La fiscalità locale e la Finanziaria 2007

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1 La fiscalità locale e la Finanziaria 2007 Firenze 9 Maggio 2007 Dipartimento Democrazia Economica, Economia Sociale, Fisco e Previdenza Paola Paola Serra Serra Dipartimento Dipartimento Democrazia Democrazia economica, economica, Economia Economia sociale, sociale, fisco fisco e e previdenza previdenza 1

2 Un provvedimento, molti effetti Legge Finanziaria modifica il quadro di insieme: riforma fiscale, patto di stabilità, addizionali comunali, sanzioni automatiche, tassa di scopo, bollo auto; Lavoratori e pensionati: cambia la tassazione del reddito; Fiscalità locale: una nuova politica di bilancio (viene data maggiore autonomia finanziaria e flessibilità nella gestione del bilancio, ma vengono inserite regole rigide per il patto di stabilità). 2

3 Patto di stabilità: dal tetto alle spese ai saldi di bilancio Novità: impostazione del patto di stabilità interno sui saldi. Per Province e Comuni (con più di abitanti) vengono previsti vincoli sui saldi, mentre per le Regioni e le Province autonome viene avviata una sperimentazione in tal senso; Anche le Regioni a statuto speciale sono sottoposte al patto di stabilità; I Comuni entro i 5mila abitanti sono comunque tenuti al pareggio di bilancio; Attraverso un articolato sistema di calcolo è prevista una riduzione del saldo tendenziale. Novità 3

4 Procedura di infrazione con sanzioni automatiche E prevista una procedura di infrazione con sanzione automatica in caso di mancato rispetto del patto (per i comuni aumento +0,3% addizionale irpef; province +5% tassa di trascrizione; regioni aumento della imposta regionale sulla benzina nella misura di 0,0258 euro al litro, se è già al livello massimo +0,0129 e +5% bollo auto); Gli incrementi sono aggiuntivi. 4

5 Province e Comuni: attenzione al saldo tendenziale Saldo finanziario: (entrate finali correnti + entrate finali in conto capitale)- (spese finali correnti + spese finali in conto capitale) 1) media triennale della spesa corrente di cassa per il periodo , che deve essere moltiplicata per il seguenti coefficienti: Province 0,012 Comuni 0,013 2) media triennale dei saldi di cassa , solo se negativa deve essere moltiplicata per i seguenti coefficienti: Province 0,04,1 Province 0,022 Province 0,4 Province 0,21 Province 0,117 Comuni 0,029 Comuni 0,017 Comuni 0,33 Comuni 0,205 Comuni 0,155 n La somma dei due parametri indica il miglioramento del saldo per non incorrere nelle sanzioni da realizzare aumentando le entrate, riducendo le spese o agendo contemporaneamente sui due parametri 5

6 Il navigar m è dolce : in rete verso i bilanci Patto di stabilità; in fondo alla pagina accedi alla procedura di verifica del patto si stabilità interno; FINANZA LOCALE: Patto di stabilità interno Tipo Ente: Nome o codice: (1) COMUNE lucca* (1) Digitare il codice o la denominazione esatta, oppure una parte di essa seguita da * Conferma Annulla 6

7 Il Comune di Lucca: conti in ordine con il saldo medio positivo Individuazione del concorso alla manovra basato sul saldo medio (art. 1, comma 678, lettera a) Dati di cassa (competenza + residui) desunti dai bilanci consuntivi Individuazione del saldo medio del triennio Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Media ( ) Entrate finali (Titolo I, Titolo II, Titolo III, Titolo IV, al netto riscossione crediti) (a) (b) (c) (d)=(a+b+c)/3 Spese finali (Titolo I, Titolo II, al netto concessione crediti) (e) (f) (g) (h)=(e+f+g)/3 SALDO MEDIO (i)=(d-h ) Individuazione del concorso alla manovra basato sul saldo medio Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Concorso alla manovra basato sul saldo medio (DA CONSIDERARE CON IL SEGNO POSITIVO) (o) (p) (q) NOTE: Se il saldo medio è positivo il concorso alla manovra basato sul saldo medio è pari a 0 (art.1, comma 678, ultimo periodo) Fonte:Ministero dell Interno 7

8 Spesa corrente: come pesa sulla manovra Individuazione del concorso alla manovra basato sulla spesa corrente (art. 1, comma 678, lettera b) Dati di cassa (competenza + residui) desunti dai bilanci consuntivi Individuazione della spesa corrente media del triennio Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Media ( ) SPESE CORRENTI (Titolo I) (r) (s) (t) (u)=(r+s+t)/3 Individuazione del concorso alla manovra basato sulla spesa corrente Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Concorso alla manovra basato sulla spesa corrente (y) (z) (aa) Fonte:Ministero dell Interno 8

9 Così si arriva al valore della manovra Determinazione dell'importo annuo della manovra (art. 1, comma 678, lettera c) Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 IMPORTO ANNUO DELLA MANOVRA (soggetto ad eventuale rideterminazione ai sensi del comma 679) (ab)=(o)+(y) (ac)=(p)+(z) (ad)=(q)+(aa) Verifica del limite dell'8% delle spese finali al netto delle concessioni di crediti (art. 1, comma 679) 8% di media ( ) 8% della media triennale delle spese finali al netto delle concessioni di crediti La manovra è pari al minore degli importi tra quello determinato ai sensi dell'articolo 1, comma 678, lettera c), e la media di cui al comma 679 (ae)= 0,08 * (h) 9

10 Il bilancio dei Comuni della Toscana Entrate correnti Spese correnti Ici Addizionale comunale Compartecipazione Irpef Totale entrate tributarie Contributi e trasferimenti correnti 935 milioni euro 103 milioni 440 milioni euro 2,035 mld euro 516 mln euro (dallo Stato 299 mln euro) Spese per il personale Acquisto beni e servizi Totale: 1,11 mld euro 1,6 mld euro 3,378 mld euro Totale entrate correnti 3,621 mld euro Dati Istat e Issirfa Cnr

11 Per le Regioni spese finali sotto controllo Spese finali: spese correnti + spese in conto capitale (spese sanità + spese per la concessione crediti) Anno 2007 Anno 2008 Anno ,8% su spesa finale ,5% su spesa finale ,4% su spesa finale

12 La Regione Puglia Entrate Irap Addizionale Irpef Uscite: Sanità 7,74 mld euro 1,21 mld euro 252 mln euro 8,42 mld euro 5,43 mld euro Per la sperimentazione del patto di stabilità (1):( Spese correnti 6,32 mld euro + spese in conto capitale 624 mln euro concessione crediti spese sanità 5,43 mld (1) = 1,51 mld 1,8% = 27,2 milioni (1) Dati Issirfa Cnr

13 Bilancio 2007:8.858 milioni di euro Tributi regionali:6.562 milioni euro. Iva Irap Bollo 373 Addizionale Irpef 370 Accisa benzina 165 La Toscana Per 949 milioni di euro ricorso al credito I milioni di euro rimanenti:trasferimenti e altre entrate Il Piano regionale di sviluppo prevede 25 progetti per 15 miliardi di euro: 4,1 miliardi nel 2007.Per il 2007 c è uno sbilancio di 230 milioni di euro, che viene riequilibrato: 165 milioni da tagli, risparmi e recuperi 65 milioni dal ricorso, dopo 9 anni, alla leva fiscale: Dati della Regione Toscana, marzo 2007 bollo auto del 10% Irap, solo per alcune categorie, al 5,25% 13

14 La Sicilia: qualche voce di bilancio Spese per gli esperti del Presidente della regione: euro Spese di rappresentanza: 5,5 mln euro Spese per la pubblicizzazione di argomenti riguardanti la regione Sicilia: 2,4 mln euro Speciale indennità di presenza per il personale degli uffici: 1,5 mln euro Spese per lapidi per onorare dirigenti sindacali e politici vittime della mafia: 0 euro. 14

15 Deficit sanitario? Addizionali regionali senza limiti In caso di deficit sanitario è previsto l automatico innalzamento dell addizionale Irpef e dell aliquota Irap; Nel caso in cui non vengano raggiunti gli obiettivi del piano di rientro del deficit: Addizionale Irpef e aliquota Irap si applicano oltre i livelli massimi previsti per legge fino all integrale copertura dei mancati obiettivi; La maggiorazione è generalizzata e non sono previste differenziazioni per settori di attività e per categorie di soggetti passivi. 15

16 Deficit sanitario del Lazio Seduti sopra il vulcano Il Lazio ha 10 miliardi di euro di debiti passati; Il totale dei disavanzi (spesa finanziamento) dal 2001 al 2005 è di 5,87 miliardi di euro; Per ripianare il debito: 5,9 mld di prestito; 2,3 mld di trasferimenti; Piano di rientro: 788 mln euro di risparmi nel 2007, 1 mld euro nel 2008, 1,3 mld euro nel 2009; La Regione pagherà alla Cdp 338 milioni all anno per 30 anni. 16

17 Bilanci in deficit strutturale Gli Enti locali si possono indebitare solo per investire e non possono finanziare il debito in scadenza con altro debito; Per il rimborso si fa ricorso alle entrate di parte corrente; Perché lo squilibrio è strutturale? Entrate statiche devono finanziare spese crescenti (beni, servizi, interessi); Gli enti locali finanziano l 80% degli investimenti pubblici; Il rischio è quello di comprimere gli investimenti. 17

18 Addizionale regionale e Irap 18

19 Addizionali regionali: cronistoria Aliquota unica allo 0,5% (corrispondente riduzione dell aliquota Irpef) L aliquota sale allo 0,9% in tutte le regioni L aliquota sale allo 1,4% in Puglia mentre 5 regioni adottano un sistema progressivo (Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria, Veneto) 2003 L aliquota sale all 1,4% in Calabria e scende all 1,2% in Puglia 2004 L aliquota scende ancora in Puglia (1,1%) 2005 L aliquota sale in Molise (1,2%) e scende in Puglia (0,9%) 2006 A causa del deficit sanitario l aliquota sale in 5 regioni all 1,4% (Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, Sicilia); mentre la Liguria adotta un sistema progressivo Gettito 2006: 6,2 miliardi euro 19

20 Quale progressività? Lombardia e Marche progressività per scaglioni (simile a quella dell Irpef); Liguria, Piemonte Umbria e Veneto Liguria, Piemonte Umbria e Veneto progressività per classi : al di sopra di determinate soglie l aliquota è più alta, ma l aumento si applica su tutto il reddito imponibile. Questo sistema genera le cosiddette trappole di povertà : la crescita di un solo euro d imponibile provoca un aumento dell imposta (in Veneto c è un meccanismo che mitiga questo effetto). 20

21 Irap: : mister 40 miliardi Entra in vigore nel 98 e sostituisce otto tra imposte e contributi (tra le quali l Ilor e i contributi per il servizio sanitario nazionale); Aliquota: 4,25%; dal 2001 le Regioni hanno facoltà di variare l aliquota fino ad un massimo di un punto percentuale (5,25%); Chi paga? Imprenditori e liberi professionisti (ampia base imponibile) ; Una imposta difficilmente evadibile; Gettito 2006: 39,1 miliardi euro (gettito Ire: 144,7 mld euro); Imposta a destinazione regionale che finanzia circa il 40% della sanità. 21

22 Comuni e addizionale Una imposta con molte sorprese 22

23 Addizionale comunale Maggiore autonomia finanziaria I Comuni possono variare l aliquota dell addizionale fino ad un massimo dello 0,8%. E prevista la possibilità di introdurre delle esenzioni rispetto al reddito. Viene istituita dal 1/1/2007 a favore dei Comuni una compartecipazione dello 0,69% al gettito Irpef con riduzione dei trasferimenti ordinari; dal 2009 la compartecipazione sale allo 0,75%; Gettito 2006: 1,6 miliardi euro 23

24 Saldo e acconto, così si paga con molti problemi I Comuni riceveranno un acconto pari al 30% dell addizionale dovuta per l anno 2007; L importo è trattenuto in 9 rate mensili a partire da marzo; Il saldo è determinato a conguaglio ed è trattenuto in un massimo di 11 rate mensili; Se l aliquota per il 2007 è deliberata entro il 15 febbraio, l acconto è calcolato con questa nuova aliquota; Il reddito è quello del 2006 (quindi al netto delle deduzioni per carichi familiari); Il sostituto di imposta deve tenere conto della fascia esente deliberata dai Comuni; Se viene superata la fascia di esenzione, a conguaglio verrà pagata l imposta dovuta senza sanzione. 24

25 Addizionale comunale a scaglioni? Una questione aperta La Corte Costituzionale (sentenza 2/2006) relativamente all addizionale regionale, ha stabilito che: 1) non è un tributo proprio; 2) la Regione può decidere nei limiti stabiliti dal decreto legislativo che istituisce l addizionale; 3) ammette la possibilità di inserire scaglioni; Le Regioni hanno potestà legislativa; i Comuni istituiscono l addizionale con un regolamento; E possibile applicare gli stessi principi per analogia anche all addizionale comunale? Per l Anci: solo area di esenzione e poi aliquota unica per tutti i contribuenti. Il Ministero sostiene: impossibilità di fissare scaglioni, ma possibilità di esenzioni differenziate per categorie reddituali (es. dipendenti e autonomi, con figli o senza ecc., possibilista sulla deduzione). 25

26 Fascia esente: cosa dice la Finanziaria L articolo 1 comma 142: i Comuni possono disporre con regolamento la variazione dell aliquota dell addizionale comunale fino al massimo dello 0,8%; il punto 3-bis dello stesso comma stabilisce che con il medesimo regolamento può essere stabilita una soglia di esenzione in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali ; La Finanziaria chiarisce che l area di esenzione viene definita in base al reddito; quindi è quello il criterio al quale fare riferimento; Il livello dell area di esenzione: ovvero, a quale valore del reddito viene fissata la zona di esenzione dal pagamento dell addizionale comunale; Si è esonerati dal pagamento dell addizionale se non si è tenuti al versamento dell Irpef. L area esente irpef non è la stessa per tutti i contribuenti: per dipendenti e pensionati è diversa, e questa varia anche al variare dei carichi familiari; Tenendo presente quali sono i livelli di reddito dove le diverse categorie sono già esenti, si ha una indicazione di come contrattare un livello di esenzione per l addizionale comunale più elevato. 26

27 Dove non si pagano Irpef e addizionali Reddito euro euro euro euro euro euro euro Percettori di reddito Pensionato senza carichi Pensionato senza carichi > 75 anni Dipendente senza carichi Dipendente+coniuge Pensionato >75 anni +coniuge Dipendente+coniuge+figlio<di 3 anni Dipendente+coniuge+figlio<3anni+figlio>3anni 27

28 Addizionale a la carte : fascia di esenzione, scaglioni, deduzione 428 Comuni hanno deliberato la fascia esente; 4 Comuni hanno scelto gli scaglioni; 1 Comune (Pontedera) ha differenziato la fascia esente rispetto alla tipologia di reddito (dipendenti e pensionati 10mila euro, autonomi 6mila euro); Viareggio durante la trattativa ha proposto una deduzione di 13mila euro. 28

29 Così hanno deliberato i Comuni: top and down Le più votate Fascia di esenzione Numero di Comuni Ha senso una fascia di esenzione a euro come a Rignano Flaminio? Gragnano,18mila euro: esenti il 65% dei dichiaranti; Fontevivo, 20mila euro: esenti 61% dei dichiaranti; Bolognola,28mila euro: tutti esonerati i 79 dichiaranti. 29

30 Addizionale a scaglioni: così fanno in pochi Medolla (Mo) Fino a 15mila Oltre i 15mila Stazzema (Lu) Fino a ,4% 0,5% esente 0,40% 0,50% Mirandola (Mo) Fino a 15mila Oltre ,34% 0,38% 0,40% 0,42% 30

31 Comuni: una giungla di aliquote ,5% 42,5% 20% 22,5% 9,5% 0,16% Non hanno comunicato la nuova aliquota Hanno deliberato la nuova aliquota Hanno confermato l aliquota Hanno variato Aliquota >0,5 Non applicano addizionale I Comuni in totale sono 8.102; le percentuali sono calcolate rispetto al totale dei Comuni. I dati sono pubblicati sul sito del ministero delle Finanze e sono aggiornati al 2 maggio

32 Capoluoghi: aumenti fifty-fifty 103 Capoluoghi di provincia: 16 non hanno deliberato 43 hanno aumentato l addizionale 44 hanno lasciato l aliquota invariata In media l aumento dell aliquota nei Comuni interessati è stato pari allo 0,3%. 12 Capoluoghi hanno applicato l aliquota massima (pari a 0,8%) Dati aggiornati al 28 febbraio

33 L esempio della Lombardia Comuni: Con addizionale nel 2006: (il 68,7%); Con delibera per il 2007: 529 (il 34,2%); Con addizionale in aumento: 211 (il 13,6% del totale, il 40% dei deliberanti); Hanno deliberato la fascia di esenzione: 67 (12,7%) L addizionale media nel 2006 era 0,2%, includendo i comuni che non l avevano, 0,3% escludendoli. 277 Comuni (52,4%) hanno deliberato un aliquota tra 0,3-0,5% Dati aggiornati al 30 marzo

34 Lombardia: i comuni incriminati 0,90 0,80 0,70 0,60 Aliquote 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0, Comuni Addizionale 2007 Addizionale

35 Emilia Romagna: a ciascuno il suo Add.comunale Fascia esente Ici Tarsu Bologna 0,7% (+0,3) Invariata + 3% Carpi 0,5% (+0,3) no 4,8 a 4,6 1 casa Entro +10% Cesena 0,4% (+0,2) no Invariata In aumento Faenza 0,5% (+0,3%) no +10% detr. 1 casa Incerto Ferrara 0,5% (+0,3%) ,4 a 5,9 1 casa Invariata Forlì 0,49% (+0,09) no Invariata In aumento Imola 0,2% (-) no Invariata Fondo fasce deboli Modena 0,5% (+0,3) no Invariata + 2,9% Parma 0,4% (+0,2) no Invariata + 2% Piacenza 0,1 (-) no Invariata Invariata Ravenna 0,6% (+0,4) no Invariata Forse aumenti Reggio Emilia 0,2 (-) no Invariata +6,5% Rimini 0,3% (+0,3) no Invariata In aumento 35

36 Tassa di scopo bollo auto catasto e Ici 36

37 La novità delle tasse di scopo I Comuni potranno istituire tasse di scopo ma con delle limitazioni: devono essere utilizzate solo per la parziale copertura della spesa per realizzare opere pubbliche (trasporto urbano, opere viarie, arredo urbano, sistemazione di aree dedicate a parchi e giardini, parcheggi, opere di restauro, spazi per nuovi eventi, allestimenti museali, biblioteche, edilizia scolastica, conservazione beni artistici e architettonici;); finanzieranno solo il 30% della spesa; non potranno durare più di cinque anni; l aliquota massima è dello 0,5 per mille e la base imponibile è quella dell Ici; sono previste riduzioni o esenzioni per chi ha già agevolazioni o riduzioni sull Ici sulla prima casa, in particolare chi ha un reddito entro i 20mila euro; se l opera non sarà incominciata entro due anni, i contribuenti potranno chiedere il rimborso degli importi. 37

38 Le debuttanti: Rimini e Vignola Rimini: aliquota allo 0,5 per mille per finanziare la realizzazione e la manutenzione di due scuole dell infanzia, completamento di due strade e la realizzazione della metropolitana di Costa; Gettito atteso: 2,8 milioni euro all anno pari al 25% della spesa totale; Esentate le prima case e detrazione Ici a 258 euro per le categorie svantaggiate; Vignola: aliquota a 0,5 per mille per costruire un nuovo plesso scolastico; Gettito atteso: 364 milioni euro all anno; Esentate le prime case e aliquota Ici da 5,2 al 4,9 per mille. 38

39 E in cinque seguono l esempio Misano Adriatico (Rimini):nuova scuola media; Morfasso (Rimini):cinque opere di riqualificazione urbana, imposta per un anno per finanziare il 4,74% della spesa; Occhibello (Rovigo): bretella di collegamento tra la provinciale e la statale Adriatica ; Temù (Brescia): nuova strada per gli impianti sciistici; Castellabate (Salerno): opere di riqualificazione urbana, illuminazione pubblica e ampliamento parcheggio. 39

40 Catasto si cambia Da novembre 2007 i comuni capoluogo di provincia eserciteranno direttamente le funzioni catastali; Cosa faranno: conservazione, utilizzo e aggiornamento del catasto edilizio urbano; Il processo di determinazione degli estimi sarà svolto insieme all Agenzia del territorio; Le funzioni potranno essere esercitate in via autonoma o in forma associata; Scelte difficili per il 52% dei Comuni (4.270) che hanno meno di abitanti (di questi 200 sono disabitati); Passaggio ai Comuni, stima Anci: + 3% gettito da recupero evasione (350 milioni euro). 40

41 L Ici della discordia Base imponibile: rendita catastale rivalutata; L aliquota viene deliberata dalla Giunta comunale; Aliquota tra il 4 e il 7 per mille; Detrazione prima casa: 103,29 euro; Gettito Ici 2006: 10 miliardi euro; 27,2% da prima casa, 68% immobili strumentali e seconde case; Nell ottica del futuro federalismo fiscale, a chi spetterà decidere? Ha senso una detrazione in base al numero di componenti? E lo strumento giusto per fare politica per la famiglia? La vera natura dell Ici: imposta sul valore dell immobile ed in funzione della qualità della rete urbana. 41

42 Le tasse sulla casa: Ici e Tarsu Per l ICI (87 Capoluoghi di provincia): 48 hanno lasciato invariata l imposta 35 hanno ridotto l imposta (con aliquota e/o detrazione) 4 hanno aumentato l imposta (2 con l aliquota e 2 riducendo la detrazione) Per la Tarsu (82 Capoluoghi di provincia): 54 l hanno lasciata invariata 27 hanno aumentato la tassa 1 ha ridotto la tassa 42

43 Bollo auto: la soglia a 100 Kw La soglia del super bollo per le auto più potenti è fissata a 100 Kw; Gli automobilisti pagheranno 538 milioni in più nel 2007, di cui 28,5 milioni arriveranno dall' aumento del bollo per le auto più inquinanti, 109,5 dalle autovetture che superano la soglia dei 100 kw; Per capire effettivamente quanto si pagherà è necessario tener conto anche di eventuali interventi delle Regioni che hanno la facoltà ogni anno di aumentare del 10% gli importi. 43

44 Addizionale ai consumi di energia elettrica Dl 511/88 istituisce addizionale comunale e provinciale ai consumi di energia elettrica; Addizionale comunale residenti: 0,01859 /Kwh con potenza impegnata fino a 3 Kw e consumi superiori a 150 Kwh/mese; esente per consumi entro i 150 Kwh/mese; Con potenza impegnata superiore a 3 Kw, 0,01859 /kwh Addizionale comunale non residenti:0,0204 /kwh; Addizionale provinciale: da 0,0093 a massimo 0,01136 /kwh, si applica sui consumi non domestici con potenza impegnata sino a 200 kw e limite massimo di Kwh di consumo al mese; Imposta erariale:0,0047 /kwh; Regioni a Statuto speciale:9/10 dell imposta erariale sul consumo di energia elettrica. 44

45 Un puzzle con molte tessere Reddito: l effetto della riforma fiscale; Addizionale comunale: cambio base imponibile; aumento fino allo 0,8%; sforamento del patto di stabilità + 0,3%; Addizionale regionale: cambio base imponibile; aumento fino all 1,4%; sforamento deficit sanitario oltre il tetto dell 1,4%; Bollo auto: aumento previsto dalla Finanziaria; la Regione può deliberare + 10%; in caso di sforamento del patto di stabilità + 5%; Imposta sulla benzina: in caso di sforamento del patto di stabilità +0,0258, se è già al massimo +0,0129; Tassa di trascrizione: in caso di sforamento del patto di stabilità + 5%; Tassa di scopo: +0,5 per mille su base imponibile Ici. 45

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