INTESA SIM S.p.A. INFORMATIVA AL PUBBLICO. Situazione al 31 dicembre 2014

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1 INTESA SIM S.p.A. INFORMATIVA AL PUBBLICO Situazione al 31 dicembre 2014 Intesa SIM S.p.A. C.so Vinzaglio, Torino Telefono Fax info@intesasim.com Capitale sociale Euro i.v. Nr. iscrizione nel Registro delle Imprese di Torino e Codice Fiscale Iscritta all Albo delle SIM al n. 101 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia

2 INDICE INTESA SIM S.p.A. Informativa al pubblico al INTRODUZIONE 3 Requisito informativo generale 5 Ambito di applicazione 15 I Fondi Propri 15 Adeguatezza patrimoniale 17 Rischio di credito: informazioni generali 18 Rischio di credito: informazioni relative ai portafogli assoggettati al metodo standardizzato 20 Rischio operativo 21 Rischio di tasso di interesse 21 Attività vincolate 22 Sistemi e prassi di remunerazione e incentivazione 22 Informativa quantitativa relativa alle attività vincolate (integrazione del 12 giugno 2015 a seguito comunicazione Banca d Italia del 15/05/2015) 24 Note: Le informazioni quantitative contenute nel presente documento sono espresse in Euro. Le informazioni relative a Rischio di credito Informativa sui portafogli cui si applicano gli approcci IRB, Tecniche di attenuazione del rischio, Rischio di controparte, Operazioni di cartolarizzazione e Esposizioni in strumenti di capitale, non sono fornite nel presente documento in quanto da ritenersi non rilevanti o non pertinenti in considerazione dell operatività della Sim. Pagina 2 di 26

3 INTRODUZIONE Dal 1 gennaio 2014 è entrato in vigore il Regolamento (UE) n. 575/2013 ( CRR ) con il quale vengono introdotte nell Unione Europea le regole definite dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria con l articolato insieme di documenti unitariamente denominato Basilea 3 in materia di adeguatezza patrimoniale (Primo pilastro) e informativa al pubblico (Terzo pilastro). Il Regolamento (UE) n. 575/2013 e la Direttiva 2013/36/UE ( CRD IV ) definiscono il nuovo quadro normativo di riferimento nell Unione Europea per banche e imprese di investimento. Dal 1 gennaio 2014 CRR e CRDIV sono integrati da norme tecniche di regolamentazione o di attuazione approvate dalla Commissione Europea su proposta delle Autorità europee di supervisione ( ESA ), che danno attuazione alla normativa primaria. Con l adozione del Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 sono state stabilite le norme tecniche di attuazione (Implementing Technical Standards) in materia di segnalazioni prudenziali armonizzate delle banche e delle imprese di investimento relative a: fondi propri, rischio di credito e controparte, rischi di mercato, rischio operativo, grandi rischi, rilevazione su perdite ipotecarie, posizione patrimoniale complessiva, monitoraggio liquidità e leva finanziaria. Per dare attuazione e agevolare l applicazione della nuova disciplina comunitaria, nonché al fine di realizzare una complessiva revisione e semplificazione della disciplina di vigilanza delle banche, Banca d Italia ha emanato la Circolare 285 con cui sono state recepite le norme della CRD IV. La Circolare indica inoltre le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità nazionali attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali e delinea un quadro normativo completo, organico, razionale e integrato con le disposizioni comunitarie di diretta applicazione, in modo da agevolarne la fruizione da parte degli operatori. La stessa Banca d Italia ha emanato inoltre le Circolari n. 286 e n. 154 che traducono secondo lo schema matriciale, attualmente adottato nelle segnalazioni di vigilanza, i citati ITS. Il contenuto della presente Informativa al Pubblico, pubblicata con frequenza almeno annuale, è disciplinato nella Parte 8 del regolamento CCR. Il regolamento ha demandato all EBA (European Bank Authority) l elaborazione di orientamenti in merito alla valutazione della rilevanza e riservatezza delle Pagina 3 di 26

4 informazioni in relazione agli obblighi di informativa, oltre che di orientamenti in merito alla necessità di pubblicare con maggiore frequenza, rispetto a quella annuale, le informazioni contenute nell informativa al pubblico. In data 23 dicembre 2014 l EBA ha emanato le proprie linee guida (EBA/GL/2014/14), confermando gli obblighi di pubblicazione dell informativa con cadenza almeno annuale, salvo valutare attraverso indicatori qualitativi e quantitativi la necessità di fornire l informativa con maggiore frequenza. Intesa Sim S.p.A. ha adottato il proprio sito internet quale supporto per la pubblicazione delle informazioni contenute nel presente documento. Pagina 4 di 26

5 Requisito informativo generale La Sim, nel perseguire la propria strategia, si caratterizza per un assunzione dei rischi improntata alla prudenza ed alla consapevole gestione degli stessi. La Sim è avversa all adozione di soluzioni di finanza strutturata, focalizzando la vendita (così come l attività in conto proprio) su prodotti semplici e di facile comprensibilità per gli investitori finali; privilegia la scelta di mantenere il rapporto tra debito e capitale di rischio (cosiddetta leva finanziaria) su livelli equivalenti (leva massima utilizzata pari ad uno) rispetto alla possibilità di ottenere maggiori rendimenti esponendosi nel contempo a maggiori rischi. Nei processi decisionali di natura strategica e gestionale importanza fondamentale riveste il patrimonio; ciò nella consapevolezza che una dotazione patrimoniale adeguata permette di essere flessibili rispetto alle contingenze di mercato, di guardare con sufficiente tranquillità alle sfide future e di fronteggiare le fasi di stasi economica. La dotazione patrimoniale viene mantenuta, rispetto al profilo dei rischi assunti e assumibili, su dimensioni adeguate e comunque poste al di sopra dei requisiti regolamentari tempo per tempo previsti. Considerando le caratteristiche operative della Sim, essa ritiene di essere esposta, tra i rischi potenziali, alle fattispecie di seguito indicate: Rischi di Primo Pilastro - Rischio di credito: rischio di perdita per inadempimento dei debitori relativo alle attività di rischio diverse da quelle che attengono al portafoglio di negoziazione di vigilanza; - Rischio di mercato: rischio legato all operatività sui mercati riguardante gli strumenti finanziari; - Rischio operativo: rischio di subire perdite derivanti dall inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rischi di Secondo Pilastro Rischi misurabili (per i quali sono state adottate metodologie di quantificazione dell esposizione in termini di capitale interno): - Rischio di concentrazione: rischio derivante da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse e controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa Pagina 5 di 26

6 attività o appartenenti alla medesima area geografica ovvero dalla composizione della base della clientela; - Rischio di tasso di interesse derivante da attività diverse dalla negoziazione: rischio derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse. Rischi non misurabili (per i quali non viene determinato un assorbimento patrimoniale ma sono stabiliti strumenti di controllo ed attenuazione): - Rischio strategico: rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo; - Rischio di reputazione: rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell immagine della Sim da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza; - Rischio di liquidità: rischio di non essere in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza. Di seguito sono descritti obiettivi e politiche di gestione per ciascuna delle categorie di rischio elencate. Pagina 6 di 26

7 RISCHIO DI CREDITO Intesa Sim non eroga finanziamenti di alcun genere e, pertanto, è esposta al rischio di credito unicamente per i propri investimenti classificati nel portafoglio attività finanziarie disponibili per la vendita, per le disponibilità liquide depositate presso terzi e per gli altri crediti eventualmente sorti nell esercizio dell attività (commissioni da ricevere, ratei attivi, ecc..). Nell ambito dei compiti di presidio del rischio di credito, alla Funzione di Gestione del Rischio è attribuito il compito di controllo e misurazione dello stesso utilizzando la metodologia standardizzata prevista dalla Circolare Banca d Italia n Relativamente ai crediti derivanti dal portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita, il Consiglio di Amministrazione stabilisce, di norma annualmente, i limiti operativi con le controparti di borsa per quanto attiene il rischio di regolamento ed i limiti operativi per tipologia di strumento finanziario con i conseguenti rischi connessi (rischio di mercato, di emittente, di concentrazione di portafoglio). I controlli sulle attività in esame sono effettuati quotidianamente dalla Funzione di Gestione del Rischio attraverso sistemi automatici interni che confrontano i dati estratti con quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione. Riguardo ai crediti relativi ai depositi di conto corrente, osserviamo che Intesa Sim utilizza, quale depositari, primari Istituti di Credito caratterizzati da elevato standing e che la Funzione di controllo provvede, con cadenza giornaliera, alla verifica della quadratura dei conti correnti aziendali con particolare riferimento alla natura, qualità e permanenza delle partite di debito/credito in sospeso. Rileviamo, tuttavia, che la liquidità presente sui conti correnti è oggetto di movimentazione ricorrente e, pertanto, non ha carattere di permanenza. Inoltre, ogni eventuale proposta di utilizzare una nuova controparte, sia essa operativa o bancaria, è prima sottoposta al vaglio del competente Organo Amministrativo. In riferimento alle altre attività, le verifiche poste in essere hanno cadenza periodica e riguardano l area amministrativa contabile in genere. RISCHIO DI MERCATO I requisiti patrimoniali a fronte del rischio di mercato sono volti a fronteggiare le perdite che possono derivare dall operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci. In tale rischio rientrano i rischi di posizione, di cambio, merci e regolamento. Pagina 7 di 26

8 Il rischio di posizione deriva dall'oscillazione del prezzo dei valori mobiliari per fattori attinenti all'andamento dei mercati ed alla situazione della società emittente. Esso riguarda le posizioni relative al portafoglio di negoziazione di vigilanza e si calcola separatamente per titoli di debito, titoli di capitale e parti di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR). Il rischio di regolamento esprime il rischio connesso con la mancata consegna alla scadenza del contratto dei titoli, degli importi di denaro o delle merci dovuti, da parte della controparte, per tutte le operazioni (indipendentemente dal portafoglio di appartenenza). Il rischio di cambio e di posizione su merci è rappresentato dalle potenziali perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere e delle merci, indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Premesso quanto sopra, si rileva che la totalità degli investimenti detenuti da Intesa Sim sono classificati nel portafoglio immobilizzato e che, di norma, la società non effettua investimenti in strumenti finanziari in valuta diversa dall Euro né opera su strumenti finanziari derivati e/o su titoli non quotati e/o su merci. Al 31 dicembre 2014 non sono presenti investimenti classificati nel portafoglio di negoziazione di vigilanza, per cui tale rischio non viene quantificato. Precisato quanto sopra, osserviamo che nel momento in cui Intesa Sim effettua operazioni su strumenti finanziari per finalità di trading, esse sono disposte unicamente dall Amministratore Delegato in linea con quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione annualmente; non sono previste deleghe operative ad altro personale della società. Inoltre, sono previsti dalla Funzione di Gestione del Rischio controlli con cadenza giornaliera circa il rispetto delle linee di responsabilità nella gestione del rischio stabilite dal Consiglio di Amministrazione utilizzando sistemi automatici interni e sul monitoraggio dell attività in relazione ai volumi ed alle posizioni assunte dalla società. RISCHIO OPERATIVO Il rischio operativo esprime il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale nel quale rientrano anche i rischi legati all antiriciclaggio. Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte dei rischi operativi, seguendo il disposto di cui all articolo 95 CRR, la SIM calcola l importo dei fondi propri basati sulle spese fisse generali ex art. 97 CRR moltiplicato per 12,5. Sulla base di tale metodologia, il requisito patrimoniale viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del 25% ai costi operativi fissi risultanti dall ultimo bilancio d esercizio approvato. I cosi operativi fissi sono rappresentati dalla somma delle voci Spese Amministrative e Altri oneri di gestione del conto economico. Tale importo viene poi moltiplicato per 12,5. Pagina 8 di 26

9 Al fine di prevenire ed eventualmente contenere i rischi in esame, la Sim si è dotata di una adeguata struttura organizzativa e di opportune procedure formalizzate. In tal senso, a titolo esemplificativo: - si è munita di un manuale interno delle procedure e della struttura organizzativa e di un codice interno di autodisciplina Rischi dei processi operativi; - si è munita di una policy in materia di Antiriciclaggio, di un manuale operativo in materia di Antiriciclaggio e di un, più specifico, manuale operativo in materia di Operazioni Sospette Rischio Antiriciclaggio; - si è fornita di un sistema di ripristino delle condizioni informatiche antecedenti, qualora si realizzasse un evento accidentale, tramite una procedura di backup e di recovery giornaliera Rischio interruzione dei sistemi; - si è garantita un appropriato livello di riservatezza ed integrità delle informazioni tramite misure sia di tipo fisico che di tipo logico (assegnazione di passwords personali, livelli di abilitazione differenti a seconda dell utente, ecc...) Rischio di sicurezza; - relativamente al servizio di gestione, si è organizzata al fine che i depositi e/o i prelievi a favore di terzi diversi dalle controparti istituzionali avvengano a firma abbinata al fine di garantire un controllo puntuale e costante sui versamenti e pagamenti Rischi di pagamento/liquidazione/frode; Tutto quanto sopra espresso è costantemente oggetto di verifica da parte delle Funzioni di Compliance ed Antiriciclaggio le cui procedure sono, invece, valutate e verificate dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale, ognuno per le proprie rispettive competenze. RISCHIO DI CONCENTRAZIONE Il rischio di concentrazione rappresenta il rischio derivante dall incidenza rispetto al patrimonio di vigilanza delle esposizioni verso singole controparti, gruppi di controparti connesse e controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartenenti alla medesima area geografica ovvero dalla composizione della base della clientela. La necessità di misurare il rischio di concentrazione nasce dall'esigenza di meglio definire il requisito patrimoniale calcolato a fronte del rischio di credito, infatti, quest ultimo, ipotizzando l infinita granularità delle esposizioni verso singole controparti, non tiene conto che un portafoglio caratterizzato da minori esposizioni ma di importo rilevante risulta essere più rischioso rispetto ad uno pienamente diversificato. Pagina 9 di 26

10 Relativamente al presente rischio, è rilevato quale elemento di concentrazione il patrimonio della società e della clientela, in quanto è concentrato prevalentemente presso tre Istituti Bancari ed un Intermediario finanziario, che svolgono per conto della SIM il ruolo di intermediari depositari. La SIM, ai fini della determinazione del capitale interno a fronte del rischio di concentrazione, fa riferimento all Allegato B al Titolo III della Circolare n. 285 Disposizioni di vigilanza per le Banche. La SIM utilizza quindi la formula di aggiustamento (nota come Granularity Adjustment) introdotta al fine di correggere i requisiti di capitale a fronte dei rischi di credito, che sono basati su algoritmi che implicitamente ipotizzano la massima diversificazione possibile. Per quanto riguarda la stima dei parametri necessari per alimentare la formula di calcolo del Granularity Adjustment, la SIM effettua le seguenti scelte metodologiche: - utilizzo di una PD (Probability of Default) pari allo 0,5%, poiché non è possibile calcolare la media degli ultimi 3 anni del tasso di ingresso in sofferenza rettificata caratteristico del portafoglio della SIM, in quanto tale definizione non è significativa per le caratteristiche dell attività della SIM stessa; - una ponderazione delle esposizioni sulla base di quanto previsto dalla disciplina in materia di rischio di credito. Ritenendo fondamentale il rispetto dei limiti quantitativi previsti in materia di concentrazione dei rischi, la SIM procede a valutazioni ex-ante, ponendo particolare attenzione nell assunzione di esposizioni di importo rilevante, valutando con rigore il merito creditizio e seguendo con attenzione l andamento economico delle controparti. RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE DERIVANTE DA ATTIVITÀ DIVERSE DALLA NEGOZIAZIONE Il rischio di tasso di interesse esprime il rischio derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse. Le scelte gestionali e strategiche del portafoglio di investimento della Società si basano su di una misurazione del rischio di tasso di interesse in un ottica di total return e sono volte a minimizzare la volatilità del margine di interesse atteso nell ambito dell esercizio finanziario ovvero a minimizzare la volatilità del valore economico complessivo al variare delle strutture dei tassi. Per la quantificazione di questa tipologia di rischio, la SIM utilizza l algoritmo semplificato regolamentare previsto dall Allegato C del Titolo III della Circolare n. 285 Disposizioni di vigilanza per le Banche. Pagina 10 di 26

11 La Circolare medesima stabilisce che gli intermediari si devono dotare di norme, processi e strumenti efficaci per la gestione del rischio di tasso di interesse derivante da attività diverse da quelle allocate nel portafoglio di negoziazione di vigilanza. La SIM, come suggerito dalla Circolare suddetta, effettua il calcolo del capitale interno sia in condizioni ordinarie e sia in condizione di stress. Relativamente al calcolo del capitale interno in condizioni ordinarie, la SIM, per calcolare l indice di ponderazione, prende come riferimento la media delle variazioni annuali del tasso Euribor degli ultimi 6 anni, mentre, in condizioni di stress, i coefficienti di ponderazione sono ottenuti stimando uno spostamento di 200 punti base della curva dei tassi e delle rispettive duration di fascia. RISCHIO STRATEGICO Intesa Sim è caratterizzata da una politica di attenuazione del rischio in parola che si basa prevalentemente sulla definizione di un processo decisionale scrupoloso, prudente e condiviso, sull osservazione attenta e costante del mercato di riferimento e sulla continua azione di monitoraggio dell andamento aziendale. In particolare, forma oggetto di periodica osservazione l analisi dei dati e degli indici economici aziendali e del contesto competitivo e, con riferimento al processo di controllo di gestione, il monitoraggio continuativo e tempestivo dei risultati conseguiti, rilevando eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi definiti. Ciò permette di analizzare le cause che hanno generato le differenze e di individuare le idonee azioni correttive, che possono comportare una ridefinizione degli obiettivi strategici ovvero impattare esclusivamente sugli interventi attuativi di breve periodo. Inoltre, qualora si reputasse utile l ingresso in nuovi mercati o l offerta di nuovi prodotti, tale decisione è portata all attenzione dell Organo Amministrativo competente il quale ne valuta le caratteristiche fondamentali anche in termini di impatto sull operatività aziendale. RISCHIO DI REPUTAZIONE La Sim si dota di una rigorosa politica e di sistemi di attenuazione del rischio finalizzati a prevenire la possibilità che si manifestino eventi pregiudizievoli della specie. Detti principi sono essenzialmente riconducibili all instaurazione ed al mantenimento di relazioni chiare e corrette, improntate al reciproco rispetto, con i diversi portatori di interessi (clienti, controparti, azionisti e autorità di vigilanza), alla chiara identificazione di ruoli, attività e responsabilità all interno Pagina 11 di 26

12 della struttura organizzativa, al conseguimento di elevati standard qualitativi nell erogazione dei servizi ed all adesione a codici di autodisciplina interni. Inoltre, è data la massima rilevanza ai profili atti a garantire il rispetto sostanziale dei requisiti di idoneità organizzativa della Funzione di Compliance previsti dalle disposizioni regolamentari. L istituzione della suddetta Funzione, efficace e indipendente, dedicata al presidio e al controllo di conformità alle norme, si pone, infatti, come un presidio organizzativo specificamente rivolto alla gestione e controllo dei rischi legali e di quelli reputazionali a questi collegati sviluppando, all interno della SIM, una cultura orientata al controllo del rispetto delle indicazioni previste dalle regolamentazioni e dai codici di condotta vigenti, al fine di evitare sanzioni penali e/o perdite finanziarie. Si rileva che, sino ad oggi, la Società non ha mai ricevuto alcun reclamo da parte della clientela. RISCHIO DI LIQUIDITÀ Intesa Sim, per la gestione del rischio di liquidità, fa riferimento, sulla base di criteri di proporzionalità e tenuto conto delle proprie specificità operative, alle disposizioni previste per le banche dalla Circolare n. 263, Titolo V, Capitolo 2. Intesa SIM non svolge attività di prestito per cui, sono identificati quali elementi di rischio la riduzione dei ricavi o l insorgenza di costi imprevisti che possono ridurre le disponibilità liquide in modo tale da non consentire di far fronte alle obbligazioni. Non sono riscontrati elementi di rischio in relazione alle banche in quanto la società in via ordinaria non fa ricorso a finanziamenti bancari. La SIM, considerata la propria operatività, ad inizio anno definisce il budget previsionale dell esercizio congiuntamente al piano di spesa le cui poste di uscita hanno carattere di consuetudine e, pertanto, sono facilmente presumibili. Il piano di spesa è aggiornato trimestralmente e verificato con i flussi di cassa attesi anch essi aggiornati trimestralmente relativamente alle voci di incasso più stabili, mentre in riferimento alle voci soggette ad oscillazioni di mercato esse sono valutate mensilmente su base prospettica trimestrale. A seguito di quanto sopra, si procede alla costruzione di una maturity ladder, con un orizzonte temporale di tre mesi, che consente di valutare l equilibrio dei flussi di cassa attesi, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all interno di ogni singola fascia temporale. Il portafoglio di proprietà è caratterizzato da investimenti su titoli di debito, pertanto, eventuali situazioni di sbilanci inattesi possono essere fronteggiati tramite il suo parziale smobilizzo. L Ufficio Amministrativo, nella sua abituale operatività, verifica nel continuo l aderenza dell attività corrente al piano di spesa previsto e comunica gli eventuali disallineamenti alla Direzione. Pagina 12 di 26

13 Le verifiche periodiche poste in essere dalla funzione di controllo riguardano tutta l attività amministrativa contabile. STRUTTURA ORGANIZZATIVA L organizzazione societaria di Intesa SIM S.p.A. è articolata secondo il modello tradizionale, per cui gli Organi di Vertice a cui competono le funzioni di supervisione strategia, di gestione ordinaria e di controllo sono rappresentati, rispettivamente, dal Consiglio di Amministrazione, dall Amministratore Delegato e dal Collegio Sindacale. E, inoltre, presente la Società di Revisione a cui è affidato il controllo contabile. Il Consiglio di Amministrazione, al quale è attribuita la gestione dell'attività sociale, riveste un ruolo centrale nell'ambito dell'organizzazione aziendale e ad esso fanno capo le funzioni e la responsabilità degli indirizzi strategici ed organizzativi e del sistema dei controlli interni il cui funzionamento assicura che i principali rischi aziendali siano identificati e gestiti in modo adeguato. Nel quadro di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione, in base a quanto stabilito dalla Legge, dallo Statuto e da proprie specifiche determinazioni, delibera, tra l'altro, in ordine a: - piani strategici, industriali e finanziari della Società e, più in generale, strategie e linee generali di indirizzo ed organizzative della Sim; - documentazione periodica contemplata dalla normativa vigente; - budget dell'esercizio anche al fine di confrontare periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati; - limiti operativi con le controparti di borsa per quanto attiene il rischio di regolamento ed i limiti operativi per tipologia di strumento finanziario con i conseguenti rischi connessi (rischio di mercato, di emittente, di concentrazione di portafoglio); - conferimento di deleghe, rientranti nei limiti di Legge e di Statuto. Il Consiglio di Amministrazione, anche in considerazione del numero ristretto dei propri Componenti, non ha costituito al proprio interno né un comitato esecutivo, né comitati consultivi. Al Collegio Sindacale sono attribuiti compiti e poteri necessari al pieno ed efficace assolvimento dell'obbligo di vigilare sull osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, sui principi di corretta amministrazione e sull adeguatezza degli assetti organizzativi della società. Il Collegio Sindacale svolge la propria attività di vigilanza anche attraverso la partecipazione a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione, la raccolta di informazioni dagli Amministratori e dai Responsabili delle varie funzioni aziendali, nonché incontri con la Funzione di Compliance e con la Società di Revisione. Pagina 13 di 26

14 All Amministratore Delegato spettano i compiti di gestione corrente, intesa come attuazione degli indirizzi deliberati dal Consiglio di Amministrazione. Premesso quanto sopra, la procedura interna di valutazione dell adeguatezza patrimoniale in relazione ai rischi assunti ed alle strategie aziendali è approvata dal Consiglio di Amministrazione il quale si assicura che le metodologie adottate e gli obiettivi perseguiti siano adeguati con il profilo di rischio di Intesa Sim e coerenti con le linee strategiche ed operative della stessa. Gli aspetti tecnici attuativi sono invece demandati agli organi esecutivi. Il livello aggregato di rischio viene riesaminato dal Consiglio di Amministrazione almeno con cadenza annuale così come le linee strategiche ed i budget annuali e, comunque, ogni qualvolta ne ricorra il caso. Il Collegio Sindacale ha il compito di vigilare sull adeguatezza formale e sostanziale del processo di valutazione. Il Consiglio di Amministrazione al quale partecipa anche il Collegio Sindacale, con cadenza almeno trimestrale, si riunisce con le seguenti finalità di verifica: 1. esaminare la relazione trimestrale dell Amministratore Delegato riguardante l attività svolta nell esercizio delle deleghe conferitegli; 2. esaminare la relazione semestrale dell Amministratore Delegato in merito all andamento della gestione ed alla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilevo, per dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società e alla conformità dei risultati alle previsioni di budget e del piano strategico; 3. esaminare la relazione predisposta dalla Funzione di Compliance relativa ai risultati dei controlli effettuati nel corso del trimestre conclusosi ponendo particolare rilevanza all iter operativo e procedurale seguito dal servizio di gestione ed al rispetto dei limiti e dei relativi rischi prescritti al suddetto servizio dal Consiglio di Amministrazione; 4. esaminare la relazione del Gestore riguardante i risultati gestionali ottenuti alla conclusione del trimestre precedente, accompagnati da una sintesi degli atti gestionali che li hanno determinati; 5. ricevere dal Comitato Tecnico di Gestione la relazione contenente le previsioni e gli obiettivi gestionali configurabili per il trimestre in corso. In tale relazione, seguendo la Policy sul processo di investimento di Intesa Sim, sono indicate le politiche attuative per il conseguimento degli anzidetti obiettivi e vengono formulate le Assets Allocation Tattiche di breve periodo a cui il Comitato di Gestione fa riferimento durante la fase di selezione dei titoli; Pagina 14 di 26

15 6. esaminare la relazione trimestrale predisposta dalla Funzione di Gestione del Rischio nella quale è rappresentata la posizione della SIM rispetto ai rischi misurabili così come identificati in sede di processo Icaap e, naturalmente, le relative aree di esposizione. Ambito di applicazione Gli obblighi di informativa contenuti nel presente documento, in applicazione della Parte 8 del Regolamento CCR, si applicano ad Intesa Sim S.p.A. individualmente in quanto la stessa non fa parte di alcun gruppo. I Fondi Propri I fondi propri (ex patrimonio di vigilanza) costituiscono il principale punto di riferimento nelle valutazioni dell Organo di Vigilanza in ordine alla stabilità degli intermediari. Su di essi si basano i più importanti strumenti di controllo prudenziale, quali il coefficiente di solvibilità, i requisiti a fronte di rischi di credito e controparte, di mercato e operativi. In particolare, l adeguatezza patrimoniale di un intermediario viene valutata in relazione all ammontare del rapporto tra i fondi propri (costituiti dal Capitale primario di Classe 1, dal Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e dal Capitale di Classe 2) ed il totale delle attività di rischio ponderato. I fondi propri al 31 dicembre 2014 sono stati, pertanto, determinati in base alla nuova disciplina armonizzata contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013, e sulla base delle Circolari della Banca d Italia n. 285 e n. 286 e dell aggiornamento della Circolare n Infine, per quanto riguarda i profitti o perdite non realizzati relativi alle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria Attività finanziarie disponibili per la vendita si fa presente che Intesa Sim non ha esercitato la facoltà prevista dalla Circolare n. 285, Parte Seconda, Capitolo 14, Sezione II par. 2, ultimo capoverso, consistente nel neutralizzare completamente le suddette variazioni, ma, bensì, applicherà integralmente il disposto normativo attualmente in vigore. Secondo la normativa vigente, la Sim deve disporre costantemente di un patrimonio di vigilanza uguale o superiore al maggior importo tra: la somma degli elementi di cui all art. 92 CRR, paragrafo 3, lettere da a) a d) e lettera f); l importo dei fondi propri basati sulle spese fisse generali ex art. 97 CRR moltiplicato per 12,5. Peraltro, rimane ferma la condizione che il patrimonio di vigilanza deve essere almeno pari al capitale minimo richiesto per l esercizio dei servizi di investimento autorizzati pari ad di Euro. Pagina 15 di 26

16 CAPITALE PRIMARIO DI CLASSE 1 (COMMON EQUITÀ TIER 1 CET1) Il capitale primario di classe 1 è costituito da elementi positivi, che ne accrescono l ammontare, e da elementi negativi, che ne riducono la computabilità. Gli elementi positivi sono rappresentati dal capitale sociale e dalla riserva legale; gli elementi negativi sono costituiti dalle attività immateriali e dalle perdite degli esercizi precedenti. CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1 (ADDITIONAL TIER 1 AT1) Al 31 dicembre 2014 non sono iscritti strumenti da computare nel capitale aggiuntivo di classe 1. CAPITALE DI CLASSE 2 (TIER 2 T2) Il capitale di classe 2 include il 50% della riserve positive di valutazione sui titoli disponibili per la vendita. Di seguito viene rappresentata la composizione de i Fondi Propri, con il dettaglio dei singoli elementi che lo costituiscono. ELEMENTI POSITIVI DEL CET1 Capitale sociale Riserve Composizione dei Fondi Propri 31/12/ TOTALE ELEMENTI POSITIVI DEL PATRIMONIO DI BASE ELEMENTI NEGATIVI DEL CET1 Attività immateriali Perdite di esercizi precedenti TOTALE ELEMENTI NEGATIVI DEL PATRIMONIO DI BASE CAPITALE DI CLASSE 2 Riserve positive di valutazione TOTALE CET TOTALE ELEMENTI POSITIVI TOTALE FONDI PROPRI Pagina 16 di 26

17 Adeguatezza patrimoniale L adeguatezza del capitale in termini dimensionali e di composizione in rapporto ai rischi assunti e a quelli che eventualmente si intendono assumere in attuazione delle politiche aziendali è oggetto di costante attenzione da parte della Sim. A tal fine ed in aderenza alle prescrizioni normative previste dal Secondo Pilastro delle disposizioni di vigilanza prudenziale, si avvale di un definito processo articolato in varie fasi, di cui la prima prevede la realizzazione di piani di spesa e budget annuali, periodicamente comparati con consuntivi, al fine di orientare i comportamenti nei diversi comparti aziendali attraverso la definizione di obiettivi, la misurazione delle differenze e la valutazione dei livelli di economicità conseguiti. In relazione alle proiezioni degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico, i rischi ritenuti rilevanti per l attività tipica della Sim vengono presi in considerazione e misurati, secondo la loro natura, attraverso un processo di natura quantitativa o qualitativa. Le misurazioni, eseguite utilizzando le metodologie standardizzate previste dalla normativa di riferimento, permettono di determinare il fabbisogno di capitale interno da detenere al fine di potere opportunamente fronteggiare i predetti rischi. Nella tavola che segue vengono rappresentati i relativi assorbimenti patrimoniali. REQUISITI PATRIMONIALI 31/12/2014 Requisito patrimoniale per rischi di mercato - Requisito patrimoniale per rischio di controparte e di credito Requisito patrimoniale per rischio di aggiustamento della valutazione del credito - Requisito patrimoniale per rischio di regolamento - Requisito patrimoniale aggiuntiva per rischio di concentrazione - Requisito patrimoniale basato sulle spese fisse generali Requisito patrimoniale per rischio operativo - Altri requisiti patrimoniali - Requisiti patrimoniali complessivi richiesti dalla normativa prudenziale ATTIVITA DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA 1 Attività di rischio ponderate Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital 217,54% ratio) 3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier1 capital ratio) 217,54% 4 Totale fondi propri/attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 222,24% Pagina 17 di 26

18 Rischio di credito: informazioni generali I Crediti Per crediti si intendono gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono classificati all origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita. La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione ed è pari all ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall origine dell operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le suddette caratteristiche, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo della differenza tra l ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l effetto dell applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i costi/proventi agli stessi riferibili sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio Pagina 18 di 26

19 dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Le rettifiche di valore Tutti i crediti sono sottoposti ad una analisi finalizzata alla individuazione di obiettive evidenze di una possibile perdita di valore sorta a seguito di eventi intervenuti dopo la loro iscrizione iniziale. I crediti che presentano tali evidenze sono considerati deteriorati e, in base alla tipologia ed alla gravità del deterioramento, vengono classificati, secondo le attuali regole della Banca d Italia, nelle seguenti categorie: - Sofferenze: totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle eventuali previsioni di perdita; - Incagli: totalità delle esposizioni nei confronti di soggetti che vengono a trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo a prescindere dall esistenza di eventuali garanzie poste a presidio delle esposizioni; - Ristrutturati: esposizioni per le quali, a causa del deterioramento delle condizioni economicofinanziarie del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che comportano una perdita; - Scaduti: esposizioni, diverse da quelle classificate a sofferenza, incaglio o ristrutturate, che risultano scadute da oltre 90 giorni. Le rettifiche di valore sono apportate nel pieno rispetto della normativa primaria e secondaria e secondo principi di assoluta prudenza. In particolare, avuto riguardo a sofferenze, incagli e crediti ristrutturati, viene effettuata una valutazione analitica di ciascuna posizione debitoria, considerando anche l effetto di attualizzazione dei recuperi attesi. La perdita di valore sui singoli crediti si ragguaglia alla differenza negativa tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Essa è iscritta a conto economico. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Pagina 19 di 26

20 La tabella che segue mostra l esposizione creditizia distinta per principali tipologie di esposizione ed i valori riportati sono quelli rappresentati nell informativa di bilancio al 31 dicembre Si ritiene che i valori di fine periodo siano rappresentativi delle esposizioni al rischio della Sim durante il periodo di riferimento. Al 31 dicembre 2014 non risultano esposizioni deteriorate o scadute. Distribuzione per principali tipologie di esposizione 31/12/2014 Cassa e disponibilità liquide 282 Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche Crediti verso enti finanziari Crediti verso clienti 500 Totale Rischio di credito: informazioni relative ai portafogli assoggettati al metodo standardizzato La SIM ai fini della determinazione del capitale interno a fronte del rischio di credito utilizza la metodologia standardizzata adottata per la determinazione dei requisiti prudenziali a fronte del rischio stesso. L applicazione della citata metodologia comporta la suddivisione delle esposizioni in portafogli a seconda della natura della controparte ovvero delle caratteristiche tecniche del rapporto o delle modalità di svolgimento di quest ultimo e l applicazione a ciascun portafoglio di coefficienti di ponderazione diversificati, eventualmente anche in funzione di valutazioni del merito creditizio rilasciate da un soggetto terzo riconosciuto dalla Banca d Italia (ECAI) ovvero da agenzie di credito alle esportazioni (ECA) riconosciute dalla Banca d'italia o da un'autorità competente di altro Stato comunitario. La SIM comprende tra le attività di rischio soggette alla copertura patrimoniale per il rischio di credito: le posizioni in liquidità e strumenti finanziari che fanno parte del portafoglio del conto proprio; ogni altra attività non dedotta dal patrimonio di vigilanza (valori in cassa, diritti non riscossi, commissioni da ricevere, anticipi provvigionali da recuperare, ratei attivi, etc.). Pagina 20 di 26

21 Di seguito, si fornisce il valore delle esposizioni soggette al rischio di credito nell ambito del metodo standardizzato Portafoglio regolamentare Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni centrali e banche centrali Esposizioni verso o garantite da Intermediari Vigilati 31 dicembre % 10% 20% 35% 50% 75% 100% Esposizioni al dettaglio Rischio operativo Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte dei rischi operativi, seguendo il disposto di cui all articolo 95 CRR, la SIM calcola l importo dei fondi propri basati sulle spese fisse generali ex art. 97 CRR moltiplicato per 12,5. Sulla base di tale metodologia, il requisito patrimoniale viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del 25% ai costi operativi fissi risultanti dall ultimo bilancio d esercizio approvato. I cosi operativi fissi sono rappresentati dalla somma delle voci Spese Amministrative e Altri oneri di gestione del conto economico. Tale importo viene poi moltiplicato per 12,5. Rischio di tasso di interesse Di seguito vengono sinteticamente esposti i risultati delle analisi di rischio di tasso di interesse. In particolare, la tabella sotto riportata, mostra i dati relativi al calcolo del capitale interno effettuato sia in condizioni ordinarie che in condizioni di stress. La misura è basata sulle posizioni a fine anno, senza includere dunque ipotesi su futuri cambiamenti della composizione di attività e passività. Descrizione Condizioni Ordinarie Condizioni di stress Posizione netta ponderata = capitale interno Patrimonio di vigilanza Indice di rischiosità (soglia di attenzione 20%) 11,08% 22,46% Pagina 21 di 26

22 Attività vincolate L Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato lo scorso luglio una versione aggiornata del set di norme tecniche di attuazione (ITS - implementing technical standards) in materia di rendicontazione sull asset encumbrance (attività vincolate). Gli ITS emanati ai sensi dell art. 100 del Regolamento (UE) N. 575/2013 (c.d. CRR), prevedono l obbligo per gli enti creditizi e per le imprese di investimento di segnalare alle autorità competenti, il livello di tutte le attività vincolate, che il Regolamento individua nei contratti di vendita con patto di riacquisto, operazioni di concessione di titoli in prestito e, genericamente, in tutte le forme di gravame sulle attività. La Banca d Italia ha pubblicato il 3 aggiornamento della Circolare n. 286 (Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare) e i connessi schemi di segnalazione, contenuti nel 56 aggiornamento della Circolare n. 154 (Segnalazioni di vigilanza delle istituzioni creditizie e finanziarie. Schemi di rilevazione e istruzioni per l inoltro dei flussi informativi), che recepiscono i nuovi requisiti informativi contenuti nell ITS. E considerata vincolata l'attività che è stata costituita in garanzia o altrimenti riservata per fornire forme di copertura, garanzia o supporto al credito a un'operazione da cui non può essere ritirata liberamente. Stante la propria attività tipica, si segnala che la SIM non ha in essere alcuna attività vincolata. Sistemi e prassi di remunerazione e incentivazione In conformità alla vigente normativa di vigilanza, Intesa Sim prevede che l Assemblea dei Soci approvi le politiche di remunerazione e di incentivazione dei singoli ruoli aziendali, sulla base della proposta elaborata dal Consiglio di Amministrazione, e stabilisca la remunerazione degli Amministratori e dei Sindaci correlando la remunerazione all impegno ed alle responsabilità assunte. Poiché la Società rientra fra gli intermediari c.d. minori ai sensi della normativa di Banca d Italia in materia, non è stato costituito il Comitato Remunerazioni. La proposta relativa alle politiche di remunerazione e incentivazione viene formulata sulla base delle analisi e della documentazione predisposta dall Amministratore Delegato che la presenta al Consiglio per la stesura e l approvazione del documento da portare al vaglio dell Assemblea, cui spetta la delibera definitiva. Un ruolo attivo nel processo viene ricoperto dalle funzioni di Compliance e di Revisione Interna: la prima verifica ex ante Pagina 22 di 26

23 la rispondenza delle politiche interne con le normative; la seconda verifica ex post che l attuazione delle politiche sia avvenuta correttamente. Le Politiche di remunerazione ed incentivazione di Intesa Sim, che riguardano il personale più rilevante, si fondano sul rispetto della vigente normativa, ivi comprese le Disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario, emanate dalla Banca d'italia, nonché sui seguenti principi: - promuovere il rispetto della legge e disincentivare qualsiasi violazione; - essere coerenti con gli obiettivi di Intesa Sim, la cultura aziendale e il complessivo assetto di governo societario e dei controlli interni nonché con le politiche di prudente gestione del rischio e le strategie di lungo periodo; - non creare situazioni di conflitto di interesse; - non disincentivare, negli organi e nelle funzioni a ciò deputate, l'attività di controllo. Le caratteristiche più rilevanti del sistema di remunerazione di Intesa Sim sono le seguenti: - gli Amministratori sono destinatari di una remunerazione fissa annuale deliberata dall Assemblea e non sono destinatari di alcun gettone di presenza o componente variabile o collegata ai risultati aziendali. Peraltro, possono essere destinatari di eventuali benefit quali, ad esempio, rimborso delle spese per viaggi e trasferte, l uso di una linea telefonica cellulare e polizze assicurative infortunistiche e sanitarie; - i Sindaci sono destinatari di una remunerazione fissa annuale deliberata dall Assemblea e non sono destinatari di alcun gettone di presenza o componente variabile o collegata ai risultati aziendali; - i Responsabili delle Funzioni di Controllo interno sono destinatari di un trattamento economico determinato sulla base delle previsioni della contrattazione collettiva nazionale il quale è fisso e invariabile, cioè non correlato a risultati aziendali o individuali, né ad iniziative premianti o incentivanti. Peraltro, possono essere riconosciuti eventuali benefit, anche frutto di pattuizioni individuali, finalizzate a fidelizzare il lavoratore e a riconoscere una particolare prestazione. I benefit possono comprendere, ad esempio, l uso di una linea telefonica cellulare e polizze assicurative infortunistiche e sanitarie. Il sistema di remunerazione adottato da Intesa Sim non prevede incentivazioni variabili di alcun tipo per nessun Amministratore, Sindaco, Dipendente o Collaboratore. Conseguentemente, non si è ritenuto di dover stabilire i relativi criteri, parametri e sistemi di correzione. Di seguito vengono fornite le informazioni quantitative richieste dalla disciplina del c.d. Terzo Pilastro precisando che per Intesa Sim non è stata ritenuta significativa la ripartizione per area di attività. Pagina 23 di 26

24 Informazioni aggregate sulle remunerazioni, ripartite per le varie categorie del "personale più rilevante" Categorie di Personale più Rilevante Nr. Retribuzione Retribuzione beneficiari fissa variabile Benefit Amministratori Sindaci Funzioni di Controllo Informativa quantitativa relativa alle attività vincolate (Integrazione del 12 giugno 2015 a seguito comunicazione Banca d Italia del 15/05/2015) In data 15 maggio 2015 Banca d Italia ha pubblicato una comunicazione concernente l applicazione degli orientamenti EBA in materia di cartolarizzazione e informativa al pubblico alle SIM e gruppi di SIM. In particolare, la suddetta comunicazione introduce per le SIM novità in materia di informativa al pubblico in merito alle attività vincolate (asset encumbrance). Ciò premesso e considerato quanto già indicato al capitolo Attività Vincolate, Intesa Sim, nel corso della propria attività, non pone in essere operazioni che determino il vincolo di alcuna attività né ha in essere attività costituite a garanzia di proprie passività. Di seguito si riportano i dati quantitativi, così come richiesti dagli orientamenti EBA, sulle attività vincolate e su quelle non vincolate. Pagina 24 di 26

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