L anno duemilaquindici, il giorno del mese di, nella sede

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1 ACCORDO TRA L'AUTORITÀ PORTUALE DI VENEZIA ED IL COMUNE DI VENEZIA PER LA GESTIONE DEGLI APPRODI PUBBLICI OPERATIVI A SERVIZIO DEL TRASPORTO PUBBLICO NON DI LINEA E ASSIMILATO IN ACQUE PORTUALI L anno duemilaquindici, il giorno del mese di, nella sede l Autorità Portuale di Venezia, ente di diritto pubblico legge 28 gennaio 1994, n. 84, con sede legale in Venezia Santa Marta, Fabbricato 13, Codice Fiscale e Partita I.V.A, rappresentata da , nato a il, in qualità di dell Autorità Portuale di Venezia e domiciliato per la carica presso la sede della medesima, nel seguito Autorità Portuale il Comune di Venezia, con sede legale in Venezia, Ca Farsetti S. Marco 4136, Codice Fiscale e Partita I.V.A , rappresentato da , nato a Venezia il, in qualità di.. del Comune di Venezia e domiciliato per la carica presso il Palazzo Municipale Ca Farsetti, nel seguito Comune Premesso che l Autorità Portuale amministra i beni appartenenti al demanio marittimo ricadenti nella propria circoscrizione territoriale, ai sensi dell art. 6 comma 7 della legge n. 84/1994, tra i quali ricadono anche le acque della laguna veneta classificate portuali e rive; in alcune zone delle suddette acque e rive demaniali si svolgono anche attività di precipuo interesse locale, relative a funzioni e servizi di interesse pubblico di competenza comunale, da effettuarsi anche con unità di navigazione, che ne richiedono la disponibilità per la realizzazione di infrastrutture, o comunque occupazioni, da destinarsi all organizzazione e all esercizio delle attività medesime, di competenza del Comune di Venezia; nel tempo al Comune è stata affidata dallo Stato la giurisdizione solamente sui rii e canali interni agli abitati, in quanto ne è stato riconosciuto l interesse puramente locale, sulla base di ricognizioni successive, l ultima delle quali risale tuttavia al 1904 e mai aggiornata; Considerato che i flussi turistici, soprattutto se organizzati, in accesso alla città di Venezia, utilizzano in notevole misura servizi di trasporto pubblico collettivo non di linea, e sono effettuati con unità di grandi dimensioni che transitano esclusivamente lungo i canali e i bacini portuali e marittimi che circondano la città, e che non possono utilizzare la rete degli approdi dei servizi di trasporto pubblico di linea, con la conseguente necessità di individuare appositi siti e realizzarvi strutture di approdo specificamente per lo sbarco e il reimbarco; negli anni il Comune ha perseguito una politica di decentramento degli accessi turistici nel territorio della città storica, allontanando per quanto possibile i punti di immediato ingresso pedonale dall area centrale marciana, al fine di diffondere e diluire il traffico pedonale indirizzato comunque verso i principali poli attrattori turistici e la relativa congestione, attraverso l utilizzo di percorsi diversificati e di ampia dimensione, individuando per la particolare categoria di utenza turistica di cui sopra la Riva degli Schiavoni quale via pedonale di accesso, cui giungere per via d acqua sia con provenienza Isola Nuova del Tronchetto principale terminal per autobus turistici sia con provenienza da altri Comuni (Cavallino Treporti, Chioggia); i suddetti siti di sbarco e reimbarco sono quindi sostanzialmente individuati in acque marittime e

2 portuali, dati anche la dimensione delle unità utilizzate, l attuale elevato carico di traffico nei rii e canali di competenza comunale, e la necessità di ampi spazi retrostanti a terra per la movimentazione e la raccolta dei passeggeri, su rive anche di competenza comunale; i suddetti approdi sono costituiti da pontili fissi e pontoni galleggianti di idonea dimensione, tenuto conto della capacità di trasporto e dell altezza del piano d imbarco delle unità utilizzate; tutto ciò comporta da un lato limitazioni all uso delle rive pubbliche e oneri per il mantenimento delle condizioni igieniche, di pulizia e di accessibilità anche in condizioni di marea elevata delle aree pubbliche interessate, a carico del Comune, e dall altro oneri di investimento e di gestione delle infrastrutture, su acque di competenza dell Autorità Portuale; la gestione degli approdi suddetti, per consentire il trasporto non di linea con i mezzi c.d. gran turismo, è stata svolta dal Comune di Venezia attraverso sua società in house fino al 2006 e dal 2006 al 2014 dall APV, attraverso la sua società Nethun spa, sulla base di specifici protocolli d intesa sottoscritti tra il Comune di Venezia, l Autorità Portuale e Nethun spa; a seguito di ricorsi presentati da operatori privati nel campo del trasporto pubblico non di linea, l Autorità Portuale di Venezia ha formalizzato la decisione di non rinnovare in capo a Nethun s.p.a. l affidamento della gestione delle strutture di approdo per lo sbarco, l'imbarco e l'eventuale sosta di unità di navigazione nei canali portuali e marittimi della Laguna di Venezia in scadenza il data , affidandola in via provvisoria alla stessa Società Nethun SpA, per ragioni di necessità ed urgenza, nelle more dell'esperimento della procedura ad evidenza pubblica, dal 1 gennaio 2015 e fino al 30 giugno 2015; a seguito di specifici incontri tecnici tra Comune di Venezia, Autorità Portuale di Venezia e Nethun s.p.a. si è successivamente concordato: sul riconoscimento della natura urbana e non portuale della quasi totalità della mobilità servita dalle unità di navigazione impiegate nell esercizio dei servizi pubblici non di linea che fanno capo ai pontili di attracco sopra individuati, lungo la direttrice Venezia - Isola Nuova del Tronchetto Canale della Giudecca Bacino e Canale di San Marco Punta Sabbioni - Cavallino Treporti, con conseguente incompetenza dell Autorità Portuale di Venezia di procedere alla loro gestione, diretta o a mezzo affidamento a terzi, se non previo accordo con gli Enti Locali competenti; sull opportunità che, anche ai sensi di quanto previsto dal regolamento comunale in attuazione della L.R. n. 63/1993, la gestione degli approdi pubblici operativi a servizio del trasporto pubblico non di linea e assimilato in acque portuali sia d ora in poi organizzata dagli enti locali competenti, previa stipula di apposito accordo pluriennale che regoli - l attribuzione agli stessi da parte dell Autorità portuale a titolo oneroso delle concessioni demaniali marittime relative agli specchi acquei interessati; - la disponibilità delle relative infrastrutture, a garanzia della corretta e coordinata gestione dei flussi turistici in accesso alla città di Venezia e della loro utilizzazione da parte di tutti gli aventi diritto a condizioni eque, non discriminatorie e trasparenti, in quanto beni essenziali all esercizio del servizio; sull ulteriore opportunità di previsione di forme di gestione integrata degli approdi siti nei territori di entrambi i comuni, a seguito di accordi con il Comune di Cavallino Treporti, al fine di garantire il coordinamento della gestione dell attuale rete di approdi a servizio della mobilità acque per l accesso alla laguna di Venezia; il Comune ha pertanto la necessità di acquisire la disponibilità dei suddetti spazi acquei, attraverso lo strumento della concessione demaniale marittima ex art. 36 del Codice della Navigazione, che prevede il pagamento di un canone annuo, nonché delle infrastrutture realizzate nel tempo da Nethun s.p.a.;

3 Art. 1 Premesse per il conseguimento di tali obiettivi, le parti convengono quanto segue: 1. Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo. Art. 2 Concessioni marittime 1. L Autorità Portuale concede al Comune di Venezia gli spazi acquei e i beni demaniali strettamente necessari per lo svolgimento del servizio di gestione degli approdi pubblici operativi a servizio del trasporto pubblico non di linea e assimilato in acque marittime e portuali. 2. L Autorità Portuale, ove non ostino impedimenti di natura attinente all esercizio delle attività portuali, assente le relative concessioni con atto formale di durata decennale al Comune, ai sensi dell art. 36 del codice della navigazione approvato con R.D , n L Autorità Portuale fissa il canone da applicare alle suddette concessioni in funzione della destinazione d uso dei beni. 4. Nulla osta da parte dell Autorità portuale a che il Comune subordini l utilizzo degli approdi pubblici suddetti al pagamento di un corrispettivo da parte dei soli soggetti che si sono preventivamente accreditati, e affidi la gestione delle acque e dei beni destinati a usi indifferenziati o differenziati, benché pubblici o di pubblico interesse, con le modalità previste per i servizi pubblici locali di rilevanza economica, a soggetto dalla stessa individuato, al fine del recupero: a) del canone di concessione marittima; b) degli oneri per l ammortamento delle infrastrutture di approdo; c) dei costi operativi di gestione del servizio; d) dei costi indiretti derivanti dalle limitazioni all uso pubblico delle rive pubbliche non portuali, derivante dalla realizzazione degli approdi; e) dei costi indiretti di gestione delle aree pubbliche non portuali derivanti dal mantenimento delle condizioni igieniche, di pulizia e di accessibilità anche in condizioni di marea elevata. Art. 3 Infrastrutture di approdo 1. L Autorità Portuale consente che permangano nei siti di cui all elenco allegato A), rispondente alle odierne condizioni ed esigenze operative, ma soggetto a modifiche nel corso del periodo di validità dell accordo, sulla base delle concordate esigenze che si manifesteranno, le infrastrutture relative agli approdi pubblici per lo sbarco, l imbarco e l eventuale sosta delle unità di navigazione adibite al trasporto pubblico non di linea, già realizzate attraverso la propria società Nethun, che verranno acquisite dal Comune o dal soggetto affidatario della gestione del servizio dallo stesso individuato. 2. L Autorità Portuale si impegna, nel periodo di vigenza dell accordo, a non concedere ad altri soggetti concessioni di spazi acquei per l esercizio dello stesso servizio, salvo espresso consenso del Comune di Venezia. Art. 4 Pagamenti 1. L Autorità Portuale dal 2016 comunica gli importi dei canoni di concessione marittima al Comune entro e non oltre il dell anno precedente a quello di riferimento, al fine di consentire la loro iscrizione nel relativo bilancio annuale di previsione, fatto salvo eventuali

4 modifiche delle consistenze in concessione. 2. In tal caso, il Comune iscrive gli importi proposti nel relativo bilancio annuale di previsione, assicurandone la copertura finanziaria; in caso ciò non risulti possibile per ritardo della comunicazione, il Comune iscrive l importo previsto per l anno precedente, con riserva di adeguamento in sede di successiva variazione di bilancio. 3. Per il secondo semestre del 2015 il canone demaniale ammonta ad. 4. Il corrispettivo per l acquisizione dei pontili di cui all all. A e le relative modalità di pagamento saranno oggetto di specifico accordo diretto tra il Comune di Venezia, il nuovo gestore dallo stesso individuato, e Nethun. Art. 5 Traffico portuale 1. Il Comune si impegna a individuare concordemente con l Autorità Portuale un approdo pubblico nel Bacino di San Marco, da destinare all utilizzo prioritario per il trasporto di passeggeri avente come origine o destinazione l ambito della Stazione Marittima, con facoltà di destinarlo eventualmente a utilizzazioni compatibili (es. approdi per unità a servizio di strutture ricettive site in isole), in analogia a quanto sinora attuato. Art. 6 Piano tariffario 1. Il Comune, anche ai sensi dell art. 31 del regolamento comunale in attuazione della L.R. n. 63/1993, adotta, per l utilizzo degli approdi pubblici di cui agli articoli precedenti, un piano tariffario finalizzato alla copertura degli oneri diretti e indiretti di gestione, come indicati all art. 2 comma 4, dandone preventiva comunicazione all Autorità Portuale. 2. Il piano tariffario dovrà consentire eque modalità di accesso agli approdi pubblici in relazione alle diverse tipologie di durata, di servizio svolto, di unità utilizzata: a) per i soggetti titolari di licenze o autorizzazioni rilasciate ai sensi della L.R. n. 63/1993 dal Comune sarà prevista esclusivamente una tariffa annuale non frazionabile; b) per gli altri soggetti, oltre alla tariffa annuale non frazionabile, potranno essere previste anche tariffe a toccata o in abbonamento di durata inferiore a quella annuale. 3. In caso di utilizzo non autorizzato degli approdi, viene comunque stabilita una tariffa a titolo risarcitorio dello stesso. 4. L Autorità Portuale si impegna a sottoporre alla Capitaneria di Porto di Venezia una proposta di integrazione dell ordinanza n. 66/2006, finalizzata ad assoggettare a sanzione amministrativa ai sensi dell art c.n, l utilizzo degli approdi in difformità dalle modalità tecniche ed economiche stabilite dal concessionario, prevedendo che i concessionari riscuotano dagli utilizzatori apposita tariffa, il cui pagamento sia obbligatorio da parte degli stessi. Art. 7 Norma finale 1. Le parti concordano di considerare validamente prorogato il precedente protocollo d intesa sino alla data di subentro del Comune, direttamente o attraverso il nuovo gestore dallo stesso individuato, nella gestione degli approdi, a fronte della garanzia dell assolvimento dell obbligazione economica del precedente gestore con l avvenuto versamento ai due Comuni degli importi annuali di cui all art. 7, in proporzione al tempo intercorso tra il e la data di effettivo subentro.

5 2. Comune e Autorità Portuale, anche attraverso Nethun s.p.a. e il nuovo gestore dallo stesso individuato, provvederanno a regolare il passaggio delle infrastrutture in essere prima del subentro nella gestione, curando la massima limitazione dei possibili disagi per gli operatori interessati. 3. L'attuazione del presente accordo è demandata alle parti ciascuna secondo i propri ordinamenti ed in ragione delle rispettive competenze. Venezia, per il Comune di Venezia per l Autorità Portuale di Venezia