Tatuaggio e Piercing: aspetti di sicurezza

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1 Tatuaggio e Piercing: aspetti di sicurezza Riferimenti normativi Principali agenti infettivi Modalità di trasmissione con particolare riguardo alla trasmissione per contatto e parenterale Parma, 12 aprile 2018 Bianca Maria Borrini Servizio Igiene e Sanità Pubblica

2 Tatuaggio e Piercing Tatuaggio Colorazione permanente sulla pelle ottenuta con l inserimento nel derma tramite aghi, di sostanze chimiche di diverso colore (pigmenti) Piercing Applicazione di anelli metallici o altri oggetti in zone del corpo tramite perforazioni più o meno dolorose

3 Normativa di riferimento Linee Guida Ministero Salute: Circolare n 2.9/156 del 5/02/1998 Esecuzione di procedure in condizioni di sicurezza Prende in considerazione i rischi di infezione e gli effetti tossici da sostanze utilizzate

4 Normativa di riferimento Delibera di Giunta Regionale n.465 del 11 aprile 2007 Indicazioni tecniche per l esercizio delle attività di tatuaggio e piercing I problemi di sicurezza connessi alle pratiche di tatuaggio, piercing (e trucco semipermanente) sono legati in maniera prevalente alla prevenzione delle infezioni

5 Normativa di riferimento Delibera di Giunta Regionale n.465 del 11 aprile 2007 Indicazioni tecniche per l esercizio delle attività di tatuaggio e piercing Requisiti dei locali e sanificazione ambientale Esecuzione di tatuaggio e piercing Preparazione cute e gestione complicanze Uso dei pigmenti Scelta degli strumenti manipolazione ed eliminazione dei taglienti dopo l uso Pulizia disinfezione sterilizzazione strumenti Igiene/protezione operatori Formazione

6 Aspetti di sicurezza Le normative danno indicazioni per lavorare in sicurezza attraverso: l individuazione dei rischi connessi all attività l utilizzo di pratiche per prevenire e controllare il rischio stesso L inosservanza di tali norme si configura come mancato rispetto di regole dell arte per le pratiche in oggetto che sono da ritenersi al momento la miglior scienza ed esperienza del settore

7 Aspetti di sicurezza L esecuzione di tatuaggi e piercing può comportare la fuoriuscita di sangue dalla cute e conseguente contaminazione degli strumenti usati, dell operatore e dell ambiente Il rischio correlato a tatuaggio e piercing è rappresentato da: infezioni sviluppo di malattie in relazione al contatto con il sangue

8 Aspetti di sicurezza Il rischio correlato a tatuaggio e piercing è rappresentato da: infezioni sviluppo di malattie in relazione al contatto con il sangue

9 Il rischio sanitario Pratiche non corrette possono dare luogo a problemi sanitari: malattia infettiva di tipo sistemico infezioni localizzata alla cute effetti tossici cutanei dovuti a sostanze utilizzate per la pigmentazione del derma con reazioni di tipo allergico che scatenano forte prurito, cancellano il tatuaggio e ne rendono necessario la asportazione

10 Il rischio sanitario cliente - cliente cliente - operatore operatore - cliente

11 Mappa del Rischio Il RICHIEDENTE L ESECUTORE L AMBIENTE soggetto fonte azioni correlate sopravvivenza microorganismi

12 Mappa del Rischio RICHIEDENTE Condizione di rischio: essere portatore di germi che si trasmettono per via ematica ma anche per altre vie essere portatore di malattia della cute

13 ESECUTORE Mappa del Rischio Tatuatore non qualificato professionalmente che pratica tatuaggio e piercing: con strumenti o attrezzature non adeguatamente sterilizzate, riutilizzo di aghi uso di prodotti (pigmenti, gioielli e aghi monouso) non sicuri non uso di dispositivi di protezione individuale non rispetto delle procedure fondamentali di prevenzione dalle infezioni

14 Mappa del Rischio AMBIENTE Gestione di locali, attrezzature, condotte con modalità che favoriscono la sopravvivenza nell ambiente dei microorganismi quali: contaminazione di piani lavoro non sanificabili contaminazione di pigmento incrocio di percorsi sporco/pulito tamponi, garze contaminati da sangue e scorrettamente smaltiti locali non sanificati

15 Malattia infettiva La malattia infettiva è causata da microrganismi (germi) che entrano in contatto con una persona recettiva (o suscettibile o senza difese specifiche) si riproducono causano un alterazione funzionale La malattia è quindi il risultato della complessa interazione tra il sistema immunitario della persona e il microrganismo estraneo.

16 Tubercolosi Rosolia Sifilide Varicella Morbillo Infezione da Papilloma virus Parotite SARS Pediculosi Influenza Difterite Gastroenterite Salmonellosi Scabbia Encefalite West Nile AIDS Ebola Meningite Tetano Dengue Infezioni correlate all assistenza Chikungunya

17 Malattia infettiva Come si sviluppa Agente infettivo microrganismo Uomo ammalato o infetto sorgente di infezione Ospite recettivo uomo nel quale il microbo può determinare la propria azione

18 Malattia infettiva I microrganismi che causano le malattie infettive possono appartenere a diverse categorie e principalmente a virus, batteri, funghi o parassiti

19 Batteri I microrganismi Virus Protozoi Miceti

20 Agenti infettivi Commensali Vivono nell organismo sulla pelle e nelle zone a contatto con l esterno quali bocca, naso, gola intestino, genitali ecc. senza provocare danno Patogeni Sono in grado di aggredire l uomo producendo danno e quindi malattia Opportunisti Sono in grado di provocare malattia quando vengono a mancare le normali barriere difensive

21 Agente Infettivo e sue caratteristiche Infettività capacità di un microorganismo di penetrare nell ospite, sopravvivere alle difese messe in atto, moltiplicarsi Patogenicità capacità di causare danno all ospite provocando malattia Virulenza grado variabile di patogenicità a seconda della specie microbica in causa

22 Agente Infettivo e sue caratteristiche Contagiosità capacità di un patogeno di passare da un soggetto ad un altro recettivo a seguito della sua eliminazione dall ospite all esterno è diversa da malattia a malattia ELEVATA: morbillo, parotite, varicella, pertosse INTERMEDIA: influenza, rosolia, difterite ASSENTE: tetano, malaria

23 Malattia infettiva È causata da un unico agente infettivo (microrganismo) Presenta nell uomo un quadro clinico: sintomi (mal di testa, tosse.) e segni (febbre, rash cutaneo, ittero, aumento delle transaminasi.molti dei quali rilevabili con indagini di laboratorio) E preceduta dallo stato di infezione, cioè presenza dell agente infettivo all interno dell organismo dove si moltiplica ma ancora non ha determinato i sintomi

24 Malattia infettiva È caratterizzata dalla contagiosità, cioè dalla capacità di trasmettersi da una persona ad un altra È prevenibile attraverso vaccinazione, procedure di sanificazione, comportamenti corretti Nella maggior parte dei casi lo stato di infezione si autoestingue e non compare malattia per la comparsa di stato immunitario Per alcuni agenti infettivi può sussistere lo stato di portatore

25 Fasi della malattia infettiva La malattia ha un evoluzione in fasi, rispetto al tempo di contagio Incubazione Malattia conclamata Convalescenza

26 Storia naturale delle malattie infettive CONTATTO CON MICRORGANISMI

27 Fasi della malattia infettiva Incubazione Intervallo di tempo variabile (da poche ore a mesi) in cui l agente infettivo all interno dell organismo comincia a svolgere l azione dannosa, senza produrre sintomi evidenti ma con possibilità di contagiare altri soggetti Influenza: 2-3 giorni Epatite virale B: fino a 6 mesi

28 Fasi della malattia infettiva Malattia conclamata con sviluppo di sintomi specifici Malattia asintomatica la fase dei sintomi può mancare o presentarsi in forma incompleta

29 Fasi della malattia infettiva Convalescenza periodo in cui i sintomi si riducono progressivamente con evoluzione del quadro verso la guarigione o lo stato di portatore (persistenza nell uomo del microorganismo, es: epatite B, salmonellosi)

30 Origine delle infezioni Come si realizza la catena di contagio Il microrganismo dalla SORGENTE di INFEZIONE attraverso le VIE DI ELIMINAZIONE passa all esterno e attraverso la via di PENETRAZIONE raggiunge l ospite sano

31 Non è possibile visualizzare l'immagine. Origine (o catena) delle infezioni AGENTI: batteri funghi virus parassiti. SERBATOI : PERSONE: malati (noti o meno), portatori AMBIENTE: attrezzature, strumentario, dispositivi medici, soluzioni, acqua, aria, superfici OSPITI SUSCETTIBILI PORTE D INGRESSO: Mucose (congiuntive) Cute lesa Tratto gastrointestinale Tratto respiratorio VIE DI TRASMISSIONE: per contatto (diretto ed indiretto) per droplet per via aerea tramite veicoli tramite vettori

32 Origine delle infezioni Sorgente di infezione Individui (uomo) in cui i microorganismi vivono, si moltiplicano, sono eliminati passando direttamente o indirettamente all ospite recettivo Vi sono anche sorgenti di infezione ambientali: animali, terreno, acqua, attrezzature, strumenti Importante sorgente di infezione è lo stato di portatore cioè il soggetto che non presenta manifestazione clinica della malattia, ma ospita ed elimina all esterno i patogeni

33 Origine delle infezioni Via di eliminazione Vie attraverso le quali il microrganismo abbandona la sorgente di infezioni Sono diverse e dipendono dalle caratteristiche biologiche dei germi Possono essere la via respiratoria, la via ematica, la via urinaria ecc

34 Origine delle infezioni Vie di penetrazione Via con la quale il microrganismo raggiunge l individuo sano Le vie di penetrazione sono diverse e dipendono dalle caratteristiche biologiche dei patogeni. Sono le mucose dell apparato respiratorio e digerente, genito-urinario, la via ematica, congiuntivale ecc. La cute integra è una barriera di protezione verso i microorganismi

35 fonte di infezione infezione/ malattia trasmissione periodo di incubazione porta di ingresso organismo suscettibile

36 Diagnosi tempestiva (Laboratorio) Trattamento Segnalazione e notifica fonte di infezione Isolamento Precauzioni DPI Sorveglianza sanitaria Chemio profilassi infezione/ malattia periodo di incubazione Immunoprofilassi attiva e passiva Chemioprofilassi organismo suscettibile trasmissione Disinfezione Sterilizzazione porta di ingresso Vaccinazione pre-esposizione

37 Origine delle infezioni Trasmissione delle infezioni Insieme di passaggi del microorganismo dalla sorgente di infezione all ospite sano (recettivo) Oltre alle vie obbligate di penetrazione dipende anche dalla capacità di resistenza dei microbi all azione inattivante dei fattori ambientali (luce, temperatura, umidità)

38 Modalità di trasmissione degli agenti infettivi CCDR. Health Canada. Routine Practices and Additional Precautions for Preventing the Transmission of Infection in Health Care. 1999

39 Modalità di trasmissione degli agenti infettivi Malattie trasmesse con sangue Malattie trasmesse per via aerea Malattie trasmesse per contatto cutaneo Malattie trasmesse per via oro-fecale Malattie trasmesse con insetti vettori (es. zanzare) Malattie trasmesse per via sessuale Zoonosi( comuni all uomo e animale come tetano, rabbia, leptospirosi.)

40 Trasmissione per contatto

41 Trasmissione per contatto Si tratta del più importante e frequente modo di trasmissione delle infezioni in ambito sanitario contatto diretto contatto fisico diretto (da superficie corporea a superficie corporea) tra un soggetto colonizzato o infetto e un soggetto suscettibile contatto indiretto trasferimento passivo dei microrganismi a un ospite suscettibile tramite oggetti intermedi inanimati, come strumenti, aghi, attrezzature, superfici circostanti il paziente, abiti, mani contaminate non lavate, guanti non cambiati, ecc.

42 Malattie trasmesse per contatto Scabbia, micosi, verruche, pediculosi, Herpes simplex, Herpes Zoster, infezioni cutanee da Stafilococchi e da Streptococco di gruppo A, malattie sessualmente trasmesse (sifilide, clamidia, gonorrea ), epatite A UOMO AMMALATO Contatto cutaneo o mucoso diretto Uso comune di biancheria Uso comune di spazzole e pettini UOMO SANO

43 Malattie trasmesse con il sangue Epatite B, C, AIDS Via parenterale tradizionale: trasfusione, uso di strumenti taglienti, aghi contaminati, strumenti chirurgici nelle attività di chirurgia odontoiatria pratiche di laboratorio, agopuntura, tatuaggi, piercing Via parenterale inapparente: si realizza attraverso microlesioni della cute e delle mucose provocate da rasoi, forbici per unghie, limette, pinzette contaminati, spazzolino da denti, lesioni eczematose evidenti della cute, esposizione ad altri fluidi organici infetti

44 Malattie trasmesse con il sangue Epatite B, C, AIDS NON SI TRASMETTONO attraverso: Contatti casuali es. stretta di mano, abbraccio Contatti sociali: scuola, locali pubblici, mezzi di trasporto, spogliatoi, acqua Per via alimentare Per via aerea in caso di tosse, starnuto, Contatti con animali

45 Malattie trasmesse con il sangue Epatite B, C, AIDS Incubazione EPATITE B da 45 gg a 6 mesi EPATITE C da 15gg a 6 settimane AIDS da almeno 1 anno fino a 10 anni ed oltre (la presenza di anticorpi anti-hiv si sviluppa in circa 1-3 mesi dall esposizione) Stato di portatore Vaccino solo per epatite B

46 Rischio di trasmissione dei virus ematici Rischio elevato: ferita profonda o taglio con strumenti od ago cavo contenenti sangue visibile contaminazione massiva con sangue Medio rischio: puntura o lacerazione con sanguinamento con strumenti non visibilmente sporchi di sangue contaminazione di una ferita aperta o della congiuntiva con fluidi biologici contenenti sangue Basso rischio: lesioni superficiali non sanguinanti contatto con cute apparentemente integra contaminazione di mucose diverse dalla congiuntiva

47 Trasmissione con il sangue nell attività di Tatuaggio e Piercing Modalità di contagio tra cliente --> cliente e tra operatore -->cliente o cliente -->operatore Attrezzature non adeguatamente pulite e usate tra un intervento e l altro Promiscuità di strumenti sterili/usati Appoggio di strumenti puliti/sterili in superficie sporca Smaltimento non corretto dopo l uso di guanti, spatole, teli Utilizzo di materiali a contatto con il cliente senza rispetto di norme igieniche Utilizzo di attrezzature, strumenti non sterili quando previsti

48 Scabbia Malattia della pelle provocata da un acaro parassita obbligato della cute dell uomo. La femmina scava nella pelle gallerie (cunicoli) in cui deposita le uova Il primo sintomo è il prurito intenso soprattutto notturno con presenza di lesioni da grattamento e successiva comparsa di lesioni cutanee tipiche (cunicoli) e distribuzione specifica inn alcune parti del corpo Incubazione gg

49 Scabbia

50 Micosi Malattie infettive provocate da funghi che colpiscono la pelle, le unghie, i capelli, i peli Si presentano con diverse modalità a secondo della localizzazione : lesione rotonda pruriginosa, arrossata, desquamante che si allarga sbiadendo al centro lesioni nel cuoio cappelluto o nella barba (TIGNA) con chiazze di diradamento,peli e capelli spezzati lesioni delle unghie (ONICOMICOSI) che appaiono friabili, staccate dal letto ungueale

51 Micosi

52 Verruche Malattia cutanea causata da VIRUS che può presentarsi con forme diverse: verruca volgare: insorgenza in ogni parte del corpo verruca plantare: insorgenza nei piedi spesso molto dolorose verruca piana: dislocazione spesso al viso Incubazione 1-6 mesi

53 Verruca

54 Aspetti di sicurezza Effettuare una corretta igiene personale Evitare l uso comune di asciugamani, lenzuola, abbigliamento Evitare contatti cutanei stretti con persone che presentano lesioni cutanee Non procedere a tatuaggio in presenza di lesioni della pelle con esclusione dei casi in cui è documentata la mancanza di controindicazione

55 Malattie trasmesse per droplet (goccioline)

56 Malattie trasmesse per droplet (goccioline) Influenza, raffreddore, meningite, rosolia, parotite, varicella, scarlattina UOMO AMMALATO elimina il germe con la tosse, lo starnuto, la voce che raggiunge a breve distanza (circa 1 metro) UOMO SANO

57 Malattie trasmesse per droplet prevenzione Lavare spesso le mani (con acqua e sapone o con gel alcolico) Coprire naso e bocca quando si tossisce/starnutisce Evitare i contatti stretti con le persone quando si è ammalati Evitare situazioni di sovraffollamento Ricambiare frequentemente l aria (10 MIN. OGNI 2-3 ORE) Isolamento e cura del malato Vaccinazione (influenza, rosolia, parotite)

58 Malattie trasmesse per droplet prevenzione Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto quando si tossisce o si starnutisce; può impedire a chi sta intorno di infettarsi. Dopo l uso, gettare il fazzoletto tra i rifiuti. Lavarsi le mani aiuta a proteggersi dai germi. Lavarsi le mani spesso con acqua e sapone, soprattutto dopo aver tossito o starnutito. Sono efficaci anche i detergenti a base di alcol. Evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca perché l infezione avviene spesso attraverso le mani che dopo aver toccato una superficie contaminata vengono a contatto poi con gli occhi, il naso o la bocca.

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60 Trasmissione per via aerea

61 Trasmissione per via aerea Si riferisce alla trasmissione di microrganismi per aerosolizzazione I microrganismi sono contenuti in nuclei di goccioline (droplet nuclei) che derivano dall evaporazione di goccioline più grandi, o in particelle di polvere che rimangono sospese nell aria per un lungo periodo I microrganismi sono dispersi dalle correnti d aria e inalati dagli ospiti suscettibili che possono trovarsi anche a distanza dal paziente fonte. In questo modo è possibile il contagio per persone molto lontane dal paziente infetto, in altre stanze o nella struttura.

62 Malattie trasmesse per via aerea Tubercolosi, morbillo, varicella UOMO AMMALATO elimina il germe con la tosse, lo starnuto, la voce che raggiunge anche a distanza UOMO SANO

63 Malattie trasmesse per via aerea prevenzione Lavare spesso le mani (con acqua e sapone o con gel alcolico) Coprire naso e bocca quando si tossisce/starnutisce Evitare i contatti stretti con le persone quando si è ammalati Evitare situazioni di sovraffollamento in ambienti chiusi Ricambiare frequentemente l aria (10 MIN. OGNI 2-3 ORE) Isolamento e cura del malato Vaccinazione (morbillo, varicella)

64 Malattie trasmesse per via oro-fecale

65 Malattie trasmesse per via oro-fecale Salmonellosi, tifo, epatite A, colera, poliomielite UOMO AMMALATO elimina con le feci il microbo attraverso le mani contamina gli oggetti o alimenti cotti attraverso il suolo/acqua contamina gli alimenti (molluschi, vegetali crudi, uova, carni), l acqua attraverso la bocca il microrganismo raggiunge UOMO SANO

66 Malattie trasmesse per via oro-fecale Prevenzione Lavaggio frequente delle mani Lavaggio e disinfezione di biancheria e oggetti contaminati Pulizia e disinfezione dei servizi igienici Corretto smaltimento dei liquami Potabilizzazione dell acqua Rispetto norme relative alla preparazione/ manipolazione alimenti (sia in ambito familiare che nella ristorazione) Isolamento e cura dell ammalato Vaccinazioni (epatite virale A, tifo, colera)

67 Trasmissione attraverso vettori

68 Malattie trasmissibili attraverso vettori malaria malattia di Lyme leishmaniosi encefalite trasmessa da zecche (TBE) encefalite giapponese Dengue Chikungunya Zika virus febbre gialla West Nile Hantavirus febbre di Lassa Hendravirus Nipahvirus peste tripanosomiasi

69 Prevenzione vaccinale

70 PNPV 2017: Nuovo calendario vaccinale Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale

71 Vaccinazioni raccomandate per adulti Deve essere verificato che il calendario delle vaccinazioni di base sia completo: Difterite Tetano Polio Per i nati dal 1991 anche Epatite B Per tutti Morbillo, rosolia, parotite, varicella Per la coorte 65 anni Pneumococco Zoster Dai 65 anni Influenza

72 Nuovo calendario vaccinale per adulti Difterite-tetano-(pertosse): ciclo di base (2 dosi dt + 1 dose dtpa) + 1 richiamo ogni 10 anni dtpa Poliomielite: Morbillo-rosolia-parotite: Varicella: ciclo di base (3 dosi) 2 dosi se non immuni per pregressa malattia 2 dosi se non immuni per pregressa malattia Epatite B: 3 dosi se nati dal 1991 e non immuni Influenza: stagionale 65 anni Pneumococco (13v+23v): coorte 65 anni (nel 2018 coorte 1953) Zoster: coorte 65 anni (nel 2018 coorte 1953)

73 Domande? Grazie per l attenzione!

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