ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE // Milano, 6 giugno 2014, Palazzo Parigi

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Dante Mattei
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1 ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE // 2014 Milano, 6 giugno 2014, Palazzo Parigi

2 Cleto Sagripanti, Presidente Assocalzaturifici

3 LA NOSTRA VISIONE DEL MONDO L importante è che il più grande torneo di tennis si svolga in Inghilterra, non che in finale ci siano giocatori inglesi. Tony Blair Ex- Primo Ministro del Regno Unito

4 LA NOSTRA VISIONE DEL MONDO Non basta assemblare un prodotto. Il suo valore si esprime nell identità di chi lo produce e lo comunica. La forza della nostra industria è lo stile più elegante del mondo, la produzione di massima qualità, i migliori professionisti e la tecnologia al loro servizio: tutto questo insieme.

5 LA NOSTRA VISIONE DEL MONDO È la più importante fiera al mondo perché l Italia ha mantenuto l industria calzaturiera nel Paese espositori, di cui 958 italiani e 631 stranieri mq di superficie espositiva netta visitatori da 121 Paesi diversi Dati edizione marzo 2014

6 LA MANIFATTURA EUROPEA: RITORNO ALL ANTICO O PRESA DI COSCIENZA COLLETTIVA? Penso che la Gran Bretagna possa essere meta di ri-localizzazione industriale. In anni recenti tutti abbiamo assistito alla pratica di delocalizzare in Paesi a basso costo di manodopera. Dobbiamo riconoscerlo. E tutto ciò continuerà. Tuttavia, esiste l occasione per invertire la rotta: c è ora la concreta possibilità che si creino posti di lavoro. David Cameron, Primo Ministro del Regno Unito

7 LA MANIFATTURA EUROPEA: RITORNO ALL ANTICO O PRESA DI COSCIENZA COLLETTIVA? Produzione manifatturiera UE: dal 2008 al 2013: - 12,4%. L obiettivo UE di un contributo del 20% dell industria al PIL è raggiungibile solo se si cambia politica in Europa.

8 LA FINANZA AL SERVIZIO DELL ECONOMIA La manifattura deve essere messa al centro dell azione politica. Fondamentale riequilibrare il rapporto tra finanza ed economia reale. La finanza deve essere al servizio dell economia ed è centrale nello sviluppo di un Paese e delle sue imprese.

9 LA BATTAGLIA PER IL MADE IN Diventa fondamentale sapere dove vengono prodotti i beni di consumo. 16 aprile 2014: il Parlamento Europeo approva l art. 7 (made-in obbligatorio) a larghissima maggioranza. Dal 1 luglio 2014, sotto la Presidenza Italiana, il Consiglio Europeo dei Ministri dovrà esprimersi sulla proposta di regolamento.

10 LA FINE DI UN ERA: PER UNA NUOVA GLOBALIZZAZIONE La globalizzazione sembrava premiare solo le grandi aziende e i gruppi della tecnologia. Ora pare possibile pensare in modo nuovo alla filiera produttiva globale. Rientro della manifattura occidentale nei confini continentali. Perché? Come avviene ciò? Che ruolo può avere l Italia?

11 CINA: PARTE LA DOMANDA INTERNA Cina: da player manifatturiero a mercato di consumo. Il declino della popolazione attiva in Cina inizierà nel 2020.

12 CINA: PARTE LA DOMANDA INTERNA

CINA: PARTE LA DOMANDA INTERNA 4.000.000 paia ASSEMBLEA ANNUALE 3.000.000 ASSOCALZATURIFICI 3.500.000 2.500.000 Export verso Cina+Hong Kong - Anni 2000/2013 2.000.000 // 2014 1.

13 CINA: PARTE LA DOMANDA INTERNA paia ASSEMBLEA ANNUALE ASSOCALZATURIFICI Export verso Cina+Hong Kong - Anni 2000/ // '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 ' '11 ' Fonte: elaborazioni Assocalzaturifici su dati ISTAT Siamo presenti grazie a, settembre 2014

14 NUOVI VANTAGGI COMPETITIVI MONDIALI: UNA COMPARAZIONE USA-CINA Secondo uno studio di Boston Consulting Group il differenziale di competitività tra Cina e il resto del mondo si sta assottigliando. Oggi la Cina è più competitiva degli USA del 4%. Nel 2004 lo era del 14%.

15 NUOVI VANTAGGI COMPETITIVI MONDIALI: UNA COMPARAZIONE USA-CINA Usa: rilancio della manifattura e ripresa dei consumi interni. Export italiano verso gli USA*: +7,4% (in valore) nel ,8% (in valore) nel primo bimestre 2014 E l Europa? *Fonte: elaborazioni Assocalzaturifici su dati ISTAT

16 EUROPA: CAMBIARE LA POLITICA MONETARIA I Paesi Europei continuano a perdere competitività nei confronti degli USA. La Cina è più competitiva della Germania del 25% (-6%, gap in riduzione) La Cina è più competitiva della Francia del 28% (-1%, gap in riduzione) La Cina è più competitiva dell Italia del 27% (+1%, gap in aumento)

17 EUROPA: CAMBIARE LA POLITICA MONETARIA Gran parte dei vantaggi competitivi acquisiti negli Stati Uniti sono dovuti alla politica monetaria.

18 LA SITUAZIONE NEL NOSTRO PAESE: ORA O MAI PIU Italia sconta deficit competitivi: forte burocrazia alti costi energetici costi e rigidità del lavoro sistema di tassazione insostenibile. La lentezza di una tartaruga che non sta al passo con i cambiamenti veloci del mondo e si rintana nella corazza davanti agli ostacoli. Dobbiamo cambiare marcia.

19 EXPORT Anno 2013 IL SETTORE CALZATURIERO OGGI +5,7% valore, pari a 8,1 miliardi di euro +2,6% in quantità prezzo medio 36,73 /paio, +3,0% Saldo commerciale pari a 4,2 miliardi di euro = valore dell imposta IMU alle famiglie italiane Fonte: elaborazioni Assocalzaturifici su dati ISTAT

20 IL SETTORE CALZATURIERO OGGI Primi mesi 2014 Produzione: Export: +1,5% valore e -0,3% qtà +3,1% valore e -2,8% qtà Est Europa e CSI: -11,6% valore e -17,4% qtà Medio Oriente: Nord America: Far East: +12,1% valore e +20,8% qtà +18,0% valore e +15,6% qtà +11,8% valore e +9,1% qtà Fonte: elaborazioni Assocalzaturifici su dati ISTAT

21 SI PUO PARLARE DI RI-LOCALIZZAZIONE NELLE CALZATURE? Importazioni italiane di calzature dalla Cina Anni (Quantità) Milioni di paia Fonte: elaborazioni Assocalzaturifici su dati ISTAT

22 NON SOLO I COSTI STANNO ALLA BASE DEL RE-SHORING Perché fare re-shoring? Rigidità nella fornitura una volta avviata la macchina produttiva Costi crescenti legati ai ritardi nelle consegne Quantitativi minimi necessari Alti livelli di stock di magazzino e costi di immobilizzo capitale Mancanza di efficacia nel rispondere alle richieste del mercato Inefficienze legate alla separazione tra design e produzione Rischi politici e sociali nel Paese a basso costo Rischi di cambio Mancanza di tecnici preparati e lavoratori ad elevata competenza La delocalizzazione ha costi occulti e futuri che inizialmente le imprese non intravedono.

23 PRODURRE CALZATURE IN ITALIA: SI PUO? L Italia è già meta di ri-localizzazione produttiva. 194 riallocazioni produttive europee: il 41% è italiano, il 20% è tedesco. 426 riallocazioni internazionali: abbigliamento e calzature rappresentano il 21%. La moda è il primo fra i settori che fanno re-shoring.

24 PRODURRE CALZATURE IN ITALIA: SI PUO? Nuovo modo di pensare la supply chain. Imprevedibilità e variabilità del mercato mettono la filiera lunga e globale in crisi. La filiera italiana è l unica capace di produrre su scala industriale prodotti unici e artigianali. Anche nella rappresentanza la filiera si ricostituisce grazie all ingresso in Assocalzaturifici degli accessoristi.

25 LA VELOCITA, LA PROSSIMITA E I NUOVI MODELLI DI IMPRESA Quattro nuove fabbriche in Italia: passiamo il know-how alle generazioni future. Fabrizio Bertelli, CEO Prada Il vero lusso si fa solo in Italia. Sidney Toledano, CEO Dior

26 LA VELOCITA, LA PROSSIMITA E I NUOVI MODELLI DI IMPRESA L industria italiana delle calzature ha un vantaggio rispetto agli altri: è un settore che vive sul cambiamento. Qualità, professionalità, artigianalità non sono le uniche chiavi per il rilancio della manifattura in Italia. Fatto unico e distintivo: autenticità

27 CHE EUROPA VOGLIAMO? - Una Europa che si concentri su crescita e lavoro perché la produzione tornerà in Europa. - La politica reale non può però essere disgiunta dalla politica monetaria. - Adozione di una strategia della reciprocità nei negoziati internazionali che chieda condizioni di scambio eque e non svenda l industria della moda. - Introduzione del made in obbligatorio.

28 CHE ITALIA VOGLIAMO? - Una politica industriale che valorizzi le peculiarità italiane e le trasformi in opportunità. - Una legge ad hoc che aiuti i distretti e la piccola impresa. - Finanziamenti alle reti di filiera con i bond di distretto e i mini-bond per le PMI - Agevolazioni fiscali per investimenti in campionari: l innovazione ogni 6 mesi - Riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese. - Semplificazione delle norme che regolano l attività di impresa.

29 CHE ITALIA VOGLIAMO? L Italia ha bisogno di velocità e visione. Possiamo ancora costruire un solido futuro per il nostro Paese. Ma dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione. Insieme.

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