Il Reddito di inclusione e la lotta alla povertà. Michele Raitano (Sapienza Università di Roma)

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1 Il Reddito di inclusione e la lotta alla povertà Michele Raitano (Sapienza Università di Roma) Roma, FP CGIL 11 luglio

2 Scaletta A. Meccanismi e evidenza empirica di diseguaglianza, working poverty e povertà B. Il REI, caratteristiche, limiti e confronti internazionali C. Gli effetti distributivi del REI, una simulazione «imprecisa» D. Quali politiche per disuguaglianza e povertà? 2

3 Come si generano povertà e diseguaglianze? Qual è la dimensione del benessere monetario degli individui? Dagli individui alle famiglie, dalla distribuzione alla redistribuzione. 1. Redditi da lavoro individuali: Salari orari, tempi di lavoro, periodi in disoccupazione. 2. Redditi di mercato equivalenti: Composizione familiare, numero di percettori, redditi non da lavoro => working poor non implica povertà 3. Redditi disponibili equivalenti Senza imposte personali e con trasferimenti cash. Ma servizi di welfare, tax expenditures, alter imposte, fitti imputati? Difficile percezione di riforme. Le politiche pubbliche possono agire in ogni punto 3

4 La diseguaglianza dei redditi disponibili Denmark Sweden Germany Italy UK US 4

5 Diseguaglianza costante in Italia??? Costanza in anni passati di crescita occupazionale Dati campionari non colgono cosa cade nelle code : molto ricchi e molto poveri Movimenti interni alla distribuzione Cosa accade ai redditi di mercati Cosa accade alla redistribuzione? Quanto contano le pensioni? Basta più redistribuzione per contrastare le tendenze in atto? 5

6 Il reddito appropriato dal top 1% 20.0% 19.0% 18.0% 17.0% 16.0% 15.0% 14.0% 13.0% 12.0% 11.0% 10.0% 9.0% 8.0% 7.0% 6.0% 5.0% 4.0% 3.0% 2.0% 1.0% 0.0% France Italy Sweden UK US 6

7 La diseguaglianza dei redditi di mercato Denmark Sweden Germany Italy UK US 7

8 L intensità della redistribuzione 60.0% 55.0% 50.0% 45.0% 40.0% 35.0% 30.0% 25.0% 20.0% 15.0% 10.0% 5.0% 0.0% Denmark Sweden Germany Italy UK US 8

9 dipende molto dalle pensioni 60.0% 50.0% 52.4% 49.9% 40.0% 42.6% 44.9% 40.0% 34.1% 35.5% 30.0% 27.5% 29.6% 26.0% 20.0% 20.2% 20.7% 13.7% 10.0% 7.4% 0.0% Denmark Sweden Germany France Spain Italy UK Disposable income without social transfers Disposable incomes without pensions 9

10 La diseguaglianza dei salari nel settore privato in Italia Retribuzioni annue Retribuzioni settimanali 10

11 L andamento delle retribuzioni nei percentili p10 p25 p50 p75 p90 p99 11

12 La quota di working poor 35.0% 34.0% 33.0% 32.0% 31.0% 30.0% 29.0% 28.0% 27.0% 26.0% 25.0% 24.0% 23.0% 22.0% 21.0% 20.0% 19.0% 18.0% 17.0% 16.0% 15.0% Meno del 60% della mediana Meno del 40% della mediana 12

13 Trasferimenti cash e riduzione della povertà relativa EL IT PT DE ES SE FR AT LU NL FI BE DK UK IE Riduzione dovuta a trasferimenti non pensionistici Riduzione dovuta a pensioni e altri trasferimenti 13

14 Gli aspetti positivi: Il REI: aspetti positivi e negativi L universalismo selettivo Omogeneità sul territorio (a fronte di soglie di povertà assoluta differenziate; ma quale misura di benessere?) Gli aspetti negativi: La bassa generosità (su importi, due soglie di eleggibilità e altri requisiti, su ricchezza e beni acquistati) con effetti sul numero di beneficiari e il contrasto effettivo alla povertà I vincoli all utilizzo del trasferimento e la durata non illimitata ( mesi con pausa di 6) Le poche risorse a bilancio (vs la spesa per altre misure) I dubbi: Quale condizionalità? Serve? A regime, quale legame con le misure per gli anziani? 14

15 La generosità in confronto internazionale Country Basic amount % of relative poverty threshold Amount for couples with two children % of relative pov. threshold Latvia 17.1% 32.50% Slovakia 17.8% 22% Bulgaria 19.9% 33% Estonia 22.8% 41.3% Italy (2018) 23.7% 30.8% Romania 27,6% 41,1% Sweden 33.4% 49.4% Czech Republic 33.9% 49.6% United Kingdom 37.7% 36.7% Germany 39.1% 60.1% Lithuania 39.4% 60% Croatia 39.6% 45.2% Finland 40.9% 60.9% Portugal 42.2% 42.2% Slovenia 43.9% 64.8% France 48.9% 48.9% Greece 53.2% 50.7% Spain 65.3% 43.3% Ireland 69.3% 65.4% Austria 72% 63.8% Luxembourg 76.4% 61.2% Belgium 77% Netherlands 85.1% Denmark % 138% 15

16 La durata in confronto internazionale Limiti temporali Paese Illimitata Illimitata con valutazione periodica dei requisiti di accesso Limiti temporali BG CH CZ DE DK HR LI MT NL NO PL SE UK AT BE CY EE FI FR HU IE IS LU LV MK PT RO RS SI SK Alcune regioni Spagnole LT, IT Alcune regioni Spagnole 16

17 I beneficiari in confronto internazionale Paese Quota di beneficiari in % degli individui in povertà assoluta con meno di 65 anni d età Bulgaria 11.7% Spain 16.2% Italy (2018) 19.5% Latvia 21.8% Portugal 36.8% United Kingdom 48.6% Lithuania 53% Greece (2017) 69.8% Denmark 85.6% Sweden 93.4% Netherlands 96.7% Estonia 99.9% Austria 103% Germany 174.6% Ireland 188.2% France 244.6% Finland 342.1% 17

18 La spesa in confronto internazionale Paese Quota del PIL Quota della spesa di welfare Latvia 0.03% 0.22% Bulgaria 0.06% 0.35% Estonia 0.08% 0.47% Italy (2018)* 0.11% 0.35% Spain 0.13% 0.51% Croatia 0.15% 0.70% Czech Republic 0.16% 0.83% Portugal 0.16% 0.62% Lithuania 0.21% 1.33% Austria 0.24% 0.79% United Kingdom 0.24% 0.84% Sweden 0.25% 0.86% Belgium 0.30% 0.99% Luxembourg 0.32% 1.44% Finland 0.35% 1.12% Greece (2017)* 0.43% 1.63% France 0.47% 1.37% Netherlands 0.73% 2.44% Denmark 0.86% 2.66% Ireland 1.05% 6.42% Germany 1.39% 4.75% 18

19 Gli effetti distributivi del REI: una simulazione «imprecisa» Simulazione da effettuare con dati dettagliati di reddito e ricchezza, sulla dimensione individuale/familiare e con i vincoli di condizionalità. Semplice simulazione «molto imprecisa» basata su IT-SILC 2015 su eleggibilità in base a ISRE<3000 euro annui. Attribuzione REI (sulla base degli importi attuali) fino alla soglia massima per tutti gli individui equivalenti (senza vincoli di condizionalità). Non dati effettivi, ma utili per valutare impatto differenziale di una misura di simile generosità. Ne beneficerebbe il 3,3% degli individui (1,9% al Nord, 32% al Centro, 5,4% al Sud) 19

20 REI e indici di diseguaglianza Nord Centro Sud Italia Reddito equivalente Reddito equivalente con REI Reddito minimo pari a soglia di povertà relativa 20

21 REI e incidenza della povertà relativa 45.0% 42.0% 39.0% 36.0% 33.0% 30.0% 39.8% 39.8% 27.0% 24.0% 23.6% 23.6% 21.0% 18.0% 19.0% 19.0% 15.0% 12.0% 9.0% 6.0% 3.0% 0.0% 13.4% 13.4% Nord Centro Sud Italia Reddito equivalente Reddito equivalente con REI 21

22 REI e intensità della povertà relativa 40.0% 35.0% 33.3% 37.1% 36.6% 34.5% 34.4% 35.8% 33.6% 31.0% 30.0% 25.0% 20.0% 15.0% 10.0% 5.0% 0.0% Nord Centro Sud Italia Reddito equivalente Reddito equivalente con REI 22

23 Ma ci si deve preoccupare solo della povertà? Visione minimale. Non interessano i processi alla base della diseguaglianza, ma solo la tutela contro situazioni estreme. La povertà non è altro che diseguaglianza nella coda bassa ; dipendono dagli stessi processi. Sono giusti gli esiti di mercato? Sono legati a meriti individuali? I processi vanno indagati dal punto di vista di equità ed efficienza per valutarne l accettabilità. E quali sono le conseguenze della diseguaglianza e del suo aumento? Effetti su crescita, salute, coesione sociale, risorse pubbliche? La diseguaglianza aumenta povertà di reddito e benessere, anche attraverso gli effetti perversi sul welfare state? 23

24 Conta solo l eguaglianza di opportunità? L intervento pubblico deve limitarsi a garantire eguaglianza nei punti di partenza. Possiamo poi disinteressarci del modo in cui il mercato attribuisce i premi a chi parte dallo stesso punto? Chi è il winner that takes all? Ma si riescono effettivamente a livellare i punti di partenza? Vantaggi aggiuntivi legati a altre dotazioni e network remunerati nei mercati. Bastano politiche che premino i meriti e i talenti? A parità di istruzione le diseguaglianze dipendono dai meriti? Le diseguaglianze di opportunità spariscono quando si tiene conto dei livelli di istruzione? 24

25 Basta un po più di redistribuzione? La diseguaglianza dipende sempre da scelte esplicite di policy, lungo tutti gli stadio del processo della sua creazione. Interventi redistributivi e predistributivi complementari (anche sulla dimensione non monetaria). Oltre una versione minimale della predistribuzione basata sul solo investimento in capitale umano come nel social investment state => intervenire nelle regole del gioco: e.g., su governance delle imprese, regole del mercato del lavoro, potere contrattuale dei sindacati. Basta redistribuire per contrastare i super-ricchi? Un reddito minimo/di base di entità adeguata è necessario per equità, eguaglianza di opportunità ed efficienza 25

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