Peter Steimle Steimle & Partners Consulting Sagl, Lugano Marzo 2014

Transcript

1 IL FORUM GLOBALE DELL OCSE FISSA NUOVI STANDARD NELL AMBITO DELL ASSISTENZA AMMINISTRATIVA E ADOTTA NUOVE MISURE DI CONTRASTO AL RICILAGGIO DI DENARO: LO STATO DELL ARTE SULLA STRATEGIA E SULLE INIZIATIVE DELLA SVIZZERA Peter Steimle Steimle & Partners Consulting Sagl, Lugano Marzo 2014 Il Forum globale sulla trasparenza e sullo scambio di informazioni su questioni fiscali dell Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), presenta periodicamente dei rapporti nei quali vengono portati all attenzione del G20 gli sviluppi compiuti dalla Svizzera per adeguarsi agli standard internazionali. Le molte iniziative che si sono susseguite tanto a livello OCSE che di Unione Europea ed anche in ambito FATCA, hanno portato ad un radicale cambiamento della posizione della Svizzera dal 2009 ad oggi. Nel presente articolo si vogliono brevemente ricordare le iniziative che la Svizzera ha sottoscritto in ambito di: A) Nuove raccomandazioni GAFI Nel febbraio del 2012 la Svizzera ha approvato le 40 Raccomandazioni rivedute del Gruppo d azione finanziaria contro il riciclaggio dei capitali (GAFI) e, benché la legislazione svizzera già soddisfi in ampia misura i nuovi standard, sono tuttavia ancora necessari adeguamenti mirati per una corretta implementazione delle Raccomandazioni nella legislazione svizzera in vista anche della prossima valutazione alla quale la Svizzera sarà sottoposta dal GAFI nel corso del I punti essenziali dell avamprogetto in consultazione al Parlamento svizzero, che permetteranno alla Svizzera di conformarsi ai nuovi standard internazionali sulla trasparenza e lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, possono essere così riassunti: Trasparenza delle persone giuridiche che emettono azioni al portatore: con la revisione della Raccomandazione 24 del GAFI si richiede alla Svizzera di adottare misure volte in primo luogo all identificazione dei beneficiari economici di persone giuridiche e, in secondo luogo, volte ad accertare l identificazione delle persone fisiche che detengono azioni al portatore di società non quotate che rappresentano una partecipazione pari o superiore al 25% del capitale sociale o dei diritti di voto in assemblea. 1

2 L avamprogetto prevede, quali soluzioni per migliorare la trasparenza nelle società anonime non quotate e quindi accertare l identificazione delle persone fisiche che detengono azioni al portatore che rappresentano una partecipazione pari o superiore al 25% del capitale sociale o dei diritti di voto in assemblea, alternativamente: (i) un obbligo di annuncio dell azionista alla società, (ii) un obbligo di annuncio dell azionista ad un intermediario finanziario, (iii) la conversione semplificata di azioni al portatore in azioni nominative, (iv) l emissione di azioni al portatore quali titoli contabili (in quest ultimo caso l ente di custodia centrale delle azioni deve essere designato dalla società e dovrà essere in grado di accedere ai dati concernenti l identificazione rilevati dall intermediario finanziario che ha eseguito l identificazione dell azionista). Identificazione dell avente economicamente diritto (beneficiario economico): l obbligo di accertare l avente economicamente diritto secondo la Raccomandazione 10 del GAFI è in linea di principio riconosciuto e applicato da tempo in Svizzera a tutti gli intermediari finanziari sottoposti alla Legge Federale del 10 ottobre 1997 relativa alla lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo nel settore finanziario (LRD) e riguarda le persone fisiche e giuridiche, ad eccezione delle società quotate in borsa o delle loro filiali controllate a maggioranza. Da questo obbligo scaturisce che l avente economicamente diritto di una relazione d affari deve sempre essere noto all intermediario finanziario. Si propone di precisare la legge introducendo un obbligo generale di accertamento relativo all avente economicamente diritto in modo che le condizioni poste dal GAFI siano soddisfatte anche a livello formale. Le nuove Raccomandazioni GAFI estendono l elenco dei reati preliminari al riciclaggio di denaro aggiungendovi i «reati fiscali» in ambito di imposte dirette e indirette (senza però definirne la fattispecie): in relazione alle imposte indirette, nel diritto svizzero esiste già un reato preliminare, ovvero il contrabbando doganale organizzato o la «truffa qualificata in materia fiscale» ai sensi dell articolo 14 capoverso 4 della Legge Federale del 22 marzo 1947 sul diritto penale amministrativo (DPA). L avamprogetto propone di estendere l articolo 14 capoverso 4 DPA in modo che il suo campo di applicazione comprenda, oltre al contrabbando doganale, altre imposte, tasse o dazi prelevati dalla Confederazione, come l imposta preventiva o le tasse di bollo. Questa disposizione riguarderà anche l IVA dovuta sulle forniture effettate sul territorio svizzero come pure sulle prestazioni di servizio. In ambito di imposte dirette si propone di introdurre un nuovo reato, aggiungendo un nuovo capoverso 1bis all articolo 186 della Legge sull imposta federale diretta (LIFD) che, basandosi sulla frode fiscale, ne costituisca una forma qualificata e quindi un crimine, ossia un reato preliminare al riciclaggio di denaro. Affinché la condotta sia realizzata occorre, oltre l uso di documenti falsi o l inganno con astuzia dell autorità fiscale, che gli elementi imponibili non dichiarati in un determinato anno siano di un ammontare considerevole (le opzioni oggetto di dibattito parlamentare sarebbero di almeno CHF 200' o CHF 300'000.00). 2

3 Estensione del campo d applicazione della LRD alle vendite di fondi e di beni mobili: il GAFI ha effettuato una valutazione della Svizzera criticando il fatto che la LRD non sia applicabile a determinate attività commerciali e persone, in particolare agli agenti immobiliari. Il GAFI ha inoltre evidenziato la necessità di rivedere la situazione giuridica di avvocati, notai e di appartenenti ad altre professioni giuridiche. La LRD sarà modificata in modo che le operazioni di vendita di fondi o di cose mobili che superano CHF 100' debbano essere effettuate per il tramite di un intermediario finanziario. Nel caso delle transazioni immobiliari, qualora vengano effettuate senza l intervento di un intermediario finanziario, il trasferimento della proprietà non potrà essere iscritto al registro fondiario. B) Gli sviluppi sulla cooperazione bilaterale e multilaterale della Svizzera in materia fiscale La collaborazione internazionale della Svizzera in ambito fiscale (scambio d informazioni) richiede un analisi aggiornata dell attuale situazione e dei futuri sviluppi, tanto in ambito di collaborazione bilaterale che multilaterale. B1) Cooperazione bilaterale: le convenzioni per evitare le doppie imposizioni (CDI) e gli accordi sullo scambio di informazioni in ambito fiscale («tax information exchange agreements», TIEA). Il 13 marzo 2009 il Consiglio Federale ha deciso di revocare la riserva relativa all'articolo 26 del modello di Convenzione dell'ocse per evitare la doppia imposizione in materia di imposte sul reddito. In tal modo, la Svizzera può estendere, su richiesta concreta e fondata, lo scambio di informazioni ad altri Paesi. La decisione del Consiglio Federale è stata attuata nel quadro delle convenzioni bilaterali di doppia imposizione attualmente in fase di revisione. Da allora la Svizzera ha negoziato numerose CDI che prevedono uno scambio di informazioni secondo lo standard dell'ocse (ad oggi ne sono state firmate 44 di cui 38 sono già entrate in vigore). Inoltre il 19 febbraio 2014 il Consiglio Federale ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di elaborare un progetto per l'applicazione unilaterale dello standard dell'ocse in materia di scambio di informazioni su richiesta a tutte le convenzioni per evitare la doppia imposizione (CDI) che non soddisfano ancora l'attuale standard internazionale. In questo modo l'intera rete svizzera di CDI potrebbe in tempi brevi essere adeguata allo standard internazionale. Oltre a quanto sopra occorre ricordare che nell aprile del 2012 il Consiglio Federale ha deciso di sottoscrivere anche degli accordi sullo scambio d informazioni su richiesta (TIEA). Diversamente dalle CDI, che sono intese soprattutto a evitare la doppia imposizione, i TIEA si limitano solo allo scambio di informazioni. Ad oggi ne sono stati firmati 5. La legge sull assistenza amministrativa fiscale, che è entrata in vigore con effetto dal 1 febbraio 2013, disciplina l esecuzione dell assistenza amministrativa secondo le CDI e secondo gli accordi sullo scambio di informazioni in materia fiscale (TIEA). 3

4 L assistenza amministrativa è prestata esclusivamente su domanda. La legge autorizza l assistenza in caso di domande raggruppate, ma preclude l entrata nel merito della domanda se questa viene presentata allo scopo di raccogliere prove, senza indizi concreti (le cosiddette «fishing expedition»), o si fonda su informazioni ottenute mediante atti illeciti, conformemente al diritto svizzero. Nell ambito della revisione della legge sull'assistenza amministrativa fiscale, il 6 marzo scorso il Consiglio degli Stati ha approvato la concessione dell assistenza amministrativa fiscale senza dover prima informare la persona oggetto di indagine, qualora la prescrizione sia imminente o sussista il rischio di compromettere le indagini. Il Consiglio Nazionale aveva già dato la sua approvazione nel dicembre dello scorso anno. B2) Cooperazione multilaterale: B2.1) Il 15 ottobre 2013 la Svizzera ha firmato la Convenzione multilaterale dell'ocse e del Consiglio d'europa sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale. La Convenzione offre un quadro per la cooperazione fiscale tra gli Stati ed è paragonabile a un sistema modulare. Oltre allo scambio di informazioni su richiesta e allo scambio spontaneo di informazioni, è possibile stabilire in particolare lo scambio automatico di informazioni, le verifiche fiscali simultanee o la partecipazione a verifiche fiscali svolte all estero. In particolare, l attuazione dello scambio automatico di informazioni presuppone un accordo supplementare tra due o più Stati contraenti. La Convenzione prevede inoltre la retroattività, che impone agli Stati di fornire assistenza amministrativa per reati fiscali commessi intenzionalmente prima dell entrata in vigore della Convenzione. Questa assistenza amministrativa può essere limitata a un periodo di tre anni antecedente l entrata in vigore. In Svizzera la Convenzione entrerà in vigore solo quando sarà stata esaurita la procedura ordinaria di approvazione. La Convenzione è già in vigore in 28 dei 63 Stati, che l hanno firmata, tra i quali figurano tutti i membri del G20. B2.2) Scambio automatico di informazioni: i capi di stato e di governo degli Stati del G20 hanno espresso la volontà di assurgere lo scambio automatico di informazioni a standard mondiale. Allo stesso tempo l OCSE è stata incaricata di sviluppare tale standard, che dovrebbe essere perfezionato, dal punto di vista tecnico, entro la metà dell anno. Il Consiglio Federale si è dichiarato disposto a collaborare attivamente allo sviluppo, in seno all OCSE, di uno standard globale per lo scambio automatico di informazioni inteso a garantire la conformità sotto il profilo fiscale. Lo standard deve però garantire il rispetto del principio di specialità e della normativa in materia di protezione dei dati, assicurare la reciprocità e comprendere norme affidabili per l accertamento dell avente economicamente diritto di tutte le forme giuridiche, compresi trust e società di sede. Il Consiglio Federale potrebbe acconsentire allo scambio automatico di informazioni anche prima che un simile standard fosse riconosciuto e introdotto dagli Stati del G20 4

5 (verosimilmente a fine 2015), dagli Stati membri dell OCSE e da tutte le principali piazze finanziarie del mondo. Il dibattito rimane acceso a livello governativo. Se si raggiungesse un accordo a livello globale, la Svizzera potrebbe anche adottare lo standard nel corso del Per ogni ulteriore informazione rimandiamo il lettore al sito delle Autorità Federali della Confederazione Svizzera ( e per un approfondimento al Rapporto 2014 sulle questioni finanziarie e fiscali internazionali consultabile sul sito della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali ( 5