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1 Bilancio d esercizio 2012

2 B I L A N C I O D U E M I L A d o d i c i

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4 B I L A N C I O D U E M I L A D O D I C I Dolomiti Energia Bilancio d esercizio 2012 DOLOMITI ENERGIA SpA Capitale Sociale Euro interamente versato Via Manzoni 24 Rovereto N Registro Imprese di Trento C.F. e P.IVA Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2012 Consiglio di Amministrazione Presidente Vicepresidente Consiglieri OSS RUDI CATTONI DIEGO BRIOSI ANTONELLO CARLI MARCELLO CAROLLO MADDALENA COLAONE FRANCESCO FRANCESCHI GIORGIO GANAPINI WALTER PAOLAZ NICOLUSSI LEO RAVANELLI RENATO ZOBELE ENRICO Amministratore Delegato MERLER MARCO Collegio SindACAle Presidente Sindaci effettivi Società di revisione MANZANA GIACOMO BOMBARDELLI ALBERTO POSTAL ANNA PricewaterhouseCoopers SpA Direttore Generale Stefano QUAGLINO

5 indice Condotta forzata impianto idroelettrico di Riva del Garda fine anni 20

6 B I L A N C I O D U E M I L A D O D I C I RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE 13 Bilancio DOLOMITI ENERGIA SpA 55 STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO 56 NOTA INTEGRATIVA 59 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 119 RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE 122 BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO DOLOMITI ENERGIA 125 STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO 126 NOTA INTEGRATIVA 130 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 181 RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE 183

7 6 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 Signori Azionisti, il 2012 ha delineato uno scenario economico particolarmente difficile sia a livello nazionale che europeo confermando così una congiuntura economica che vede il PIL in costante restringimento a partire già dal terzo trimestre del 2011 e un 2012 con un calo su base annua del 2,8%. Peggiora anche il deficit/pil (dal -2,5% al -2,8%) e aumenta l inflazione media annuale che passa dal 2,8% del 2011 al 3%. A questo si aggiunge l instabilità politica con le dimissioni del governo nel dicembre 2012 che hanno posto una forte ipoteca sul proseguimento delle riforme intraprese nel corso dell anno e ostacoli evidenti allo sviluppo economico. Ne consegue che durante il 2012 il prezzo dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali si è mantenuto su valori abbastanza elevati, con un picco nel mese di marzo in cui il valore del petrolio (Brent) espresso in /barile ha raggiunto 95 /bbl. Punta mai raggiunta prima. Nel complesso il prezzo medio è stato di quasi il 10% superiore a quello del 2011 a causa della perdita di valore dell euro il cui cambio rispetto al dollaro ha toccato nel luglio 2012 il valore di 1,23 dollari per euro (valore minimo dall aprile del 2006). Come conseguenza di questo trend il prezzo del gas naturale ha segnato anche durante questo esercizio un aumento significativo sfiorando a fine anno i 40 centesimi di euro/smc, pari al 13% in più rispetto al valore di dicembre 2011, nonostante i ripetuti interventi dell AEEG volti a ridurne la crescita. Il perdurare di una forte riduzione dei consumi a livello nazionale (stimati nel 2012 a 74,3 miliardi di metri cubi a fronte degli 85 miliardi consumati nel 2008), causata in particolare dalla contrazione di utilizzo delle centrali termoelettriche, ha provocato sul mercato un eccesso di offerta rispetto alla domanda. Tale fenomeno è stato accentuato dalla piena disponibilità del gasdotto con la Libia che, nel precedente esercizio era rimasto bloccato per buona parte

8 RELAZIONE SULLA GESTIONE 7 dell anno. Per effetto di questa situazione, permangono per i maggiori operatori nazionali notevoli difficoltà economiche nonostante le intervenute rinegoziazioni riguardanti le condizioni contrattuali, sia in termini di flessibilità che di prezzo, in molti casi conclusesi durante l anno. I prezzi dell energia elettrica sul mercato italiano hanno avuto un andamento alquanto variabile: valori elevati nella prima parte dell anno, un picco in febbraio conseguente agli eventi atmosferici verificatesi in Italia e in Europa e una rilevante discesa del Prezzo Unico Nazionale (PUN) nell ultimo trimestre, con valori che a dicembre 2012 hanno raggiunto i 66,99 /MWh in significativa riduzione rispetto al dato di dicembre 2011 (- 15,6%). Il confronto sul dato medio annuale fa comunque registrare un aumento da 72,2 /MWh a 75,5 /MWh, dovuto ai prezzi elevati della prima parte dell anno. Da segnalare l anomalia di agosto, mese nel quale per la prima volta il prezzo registrato nelle cosiddette ore vuote è stato, seppur di poco, superiore a quello registrato nelle ore piene a testimonianza del ruolo sempre più cruciale che la produzione fotovoltaica ha assunto nella determinazione dei prezzi di mercato. In ogni caso l andamento dei prezzi durante l anno ha fornito l ennesima conferma di una variazione strutturale nei meccanismi di formazione dei prezzi di mercato. Appare inoltre consolidarsi un trend di progressiva divergenza fra i prezzi dell energia elettrica e i prezzi dei restanti prodotti energetici, in particolare dei prodotti petroliferi. Fino al 2009 tale correlazione era molto forte e, seppure con un certo ritardo, l andamento dei prezzi dell energia elettrica era spiegato principalmente dall evoluzione dei prezzi del petrolio. A partire dal 2010 si è registrata una modifica strutturale delle condizioni di mercato, sia per la disponibilità sempre maggiore di forniture di gas metano con prezzi non oil-linked sia per il ruolo crescente assun-

9 8 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 to dalle fonti rinnovabili, il fotovoltaico in particolare, la cui struttura di costi è ovviamente indipendente dal costo del combustibile. A questi fenomeni si è aggiunto negli ultimi anni anche il calo dei consumi che ha portato all uscita dal mercato di tutti gli impianti ad olio combustibile, fatta eccezione per quelli ritenuti essenziali per il sistema elettrico nazionale. L effetto conseguente mostra una dinamica dei prezzi dell energia elettrica sul mercato italiano legata in maniera sempre maggiore a fattori propri di domanda e offerta piuttosto che agli andamenti internazionali dei mercati petroliferi. Il Gruppo, malgrado il contesto di forte contrazione della domanda e di aumento dell offerta nazionale di prodotti energetici, ha chiuso l esercizio 2012 con buoni risultati per quel che riguarda la gestione ordinaria. Il Gruppo nel 2012 ha prodotto GWh di energia elettrica (2.047 nel 2011), di cui GWh di origine idroelettrica, confermando la propria vocazione green, ha distribuito GWh di energia elettrica (2.600 nel 2011), 289 milioni di metri cubi di gas metano (299 nel 2011), ha venduto 428 milioni di metri cubi di gas (412 milioni nel 2011), GWh di energia elettrica (4.400 nel 2011) e raccolto tonnellate di rifiuti ( nel 2011). Il valore della produzione nel 2012 è stato pari a milioni, con un incremento del 5,8% rispetto all esercizio precedente. Nel 2012 l E- BITDA ha registrato il valore di 201,8 milioni di euro con un leggero decremento rispetto all anno precedente e l utile netto ha raggiunto i 43,7 milioni di euro. Nel periodo considerato si è inoltre consolidato il ruolo del Gruppo nel settore della distribuzione elettrica in Trentino con il conferimento a SET Distribuzione delle attività di distribuzione elettrica nel Comune di Fai della Paganella e dell affidamento delle attività

10 RELAZIONE SULLA GESTIONE 9 commerciali a Trenta. Inoltre, l acquisto di una quota di minoranza della società Bio Energia Trentino, che ha avviato nel corso dell anno il primo impianto in Provincia per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani per produrre energia elettrica (tramite biogas) e compost, permetterà di ampliare ulteriormente il perimetro di attività del Gruppo. Le iniziative commerciali messe in atto nel 2012 dal Gruppo hanno permesso di confermarne e rafforzarne il ruolo di leader in Trentino nell attività di vendita di prodotti energetici. Anche a livello nazionale, grazie soprattutto alla controllata Multiutility, risulta consolidata la presenza commerciale del Gruppo. E tuttavia importante segnalare come anche nel 2012 il Gruppo si sia dovuto confrontare, specialmente sul territorio provinciale, con un forte aumento della concorrenza sul mercato libero dell energia elettrica e con una fortissima pressione da parte di altre società di vendita storicamente rilevanti. I rapporti con la clientela risultano eccellenti, lo dimostra l alto grado di fedeltà dei clienti diffusamente conservato malgrado la competizione tra operatori risulti sempre più stretta e in taluni casi anche particolarmente aggressiva. Il Gruppo ha perseguito, anche per il 2012, l obiettivo del costante miglioramento della qualità del servizio e della soddisfazione dei clienti ricercando modalità sempre più rispondenti alle esigenze e alle peculiarità della realtà trentina, ritenendo ciò un elemento di distinzione da valorizzare come punto di forza nei confronti dei competitor. Il consolidamento dell orario di apertura al pubblico degli sportelli commerciali e del call center, quest ultimo con orario continuato fino alle 20, è stata una scelta molto apprezzata dal territorio: permette ai clienti di coniugare, ancora meglio, l accesso ai servizi con i vincoli lavorativi e garantisce alle aziende orari de-

11 10 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 gli sportelli riservati in esclusiva. Seguendo questa strada, al fine di offrire un servizio sempre più puntuale e capillare, è proseguito il potenziamento del sito internet di Trenta. I servizi web hanno confermato il trend positivo di adesioni con più di utenze registrate di cui circa il 54% hanno scelto il servizio bollett@mail, rinunciando alla tradizionale bolletta cartacea. L impegno profuso dal Gruppo nella ricerca di una sempre maggiore qualità del servizio offerto è stato avvalorato anche da importanti riconoscimenti a livello nazionale conferiti dall Autorità per l Energia Elettrica e il Gas a Set Distribuzione e a Dolomiti Reti confermando un trend che perdura ormai da anni. Gli investimenti effettuati dal Gruppo nel 2012 ammontano a 52 milioni di euro e riguardano: il completamento della centrale di trigenerazione a servizio dell area Le Albere a Trento; il piano di rinnovo degli impianti idroelettrici di Predazzo (7,92 milioni), Grigno (4,58 milioni) e Costabrunella che hanno potuto beneficiare del sistema transitorio di incentivazione; investimenti sulle reti per migliorare sempre più la qualità del servizio e ottimizzare la gestione della distribuzione di energia, gas e acqua su tutto il territorio servito dal Gruppo. Per il prossimo futuro l obiettivo resta quello di proseguire sulla strada fino a qui seguita, investendo costantemente nella qualità dei servizi e nella gestione delle reti. L anno 2012 è l anno che sembra aver segnato una svolta importante nel settore dei servizi pubblici locali: nel settore dell acqua il quadro normativo si è chiarito e sono ripresi i contatti con i Comuni al fine di dare esecuzione all affidamento delle attività di gestione dell acquedotto e della fognatura ad una società in house in base alla volontà espressa dai due principali Comuni di Trento e Rove-

12 RELAZIONE SULLA GESTIONE 11 reto. Per quanto riguarda il settore del gas naturale è proseguito il completamento del contesto normativo necessario per poter bandire le gare per l individuazione dei soggetti che dovranno svolgere il servizio di distribuzione nei prossimi anni. Il Gruppo sta seguendo con attenzione questa evoluzione con l obiettivo di garantire il mantenimento delle attività in essere e per individuare eventuali opportunità di crescita. In un periodo di fortissima volatilità il Gruppo ha contenuto il rischio liquidità intervenendo sull allungamento del debito e sulla sterilizzazione del costo medio dei finanziamenti. Nel 2012 sono state poste le basi per il completamento del modello di Risk Management del Gruppo mentre la funzione di Internal Audit e l Organismo di Vigilanza hanno svolto con puntualità e professionalità il loro compito di controllo a tutela e garanzia delle società del Gruppo. Anche nel 2012 è rimasto costante l impegno del Gruppo nell ambito associativo sia a livello regionale che nazionale al quale si è aggiunto quello comunitario con una fattiva collaborazione con il CEDEC, Associazione di secondo livello di Federutility e strumento di confronto e negoziazione con le Istituzioni europee. Rimane stretto e costruttivo il rapporto di collaborazione con le altre Società di servizi provinciali con un rapporto improntato alla trasparenza e alla leale collaborazione. Desidero da ultimo esprimere, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, i ringraziamenti più sentiti a Voi Signori Azionisti per il Vostro continuo supporto e per il clima di reciproca fiducia ed armonia fondamentale per affrontare con serenità le sfide quotidiane che si prospettano per gli anni a venire. Il Presidente Rudi Oss

13 12 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 S T R U T T U R A S O C I E T A R I A 77,3% 81,7% 78,1% 57 6,8% 33,3% EDIPOWER * SF ENERGY* *consolidata proporzionalmente

14 RELAZIONE SULLA GESTIONE 13 Relazione sulla gestione La presente relazione è stata predisposta in conformità al Codice Civile ed ai principi contabili emessi dall Organi smo Italiano di Contabilità (OIC) e, ove mancanti e in quanto applicabili, ai principi emanati dall International Accounting Standard Board (IASB). La presente relazione, come anche il Bilancio, considera l attività del Gruppo Dolomiti Energia svolta nel Fatti di rilievo del periodo I lievi segnali di ripresa della situazione finanziaria internazionale che hanno contraddistinto la prima parte dell anno non sono stati sufficienti per invertire il trend economico negativo, che si è manifestato durante l anno in tutta Europa e in modo particolare in Italia, confermando quindi una congiuntura economica che vede il PIL nazionale ridursi continuamente a partire dal terzo trimestre All aumento dell incertezza degli operatori economici hanno contribuito anche le dimissioni del governo presieduto dal sen. Mario Monti, avvenute a dicembre 2012, e il successivo scioglimento delle Camere che hanno posto una forte ipoteca sul proseguimento delle riforme intraprese nel corso dell anno. Fortunatamente è comunque migliorata rispetto allo scorso anno la situazione per quanto riguarda la percezione di rischio del sistema italiano da parte dei mercati finanziari internazionali, anche grazie ai decisi e ripetuti interventi della Banca Centrale Europea a tutela dell integrità dell eurozona. Segnale di questo miglioramento è la significativa riduzione dello spread fra i titoli di stato italiani e quelli

15 14 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 tedeschi che è passato dagli oltre 500 bps di fine 2011 ad un livello di circa 300 bps a fine 2012 con un effetto positivo per l intero comparto finanziario. Per quanto riguarda Dolomiti Energia, pur con i vincoli dati dalla situazione finanziaria sopra evidenziata, è continuata l attività di rafforzamento della struttura finanziaria. In particolare si è allungata la durata media del debito, attraverso la stipula di un mutuo con BIIS (oggi Banca Intesa) di 125 milioni di euro con scadenza al 2020 che è andato a consolidare linee di credito a breve termine di pari importo. Durante l anno sono inoltre stati attivati i contatti con BEI (Banca europea per gli investimenti) che hanno portato alla stipula di un contratto di mutuo in data 31 ottobre 2012 al fine di ottenere i mezzi finanziari necessari per il sostegno della politica di investimento del Gruppo (erogazione finanziamento nei primi mesi del 2013). Dal punto di vista dei risultati economici il 2012 si chiude con un bilancio sicuramente soddisfacente sia per il Gruppo che per le singole società che lo compongono, consentendo di registrare un risultato economico ampiamente positivo, in linea con il risultato operativo dell esercizio precedente, che aveva invece fatto registrare un risultato netto negativo in conseguenza della svalutazione operata sulla partecipazione in Delmi. Anche la posizione finanziaria netta mostra un deciso miglioramento rispetto a dicembre 2011 a conferma della buona capacità di autofinanziamento e di generazione di cassa di tutte le attività del Gruppo. Per quanto riguarda le operazioni industriali, a novembre-dicembre 2012 è entrato in servizio l impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani al fine di produrre energia elettrica (tramite biogas) e di compost da utilizzare in agricoltura della partecipata Bio Energia Trentino che dovrebbe andare a regime nel corso del corrente anno. Da segnalare anche quest anno, una ulteriore operazione verso il consolidamento del settore della distribuzione elettrica in Provincia di Trento, con l accordo raggiunto con il Comune di Fai della Paganella a seguito del quale, a far data dal 1 gennaio 2013, le attività di distribuzione elettrica del Comune sono state conferite in SET Distribuzione mentre le attività relative alla commercializzazione sono state conferite a Trenta, in analogia con quanto già fatto in passato per altri comuni del Trentino. Per quanto riguarda il settore del gas naturale, l art. 34 della L.P. 20/2012 ha ribadito che il servizio pubblico di distribuzione di gas naturale è svolto in un ambito unico a livello provinciale e ha previsto che le funzioni di stazione appaltante demandate dalla normativa nazionale al comune capoluogo vengano svolte dalla Provincia o dalle agenzie provinciali. Prosegue in questo modo, come meglio esplicitato nei paragrafi seguenti, il completamento del contesto normativo necessario per poter bandire le gare per l individuazione dei soggetti che dovranno svolgere tale servizio nei prossimi anni. Il Gruppo Dolomiti Energia sta seguendo con grande attenzione questa evoluzione sia con l obiettivo di garantire il mantenimento delle attività in essere sia per individuare eventuali opportunità di crescita che si dovessero presentare. Le incertezze normative venutesi a creare nel campo dei servizi pubblici locali hanno fortemente condizionato l evoluzione di tali attività, ritardando l esecuzione del progetto, già ricordato nella relazione dello scorso bilancio, di affidare (in particolare) le attività di gestione dell acquedotto e della fognatura ad una società in house in base alla volontà espressa dai due principali comuni di Trento e Rovereto. In seguito alla sentenza della Corte Costitu-

16 RELAZIONE SULLA GESTIONE 15 zionale n. 199 del luglio 2012 con cui sono state abrogate le norme emanate a livello nazionale successivamente al referendum abrogativo del giugno 2011, il quadro normativo si è chiarito e sono ripresi i contatti con i Comuni al fine di dare esecuzione a quanto sopra riportato. Come accaduto negli ultimi anni le società che si occupano dell attività di distribuzione, SET e Dolomiti Reti hanno potuto beneficiare degli incentivi economici previsti dall AEEG in relazione alla qualità del servizio prestato, a conferma della costante attenzione posta nel miglioramento del servizio e delle importanti risorse umane e finanziarie impiegate da tali società nella gestione delle loro attività. Nel corso dell anno l Organismo di Vigilanza della Società, incaricato di vigilare sull adeguatezza, efficacia e rispetto del Modello 231, ha proseguito nella sua attività di vigilanza, relazionando periodicamente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio sindacale circa gli esiti delle verifiche svolte sui processi sensibili e le attività progettuali aziendali seguendo con attenzione anche l evoluzione della relativa normativa che ha previsto un ulteriore allargamento della tipologia di reati compresi nell ambito del d.lgs. 231/01 e s.m.. Con riferimento alle attività sul sistema di controllo aziendale, nel corso dell esercizio la funzione Internal Audit ha svolto la propria attività di supporto al vertice aziendale, pianificando ed eseguendo interventi finalizzati alla verifica e al miglioramento di ambiti, processi e flussi informativi ritenuti critici per il conseguimento degli obiettivi aziendali, informando il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale circa i rilievi emersi e le iniziative di miglioramento promosse e i relativi risultati. Infine si evidenzia come l assemblea del 27 aprile 2012 abbia provveduto al rinnovo delle cariche sociali nominando, come previsto dallo statuto, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale in carica per il prossimo triennio. In pari data il Consiglio di Amministrazione ha individuato al suo interno i componenti del Comitato Esecutivo e ha definito le deleghe attribuite allo stesso Comitato e all Amministratore Delegato. Un particolare ringraziamento va ai consiglieri e ai sindaci uscenti per il loro impegno a favore della Società.

17 16 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 Con riguardo alle operazioni, che meritano una menzione, effettuate dalle altre Società controllate o partecipate, si rileva quanto segue: DOLOMITI ENERGIA Durante l esercizio si è perfezionata l operazione di cessione e riorganizzazione della partecipata Delmi spa, ampiamente illustrata nella relazione del bilancio In particolare a maggio 2012, dopo l ottenimento di tutte le autorizzazioni previste, i contratti stipulati a inizio 2012 hanno avuto esecuzione con la cessione da parte di Delmi a EDF del 50% di Transalpina di Energia e la contestuale acquisizione della quota del 70% di Edipower (il restante 30% è in capo a A2A e Iren, soci di Edipower). In esecuzione agli accordi e ai patti stipulati fra i soci di Delmi in occasione del closing, in data 18 dicembre 2012 è stato sottoscritto l atto di fusione per incorporazione di Delmi spa in Edipower spa con efficacia 1 gennaio Pertanto a seguito di tale fusione le azioni Delmi sono state annullate e sono state assegnate a Dolomiti Energia azioni Edipower, rappresentanti poco meno del 7% del capitale sociale. A protezione del valore della partecipazione è stato stipulato in data 15 marzo 2012 con A2A un contratto che prevede un diritto di permuta a favore della Vostra Società. Tale contratto prevede che Dolomiti Energia avrà il diritto di scambiare le proprie azioni in Edipower con le azioni detenute da A2A nella stessa Dolomiti Energia e alcuni cespiti di A2A, in parte ancora da definire. Qualora il fair value dei suddetti cespiti oggetto di permuta risulti inferiore a Euro , è previsto un conguaglio in denaro per la differenza. Tale diritto di permuta potrà essere esercitato da Dolomiti Energia nel corso dei 180 giorni successivi al 24 mese successivo alla data di sottoscrizione del contratto. TRENTA In data 27 dicembre 2012 l assemblea di Trenta ha deliberato un aumento di capitale riservato al conferimento da parte del Comune di Fai della Paganella dei clienti elettrici in precedenza serviti dall azienda comunale nell ambito di un accordo più articolato citato in precedenza. SOCIETÀ ELETTRICA TRENTINA (SET) In data 27 dicembre 2012 il Comune di Fai della Paganella ha conferito la propria rete elettrica, a seguito di un aumento di capitale dedicato. DOLOMITI RETI In ottemperanza alle previsioni dell AEEG sono proseguite le attività di installazione dei misuratori elettronici in sostituzione degli attuali misuratori, per ora per i clienti con i maggiori livelli di consumo.

18 RELAZIONE SULLA GESTIONE 17 Struttura del Gruppo e attività Il Gruppo Dolomiti Energia opera nel settore dei servizi pubblici a rilevanza economica. Le sue attività sono concentrate in 8 aree principali: - Produzione di energia elettrica (direttamente e mediante le consociate Dolomiti Edison Energy, Hydro Dolomiti Enel e SF Energy); - Cogenerazione di energia elettrica e calore con relativa gestione della rete di teleriscaldamento per uso civile e industriale (Dolomiti Reti); - Approvvigionamento e vendita di energia elettrica e gas metano (Trenta, Trentino Trading e Multiutility); - Distribuzione di energia elettrica (SET) - Distribuzione di gas metano (Dolomiti Reti e Giudicarie Gas); - Ciclo idrico integrato includente captazione, gestione acquedotti, distribuzione idrica, fognatura e depurazione (Dolomiti Reti e Depurazione Trentino Centrale); - Raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani (direttamente). - Realizzazione di impianti fotovoltaici e attività nell ambito dell efficienza energetica (Dolomiti Energia Rinnovabili). A queste vanno aggiunte attività accessorie quali le analisi di laboratorio e la gestione dell illuminazione pubblica. Attraverso le società controllate, il Gruppo opera essenzialmente nell ambito della provincia di Trento, della quale copre circa l 85% della distribuzione elettrica e l 80% di quella del gas, oltre alla presenza sul mercato nazionale della vendita di energia elettrica e gas principalmente tramite Multiutility.

19 18 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 Gruppo Dolomiti Energia Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria SITUAZIONE ECONOMICA Nel corso dell esercizio 2012 non ci sono state modifiche dell area di consolidamento. Il bilancio consolidato del Gruppo evidenzia un lieve decremento del margine lordo ed un netto miglioramento del risultato netto rispetto al 2011, esercizio in cui è stata rilevata la consistente svalutazione della partecipata di Dolomiti Energia - Delmi SpA. volume d affari valori in milioni di Euro Il valore della produzione è risultato pari a euro 1.133,1 milioni (euro 1.071,5 milioni nel 2011). L incremento è principalmente dovuto ai maggiori fatturati di Multiutility, Trentino Trading e dovuti soprattutto ai maggiori volumi. I costi della produzione, al netto del personale, degli ammortamenti e degli accantonamenti, sono aumentati di euro 72,2 milioni (+ 9,1%). Il costo del personale è risultato di complessivi euro 65,9 milioni (64,5 nel 2011). L incremento risulta essere del 2,1%. Il margine operativo lordo è peggiorato leggermente nei confronti del precedente esercizio e corrisponde a euro 201,8 milioni (213,7 nel 2011). L incidenza rispetto ai ricavi di vendita risulta del 19,1% (21,7% nel 2011). Il complesso degli ammortamenti ammonta a euro 91,6 milioni (89,3 nel 2011), con una variazione in aumento del 2,5% rispetto al precedente esercizio. Gli accantonamenti risultano di euro 5,3 milioni (3,7 nel 2011). Le voci principali corrispondono alla svalutazione di crediti dell attivo, quanto destinato in osservanza dell art. 71 bis riferito all attività di igiene urbana e all accantonamento per l imposta IMU da parte di HDE. Il risultato operativo ottenuto è pari a euro 104,9 milioni, rispetto a euro 120,7 milioni del I proventi dalle partecipazioni sono risultati di 1,0 milioni di euro, rispetto ai 7,9 del Le componenti principali e riguardano i ricavi provenienti da Primiero Energia, IREN, A2A e ISA.

20 RELAZIONE SULLA GESTIONE 19 EbitDa e Ebit valori in milioni di Euro EbitDa Ebit 200,0 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 91,4 96,2 60,1 60,3 53, ,9 30,0 31,8 48,7 16,2 28, ,8 104, Le rettifiche di attività finanziarie raggiungono l importo di euro 2,6 milioni (euro -85,6 milioni nel 2011 dovuto in gran parte alla svalutazione della partecipata Delmi). Il costo della gestione finanziaria è passato dai euro 20,9 milioni del 2011 ai 14,9 milioni di euro del La componente principale è rappresentata dagli interessi sui prestiti obbligazionari e sullo scoperto del contratto di cash pooling. Le imposte dell esercizio ammontano a euro 42,1 milioni (euro 59,8 milioni nel 2011) e tengono conto delle imposte anticipate/differite come meglio dettagliato nella Nota Integrativa. Il risultato netto consolidato, al netto della quota di utili di pertinenza di terzi, è pari a euro 43,7 milioni ( 41,7 milioni nel 2011) ed è incrementato di euro 85,4 milioni rispetto al precedente esercizio. Risultato d esercizio Dividendi distribuiti valori in milioni di Euro 70,0 60,0 50,0 40,0 proposta sottoposta 32,9 32,9 all approvazione dell Assemblea 30,0 Utile Netto 20, ,0 Dividendi 15,0 13,3 15,9 distribuiti 11,1 10,0 54,4 69,6 56,8 43,7 28,7 0,0 5,3 6,3 6,7 7,

21 20 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA Gli investimenti in immobilizzazioni realizzati dal Gruppo nel 2012 sono risultati di complessivi euro 52,3 milioni (59,1 milioni nel 2011). Il capitale investito netto al 31 dicembre 2012 è diminuito di euro 1,9 milioni rispetto all esercizio precedente. Tra le fonti, il patrimonio netto del Gruppo è aumentato di 22,9 milioni di euro e quello totale di 25,5 milioni. Investimenti tecnici valori in milioni di Euro Capitale immobilizzato valori in milioni di Euro Patrimonio netto valori in milioni di Euro

22 RELAZIONE SULLA GESTIONE 21 Posizione finanziaria valori in milioni di Euro PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI DI RISULTATO Indici economici Gli indici riportati considerano le riclassifiche effettuate sui valori dell esercizio precedente ai fini della comparabilità del bilancio. Indice Formula differenza ROE Utile netto/mezzi propri 8,29% -7,21% nd ROI Ebit/Capitale investito 5,93% 6,71% -0,78% ROS Ebit/Fatturato 9,26% 11,29% -2,03% EBITDA Margine operativo lordo ( ) EBIT Margine operativo netto ( ) Si evidenza un netto miglioramento del ROE in considerazione della perdita registrata nel corso dell esercizio 2011, dovuta principalmente alla svalutazione della partecipata Delmi SpA. Mentre gli altri indicatori evidenziano un lieve ridimensionamento. Indici finanziari e patrimoniali Indice Formula differenza Copert. dell attivo fisso netto Mezzi propri+passivo medio-lungo/attivo fisso netto 0,85 0,82 0,04 Rapporto di indebitamento Mezzi di terzi/mezzi propri 1,87 2,04 (0,17) Indice di liquidità secondaria Attivo a breve/passivo a breve 0,64 0,57 0,07 Tutti gli indici finanziari e patrimoniali sono in linea con i valori dello scorso esercizio.

23 22 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 ANALISI DEI RISCHI OBIETTIVI E POLITICHE DELLA SOCIETÀ IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO Rischi finanziari Il Gruppo Dolomiti Energia SpA nel corso dell anno 2011 ha introdotto un processo finalizzato alla gestione dei rischi aziendali ispirato alle metodologie dell Enterprise Risk Management ma con caratteristiche e specificità esclusive. E stato avviato uno specifico progetto di Risk Management finalizzato ad implementare un sistema di controllo per la gestione dei rischi finanziari ed è stata costituita la Funzione Finanza e Risk Management per favorire una maggiore efficacia d intervento nel contesto operativo di riferimento. Nel mese di luglio 2011 è stato approvata dal Consiglio d Amministrazione la Risk Policy di Gruppo ; lo scopo del documento è quello di definire le linee guida del Gruppo relativamente alla governance, alla strategia di gestione ed al controllo dei seguenti rischi finanziari: Rischio di liquidità; Rischio tasso d interesse; Rischio prezzo delle Commodity; Rischio di credito. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità è definito come la possibilità che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti per far fronte agli impegni finanziari. I principali fattori che influenzano la liquidità totale del Gruppo sono le risorse generate o assorbite dalle attività operative e le caratteristiche di scadenza e rinnovo del debito. Il Gruppo ha richiesto ed ottenuto nel corso del 2012 un generale ampliamento delle linee di credito per cassa. Il Gruppo dispone quindi di una adeguata dotazione di linee di affidamento per cassa per far fronte alle esigenze di liquidità. La gestione del rischio di liquidità, secondo le logiche di Risk Management, è finalizzata alla definizione di una struttura finanziaria coerente con gli obiettivi aziendali in grado di garantire un adeguato livello di liquidità a breve termine e un equilibrio in termini di durata e composizione del debito in relazione ai programmi d investimento. Per effettuare un monitoraggio efficace della liquidità del Gruppo la funzione Finanza e Risk Management ha introdotto alcuni indicatori che intendono misurare il rapporto di indebitamento ottimale tra breve e medio termine e la percentuale di utilizzo delle linee di affidamento uncommitted.

24 RELAZIONE SULLA GESTIONE 23 Rischio tasso d interesse Il rischio tasso d interesse è inteso come la possibilità che le fluttuazioni del costo del denaro generino delle ripercussioni sul livello degli oneri finanziari originati dall indebitamento a tasso variabile. L obiettivo della funzione Risk Management è quello di minimizzare l impatto delle variazioni del tasso d interesse sul totale degli oneri finanziari del Gruppo attraverso l utilizzo di strumenti finanziari di copertura. L indebitamento complessivo al 31/12/2012 risulta ad oggi rispettivamente così suddiviso: 43% a tasso fisso 20% coperto con strumenti derivati (IRS plain vanilla) 37% a tasso variabile. Si ricorda che nel corso del 2011 il Gruppo ha inoltre sottoscritto nuovi IRS per un nozionale complessivo di euro con decorrenza 02/01/2014 e scadenza 31/12/2020 (in sostituzione di altre operazioni in scadenza). Rischio prezzo delle Commodity Il monitoraggio del prezzo delle Commodity è indispensabile per evitare che le fluttuazioni del prezzi di energia elettrica e gas comportino significative variazioni nei margini operativi del Gruppo. La dotazione di un sistema di controllo risulta fondamentale per limitare gli effetti indesiderati sul risultato economico tali da compromettere il raggiungimento degli obiettivi di budget dell azienda. Tale rischio emerge dai contratti di compravendita di gas naturale ed energia elettrica che compongono il portafoglio fonti ed impieghi del Gruppo. L obiettivo della funzione Finanza e Risk Management è il controllo del fonti-impieghi energetico del Gruppo con lo scopo di monitorare i rischi derivanti dalle oscillazioni di prezzo. A tale scopo è stato adottato a livello di Gruppo un indicatore denominato Profit at Risk (PAR) per misurare il rischio prezzo e quantificare il margine a rischio del portafoglio fonti ed impieghi, per il solo effetto delle variazioni dei prezzi di mercato in un periodo di osservazione. Rischio di credito Il rischio di credito si identifica per effetto dell eventuale inadempimento delle obbligazioni commerciali e finanziarie delle controparti, tale da determinare un impatto sul risultato economico da compromettere gli obiettivi aziendali. La metodologia finalizzata alla misurazione del rischio di credito del Gruppo si applica a tutte le tipologie di contratti stipulati, di natura commerciale e finanziaria. Il Gruppo Dolomiti Energia si pone l obiettivo di ottimizzare il profilo di rischio, nel perseguimento degli obiettivi commerciali in coordinamento con le funzioni aziendali che gestiscono il processo del credito (affidamento e revisione dello stesso, controllo e gestione del credito). E in fase di implementazione l adozione di alcune metodologie di quantificazione dell esposizione creditizia identificando diversi livelli di rischio per ciascuna controparte.

25 24 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 RISCHI REGOLATORI Con riferimento ai settori regolamentati (esercizio delle reti di distribuzione e ambiente) una struttura del Gruppo Regolamentazione rapporti con Enti- Autorità è dedicata al continuo monitoraggio dell evoluzione della normativa di riferimento al fine di valutarne gli effetti, mitigandoli, ove possibile. La gestione di tale rischio prevede le seguenti attività: gestione dei rapporti tecnico-istituzionali supporto tecnico-normativo verso le strutture operative del Gruppo. Inoltre il Gruppo, al fine del miglioramento continuo, sta sviluppando, per i settori energia elettrica e gas, un sistema di reporting sugli adempimenti normativi. RISCHI SICUREZZA LAVORO Il Gruppo, da sempre attento alla tutela della sicurezza e della salute dei propri collaboratori (e più in generale di tutti coloro che sono coinvolti nelle attività del Gruppo), si pone come obiettivo non solo il rispetto delle norme vigenti in materia, ma un azione volta al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. Per questo s impegna costantemente a diffondere la cultura della sicurezza basata sullo sviluppo della percezione dei rischi, sulla promozione di comportamenti responsabili da parte di tutti i collaboratori e sulla condivisione delle responsabilità tra tutti i soggetti coinvolti nelle attività del Gruppo; nessuno escluso. A tal fine il Gruppo si avvale di una struttura centralizzata QSA che opera trasversalmente per le società del Gruppo DE, DR, SET, TRENTA e DER. Le società DTC, MULTIUTILITY, DEE e HDE operano con proprie strutture indipendenti. Nel corso del 2012 si è rafforzata l attività, già avviata nell anno precedente, di accentramento delle funzioni poste a presidio della sicurezza sul lavoro. Obiettivi comuni sono: l introduzione di un sistema integrato di gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro; una continua analisi della criticità dei processi e delle risorse da proteggere; l adozione delle migliori tecnologie economicamente accessibili; il controllo e l aggiornamento delle metodologie di lavoro; la costante attenzione ai processi formativi, di addestramento e di comunicazione. Il raggiungimento degli obiettivi di continuo miglioramento è fortemente ancorato alla capacità di coinvolgere ciascun lavoratore nel prendersi cura della propria sicurezza, della propria salute e di quella di terzi presenti sul luogo di lavoro. Su questo tema è incentrata la campagna di comunicazione promossa nel 2011 sul tema La sicurezza si fa in due.

26 RELAZIONE SULLA GESTIONE 25 I Datori di Lavoro hanno individuato le persone incaricate di svolgere il ruolo di Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione per le singole società. I documenti di valutazione dei rischi risultano aggiornati in relazione allo sviluppo della struttura e delle condizioni operative nonché dell evoluzione normativa. Nel 2012 è proseguita l implementazione dei sistemi di gestione della salute e della sicurezza del lavoro secondo il modello definito dalla norma BS OHSAS 18001:2007 anche tramite lo sviluppo e l implementazione dello specifico sw adottato per la gestione del sistema (Simpledo.net). Con tale strumento, realizzato su piattaforma web, si intende perseguire la migliore diffusione delle informazioni, la puntuale gestione degli adempimenti, un controllo operativo strutturato e un efficiente ambiente per il miglioramento continuo del sistema SGSL. Nel 2012 è stato integrato nel gestionale anche un nuovo strumento per la formazione a distanza (FAD) in modalità e-learning che ha già trovato applicazione nell erogazione di corsi di aggiornamento dei lavoratori in materia di sicurezza. Andamento infortunistico I dati infortunistici del Gruppo (escluse MULTIUTILITY, HDE e DEE) per l anno 2012 evidenziano una flessione dei principali indici (calcolati secondo la norma UNI 7249:2007) rispetto al periodo con peggioramento dei dati omogeneo su tutti gli indici anche escludendo dalla statistica gli infortuni in itinere: indice di incidenza GDE indice di frequenza GDE (esclusi itinere) indice di frequenza GDE Indici infortuni indice di frequenza GDE (esclusi itinere) indice di gravità GDE indice di gravità GDE (esclusi itinere) ,8 0,8 1,1 1,0 0,8 0,8 1,1 0,

27 26 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 Sorveglianza sanitaria Nel corso del 2012 la sorveglianza sanitaria dei lavoratori ha comportato l effettuazione di n. 843 visite mediche con relativi accertamenti in funzione delle mansioni attribuite ai lavoratori e alla conseguente valutazione dei rischi per la salute. Formazione La formazione/addestramento erogati in materia di sicurezza e salute nel corso del 2012 ammontano mediamente a circa 7 ore/procapite con punte di oltre 20 ore per i lavoratori che svolgono mansioni a maggior contenuto operativo. Audit Ulteriore impulso è stato dato alle attività di audit in materia di sicurezza in particolare rispetto alle attività affidate in appalto a ditte terze.

28 RELAZIONE SULLA GESTIONE 27 Dolomiti Energia spa Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria SITUAZIONE ECONOMICA Il valore della produzione è risultato pari a euro 71,9 milioni. I costi della produzione, al netto del costo del personale, degli ammortamenti e degli accantonamenti, sono pari a euro 33,7 milioni. Il costo del personale è risultato di complessivi euro 19,8 milioni. Il margine operativo lordo è risultato pari ad euro 18,4. L incidenza sui ricavi delle vendite risulta del 42,1%. Il complesso degli ammortamenti ammonta a euro 6,8 milioni. Gli accantonamenti risultano di euro 1,1 milioni. Il risultato operativo netto ottenuto è pari a euro 10,4 milioni. I proventi delle partecipazioni sono risultati di 45,0 milioni di euro (60,5 nel 2011). Il costo della gestione finanziaria risulta pari a euro 7,5 milioni. Le rettifiche di valore di attività finanziaria sono pari a euro 2,6 milioni. Le imposte dell esercizio ammontano a euro 2,9 milioni e tengono conto delle imposte anticipate/differite come meglio dettagliato nella Nota Integrativa. Il risultato netto dell esercizio è pari ad un utile di 43,7 milioni ed è incrementato di euro 75,6 milioni rispetto al risultato conseguito nel SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA Gli investimenti in immobilizzazioni realizzati dalla società nel 2012 sono risultati di complessivi euro 7,4 milioni (11,3 nel 2011). Il capitale investito netto al 31 dicembre 2012 è aumentato di euro 1,3 milioni rispetto all esercizio precedente. Tra le fonti, il patrimonio netto è aumentato nel 2012 di euro 23,1 milioni. PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI DI RISULTATO Indici economici Indice Formula differenza ROE Utile netto/mezzi propri 8,29% -5,51% nd ROI Ebit/Capitale investito 0,96% 0,73% 0,24% ROS Ebit/Fatturato 14,50% 10,98% 3,52% EBITDA Margine operativo lordo EBIT Margine operativo netto Gli indici economici sono tutti in miglioramento rispetto all esercizio precedente.

29 28 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 Indici finanziari e patrimoniali Indice Formula differenza Copertura dell attivo fisso netto Mezzi propri+passivo medio-lungo/attivo fisso netto 0,82 0,79 0,02 Rapporto di indebitamento Mezzi di terzi/mezzi propri 0,90 0,96 (0,06) Grado di ammortamento Fondo ammortamento/immobilizzazioni lorde 0,43 0,43 - Indice di liquidità secondaria Attivo a breve/passivo a breve 0,55 0,51 0,04 Gli indici sono in linea con quelli del precedente esercizio. Rendiconto finanziario Rendiconto finanziario di flussi di disponibilità liquide 2012 Disponibilità liquide iniziali ( ) Cash Flow Variazione circolante netto ( ) Cash Flow operativo Attività di investimento economico ( ) Cessione attività Attività di investimento finanziario ( ) Variazione netta finanziamenti a breve e medio / lungo termine ( ) Altro ( ) Free Cash flow ( ) Variazioni patrimonio - Dividendi ( ) Cash flow netto ( ) Disponibilità liquide finali ( ) PFN inziale ( ) Variazione netta finanziamenti a breve e medio / lungo termine Cash flow netto ( ) PFN finale ( ) Nel rendiconto finanziario sono stati riclassificati i saldi della tesoreria accentrata dalle voci relative ai debiti/crediti bancari a quelle relative ai debiti/crediti verso le controllate per illustrare meglio l andamento dei flussi finanziari.

30 RELAZIONE SULLA GESTIONE 29 Analisi dei rischi - Obiettivi e politiche della società in materia di gestione del rischio RISCHI FINANZIARI Rischio di liquidità Il rischio di liquidità di Dolomiti Energia si sostanzia nella effettiva capacità di disporre di risorse finanziarie supporto delle attività caratteristiche, entro i limiti temporali necessari. Per mitigare tale rischio, nel corso del 2012 la Società ha chiesto e ottenuto un ampliamento delle linee di credito per cassa. La situazione finanziaria e monetaria della Società è costantemente monitorata. Rischio di mercato Il mercato condiziona la Società su più fronti: rischio prezzo: la società opera principalmente sul mercato nazionale quindi è esposta marginalmente alle fluttuazioni dei tassi di cambio monetario; i prezzi (tariffe) per la determinazione del corrispettivo delle attività di raccolta e smaltimento rifiuti sono determinati dagli Enti preposti, quindi non hanno potenzialità di variazione se non normativa; l attività di produzione energia elettrica è esposta ai prezzi di mercato, che possono condizionare significativamente i margini; onde contenere tale rischio, nel corso del 2012 sono state stipulate dalla Società alcune operazioni in derivati su commodity, i cui dettagli sono elencati in nota integrativa; rischio tasso: vista la presenza di una posizione debitoria importante, con conseguente esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di interesse nel 2011 la Società, con l obiettivo di mitigare tale rischio, ha stipulato operazioni in derivati su tassi, i cui dettagli sono elencati in nota integrativa. Rischio di credito Il valore dei crediti viene monitorato costantemente nel corso dell esercizio in modo tale che l ammontare esprima sempre il valore di presumibile realizzo. Per quanto riguarda l attività di raccolta e smaltimento rifiuti, il rischio credito è azzerato in quanto il contratto di servizio stipulato con la controllata Trenta per la fatturazione ai clienti finali prevede che il rischio di credito ricada su quest ultima.

31 30 DOLOMITI ENERGIA spa bilancio 2012 Sintesi dell attività svolta dal Gruppo Dolomiti Energia SCENARIO ENERGETICO, DI MERCATO E NORMATIVO Nel corso dell esercizio il prezzo dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali si è mantenuto su valori elevati con un andamento piuttosto variabile durante l anno. Nel mese di marzo il valore del petrolio (Brent) espresso in /barile ha raggiunto la punta massima di quasi 95 /bbl mai toccata in precedenza, subendo poi una continua flessione che ha portato i livelli di fine anno a valori analoghi a quelli registrati a fine 2011 (fra gli 80 e gli 85 /bbl). Nel complesso il prezzo medio è stato di quasi il 10% superiore a quello del 2011 quasi esclusivamente a causa della perdita di valore dell euro il cui cambio rispetto al dollaro ha toccato nel luglio 2012 il valore di 1,23 dollari per euro, valore minimo dall aprile del ANDAMENTO DEL PREZZO DEL BRENT NEL PERIODO Andamento Prezzi Dated Brent nel periodo /bbl /bbl gen 09 mar 09 mag 09 lug 09 set 09 nov 09 gen 10 mar 10 mag 10 lug 10 set 10 nov 10 gen 11 mar 11 mag 11 lug 11 set 11 nov 11 gen 12 mar 12 mag 12 lug 12 set 12 nov 12 Come conseguenza il prezzo del gas naturale ha segnato anche durante questo esercizio un aumento significativo. Infatti, come è noto, nella determinazione del prezzo del gas metano si tiene conto della media dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nei 9 mesi precedenti, almeno per quanto riguarda la formula di indicizzazione utilizzata come base per le tariffe di riferimento pubblicate trimestralmente dall AEEG, che, almeno fino ad ora, riflettono in larga misura i costi di approvvigionamento correlati ai contratti di lungo termine ( take or pay ). Pertanto i prezzi di questa materia prima sono nuovamente saliti portando i prezzi a fine anno a livelli superiori ai 40 centesimi di euro/

32 RELAZIONE SULLA GESTIONE 31 Smc, ad un livello superiore del 13% rispetto al valore di dicembre 2011, nonostante i ripetuti interventi dell AEEG volti a ridurne la crescita. Il perdurare di una forte riduzione dei consumi a livello nazionale (stimati nel 2012 a 74,3 miliardi di metri cubi a fronte degli 85 miliardi consumati nel 2008), causata in particolare dalla contrazione di utilizzo delle centrali termoelettriche, ha provocato il mantenimento sul mercato di un eccesso di offerta rispetto alla domanda. Rispetto allo scorso anno tale fenomeno è stata accentuato dalla piena disponibilità del gasdotto con la Libia (Green Stream) che nel precedente esercizio era rimasto bloccato per buona parte dell anno. Per effetto di questa situazione, permangono per i maggiori operatori nazionali (che hanno in portafoglio contratti di lungo periodo direttamente con i produttori) notevoli difficoltà economiche nonostante le intervenute rinegoziazioni riguardanti le condizioni contrattuali, sia in termini di flessibilità che di prezzo, che in svariati casi si sono concluse durante l anno. ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GAS (COMPONENTE CCI TARIFFA AEEG) NEL PERIODO Andamento del prezzo del gas (componente CCI tariffa AEEG) nel periodo valori in ecent/smc a 38,1 MJ/Smc gen 09 mar 09 mag 09 lug 09 set 09 nov 09 gen 10 mar 10 mag 10 lug 10 set 10 nov 10 gen 11 mar 11 mag 11 lug 11 set 11 nov 11 gen 12 mar 12 mag 12 lug 12 set 12 nov 12 I prezzi dell energia elettrica sul mercato italiano hanno avuto un andamento alquanto variabile segnato da una prima parte dell anno con valori elevati, segnati dal picco di febbraio legato agli eventi atmosferici in Italia e in Europa, ed una seconda parte dell anno che ha visto invece una significativa discesa del Prezzo Unico Nazionale (PUN) nell ultimo trimestre, con valori che a dicembre 2012 hanno raggiunto il livello di 66,99 /MWh in significativa riduzione rispetto al dato di dicembre 2011 (- 15,6%), mentre il confronto sul dato medio annuale fa registrare un aumento da 72,2 / MWh a 75,5 /MWh dovuto ai prezzi elevati della prima parte dell anno. Da segnalare l anomalia di agosto mese nel

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