REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Deliberazione n. 54 del

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1 REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Deliberazione n. 54 del Premessa È istituito presso l Azienda U.L.S.S. n. 21 il Dipartimento di Salute Mentale sulla base di quanto previsto dalla DGR 651 del 9 marzo Progetto Obiettivo Regionale per la Tutela della Salute Mentale triennio e dalla DGR 1616 del 17 giugno Approvazione dei requisiti e degli standard per le unità di offerta nell ambito della salute mentale. L'Azienda ULSS 21 ha un ambito territoriale di 828 Kmq, residenti, costituito dai territori dei seguenti 25 Comuni, componenti la Conferenza dei Sindaci: Angiari, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant Anna, Bovolone, Casaleone, Castagnaro, Cerea, Concamarise, Gazzo Veronese, Isola Rizza, Legnago, Minerbe, Nogara, Oppeano, Palù, Ronco all Adige, Roverchiara, Salizzole, San Pietro di Morubio, Sanguinetto, Sorgà, Terrazzo, Villa Bartolomea, Zevio. Articolo 1 - Finalità del Dipartimento Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) è la struttura operativa dell ULSS finalizzata a organizzare e coordinare le attività preventive, diagnostiche, terapeutiche, riabilitative e di inclusione sociale nell ambito della salute mentale della popolazione residente nel bacino d utenza dell Azienda ULSS. Il DSM è un dipartimento strutturale transmurale (ospedaliero e territoriale), dotato di autonomia tecnico-organizzativa che si interfaccia quindi sia con la Direzione Medica Ospedaliera che con il Distretto unico aziendale. Il DSM inoltre si integra funzionalmente con tutti i numerosi soggetti coinvolti nell ambito della tutela della salute mentale. I valori organizzativi che ispirano l operatività del DSM sono : 1) centralità della persona, garantendone il coinvolgimento in tutte le fasi del percorso diagnostico-terapeutico-riabilitativo, sostenendo la loro capacità di scelta e di decisione e acquisendo il consenso informato circa gli obiettivi e i metodi di trattamento; 2) accessibilità dei servizi agli utenti; servizi inseriti nella comunità locale, in grado di adattarsi ad una domanda sempre più attenta ed in evoluzione. Promozione del protagonismo dell utente nei processi che lo coinvolgono, sua partecipazione alla definizione degli obiettivi e degli strumenti, suo essere interlocutore fondamentale nella organizzazione e nel funzionamento dei servizi. Attenzione e monitoraggio dei drop out; 3) efficacia degli interventi, attenta valutazione dei processi e dei risultati, con attenzione anche alla coerenza degli strumenti organizzativi. Presa in carico con formulazione di Progetti Terapeutici personalizzati; 4) adeguatezza nell utilizzo delle risorse; 5) organizzazione del lavoro in èquipe pluri-professionale; interventi articolati bio-psicosociali con valorizzazione di tutte le competenze professionali; attenzione al benessere organizzativo; 6) adeguatezza delle risposte nelle zone grigie, ovvero quelle che stanno ai margini delle specificità di competenza dei diversi servizi, in particolare: salute mentale dell infanzia e adolescenza e lungo assistenza; collaborazioni chiare con i Servizi delle Aree ad alta integrazione socio sanitaria per i casi in doppia diagnosi, con definizione delle modalità di presa in carico comune e delle consulenze; 7) rispetto della cultura e delle identità etniche di provenienza; 8) promozione delle progettualità innovative e della ricerca scientifica nella pratica dei servizi; 9) aggiornamento e miglioramento continuo della qualità. 1

2 Il DSM, per il raggiungimento delle finalità indicate nel presente regolamento, adotta i principi metodologici della progettazione per obiettivi e della loro condivisione, della programmazione delle attività, del controllo quantitativo e qualitativo delle prestazioni erogate. Il DSM comprende le diverse unità operative di base, ciascuna delle quali prevede il completo sviluppo e l integrazione degli interventi ambulatoriali, residenziali, semiresidenziali ed ospedalieri. Al DSM possono afferire altre unità operative che si definiscono su specificità e sperimentazioni locali che devono essere comunque comprese ed approvate dall Atto Aziendali dell Azienda ULSS. Le strutture componenti il DSM pur conservando la loro specificità istituzionale, si coordinano nelle indicazioni, nei progetti e nelle linee del DSM. E compito specifico del DSM predisporre: - la Carta dei Servizi del DSM, che va rivista almeno ogni 3 anni, con definizione degli obiettivi e dei programmi dei Servizi; - un piano annuale formativo e di aggiornamento del personale, incluso quello del privato sociale, che preveda percorsi formativi possibilmente accreditati ECM sia su obiettivi aziendali che su specifici aspetti della professione; - la modalità di raccolta dei dati e la gestione del sistema informativo dipartimentale; - il piano di informazione, educazione e formazione socio sanitaria specifica per la popolazione residente, gli utenti, i familiari, il mondo del volontariato e per le reti sanitarie e sociali locali e di interventi per la promozione della salute mentale di contrasto allo stigma; - il documento annuale di verifica e di riscontro degli indicatori compresi quelli definiti dalla Regione. Sono organi del Dipartimento: a) il Direttore del Dipartimento; b) il Comitato tecnico operativo (staff del DSM); c) ii Consiglio del Dipartimento; d) l'assemblea di Dipartimento. Articolo 2 - Direttore del Dipartimento Il Direttore del Dipartimento è nominato dal Direttore Generale fra i Direttori delle UOC di Psichiatria e rappresenta il Dipartimento nei confronti dell'azienda ULSS e presso altri Enti Pubblici e Privati. Attuale direttore è il dr. Tommaso Maniscalco, che ha compiti di gestione, di responsabilità clinica e organizzativa e cura i rapporti con la Direzione dell Azienda ULSS. In particolare al Direttore compete: a) dare attenzione ai valori organizzativi del DSM espressi all art. 1 del presente regolamento; b) concordare con gli altri direttori delle Unità Operative del Dipartimento la proposta di budget che deve essere discussa e approvata dal Consiglio di Dipartimento; la proposta include l assegnazione delle risorse e del personale alle diverse strutture; il direttore del DSM discute e negozia il documento di budget con la direzione strategica; c) organizzare, entro il budget prefissato dall Azienda, gli istituti economici contrattuali, quali il lavoro straordinario, la pronta disponibilità e la flessibilità dell articolazione dell orario di lavoro tra le varie strutture; d) proporre al Direttore Generale dell'azienda ULSS la nomina dei responsabili delle diverse UOS, sentito il Comitato Tecnico Esecutivo di cui all art. 5; e) vigilare al fine di garantire standard di qualità uniformi nell erogazione dei servizi nelle singole Unità Operative, verificando anche le attività di promozione della salute 2

3 mentale, la continuità dell'assistenza in particolar modo per i pazienti gravi e la promozione del miglioramento costante della qualità. A tal fine definisce le modalità che garantiscano la massima informazione e comunicazione interna tra tutti gli operatori del DSM; f) promuovere la formazione permanente del personale, coinvolgendo anche quello del privato sociale accreditato e, ove compatibile, quello del volontariato; g) promuovere attività di prevenzione tramite ricerche ed interventi in particolare sui contesti a rischio; h) promuovere la partecipazione alle attività dipartimentali della Comunità e in particolare del personale, del privato sociale accreditato, dei familiari, degli utenti e delle loro Associazioni; i) assicurare il coordinamento fra le diverse articolazioni organizzative al fine di garantire adeguate strategie di prevenzione, di presa in carico, di miglioramento della qualità, di conoscenza del territorìo, di integrazione con i soggetti sociali interessati alla tutela della Salute Mentale, nonché gli interventi di urgenza/emergenza ed i percorsi riabilitativi e di inclusione sociale; j) convocare e presiedere il Comitato Tecnico Esecutivo, il Consiglio di Dipartimento e l'assemblea del Dipartimento e predispone i relativi documenti e ordini dei giorno; k) contribuire alla definizione, per quanto di competenza, delle modalità di controllo e verifica del corretto operato di agenzie private convenzionate o titolari di appalti con l'azienda ULSS riferiti al Dipartimento; l) svolgere la funzione di Referente per l'area ad alta integrazione Socio-Sanitaria per la Salute Mentale nel Piano di Zona, in collaborazione con un Coordinatore sociale del DSM, dal Direttore individuato e che collabora in staff alla direzione del DSM, coordinando il lavoro dei diversi referenti di progetto; m) monitorare l'adeguatezza dei sistema informativo e, in generale, l'applicazione del presente regolamento; n) concorrere alla soluzione delle situazioni di difficoltà organizzativa e/o di presa in carico. Articolo 3 - Unita Operativa Complessa (Uoc) di Psichiatria Ogni UOC ha una direzione unica, a capo della quale viene posto, su nomina del Direttore Generale dell Azienda ULSS, un dirigente medico psichiatra, in armonia con la normativa vigente, che ha il compito di organizzare, soprintendere e coordinare l attività dell èquipe che dirige. Il Direttore di UOC ha la responsabilità clinica e organizzativa dei servizi e di gestione del personale in accordo con l organizzazione del DSM, nonché quella di contribuire ad organizzare l'attività libero professionale intramuraria secondo le direttive generali dell'azienda. Ogni UOC prevede lo sviluppo e l integrazione degli interventi ambulatoriali, territoriali, residenziali, semiresidenziali e ospedaliero. Inoltre, il Direttore di UOC propone al Direttore Generale dell Azienda ULSS la nomina dei responsabili delle diverse UOS e interviene direttamente nelle situazioni di difficoltà organizzativa e/o di presa in carico. La rete dei servizi di cui si avvale la UOC di Psichiatria è costituita da: - SPDC; - CSM; - Strutture semiresidenziali; - Strutture residenziali; - ogni altra attività e struttura relativa alla tutela della salute mentale presente nel territorio di competenza. La programmazione dei servizi viene fatta in stretta collaborazione con il Direttore del DSM al fine di rendere omogenea in tutto il territorio la qualità e la accessibilità degli stessi e allo 3

4 stesso tempo di utilizzare al meglio le risorse dotando il Dipartimento delle Strutture necessarie razionalizzandone la distribuzione e le dimensioni in rapporto ai bisogni di cura della popolazione. Articolo 4 - Strutture e Servizi Il Dipartimento di Salute Mentale si articola in: N. SERVIZI CARATTERISTICHE SEDE 1 Centro di Salute Mentale (C.S.M.) +2 Punti Salute con annesso Day Hospital Territoriale (D.H.T.) Bovolone, Legnago, Nogara 1 Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (S.P.D.C) con 16 posti letti e annesso Ambulatorio Protetto Legnago 3 Centri Diurni (C.D.) 20 posti per C.D. Legnago, Bovolone, Nogara 1 Comunità Terapeutica Residenziale Protetta (C.T.R.P.) 14 posti letto Nogara 4.1 Regolamento Strutture DSM Ogni struttura del DSM è dotata di un proprio regolamento di funzionamento, divulgato all utenza e agli operatori che prevede: - la descrizione degli interventi; - le fasi e i tempi di svolgimento; - le modalità di utilizzo del personale e delle attrezzature; - le modalità di relazione e comunicazione con l utenza e i familiari; - le modalità di valutazione e verifica dell efficacia dell attività di servizio; - le modalità di ammissione, trattamento e dimissione in raccordo con il DSM. 4.2 Sistema Informativo DSM Il DSM è implementato sul Sistema Informativo Regionale della Salute Mentale e predispone trimestralmente tutti i dati di prestazione, accesso dell utenza e trattamento previsti. 4.3 Programmi di Psicoeducazione Il DSM predispone l organizzazione, nell ambito della programmazione annuale delle proprie attività, di incontri di psicoeducazione e promozione della salute mentale rivolto alle famiglie degli utenti nelle sedi dei CSM e dei Centri Diurni. 4.4 Il lavoro di Èquipe nel DSM Il DSM attua il proprio programma d intervento attraverso la costituzione di équipe multiprofessionali che prendono in carico l utente e la sua famiglia e promuovono tutte le 4

5 iniziative necessarie al suo corretto trattamento e formulazione di un PTP Piano Terapeutico Personalizzato). Il lavoro di équipe è una caratteristica fondamentale della prassi psichiatrica, richiesto dalla necessità che un certo numero di professionisti operino congiuntamente per assicurare che le persone ricevano le cure di cui hanno bisogno. L importanza della cooperazione tra figure con diversi ruoli professionali nel trattamento degli individui con patologia psichiatrica grave è via via cresciuta contestualmente all evidenziarsi dei seguenti fenomeni: l istituzione di servizi territoriali con finalità all apprendimento di competenze e agli inserimenti sociali e lavorativi; la necessità di sviluppare collaborazione con tutti i contesti di vita della persona con disabilità psichiatrica, a partire da quello familiare. L equipe va vista come un processo in cui diversi professionisti, che prendono decisioni individuali sugli utenti e che condividono uno scopo comune, si incontrano per comunicarsi e scambiarsi informazioni, sulla base delle quali vengono formulati i piani di trattamento e prese ulteriori decisioni terapeutiche. 4.5 Sono istituite équipe multiprofessionali presso: - il Centro di Salute Mentale (comprensivo dei 2 punti salute) con annessi Day-Hospital Territoriali - il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) - le strutture residenziali e/o semiresidenziali Ogni équipe si riunisce regolarmente secondo le modalità di funzionamento di ogni servizio, al fine di condividere le attività organizzative e di funzionamento dei diversi servizi e le difficoltà incontrate nel lavoro con l utenza. Essa monitora altresì il corretto funzionamento della struttura e l integrazione di tutte le sue componenti dentro la rete di assistenza territoriale. 4.6 Passaggio di informazioni Nel passaggio di un utente da una struttura all altra, in particolare nella gestione dell attività di accoglienza e dimissione degli utenti delle strutture residenziali e/o semiresidenziali, è necessario che tutte le informazioni vengano trasmesse. È prevista una relazione scritta o una lettera di dimissione che perviene agli operatori di riferimento del CSM di competenza, dei Centri Diurni e delle Comunità Alloggio. 4.7 Formazione del personale Il DSM attraverso il documento annuale di programmazione approvato dal Consiglio di Dipartimento individua il fabbisogno formativo del personale, stabilisce le modalità di svolgimento e garantisce che venga estesa l offerta formativa a tutto il personale e figure professionali delle diverse strutture e servizi, compreso il personale convenzionato e delle cooperative del privato sociale. Il progetto di formazione scritto e documentato dopo l approvazione del Consiglio di DSM viene trasmesso all U.O. Formazione dell Azienda ULSS per l inserimento nel piano di formazione aziendale e l accreditamento ECM. Il personale che ritenga opportuno usufruire di formazione esterna all attività organizzata dal DSM concorda con il Direttore del DSM e i Dirigenti di U.O.S. le modalità e la congruenza della partecipazione con l attività svolta. 5

6 Articolo 5 - Procedure di funzionamento delle strutture del Dipartimento di Salute Mentale 5.1 Centro di Salute Mentale Il DSM è organizzato in 3 sedi per l erogazione dell assistenza territoriale: CSM di Bovolone e Punti Salute di Legnago e Nogara. Sono in possesso dell autorizzazione all esercizio, descritti nel documento di programmazione approvato dal Consiglio di Dipartimento e previsti nel Piano di Zona dell Azienda ULSS 21. Il CSM struttura gli interventi in base alle problematiche riscontrate, in particolare: v svolge attività di accoglienza e analisi della domanda. v svolge attività diagnostica; v svolge attività di raccordo con i medici di medicina generale per fornire consulenze psichiatriche per casi di minore gravità e per realizzare, in collaborazione, il progetto terapeutico; v prende in carico i casi di patologia mentale di media ed elevata gravità in età adulta; v svolge attività di consulenza specialistica per l ospedale, il territorio (compresi i Centri Servizi Anziani e le Residenze Sanitarie Assistenziali); v definisce e attua programmi terapeutico-riabilitativi individualizzati (PTI); v attua percorsi di cura personalizzati tramite interventi ambulatoriali, domiciliari, semiresidenziali e residenziali in un'ottica di continuità terapeutica. Accessi al CSM L'utente che necessita di una prima visita può rivolgersi al Centro di Salute Mentale ovvero al CUP mediante richiesta di visita specialistica. Gli utenti che accedono ai servizi del CSM devono essere registrati attraverso una cartella clinica che deve contenere oltre alle indicazioni anagrafiche, un riassunto delle problematiche espresse, l indicazione dell inviante e un piano terapeutico personalizzato di trattamento. È attivo il triage infermieristico per una prima valutazione e caratterizzazione dell urgenza delle prime visite. La cartella clinica va conservata nell archivio dei CSM secondo i criteri di tutela della privacy ed è a disposizione del personale sanitario del CSM per la consultazione e l aggiornamento. Accoglienza e Presa in carico del paziente È il processo che origina dalla formulazione di una domanda di valutazione di un problema di disagio, continua con una fase di analisi del problema e si conclude con la formulazione di una diagnosi e la proposta di trattamento (progetto terapeutico-riabilitativo). Attività del processo di accoglienza e presa in carico - Visita psichiatrica - Visita psicologica (eventuale) - Informazioni sulla situazione socio-lavorativa - Colloqui con i familiari - Prescrizioni farmacologiche - Presentazione e valutazione del caso in equipe - Formulazione del progetto terapeutico-riabilitativo - Invio del paziente ad una delle strutture del CSM - In alternativa invio al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (in caso di necessità di ricovero) 6

7 Le attività vengono supervisionate in equipe, la quale rappresenta lo strumento principale di lavoro per tutte le figure professionali. Comunicazioni con il Medico di Medicina Generale Il CSM si raccorda con il Medico di Medicina Generale attraverso una modulistica scritta e concordata. Tempi di attesa Il CSM definisce un tempo di attesa medio per la visita psichiatrica ambulatoriale in linea con le indicazioni regionali. I tempi di attesa vengono monitorati trimestralmente nelle riunioni di coordinamento del DSM. Supporto psicologico Il CSM garantisce il supporto psicologico, terapeutico ed educativo agli utenti e ai familiari individuale, di gruppo, e psicoeducazionale, secondo le risorse disponibili. DAY HOSPITAL TERRITORIALE Il D.H.T. è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale, da cui dipende e del cui personale è dotato. Sono presenti nel DSM n.3 D.H.T. nelle 3 sedi del C.S.M. dal lunedì al venerdì al mattino. Piano terapeutico Il piano terapeutico per l accesso al D.H.T. è predisposto dal medico psichiatra del C.S.M., concordato e stilato per iscritto con il personale infermieristico del D.H.T., concordato con l utente e, se necessario, con i familiari. Il tempo di attesa di un programma di D.H.T. deve essere inferiore a giorni 10 dalla sua formalizzazione. 5.2 SERVIZIO PSICHIATRICO DIAGNOSI E CURA Accessi al SPDC L accesso al SPDC avviene per acuzie psichiatrica, in urgenza, previa valutazione del medico di guardia specialistica, su ratifica del Pronto Soccorso dell Ospedale. Apertura Il SPDC è attivo 24/24 ore per tutti i giorni dell anno. Il SPDC dispone, oltre che degli spazi previsti per l area di degenza, anche di un locale soggiorno utilizzato per attività terapeutiche comuni. La struttura organizza la propria attività per rendere disponibili posti letti ove necessario. Il medico di guardia specialistica psichiatrica è presente 24/24 ore, tutti i giorni della settimana in SPDC, domeniche e festivi inclusi. Visite ai degenti L accesso al reparto per i familiari ed i conoscenti è conforme agli orari di tutti gli altri reparti ospedalieri, fatte salvo situazioni di particolare difficoltà. A tal proposito all ingresso vengono fornite ai degenti ed ai loro familiari indicazioni rispetto agli orari e alle modalità di comunicazione con l esterno e alle norme di comportamento in genere. 7

8 Comunicazione con i familiari Durante la degenza vengono effettuati colloqui con i familiari per approfondimenti anamnestici e per fornire informazioni nel rispetto della privacy del paziente secondo le indicazioni fornite dallo stesso nel consenso informato scritto propostogli durante la degenza. Di norma, in occasione della dimissione viene effettuato un colloquio informativo con i familiari del degente. Di tutto ciò viene riportata adeguata sintesi nella diaria della cartella clinica di ricovero. Dimissione Alla dimissione viene compilata una lettera secondo un formato predefinito in cui figura diagnosi di dimissione, descrizione clinica, esami diagnostici effettuati, principali interventi effettuati, indicazioni terapeutiche ed eventuali date per visite di controllo. Tale lettera è indirizzata al medico curante. Osservazione clinica in SPDC Esiste una procedura comprovata, in accordo con il Pronto Soccorso, per la gestione in osservazione di un paziente prima di decidere il ricovero. Ambulatorio Protetto Ospedaliero Nel SPDC vengono anche effettuati interventi complessi in regime di ambulatorio protetto. Vengono utilizzati qualora la patologia sia sub-acuta e consentono, ove necessario, di mantenere una continuità con il contesto ambientale o terapeutico extra-ospedaliero. 5.3 CENTRO DIURNO Sono presenti nel DSM 3 sedi di centro diurno: - Legnago - Bovolone - Nogara. Obiettivi di integrazione sociale I percorsi dei Centri Diurni sono svolti seguendo i seguenti obiettivi: v Obiettivi Educativi con attività rivolte agli utenti e alle famiglie, interventi informativi e psicoeducativi rivolti sia alla singola famiglia sia a gruppi di famiglie con o senza la presenza degli utenti. v Obiettivi Animativi con interventi di risocializzazione individuali e di gruppo, attraverso attività ricreative e di incontro (gite, escursioni e vacanze con la presenza degli operatori), uscite ( cinema, mostre ), gruppi di discussione, gruppi di visione dei film, gruppi di cucina, interventi di tipo espressivo, interventi di tipo pratico manuale (giardinaggio, manutenzione, cartonaggio), interventi di tipo motorio e sportivo e la partecipazione a gruppi di movimento e passeggiate. v Obiettivi relativi alla Gestione della Quotidianità e alla Cura di Sé che hanno la finalità di aiutare gli utenti a raggiungere un livello ottimale di funzionamento indipendente dal centro e a renderli il più possibile autonomi nelle principali attività di base: igiene personale, cura nell abbigliamento, capacità di organizzare la pulizia della casa, capacità di integrarsi nel contesto sociale (fare la spesa, usare il denaro, fare controlli medici di routine ecc.). Progetto Terapeutico Personalizzato Nella cartella riabilitativa dei Centri Diurni è formalizzato entro 30 giorni dall ingresso dell utente il PTP, che va monitorato e concordato a cadenza semestrale, rendendone partecipe l utenza e la sua famiglia. 8

9 Il Centro Diurno fornisce colloqui regolari e informazioni costanti alla famiglia sull andamento del PTP. Il programma giornaliero si suddivide in attività del mattino, del pranzo, del pomeriggio e mantiene ritmi che sono nel rispetto delle abilità e delle potenzialità espressive degli utenti. Piano terapeutico Il piano terapeutico per l accesso al Centro Diurno è predisposto dal medico psichiatra del C.S.M., concordato e stilato per iscritto con il personale del Centro Diurno, concordato con l utente e, se necessario, con i familiari. Il tempo di attesa di un programma di Centro Diurno deve essere inferiore a giorni 10 dalla sua formalizzazione, salvo saturazione dei posti disponibili. Gruppi Familiari Il Centro Diurno si occupa fra le proprie funzioni di organizzare momenti di formazione e sostegno alle famiglie attraverso incontri di informazione, sensibilizzazione e psicoeducazione. Il Centro Diurno opera in stretta collaborazione con le Associazioni dei familiari, fornendo consulenza e ausilio nell organizzazione di attività di sensibilizzazione della popolazione e di promozione della salute mentale. Durata dei progetti terapeutici I progetti terapeutici personalizzati devono essere valutati e rivisti almeno con cadenza semestrale, concordando gli obiettivi, i percorsi di ammissione, trattamento, riabilitazione e dimissione con l utente e la famiglia. 5.4 STRUTTURE RESIDENZIALI Il DSM è dotato di 1 Comunità Terapeutica Residenziale Protetta (CTRP) a Nogara. Accesso alle strutture residenziali L accesso alle strutture residenziali è richiesto dal CSM e concordato con il DSM che organizza appositi incontri periodici, nel corso dei quali viene proposta la Struttura Residenziale (SR) più opportuna per dare attuazione al Progetto Terapeutico Personalizzato. A queste riunioni partecipano il Direttore del DSM, i Dirigenti di Unità Operativa, i dirigenti medici e psicologi e gli operatori referenti per l utente. Ogni utente e la sua famiglia prima di essere accolti in SR effettuano un percorso di conoscenza della struttura, di condivisione delle regole di funzionamento. Al momento dell ingresso viene sottoscritto un contratto terapeutico personalizzato. Il contratto terapeutico personalizzato, contenente la sottoscrizione del regolamento di funzionamento della SR è sottoscritto dal responsabile della SR, dall utente e da un suo familiare prima dell ingresso ed è conservato nella cartella riabilitativa presso la SR. C.T.R.P. Regolamento di funzionamento La CTRP ha definito un regolamento di funzionamento della sua attività, delle regole comuni da rispettare e dell organizzazione, che viene concordato e sottoscritto dall utente e da un suo familiare prima dell ingresso. Equipe L equipe della CTRP prevede la presenza del medico psichiatra, dello psicologo, di personale educativo, infermieristico, di assistenza sociale e di assistenza sociosanitaria, regolato dalla turnistica predisposta. 9

10 Le attività amministrative e di segreteria sono svolte congiuntamente a quelle del CSM territoriale. Progetto Terapeutico Personalizzato Nella cartella riabilitativa della CTRP è formalizzato entro 30 giorni dall ingresso dell utente il PTP, che va monitorato e concordato a cadenza semestrale, rendendone partecipe l utenza e la sua famiglia. La CTRP fornisce colloqui regolari e informazioni costanti alla famiglia sull andamento del PTP. Il programma giornaliero si suddivide in attività del mattino, del pranzo, del pomeriggio e della cena e mantiene ritmi che sono nel rispetto delle abilità e delle potenzialità espressive degli utenti. Spazi esterni alla CTRP La CTRP usufruisce di spazi esterni in area verde e di convenzioni con strutture pubbliche e private per attività esterne di tipo ricreativo-sportivo e ludico-ricreativo. Articolo 6 - Assegnazione delle risorse Al DSM viene assegnata dalla Direzione Strategica dell Azienda ULSS una dotazione di personale per ciascuna équipe composta da: medici psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali, educatori, tecnici della riabilitazione, O.S.S., ausiliari, personale amministrativo. Il Direttore del DSM, in accordo con la Direzione Generale dell'azienda ULSS, definisce ed esplicita le politiche di gestione delle risorse umane. Per assicurare le attività e per situazioni di urgente necessità può essere richiesta la mobilità temporanea all interno del DSM a tutte le categorie di operatori. Articolo 7 - Comitato Tecnico Esecutivo Il comitato tecnico esecutivo è composto dal Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, dai responsabili di U.O.C. e di altre Unità Operative, dal coordinatore delle professioni sanitarie del DSM e da tecnici incaricati dal Direttore stesso. Si avvale del supporto amministrativo della segreteria del DSM. Il Comitato ha funzione consultiva e di supporto rispetto alle attività della Direzione del DSM, in particolare nella: a) stesura e discussione del documento di budget; b) proposta di linee guida, protocolli e documenti di indirizzo organizzativo; c) programmazione e organizzazione delle attività di promozione della salute mentale e della partecipazione dei soggetti della comunità interessati; d) stesura dell Ordine del Giorno del Consiglio di Dipartimento e dell Assemblea. Articolo 8 - Consiglio di Dipartimento Il Consiglio del DSM, coerentemente alle specifiche complessità locali, è composto da membri di diritto e membri elettivi; svolge funzioni di indirizzo, programmazione e verifica. Sono membri di diritto, oltre al direttore del DSM, i dirigenti di struttura complessa e semplice e il Coordinatore delle professioni sanitarie. Al Consiglio di dipartimento partecipano inoltre di diritto il Direttore Sanitario, il Direttore dei Servizi Sociali, il Direttore del Distretto Socio-Sanitaro unico aziendale e il Direttore Medico Ospedaliero. Sono membri elettivi interni: 1 Dirigente Psichiatra rappresentante SPDC 1 Capo Sala coordinatrice D.S.M. 1 Infermiere rappresentante SPDC 10

11 1 Assistente sociale 1 Psicologo rappresentante C.S.M. 1 Educatore professionale rappresentante C.S.M. 1 Infermiere rappresentante C.S.M..1 Infermiere rappresentante C.T.R.P. 1 Operatore socio sanitario rappresentante C.T.R.P Sono membri elettivi esterni: uno o più rappresentanti per ogni Associazione degli Utenti e dei Familiari, riconosciuta dalla Regione Veneto, che operi e abbia sede nell ambito territoriale dell Azienda ULSS; due rappresentanti delle cooperative sociali convenzionate (preferibilmente uno per quelle di tipo A e uno per quelle di tipo B), che operano in collaborazione con il DSM; due rappresentanti nominati dalla Conferenza dei Sindaci e dal Coordinamento Assessori eventuali rappresentanti delle associazioni di volontariato che operano nel settore della salute mentale, rappresentate nel territorio e iscritte al Registro regionale; un rappresentante del Coordinamento dei servizi sociali comunali; un rappresentante della direzione distrettuale; un rappresentante dei Medici di Medicina Generale nominato dal Comitato aziendale; rappresentanti delle strutture residenziali convenzionate con l Azienda ULSS; rappresentanti degli enti affidatari gestori di servizi dell Azienda ULSS; un rappresentante dell AIOP e un rappresentante dell ARIS a titolo consultivo. Il Consiglio è presieduto dal Direttore del DSM, dura in carica 3 anni, viene di regola convocato con frequenza almeno quadrimestrale e può essere convocato in qualsiasi momento dal Direttore del Dipartimento in maniera straordinaria, o comunque quando viene richiesto da almeno un terzo dei componenti. Il Consiglio viene convocato almeno quindici giorni prima della data fissata, a mezzo lettera, fax o che contiene l Ordine del Giorno e la documentazione relativa ai temi trattati. Il verbale della riunione viene inviato ai consiglieri entro venti giorni dalla seduta. Il Consiglio di Dipartimento: svolge funzioni consuntive, nonché di indirizzo, programmazione e verifica; elabora proposte concernenti l attività dei servizi ed i protocolli operativi; esprime pareri in ordine all organizzazione del lavoro dei Servizi, alla qualità e omogeneità della distribuzione delle risorse e del personale, alle proposte da avanzare alla Direzione Aziendale nell ambito dei limiti posti dalle leggi e dai regolamenti vigenti e su ogni altra questione sottopostagli dal coordinamento del Dipartimento; propone azioni intese a migliorare il collegamento con servizi ed istituzioni esterne al DSM per la promozione della salute mentale; discute e propone protocolli di intesa e ogni altra azione di collegamento con i servizi territoriali e con il distretto socio sanitario; esamina e approva la proposta di budget; discute e approva la Relazione annuale del Direttore del DSM; fornisce indicazioni in merito alla definizione e al monitoraggio e verifica del Piano di Zona; organizza visite di controllo periodiche, almeno annuali, di tutte le strutture del DSM, pubbliche e del privato sociale accreditato. Articolo 9 - Assemblea del Dipartimento L Assemblea del Dipartimento viene convocata almeno una volta all anno dal Direttore del DSM e riguarda tutti gli operatori ed i soggetti che godono di rappresentanza nel Consiglio di Dipartimento. 11

12 Essa può essere intesa come giornata di lavoro seminariale, tesa ad approfondire e discutere le relazioni consuntive e programmatiche dei responsabili di strutture ed attività. Le relazioni dei diversi responsabili all Assemblea annuale, verbalizzate, valgono da relazione annuale sull attività svolta dal DSM. Articolo 10 - DSM, Distretto Socio Sanitario, Sistema delle Cure Primarie e rapporti con altre aree di Intervento socio-sanitario. La organizzazione dipartimentale dei servizi per la salute mentale si basa sul principio della vocazione territoriale dei servizi integrati nella comunità. L articolazione del CSM all interno della realtà del Distretti Socio Sanitario (DSS) prevede punti di contatto con tutte quelle attività che sono legate anche nel contenuto alla tutela della salute mentale in generale degli individui e delle loro famiglie. Il Piano di Zona costituisce il principale momento locale con cui viene data realizzazione alle politiche e agli indirizzi programmatori che sono formulati a livello regionale nel rispetto delle tipicità locali e delle dimensioni dei bisogni propri del territorio. E altresì lo strumento per costruire, sviluppare e garantire l integrazione organizzativa e professionale tra servizi e istituzioni pubbliche e private. Il Distretto rappresenta la struttura che agisce da interfaccia per introdurre i percorsi di presa in carico e di continuità dell assistenza psichiatrica nei Patti aziendali della Medicina Convenzionata e per il monitoraggio dei protocolli condivisi e la programmazione delle attività sul territorio. Riferimento per la valutazione e la programmazione degli interventi distrettuali che coinvolgono più servizi è l Unità Valutativa Multiprofessionale Distrettuale (UVMD) operante nell Azienda ULSS. I Medici di Medicina Generale MMG hanno un ruolo centrale nella appropriatezza degli invii ai CSM e nella continuità di gestione dei pazienti, il loro ruolo è particolarmente rilevante nella individuazione dei casi a rischio, nella richiesta di interventi precoci rispetto a esordi psicopatologici, nella azione di indirizzo e sostegno a pazienti e famiglie, nella gestione delle urgenze e nella diagnosi e trattamento della patologia organica concomitante. Molte patologie di pertinenza psichiatrica, richiedono una presa in carico da parte dei servizi del DSM, ma molte possono essere gestite e risolte con una integrazione con il MMG curante dell assistito per una presa in carico condivisa. Vengono definite le modalità di collaborazione con le aree ad alta integrazione sociosanitaria: UOC Materno Infantile, NeuroPsichiatria Infantile (NPI), Età Evolutiva e Tutela Minori soprattutto nella fascia di età dell adolescenza; Area disabili adulto; Area adulti anziani; Dipartimento delle Dipendenze Patologiche. E compito del DSM realizzare gruppi di lavoro assieme alle singole aree per formulare e gestire i percorsi terapeutici dei casi più complessi, anche formalizzando dei protocolli di collaborazione condivisi. Protocolli di collaborazione: Sono attivi protocolli di collaborazione con il Servizio di Urgenza/Emergenza e con i servizi delle aree distrettuali limitrofe e precisamente: - Area Materno-Infantile - SER.D. (Servizio Dipendenze) - Servizio Integrazione Lavorativa 12

13 Articolo 11 - Rapporti con gli utenti e le famiglie Il DSM interviene a tutela della salute mentale in una logica di sostegno ai valori della accessibilità, della globalità dell intervento, dell efficacia e dell efficienza nonché di promozione della partecipazione all assunzione di responsabilità nella cura dell utente, della famiglia e di tutta la comunità anche promuovendo l empowerment delle persone con disturbo mentale. Alle persone portatrici di disagio e di disturbo mentale che utilizzano prestazioni e servizi del D.S.M. in qualsiasi circostanza e in qualsiasi momento devono essere garantiti i seguenti diritti previsti dalla costituzione: Diritto di libera espressione, in ogni sede, in ogni ambito. Diritto al rispetto delle proprie convinzioni morali, religiose, politiche. Diritto al rispetto delle proprie scelte sessuali. Diritto di vedere riconosciute, ricercate e rafforzate le proprie abilità e non semplicemente veder evidenziate le proprie difficoltà e le disabilità. Diritto di essere esaurientemente informati su qualsiasi trattamento, di essere coinvolti nelle decisioni che possono essere legate alla propria salute e alla propria vita. Diritto a non subire azioni lesive alla propria dignità. Diritto di vedere soddisfatti i bisogni elementari e di essere sostenuti nella ricerca di risposte a bisogni di emancipazione. Relativamente al principio della libera scelta del medico e della équipe curante questo va coordinato con le inevitabili ricadute organizzative: è comunque diritto di ogni utente ottenere un colloquio con la propria figura di riferimento e, se necessario, successivamente con il responsabile del CSM per definire le problematiche relative alla presa in carico e una sua eventuale ridefinizione, compresa la possibilità di cambiare medico. Nel caso che la figura del responsabile del Servizio coincida con quella del responsabile del caso, va comunque garantita alla persona questa possibilità di ridefinizione del programma, anche attraverso un colloquio con il Direttore del DSM. I casi di abbandono della cura devono essere rilevati per assicurare su di essi riflessione formale nel DSM e all interno dell équipe che aveva in trattamento il paziente. Vanno definite, all interno del DSM, le procedure da seguire sia per favorire la tempestività degli interventi sia nel caso di abbandono del programma terapeutico. Tali procedure devono comprendere anche quei casi in cui il paziente non collabora al trattamento con l attivazione, ove necessario, di un progetto esplicito finalizzato a favorire la ripresa del trattamento al fine di garantire il diritto alla terapia. Va sviluppato un rapporto costruttivo con le famiglie, che riesca a includere pienamente le loro potenzialità collaborative nel progetto di lavoro. Le modalità di coinvolgimento della famiglia, nella presa in carico del paziente grave, vengono esplicitate in forma scritta nel progetto terapeutico personalizzato (PTP), motivando adeguatamente l eventuale decisione di un mancato coinvolgimento e garantendo comunque la continua attenzione al problema e alle sue possibili revisioni. Sono comunque da promuovere tutte le possibili forme di collaborazione anche per accogliere segnalazioni e problemi dai familiari e fornire supporto di conoscenze senza alterare la privacy. Alla famiglia del paziente psichiatrico è necessario garantire informazioni nel rispetto di una corretta comunicazione e promozione della partecipazione della persona che veda anche la tutela della privacy e del segreto professionale. Vanno comunque forniti, anche all interno di programmi psicoeducativi strumenti di conoscenza relativi a: - le malattie mentali e gli interventi terapeutici e riabilitativi; - i sintomi premonitori della crisi; - le linee operative dedicate alle emergenze; - i percorsi previdenziali e assistenziali, con particolare attenzione all'amministrazione di sostegno (protezione anche patrimoniale del malato); 13

14 - la disponibilità a livello distrettuale di servizi di segretariato sociale; - la possibilità e l opportunità di un sostegno psicoterapeutico, di gruppi di auto mutuo aiuto; - informazioni relative alle Associazioni di tutela della salute mentale accreditate nel territorio. Articolo 12 - Rapporti con le Degenze Psichiatriche Private (Dpp) Le Degenze Psichiatriche Private (DPP) partecipano all erogazione di assistenza e cura per la salute mentale sulla base di protocolli di collaborazione concordati con il DSM. 14

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