PROCEDURA GESTIONE DEI RIFIUTI

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1 1 PROCEDURA GESTIONE DEI RIFIUTI Rev data /12/2012. Stesura Causale della modifica Redatta da Condivisa / Valutata da Dr.ssa Francesca Parrinello Dr.ssa Anna Silvestro Dr. Gaetano Ferlazzo Direttore Medico di Presidio firmato Valutata da Approvata da Resp. U.O. Qualità Dr. Gaetano Ferlazzo Direttore Sanitario Dr. Francesca Parrinello firmato firmato Data Atto Formale Approvazione Aziendale Il Direttore Generale 08/01/2013 Prot. N 66/CS Dr. Armando Caruso firmato

2 INDICE 2 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. MODALITÀ ESECUTIVE 5.1. RACCOMANDAZIONI GENERALI PER RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO 5.2 SMALTIMENTO DEI RIFIUTI CARATTERISTICHE DEL DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO ALTRI RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI MODALITÀ DI SMALTIMENTO RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI A RACCOLTA INDIFFERENZIATA RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI SOGGETTI A RACCOLTA DIFFERENZIATA MATERIALE FUORI USO O FINE USO 5.3 MONITORAGGIO 6. RIFERIMENTI (bibliografici, scientifici, legislativi) 7. ARCHIVIAZIONE 8. DESTINATARI

3 1. SCOPO La presente procedura definisce le modalità da attuare per la corretta gestione dei Rifiuti Sanitari, garantendo la sicurezza e la salute degli operatori e degli utenti, in conformità alle disposizioni normative vigenti, prodotti all interno dell Azienda Sanitaria, al fine di: Uniformare la procedura medesima in tutti i contesti organizzativi aziendali. Assicurare la corretta gestione dalla raccolta allo smaltimento, alla corretta tenuta del registro del carico e scarico dei rifiuti pericolosi, all organizzazione degli spazi destinati a deposito temporaneo. Migliorare la gestione dei rifiuti predisponendo mezzi e strumenti più adatti a tale scopo, (per esempio presenza di carrelli per la raccolta e contenitori che garantiscano in modo maggiore la sicurezza per gli operatori e per l ambiente). Migliorare l applicazione delle procedure di gestione dei rifiuti, da cui presumibilmente potrebbe derivare una diminuzione della quota di rifiuti sanitari pericolosi. Ridefinire le procedure per la raccolta differenziata dei rifiuti al fine di aumentare la quota di riciclo e recupero e diminuire la quota di frazione secca non riciclabile. Definire tutte le precauzioni adeguate alla prevenzione di rischio biologico durante la fase di smaltimento dei rifiuti speciali sanitari pericolosi CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura indicata si applica in tutte le strutture e unità operative dell Azienda o luoghi in cui gli operatori sanitari producono qualunque tipo di rifiuto. La presente procedura viene implementata in funzione delle specificità organizzative delle singole strutture operative. 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI GLOSSARIO CER:Codice Europeo Rifiuti U.O. Unità Operativa SISTRI: sistema elettronico che consente la tracciabilità dell'intera filiera dei rifiuti speciali, sfruttando le più avanzate tecnologie. Ambulatorio decentrato : Ambulatorio aziendale in cui si producono rifiuti non in maniera continuativa e con ridotto numero di operatori sanitari ( inferiore a 10 unità) Definizioni 1 a) rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A alla parte quarta del D.Lgs.152/2006 e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi; b) produttore: la persona la cui attività ha prodotto rifiuti cioè il produttore iniziale e la persona che ha effettuato operazioni di pretrattamento, di miscuglio o altre operazioni che hanno mutato la natura o la composizione di detti rifiuti; c) detentore: il produttore dei rifiuti o il soggetto che li detiene;

4 d) gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche dopo la chiusura; e) raccolta: l'operazione di prelievo, di cernita o di raggruppamento dei rifiuti per il loro trasporto; f) raccolta differenziata: la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclo ed al recupero di materia. La frazione organica umida é raccolta separatamente o con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti biodegradabili certificati; g) smaltimento: le operazioni previste nell'allegato B alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006; h) recupero: le operazioni previste nell'allegato C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006 i) luogo di produzione dei rifiuti: uno o più edifici o stabilimenti o siti infrastrutturali collegati tra loro all'interno di un'area delimitata in cui si svolgono le attività di produzione dalle quali sono originati i rifiuti; l) stoccaggio: le attività di smaltimento consistenti nelle operazioni di deposito preliminare di rifiuti di cui al punto D15 dell'allegato B alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006, nonché le attività di recupero consistenti nelle operazioni dimessa in riserva di materiali di cui al punto R13 dell'allegato C alla medesima parte quarta; m) deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti n) frazione umida: rifiuto organico putrescibile ad alto tenore di umidità, proveniente da raccolta differenziata o selezione o trattamento dei rifiuti urbani; o) frazione secca: rifiuto a bassa putrescibilità e a basso tenore di umidità proveniente da raccolta differenziata o selezione o trattamento dei rifiuti urbani, avente un rilevante contenuto energetico; I rifiuti sanitari sono così definiti 2 : a) rifiuti sanitari: i rifiuti elencati a titolo esemplificativo, negli allegati I e II del DPR 254/2003, che derivano da strutture pubbliche e private, individuate ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, che svolgono attività medica e veterinaria di prevenzione, di diagnosi, di cura, di riabilitazione e di ricerca ed erogano le prestazioni di cui alla legge 23 dicembre 1978, n. 833; b) rifiuti sanitari non pericolosi: i rifiuti sanitari che non sono compresi tra i rifiuti pericolosi di cui al decreto legislativo 152/2006 c) rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo: i rifiuti sanitari elencati a titolo esemplificativo nell'allegato II del DPR 254/2003, compresi tra i rifiuti pericolosi contrassegnati con un asterisco "*" nell'allegato D del D.Lgs. 152/2006; d) rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo: i rifiuti sanitari individuati dalle voci * e * nell'allegato D alla parte quarta del D.Lgs. 152/ La fonte delle seguenti definizioni è il D.Lgs. 152/2006 art La fonte delle seguenti definizioni è il D.P.R. 15/07/2003 n.254 art.2

5 g) rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani: 1)i rifiuti derivanti dalla preparazione dei pasti provenienti dalle cucine delle strutture sanitarie; 2) i rifiuti derivanti dall'attività di ristorazione e i residui dei pasti provenienti dai reparti di degenza delle strutture sanitarie, esclusi quelli che provengono da pazienti affetti da malattie infettive per i quali sia ravvisata clinicamente, dal medico che li ha in cura, una patologia trasmissibile attraverso tali residui; 3) vetro, carta, cartone, plastica, metalli, imballaggi in genere, materiali ingombranti da conferire negli ordinari circuiti di raccolta differenziata, 4) la spazzatura 5) indumenti e lenzuola monouso e quelli di cui il detentore intende disfarsi; 6) i rifiuti provenienti da attività di giardinaggio effettuata nell'ambito delle strutture sanitarie; 7) i gessi ortopedici e le bende, gli assorbenti igienici anche contaminati da sangue esclusi quelli dei degenti infettivi, i pannolini pediatrici e i pannoloni, i contenitori e le sacche utilizzate per le urine; 8) i rifiuti sanitari a solo rischio infettivo assoggettati a procedimento di sterilizzazione effettuato con abbattimento della carica microbica tale da garantire un S.A.L. (Sterility assurance Level) non inferiore a 10-6, a condizione che lo smaltimento avvenga in impianti di incenerimento per rifiuti urbani. h) rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione che comprendono le seguenti categorie di rifiuti sanitari: 1a) farmaci scaduti o inutilizzabili; 1b) medicinali citotossici e citostatici per uso umano o veterinario ed i materiali visibilmente contaminati che si generano dalla manipolazione ed uso degli stessi 2) organi e parti anatomiche non riconoscibili 3) sostanze stupefacenti e altre sostanze psicotrope; i) disinfezione: drastica riduzione della carica microbica effettuata con l'impiego di sostanze disinfettanti; l) sterilizzazione: abbattimento della carica microbica tale da garantire un S.A.L. (Sterility Assurance Level) non inferiore a 10-6 m) sterilizzatrici: apparecchiature dedicate esclusivamente alla sterilizzazione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. 5

6 DIAGRAMMA 1 6 CRITERI PER VALUTARE L'APPARTENENZA DI UN RIFIUTO AI RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO: il rifiuto è venuto a contatto con secreti o escreti di pazienti in isolamento per malattie trasmesse attraverso droplets (goccioline) o per contatto? NO è presente sangue o altri liquidi biologici contenenti sangue in quantità tale da renderlo visibile? NO il rifiuto è contaminato da secrezioni vaginali, liquido seminale, cerebrospinale, sinoviale, pleurico, peritoneale, pericardico, amniotico? NO il rifiuto è contaminato da saliva SI SI SI SI RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI INFETTIVI NO RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI I gessi ortopedici, le bende, gli assorbenti igienici, anche contaminati da sangue, i pannolini pediatrici ed i pannoloni, i contenitori e le sacche utilizzate per le urine sono assimilati ai rifiuti urbani e come tali devono essere smaltiti Il D.P.R. 254 /03 art.6 ribadisce che le feci, le urine ed il sangue possono essere fatti confluire nelle acque reflue che scaricano nella rete fognaria. Lo scarico di acque reflue provenienti da attività sanitarie è disciplinato D.Lgs. 03 aprile 2006 n. 152 parte terza, e successive modificazioni

7 4. RESPONSABILITÀ Premesso che la responsabilità principale nella approvazione di procedure per la gestione dei rifiuti prodotti nelle strutture aziendali è il Direttore Generale, in qualità di legale rappresentante dell Azienda e il Direttore Sanitario, in qualità di responsabile della gestione dei servizi sanitari (ai fini organizzativi e igienico-sanitari) questo documento diventa il riferimento tecnico nella definizione delle procedure di gestione e di delega organizzativa. L argomento investe trasversalmente l intera organizzazione e richiede l integrazione fra diversi settori aziendali. Sono pertanto le figure di vertice dell Azienda (Direttore Sanitario, Direttori di Dipartimento e i Direttori di UU.OO e Servizi) che devono provvedere a impartire le necessarie direttive al personale sott ordinato e vigilare sulla corretta applicazione dei protocolli aziendali. Sono quindi individuate per le varie funzioni correlate alla gestione dei rifiuti i seguenti centri di responsabilità: Direzione Aziendale Servizio di Prevenzione e Protezione dei Lavoratori. Provveditorato Economato Investimenti e manutenzioni Direzione Dipartimento di Emergenza Direzione Dipartimento dei Servizi Direzione Dipartimento Medicina Direzione Dipartimento Chirurgia Direzione Dipartimento Toracocardiovascolare Direzione Dipartimento Neuroscienze Direzione Dipartimento Radiologia Direzione UU.OO. Direzione Servizi Ad ogni struttura Direzionale viene attribuita la funzione di responsabilità complessiva della gestione dei rifiuti per la singola unità organizzativa prevista dall atto aziendale e per le figure incaricate di posizioni organizzative. Sono pertanto previsti sulle linee di responsabilità anche i Direttori di struttura complessa, Responsabili di Struttura Semplice. Le attività e l attribuzione delle funzioni viene riassunta nella seguente matrice delle responsabilità. 7

8 MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ 8 ATTIVITA 1 Produzione e revisione delle procedure di gestione rifiuti identificazione delle attività e dei depositi temporanei idonei. Attività di formazione aziendale 2 Adozione formale della procedura di gestione rifiuti aziendale. 3 Predisposizione degli atti Amministrativi previsti dalla normativa vigente per la gestione dei Depositi temporanei e la fornitura dei dispositivi previsti dalla procedura aziendale. 4 Produzione del rifiuto e introduzione nel contenitore appropriato (speciale, urbano e assimilato) 5 Chiusura ed etichettatura del Contenitore (speciale a rischio infettivo) a riempimento. 6 Conferimento rifiuti speciali nel Punto di Raccolta nell U.O./ Servizi 7 Conferimento rifiuti urbani e assimilati nel Punto di raccolta nell U.O./Servizio 8 Conferimento alla ditta esterna appalto rifiuti speciali. 9 Tenuta e compilazione Registri carico/scarico rifiuti e tenuta formulari 10 Realizzazione del Deposito Temporaneo Operatori di U.O./ Servizi Coordinatori di U.O./ Servizi Dir. Dipartimenti Dir. UU.OO e Servizi S P P Investimenti e Manutenzioni Provveditorato Dir. Gen. Dir. San I I I I R I C C I I C C C I C R I I I I C I R C R C I I I I I I R C C C I I I I R C C C I I I I Legenda: R: responsabile dell attività C: coinvolto (persona coinvolta in qualche fase dell attività) I: informato R1: operatori individuati e delegati con atto formale

9 5. MODALITÀ ESECUTIVE Le fasi che costituiscono il processo di gestione del rifiuto sono: 1. Produzione 2. Differenziazione 3. Raccolta 4. Confezionamento 5. Etichettatura 6. Trasporto interno 7. Conferimento Di seguito sono descritte le modalità operative per la corretta gestione delle varie tipologie di rifiuto sanitario prodotti all interno dell Azienda: RACCOMANDAZIONI GENERALI PER RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO a. I contenitori dei rifiuti devono essere manipolati con cautela e devono essere perfettamente chiusi quando vengono movimentati b. I contenitori dei rifiuti devono permanere fino alla loro chiusura, solo in aree dedicate alla raccolta all interno del servizio e/o U.O. definite dall organizzazione c. In ciascun contenitore deve essere indicata la provenienza (servizio e/o U.O.), il codice CER(Codice europeo dei rifiuti) e la data di chiusura del contenitore. d. Una volta chiuso il contenitore và conferito in giornata al deposito temporaneo. (Il rifiuto dal momento della chiusura del contenitore, può permanere nel deposito temporaneo per una durata massima di cinque giorni ) e. I contenitori correttamente chiusi e identificati devono essere movimentati fino al Deposito Temporaneo rispettando i percorsi interni ed esterni opportunamente definiti dalla organizzazione del servizio e/o U.O f. Nelle sedi di deposito temporaneo, il personale addetto, dotato di carrello dedicato per il trasporto dei rifiuti, deve provvedere al posizionamento dei contenitori nel carrello, in modo ordinato (evitando rovesciamenti, schiacciamenti e/o rotture dei contenitori con conseguente rischio di fuoriuscita del contenuto). g. Nel caso in cui i contenitori da prelevare nei servizi/u.o. risultino danneggiati e/o bagnati e/o non chiusi e con materiale che fuoriesce procedere in questa maniera: l'addetto deve segnalare prontamente l'inconveniente al responsabile del servizio/ U.O. senza effettuare il trasporto Il responsabile del servizio/u.o o suo sostituto si attiverà per recuperare il materiale utilizzando un secondo contenitore esterno per inserire il contenitore danneggiato e farà eseguire la pulizia dell eventuale zona bagnata e/o sporca.

10 5.2 SMALTIMENTO DEI RIFIUTI 10 Lo smaltimento dei rifiuti deve avvenire nel rispetto sia dei luoghi di produzione dei rifiuti sanitari pericolosi per struttura operativa e dei luoghi di deposito temporaneo individuati CARATTERISTICHE DEL DEPOSITO TEMPORANEO Il deposito temporaneo dei contenitori dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (art. 8, punto 3, comma a, del DPR n 254/2003) può avere una durata massima di 5 (cinque) giorni dal momento della chiusura del contenitore. Tale termine è esteso a 30 (trenta) giorni per quantitativi inferiori a 200 litri (circa tre cartoni del volume di 60 litri) prodotti all interno del mese dalla struttura. Il deposito temporaneo deve: a. essere collocato in un luogo funzionale per gli operatori addetti sia nelle fasi di deposito che ritiro dei materiali; b. avere una chiusura in modo da impedire l accesso alle persone non autorizzate; c. essere lontano da fonti di calore o da fiamme libere. d. avere un adeguato sistema di ricambio dell aria e di illuminazione; e. soddisfare i requisiti previsti dalle norme antincendio se è ubicato all interno di una struttura f. essere costituito da box di materiale metallico chiuso da tutti i lati, provvisto di feritoie o grate per l aerazione,se ubicato all esterno della struttura g. essere dotato di attrezzatura idonea allo spegnimento di incendi; h. essere segnalato all esterno con cartelli indicanti la tipologia di rifiuti e i simboli di pericolo previsti con il relativo simbolo di rifiuto R nera in campo giallo e simbolo del rischio biologico; i. essere garantita la pulizia settimanale da parte di operatori individuati dall Azienda. j. essere dotato di un kit per le emergenze con relative procedure scritte da attuare in caso di rottura accidentale del contenitore per rifiuti k. essere dotato di carrello per trasporto rifiuti RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO Nelle Tabelle 2a, 2b, 2c e 2d si riportano le principali indicazioni per la gestione di questa tipologia di rifiuto. Ai sensi dell'articolo 10 del DPR n. 254/2003 i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo devono essere smaltiti tramite termodistruzione in impianti autorizzati ai sensi del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4.

11 TABELLA 2a RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO cod CER * (per rifiuti solidi senza spandimento di liquidi) 11 E MODALITÀ DI RICHIESTA MODALITÀ DI UTILIZZO DEI RACCOLTA E ASPORTAZIONE Contenitore in cartonplast monouso da litri 60,40, 20 con dicitura: RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO cod CER * e simbolo di rischio biologico, al cui interno viene posto un sacco colorato riportante la medesima dicitura Introdurre solo i rifiuti a rischio infettivo I contenitori in cartone non vanno mai utilizzati in situazioni favorenti lo spandimento di liquidi I rifiuti non vanno mai pressati all'interno dei contenitori e non vanno mai riempiti più di ¾ MODALITA DI CHIUSURA DEI Chiudere accuratamente il sacco Chiudere accuratamente il contenitore rigido esterno Accertarsi che non fuoriescano liquidi o altro materiale, nel qual caso, sostituire il contenitore con un altro integro Scrivere sui colli la data di chiusura e il nome del servizio di provenienza e/o U.O. Collocare i contenitori chiusi nei luoghi di raccolta dedicati Mantenerli in posizione verticale utilizzare carrelli idonei ed Impilare adeguatamente i contenitori all interno del carrello per evitare eventuali rovesciamenti

12 TABELLA 2b RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO (per situazioni a rischio di spandimento di liquidi) cod CER * 12 E MODALITÀ DI RICHIESTA Contenitore in plastica rigido (polietilene/polipropilene) da litri a chiusura ermetica, con dicitura: RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO cod CER * e simbolo di rischio biologico, al cui interno viene posto un sacco colorato riportante la medesima dicitura. MODALITÀ DI UTILIZZO DEI Introdurre solo rifiuti a rischio infettivo Utilizzare sempre tali contenitori per situazioni favorenti spandimento di liquidi I rifiuti non vanno mai pressati all'interno dei contenitori e non vanno mai riempiti per più dei ¾ Non introdurre quantità consistenti di liquidi biologici MODALITA DI CHIUSURA DEI Chiudere accuratamente il sacco Chiudere accuratamente il contenitore rigido esterno Accertarsi che non fuoriescano liquidi o altro materiale; nel caso sostituire il contenitore con altro integro Scrivere sui colli la data di chiusura ed il servizio di appartenenza RACCOLTA E ASPORTAZIONE Collocare i contenitori chiusi nei luoghi di raccolta dedicati Mantenerli in posizione verticale utilizzare carrelli idonei ed Impilare adeguatamente i contenitori all interno del carrello per evitare eventuali rovesciamenti

13 TABELLA 2c RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO (prodotti da attività veterinarie) cod CER * 13 TIPOLOGIA DI RIFIUTO I rifiuti pericolosi a rischio infettivo provenienti da attività veterinaria sono di seguito elencati: 1. Rifiuti contaminati da agenti patogeni per l uomo o per gli animali; ( C.E.R *). 2. Rifiuti che sono venuti a contatto con qualsiasi liquido biologico secreto od escreto per il quale sia ravvisato dal medico competente un rischio di patologia trasmissibile da tali liquidi; ( C.E.R *) 3. Rifiuti taglienti contaminati (aghi, siringhe, rasoi, lama, bistuti). ( C.E.R *) tutti i taglienti, tranne praticamente quelli sterili ma scaduti, sono da considerarsi a rischio infettivo per spore di Clostridium Tetani ubiquitarie nell ambiente. 4. Organi e parti anatomiche non riconoscibili; ( C.E.R *) MODALITÀ DI UTILIZZO contenitori (cartonplast monouso da litri) recante la scritta rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (cod CER *) e il simbolo del rischio biologico. Contenitori per Taglienti / pungenti a rischio infettivo L imballaggio deve essere un contenitore rigido, in plastica imperforabile con certificazioni (tipo BS 7320) recante la scritta rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti da inserire Comunque nell imballaggio a perdere (cartonplast) con cod CER * RACCOLTA E ASPORTAZIONE Conferire i contenitori chiusi nei luoghi di raccolta dedicati (depositi temporanei) più vicini dal luogo di produzione Mantenerli in posizione verticale

14 TABELLA 2d RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO (taglienti e pungenti) cod CER * o * 14 Anche i taglienti e acuminati non venuti a contatto con materiale biologico, ma potenzialmente lesivi (es: aghi aperti per errore) devono essere eliminati come rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, pungenti e taglienti. E MODALITÀ DI RICHIESTA MODALITÀ DI UTILIZZO DEI RACCOLTA E ASPORTAZIONE Contenitore rigido, disponibile in diverse dimensioni, in plastica imperforabile con certificazioni (tipo BS 7320) con dicitura: RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO TAGLIENTI E PUNGENTI cod CER * o * e simbolo di rischio biologico Individuare il contenitore della misura adatta rispetto alle dimensioni di acuminati e taglienti da eliminare Assemblare il contenitore avendo cura di assicurare la perfetta chiusura delle parti ad incastro Introdurre i rifiuti taglienti e acuminati, immediatamente dopo l uso, senza ricoprire o incappucciare aghi e punte Non riempire i contenitori per più dei ¾ della loro capacità Non travasare i rifiuti da un contenitore ad un altro Una volta riempiti, i contenitori del tagliente, vanno messi all'interno dei sacchi colorati nell imballaggio a perdere (cartonplast) o in polietilene rigido per Rifiuti Sanitari Pericolosi Collocare i contenitori chiusi nei luoghi di raccolta dedicati Mantenerli in posizione verticale

15 ALTRI RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI MODALITÀ DI SMALTIMENTO 15 Comprendono tutti i rifiuti di seguito elencati: Rifiuti contaminati da medicinali citotossici e citostatici Farmaci scaduti Organi e parti anatomiche riconoscibili e non riconoscibili Sostanze stupefacenti e psicotrope

16 TABELLA 3 ALTRI RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI MODALITA DI SMALTIMENTO (incenerimento) 16 TIPOLOGIA DI RIFIUTO MODALITÀ DI UTILIZZO DEI RACCOLTA E ASPORTAZIONE MEDICINALI CITOTOSSICI E CITOSTATICI cod CER * e materiale visibilmente contaminato che si genera dalla manipolazione per la preparazione degli stessi Siringhe con ago innestato, aghi flaconi, fiale e tutti gli altri taglienti e pungenti Contenitori di farmaci e soluzioni DPI monouso (guanti, camici,soprascarpe e mascherine ecc.) utilizzati Inserire i rifiuti negli appositi contenitori idonei (cartonplast monouso e/o polipropilene) di dimensioni adatte Non riempire oltre i 3/4 della capacità del recipiente Accertarsi che non fuoriescano liquidi o altro materiale In caso di spandimento accidentale fare uso del Kit di emergenza e seguire la procedura descritta Etichettare il contenitore con ladicitura: RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI CONTAMINATI DA FARMACI ANTIBLASTICI cod CER * Collocare i contenitori chiusi nei luoghi di raccolta dedicati Mantenerli in posizione verticale FARMACI SCADUTI O INUTILIZZABILI (cod CER ) esclusi i citotossici e citostatici, farmaci stupefacenti e sostanze psicotrope, Non sono rifiuti pericolosi, costituiscono comunque un rischio per l'ambiente e sono destinati all'incenerimento Inserire i farmaci scaduti, privati del foglietto illustrativo e della confezione esterna (ma non del blister), in contenitori indicanti la dicitura farmaci scaduti-non utilizzare Non viene prevista una periodicità nello smaltimento. Il personale incaricato provvederà al trasporto nell'apposita area di deposito temporaneo più vicina al luogo di produzione Per lo smaltimento va contattato l Ufficio Provveditorato che provvederà ad avvertire la ditta incaricata al ritiro. ORGANI E PARTI ANATOMICHE NON RICONOSCIBILI (INCLUSI I DENTI) Rifiuti pericolosi a rischio infettivo Come tabella 2a, 2b, 2c, Come tabella 2a, 2b, 2c,

17 17 TABELLA 3 ALTRI RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI MODALITA DI SMALTIMENTO (incenerimento) TIPOLOGIA DI RIFIUTO MODALITÀ DI UTILIZZO DEI RACCOLTA E ASPORTAZIONE SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE Quantità residue di farmaco non utilizzato e/o farmaci scaduti sono considerati rifiuti speciali e destinati alla termodistruzione ai sensi del DPR 309 del 9/10/1990. Devono essere conservati sotto chiave fino al momento dello smaltimento, segnalando chiaramente che si tratta di farmaci da non usare. Il Servizio farmaceutico dell ASP organizza il ritiro degli stupefacenti I farmaci devono essere accompagnati dall apposito registro fornito dalla Farmacia dell ASP, debitamente compilato e firmato A cura del Responsabile del Servizio e/o U.O. o suo delegato NB: non sono previsti contenitori particolari

18 RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI Comprendono tutti i rifiuti di seguito elencati: - Residui di pasti provenienti da reparti di degenza, cucine e mensa - Vetro, carta, cartone, plastica e metalli per i quali è prevista la raccolta differenziata ( punto 5.2.6) - Pannoloni, pannolini pediatrici ( per i criteri di assimilazione vedi diagramma 1 ) - Assorbenti igienici anche contaminati da sangue (purchè non ricorrano i criteri d infettività di cui al diagramma 1 ) - Indumenti e biancheria monouso ( per i criteri di assimilazione vedi diagramma 1) - Gessi ortopedici ( per i criteri di assimilazione vedi diagramma 1) - Rifiuti derivanti da attività di pulizia e giardinaggio - Altri rifiuti non ingombranti per i quali non ricorrano le condizioni di pericolosità e/o che non richiedono particolari modalità di smaltimento. 18 I rifiuti sanitari assimilati agli urbani vanno depositati negli appositi contenitori per rifiuti assimilati ad urbani e per la raccolta differenziata situati all interno o all esterno della struttura e vanno seguite le procedure di smaltimento previste in quella specifica area comunale N.B. I contenitori esterni vengono messi a disposizione dalla ditta incaricata dello smaltimento, che ne è la proprietaria secondo le procedure previste.

19 5.2.5 RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI A RACCOLTA INDIFFERENZIATA 19 TABELLA 4- Rifiuti indifferenziati - NON RICICLABILI E MODALITÀ DI RICHIESTA SACCHI NERI grandi (per trespolo) o piccoli (per i cestini) MODALITÀ DI UTILIZZO DEI COSA INSERIRE Introdurre solo rifiuti assimilati agli urbani e non riciclabili, come: piatti, bicchieri di plastica monouso, ecc. NON INSERIRE Rifiuti ingombranti Rifiuti pericolosi (contrassegnati da simboli di pericolo) La carta, le bottiglie di plastica e i flaconi di vetro non contaminati non devono essere inserite nei sacchi neri ma in quelli per la raccolta differenziata Non riempire oltre i 3/4 della capacità del recipiente Chiudere sempre il sacco stringendo bene, in modo da evitare che si apra accidentalmente Verificare che non fuoriescano liquidi o altro materiale, in tal caso inserire il sacco danneggiato in un altro integro RACCOLTA E ASPORTAZIONE L asportazione dei sacchi e la pulizia dei porta sacco è a carico del personale incaricato dall Azienda I sacchi neri vanno smaltiti nei cassonetti o container o altro messi a disposizione dal Servizio Pubblico secondo le modalità prevista per quell area geografica di gestione dei rifiuti

20 5.2.6 RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI SOGGETTI A RACCOLTA DIFFERENZIATA 20 Comprendono tutti i rifiuti non contaminati da liquidi biologici, da radioattivi, da citostatici o da altre sostanze pericolose e sono di seguito elencati: RACCOLTA ORGANICO (TABELLA 5) CARTA E CARTONE (TABELLA 6) BOTTIGLIE, E IMBALLAGGI DI PLASTICA (TABELLA 7) VETRO (TABELLA 8) RIFIUTI SANITARI NON A RISCHIO INFETTIVO ( TABELLA 9) FANGHI DELLE FOSSE SETTICHE / RIFIUTI DELLA PULIZIA DELLE FOGNATURE MATERIALE FUORI USO O FINE USO (Arredi,attrezzature informatiche,app.elettromedicali)

21 TABELLA 5 RIFIUTI SANITARI ASSIMILABILI AGLI URBANI Raccolta Organico ( residui pasti ) 21 E MODALITÀ DI RICHIESTA Contenitori rigidi di colore da definire MODALITÀ DI UTILIZZO DEI COSA INSERIRE Introdurre solo rifiuti organici assimilati agli urbani; tali rifiuti sono rappresentati fondamentalmente dagli organici provenienti dalla cucina di Sacile e dagli eventuali avanzi provenienti dalle RSA NON INSERIRE Materiale non organico RACCOLTA E ASPORTAZIONE I residui verranno conferiti negli appositi contenitori rigidi da parte del personale di cucina o altre U.O. I contenitori vengono svuotati dal Servizio Pubblico di gestione dei Rifiuti

22 TABELLA 6 RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE 22 E MODALITÀ DI RICHIESTA SCATOLONI IN CARTONE di colore da definire con la scritta Raccolta Carta al cui interno sono posti sacchi di carta recanti la scritta Raccolta Carta ORIZZONTALI (cassonetti o container ) recanti la scritta Raccolta Carta MODALITÀ DI UTILIZZO DEI COSA INSERIRE Ogni tipologia di carta ( giornali, riviste, fogli informativi, imballaggi primari delle confezioni di farmaci,ecc.) Qualora i fogli di carta contengano dati sensibili ai fini della privacy, è necessario che tali fogli vengano sminuzzati Cartone schiacciato NON INSERIRE Carta carbone Contenitori in carta accoppiata con film plastico (tipo quelli del latte e dei succhi di frutta) Piatti e bicchieri monouso Carta e cartone contaminati RACCOLTA E ASPORTAZIONE La chiusura dei sacchi, l asportazione dei bidoni e lo svuotamento degli stessi è effettuata dal personale incaricato dall azienda La pulizia degli scatoloni e dei bidoni è a cura del personale incaricato dall azienda I contenitori asportati vengono quindi svuotati nei cassonetti o container esterni messi a disposizione dal Servizio Pubblico di gestione dei rifiuti o da Ditta convenzionata

23 TABELLA 7 RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA PLASTICA 23 E MODALITÀ DI RICHIESTA BIDONI di colore.. recanti la scritta : Raccolta Plastica al cui interno sono posti SACCHI di colore recanti la scritta Raccolta plastica ORIZZONTALI ( cassonetti o container ) recanti la scritta Raccolta Plastica MODALITÀ DI UTILIZZO DEI COSA INSERIRE Contenitori vuoti di plastica quali: bottiglie, flaconi e taniche per: alimenti, bevande e farmaci vuotati del loro contenuto che recano le sigle PE, PET, PVC NON INSERIRE Piatti, bicchieri e posate monouso Vaschette con residui di alimenti Contenitori con il simbolo PP Contenitori contaminati Provette Film in polietilene e polistirolo Non riempire il sacco per più dei 3/4 Chiudere sempre il sacco in modo da evitare che si apra accidentalmente Non utilizzare sacchi in plastica privi del contenitore rigido esterno Verificare che non fuoriescano liquidi o altro materiale; in tal caso mettere il sacco danneggiato in altro integro RACCOLTA E ASPORTAZIONE La chiusura dei sacchi, l asportazione dei bidoni e lo svuotamento degli stessi è effettuata dal personale incaricato dall azienda I bidoni di colore.. asportati vengono quindi svuotati nei cassonetti o container esterni messi a disposizione dal Servizio Pubblico di gestione dei rifiuti o da Ditta convenzionata. La bonifica degli scatoloni e dei bidoni è a cura del personale incaricato I cassonetti/container esterni vengono periodicamente svuotati e bonificati dalla Ditta che effettua lo smaltimento

24 TABELLA 8 RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL VETRO 24 E MODALITÀ DI RICHIESTA BIDONI di colore da definire recanti la scritta : Raccolta vetro al cui interno sono posti SACCHI di colore recanti la scritta Raccolta vetro ORIZZONTALI ( cassonetti o container ) recanti la scritta Raccolta vetro MODALITÀ DI UTILIZZO DEI COSA INSERIRE Flaconi per infusioni e flaconcini di vetro di alimenti, di bevande e di farmaci vuotati del loro contenuto. Togliere deflussori, supporti per flebo e possibilmente altro materiale rimuovibile diverso dal vetro NON INSERIRE Contenitori contaminati da sostanze pericolose Materiale rimuovibile diverso dal vetro Lampadine Porcellana Vetri rotti di serramenti Non riempire i sacchi per più dei 3/4 Chiudere sempre il sacco in modo da evitare che si apra accidentalmente Non utilizzare sacchi in plastica privi del contenitore rigido esterno, per evitare rotture e danno alle persone Verificare che non fuoriescano liquidi o altro materiale; in tal caso mettere il sacco danneggiato in altro integro RACCOLTA E ASPORTAZIONE I sacchi asportati vengono quindi svuotati nei cassonetti o container esterni messi a disposizione dal Servizio Pubblico di gestione dei rifiuti o da Ditta convenzionata La bonifica dei bidoni di colore da definire viene fatta periodicamente da parte del personale incaricato dell'azienda. La bonifica dei bidoni esterni viene effettuata da parte della ditta incaricata dello smaltimento

25 TABELLA 9 RIFIUTI SANITARI NON A RISCHIO INFETTIVO termometri e sfigmomanometri rotti o non più funzionanti contenenti mercurio, amalgama da interventi odontoiatrici Liquidi di sviluppo e fissaggio prodotti negli ambulatori odontoiatrici Pile e accumulatori toner, cartucce per stampanti Imballaggi di scarto vuoti contenenti residui di sostanze pericolose Filtri di impianti di ventilazione e condizionamento Per tutte queste tipologie di rifiuto l Azienda ha attivato modalità di conferimento specifiche E MODALITÀ DI RICHIESTA TERMOMETRI E SFIGMOMANOMETRI ROTTI O NON PIÙ FUNZIONANTI CONTENENTI MERCURIO LAMPADE FLUORESCENTI Cod CER PERICOLOSO BATTERIE AL NICHEL CADMIO(cod CER *) BATTERIE AL PIOMBO(cod CER *) LAMPADE FLUORESCENTI (cod CER *) PERICOLOSO PILE ESAUSTE (batterie al cadmio) Cod. CER PACEMAKER CARDIACI dopo decontaminazione con una idonea soluzione detergente / disinfettante, NON PERICOLOSO TONER, CARTUCCE PER STAMPANTI Cod. CER NON PERICOLOSO MODALITÀ DI UTILIZZO DEI Utilizzare contenitori appositi rigidi in plastica con chiusura ermetica Contenitori appositi rigidi recanti la scritta Raccolta pile a Secco Contenitori appositi forniti dalla/e ditta/e convenzionate recante la scritta che indichi il tipo di rifiuto RACCOLTA E ASPORTAZIONE Il personale incaricato provvederà al trasporto nell'apposita area di deposito temporaneo più vicina al luogo di produzione Per lo smaltimento va contattato l Ufficio Provveditorato della sede centrale che provvederà ad avvertire la ditta incaricata al ritiro. Non viene prevista una periodicità nello smaltimento. Il personale incaricato provvederà al trasporto nell'apposita area di deposito temporaneo più vicina al luogo di produzione Per lo smaltimento va contattato l Ufficio Provveditorato della sede centrale che provvederà ad avvertire la ditta incaricata al ritiro. Il personale incaricato provvederà al trasporto nell'apposita area di deposito temporaneo più vicina al luogo di produzione Per lo smaltimento va contattato l Ufficio Provveditorato della sede centrale che provvederà ad avvertire la ditta incaricata al ritiro. Non viene prevista una periodicità nello smaltimento Per lo smaltimento va contattato l Ufficio Provveditorato della sede centrale che provvederà ad avvertire la ditta incaricata al ritiro. 25

26 TABELLA 9 RIFIUTI SANITARI NON A RISCHIO INFETTIVO termometri e sfigmomanometri rotti o non più funzionanti contenenti mercurio, amalgama da interventi odontoiatrici Liquidi di sviluppo e fissaggio prodotti negli ambulatori odontoiatrici Pile e accumulatori toner, cartucce per stampanti Imballaggi di scarto vuoti contenenti residui di sostanze pericolose Filtri di impianti di ventilazione e condizionamento Per tutte queste tipologie di rifiuto l Azienda ha attivato modalità di conferimento specifiche E MODALITÀ DI RICHIESTA IMBALLAGGI DI SCARTO VUOTI CONTENENTI RESIDUI DI SOSTANZE PERICOLOSE O CONTAMINATI DA TALI SOSTANZE PERICOLOSO NON PERICOLOSO MODALITÀ DI UTILIZZO DEI Dopo un intervento di bonifica (risciacquo con ABBONDANTE acqua) prima dello smaltimento da parte dell operatore va smaltito in contenitori differenziati per vetro o plastica o raccolta indifferenziata assimilata agli urbani L etichetta del contenitore va rimossa e se ciò risultasse difficoltoso, cancellata con un pennarello indelebile. Esclusione: Sono esclusi dalla bonifica e successivo invio al riciclo i recipienti che hanno contenuto le seguenti categorie di sostanze pericolose: Cancerogeni: R 40, R 45, R 49 Mutageni: R 46 Tossici per la riproduzione: da R 60 a R64 Possibilità di effetti irreversibili: R 68 Esplosivi: da R 1 a R 6 Sostanze incompatibili con l acqua: R 14, R15 Sostanze molto tossiche: R 26, R 27, R 28 Sostanze tossiche per inalazione: R 20, R 23 Sostanze maleodoranti Sostanze radioattive Antiblastici Qualsiasi altro contenitore la cui manipolazione possa costituire un rischio per l operatore Se non bonificati Contenitori appositi distinti per caratteristica del rifiuto (taniche di plastica, bombolette spray) forniti dalla ditta al cui interno viene posto un sacco nero Una volta chiusa la confezione, scrivere la data di confezionamento ed il nome del Servizio Conservare i contenitori in luogo idoneo, ben chiusi RACCOLTA E ASPORTAZIONE La chiusura dei sacchi, l asportazione dei bidoni e lo svuotamento degli stessi è effettuata dal personale incaricato L asportazione dei sacchi viene effettuata secondo gli orari previsti dall organizzazione del Reparto / Servizio I contenitori asportati vengono quindi svuotati nei cassonetti o container esterni messi a disposizione dal Servizio Pubblico di gestione dei rifiuti o da Ditta convenzionata : Se non bonificati Il personale incaricato provvederà al trasporto nell'apposita area di deposito temporaneo Per lo smaltimento va contattato l Ufficio Provveditorato della sede centrale che provvederà ad avvertire la ditta incaricata al ritiro. 26

27 27 TABELLA 9 RIFIUTI SANITARI NON A RISCHIO INFETTIVO termometri e sfigmomanometri rotti o non più funzionanti contenenti mercurio, amalgama da interventi odontoiatrici Liquidi di sviluppo e fissaggio prodotti negli ambulatori odontoiatrici Pile e accumulatori toner, cartucce per stampanti Imballaggi di scarto vuoti contenenti residui di sostanze pericolose Filtri di impianti di ventilazione e condizionamento Per tutte queste tipologie di rifiuto l Azienda ha attivato modalità di conferimento specifiche E MODALITÀ DI RICHIESTA FILTRI DI IMPIANTI DI VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO Filtri esausti, non contaminati, degli impianti di ventilazione e condizionamento e altre funzioni diverse dal controllo di aerosol potenzialmente pericolosi (rischio biologico e rischio chimico). NON PERICOLOSO MODALITÀ DI UTILIZZO DEI Imballaggio di recupero del filtro nuovo, oppure sacco in polietilene. RACCOLTA E ASPORTAZIONE Inserire il filtro esausto nell imballaggio di recupero del filtro nuovo sostituente quello esausto, oppure in un sacco in polietilene. Chiudere il contenitore e/o il sacco con apposita fascetta. Per lo smaltimento va contattato l Ufficio Provveditorato che provvederà ad avvertire la ditta incaricata al ritiro TERMOMETRI E SFIGMOMANOMETRI ROTTI O NON PIÙ FUNZIONANTI CONTENENTI MERCURIO LAMPADE FLUORESCENTI Cod CER PERICOLOSO. Utilizzare contenitori appositi rigidi in plastica con chiusura ermetica Il personale incaricato provvederà al trasporto nell'apposita area di deposito temporaneo più vicina al luogo di produzione Per lo smaltimento va contattato l Ufficio Provveditorato che provvederà ad avvertire la ditta incaricata al ritiro..

28 MATERIALE FUORI USO O FINE USO Comprende: 1 arredi d'ufficio: obsoleti e non più utilizzati 28 2 attrezzature informatiche: obsoleti e non più utilizzate 3 apparecchiature medicali: obsolete e non più utilizzate Qualunque bene mobile di proprietà dell Azienda deve essere eliminato secondo le indicazioni sotto riportate: è tassativamente vietato abbandonare nei corridoi o nei luoghi di passaggio materiali fuori uso o non più utilizzati; rivolgersi alla S.C. Investimenti e Manutenzioni per chiederne la rimozione. 1. Per arredi di ufficio rivolgersi alla S.C. Provveditorato Economato, che dichiara il fuori uso. La S.C. Provveditorato Economato che provvederà alla stesura della proposta di Decisione Amministrativa ed a tutti i conseguenti provvedimenti. 2. Per le attrezzature informatiche e telefoniche rivolgersi alla S. Tecnologie Informatiche che dichiara il fuori uso. Tale dichiarazione viene trasmessa alla S.C. Provveditorato Economato che provvederà alla stesura della proposta di Decisione Amministrativa ed a tutti i conseguenti provvedimenti. 3. Per le apparecchiature elettromedicali rivolgersi alla S.C. Investimenti e Manutenzioni che dichiara il fuori uso dell'apparecchio. Tale dichiarazione viene trasmessa S.C. Provveditorato Economato che provvederà alla stesura della proposta di Decisione Amministrativa ed a tutti i conseguenti provvedimenti. La rimozione potrà essere effettuata previa acquisizione dell estratto del verbale in cui si autorizza la dismissione dei beni, da allegare alla richiesta. N.B. Sino al momento del ritiro del bene di cui è stato richiesto il fuori uso, con conseguente cancellazione e scarico dall inventario dello stesso, è responsabile della sua custodia il Consegnatario dei beni del reparto / servizio. 5.4 MONITORAGGIO Dopo sei mesi dall applicazione verrà effettuato un monitoraggio da parte della Direzione Sanitaria di staff della procedura al fine di verificare la correttezza e fattibilità in tutti i suoi passaggi con le relative responsabilità.

29 6. RIFERIMENTI (bibliografici, scientifici, legislativi) D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 DPR n. 254/2003 D.M. 17 DICEMBRE 2009 : Istituzione del SISTRI ARCHIVIAZIONE I Direttori Strutture Complesse, di Strutture Semplici e i Coordinatori di equipe assistenziali di natura infermieristica, tecnico sanitaria, riabilitativa o della prevenzione provvedono all archiviazione e conservazione della procedura e hanno anche la responsabilità del ritiro e distruzione della procedura in caso di modifiche. 8. DESTINATARI Direttori Dipartimenti Direttori UU.OO. e Servizi Direttore Provveditorato Direttore Servizio Tecnico Servizio Infermieristico Coordinatori Professioni Sanitarie e Tecniche Responsabile U.O. Qualità

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