DueP. DueP s.r.l. SEDE LEGALE: via Aldo Moro, Somma Vesuviana (NA) SEDE OPERATIVA: Viale Muratori, Modena REV.

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1 SEDE LEGALE: via Aldo Moro, Somma Vesuviana (NA) SEDE OPERATIVA: Viale Muratori, Modena REV.00 DEL 2/4/2012 SCADENZA 27/2/2016 (*) (*) a meno del verificarsi anticipato delle condizioni di cui alla Sezione Aggiornamento della Valutazione

2 Il presente documento ed i relativi allegati sono stati redatti ed approvati, ognuno in base alle proprie competenze e responsabilità. Massimiliano FIORE Datore di Lavoro Firma e timbro Massimiliano FIORE R.S.P.P Firma e timbro Dott. Giuseppe SINICROPI Medico Competente Firma e timbro Francesco Di MAIO R.L.S Firma e timbro REDATTO DA D.ssa Roberta Buttazzi Dott. Andrea Martocchia Tecnici Specialisti Agenti Fisici andrea.martocchia@grupporemark.it

3 Rev.0 Pagina 2 di 39 INDICE ARGOMENTI INTRODUZIONE 3 IDENTIFICAZIONE DELL AZIENDA 5 RIFERIMENTI NORMATIVI 6 CRITERI DI ANALISI DEL RISCHIO 6 VALUTAZIONE DEL RISCHIO 12 EFFICACIA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 14 ADEMPIMENTI PER SOGGETTI PARTICOLARMENTE SENSIBILI 17 INDICAZIONI PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO 18 AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE 20 CONCLUSIONI 21 DOCUMENTAZIONE ALLEGATA 21 Allegato 1: RILEVAZIONI STRUMENTALI 22 Allegato 2: ADEGUATEZZA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE UDITIVI 24 Allegato 3: VALORI DI ESPOSIZIONE (L EX,8h giornalieri o settimanali) 26 Allegato 4: FASCE DI RISCHIO e ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 27 Allegato 5: CERTIFICATI DI TARATURA 31 Allegato 6: INFORMAZIONI DI MEDICINA DEL LAVORO 33 Allegato 7: PROPOSTA DI PIANO DI MIGLIORAMENTO 34 Allegato 8: ELENCO DEGLI ADDETTI E MANSIONARIO 36 Allegato 9: FOGLI DEGLI AGGIORNAMENTI 37

4 Rev.0 Pagina 3 di 39 INTRODUZIONE La presente relazione contiene la contiene l aggiornamento della Valutazione dell esposizione personale al rumore per i lavoratori della ditta DUE P ai sensi del Capo II, Titolo VIII del D.Lgs. n 81/2008, e successive modifiche ed integrazioni, ed in accordo con la normativa tecnica e le Linee Guida menzionate nel paragrafo Riferimenti normativi. Lo stato di aggiornamento è definito dal numero e dalla data di revisione del presente documento. Il numero e la data di revisione vengono aggiornati ad ogni revisione del documento. Il numero di revisione indica pertanto il numero complessivo di revisioni apportate al documento. La descrizione delle modifiche apportate al documento in ciascuna revisione sono indicate nell indice delle revisioni di seguito riportato: INDICE DELLE REVISIONI Numero revisione Data di revisione Parte del documento revisionata Rev /04/2012 Tutto il documento Descrizione sommaria delle modifiche apportate Valutazione ex-novo a partire da intera nuova campagna di misure

5 Rev.0 Pagina 4 di 39 La presente valutazione è stata effettuata sulla base di: 1. informazioni fornite dal Sig. Egidio De Stefano (collaboratore esterno): o o o o o o o o o mansionario e nominativi degli addetti esposti; eventuale suddivisione in gruppi omogenei di esposizione all interno della stessa mansione; ciclo di lavorazione e variabilità delle lavorazioni; le postazioni di lavoro occupate e i tempi di permanenza nelle stesse per ogni mansione o gruppo omogeneo di esposizione; macchine e attrezzature da valutare e modalità di utilizzo delle stesse; i periodi e gli ambienti di pausa; postazioni di lavoro con presenza di sostanze ototossiche; presenza e funzione dei segnali acustici di avvertimento; risultati della sorveglianza sanitaria; tipologia e caratteristiche dei DPI-u utilizzati dai singoli lavoratori. 2. indagine fonometrica: o o data: 27/2/2012 (files prot.f/12/031) La Valutazione ha validità quadriennale a contare dalla data delle misure (Art.181, comma 2, D.Lgs. 81/2008 cfr. Sezione Aggiornamento della Valutazione ) tecnico: D.ssa Roberta Buttazzi Nelle diverse postazioni di lavoro il tecnico ha effettuato la misurazione del livello di pressione sonora (LA eq, LC eq ) e del suo valore massimo istantaneo (LC peak,max ), annotando la possibile concomitanza di altri rischi (es. vibrazioni sul sistema manobraccio o sul corpo intero). Laddove necessario si è inoltre determinato il carattere impulsivo del rumore, attraverso l eventuale misura del parametro LAI eq

6 Rev.0 Pagina 5 di 39 IDENTIFICAZIONE DELL AZIENDA ANAGRAFICA AZIENDA AZIENDA SEDE LEGALE INDIRIZZO UNITÀ PRODUTTIVA DOVE SONO STATI ESEGUITI I RILEVAMENTI DATORE DI LAVORO prevenzionistico MEDICO COMPETENTE RSPP DUE P c/o Studio Dott. A. Parisi via Aldo Moro, Somma Vesuviana (NA) Viale Muratori, Modena Massimiliano FIORE Dott. Giuseppe SINICROPI Massimiliano FIORE RLS N ADDETTI REPARTI CONSIDERATI (&) Francesco Di MAIO Uffici: 5; produzione: 9 ORARIO DI LAVORO 8:00-12:00; 13:00-17:00 TIPO DI ATTIVITÀ Impresa edile (&) In Allegato 8 è riportato l elenco del personale con rispettive mansioni ed eventuali gruppi omogenei di esposizione all interno di ogni mansione, così come fornito dall Azienda. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ DELLA AZIENDA La ditta DUE P srl effettua lavori edili e costruzioni su cantieri pubblici e privati. Benché le attrezzature in uso siano generalmente rumorose, l esposizione dei lavoratori è molto variabile a seconda delle commesse.

7 Rev.0 Pagina 6 di 39 RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto Legislativo n.81, 9 aprile 2008 (Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2008, n. 101) di seguito indicato come T.U. (Testo Unico). Decreto Legislativo n. 106, 3 agosto 2009, recante "Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Norma UNI-EN 458:2005 Protettori dell udito Raccomandazioni per la selezione, l uso, la cura e la manutenzione Documento guida D.Lgs. 4 Dicembre 1992, n. 475, Attuazione della direttiva n. 89/686/CEE del Consiglio del 21 Dicembre 1989 in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relativa ai dispositivi di protezione individuale ; Norma UNI 9432:2011 Acustica Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell ambiente di lavoro Norma UNI 9612:2011 Acustica - Determinazione dell esposizione al rumore negli ambienti di lavoro. Metodo tecnico progettuale Indicazioni operative sul D.Lgs. 81/2008, Titolo VIII Capi I, II, III, IV, V - sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro, a cura del Coordinamento tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con ISPESL e ISS (Rev.02 11/3/2010) 1, nel seguito: Doc. ISPESL/Regioni 2010 La normativa qui considerata non può essere utilizzata per valutare esposizioni ad infrasuoni e ultrasuoni. Essa non si applica inoltre alla valutazione dell esposizione al rumore prodotto da sorgenti poste in prossimità dell orecchio (per esempio cuffie, cornette, ecc.) per la quale si deve fare riferimento alle UNI EN ISO e UNI EN ISO o ad altre norme tecniche applicabili come la ETSI EG V1.1.1 (Norma UNI 9432:2011, punto 1). CRITERI DI ANALISI DEL RISCHIO PARAMETRI DI VALUTAZIONE In ogni postazione sono stati rilevati i seguenti parametri: Leq in db(a) Livello sonoro continuo ponderato A : p 0 =20µPa Leq in db(c) Livello sonoro continuo ponderato C : p 0 =20µPa L L Aeq, T Ceq, T T 2 1 p A ( t) = 10 log dt T p 0 o T 2 1 p C ( t) = 10 log dt T p 0 o 1

8 Rev.0 Pagina 7 di 39 In assenza di misurazione diretta, il livello sonoro continuo ponderato C può essere desunto da uno standard OSHA conoscendo solo i livelli equivalenti di rumore pesati secondo la curva A, secondo la formula: L Ceq = (L Aeq + 7) Tale approssimazione è tanto più cautelativa quanto più lo spettro di frequenza del rumore è spostato verso le alte frequenze, visto che la pesatura C differisce in maniera significativa dalla A solo per le frequenze inferiori a 500 Hz. Lpeak in db(c) :Rappresenta il valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata sulla curva C La strategia da noi utilizzata per la valutazione è quella della misurazione basata sui compiti, come da norma UNI EN ISO 9612:2011. Per semplicità identifichiamo i compiti con le M postazioni di lavoro assunte dall addetto nella giornata lavorativa: m=1 M. In tale contesto definiamo i parametri: L EX,8h T 2 T e 1 p A ( t) giornaliero = LAeq, Te + 10 log10 dove LAeq, Te = 10 log10 dt To T p 0 0 Esposizione quotidiana personale in db(a) di un lavoratore al rumore riferita ad 8 ore giornaliere. T e = durata quotidiana dell esposizione personale di un lavoratore al rumore, ivi compresa la quota giornaliera di lavoro straordinario; T 0 = 8 h = 480 m; P 0 = 20 µpa; P A = pressione acustica istantanea ponderata A, in Pascal, cui è esposta, nell aria a pressione atmosferica, una persona che potrebbe o meno spostarsi da un punto ad un altro del luogo di lavoro. Esposizione settimanale personale in db(a) di un lavoratore al rumore riferita ai 5 giorni lavorativi della settimana. Essa è calcolata mediante la formula: m 1, 8h, week = 10 log k = 1 ( L ) k 0,1 LEX EX, 8h

9 Rev.0 Pagina 8 di 39 CRITERI SEGUITI PER L EFFETTUAZIONE DEI RILIEVI I rilievi sono stati eseguiti secondo i seguenti criteri: le misure sono state effettuate in corrispondenza della postazione di lavoro occupata dal lavoratore nello svolgimento della propria mansione. Il microfono è stato posizionato all altezza dell orecchio che percepisce il più elevato dei livelli sonori continui equivalenti, ad una distanza di circa 10 cm dall orecchio del lavoratore e orientato nella stessa direzione dello sguardo del lavoratore durante l esecuzione dell attività. Nei casi in cui la presenza del lavoratore è risultata essere incompatibile con l esecuzione della misurazione, il microfono è stato posizionato al centro della zona occupata generalmente dalla testa del lavoratore stesso, e orientato in direzione della sorgente di rumore prevalente. Le rilevazioni di L eq in ogni punto di misura sono state eseguite per tempi significativi in funzione della situazione acustica in esame e del tipo di rumore presente, in modo che fosse valida l assunzione di incertezza da campionamento pari a 0 (cfr. la sezione seguente) secondo quanto indicato nella norma UNI EN ISO 9612:2011 e ribadito nella norma UNI 9432 al punto 5.3. In particolare, le misure hanno avuto durata minima di 60s (a meno di impossibilità tecniche eventualmente specificate nella tabella riassuntiva delle misure in Allegato 1); in caso di rumore ciclico esse hanno contemplato un numero intero di cicli; prima di terminare ogni misura si è attesa la stabilizzazione entro ±0,3 db del livello rilevato. Nel caso di rumore fluttuante le misure hanno avuto durata pari all intera operazione e si è avuta cura di considerare la condizione operativa più rumorosa (cfr. norma UNI 9432 al punto 5.3.3). Le rilevazioni sono state eseguite con reparto produttivo in normale regime di funzionamento e con le macchine valutate in normale regime di lavorazione.

10 Rev.0 Pagina 9 di 39 ERRORE DI MISURA Adottando il metodo della determinazione dell incertezza basato sui compiti 2, semplificato in modo che ad ogni compito m corrisponde una unica postazione di misura, abbiamo per i livelli sonori continui (cfr. norma UNI EN ISO 9612:2011, appendice C): - un errore strumentale u 2,m pari a 0,7 db, corrispondente alla tolleranza ammessa dalla norma IEC :2002 per i fonometri di Classe 1, quali quelli da noi utilizzati; - una incertezza standard di posizionamento microfono u 3 pari a 1,0 db; - una incertezza standard di campionamento (altresì nota come "ambientale") u 1a,m pari a 0; 3 - una incertezza legata alla (eventuale) presenza di dispositivi di protezione auricolare, u D. Di tale incertezza si tiene già conto nel calcolo dell attenuazione dei DPI uditivi; - una incertezza standard sulla stima della durata dei compiti (ovvero dei tempi di esposizione) u 1b,m pari a: 0,5 * T m,max - T m,min (qualora siano disponibili stime massime e minime dei tempi di esposizione 4, in base alla raccolta di informazioni effettuata durante il sopralluogo in azienda), oppure: 20% sul tempo medio stimato di esposizione T m. Per i livelli sonori di picco associamo invece (norma UNI 9432:2011, appendice B.3): - una incertezza strumentale u S-picco pari a 1,2 db, corrispondente alla tolleranza ammessa per i fonometri di Classe 1, quali quelli da noi utilizzati; - una incertezza standard di posizionamento microfono u L-picco pari a 1,0 db. Avremo pertanto le seguenti incertezze associate ad ogni misura: incertezza associata al livello continuo u m = u 2,m 2 + u 3 2 = 1,2 db ; incertezza associata al livello di picco u picco = u S-picco 2 + u L-picco 2 = 1,6 db. 2 ) Cfr. l appendice C.2 della norma UNI EN ISO 9612: ) Questo errore è da noi posto pari a 0 per le ragioni spiegate alla pagina precedente. In generale è stata eseguita una sola misura per ogni postazione m; nei casi in cui sono state eseguite due o tre misure, nella valutazione dell esposizione personale viene preso in considerazione il valore peggiore. 4 ) In tal caso il tempo medio di esposizione è stimato come T m = (T m, max + T m, min)/2. Con T 0 indichiamo l intera durata della giornata lavorativa.

11 Rev.0 Pagina 10 di 39 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA MODELLO CODICE Fonometro 1) Delta- HD integratore Ohm Di classe 1 conforme alle prescrizioni delle norme IEC 651 e IEC 804 Microfono 1) MG MK Di classe 1 conforme alle prescrizioni della norma IEC 1094 Calibratore 1) Delta- HD 9101A Ohm Di classe 1 conforme alle prescrizioni della norma IEC 942 Data ultima taratura Vedi certificati di taratura allegati La verifica periodica della taratura dello strumento e/o delle caratteristiche funzionali viene effettuata con cadenza biennale presso laboratori facenti parti del SIT (Servizio di Taratura in Italia). La verifica viene comunque effettuata dopo un evento traumatico per gli strumenti o dopo una riparazione degli stessi. All inizio ed al termine delle misure, è stata effettuata la calibratura della strumentazione, in ambiente acusticamente protetto, al fine di rilevare eventuali errori eccessivi nella lettura dei risultati. I risultati della serie di rilievi eseguiti nell intervallo tra una calibrazione e l altra vengono ritenuti validi solo se si verifica uno scostamento del livello di calibrazione non maggiore di 0,5 db.

12 Rev.0 Pagina 11 di 39 Lex,8h [db(a)] fino a fino a fino a LIVELLI DI LEGGE E FASCE DI RISCHIO Lpeak [db(c)] Valori inferiori di azione Valori superiori di azione Valori limite al di sopra PRESCRIZIONI redigere un documento di valutazione; effettuare la valutazione con cadenza almeno quadriennale; aggiornare la valutazione in caso di notevoli mutamenti produttivi; informare il medico competente sui risultati della valutazione; consultare il RLS (oltre alle precedenti) fornire DPI uditivi adeguati e valutarne l efficacia; garantire l informazione e la formazione dei lavoratori; se richiesto e se ritenuto opportuno dal MC attivare la sorveglianza sanitaria; qualora essa evidenzi anomalie, aggiornare la valutazione e ridefinire le misure di tutela (oltre alle precedenti) elaborare ed applicare un programma di misure tecniche ed organizzative di riduzione del rischio; sorvegliare i lavoratori affinché usino i DPI uditivi; garantire la sorveglianza sanitaria adottare misure immediate per rientrare al di sotto dei valori limite, per individuarne le cause ed evitare che il superamento si ripeta N.B.: L attribuzione delle fasce di rischio a ciascun lavoratore è stata effettuata considerando l errore di misura., cioè associando un L EX,8h pari al valore calcolato più l errore. (Art.193 T.U.): Il datore di lavoro tiene conto dell attenuazione prodotta dai dispositivi di protezione individuale dell udito indossati dal lavoratore solo ai fini di valutare il rispetto dei valori limite di esposizione. LAVORATORI IMPIEGATI IN ATTIVITÀ A LIVELLO DI ESPOSIZIONE MOLTO VARIABILE (Art. 191 D.Lgs. 81/2008) Articolo Valutazione di attività a livello di esposizione molto variabile 1. Fatto salvo il divieto al superamento dei valori limite di esposizione, per attività che comportano un'elevata fluttuazione dei livelli di esposizione personale dei lavoratori, il datore di lavoro può attribuire a detti lavoratori un'esposizione al rumore al di sopra dei valori superiori di azione, garantendo loro le misure di prevenzione e protezione conseguenti e in particolare: a) la disponibilità dei dispositivi di protezione individuale dell udito; b) l informazione e la formazione; c) il controllo sanitario. In questo caso la misurazione associata alla valutazione si limita a determinare il livello di rumore prodotto dalle attrezzature nei posti operatore ai fini dell identificazione delle misure di prevenzione e protezione e per formulare il programma delle misure tecniche e organizzative di cui all articolo 192, comma Sul documento di valutazione ( ) a fianco dei nominativi dei lavoratori così classificati, va riportato il riferimento al presente articolo. In questo caso la verifica del rispetto del valore limite si traduce nella mera verifica dell efficienza dei DPI-u.

13 Rev.0 Pagina 12 di 39 VALUTAZIONE DEL RISCHIO RILEVAZIONI STRUMENTALI I risultati delle rilevazioni strumentali sono riportati in Allegato 1. Data l assenza di postazioni di lavoro fisse, è omessa ogni planimetria dei rilievi fonometrici e delle aree rumorose. VALORI DI ESPOSIZIONE PER MANSIONE O G.O.E. (L EX,8h giornalieri o settimanali) In Allegato 3 sono riportate le esposizioni giornaliere o settimanali per ciascuna mansione o gruppo omogeneo di esposizione, le postazioni di lavoro ed i tempi di permanenza dei lavoratori nelle stesse. FASCE DI RISCHIO e ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE In Allegato 4 sono identificate le fasce di rischio e gli adempimenti di prevenzione e protezione per ciascuna fascia di rischio. In Allegato 6 sono riportati i risultati degli esami audiometrici e le eventuali prescrizioni per i lavoratori. INDIVIDUAZIONE DI SOSTANZE OTOTOSSICHE Sulla base dell analisi del processo produttivo e delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati non è stata riscontrata la presenza di sostanze note come ototossiche. In base alle attuali conoscenze, sono sostanze ototossiche note: - solventi aromatici per verniciatura quali Toluene, Etilbenzene, Xylene, - altri solventi e miscele (Stoddard Solvents inorganici a base di nafta, Acqua ragia, n-esano, ) - il Disolfuro di carbonio - composti usati per plastiche, vetroresina, polistirolo (Stirene, ) - taluni combustibili e prodotti di combustione (Monossido di carbonio, ) - i metalli: arsenico, cadmio, stagno, platino, manganese, piombo, mercurio, e i loro derivati - l Acido cianidrico, usato in particolare nelle galvaniche - sostanze usate per lavaggi: Percloroetilene, Tricloroetilene, - certi diserbanti (es. paraquat, organofosfati).

14 Rev.0 Pagina 13 di 39 INDIVIDUAZIONE DEI SEGNALI ACUSTICI DI AVVERTIMENTO Nella tabella di seguito sono indicati i segnali acustici di avvertimento presenti in azienda rilevanti ai fini dell esposizione quotidiana/settimanale dei lavoratori al rumore. Sono inoltre indicati i segnali acustici importanti per la sicurezza dei lavoratori annotando se essi sono mascherati dal rumore ambientale presente in azienda: POSTAZIONE (N. / descriz.) TIPO (*) DESCRIZIONE (*) A: Segnale acustico di emergenza, di rara attivazione B: Segnale di avvertimento Valgono comunque le seguenti prescrizioni per i segnali acustici (Allegato XXX del D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza)): 1. Proprieta' intrinseche 1.1. Un segnale acustico deve: a) avere un livello sonoro nettamente superiore al rumore di fondo, in modo da essere udibile, senza tuttavia essere eccessivo o doloroso; b) essere facilmente riconoscibile in rapporto particolarmente alla durata degli impulsi ed alla separazione fra impulsi e serie di impulsi, e distinguersi nettamente, da una parte, da un altro segnale acustico e, dall'altra, dai rumori di fondo Nei casi in cui un dispositivo puo' emettere un segnale acustico con frequenza costante e variabile, la frequenza variabile andra' impiegata per segnalare, in rapporto alla frequenza costante, un livello piu' elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell'intervento o dell'azione sollecitata o prescritta. 2. Codice da usarsi Il suono di un segnale di sgombero deve essere continuo.

15 Rev.0 Pagina 14 di 39 EFFICACIA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE VALUTAZIONE DELL ADEGUATEZZA DEI DPI UDITIVI A disposizione dei lavoratori sono stati forniti dal datore di lavoro i dispositivi di protezione individuali indicati in Allegato 2, al quale si rimanda per la valutazione della loro adeguatezza. Per le postazioni in cui nessun tipo di DPI uditivo a disposizione dei lavoratori risulta adeguato, viene indicato il valore di SNR da richiedere per l acquisto di nuovi DPI uditivi. I DPI uditivi considerati nella presente relazione hanno l approvazione di conformità CE in base alla Direttiva 89/686/CEE del 21 dicembre 1989, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative ai dispositivi di protezione individuale (D.Lgs. 475/1992), e sono omologati secondo la norma europea EN 352-2:2002. Per la valutazione dell adeguatezza dei dispositivi di protezione uditivi è qui utilizzato il metodo SNR corretto per il calcolo dei livelli continui attenuati, come indicato nelle norme UNI EN ISO :1998, UNI EN 458:2005 e UNI EN 9432:2011. Esistono numerosi elementi che indicano come l attenuazione dei DPI-u misurata in laboratorio sia una forte sovrastima dell attenuazione ottenibile in ambienti di lavoro reali, per una serie di motivi, i principali dei quali riguardano: - la taglia dei dispositivi, talvolta inadeguata alle caratteristiche fisiche dei lavoratori (tipicamente per i dispositivi di protezione auricolare preformati); - il deterioramento dei materiali che costituiscono il dispositivo di protezione auricolare, legato all invecchiamento o alla inadeguata conservazione del dispositivo stesso; - la presenza di capelli lunghi, barba, occhiali che rendono problematica una buona tenuta acustica delle cuffie; - il posizionamento o l inserimento approssimativo del dispositivo di protezione auricolare, non conforme ai criteri stabiliti dal fabbricante; - lo spostamento del dispositivo di protezione auricolare dalla sede originaria (per esempio inserti che si spostano verso l esterno del condotto uditivo a causa dei movimenti mandibolari o cuffie che si spostano per i movimenti della testa); - le modifiche realizzate dal lavoratore sul dispositivo di protezione auricolare, allo scopo di renderlo più confortevole (per esempio una deformazione delle cuffie per limitare la pressione sulla testa ritenuta fastidiosa); - l uso congiunto di altri DPI non uditivi (per esempio elmetti, occhiali). Occorre ricordare che alcuni dei comportamenti su accennati, non sono conformi ai disposti della legislazione vigente. In base alla normativa tecnica, per tener conto della perdita di attenuazione dovuta agli elementi sopra indicati, i valori di attenuazione ottenuti con il metodo SNR sono moltiplicati per i seguenti coefficienti β: Cuffie:0,75 - Inserti espandibili: 0,5 - Inserti preformati: 0,3

16 Rev.0 Pagina 15 di 39 Per il calcolo dei livelli di picco attenuati è invece utilizzato il metodo basato sulla tipologia di rumore impulsivo, come illustrato nell appendice B della norma UNI EN 458:2005 (cfr. anche UNI EN 9432:2011, appendice C.2). Tipologia di rumore impulsivo: Tipo1: picco a basse frequenze (esplosioni, presse, ) Tipo 2: picco a frequenze medio-alte (martellate anche su metallo, urti, fucili a salve, ) Tipo 3: picco a alte frequenze (colpi di pistola, ) Per la definizione di rumore impulsivo cfr. norma UNI 9432:2011 al punto 5.3. I risultati di questa valutazione sono riportati in Allegato 2 e dovranno essere valutati da parte di: RSPP, in termini di compatibilità dei DPI uditivi con l ambiente di lavoro e con le norme di sicurezza presenti in azienda; Medico Competente, in termini di compatibilità dei DPI uditivi con eventuali disturbi medici dei singoli lavoratori. Si rammenta che in base all Art.197 del T.U.: 1. Il datore di lavoro può richiedere deroghe all uso dei dispositivi di protezione individuale e al rispetto del valore limite di esposizione, quando, per la natura del lavoro, l utilizzazione di tali dispositivi potrebbe comportare rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori maggiori rispetto a quanto accadrebbe senza la loro utilizzazione. 2. Le deroghe di cui al comma 1 sono concesse, sentite le parti sociali, per un periodo massimo di quattro anni dall organo di vigilanza territorialmente competente che provvede anche a darne comunicazione, specificando le ragioni e le circostanze che hanno consentito la concessione delle stesse, al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Le circostanze che giustificano le deroghe di cui al comma 1 sono riesaminate ogni quattro anni e, in caso di venire meno dei relativi presupposti, riprende immediata applicazione la disciplina regolare. 3. La concessione delle deroghe di cui al comma 2 è condizionata dall'intensificazione della sorveglianza sanitaria e da condizioni che garantiscano, tenuto conto delle particolari circostanze, che i rischi derivanti siano ridotti al minimo. Il datore di lavoro assicura l intensificazione della sorveglianza sanitaria ed il rispetto delle condizioni indicate nelle deroghe.

17 Rev.0 Pagina 16 di 39 Informazioni riguardanti le procedure di utilizzo dei DPI-uditivi (Fonte: Linee guida per la valutazione del rischio rumore negli ambienti di lavoro - aggiornate a luglio ) ( ) Selezione, uso, cura e manutenzione di un otoprotettore Il DM 02/05/01, che riprende letteralmente la norma europea armonizzata EN 458, all Allegato 1 fornisce le Linee Guida per la selezione, l uso, la cura e la manutenzione dei DPI uditivi. Per la selezione dell otoprotettore, i principali fattori da considerare sono: marcatura di certificazione; attenuazione sonora; confortevolezza del portatore; ambiente di lavoro e attività lavorativa (alte temperature e umidità, polvere, segnali di avvertimento e trasmissione di messaggi verbali, ecc.); disturbi per la salute dell utilizzatore. Per un maggior dettaglio su tali fattori di selezione consultare il paragrafo successivo (5.5.2) e la Sezione 1dell Allegato n. 7. Riguardo al corretto uso, innanzi tutto occorre verificare la compatibilità dell otoprotettore con eventuali altri DPI della testa (elmetti, occhiali, ecc.), che potrebbero determinare una riduzione delle prestazioni dell otoprotettore stesso. Inoltre è molto importante indossarli per tutto il periodo dell esposizione: se i protettori vengono tolti dall utilizzatore anche per un breve periodo, la protezione effettiva si può ridurre sensibilmente (vedi Sezione 2 dell Allegato n. 7). Ad esempio, nel caso di una esposizione a un rumore con LAeq, 8h pari a 105 db(a), pur indossando un protettore auricolare con una attenuazione di 30 db che darebbe luogo ad un livello sonoro effettivo di LAeq, 8h di 75 db(a), se il protettore non è utilizzato per soli 30 minuti il livello effettivo LAeq, 8h diventa 93 db(a). Qualunque DPI uditivo, se indossato solo per metà tempo della giornata lavorativa (ipotizzata a rumore costante), fornisce una protezione effettiva che non supera i 3 db. Infine, è necessario che l utilizzatore sia addestrato e formato (come anche previsto dall art. 43 del D.Lgs. 626/94) sul corretto indossamento dell otoprotettore, in quanto un indossamento scorretto fa calare anche pesantemente la prestazione del DPI; da questo punto di vista, le cuffie sono meno critiche rispetto agli inserti. N.B.: i dati di attenuazione sonora dichiarati dal costruttore sono derivati da prove di laboratorio sulla soglia soggettiva di soggetti istruiti, che indossavano correttamente i protettori auricolari. Le prestazioni effettive sul campo possono essere sensibilmente minori a causa di un infossamento non corretto e della presenza di altri DPI tanto che alcuni enti americani consigliano, per tener conto del non perfetto indossamento e dei momenti in cui l otoprotettore viene tolto per ascoltare messaggi verbali o per altri motivi, di dimezzare i valori di attenuazione sonora forniti dal costruttore del DPI nell effettuare i calcoli con i metodi descritti. Pur non condividendo tale posizione, si intende sottolineare l importanza della formazione ai fini dell affidabilità delle prestazioni in condizioni reali dei protettori auricolari. La norma EN 458 fornisce anche le indicazioni per una corretta cura e manutenzione degli otoprotettori: i DPI devono essere maneggiati sempre con le mani pulite, evitando contaminazioni con liquidi o polveri, spesso causa di irritazioni cutanee; per i DPI riutilizzabili è importante una regolare manutenzione e pulizia; gli inserti monouso non vanno riutilizzati, mentre gli altri tipi di inserto vanno lavati con cura prima di indossarli; il DPI riutilizzabile deve essere indossato sempre dalla medesima persona; è però possibile far utilizzare cuffie da più lavoratori ricorrendo a coperture monouso per i cuscinetti; i DPI vanno conservati secondo le istruzioni fornite dal fabbricante, vanno ispezionati frequentemente per identificare difetti e danneggiamenti; i cuscinetti delle cuffie vanno sostituiti quando consumati, così come gli archetti deformati.

18 Rev.0 Pagina 17 di 39 ADEMPIMENTI PER SOGGETTI PARTICOLARMENTE SENSIBILI Di seguito si riportano i riferimenti legislativi e i relativi adempimenti attualmente in vigore per la protezione dal rischio rumore delle categorie di lavoratori sensibili. Lavoratori minorenni: di seguito riportiamo il quadro degli adempimenti di prevenzione che l Azienda deve adottare per i lavoratori minorenni esposti al rischio rumore, ai sensi della Legge n.977 del 17/10/67 come modificata dal D.Lgs. n. 345 del 4 Agosto 1999: LIVELLO DI ESPOSIZIONE PERSONALE (Lex,8h) > 90 dba < 80 dba tra 80 e 85 dba tra 85 e 90 dba > 140 dblin ADEMPIMENTI SULLA BASE DEL Lex PERSONALE DI OGNI ADDETTO MINORENNE INFORMAZIONE AI LAVORATORI è fornita anche ai titolari della potestà genitoriale. FORMAZIONE AI LAVORATORI CONTROLLO SANITARIO MEZZI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI - rischi derivanti all udito dall esposizione al rumore - misure adottate per ridurre il rumore - misure di protezione - risultati della valutazione uso dei dispositivi di protezione personale e dei macchinari al fine di ridurre il rischio rumore Accertamenti all atto dell assunzione, dopo 1 anno e successivamente, ogni 2 anni Consegna di dispositivi di protezione individuali per l udito Accertamenti all atto dell assunzione e successivamente ogni anno Obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuali per l udito DIVIETO DI ESPOSIZIONE PER LAVORATORI MINORENNI. TALE VALORE E IL LIVELLO DI ESPOSIZIONE GIORNALIERA O SETTIMANALE SENZA L ATTENUAZIONE DEI DPI. Donne in gravidanza: ai sensi del D.Lgs. 151/2001 le donne in gravidanza non possono essere esposte a Lex,8h > 80 db (A). Donne in post- parto: ai sensi del D.Lgs. 151/2001 le donne nei sette mesi dopo il parto non possono essere esposte a Lex,8h > 90 db(a); in adeguamento alle modifiche legislative intervenute nel frattempo, tale valore deve essere abbassato agli 85 db(a).

19 Rev.0 Pagina 18 di 39 INDICAZIONI PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO D.Lgs. 81/2008, Art. 192, comma 2: Se a seguito della valutazione dei rischi di cui all'articolo 190 risulta che i valori superiori di azione sono superati, il datore di lavoro elabora ed applica un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore, considerando in particolare le misure di cui al comma 1. In questo caso i valori superiori di azione sono superati. In Allegato 7 è perciò riportata una specifica proposta per il piano di miglioramento. Si rammentano comunque le seguenti, generalmente valide MISURE DI RIDUZIONE DEL RUMORE: D.Lgs. 81/2008, Art. 192, comma 1: il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione, mediante le seguenti misure: 1. Misure di riduzione del rumore alla fonte: a. Adozione di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b. Scelta di attrezzature e macchine che emettano minor rumore possibile. c. Adozione di programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro. d. Progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro. 2. Misure di riduzione del rumore lungo la via di propagazione: a. del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; b. del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento. 3. Misure di riduzione del rumore al ricettore: a. Migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. b. Adeguata informazione e formazione sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo la loro esposizione al rumore; c. Fornitura e controllo dell utilizzo dei DPI- uditivi. d. Segnalazione, delimitazione e limitazione delle aree con LAeq > 85 db (A)

20 Rev.0 Pagina 19 di 39 ESEMPI DI SEGNALI PER LA DELIMITAZIONE DELLE AREE e SEGNALAZIONE DELLE MACCHINE CON LAeq>85 db(a) (Art. 192 T.U., Comma 3) I luoghi di lavoro dove i lavoratori possono essere esposti ad un livello di rumore (LAeq) superiore a 85 db(a) o a livelli di picco (Lpeak) superiori a 137 db(c) sono indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l accesso alle stesse è limitato, ove ciò sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione. Nota: Se il superamento dei valori si verifica solo in prossimità di macchine, non interessando altre posizioni di lavoro, si può provvedere a segnalare con apposita cartellonistica le sole macchine. 1: segnale di informazione (es: db A > 85 ) 2: segnale di obbligo di protezione 3: segnale di pericolo 4: segnale di divieto di accesso

21 Rev.0 Pagina 20 di 39 AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE Come previsto dall Art. 181, comma 2, del D.Lgs. 81/2008, la valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici è programmata ed effettuata con cadenza almeno quadriennale da personale qualificato. È aggiornata ogniqualvolta si verifichino mutamenti che potrebbero renderla obsoleta, ovvero, quando i risultati della sorveglianza sanitaria rendano necessaria la sua revisione. Si noti anche che la Legge prevede che il Documento di Valutazione dei rischi sia aggiornato entro trenta giorni nei medesimi casi (D.Lgs. 81/2008 Art.29 comma 3 e successive modifiche ex DLgs. 160/2009). Resta inteso che l aggiornamento della valutazione va comunque effettuato non appena ultimati gli interventi eventualmente indicati nel piano di miglioramento. Nella fattispecie, si prevede che i principali interventi di riduzione del rischio rumore saranno attuati indicativamente entro il Successivamente sarà necessario effettuare: la verifica dell effettuazione o meno degli interventi previsti e delle eventuali variazioni rispetto al piano di miglioramento; eventuali misure di rumore; aggiornamento della valutazione del rischio rumore. Dette verifiche devono essere effettuate anche nel caso in cui il datore di lavoro elabori un piano di miglioramento diverso da quello qui proposto, secondo la nuova tempistica prevista. In ogni caso, la presente Valutazione ha validità quadriennale a contare dalla data delle prime misure: perciò essa dovrà essere comunque aggiornata entro il 27/2/2016.

22 Rev.0 Pagina 21 di 39 CONCLUSIONI Vista la varietà dei tempi e tipologie di lavorazioni a seconda delle commesse disponibili, per gli addetti alla mansione di OPERAIO indicati in Allegato 4 è stato applicato l Art. 191 del D.Lgs. 81/2008, attribuendo a detti lavoratori un'esposizione al rumore al di sopra dei valori superiori di azione. Dalla verifica delle attenuazioni fornite dai DPI-u (Allegato 2) risulta che il valore limite è rispettato. A seguito di ciò il datore di lavoro è tenuto ad avviare una serie di azioni riportate nello stesso Allegato 4 e in Allegato 7 (Proposta di piano di miglioramento). Le visite mediche hanno messo in evidenza la presenza di peggioramenti nella funzionalità uditiva dei lavoratori (Allegato 6). Congiuntamente alla presente relazione, dovranno essere conservati ed aggiornati in Azienda, i fogli degli aggiornamenti (forniti in Allegato 9 alla presente relazione) con la descrizione dei cambiamenti intervenuti nella realtà produttiva rispetto alla situazione attuale (nuovi assunti, cambio di mansione e/o gruppo omogeneo di esposizione, cessato rapporto). La presente relazione è stata prodotta sulla base dei sopralluoghi tecnici descritti a pagina 4 e delle informazioni (postazione da valutare, gruppi omogenei di lavoratori esposti e tempi di esposizione) fornite dal Committente nella persona di Egidio De Stefano (collaboratore esterno). Modena, 2 aprile 2012 DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Costituiscono parte integrante del presente documento di valutazione i seguenti allegati: - Allegato n.1: Rilevazioni strumentali - Allegato n.2: Valutazione dell adeguatezza dei dispositivi di protezione uditivi - Allegato n.3: Valori di esposizione: Lex,8h giornalieri o settimanali - Allegato n.4: Fasce di rischio e Adempimenti di prevenzione e protezione - Allegato n.5: Certificati di taratura - Allegato n.6: Risultati degli esami audiometrici - Allegato n.7: Proposta di piano di miglioramento - Allegato n.8: Elenco degli addetti e mansionario - Allegato n.9: Fogli degli aggiornamenti

23 Rev.0 Pagina 22 di 39 Allegato 1: RILEVAZIONI STRUMENTALI Legenda: Rischi concomitanti (tra parentesi sono eventualmente indicati quei fattori di esposizione che, pur presenti, non determinano alcun rischio in senso proprio): S.O.: sostanze ototossiche V.: Vibrazioni WBV (Vibrazioni al corpo intero) HAV (Vibrazioni al mano-braccio) I.: esposizione a rumori impulsivi con picco superiore al valore di azione Tipologie di rumore (cfr. norma UNI 9432:2011 al punto 5.3): I: Impulsivo; Co: costante; Ci: ciclico; Lf: leggermente fluttuante; F:fluttuante Nella evidenziazione dei livelli di rumore (sfondo verde, giallo, arancio o rosso a seconda della collocazione rispetto ai livelli di legge come nella tabella a p.11) si tiene cautelativamente conto dell incertezza di misura, ricordiamo, è pari a: incertezza associata al livello continuo u m = 1,2 db incertezza associata al livello di picco u picco = 1,6 db Punto Descrizione Caratteristiche ambientali Tipo di rumore Rischi concomitanti: S.O. - V. - I. Leq db(a) Lpeak db(c) Leq db(c) 1 betoniera IBA L300 Co 78,6 101,5 82,3 2 flessibile diam.230 BOSCH GWS H Professional taglio tubo cavo in ferro diam.8mm Lf HAV 95,5 110,3 94,2 3 flessibile diam.125 HILTI DLG 125S taglio mattone Lf HAV 97,7 115,3 96,2

24 Rev.0 Pagina 23 di 39 4 sega circolare su banco per legno Off. Polieri mod. Selenia taglio legno Lf (HAV) 97,7 117,2 96,8 5 martello demolitore elettrico HILTI TE 70ATG demolizione parete F HAV 94,0 118,2 93,7 6 sega circolare su banco per laterizi taglio mattone pieno Lf (HAV) 102,2 119,5 100,9 7 martello demolitore elettrico piccolo HILTI TE 7- C spicconatura di intonaco F HAV 96,4 122,8 95

25 Rev.0 Pagina 24 di 39 Allegato 2: ADEGUATEZZA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE UDITIVI In base alla norma UNI EN 458:1995 (ripresa dalla UNI 9432:2011) nonché sulla scorta delle indicazioni operative fornite dal Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con l ISPESL vale quanto segue: La valutazione d EFFICACIA dell otoprotettore (DPI-u) (Art. 193, c.1, lett. d), si verifica in modo che: - sia presente un sistema di controllo dell uso e manutenzione dei DPI-u, che garantisca quanto meno che i lavoratori indossino correttamente i DPI-u, il loro uso regolare nelle situazioni di rischio, la corretta custodia e manutenzione; - non ci siano peggioramenti nella funzionalità uditiva dei lavoratori utilizzando la relazione sanitaria anonima e collettiva redatta dal medico competente. Qualora emergessero peggioramenti uditivi significativi occorrerà verificarne il nesso con le condizioni espositive affrontando il problema con il medico competente stesso. Per questo si rimanda all Allegato 6. SISTEMA DI CONTROLLO DELL USO E MANUTENZIONE DEI DPI UDITIVI I DPI-u sono messi a disposizione del personale, previa comunicazione dei rischi per ogni postazione e mansione, e vengono sostituiti a richiesta ed in base all usura. L azienda dovrà implementare una procedura di controllo dell utilizzo dei DPI uditivi da parte dei lavoratori (durante l utilizzo di macchine con LAeq>85 db(a) o in aree con LAeq>85 db(a)): La valutazione d EFFICIENZA dell otoprotettore (DPI-u),, viene espressa come segue: Legenda per le tabelle di attenuazione: L attenuazione è INSUFFICIENTE : se il livello equivalente abbattuto (Leq) risulta superiore a 80 db(a): cambiare i DPI-u fornendone altri con un SNR più alto ACCETTABILE : se il livello equivalente abbattuto (Leq) risulta tra 75 e 80 db(a): DPI-u adeguato BUONA : se il livello equivalente abbattuto (Leq) risulta tra 70 e 75 db(a): DPI-u adeguato ACCETTABILE : se il livello equivalente abbattuto (Leq) risulta tra 65 e 70 db(a): DPI-u adeguato TROPPO ALTA : se il livello equivalente abbattuto (Leq) risulta inferiore a 65 db(a): cambiare i DPI-u fornendone altri con un SNR più basso Iperprotezione Accettabile Buona Accettabile Ipoprotezione < 65 db 70 db 75 db 80 db

26 Rev.0 Pagina 25 di 39 DPI UDITIVI ADOTTATI O CONSIGLIATI DPI# MARCA MODELLO 1 SUPERCHING inserti auricolari preformati FEP-03 COEFF. BETA H M L SNR 0, M cuffie , Come evidenziato nelle tabelle alle pagine che seguono, gli inserti auricolari non garantiscono protezione sufficiente: si raccomanda pertanto di utilizzare sempre e solamente cuffie con parametro di attenuazione come quelle qui indicate (#2). NOTE: Si rammenta che nella classificazione dei livelli di rumore (sfondo giallo, arancio o rosso) si tiene cautelativamente conto dell incertezza di misura, che per il livello continuo è pari a 1,2 db mentre per il livello di picco è 1,6 db. Postazioni con LAeq > 85 db(a): Obbligo di utilizzo dei DPI uditivi Obbligo di segnalazione e/o delimitazione Codice Postazione Descrizione Postazione flessibile diam.230 BOSCH GWS H Professional flessibile diam.125 HILTI DLG 125S sega circolare su banco per legno Off. Polieri mod. Selenia martello demolitore elettrico HILTI TE 70ATG sega circolare su banco per laterizi martello demolitore elettrico piccolo HILTI TE 7-C Caratteristiche ambientali taglio tubo cavo in ferro diam.8mm Leq db(a) Lpeak db(c) Leq db(c) Leq attenuato (SNR84% corretto) con DPI#1 Leq attenuato (SNR84% corretto) con DPI#2 95,5 110,3 94,2 83,1 70,2 taglio mattone 97,7 115,3 96,2 85,1 72,2 taglio legno 97,7 117,2 96,8 85,7 72,8 demolizione parete taglio mattone pieno spicconatura di intonaco 94,0 118,2 93,7 82,6 69,7 102,2 119,5 100,9 89,8 76,9 96,4 122,8 95,0 83,9 71,0

27 Rev.0 Pagina 26 di 39 Allegato 3: VALORI DI ESPOSIZIONE (L EX,8h giornalieri o settimanali) Vista la varietà dei tempi e tipologie di lavorazioni a seconda delle commesse disponibili, per gli addetti alla mansione di OPERAIO è stato applicato l Art. 191 del D.Lgs. 81/2008: Fatto salvo il divieto al superamento dei valori limite di esposizione, per attività che comportano un'elevata fluttuazione dei livelli di esposizione personale dei lavoratori, il datore di lavoro può attribuire a detti lavoratori un'esposizione al rumore al di sopra dei valori superiori di azione, garantendo loro le misure di prevenzione e protezione conseguenti. Gli addetti alle mansioni di UFFICIO ed i SOCI non sono esposti a rumore: essi saranno pertanto inclusi nella fascia di rischio più bassa senza ricorrere a calcoli numerici.

28 Rev.0 Pagina 27 di 39 Allegato 4: FASCE DI RISCHIO e ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Di seguito sono riportati gli addetti, con l indicazione per ciascuno del gruppo di esposizione omogeneo di appartenenza, di L EX,8h ed L peak corretti (cioè comprensivi dell errore, del quale si tiene cautelativamente conto nell assegnazione alla fascia di rischio), degli eventuali rischi concomitanti, raggruppati per fasce di rischio così come definite dal Titolo VIII, Capo II, Art.189 del D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza). Per ogni fascia di rischio sono infine indicati i necessari adempimenti di prevenzione e protezione. Lex,8h db(a) < 80 o Lpeak db(c) < 135 Cognome e nome Crusco Antonio Dessanai Walther Descrizione gruppo omogeneo di esposizione IMPIEGATO TECNICO IMPIEGATO TECNICO Tipo Lex,8h db(a) CORRETTO Lpeak db(c) CORRETTO Non esposto <80 <135 Non esposto <80 <135 Fiore Fabio SOCIO Non esposto <80 <135 Fiore Massimiliano SOCIO Non esposto <80 <135 Rischi concomitanti Prescr. otoprotettori? Fontana Fabrizio IMPIEGATO TECNICO Non esposto <80 <135 ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Il datore di lavoro: valuta il rischio; redige il documento di valutazione; effettua la valutazione con almeno cadenza quadriennale; aggiorna la valutazione nel caso di notevoli mutamenti produttivi; elimina i rischi alla fonte e li riduce al minimo.

29 Rev.0 Pagina 28 di Lex,8h db(a) < 85 o 135 Lpeak db(c) < 137 Nessuno ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE a. DPI uditivi: Fornire DPI adeguati (buona attenuazione, compatibilità con l ambiente di lavoro e l attività lavorativa, tolleranza da parte dei lavoratori). Scegliere i DPI previa consultazione del RLS o dei lavoratori. Accertarsi dell avvenuta informazione/formazione dei lavoratori (quali situazioni richiedono l uso dei DPI e quali no, come indossare i DPI). Verificare che non si siano determinati peggioramenti nella funzionalità uditiva dei lavoratori; nel caso affrontare il problema con il Medico Competente. b. Formazione e informazione dei lavoratori: Rischi Derivanti dall esposizione al rumore Valori di azione e valori limite Risultati della valutazione Misure di riduzione ed eliminazione del rischio Uso corretto dei DPI Sintomi dei danni all udito Circostanze in cui i lavoratori hanno diritto alla sorveglianza sanitaria c. Sorveglianza Sanitaria: Garantire la sorveglianza sanitaria se richiesta dal Medico Competente o dai lavoratori e confermata dal Medico Competente, d. Misure di riduzione o eliminazione del rischio: Segnalare, delimitare e limitare l accesso (ove tecnicamente possibile e giustificato). e. LAVORATORI MINORENNI: Per i lavoratori minorenni eventualmente esposti in questa fascia di rischio si vedano gli specifici obblighi descritti nella Sezione ADEMPIMENTI PER SOGGETTI PARTICOLARMENTE SENSIBILI. f. DONNE IN GRAVIDANZA: Per le donne in gravidanza ai sensi del D.Lgs. 151/2001 vale il DIVIETO di esposizione a Lex,8h 80 db(a) (si veda la Sezione ADEMPIMENTI PER SOGGETTI PARTICOLARMENTE SENSIBILI).

30 Rev.0 Pagina 29 di 39 Lex,8h db(a) 85 o Lpeak db(c) 137 Cognome e nome Descrizione gruppo omogeneo di esposizione Cimmino Giuseppe OPERAIO Di Maio Francesco OPERAIO Faid Miloudi Falanga Luigi Falco Nicola OPERAIO OPERAIO OPERAIO Hamassi Bouazza OPERAIO Medio Aniello Pollio Gennaro OPERAIO OPERAIO Salvato Giuseppe OPERAIO Tipo Art. 191 del D.Lgs. 81/2008 Art. 191 del D.Lgs. 81/2008 Art. 191 del D.Lgs. 81/2008 Art. 191 del D.Lgs. 81/2008 Art. 191 del D.Lgs. 81/2008 Art. 191 del D.Lgs. 81/2008 Art. 191 del D.Lgs. 81/2008 Art. 191 del D.Lgs. 81/2008 Art. 191 del D.Lgs. 81/2008 Lex,8h db(a) CORRETTO Lpeak db(c) CORRETTO Rischi concomitanti Prescr. otoprotettori? ($) >85 <135 HAV SI >85 <135 HAV SI >85 <135 HAV SI >85 <135 HAV SI >85 <135 HAV SI >85 <135 HAV SI >85 <135 HAV SI >85 <135 HAV SI >85 <135 HAV SI ($) Soggetti che hanno l idoneità con obbligo di utilizzo degli otoprotettori, come indicato dal Medico Competente (Dott. Giuseppe Sinicropi, Visite del 2012) ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE a. DPI uditivi: Fornire DPI adeguati (buona attenuazione, compatibilità con l ambiente di lavoro e l attività lavorativa, tolleranza da parte dei lavoratori). Scegliere i DPI previa consultazione del RLS o dei lavoratori. Accertarsi dell avvenuta informazione/formazione dei lavoratori (quali situazioni richiedono l uso dei DPI e quali no, come indossare i DPI). Verificare che non si siano determinati peggioramenti nella funzionalità uditiva dei lavoratori; nel caso affrontare il problema con il Medico Competente. Sorvegliare i lavoratori affinché usino i DPI uditivi. b. Formazione e informazione dei lavoratori: Rischi Derivanti dall esposizione al rumore Valori di azione e valori limite Risultati della valutazione Misure di riduzione ed eliminazione del rischio Uso corretto dei DPI Sintomi dei danni all udito Circostanze in cui i lavoratori hanno diritto alla sorveglianza sanitaria

31 Rev.0 Pagina 30 di 39 c. Sorveglianza Sanitaria: Garantire sempre la sorveglianza sanitaria e intensificarla qualora ci sia stata richiesta di deroga all uso dei DPI uditivi. d. Misure di riduzione o eliminazione del rischio: Elaborare un programma di misure tecniche e organizzative per ridurre l esposizione al rischio (piano di miglioramento) Segnalare, delimitare e limitare l accesso (ove tecnicamente possibile e giustificato). e. LAVORATORI MINORENNI: Per i lavoratori minorenni eventualmente esposti in questa fascia di rischio si vedano gli specifici obblighi descritti nella Sezione ADEMPIMENTI PER SOGGETTI PARTICOLARMENTE SENSIBILI ed in particolare il DIVIETO di esposizione a Lex,8h 90 db(a). f. DONNE IN GRAVIDANZA: Per le donne in gravidanza ai sensi del D.Lgs. 151/2001 vale il DIVIETO di esposizione a Lex,8h 80 db(a) (si veda la Sezione ADEMPIMENTI PER SOGGETTI PARTICOLARMENTE SENSIBILI). g. DONNE POST-PARTO: Per le donne nei sette mesi dopo il parto ai sensi del D.Lgs. 151/2001 e successivi adeguamenti vale il DIVIETO di esposizione a Lex,8h 85 db(a) (si veda la Sezione ADEMPIMENTI PER SOGGETTI PARTICOLARMENTE SENSIBILI).

32 Rev.0 Pagina 31 di 39 Allegato 5: CERTIFICATI DI TARATURA

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34 Rev.0 Pagina 33 di 39 Allegato 6: INFORMAZIONI DI MEDICINA DEL LAVORO Nella seguente tabella si riportano i risultati degli esami audiometrici (Visite effettuate nell anno 2012, Medico Competente Dott. Giuseppe Sinicropi) Orecchio Dx Sx Numero Osservazioni (*) Un 0/0 nel Erano 2/3 e 1/2 nel Era 7/0 nel 2010 (*) Indicare se ci sono peggioramenti nella funzionalità uditiva dei lavoratori Classificazione secondo Merluzzi: 0: Normoacusia 1: Ipoacusia da rumore di I grado 2: Ipoacusia da rumore di II grado 3: Ipoacusia da rumore di III grado 4: Ipoacusia da rumore di IV grado 5: Ipoacusia da rumore di V grado 6: Tutti i deficit da rumore più altra causa 7: Tutti i deficit non da rumore

35 Rev.0 Pagina 34 di 39 Allegato 7: PROPOSTA DI PIANO DI MIGLIORAMENTO Per i punti con livelli di rumore >85dB(A) si indicano le azioni suggerite per la riduzione del rumore (fare anche riferimento al capitolo Indicazioni per il piano di miglioramento), i tempi previsti di attuazione ed i risultati attesi. Quanto segue costituisce solo una proposta di piano di miglioramento per l azienda, la quale tuttavia dovrà comunque stabilire, attuare e documentare azioni di risanamento equivalenti, da attuarsi nei tempi previsti in base ai propri obbiettivi ed esigenze. Nel piano di miglioramento devono essere indicate le azioni per la riduzione del rumore, i tempi previsti di attuazione ed i risultati attesi. Codice Postazione Descrizione Postazione Leq db(a) Lpeak db(c) Leq db(c) AZIONI SUGGERITE TEMPI CONSIGLIATI flessibile diam.230 BOSCH GWS H Professional flessibile diam.125 HILTI DLG 125S sega circolare su banco per legno Off. Polieri mod. Selenia martello demolitore elettrico HILTI TE 70ATG sega circolare su banco per laterizi 95,5 110,3 94,2 97,7 115,3 96,2 97,7 117,2 96,8 94,0 118,2 93,7 102,2 119,5 100,9 (A) (B)(C) (D) (A) (B)(C) (D) (A) (B)(C) (D) (A) (B)(C) (D) (A) (B)(C) (D) Entro la prossima valutazione Immediatamente Entro il 2013 Entro la prossima valutazione Immediatamente Entro il 2013 Entro la prossima valutazione Immediatamente Entro il 2013 Entro la prossima valutazione Immediatamente Entro il 2013 Entro la prossima valutazione Immediatamente Entro il martello demolitore elettrico piccolo HILTI TE 7-C 96,4 122,8 95,0 (A) (B)(C) (D) Entro la prossima valutazione Immediatamente Entro il 2013

36 Rev.0 Pagina 35 di 39 AZIONI (A) Sottoporre tutte le macchine e gli utensili ad un programma di regolare manutenzione, dotarli se possibile di silenziatori e, in occasione di nuovi acquisti, favorire macchine silenziate o a ridotta rumorosità; (B) fornire dispositivi di protezione uditiva adeguati a ciascuna specifica postazione, avvalendosi delle indicazioni date in Allegato2; (C) informare i lavoratori sui rischi da esposizione a rumore e formarli affinché usino correttamente le attrezzature ed i DPI-u a tutela della propria salute; (D) valutare la possibilità di organizzare in maniera differente i processi lavorativi, in modo da distribuire tra un numero maggiore di addetti i tempi di permanenza nelle postazioni rumorose, diminuendo così per quanto possibile i tempi di permanenza individuali. Risultati previsti Si ritiene che l attivazione delle azioni definite nei tempi e nei modi descritti possano tendenzialmente portare ad un livello di esposizione giornaliero inferiore ad 85 db (A) per tutti gli addetti. Responsabile dell attuazione del Piano di miglioramento è il signor

37 Rev.0 Pagina 36 di 39 Allegato 8: ELENCO DEGLI ADDETTI E MANSIONARIO Cognome e nome Cimmino Giuseppe Crusco Antonio Dessanai Walther Di Maio Francesco Faid Miloudi Falanga Luigi Falco Nicola Fiore Fabio Fiore Massimiliano Fontana Fabrizio Hamassi Bouazza Medio Aniello Pollio Gennaro Salvato Giuseppe Descrizione gruppo omogeneo di esposizione OPERAIO IMPIEGATO TECNICO IMPIEGATO TECNICO OPERAIO OPERAIO OPERAIO OPERAIO SOCIO SOCIO IMPIEGATO TECNICO OPERAIO OPERAIO OPERAIO OPERAIO

38 Rev.0 Pagina 37 di 39 Allegato 9: FOGLI DEGLI AGGIORNAMENTI PER NUOVI ASSUNTI Su questo foglio andranno annotati tutti i nuovi assunti specificando la classe di rischio. DATA Cognome/Nome Mansione ed ev. gruppo omogeneo di esposizione Rischio (L EX,8h dba, L peak dbc)

39 Rev.0 Pagina 38 di 39 PER VARIAZIONI DI RISCHI e/o MANSIONI Su questo foglio andranno annotate tutte le variazioni di mansioni del personale. DATA Cognome/Nome Mansione ed ev. gruppo omogeneo di esposizione Vecchia/o Nuova/o Rischio (L EX,8h dba, L peak dbc)

40 Rev.0 Pagina 39 di 39 PER CESSATO RAPPORTO Su questo foglio andranno annotati tutti gli addetti che hanno cessato il rapporto con la Società e non sono quindi più soggetti a rischio rumore DATA Cognome/Nome Mansione ed ev. gruppo omogeneo di esposizione Rischio (L EX,8H dba, L peak dbc)

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