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1 DIRETTIVE PER LA DETERMINAZIONE TARIFFARIA PER LE PRESTAZIONI PROFESSIONALI RELATIVE ALL ESAME PROGETTO PER LE ATTIVITA SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI AL FINE DELL OTTENIMENTO DEL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI Nell espletamento del proprio incarico il professionista è tenuto a redigere in forma grafica e scritta, tenuto conto delle disposizioni del Decreto termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi, un progetto completo, tale da ricevere l approvazione del comando e quindi di ottenere, dopo il collaudo finale il definitivo Certificato di Prevenzione incendi. Considerando che le prestazioni in oggetto vanno comunque computate a DISCREZIONE (secondo l articolo 5 della L. 143/49), le valutazioni proposte nel seguito indicano soltanto l ordine di grandezza di tale discrezionalità. 1) Valutazione dei compensi per la pratica di ESAME PROGETTO Si propone la seguente formula: C = (F + p) a Dove: - C è il compenso risultante; - F è la quota fissa indipendente dalla complessità dell incarico e valutata in ( ) - p è il compenso dipendente dalla complessità del progetto e calcolato secondo le modalità riportate in TAB A in funzione di un parametro m definito nel seguito (per valori di m non compresi nella tabella si adotta l interpolazione lineare) - m = (n + K) x S parametro variabile in funzione della complessità del progetto - n parametro di rischio complessità, assunto pari alle ore massime indicate per ogni singola attività dalla tabella allegata alla Circolare M.I. n 25 del 2 giugno 1982 (TAB B) di seguito riportata - K = parametro di complessità per le relazioni tecniche di supporto alla pratica: K = Σ Ki - S = parametro d estensione calcolato secondo le modalità seguenti **************** VALUTAZIONE DEL COEFFICIENTE K Il coefficiente K si calcola sommando i vari Ki definiti in seguito in base alla complessità delle relazioni a supporto della pratica: - Relazione Tecnica Generale RTG - Relazione per le Attività Normate RAN - Relazione di supporto agli Elaborati grafici RSE La Relazione Tecnica Generale RTG può essere costituita dai seguenti punti: 1) FINALITA DEL PROGETTO 2) COLLOCAZIONE SUL TERRITORIO 3) SUPERFICIE DI SUOLO IMPIEGATA DAL PROGETTO 4) ALTEZZA, SUPERFICIE E VOLUME DEI FABBRICATI 5) SUPERFICIE DELLE AREE SCOPERTE 6) PRESENZA E TIPOLOGIA DELLE RECINZIONI

2 7) NUMERO E DIMENSIONI DEI VARCHI NELLE RECINZIONI 8) CONDIZIONI DI VIABILITA AL CONTORNO 9) PRESENZA AL CONTORNO DI POLI DI RISCHIO ATTIVO 10) PRESENZA AL CONTORNO DI POLI DI RISCHIO PASSIVO 11) GENERALITA COMPLETE E TELEFONO DEL TITOLARE 12) DESCRIZIONE DELLA PRODUZIONE 13) TIPOLOGIA DELLE MATERIE PRIME E LORO QUANTITA 14) TIPOLOGIA DEI SEMILAVORATI E LORO QUANTITA 15) TIPOLOGIA PRODOTTI FINITI E LORO QUANTITA 16) NUMERO DEI LAVORATORI OCCUPATI 17) ATTIVITA SOGGETTE SECONDO IL D.M ) ATTIVITA SOGGETTE SECONDO IL D.P.R , N ) NORME DI RIFERIMENTO NELLA PROGETTAZIONE 20) DISTANZE DAI POLI DI RISCHIO ESTERNI 21) COMPARTIMENTAZIONI ESTERNE 22) COMPARTIMENTAZIONI INTERNE 23) PROTEZIONE DEI COLLAGAMENTI INTERNI 24) INDIVIDUAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO 25) VALUTAZIONE DEI CARICHI DI INCENDIO 26) VALUTAZIONE DELLA REAZIONE AL FUOCO DEI CARICHI 27) RESISTENZA ALL INCENDIO DEI FABBRICATI 28) RESISTENZA AL FUOCO DELLE COMPARTIMENTAZIONI 29) VALUTAZIONE DELL AFFOLLAMENTO NEI COMPARTIMENTI 30) PROPORZIONAMENTO DELLE USCITE DI SICUREZZA 31) PROPORZIONAMENTO DELLA ILLUMINAZIONE NATURALE 32) PROPORZIONAMENTO DELLA ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA 33) PROPORZIONAMENTO DEGLI SFOGHI DI FUMO E DI CALORE 34) PROPORZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI FISSI DI ESTINZIONE 35) PROPORZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI MOBILI DI ESTINZIONE 36) PROPORZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DI RILEVAZIONE 37) PROPORZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DI ALLARME 38) PRESENZA DI SERVIZI DI GUARDIANIA 39) CONGRUITA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI 40) PRESENZA DI IMPIANTI PARAFULMINE 41) ELENCAZIONE DELLE AREE A RISCHIO SPECIFICO 42) RELAZIONE ANTINCENDIO PER OGNI AREA A RISCHIO Il valore di K sarà determinato dalle sommatorie dei vari Ki Per la RTG a) Generalità e parametri di dimensioni Punti 1) 11) K 1 = 1 b) Descrizione ciclo di produzione Punti 12) 16) K 2 = 0-1 c) Attività soggette: Punti 17) 19) e 41) 42) K = 1 per ogni relazione fino ad un max di sei K 3 = 1-6 d) Compartimentazioni Punti 20) 23) (ogni comparto

3 K = 1 fino ad un massimo di sei) K 4 = 1-6 e) Esami fattori di rischio Punto 14) K 5 = 1 f) Valutazione carico d incendio Punti 25) 28) K 6 = 0-3 g) Affollamento e uscite di sicurezza Punti 29) 30) K 7 = 0-1 h) Illuminazione di sicurezza Punti 31) 33) K 8 = 0-1 i) Indicazioni di massima per gli impianti di estinzione Punti 34) 38) K 9 = 0-1 j) Indicazione di massima per la sistemazione degli impianti elettrici Punto 39) K 10 = 0-1 k) Calcolo probabilità fulminazioni CEI S1-1 Punto 40) K 11 = 0-2 Per relazione di supporto agli elaborati K 12 = 0-2 ************** DETERMINAZIONE DEL PARAMETRO DIMENSIONALE S - S parametro d estensione pari (tranne che per le attività 1,2,3,4,5,6,7,18,91,94,95,97 e di deposito di cui al D.M. 16 febbraio 1982) alla superficie in mq o ai valori particolari per le seguenti attività: Valori particolari di S - per le attivita 1,2,3,4,5: S = K/2.000 dove K è il valore in Kcal/h (o in Kcal) del gas combustibile in lavorazione oraria o in deposito; - per le attività 6 e 97: S = O x L/4 dove O è il diametro della tubazione in cm, L è la lunghezza della condotta in Km; - per le attività 7 e 18: S = 20 per ogni impianto di distribuzione - per l attività 91: S = P dove P è la potenzialità termica complessiva in Kcal/h - per l attività 94: S = (superficie coperta) x q/10; - per l'attività 95: S = (numero dei piani x 20) per i depositi e serbatoi non interrati: S = (carico d incendio) / per i depositi e serbatoi interrati: S = (carico d incendio) / INDICE ISTAT - a) = ,5 *************

4 a è il coefficiente di aggiornamento ed è dato dal numero indice del costo della vita da adottarsi costante per ogni anno pari a quello del gennaio dell anno stesso diviso per l indice ISTAT del gennaio 1993 = 204,65 N.B.: Essendo contraddittoria la determinazione del parametro S per i depositi e serbatoi, è bene dapprima definire tali termini: 1) Si definisce deposito una qualsiasi zona coperta o all aperto destinata al ricovero di materiali (esempio: deposito di legnami, deposito di carta, deposito di materiale plastico, ecc.) 2) Si definisce serbatoio o assimilabile a tale, un contenitore chiuso, completamente riempibile con materiali solidi, liquidi o gessosi (esempio: serbatoi per oli minerali, silos per cereali, ambienti chiusi riempibili completamente di segatura, trucioli alla rinfusa, ecc) Per la definizione 1) (depositi), parametro S è da intendersi pari alla superficie del deposito in mq. Per la definizione 2) (serbatoi o assimilabili a tali), il parametro di estensione è uguale a: - per serbatoi non interrati: S = carico d incendio / per serbatoi interrati: S = carico d incendio / dove il carico d incendio è espresso in Kcal/mq secondo la seguente formula: Q = g. H/A Dove Q = g = H = A = carico d incendio peso in Kg del combustibile presente nel serbatoio potere calorifero superiore in Kcal/Kg del combustibile presente nel serbatoio proiezione orizzontale in mq della superficie su cui insiste il serbatoio Per le attività 1), 2), 3), 4), 5), del D.M , S calcolata secondo il metodo indicativo, vale ai soli effetti della valutazione della S da inserire nella formula (n + K) x S Per le attività 7), 18) S deve intendersi per ogni colonnina di erogazione del combustibile Per l attività 64) si può adottare il medesimo criterio previsto per le attività 91), considerando in Kcal/h la potenza complessiva del generatore pari al consumo orario in combustibile. Per l attività 94), per S si intende la somma delle superfici dei vari piani dell edificio interessate a civili abitazioni. 2) Oneri non compresi nei compensi calcolati Dal compenso calcolato al punto 2 sono espressamente esclusi: - le consulenze preliminari alla istruzione della prativa; - i rilievi metrici e/o le relative restituzioni grafiche, che verranno computate A VACAZIONE; - l eventuale progettazione esecutiva e direzione lavori delle opere di adeguamento necessarie da valutare a percentuale in conformità alla tariffa professionale; - le perizie giurate; - i compensi accessori.

5 3) Incarichi congiunti Quando l incarico viene affidato a più professionisti l intero compenso risultato dalla applicazione delle precedenti disposizioni viene aumentato delle seguenti percentuali: per 2 professionisti + 60% per 3 professionisti + 110% per 4 o più professionisti + 140% 4) I compensi accessori potranno essere forfetizzati con percentuali variabili dal 10 al 30% 5) Per la pratica di collaudo finale comprendente: - relazione finale; - aggiornamento dei disegni; - raccolta delle documentazioni, certificazioni e dichiarazioni di conformità; - assistenza al sopralluogo finale; si assumerà un costo pari al 30-50% del costo C calcolato per pratica di esame di progetto. RIASSUMENDO: *************** C = (f + p). a Il valore di p si ricava dalla tabella allegata in funzione di m dove M = (n + k) x S n si ricava dalla Tabella della Circolare M.I. n. 25 del 2 giugno 1982 K = S = Ki superficie in mq o valori speciali indicati sopra TABELLA A m. p. fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a Per valori di m> il compenso può essere fissato per estensione o concordato.

6 TABELLA B Elenco dei depositi e industrie pericolose soggetti alle visite ed ai controlli di prevenzione incendi Attività Periodicità N ore max 1.Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili,gas comburenti (compressi, disciolti, liquefatti) con quantità globali in ciclo o in deposito superiori a 50 Nmc/h Impianti di compressione o di decompressione dei gas combustibili e comburenti con potenzialità superiore a 50 Nmc/h Depositi e rivendite di gas combustibili in bombole: a) compressi:per capacità complessiva da 0,75 a 2 mc 6 2 per capacità complessiva superiore a 2 mc 3 5 b) disciolti o liquefatti (in bombole o bidoni): per quantitativi complessivi da 75 a 500 kg. 6 2 per quantitativi complessivi superiori a 500 kg Depositi di gas combustibili in serbatoi fissi: a) compressi: per capacità complessiva da 0,75 a 2 mc 6 2 per capacità complessiva superiore a 2 mc 3 5 b) disciolti o liquefatti: per capacità complessiva da 0,3 a 2 mc. 6 2 per capacità complessiva superiore a 2 mc Depositi di gas comburenti in serbatoi fissi: a) compressi per capacità complessiva superiore a 3 mc 6 3 b) liquefatti per capacità complessiva superiore a 2 mc Reti di trasporto e distribuzione, di gas combustibili, compresi quelli di origine petrolifera o chimica, con esclusione delle reti di distribuzione cittadina e dei relativi impianti con pressione di esercizio non superiore a 5 bar u.t. 9 7.Impianti di distribuzione di gas combustibili per autotrazione Officine e laboratori con saldatura e taglio dei metalli utilizzanti gas combustibili e/o comburenti, con oltre 5 addetti Impianti per il trattamento di prodotti ortofrutticoli e cereali utilizzanti gas combustibili Impianti per l'idrogenazione di olii e grassi Aziende per la seconda lavorazione del vetro con l'impiego di oltre 15 becchi a gas 6 6

7 12.Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano liquidi infiammabili (punto di infiammabilità a 650 C) con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito superiore a 0,5 mc Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano liquidi combustibili con punto di infiammabilità da 65 C a 125 C, per quantitativi globali in ciclo o in deposito superiori a 0,5 mc Stabilimenti ed impianti per la preparazione di olii lubrificanti, olii diatermici e simili Depositi di liquidi infiammabili e/o combustibili: a) per uso industriale o artigianale con capacità geometrica complessiva da 0,5 a 25 mc 6 2 b) per uso industriale o artigianale o agricolo o privato, per capacità geometrica complessiva superiore a 25 mc (3) Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili per uso commerciale: per capacità geometrica complessiva da 0,2 a 10 mc 6 2 per capacità geometrica complessiva superiore a 10 mc Depositi e/o rivendite di olii lubrificanti, di olii diatermici e simili per capacità superiore ad 1 mc Impianti fissi di distribuzione di benzina, gasolio e miscele per autotrazione ad uso pubblico e privato con o senza stazione di servizio Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono vernici, inchiostri e lacche infiammabili e/o combustibili con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito superiori a 500 kg Depositi e/o rivendite di vernici, inchiostri e lacche infiammabili e/o combustibili: con quantitativi da 500 a kg. 6 2 con quantitativi superiori a kg Officine o laboratori per la verniciatura con vernici infiammabili e/o combustibili con oltre 5 addetti Depositi e/o rivendite di alcoli a concentrazione superiore al 60% in volume: con capacità da 0,2 a 10 mc 6 2 con capacità superiore a 10 mc Stabilimenti di estrazione con solventi infiammabili e raffinazione di olii e grassi vegetali ed animali, con quantitativi globali di solventi in ciclo e/o in deposito superiori a 0,5 mc 3 7

8 24.Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengano sostanze esplodenti classificate come tali dal regolamento di esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, e s.m. e i., nonché perossidi organici Esercizi di minuta vendita di sostanze esplodenti di cui ai decreti ministeriali 18 ottobre 1973 e 18 settembre 1975, e successive modificazioni ed integrazioni Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze che possono dar luogo da sole a reazioni pericolose in presenza o non di catalizzatori Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono nitrati di ammonio, di metalli alcalini e alcalino-terrosi, nitrato di piombo eperossidi inorganici Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze soggette all'accensione spontanea e/o sostanze che a contatto con l'acqua sviluppano gas infiammabili Stabilimenti ed impianti ove si produce acqua ossigenata con concentrazione superiore al 60% di perossido di idrogeno Fabbriche e depositi di fiammiferi Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega e/o detiene fosforo e/o sesquisolfuro di fosforo Stabilimenti ed impianti per la macinazione e la raffinazione dello zolfo Depositi di zolfo con potenzialità superiore a 100 q.li Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega o detiene magnesio, elektron e altre leghe ad alto tenore di magnesio Mulini per cereali ed altre macinazioni con potenzialità giornaliera superiore a 200 q.li e relativi depositi Impianti per l'essiccazione dei cereali e di vegetali in genere con depositi di capacità superiore a 500 q.li di prodotto essiccato Stabilimenti ove si producono surrogati del caffè Zuccherifici e raffinerie dello zucchero Pastifici con produzione giornaliera superiore a 500 q.li 6 8

9 40.Riserie con potenzialità giornaliera superiore a 100 q.li Stabilimenti ed impianti ove si lavora e/o detiene foglia di tabacco con processi di essicazione con oltre 100 addetti con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito a 500 q.li Stabilimenti ed impianti per la produzione della carta e dei cartoni e di allestimento di prodotti cartotecnici in genere con oltre 25 addetti e/o con materiale in deposito o lavorazione superiore a 500 q.li Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici nonché depositi per la cernita della carta usata, di stracci di cascami e di fibre tessili per l'industria della carta con quantitativi superiori a 50 q.li Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano e/o detengono carte fotografiche, calcografiche, eliografiche e cianografiche, pellicole cinematografiche; radiografiche e fotografiche di sicurezza con materiale in deposito superiore a 100 q.li Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano e detengono pellicole cinematografiche e fotografiche con supporto infiammabile per quantitativi superiori a 5 kg Depositi di legnami da costruzione e da lavorazione, di legna da ardere, di paglia, di fieno, di canne, di fascine, di carbone vegetale e minerale, di carbonella, di sughero ed altri prodotti affini; esclusi i depositi all'aperto con distanze di sicurezza esterne non inferiori a 100 m misurate secondo le disposizioni di cui al punto 2.1 del decreto ministeriale 30 novembre1983: da 500 a q.li 6 2 superiori a q.li (4) Stabilimenti e laboratori per la lavorazione del legno con materiale in lavorazione e/o in deposito: da 50 a q.li 6 4 oltre q.li Stabilimenti ed impianti ove si producono, lavorano e detengono fibre tessili e tessuti naturali e artificiali, tele cerate, linoleum e altri prodotti affini, con quantitativi: da 50 a q.li 6 6 oltre q.li Industrie dell'arredamento, dell'abbigliamento e della lavorazione della pelle; calzaturifici: da 25 a 75 addetti 6 6 oltre 75 addetti 3 8

10 50.Stabilimenti ed impianti per la preparazione del crine vegetale, della trebbia e simili, lavorazione della paglia, dello sparto e simili,lavorazione del sughero, con quantitativi in lavorazione o in deposito pari o superiori a 50 q.li Teatri di posa per le riprese cinematografiche e televisive Stabilimenti per lo sviluppo e la stampa delle pellicole cinematografiche Laboratori di attrezzerie e scenografie teatrali Stabilimenti ed impianti per la produzione, lavorazione e rigenerazione della gomma, con quantitativi superiori a 50 q.li Depositi di prodotti della gomma, pneumatici e simili con oltre 100 q.li Laboratori di vulcanizzazione di oggetti di gomma con più di 50 q.li in lavorazione o in deposito Stabilimenti ed impianti per la produzione e lavorazione di materie plastiche con quantitativi superiori a 50 q.li Depositi di manufatti in plastica con oltre 50 q.li Stabilimenti ed impianti ove si producono e lavorano resine sintetiche e naturali, fitofarmaci, coloranti, organici e intermedi e prodotti farmaceutici con l'impiego di solventi ed altri prodotti infiammabili Depositi di concimi chimici a base di nitrati e fosfati e di fitofarmaci, con potenzialità globale superiore a 500 q.li Stabilimenti ed impianti per la fabbricazione di cavi e conduttori elettrici isolati Depositi e rivendite di cavi elettrici isolati con quantitativi superiori a 100 q.li Centrali termoelettriche Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici di potenza complessiva superiore a 25 kw Stabilimenti ed impianti ove si producono lampade elettriche, lampade a tubi luminescenti, pile ed accumulatori elettrici, valvole elettriche, ecc

11 66.Stabilimenti siderurgici e stabilimenti per la produzione di altri metalli Stabilimenti e impianti per la zincatura, ramatura e lavorazioni similari comportanti la fusione di metalli o altre sostanze Stabilimenti per la costruzione di aeromobili, automobili e motocicli Cantieri navali con oltre cinque addetti Stabilimenti per la costruzione e riparazione di materiale rotabile ferroviario e tramviario con oltre cinque addetti Stabilimenti per la costruzione di carrozzerie e rimorchi per autoveicoli con oltre cinque addetti Officine per la riparazione di autoveicoli con capienza superiore a 9 autoveicoli; officine meccaniche per lavorazioni a freddo con oltre venticinque addetti Stabilimenti ed impianti ove si producono laterizi, maioliche, porcellane e simili con oltre venticinque addetti Cementifici Istituti, laboratori, stabilimenti e reparti in cui si effettuano, anche saltuariamente, ricerche scientifiche o attività industriali per le quali si impiegano isotopi radioattivi, apparecchi contenenti dette sostanze ed apparecchi generatori di radiazioni ionizzanti (art. 13 dicembre 1962, n.1860 e art. 102 del decreto del DPR 13 febbraio 1964, n. 185) Esercizi commerciali con detenzione di sostanze radioattive (capo IV del decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1964, n. 185) Autorimesse di ditte in possesso di autorizzazione permanente al trasporto di materie fissili speciali e di materie radioattive (art. 5 della legge 31 dicembre 1962, n. 1860, sostituito dall'art. 2 del decreto del D.P.R. 30 dicembre 1965, n. 1704) Impianti di deposito delle materie nucleari, escluso il deposito in corso di spedizione Impianti nei quali siano detenuti combustibili nucleari o prodotti o residui radiottivi (art. 1, lettera b) della legge 31 dicembre 1962, n. 1860) 6 4

12 80.Impianti relativi all'impiego pacifico dell'energia nucleare ed attività che comportano pericoli di radiazioni ionizzanti derivanti dal predetto impiego: impianti nucleari; - reattori nucleari, eccettuati quelli che facciano parte di un mezzo di trasporto; - impianti per la preparazione o fabbricazione delle materie nucleari; - impianti per la separazione degli isotopi; - impianti per il trattamento dei combustibili nucleari irradianti. 81.Stabilimenti per la produzione di sapone, di candele e di altri oggetti di cera e di paraffina, di acidi grassi, di glicerina grezza quando non sia prodotta per idrolisi, di glicerina raffinata e distillata ed altri prodotti affini Centrali elettroniche per l'archiviazione e l'elaborazione di dati con oltre venticinque addetti. u.t Locali di spettacolo e di trattenimento in genere con capienza superiore a 100 posti Alberghi, pensioni, motels, dormitori e simili con oltre 25 postiletto Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone presenti Ospedali, case di cura e simili con oltre 25 posti-letto Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al dettaglio con superficie lorda superiore a 400 mq comprensiva dei servizi e depositi Locali adibiti a depositi di merci e materiali vari con superficie lorda superiore a mq Aziende ed uffici nei quali siano occupati oltre 500 addetti. u.t Edifici pregevoli per arte o storia e quelli destinati a contenere biblioteche, archivi, musei, gallerie, collezioni o comunque oggetti di interesse culturale sottoposti alla vigilanza dello Stato di cui al regio decreto 7 novembre 1942, n u.t Impianti per la produzione del calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a Kcal/h 6 3

13 92.Autorimesse private con più di 9 autoveicoli, autorimesse pubbliche, ricovero natanti, ricovero aeromobili Tipografie, litografie, stampa in offset ed attività similari con oltre cinque addetti Edifici destinati a civile abitazione con altezza in gronda superiore a 24 metri u.t Vani di ascensori e montacarichi in servizio privato, aventi corsa sopra il piano terreno maggiore di 20 metri, installati in edifici civili aventi altezza in gronda maggiore di 24 metri e quelli installati in edifici 29industriali di cui all'art. 9 del D.P.R. maggio 1963, n u.t Piattaforme fisse e strutture fisse assimilabili di perforazione e/o produzione di idrocarburi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1979, n. 886 u.t Oleodotti con diametro superiore a 100 mm u.t. 9

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