relazione annuale, della regolazione della qualità commerciale e delle bollette stesse. Comprensione e consapevolezza dei clienti anche in fase di vendita Anche nella fase di vendita è importante che il cliente che firma un nuovo contratto faccia una scelta serena e consapevole, al fine di limitare successivi ripensamenti, disconoscimenti, contenziosi vari, che generano sempre costi molto elevati ai venditori stessi. È quindi lodabile il lavoro svolto dall AEEG in tema di contratti non richiesti, che reputiamo un fenomeno da contrastare con fermezza in quanto mina la fiducia del cliente nei confronti del mercato e dunque il suo sviluppo. Crediamo che l adozione di una regolazione certa ed univoca per tutti gli operatori, unita alle ulteriori misure che gli operatori più virtuosi hanno già messo in campo, possa contribuire efficacemente, come già sta avvenendo, al contenimento del fenomeno fino a ricondurlo nei limiti minimi fisiologici, purtroppo non eliminabili al 100%, come del resto si verifica anche negli altri mercati. 8
9 Interventi per contrastare il fenomeno della morosita La Delibera ARG/gas 99/11 ha rappresentato il primo intervento strutturato in materia di morosità dei clienti finali di gas naturale, settore del mercato nel quale, per i ben noti problemi relativi all accessibilità dei contatori, la sofferenza degli operatori della vendita è sempre più acuta. La remunerazione tariffaria del mercato tutelato, infatti, non ha purtroppo consentito ai venditori di recuperare gli ingenti costi derivanti dal fenomeno della morosità che i venditori hanno fino ad oggi accumulato e continuano ad accumulare, anche considerando la mancata partenza al 1 gennaio 2012 delle disposizioni inerenti il Servizio di Default. Il processo di implementazione del nuovo servizio di default si è infatti rivelato molto complesso e pieno di ostacoli, con vari posticipi dovuti alla necessità di definire tutti i dettagli applicativi, ma è fondamentale che la direzione intrapresa venga mantenuta senza ulteriori indugi, con una ragionevole apertura ad un miglioramento continuo delle regole e dei dettagli ma non certo ad un posticipo continuo della loro applicazione. Apprezziamo quindi le recenti delibere 352 e 353 che ci sembrano seguire questo approccio pragmatico ma deciso ad affrontare questo grave problema. Riteniamo infatti non più procrastinabile la partenza di una regolazione che permetta all operatore della vendita di cessare amministrativamente un cliente moroso, prevedendo la partecipazione attiva delle società di distribuzione al contrasto del fenomeno. Sul fronte della prevenzione del fenomeno morosita, salutiamo con favore l apertura di un processo di consultazione per la creazione di una banca dati relativa agli inadempimenti dei clienti finali nel settore energetico (BICSE) 5) L enforcement come strumento per una migliore regolazione Concordiamo con il concetto di enforcement costruttivo della regolazione. È importante la definizione delle regole semplici, congrue, efficienti, con tempistiche di applicazione ragionevoli, ma anche la loro applicazione coerente da parte di tutti, indipendentemente da dimensione, localizzazione, ecc.: sia i vari players del mercato, per evitare disparità concorrenziali. sia degli operatori di rete, per garantire una gestione uniforme ed efficace delle infrastrutture, a garanzia di un servizio efficiente e di qualità per il cliente finale Positivo il protocollo con AGCM a favore del coordinamento Sul tema dell enforcement delle norme vigenti per la tutela dei consumatori finali, riteniamo molto positivo il protocollo d intesa recentemente siglato con l AGCM, auspicando che possa migliorare il coordinamento tra le due Autorità evitando ogni rischio di sovrapposizioni o incongruenze soprattutto sulle tematiche relative alla tutela dei consumatori finali. 9
10 6) Una regolazione semplice e di qualità Un contesto regolatorio chiaro e semplice è essenziale per consentire ai molteplici operatori del settore di muoversi in modo efficiente, concentrando i propri sforzi e le proprie risorse, sia economiche che operative, sul proprio core business. Nel caso dei venditori, ciò significherebbe potersi focalizzare sul miglioramento del servizio e della soddisfazione dei clienti. La realizzazione di tale obiettivo passa necessariamente attraverso un costante miglioramento dei flussi informativi tra operatori ed una loro opportuna standardizzazione, e nel completamento della regolazione di alcuni aspetti chiave nella relazione distributore-venditore-cliente. A titolo di esempio, esistono ancora lacune e ampi margini di miglioramento nella regolazione dei processi di voltura e di switch, di gestione delle letture di switch e delle relative possibilità di rettifica, di standardizzazione dei flussi relativi ai bonus sociali, di alcuni processi come i cambi misuratori, ecc. In tal senso la creazione presso gli Uffici AEEG di un unità dedita ai flussi ed ai processi di interscambio tra operatori rappresenta sicuramente un importante passo in questa direzione. Il miglioramento dei flussi sarà sicuramente utile e prodromico alla partenza del Sistema Informativo Integrato, che si auspica porti anche al superamento delle criticità che oggi le società di vendita riscontrano nell interfacciarsi con i diversi portali web messi a disposizione dalla società di distribuzione. Allo stesso tempo rimane ancora irrisolto il tema di una maggiore standardizzazione delle fatture di distribuzione, che darebbe la possibilità ai venditori di svolgere un adeguata gestione delle stesse, non solo con riferimento alla fatturazione del servizio di vettoriamento, ma anche della fatturazione delle partite economiche che devono essere girate al cliente finale, ad esempio bonus sociali ed eventuali indennizzi. Una buona parte dei reclami dei clienti sono conseguenza delle lacune di cui sopra: riteniamo dunque che il perfezionamento della regolazione su queste ed altre fattispecie possa contribuire significativamente al un miglioramento della qualità del servizio ai clienti. Razionalizzazione obblighi informativi Salutiamo con favore l avvio di un apposito procedimento per la semplificazione e la razionalizzazione degli obblighi informativi gravanti sugli operatori del settore. Riteniamo assolutamente indispensabile un intervento in tal senso, in quanto oggi le diverse raccolte dati distolgono eccessive risorse dal core business delle aziende, in termini di tempo, personale e di impegno dei sistemi informativi. Auspichiamo pertanto che il procedimento avviato con Delibera 41/2012 sia celere e produttivo, in quanto è ritenuto utile nella direzione di una semplificazione degli oneri amministrativi a carico delle imprese. Su questo tema, in conclusione, mi permetto di suggerire la lettura di un interessante discorso, definito dal Wall Street Journal come lo speech of the year, tenuto pochi giorni fa da un direttore della Bank of England in una conferenza della Federal Reserve americana. Partendo dalla divertente metafora the dog and the frisbee, il regolatore finanziario inglese evidenzia come, nel mondo bancario, sistemi di monitoraggio e controllo troppo complessi non abbiano in realtà saputo cogliere tempestivamente la crisi finanziaria. È un semplice spunto di riflessione a favore del processo di semplificazione selettiva dei sistemi di monitoraggio regolatorio, come già avviato dall AEEG. 10
11 Conclusione In conclusione, l auspicio che gli importanti obiettivi che l Autorità si è posta nel Piano Strategico per i prossimi anni possano essere raggiunti. Il contesto e le sfide che il settore energetico deve affrontare non sono certamente facili, ma crediamo che la direzione individuata per lo sviluppo di questo settore sia quella corretta e confidiamo che l autorevolezza e le capacità di cui l Autorità dispone, applicate con un spirito di positiva collaborazione e confronto con gli operatori, possano portare verso un mercato più evoluto, più competitivo, più utile per tutti. 11
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