REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO FAMILIARE

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1 Comune di Tuoro sul Trasimeno REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO FAMILIARE (Approvato con delibera C.C. n. 33 del )

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Fonti internazionali Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo, approvata il 20/11/1989 e ratificata in Italia con la legge 27/05/1991, n. 176 Fonti nazionali Legge 4 maggio 1983, n. 184, Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Legge 28 marzo 2001, n. 149, Diritto del minore ad una famiglia concernente modifiche alla L. n. 184/1983 nonché al titolo VIII del Libro primo del Codice Civile; Legge 28 agosto 1997, n. 285 Disposizioni per la promozione di diritti ed opportunità per l infanzia e l adolescenza ; Legge 8 marzo 2000, n. 53 Disposizioni legislative in materia di tutela e di sostegno della maternità e della paternità ; D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità ; DPCM 14 febbraio 2001 ''Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sociosanitarie'' Fonti regionali DGR n. 547 del 30 maggio 2001 DGR n del 25/10/2005 DGR n. 21 del 12/01/2005 L.R. 29 luglio 2009, n. 18 DGR N del 23/12/2009 L.R. n. 13 del 16 febbraio 2010 DGR 405 del 2010 L.R. 09 aprile 2015, n. 11 Adozione dei protocolli organizzativo, metodologico e operativo in materia di adozioni internazionali, nazionali e affidamento familiare; Linee di indirizzo sull affidamento familiare ; Approvazione atto di indirizzo regionale in materia di prestazioni sociosanitarie in attuazione del DPCM 14/02/2001 ; Istituzione del Garante regionale per l infanzia e l adolescenza; Linee guida in materia di adozione internazionale, nazionale di cui alle leggi 4 maggio 1983, n. 184 e successive modificazioni ed integrazioni e 31 dicembre 1998, n. 476 ; Disciplina dei servizi e degli interventi a favore della famiglia ; Linee di indirizzo regionali per l area dei diritti dei minori e delle responsabilità familiari. Piano Sociale Regionale ; Testo Unico in materia di Sanità e Servizi Sociali ;

3 ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento disciplina il Servizio dell Affidamento Familiare previsto dalla normativa richiamata e vigente in materia; il Servizio si rivolge ai Comuni della Zona Sociale n. 5, che gestiscono il medesimo in forma associata. 2. Il presente Regolamento definisce pertanto i criteri, i tempi e le modalità dell Affidamento Familiare, i diritti e gli impegni del minore, della famiglia di origine, del soggetto affidatario, dei Servizi Sociali e Sanitari e di tutti coloro che interagiscono al riguardo in materia. ART. 2 - AFFIDAMENTO FAMILIARE 1. L affidamento familiare è un servizio che sostiene la tutela dei diritti dell infanzia e dell adolescenza, garantendo al minore il diritto di crescere in un contesto che soddisfi le sue esigenze educative ed affettive, che sia in grado di rispettare i suoi bisogni, in relazione alle caratteristiche personali e familiari ed alla specifica situazione di disagio. 2. L affidamento familiare è un intervento temporaneo di aiuto e sostegno socio-educativo e consiste nella accoglienza di un minore presso una famiglia o presso una persona singola, così come previsto dall art. 2 della Legge , qualora la sua famiglia di origine stia attraversando un periodo di difficoltà e disagio e non sia in grado di prendersi cura dei suoi bisogni affettivi, educativi e di accudimento. 3. L affidamento familiare è generalmente caratterizzato dalla temporaneità, dal mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine e, nel tempo, dal rientro del minore all'interno di essa. ART. 3 - TIPOLOGIA DELL AFFIDAMENTO FAMILIARE 1. L'affidamento familiare può essere effettuato presso parenti o presso nuclei familiari o persone singole esterne alla rete parentale, così come previsto dall art. 2 della Legge 149/2001, e può così configurarsi in: a - Affidamento consensuale: è disposto dai Servizi Sociali del Comune previo consenso dei genitori esercenti la potestà o del tutore; il Giudice Tutelare competente rende esecutivo l affidamento con Decreto per un periodo non superiore a ventiquattro mesi.. Tale provvedimento è prorogabile dall Autorità Giudiziaria nell`esclusivo interesse del minore, ovvero qualora la sospensione dell affidamento possa recare al minore pregiudizio. b - Affidamento giudiziale: è disposto dal Tribunale per i Minorenni quando non vi è il consenso dei genitori esercenti la potestà o del tutore. 2. Per entrambe le tipologie di affidamento può essere sentito il parere del minore che abbia compiuto i dodici anni, o, se ritenuto opportuno, anche di età inferiore. ART. 4 - MODALITA' DI AFFIDAMENTO FAMILIARE L'affidamento familiare può essere:

4 a tempo pieno quando il minore risiede stabilmente con il soggetto affidatario; a tempo parziale quando il minore risiede con il soggetto affidatario durante il giorno o per alcune ore della giornata o per alcuni periodi dell'anno. L affidamento familiare può essere disposto a favore di: soggetti nell'ambito della famiglia allargata del minore (affido a parenti - intrafamiliare); soggetti disponibili valutati dal competente Gruppo Operativo Affidi (affido eterofamiliare). Casi particolari- Affidamento urgente In relazione alle disposizioni vigenti il Servizio Sociale Territoriale ha facoltà, in particolari casi a carattere di urgenza, ai sensi dell art. ex 403 c.c., di collocare il minore a rischio presso famiglie affidatarie o soggetti conosciuti dal servizio aventi precedentemente dato la propria disponibilità. L intervento- alternativo al collocamento in struttura- riveste carattere provvisorio fino a che si possa provvedere in modo definitivo con provvedimento della Autorità Giudiziaria competente (Tribunale per i Minorenni in caso di abbandono o pericolo psico-fisico, Giudice Tutelare in caso di apertura di Tutela). ART. 5- MINORI AFFIDATI I soggetti per cui è possibile ricorrere all'affidamento familiare sono i minori, di età compresa tra 0 e 18 anni non compiuti, temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo a garantire un adeguato sviluppo psicofisico, a causa di: malattie del/i genitore/i; morte di uno dei genitori e mancanza/inadeguatezza di figure parentali disponibili ad accudirlo; disgregazione del nucleo familiare; difficoltà educative da parte dei genitori; ogni altra situazione in cui il servizio sociale territorialmente competente ne ravvisi l opportunità/necessità. ART. 6- DIRITTI DEL MINORE Il minore ha diritto: a vivere, crescere ed essere educato nell'ambito di un contesto familiare; ad essere rispettato nei suoi bisogni e sostenuto per superare le difficoltà; ad essere preparato, informato ed ascoltato rispetto al progetto di affidamento; a mantenere i rapporti con la propria famiglia, nel rispetto del suo benessere psico-fisico; a mantenere i rapporti con il soggetto affidatario, anche al termine del periodo dell affidamento, quando ciò non contrasta con il suo interesse.

5 ART. 7- FAMIGLIE DI ORIGINE Sono famiglie con bisogni e difficoltà di tipo diverso che temporaneamente non riescono da sole ad occuparsi delle necessità dei propri figli in modo adeguato. ART. 8- DIRITTI E DOVERI DELLA FAMIGLIA DI ORIGINE La famiglia di origine ha diritto: a mantenere i rapporti con il proprio figlio, salvo provvedimento A.G. ; ad essere informata circa le finalità dell'affido, in generale e per lo specifico progetto; ad essere coinvolta e supportata dal Servizio Sociale competente in tutte le fasi del progetto di affidamento; ad essere destinataria di un processo d'aiuto volto al superamento delle difficoltà familiari; La famiglia di origine deve: aiutare il proprio figlio nelle diverse fasi dell'esperienza di affido; tenere contatti con la famiglia affidataria, secondo le indicazioni impartite dal servizio competente, partecipando all'educazione del figlio affidato; collaborare alla realizzazione del progetto definito con gli operatori del Servizio Sociale competente. rispettare le prescrizioni concordate (nel caso di affidamento consensuale) o dettate dal Tribunale per i Minorenni (in caso di affidamento giudiziario o giudiziale). collaborare con il servizio competente e con la famiglia affidataria; favorire il rientro del minore in famiglia in sintonia con il progetto di affido; laddove possibile, contribuire alle spese per il mantenimento del minore proporzionalmente alle proprie possibilità economiche; accettare le disposizioni del presente regolamento. ART. 9- FAMIGLIE AFFIDATARIE La famiglia affidataria, preferibilmente, deve essere individuata all'interno del contesto parentale del minore. Può essere costituita da coppie sposate o conviventi, oppure da persone singole, meglio se già con figli minori a carico. Non sono previsti vincoli di età rispetto al minore affidato. La famiglia deve garantire la massima collaborazione con i servizi, sociali e sanitari, nonché con la famiglia di origine del minore al fine di garantirne una armoniosa crescita. ART. 10- DIRITTI E DOVERI DELLE FAMIGLIE AFFIDATARIE Le famiglie affidatarie hanno diritto: ad essere informato, sostenuto e coinvolto in tutte le fasi del progetto di affidamento;

6 ad usufruire, nei casi previsti dalla normativa vigente e dal presente regolamento, di un contributo, svincolato dal reddito familiare, per l affidamento effettuato, nonché di facilitazioni per l accesso a prestazioni sociali, sanitarie ed educative; Le famiglie affidatarie devono: accettare l incompatibilità dell`affidamento familiare con le prospettive di adozione del minore affidato in coerenza con la temporaneità del Servizio; accogliere presso di sé il minore e provvedere al suo mantenimento, alla sua educazione e istruzione in collaborazione con i servizi di riferimento e, ove possibile, tenendo conto di chi esercita la potestà; accettare e rispettare l individualità dell affidato e del suo modello di vita nelle sue componenti culturali, sociali e religiose; mantenere e agevolare validi rapporti tra il minore e i suoi genitori e favorirne il reinserimento nella famiglia d'origine; osservare le prescrizioni stabilite dall'autorità affidante; assicurare un'attenta osservazione dell'evoluzione del minore in affido, con particolare attenzione alle condizioni psicofisiche, intellettive, alla socializzazione e ai rapporti con la sua famiglia d'origine; assicurare la massima discrezione riguardante la situazione del minore e della sua famiglia d'origine; garantire una stretta collaborazione con gli operatori dei servizi competenti; accettare la possibilità di variazione dei tempi programmati per l affidamento e le verifiche periodiche anche domiciliari da parte degli operatori competenti; accettare le disposizioni del presente regolamento. ART. 11- COMPETENZE DEI COMUNI Al Comune di residenza del minore è attribuita la responsabilità del progetto di affido predisposto dal Gruppo Operativo Affidi. L`onere economico relativo al contributo mensile erogato alla famiglia affidataria sarà mantenuto in capo alla Zona Sociale / Comune che ha predisposto il progetto. ART TERMINE DELL'AFFIDO L affido cessa quando la situazione di temporanea difficoltà che lo ha determinato viene meno. L affido ha termine quando: in caso di affido consensuale, qualora prima della scadenza vengano meno le condizioni che lo hanno motivato, può cessare anticipatamente. nel caso di affido giudiziale: il termine dell affido deve essere predisposto dal Tribunale per i Minorenni con apposito provvedimento, anche su eventuale proposta del Servizio Sociale Territoriale.

7 Un progetto di affido può non esaurirsi con il compimento del l8esimo anno di età a fronte della prosecuzione del percorso scolastico e/o di autonomia del soggetto interessato. In tali casi è possibile richiedere- per un congruo periodo- la prosecuzione del progetto e il sostegno economico. ART ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO FAMILIARE-COME SI DIVENTA FAMIGLIA AFFIDATARIA La competenza in materia di affido familiare e riservata esclusivamente al Comune. I Comuni della Zona Sociale n. 5 gestiscono il Servizio di Affidamento Familiare attraverso il seguente modello Organizzativo: A) GRUPPO OPERATIVO AFFIDI (G.O.A.): Il Gruppo Operativo Affidi (G.O.A.) è composto da due Assistenti Sociali di Uffici della Cittadinanza della Zona Sociale N. 5 e da una Psicologa individuata dalla Azienda USL Umbria l. Le funzioni del G.O.A. sono così individuate: Consulenza ed accompagnamento sui casi proposti dai Servizi Sociali Territoriali; Verifiche periodiche condivise con i Servizi Sociali Territoriali; Collaborazione con la Banca Famiglie; Avviamento di tutte le procedure relative all affido; Attivazione e stipula del contratto di affido con la famiglia di origine, il soggetto affidatario ed i Servizi Sociali Territoriali. B) GRUPPO VALUTAZIONE FAMIGLIE (G.V.F.): Il Gruppo Valutazione Famiglie (G.V.F.) è una equipe interzonale, di norma diversa da quella del G.O.A, ma che lavora in stretta interrelazione con la stessa, è così composta: 2 assistenti sociali dipendenti del Comune di Perugia 2 psicologhe individuate dall'azienda USL Umbria l; Il G.V.F. ha la funzione: di valutare l idoneità del soggetto affidatario che si rende disponibile ad accogliere il bambino. sviluppare il percorso di conoscenza del soggetto affidatario acquisendo tutti gli elementi necessari per la più ampia e completa valutazione del sistema familiare nel suo complesso e delle motivazioni che sottendono tale scelta; condividere con la Banca Famiglie gli esiti delle valutazioni, fornendo il maggior numero di elementi informativi utili per garantire l utilizzo ottimale dei soggetti affidatari. C) BANCA FAMIGLIE

8 La Banca Famiglie è lo spazio dove vengono raccolte e organizzate le disponibilità dei soggetti affidatari valutati dal G.V.F.; svolge la funzione di abbinamento dei bisogni di aiuto del bambino in relazione alla propria famiglia di origine con le disponibilità dei soggetti affidatari stessi, utilizzando le informazioni del G.V.F., in collaborazione con il G.O.A. ed i servizi territoriali effettua l abbinamento bambino/a - soggetto affidatario. ART CONTRIBUTO ECONOMICO ALLE FAMIGLIE AFFIDATARIE E COPERTURA ASSICURATIVA 1. I soggetti affidatari hanno diritto a ricevere un sostegno economico mensile a titolo di contributo, finalizzato al mantenimento del minore, come stabilito dal comma 4 dell'art. 5 della Legge 149/2001, il cui importo viene determinato annualmente dai Comuni. 2. Il suddetto beneficio, che può essere integrato in relazione a particolari condizioni psico-fisiche del minore, viene attribuito senza vincolo di valutazione del reddito del soggetto affidatario. 3. La copertura assicurativa del minore in affidamento viene garantita dai Comuni. ART. 15 -IMMAGINE PUBBLICA I Comuni della Zona Sociale n. 5, garantiscono a tutte le famiglie potenzialmente interessate ed ai vari contesti sociali organizzati all interno delle singole comunità, capillari informazioni sul Servizio di Affidamento Familiare, con lo scopo di sostenere la diffusione della cultura dell Affidamento familiare e la sempre maggiore attenzione alle questioni inerenti la tutela e la protezione dei diritti dell infanzia e dell adolescenza. Tali obiettivi vengono perseguiti mediante la diffusione di materiale documentale ed informativo e campagne di sensibilizzazione. Referenti diretti per la realizzazione di tali obiettivi sono l Ufficio Servizi Sociali e 1 Ufficio della Cittadinanza delle singole Amministrazioni Comunali, il Gruppo Operativo Affidi, con il coordinamento del Comune Capofila della Zona Sociale n. 5 Ufficio del Piano di Zona. ART GESTIONE TECNICO-CONTABILE La gestione tecnico contabile del Servizio di Affidamento Familiare è demandata al Comune Capofila -Ufficio del Piano di Zona, al quale convergono le risorse derivanti dalla pianificazione sociale regionale e nazionale. ART ALLEGATI Allegato al presente regolamento la modulistica attualmente in uso nell attività del Gruppo Operativo Affidi. ART DECORRENZA E NORME FINALI

9 Il presente Regolamento, a fronte dell approvazione dei singoli Comuni appartenente alla Zona Sociale n. 5, diverrà esecutivo nei termini previsti dalla normativa vigente. Per quanto non previsto nel presente regolamento si fa riferimento alla normativa nazionale L. 184/83 e L. 149/01 in materia di affido familiare.

10 Al Gruppo Operativo Affidi Zona Sociale n 5 c/o Ufficio della Cittadinanza di Magione Via dante Alighieri 2, Magione Dichiarazione di disponibilità all affido etero-familiare I. sottoscritt... nat...a... resident.a...prov... recapiti telefonici... Dichiara/no di essere disponibil... all affido etero - familiare di un minore.

11 Composizione nucleo familiare Nome e cognome Luogo e data di nascita Relazione parentela di Titolo di studio Professione Come è venuto a conoscenza dell Affido? Ha avuto altre esperienze precedenti? Si No Ha preferenza per il sesso? Si No Se si, lo indichi M F Ha preferenza per la fascia di età? Si No 0/3 anni - 3 /6 anni - 6/ l2 anni - oltre 12 anni (barrare la fascia che interessa) E disponibile ad accogliere due o più fratelli contemporaneamente? Si No E disponibile ad accogliere un bambino disabile? Si No E disponibile per un affido:

12 a tempo pieno - infra/settimanale - fine/settimana - per le vacanze - emergenza (barrare la tipologia che interessa) Ha figli adottivi? Si No Se si quanti?. Ha presentato la domanda di adozione? Si No Se si quando?. Magione li... Firma..

13 Al Gruppo Operativo Affidi Zona Sociale n 5 c/o Ufficio della Cittadinanza di Magione Via dante Alighieri 2, Magione IMPEGNO FAMIGLIA AFFIDATARIA I....sottoscritt... resident...a...via... n... prov... DICHIARA / NO In base alla Legge n 149/2001,che disciplina l'affido familiare, di accogliere presso di sé / loro il minore...nato/a... Il. a decorrere dal. per un periodo presunto di un anno IMPEGNANDOSI a rispettare il progetto in favore del minore elaborato con il servizio sociale territoriale e la famiglia d origine o stabilito con Decreto dal Tribunale per i Minorenni. ad avvisare i servizi di ogni difficoltà o novità insorgente, fornendo tutte le notizie, con sollecitudine. a curare e mantenere i rapporti con la famiglia d origine del minore secondo le modalità concordate con il servizio e il gruppo operativo affidi (G.O.A.). Dichiara inoltre di essere informato in merito alla Legge 196/2003 sull utilizzo dei dati personali e autorizza il Servizio al trattamento degli stessi in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente. Magione li..... Firma...

14 Al Gruppo Operativo Affidi Zona Sociale n 5 c/o Ufficio della Cittadinanza di Magione Via dante Alighieri 2, Magione IMPEGNO FAMIGLIA D ORIGINE I...sottoscritt... resident...a...via... n.....prov... DICHIARA/ NO In base alla Legge n 149/200l, che disciplina l'affido familiare, di acconsentire che il loro figlio minore...nato/a a... Il.. residente a.. Via.. VENGA AFFIDATO Al SIGNORI a decorrere dal..... per un periodo presunto di un anno IMPEGNANDOSI a rispettare il progetto in favore del minore elaborato con il servizio sociale territoriale e la famiglia d origine o stabilito con Decreto dal Tribunale per i Minorenni. ad avvisare i servizi di ogni difficoltà o novità insorgente, fornendo tutte le notizie, con sollecitudine. a curare e mantenere i rapporti con la famiglia d origine del minore secondo le modalità concordate con il servizio e il gruppo operativo affidi (G.O.A.). Dichiara inoltre di essere informato in memo alla Legge 196/2003 sull` utilizzo dei dati personali e autorizza il Servizio al trattamento degli stessi in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente Magione li..... Firma...

15 Oggetto: Richiesta famiglia affidataria Alla Banca Famiglie Interambito c/o Ufficio della Cittadinanza Le Fonti Comune di Perugia Servizio proponente Minore nato a...il... residente a...via... classe... scuola... Attività formative e lavorative... Recapiti telefonici: padre.....madre... FAMIGLIA DI ORIGINE Nominativo Parentela minore Sesso Stato civile Data di nascita Titolo Studio di Professione Indirizzo

16 1) PROVVEDIMENTI DELL AUTORITA GIUDIZIARIA (SI) (No) Data Estremi (Numero e contenuto) 2) CON CHI E' VISSUTO IL BAMBINO DALLA NASCITA ALL'AFFIDO: Età dove e con chi è vissuto da 0 anni da a anni da a anni 3) CARATTERISTICHE DEL BAMBINO/A RAGAZZO/A ( Problemi, difficoltà, potenzialità,abitudini, interessi) 4) RAPPORTI INTERPERSONALI (Con adulti e bambini ) 5) CARATTERISTICHE DELLA FAMIGLIA DI ORIGINE ( Problemi, potenzialità, stile educativo, organizzazione familiare )

17 6) INTERVENTI GIA EFFETTUATI SUL NUCLEO DI ORIGINE: 7) RAPPORTI TRA FAMIGLIA DI ORIGINE E SERVIZI 8) PER QUALE MOTIVO E NECESSARIO L'AFFIDO E QUALI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE PER IL MINORE E LA SUA FAMIGLIA: 9) QUALI INTERVENTI (A FAVORE DEL BAMBINO, DEL NUCLEO D'ORIGINE, DELLA FAMIGLIA AFFIDATARIA) GLI OPERATORI INTENDONO EFFETTUARE DURANTE L'AFFIDO: 10) RAPPORTI PREVISTI TRA IL MINORE E LA SUA FAMIGLIA DURANTE L'AFFIDO (Frequenza, luogo, modalità)

18 11) OPERATORI COINVOLTI NELLA PREDISPOSIZIONE E NELLA CONDUZIONE DELL AFFIDO (Qualifica, strutture di appartenenza) 12) REQUISITI DELLA FAMIGLIA AFFIDATARIA: PROPOSTA DI AFFIDAMENTO Tempo pieno ( ) Week-end( ) Vacanze ( ) Week -end+vacanze ( ) Giomaliero ( ) Specificare quanti fine settimana al mese e/o quanti giorni alla settimana SERVIZIO PROPONENTE G.O.A

19 Gruppo Operativo Affidi C/o Ufficio della Cittadinanza di Magione Via Dante Alighieri, Magione Telefono 075/ Al Responsabile Ufficio di Piano Comune di Panicale Oggetto: Richiesta di assicurazione Si prega di provvedere all espletamento della pratica assicurativa relativa al minore/i nato/i a... il..., residente/i a... in via... In affidamento di tipo... presso il/i signor/i... residenti a... Affidamento di tipo...della durata di... a decorrere dal... al... Distinti saluti. Gruppo Operativo Affidi Zona Sociale N 5

20 Gruppo Operativo Affidi C/o Ufficio della Cittadinanza di Magione Via Dante Alighieri, Magione Telefono 075/ RICHIESTA DI CONTRIBUTO E MODALITA DI RISCOSSIONE Il sottoscritto... nato/i a... il..., residente/i a... in via... CF... La sottoscritta... nato/ i a... il..., residente/i a... in via... CF..... Genitori affidatari del minore/i..... nato/i a... il..., residente/i a... in via... Affidamento di tipo...della durata di... a decorrere dal... al...

21 CHIEDONO IL CONTRIBUTO ECONOMICO MENSILE previsto dalla L. 184 del 04/05/1983 modificata con la L. 149 del 28/03/2001 Con le modalità di riscossione sotto indicate: ACCREDITO SUL C/C BANCARIO c/o banca... CODICE IBAN... Intestato a... ASSEGNO CIRCOLARE non trasferibile a domicilio con tassa a carico del destinatario C/O tesoreria comunale previo avviso recapitato a domicilio Distinti saluti Gruppo Operativo Affidi Zona Sociale N 5

22 Gruppo Operativo Affidi C/o Ufficio della Cittadinanza di Magione Via Dante Alighieri, Magione Telefono 075/ AL SERVIZIO SOCIALE Ufficio della Cittadinanza di c.a. A.S. SEDE Oggetto: Convocazione In riferimento all affidamento del/dei/della minore... affidamento familiare, la S.V. è invitata all incontro di verifica che si terrà il giorno... alle ore..presso la sede del Gruppo Operativo Affidi c/o l Ufficio della Cittadinanza di Magione. Distinti saluti Gruppo Operativo Affidi Zona Sociale N 5

23 Al Gruppo Operativo Affidi Zona Sociale n 5 c/o Ufficio della Cittadinanza di Magione Via Dante Alighieri Magione OGGETTO: SCHEDA DI SEGNALAZIONE SERVIZIO SEGNALANTE: DATA SEGNALAZIONE: DATI DEL MINORE: Cognome. Nome: Data Nascita: Luogo di nascita Residenza COMPOSIZIONE FAMIGLIA DI ORIGINE: Nominativo Parentela minore Sesso Data di nascita Titolo di Studio Professione PROBLEMA SEGNALATO: Abuso sessuale Maltrattamento Psicologico Fisico Trascuratezza Altro

24 RICHIESTA DEL SERVIZIO SEGNALANTE: INTERVENTI PRECEDENTI ATTIVATI: DESCRIZIONE CASO: 1. ANAMNESI SOCIALE DEL MINORE 2. STORIA DEL MINORE 3. STORIA FAMILIARE 4. CONTESTO SOCIALE 5. RELAZIONE FRA FAMIGLIA E SERVIZI 6. FATTORI DI RISCHIO

25 7. FATTORI PROTETTIVI 8. PROPOSTA PROGETTO Gruppo Operativo Affidi Zona Sociale N 5 ASSISTENTE SOCIALE

26 Gruppo Operativo Affidi C/o Ufficio della Cittadinanza di Magione Via Dante Alighieri, Magione Telefono 075/ Gent.ma Famiglia Oggetto: Comunicazione affido in corso Minore... Nato a... Il... Con riferimento alla Legge 149/2001 che disciplina l Affido Familiare si comunica che il/la minore in oggetto è collocata presso di Voi in affidamento familiare. Si rilascia per gli adempimenti di competenza. Distinti saluti. Gruppo Operativo Affidi Zona Sociale N 5

27 Al Gruppo Operativo Affidi c/o Ufficio della Cittadinanza di Magione Viale Dante Alighieri, Magione Telefono 075/ Oggetto: Consenso all Affidamento Familiare del minore che ha compiuto il 12 anno di età L`A.S. dell Ufficio della Cittadinanza del Comune di DICHIARA Che il minore Nato a il ha manifestato il suo consenso all affido familiare c/o la famiglia residente nel Comune di Provincia di Via n tel. IL MINORE L ASSISTENTE SOCIALE

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